Roman Prosopography Research Papers - Academia.edu (original) (raw)
Nei mesi che intercorsero fra la presa di Alessandria, nell’agosto del 30 a.C., e la redazione dell’iscrizione di Philae, nell’aprile dell’anno successivo, Ottaviano elaborò ed istituì lontano da Roma una carica che ebbe un’importanza... more
Nei mesi che intercorsero fra la presa di Alessandria, nell’agosto del 30 a.C., e la redazione dell’iscrizione di Philae, nell’aprile dell’anno successivo, Ottaviano elaborò ed istituì lontano da Roma una carica che ebbe un’importanza epocale per lo sviluppo delle istituzioni romane: la praefectura Aegypti. Per la prima volta si assegnò in modo perenne l’amministrazione di una provincia ad un membro dell’ordine equestre, abbattendo di fatto le barriere che sino allora avevano visto le magistrature tradizionali, di esclusiva competenza senatoriale, come unica forma possibile per il governo provinciale. Partendo da questo evento, il volume si propone di analizzare la genesi e lo sviluppo degli istituti presidiali equestri nel primo Principato, dalle esperienze distrettuali minori, quali la nota e discussa Iudaea di Ponzio Pilato, sino alla piena affermazione delle province «procuratorie» ad opera dell’imperatore Claudio. Attraverso un’analisi delle fonti letterarie e documentarie, epigrafiche su tutte, l’opera ricostruisce la natura, i poteri, gli ambiti di impiego, spesso tra loro assai dissimili, in cui queste figure furono chiamate ad operare. In questa prospettiva, praefectus, procurator, praeses, al di là dall’essere semplicemente titoli, risultano lo specchio di diversi momenti dell’autocrazia imperiale. Un’appendice prosopografica dedicata ai governatori delle massime province procuratorie sino a tutta l’epoca severiana chiude e completa il volume.