Roger Caillois Research Papers - Academia.edu (original) (raw)

Sergio Lombardo (1939), artista romano sfaccettato e camaleontico, critico d’arte, psicologo sperimentale e fondatore della Teoria Eventualista, esordisce giovanissimo, storicamente alla fine degli Anni Cinquanta. A seguito dei vari... more

Sergio Lombardo (1939), artista romano sfaccettato e camaleontico, critico d’arte, psicologo sperimentale e fondatore della Teoria Eventualista, esordisce giovanissimo, storicamente alla fine degli Anni Cinquanta.
A seguito dei vari confronti avuti con l’artista, con questa tesi, ho deciso di approfondire il complesso decennio degli Anni Settanta che ha caratterizzato la vasta produzione di Lombardo, identificandone come filo conduttore il concetto comune e risolutore dell’Alea, tanto caro a Lombardo sin dalla sua prima esperienza casuale con i Monocromi (1958-1961), come racconta lo stesso artista durante l’intervista che ho tenuto con lui, definendoli un nuovo ordine e una chiave di lettura innovativa.
Nel primo capitolo spiego come Sergio Lombardo chiarisca i limiti tra il ruolo dell’artista e quello dello spettatore, coinvolgendolo e rendendolo parte integrante e completiva dell’opera d’arte. Come tramonto di un’era e conclusione del primo capitolo, ho deciso di trattare la scintilla innovativa innescata dalla Biennale di Parigi del’69 e dalla Biennale di Venezia del ’70, attraverso la quale l’artista inaugura la produzione degli Anni di Piombo con l’esposizione di Sfera con Sirena (1968-1969), in cui l’evento è di tipo fisico e dipeso dalla spontaneità delle reazioni aleatorie del pubblico.
Il secondo capitolo, invece, è dedicato a tutta la produzione di Sergio Lombardo dai primissimi Anni Settanta fino al loro termine, iniziando da un’interazione impossibile instaurata con i Progetti di Morte per Avvelenamento (1970), in cui l’evento in questo caso è spostato sul piano mentale. All’evento si aggiungono regole geometriche e numeri aritmetici con i vari Concerti Aleatori per Azioni (1971-1975) che, scissi in progetto ed esecuzione, rappresentano la massima espressione aleatoria di Sergio Lombardo. I problemi funzionali dell’arte, quali la finzione e la commercialità di essa, diventano le fondamenta di Jartrakor, spazio espositivo aperto al pubblico nel 1972 e laboratorio di studi e ricerca fondato nel 1977, è diretto da Lombardo e alimentato da vari artisti e intellettuali che ne diventano i collaboratori ufficiali. Indicativa di tale periodo è la serie dedicata al lancio dei dadi, tra i giochi d’azzardo per eccellenza più discussi, di cui emblematico è il Quick-Squin solitario con 6 dadi, ideato dall’artista nel 1972 e dimostrato poi nel 1975. Secondo la base di questi principi ho realizzato insieme a Sergio Lombardo un esperimento di tipo artistico, matematico e psichico che ha scaturito una forma di eccezionalità.
Eventi e calcoli proseguono insieme a studi scientifici e psicologici sull’induzione dei sogni, prima con l’attuazione della tecnica dell’ipnosi e poi con la realizzazione dello Specchio Tachistoscopico con Stimolazione a Sognare (1979), il cui evento dell’opera è dato dall’autenticità di sogni post-ipnotici, in cui l’artista raggiunge una totale eliminazione della simulazione.
L’ultimo capitolo della tesi, mostra un Lombardo che torna alla pittura con la Stocastica (1980 ad oggi), attraverso la quale l’osservatore esterno rielabora immagini soggettive. Il Caso qui è dato da un sorteggio algoritmico e l’evento, invece, da forme create mentalmente, inspiegabilmente e irripetibilmente.
Come conclusione della espressione artistica aleatoria degli Anni Settanta di Sergio Lombardo, come principio unificatore e risolutore di tutte le sue opere e idee precedenti, tale forma di pittura “ordina” il caos apparente che la caratterizza e costituisce il mondo.