Ippocastano: proprietà, benefici, come e quando usarlo (original) (raw)

L'escina ha ottenuto l'approvazione ufficiale in Italia per il trattamento di disturbi circolatori venosi

19 settembre - 11:59 - MILANO

L'ippocastano, conosciuto anche come Castagno d'India o Marrone d'India, è un grande albero con chioma espansa e compatta molto diffuso nell'Europa Orientale, molto utilizzato anche in Italia per scopi ornamentali in parchi, grandi viali e giardini. Il nome comune arriva dal greco, dall'unione di hippos (cavallo) e castanon (castagno), in un chiaro riferimento all'antica usanza di utilizzare i semi della pianta per curare la tosse dei cavalli.

Ancora oggi le proprietà dei semi dell'ippocastano, non commestibili e comunemente chiamati castagne matte per la somiglianza col frutto del castagno che siamo soliti consumare in abbondanza anche in Italia, vengono sfruttate in cosmesi per gli scopi più disparati, dalle gambe gonfie alle emorroidi, passando per gli inestetismi della cellulite e la fragilità capillare.

Le proprietà dell'ippocastano

Nei decenni all'ippocastano sono state attribuite numerose proprietà. I suoi semi, facilmente reperibili in commercio anche in Italia sotto forma di estratto secco, creme e pomate con percentuali di prodotto tra il 10% e il 20%, o in soluzione idroalcolica o idrogliceroalcolica, vantano proprietà decongestionanti e astringenti, ma anche antinfiammatorie e vasoprotettive.

I benefici dell'ippocastano

Grazie all'escina, la miscela delle saponine estraibili dai semi e dalla corteccia della pianta, l'ippocastano ha ottenuto l'approvazione ufficiale in Italia per il trattamento di disturbi circolatori venosi. L'escina è infatti uno dei due principi attivi del Somatoline, uno dei prodotti più venduti in Italia per il trattamento della cellulite, e può rivelarsi un valido alleato per l'aumento del tono venoso, l'aumento della resistenza capillare, la riduzione della permeabilità capillare e la la rimozione dei liquidi interstiziali accumulatisi.

Negli anni diversi studi hanno inoltre confermato come l'assunzione temporanea dell'estratto di semi di ippocastano possa dare sollievo a chi soffre di emorroidi grazie alla sua capacità di diminuire il sanguinamento e il gonfiore provocati da questo disturbo.

Come e quando usare l'ippocastano

Come tanti altri prodotti naturali, anche l'estratto di ippocastano ha degli effetti collaterali in caso di assunzione in dosi elevate, dal vomito alla diarrea, e in generale è sconsigliato per chi soffre di insufficienza epatica e renale, gastrite, reflusso gastro-esofageo e chi assume farmaci anticoagulanti.

La buona notizia, però, è che per i benefici dell'ippocastano non è necessario improvvisarsi chimici, ma è sufficiente affidarsi alle tante tipologie di prodotti in commercio che contengono l'escina e seguire le indicazioni riportate sui rispettivi fogli illustrativi, come creme, pomate, prodotti per la pulizia del viso e del corpo, ma anche integratori alimentari.