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Antico Testamento ed Archeologia, un rapporto difficile Le prove archeologiche dell'anti-storicità dei racconti della Bibbia raggiungono il grande pubblico solo negli anni duemila. Così come la provenienza del Dio di Israele dal pantheon... more
Antico Testamento ed Archeologia, un rapporto difficile Le prove archeologiche dell'anti-storicità dei racconti della Bibbia raggiungono il grande pubblico solo negli anni duemila. Così come la provenienza del Dio di Israele dal pantheon pagano del Vicino Oriente. L'imbarazzante storia di un ritardo accademico. di Massimo Izzo Storia, Religione e Antropologia-Aprile 2020 All'inizio degli anni 2000 sono apparse agli occhi del grande pubblico delle novità importanti riguardanti le analisi storico-archeologiche e biblistiche dell'Antico Testamento, provenienti dal mondo accademico israeliano. Possiamo dividere le analisi dell'Antico Testamento in due grandi settori, corrispondenti ad altrettanti ambiti accademici: a) quello storico-archeologico, che si occupa della verifica della realtà storica dei racconti e riferimenti biblici, forniti dall'Archeologia Biblica; b) e quello dell'analisi contenutistica, filologica e testuale dei concetti, tradizioni ed elementi di storia delle religioni, in capo alla Biblistica. Oggi parliamo di Archeologia Biblica. Un modo sintetico per iniziare questa breve panoramica è un articolo (Herzog, Ze'ev, 1999) apparso nella popolare rivista israeliana "Haaretz" nel 1999, dal titolo "Deconstructing the Walls of Jerico", a firma di Ze'ev Herzog, direttore del Dipartimento di Archeologia dell'Università di Tel Aviv. Riportando i passi salienti dell'articolo: «Questo è ciò che gli archeologi hanno imparato dai loro scavi nella terra d'Israele. Gli israeliti non sono mai stati in Egitto, non hanno mai vagato nel deserto, non hanno conquistato la terra promessa in una campagna militare, e non l'hanno mai ceduta alle 12 tribù d'Israele. Forse ancora più difficile da digerire è il fatto che la monarchia unita di Davide e Salomone, che è descritta nella Bibbia come una potenza regionale, era al massimo un piccolo regno tribale. E arriverà come uno spiacevole shock per molti che il dio di Israele, Jehovah, aveva una consorte femminile e che l'originale religione israelita adottò il monoteismo solo nel periodo finale della monarchia e non sul Monte Sinai». Cosa è successo nel 1999 da rendere improvvisamente falsa la narrazione biblica dell'esistenza storica dell'intera identità ebraica sia di popolo che religiosa, per buona parte delle epoche descritte nella Bibbia? Prima di poter scendere in dettagli sull'argomento, è importante rispondere a questa domanda, legata a spiacevoli circostanze storiche del XX° secolo e come tali necessarie da raccontare. La risposta circostanziata viene data nel 2001 da altri due archeologi dell'Università di Tel Aviv, con la pubblicazione di un libro semi-divulgativo (Finkelstein, I., Silberman, N.A. 2001) che