Taremi, Zielinski, Bisseck: l'Inter ha tre titolari in più (original) (raw)
I tre hanno giocato una grande partita a Manchester e con loro anche Carlos Augusto. Il turnover non sarà più un problema
19 settembre - 13:57 - MANCHESTER
Non c’è interista che non abbia tremato, davanti alle scelte iniziali. Non c’è interista che non abbia applaudito, alla fine. Ecco qui: l’Inter che è andata a dormire a Manchester si è svegliata stamattina più lunga di come era arrivata in terra inglese. Meglio ancora: con maggiori certezze. Perché Zielinski ha dimostrato il motivo per cui l’Inter l’ha inseguito spingendolo a rinunciare anche ai soldi arabi. Bisseck ha spiegato una volta ancora perché la scorsa estate il West Ham era arrivato a mettere sul piatto per lui 25 milioni di euro. E Taremi è entrato in campo con il patentino di chi aveva 26 partite in Champions League da mettere in mostra.
i nuovi
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L’Inter ha tre titolari in più. Zielinski ha fatto sedere in panchina Mkhitaryan, una specie di miracolo calcistico conoscendo la considerazione che Inzaghi ha dell’armeno. Il salto di qualità rispetto alla scorsa stagione è evidente, un anno fa il tecnico nerazzurro non aveva questo tipo di possibilità. Lo strappo con cui il polacco è andato via nel primo tempo è un’immagine da tenere a mente: "Abbiamo giocato alla pari contro una delle squadre più importanti al mondo – ha commentato -. È stato un buon pareggio, avremmo anche potuto vincere. Sapevamo che ci sarebbe stato da soffrire, ma siamo riusciti a fare del nostro meglio". E ancora: "Il nostro centrocampo è fortissimo: siamo in sei e possiamo tutti giocare tranquillamente titolari, sarà il mister a scegliere il trio di partita in partita". L’altro colpo del mercato, Taremi, si è mosso senza tremare. E ha trovato subito la posizione, un passo dietro Thuram, bravo a leggere anche i momenti della partita. Inzaghi lo ha più volte applaudito, l’iraniano all’Etihad ha fatto vedere che il suo standard di prestazione è elevato. Gli manca il gol, arriverà presto. Ma Mehdi è un ricostituente, anche per la ThuLa. Perché con Sanchez e Arnautovic, un anno fa, né Marcus né il Toro avrebbero potuto riposare in una serata così.
in ascesa
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E poi c’è Bisseck. Che s’è scrollato di dosso quel ricordo un po’ così della prima giornata di campionato, il rigore concesso per ingenuità contro il Genoa. Il tedesco è in volo, ogni partita che passa mette potenzialmente la freccia per sorpassare Pavard, verso una maglia stabile da titolare. Per Inzaghi è un bell’andare. "Avevamo una buona strategia, eravamo preparati, sapevamo che non avremmo avuto sempre la palla – le parole del difensore -. Ci siamo sacrificati ed è andata bene così, peccato solo per le chance sprecate. Ma da questa partita possiamo costruire tanto". Pure lui stesso: "Ero felice quando ho capito che il mister mi avrebbe dato fiducia. Spero di poter giocare tante altre partite come questa". Lo farà.