All'improvviso segna un uomo qualunque. E il Portogallo è campione d'Europa (original) (raw)

nulla è impossibile

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Con Ronaldo fuori al 25' per infortunio, contro la Francia tutto sembrava perduto. Poi entra un carneade, guineano naturalizzato, che riceve palla, la difende e trova il gol della vita: Eder nel 2016 dimostrò al mondo che non serve essere campioni per diventare decisivi

4 settembre - 14:06 - MILANO

Chi l'avrebbe detto? Nella finale dell'Europeo 2016, che vede opposti la Francia di Griezmann padrona di casa e il Portogallo di Cristiano Ronaldo, spunta l'uomo che nessuno si aspetta. Di più: che nessuno ha probabilmente mai considerato, nemmeno come estrema soluzione. Il classico Uomo Qualunque che indossa la maglia numero 9 e se ne sta quasi sempre in panchina, e poi all'improvviso viene chiamato in causa e il destino gli regala l'istante della felicità assoluta. Questo Uomo Qualunque si chiama Ederzito António Macedo Lopes. Per tutti, Eder. Nato nella Guinea Bissau e naturalizzato portoghese nel 2012, ventotto anni, attaccante. É lui a consegnare al Portogallo ciò che il Portogallo mai aveva avuto: il trono d'Europa. Questo è il trionfo della normalità in mezzo alle esagerazioni del mondo e del calcio contemporaneo.

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