Orsodimondo's review of Cuore di tenebra (original) (raw)

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Cuore di tenebra by Joseph Conrad

Cuore di tenebra
by

10490224

HEART OF HORROR

Conrad arrivò nel Congo nel 1890 come tanti altri europei alla ricerca di un lavoro, di un’occasione di crescita economica e professionale, attratto dalle panzane che il re del Belgio, Leopoldo II, era riuscito a spacciare per verità, e cioè che in quella (immensa) parte dell’Africa i bianchi stessero cercando di contrastare e arrestare il commercio degli schiavi condotto dagli “arabi”.

Conrad voleva diventare capitano di marina e sperava che l’esperienza africana avrebbe comportato anche il raggiungimento di quel grado militare.

Si trovò davanti una realtà ben diversa da quella che si aspettava: i bianchi in Congo era schiavisti come e più degli “arabi” – ignoravano il rispetto dei più elementari diritti umani – trattavano i locali come materia prima, forza lavoro, bestie da soma – erano crudeli, rapaci, volgari, prepotenti, accecati dal loro potere, violenti, stupratori, assassini, torturatori.


Immagini di ragazzini congolesi mutilati per non aver raccolto la quota stabilita di gomma durante il regime di Leopoldo II.

In realtà erano molto di più, erano autentici genocidari: si calcola che tra il 1890 e il 1905, sempre sotto il dominio belga, la popolazione del Congo si sia ridotta di circa 8/10 milioni di persone. Tutte morte: in nome della “civiltà”, della conquista – tutte morte in nome dell’avorio e della gomma.

Conrad rimase colpito e stordito, e da qui è nato questo magnifico libro, probabilmente il romanzo breve in lingua inglese più tradotto e ristampato.

Marlow è l’alter ego dello stesso Conrad che risalì il fiume Congo – e Kurtz impersona alcuni dei peggiori servitori del Belgio, non necessariamente nati in quel paese, tutti passati alla storia per la crudeltà e il numero di morti (tale Léon Rom usava adornare il suo giardino con le teste degli africani decapitati per punizione conficcate in paletti proprio come nel libro fa Kurtz).
Cuore di tenebra è prima di tutto questo: un atto d’accusa del genocidio che i belgi hanno commesso in Congo.
Poi, col tempo, è diventato un inno contro la violenza umana in generale, contro l’imperialismo (vedi l’interpretazione datane da Coppola in “Apocalypse Now”).

Ma Conrad all’imperialismo credeva, purché di marca britannica, fino al punto di investire i suoi risparmi in una miniera d’oro vicino a Johannesburg (quindi, sotto controllo inglese – l’imperialismo inglese andava benissimo, era sinonimo di civiltà e progresso).
In fondo in queste pagine i personaggi di colore non fanno una gran figura, più che parlare, cantano, grugniscono, emettono suoni.
In fondo il razzismo vittoriano (quindi di stampo inglese) in queste pagine si sente eccome.

Kurtz è un magnifico villain: non è solo un assassino e torturatore, ma anche un intellettuale che si diletta di pittura, di poesia, di giornalismo, di teoria e pensiero (Sterminate tutti questi bruti!), confermando con penna e inchiostro la conquista compiuta con fucile e mitragliatore.

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Reading Progress

June 1, 1981 –Finished Reading

January 3, 2020 – Shelved

January 3, 2020 – Shelved as:africa

January 3, 2020 – Shelved as:congo

January 3, 2020 – Shelved as:inglese

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