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L’area archeologica dell’antica città di Cures, nella Sabina tiberina, è stata oggetto, nell’estate 2013, di una prima campagna di ricerche relative, da un lato, alle strutture archeologiche emerse, dall’altro ad indagini... more

L’area archeologica dell’antica città di Cures, nella Sabina tiberina, è stata oggetto, nell’estate 2013, di una prima campagna di ricerche relative, da un lato, alle strutture archeologiche emerse, dall’altro ad indagini geodiagnostiche. L’obiettivo dell’Université catholique de Louvain è stata la verifica di fattibilità di un futuro intervento archeologico più approfondito e a lungo termine presso il centro sabino, in particolare relativamente alla sua facies cronologica tardo-repubblicana ed imperiale.
La campagna ha avuto un carattere principalmente di pulizia e rilievo dell’area archeologica occupata dal piccolo complesso termale d’età alto e medio-imperiale, verificando così lo stato di conservazione delle strutture murarie e di quanto della decorazione marmorea pavimentale e parietale, si conserva ancora in situ. Muovendosi sulla base dei dati editi, si è provveduto a riesaminare le evidenze archeologiche giungendo ad una più articolata riformulazione cronologica delle fasi di costruzione, ristrutturazione e abbandono del complesso termale, in un arco cronologico che va dal I al III sec. d.C., ed oltre. Lo studio dei frammentari ma numerosi materiali marmorei, talora reimpiegati da una fase all’altra, ha permesso di delineare con maggior precisione la vita della struttura durante i secoli.
La maggior parte dei vani conserva delle testimonianze di un’originaria decorazione marmorea presente nel sito, ma di particolare interesse risulta il vano 1 (un apodyterium?) della struttura, nel quale si trova in situ uno zoccolo parietale in marmo, formato da lastre di un litotipo bianco a grana fine, che corre lungo le UUSSMM del lato est dell’ambiente. Ancora nel vano 1, interessante è la presenza, negli interstizi tra due diverse fasi delle strutture murarie del vano, addossate le une alle altre, della decorazione ad incrostazione marmorea delle pareti più antiche della zona orientale dell’ambiente.