Marine Navigation Research Papers - Academia.edu (original) (raw)
Il Seminario di storia e storiografia italiana (Dipartimento di lingua e letteratura italiana dell’Università nazionale e capodistriaca di Atene - Laboratorio di storia e storiografia italiana) vi invita al seminario della Prof.ssa Zrinka... more
Il Seminario di storia e storiografia italiana (Dipartimento di lingua e letteratura italiana dell’Università nazionale e capodistriaca di Atene - Laboratorio di storia e storiografia italiana) vi invita al seminario della Prof.ssa Zrinka Podhraški Čizmek (Università di Zagabria, Facoltà di Studi Croati), con il titolo:
I Regesti marittimi croati del Settecento:
metodologia per l'analisi di navigli
Il seminario si terrà giovedì 24 marzo 2022 (19:00, ora greca) in lingua italiana e si potrà seguire mediante il link:
https://uoa.webex.com/uoa/j.php?MTID=m0331b122f0a17c2f52e9222da612a302 Meeting number: 2733 842 8677 Password: sXJYmvXv236
http://www.ill.uoa.gr/seminario-italikis-istorias-kai-istoriografias.html
https://www.facebook.com/groups/labstoria/permalink/655321615704182/
Riassunto
I Regesti marittimi croati (RMC) fanno parte di un progetto più ampio - il Codice Marittimo Diplomatico Croato che comprende in tutto circa 100.000 documenti riguardanti la presenza croata nell’Adriatico e nel Mediterraneo. Suo fautore è il prof. Nikola Čolak che lo ha intrapreso nel 1956 a Zadar e per quarant’anni ha lavorato in vari archivi adriatici alla ricerca di documenti che mappassero la vita adriatica e mediterranea dei secoli passati. L’obbiettivo del progetto è la pubblicazione sistematica di fonti primarie riguardanti la storia marittima dei territori croati in una collezione di 20 volumi, i Regesti Marittimi Croati.
I documenti offrono un’incredibile abbondanza di informazioni di tipo onomastico, toponomastico e naturalmente generali quali merci e persone trasportate, le rotte, gli usi e i costumi, tipi di navigli, scorci di vita quotidiana come baruffe fra marinai, lotte in mare aperto, piraterie e attacchi corsari, rapporti internazionali fra i vari stati.
Zrinka Podhraški Čizmek continua il lavoro del prof. Čolak, continuando la pubblicazione della collana dei regesti e inserendola nel contesto delle Digital Humanities per una migliore e veloce ricerca ed analisi di concetti chiave utili nelle varie discipline umanistiche.
Dopo una introduzione al progetto ed ai documenti stessi verranno illustrati tre possibili tipi di analisi operate sulle fonti grazie al sistema di ricerca in PDF ovvero su materiale OCR.
I navigli.
Nella prima parte “I navigli” verranno presentati tutti i tipi ed elementi distintivi dei navigli menzionati nei primi tre volumi dei Regesti marittimi croati (RMC I-III) che comprendono circa 16.000 documenti riguardanti, tra l’altro, i velieri in uso nell’Adriatico durante il Settecento. Lo studio espone 18.536 menzioni di bastimenti classificati in 79 termini diversi messi a confronto rispetto l’etimologia e caratteristiche peculiari di ogni natante (quali stazza, attrezzatura velica, uso e quant’altro). L’analisi dimostra che i piccoli paroni preferivano velieri più piccoli, dalla portata fra le 20 e 300 t, essendo più veloci e manovrabili con buone capacità di navigazione. Si trattava innanzitutto del trabaccolo con il 14,55% di presenza nei documenti, poi della tartana (11,49%), del pielego (8,06%), della polacca (6,23%), della marciliana (6,18%), della feluca (5,10%), della barca (4,86%), della checcia (2,21%) e della brazzera (2,01%). I velieri minori, ovvero piccoli e medi, di portata inferiore alle 300 t, rappresentavano perfino il 70,82% di tutti i bastimenti nominati, mentre i velieri maggiori, di portata superiore alle 310 t, fra cui le grandi navi/nave ovvero vascelli (15,33%) ed i fregatoni (4,36%) avevano mantenuto il 20,65% del traffico marittimo, soprattutto verso le Isole Ionie ed altri porti mediterranei. Tramite l’analisi comparata delle loro caratteristiche e peculiarità verrà dimostrato che fra i porti delle coste orientali e occidentali dell’Adriatico nel Settecento vi era un intenso commercio quotidiano e che tale traffico era caratterizzato da un forte dinamismo del piccolo e medio ceto imprenditoriale che è riuscito ad imporsi sia nel commercio marittimo che nella costruzione navale che ha interessato ambo le coste adriatiche.
C.V.
Zrinka Podhraški Čizmek è nata a Zagabria nel 1970, cresciuta a Padova dove ha studiato Lingua e letteratura italiana con indirizzo storico-religioso, trasferitasi a Zagabria si laurea in Storia e Lingua e letteratura italiana.
Dal 2010 collabora con l'Archivio di Stato Croato al progetto dei Regesti marittimi croati del XVIII secolo, il cui III vol. con 4.000 fonti inedite pubblica nel 2017 come edizione della Facoltà di Lettere e Filosofia di Split.
Nel 2018 discute la sua tesi di dottorato Pellegrinaggi e pellegrini a Loreto e Assisi nei Regesti marittimi croati del XVIII secolo: l'ermeneutica antropologica dei viaggi religiosi. È traduttrice ed interprete di lingua italiana; membro della Matica hrvatska, e, fra l’altro, del comitato organizzativo della Jewish Studies Winter School di Dubrovnik con Mihal Brandl e Andrea Feldman. Suo campo di ricerca sono il Codice marittimo diplomatico croato (con circa 100.000 fonti), i pellegrinaggi, l'antropologia del sacro, i tipi di navigli, gli Ebrei nel Settecento. Sta compilando il IV vol. dei Regesti marittimi croati del XVIII secolo con ulteriori 4.000 fonti – il tutto all’interno di un’ampia arcata digitale per una veloce e precisa ricerca dei finora 16.000 documenti adriatici pubblicati.
Nel 2020 è stata eletta Research associate e, nel 2021, Assistant professor presso il Dipartimento di Storia della Facoltà di Studi Croati dove, dal semestre estivo 2020/21, tiene il corso Navigli croati in Età moderna.
Ha pubblicato finora 16 lavori storiografici, di cui un libro con 4.000 fonti inedite in italiano, ed una monografia scientifica, Navigli adriatici fra le due sponde nel Settecento, Pesaro 2021. Ha partecipato a 16 congressi ed a 11 presentazioni del III vol. dei Regesti marittimi croati del Settecento.