San Zeno Research Papers - Academia.edu (original) (raw)

Per la carriera e per la vita di Luigi Simeoni, 1 l'anno 1909 ebbe un'importanza davvero notevole. Dal punto di vista della produzione scientifica, quel millesimo costituì uno spartiacque del quale egli fu sin da allora in qualche modo... more

Per la carriera e per la vita di Luigi Simeoni, 1 l'anno 1909 ebbe un'importanza davvero notevole. Dal punto di vista della produzione scientifica, quel millesimo costituì uno spartiacque del quale egli fu sin da allora in qualche modo consapevole. 2 Nell'arco di pochissimi mesi, egli pubblicò infatti tre ricerche di apprezzabile importanza e di mole consistente, due delle quali costituivano in qualche modo un punto d'arrivo della sua carriera scientifica, ancora relativamente breve (aveva 34 anni) ma molto intensa. La prima di queste è evidentemente la monografia sulla basilica di San Zeno, che viene ripubblicata in questo volume; la seconda, è la Guida storico-artistica di Verona e provincia; 3 e infine, il terzo lavoro è costituito da due cospicui articoli usciti negli Studi maffeiani, dedicati a un personaggio cruciale per la definizione della stessa identità cittadina e per gli studi su Verona. 4 Più in generale, poi, col 1909 iniziò per lo storico veronese una fase nuova nella vita professionale e familiare, perché egli abbandonò per sempre Verona, in quanto luogo di residenza. Passato in quell'anno scolastico all'insegnamento liceale, si trasferì per due anni a Campobasso, di lì a Perugia, e dal 1916 a Modena: la classica "anabasi" lungo la penisola di tanti professori dell'Italia settentrionale, in quei decenni di severa dedizione alla scuola; per passare infine, nel 1927 a Bologna quando ottenne la cattedra universitaria. Sulle rive dell'Adige egli non visse più: anche se per vent'anni almeno Verona continuò ad essere al centro dei suoi studi, e mai neppure in seguito dimenticò la sua città, «dove la mia anima» egli afferma «si è legata persino alle pietre». 5 Prima di analizzare la monografia su San Zeno, che è l'oggetto specifico di questo saggio, è dunque utile ripercorrere analiticamente quanto Simeoni aveva fatto sino ad allora nel campo della ricerca storica e artistica: un più che decenna-1) Oltre ai necrologi di colleghi e allievi come Eugenio Dupré Theseider, Giorgio Cencetti e Gina Fasoli, ai quali si farà ripetuto riferimento in seguito, cfr. anche i più brevi (e meno significativi) interventi post mortem degli storici veronesi: V. Cavallari, Luigi Simeoni storico di Verona, «Studi storici veronesi Luigi Simeoni», IV (1953), p. 6; R. Fasanari, Un grande storico veronese. Luigi Simeoni (1875-1952), «Vita veronese» V (1952), p. 202; più di recente cfr. anche G.M. Varanini, Simeoni Luigi, in Dizionario biografi co dei veronesi (secolo XX), a cura di G.F. Viviani, Verona 2006, II (M-Z), pp. 761-763. Di eccezionale utilità, per completezza e accuratezza, è poi la bibliografi a redatta da P. Simoni, Per una bibliografi a di Luigi Simeoni, «Vita veronese», 25 (1972), pp. 100-111, 253-261. 2) Proprio agli inizi del 1910, scrivendo (da Campobasso, ove insegnava) al Cipolla che lo esortava a pensare a una libera docenza universitaria, così si esprimeva: «comprendo troppo bene che è d'uopo che prima io compia qualche lavoro di polso, d'argomento non locale. Io già sentivo questa necessità di lasciare le cose veronesi» (BCVr, Carteggio Cipolla, b. 1139, Simeoni Luigi [d'ora in poi omesso], n. 33, 6 gennaio 1910, da me già citato in G.M. Varanini, Formazione e percorsi di un erudito trentino tra Otto e Novecento: Giuseppe Gerola tra medievistica, ricerca archeologica e storia dell'arte [1895-1910], in La ricerca archeologica nel Mediterraneo. P. Orsi -F. Halbherr -G. Gerola, Rovereto 1991, p. 80 nota 18). 3) Cfr. qui sotto, note 71-72 e testo corrispondente. 4) La polemica maffeiana per l'«Impiego del danaro», e Gli studi storici e archeologici di Scipione Maffei. Notizie e appunti, in Studi maffeiani. Con una monografi a sulle origini del Liceo Ginnasio S. Maffei di Verona per il primo centenario dell'Istituto, Torino 1909, rispettivamente alle pp. 359-428 e 669-752. 5) Così scrive nel 1909 al Biadego, comunicandogli il trasferimento in Molise (BCVr, Carteggio Biadego, b. 608, Simeoni Luigi [d'ora in poi omesso], n. 12); e cfr. le belle lettere successive per gli ulteriori trasferimenti in Umbria e in Emilia. * Biblioteca Civica di Verona = BCVr. Ringrazio Fabio Coden, Tiziana Franco, Paola Marini, Anna Zangarini per i loro suggerimenti.