Musical criticism Research Papers - Academia.edu (original) (raw)

Volendo disegnare una mappa italiana della musica per il cinema, oltre a Roma, Milano, Napoli e Torino, bisognerebbe considerare anche Firenze che, con i suoi simposi di musica organizzati all’interno delle manifestazioni del Maggio... more

Volendo disegnare una mappa italiana della musica per il cinema, oltre a Roma, Milano, Napoli e Torino, bisognerebbe considerare anche Firenze che, con i suoi simposi di musica organizzati all’interno delle manifestazioni del Maggio musicale fiorentino, è stato un luogo molto frequentato del dibattito filmico-musicale.
Dal 1933 al 1950, in quattro dei sette congressi (1933, 1937, 1939, 1950) ed in uno dei cinque convegni nella Seconda edizione del Maggio (1935), sono state lette quasi cinquanta relazioni che hanno declinato la questione cine-musicale sotto vari aspetti (estetico, tecnico, produttivo) e da più punti di vista: geografici (Italia, Francia, Germania, Inghilterra e Stati Uniti) e professionali (compositori, critici, letterati, teorici e registi). La notevole portata di tale evidenza non è stata rilevata dalla storiografia musicale presumibilmente a causa della damnatio memoriae subita dalle riunioni nelle quali il tema filmico-musicale fu scelto come argomento monotematico.
Il prezioso giacimento di contributi accumulati nel convegno “la musica per il film” (1935) e nel Settimo congresso internazionale di musica (1950) non ebbe, infatti, la sua naturale destinazione nella pubblicazione degli atti (una piccola selezione delle relazioni del Settimo congresso fu pubblicata solo nel 1959). Pur non avendo riscontrato una volontà manifesta di lasciare inedite le relazioni presentate, questa malaugurata coincidenza ha condannato, di fatto, questi due simposi al parziale o totale oblio.
Nel presente contributo intendo proporre il lavoro di ricostruzione storiografica svolto proprio su questi due simposi.
L’ampia ricognizione svolta sulle fonti individuate (ricerche d’archivio, cronache su riviste e quotidiani ed articoli associabili, laddove è stato possibile, alle relazioni presentate) ha consentito la ricomposizione dei contesti nei quali si è profilata l’organizzazione del convegno e del congresso – entrambi caratterizzati anche dalla programmazione di piccole rassegne cinematografiche – nonché la ricostruzione del dibattito, con i suoi protagonisti e i suoi principali nodi problematici.
In tal modo, intendo fornire due precisi punti di riferimento per i possibili confronti, sincronici e diacronici, con i più noti contributi teorici e contribuire alla verifica, eventuale, sulle possibili ricadute di alcuni elementi emersi dal dibattito nella produzione filmico-musicale.