La rivincita di Pedro Mendes: "Fantasia e tanto fisico. È Modena d'assalto" (original) (raw)
Il portoghese si rilancia dopo la retrocessione con l'Ascoli: "Attacco ricco, Bisoli saprà esaltare le nostre qualità"
Giornalista
19 settembre 2024 (modifica alle 15:32) - MILANO
Guardi la classifica e trovi il Modena a 5 punti. Il derby pareggiato 2-2 a Cesena ha mostrato però una squadra fisica e fantasiosa, ben organizzata. Pedro Mendes, 25enne centravanti portoghese ex Ascoli a segno al Manuzzi, è una pedina chiave.
Per Bisoli si è vista la scintilla del vero Modena. È così?
"Sì. È stata una partita bella, cattiva. È venuto fuori il nostro gioco, anche se siamo ancora al lavoro per migliorare fisico, atteggiamento, affiatamento".
Bisoli dice anche che serviranno altre 7-8 partite per raggiungere il vostro potenziale.
"Abbiamo strutture fisiche importanti, ci serve più tempo. Ma magari ne basteranno 4 o 5".
Per la prima volta ha giocato con Caso. Vi siete trovati molto.
"Davanti Bisoli ci dà la libertà di cercarci, di cambiare posizione, di variare. Non è ancora al 100% ma ha fatto bene, aspettavo il suo cross e al secondo tentativo è arrivato l’assist per il mio gol. In attacco siamo in tanti, ci sono anche Palumbo, Abiuso, Defrel, Gliozzi, possiamo fare cose diverse".
Difatti ha lavorato anche molto di sponda.
"Me l’aveva chiesto il mister, c’era bisogno di allungare la squadra, di farla respirare e dare profondità".
Con il Cittadella avete iniziato a due punte, nelle altre partite a una. Come si trova meglio?
"Bisoli me l’ha chiesto, io ho risposto che è indifferente, posso giocare da solo, a due o con qualcuno dietro. Mi va bene qualsiasi cosa".
È al terzo campionato di Serie B. Cosa ha imparato?
"Che è un torneo duro, competitivo: c’è fisicità, intensità, qualità. Che è lunghissimo e non ci sono favorite. Che l’ultima può vincere in casa della prima".
Più o meno come il suo Ascoli l’anno scorso a Como, 0-2. Cosa è successo dopo?
"Il calcio è questo. Battemmo il Como, facemmo bene con Cremonese e Parma, poi però perdemmo contro squadre che stavano dietro e siamo retrocessi".
Quanto pesò l’infortunio a un tendine del retto femorale?
"Mi sono fatto male a 11 partite dalla fine, un po’ ha pesato ma c’erano anche altri attaccanti. Vincemmo l’ultima contro il Pisa, non è bastato".
Si è ripreso fisicamente?
"Ci sono voluti quattro mesi di stop più uno per tornare a giocare, ma ora sto bene".
Perché ha scelto Modena?
"Perché mi fa proseguire nel mio percorso di crescita".
Prima di farsi male, aveva segnato il 45% delle reti dell’Ascoli. Si ripeterà anche a Modena?
"Non sto a vedere le percentuali, voglio solo fare gol e inseguire l’obiettivo. Ad Ascoli giocavamo in modo diverso, davanti ero solo, tiravo le punizioni e i rigori".
I rigori li tira Palumbo?
"Sì, già l’anno scorso lo faceva lui. Ma se avrò voglia di fare gol, se mi servirà per prendere fiducia, per lui non sarà un problema cedermi l’occasione".
Quando conosceremo le 3-4 candidate per la promozione diretta?
"Dieci partite prima della fine del campionato, forse anche 5".
Prima parlava di sogno. Quello del Modena è?
"Fare meglio dell’anno scorso e chiudere sul lato sinistro della classifica. Poi vedremo".