Mental Health Disparities Research Papers (original) (raw)

Assaporare le cose buone, le diverse fasi della vita, l'armonia; sorridere, ridere con le persone care e gli amici, pathos verso chi è sfortunato; condividere uno spettacolo, stare insieme in luoghi di civile bellezza. Imparare un lavoro... more

Assaporare le cose buone, le diverse fasi della vita, l'armonia; sorridere, ridere con le persone care e gli amici, pathos verso chi è sfortunato; condividere uno spettacolo, stare insieme in luoghi di civile bellezza. Imparare un lavoro che appassiona, esser contenti se riesce bene. A queste cose, a questo siamo chiamati. " Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza." Dante,verso 119 del canto XXVI dell'Inferno. Tradotto per il dopo pandemia: seguire un modo di stare al mondo socialmente e ambientalmente virtuoso, conoscere e riconoscere i limiti dell'attuale modello di sviluppo. A questo siamo chiamati. Per molti di noi questi compiti, questa concezione della vita, son da sempre naturali e giusti ma non per il personaggio infaticabile che è apparso circa cinque secoli fa con le sembianze del dio denaro, personaggio che premia il lavoro con la ricchezza, ne fa un compito e un dovere e afferma che chi diventa ricco sulla terra gode con ogni evidenza dei suoi favori. Il povero è in colpa: debito uguale peccato nell'etica del personaggio infaticabile. È l'etica del capitalista. Accumulare, costruire un grande deposito, disciplinatamente portare ogni briciola a quel deposito, al formicaio. Chi non partecipa a questo tipo di lavoro per scelta consapevole o perché non gli è materialmente possibile è rifiutato come essere improduttivo, negligente, persona che viene meno al proprio dovere morale, cicala secondo il parere dell'infaticabile personaggio-dio denaro. Cicala che ha valori morali diversi, vuol provare piacere e soddisfazione nel lavoro. Guarda che pretese ha questo fantasioso animaletto: invece di assoggettarsi a lavorare di più, sempre di più, con ferreo dominio di sé e dura disciplina, vuole cose buone, godere la vecchiaia dopo la gioventù, vuole compassione per chi è meno fortunato, vuole bellezza, divertirsi con gli amici, vivere in luoghi piacevoli, al sole. Sono pretese non certo confacenti all'aumento della produttività (la produttività misura l'efficienza del processo produttivo, cioè in estrema sintesi indica l'unità di prodotto per lavoratore od ora lavorata) e del profitto, inteso in senso capitalistico, nel senso in cui lo intende l'infaticabile personaggio, la formicuzza; per lui son pretese inaudite, desideri incompatibili con le dinamiche imposte dal mercato per esaudire i quali sarebbero i settori produttivi "forti", le regioni ricche a pagare. "Già di per sé rappresenta un debito quel fantasioso animaletto chiamato cicala, dato che ama investire in felicità invece che in denaro, dato che pensa che chi è in debito non sempre è in colpa; ci manca il suo cicaleccio sulla necessità di cambiare modello di sviluppo dopo la pandemia." dice il dio denaro. Ancora lui: "Ci mancano i ragionamenti sull'importanza dei rapporti umani, sulla serenità negli orti urbani, sul piacere di un pomeriggio al sole, sull'aria pulita per il minor traffico, sulla meraviglia del cinguettio dei passeri ritornati sulle piante in terrazza: cose che non valgono nulla." Invece son cose che valgono tanto, che non hanno prezzo, l'abbiamo capito meglio oggi, alla luce del desiderio di ritrovare umanità dopo la pandemia. Per l'infaticabile personaggio-formicuzza-dio denaro invece i desideri esistono solo in forma di interesse, meglio se si tratta di un interesse altamente remunerativo del capitale proprio investito, dato che: "il denaro va fatto fruttare, il deposito va accresciuto, la ricchezza va aumentata, è così che si è retti e ci si guadagna il paradiso".