Strategies Research Papers - Academia.edu (original) (raw)
"Nata per sostituire alla violenza fisica l’efficacia della comunicazione, la retorica è oggi molto conosciuta per le scuole che hanno fatto la sua storia e studiata dal punto di vista della classificazione delle figure, ma svilita nella... more
"Nata per sostituire alla violenza fisica l’efficacia della comunicazione, la retorica è oggi molto conosciuta per le scuole che hanno fatto la sua storia e studiata dal punto di vista della classificazione delle figure, ma svilita nella sua specificità, quella di essere il dominio delle strategie del discorso. Argomentare il visibile è un’antologia che raccoglie i contributi di semiologi, storici dell’arte, filosofi, linguisti, teorici delle culture e si propone di mostrare il volto empirico della disciplina, territorio di contratti e di conflitti tra istanze che manipolano forze e soggetti pensati per essere trasformati: nei saperi, nei comportamenti e nelle passioni.
Tropi e tattiche trasmigrano da un sistema espressivo all’altro: non solo metafora e metonimia, ma anche chiasmo, ossimoro, ellissi, citazione, sono dispositivi rintracciabili tanto nel verbale quanto nel visivo. Può l’esplorazione della loro presenza in pittura – molto meno praticata che in letteratura – costringerci a rivedere la nostra concezione di retorica e di figure?
La prima parte del libro contiene saggi teorici sulle ragioni e sulle modalità dell’argomentazione per immagini. La seconda è un approfondimento su alcune figure alla frontiera tra parola e immagine, finora trascurate. Osservarne i principi di funzionamento serve a comprendere le dinamiche delle culture contemporanee, a nostro avviso più di quanto non facciano le abusate metafora e metonimia. Nella terza sezione, analitica, si indagano, infine, singole opere, generi, cicli, stili e motivi, intrecciandone la significazione con lo strato che riguarda la costruzione dell’interlocutore. Va ristabilito un nesso tra ciò che si apprende del contenuto dell’immagine e le strategie che essa usa per creare complicità, per farsi ricordare, per non passare indifferente."