Ducati V4 S, la prova in pista con 216 Cv su 187 kg (original) (raw)
Il modello 2025 vola tra i cordoli come una Sbk. Ma è più veloce e facile da guidare. Telaio inedito
19 settembre 2024 (modifica il 1 ottobre 2024 | 16:18) - VALLELUNGA (CAMPAGNANO ROMANO)
Ducati regala nuove emozioni agli appassionati e lo fatto togliendo i veli alle Panigale V4 e Va S e V4S durante la World Ducati Week 2024. Una moto che ha stupito subito per i tempi fatti segnare (fra gli altri) da Pecco Bagnaia, Enea Bastianini, Jorge Martin, Marc Marquez, Alvaro Bautista, Nicolò Bulega, Andrea Iannone e Danilo Petrucci nella Race of Champions, alzando così il livello della versione precedente che già dominava le vendite e le competizioni in pista della categoria Superbike. Oltre ad implementare le sue prestazioni dinamiche sfoggia anche linee più belle e filanti.
Indice
Come è fatta
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A spingerla c'è il fidato (e possente) Desmosedici Stradale V4 da 1.103 cc con cover in magnesio da 216 Cv a 13.500 giri/min (0,5 Cv in più rispetto all'ultima V4 S), e una coppia massima di 120,9 Nm a 11.250 giri/min, con emissioni di CO2 ora ridotte a 151 g/km e consumi dichiarati nell'ordine dei 6,5 l/100 km. In sintesi questo propulsore, maturato ulteriormente per conformarsi alle normative dell'Euro5+, è più leggero di 1 kg grazie all'utilizzo di componenti alleggeriti, più compatto e meno assetato. Restano inalterate la V di 90° tra le bancate, la sua rotazione all’indietro di 42°, la distribuzione desmodromica, l’albero motore controrotante (ovvero in senso opposto alle ruote) e l’ordine degli scoppi “Twin Pulse”. Il sistema di raffreddamento è stato invece riprogettato per adattarsi meglio a un utilizzo “estremo” come quello delle competizioni. L’area effettiva del radiatore dell’acqua ad esso dedicata è quindi aumentata del 17%, mentre per il radiatore dell’olio si è optato per un più efficiente lay-out a doppio flusso. Altra novità riguarda l’impiego di nuovi alberi a camme più leggeri in virtù fori di alleggerimento più larghi e dall’alzata maggiorata, con conseguente modifica dei cornetti di aspirazione ad altezza variabile. Tutto nuovo il telaio "Front Frame" in alluminio, alleggerito e meno rigido, un'elettronica migliore (seppure già molto evoluta), un design affilatissimo e la cura maniacale dei dettagli.
Si tratta di una moto nata dall'esperienza e dai successi ottenuti negli ultimi anni da Ducati Corse nel mondo del motorsport, in particolare dalle soluzioni inedite in campo elettronico e tecnologico, in gran parte derivate dalla MotoGP e dall'evoluzione costante che ha accompagnato la Rossa di Borgo Panigale nel Mondiale Superbike. Tra le principali novità c'è il forcellone a doppio braccio e un'aerodinamica più efficiente. Migliorati anche il comfort e la fruibilità grazie all'interfaccia moto-pilota. La versione "S" rispetto alla standard vanta sospensioni semi-attive Öhlins, con taratura che varia in tempo reale e cerchi forgiati più leggeri, per un peso di soli 187 kg. In particolare questo modello intende seguire il percorso evolutivo tracciato dal marchio nei campionati di riferimento, con alcune soluzioni come il suo motore V4 con distribuzione desmodromica e albero controrotante, o una ciclistica e un'elettronica che la avvicina ancora di più a quella delle Desmosedici GP ufficiali.
Come va
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Proprio sulla versione S equipaggiata con pneumatici slick Pirelli Sc1 si è incentrato il nostro test effettuato all'Autodromo "Piero Taruffi" di Vallelunga. In pista colpisce immediatamente per la maneggevolezza e la migliore ergonomia di sella e manubri. La moto è precisa, stabilissima e molto rapida nei cambi di direzione, l'inserimento in curva è rapidissimo anche forzando la frenata, aspetti dove era molto valida anche in precedenza. Ma ciò che migliora in modo netto è la velocità a centro curva e la rapidità con cui si aggancia alla corda, merito delle nuove sospensioni e del bilanciamento.
In uscita di curva si apprezza il lavoro combinato delle sospensioni e del sistema di trazione ora amplificati dal lavoro del telaio e forcellone. Questi ultimi sono più flessibili lateralmente, aiutando le sospensione ai massimi angoli di piega, donando trazione e stabilità in uscita di curva e evitando scuotimenti dell'assetto anche quando si usa a pieno l'enorme potenza del V4 da oltre 13.00 giri, capace di raggiungere i 228 Cv (contro i 216 di base) aggiungendo i ben più sottili scarichi aperti Akrapovic, non omologati per uso stradale.
Ciclistica, peso e potenza
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La Panigale V4 2025 si affida a un telaio Front Frame come nella precedente versione del modello, ma significativamente modificato e più leggero del 17%. La rigidezza longitudinale è rimasta invariata, ma quella laterale è diminuita del 40% per aumentare la flessibilità e offrire così un miglior feeling nelle fasi di inserimento e percorrenza. La novità più chiacchierata è quella del nuovo forcellone, denominato Hollow Symmetrical Swingarm, una soluzione in alluminio nuovamente ispirata dalla MotoGp e fortemente caldeggiata anche da Ducati Corse per sfruttare al massimo i moderni pneumatici da competizione. Utilizza due complessi bracci laterali con estese aperture, soluzione che ha consentito un risparmio in termini di peso di 2,7 kg al retrotreno e ha una rigidità laterale inferiore del 37% rispetto al precedente monobraccio.
Per quanto concerne le sospensioni, la Panigale V4 S è equipaggiata con materiale Öhlins controllato elettronicamente dal sistema SmartEC 3.0, che agisce sulla forcella pressurizzata Npx-30 da 43 mm, sul mono Ttx36 e anche sull’ammortizzatore di sterzo. Questo sistema prevede l'introduzione dei Suspension Mode, ossia cinque configurazioni predefinite personalizzabili dall’utente da comandare tramite una nuova interfaccia utente denominata OBTi. L'impianto frenante conta su due dischi semiflottanti da 330 mm sull’anteriore e uno da 245 mm al posteriore, ma a morderli troviamo le nuovissime pinze Brembo Hypure, evoluzione delle riverite Stylema rispetto alle quali dissipano meglio il calore e sono più leggere di 30 g. La “S” sfoggia inoltre cerchi a 5 razze in lega d’alluminio più leggeri di oltre 2 kg rispetto a quelli della variante standard. Nel complesso la Panigale V4 S pesa 187 kg in ordine di marcia senza i 17 litri di carburante che può imbarcare, 4 kg in meno della versione standard e 2 kg in meno rispetto alla generazione che si appresta a rimpiazzare.
Elettronica e tecnologia
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In qualità di nuovo modello di punta di casa Ducati, la Panigale V4 S mette ovviamente in mostra un pacchetto elettronico da prima della classe. Il suo fulcro è sempre la piattaforma inerziale Imu a 6 assi, ma a questa si affianca l'inedito algoritmo Ducati Vehicle Observer (Dvo) sviluppato da Ducati Corse, capace di monitorare e simulare gli input di settanta sensori e stimare con buona precisione i livelli di intervento richiesti a vari sistemi elettronici. Ciò dona alla moto capacità quasi predittive, a tutto beneficio di prestazioni e sicurezza.
La lista dei dispositivi presenti di serie include controllo di trazione, anti-impennata, slide control e controllo freno motore, ma quello più intrigante è il Race eCbs, al debutto sulle nuove Panigale V4 2025. Si tratta di un nuovo concetto di Abs realizzato in collaborazione con Bosch che mantiene la funzione cornering e sa agire in autonomia sul freno posteriore, in funzione della situazione di guida e sulla base di 7 strategie predefinite. Per governare il tutto ci si affida a un nuovissimo cruscotto Tft da 6,9" con doppio layout e tecnologia Optical Bonding, già utilizzata per i moderni smartphone, che ne garantisce la visibilità in qualsiasi condizione di illuminazione. Tra gli elementi opzionali per arricchire la dotazione elettronica figurano un nuovo data logger, il cruise control, la navigazione turn-by-turn, il monitoraggio della pressione delle gomme e il Ducati Multimedia System per la piena connessione con il proprio cellulare.
Dotazioni e prezzi
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La Panigale V4 S offre naturalmente di serie una miriade di opzioni per quanto concerne il suo settaggio, ma la casa di Borgo Panigale propone anche diversi pacchetti opzionali e accessori Ducati Performance per innalzarne ulteriormente le capacità e diminuirne il peso. La Panigale V4 S si conferma quindi in tutto e per tutto un animale da pista, che si propone come nuovo punto di riferimento per tutte le altre supersportive in circolazione. Il suo motore conferma in pratica gli stessi valori d'uscita del modello precedente nonostante l'aggiornamento all'Euro5+ e il suo livello di sofisticazione è senza pari nell’attuale panorama delle supersportive, un segmento comunque sempre più bistrattato sia dai costruttori che dal grande pubblico. Ducati propone la sua Panigale V4 al prezzo di 27.790 euro, mentre per la V4S servono 33.990 euro.
Pregi e difetti
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Di seguito i pregi e i difetti della Ducati Panigale V4 S.
Piace
- Motore. Progressione, potenza, tiro ai medi allungo oltre i 13.000 giri, difficile poter volere di più.
- Design. Linee più filanti e pulite ricorda la 916 pur con le ali.
- Dinamica. Il mix del nuovo telaio con il forcellone bi braccio donano trazione in uscita di curva e sono esaltati da sospensioni e traction.
- Aerodinamica. Anche con ali piccole è più stabile e protettiva.
Non piace
- Prezzo. Non certo tra le più a buon mercato della categoria ma i contenuti offerti e la tecnologia resta di primo ordine.
- Cambio. In alcune situazioni il quick shift può avere dei ritardi.
Scheda tecnica
Ducati Panigale V4 (V4S)
Caratteristiche | Tipologia |
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Motore | desmosedici V4 di 90°, quattro valvole per cilindro, 1.103 cc, raffreddato a liquido |
Potenza | 216 Cv a 13.500 g/min |
Coppia max | 120,9 Nm a 11.250 g/min |
Cambio | 6 rapporti con quick shift |
Telaio | in lega di alluminio |
Dimensioni | interasse 1.485 mm, altezza sella 850 mm, peso 191 kg, (187 kg), serbatoio 17 litri |
Sospensioni | Showa ant e Sachs posteriore. (Öhlins regolabili), ant. forcella da 43 mm |
Ruote | ant. 120/70 ZR17, post. 200/60 ZR17 |
Prezzo | 27.790 euro f.c., (33.990 euro f.c.) |