ETF sul Caffè: I Migliori Titoli Acquistabili su Borsa Italiana (original) (raw)

25 Gennaio 2022

Oggigiorno il caffé è alla base della dieta di milioni di abitanti in tutto il mondo, tanto da essere considerata una delle bevande maggiormente consumate grazie anche alla sua versatilità di impiego e di tipologie. A riprova di ciò, è possibile mettere in evidenza come la sua consumazione comporti un movimento di miliardi di dollari all’anno, rendendola così una delle principali materie prime scambiate al mondo.

Investire in caffè: conviene davvero?

Per chi è investitore o vorrebbe diventarlo, il caffè, date le sue proprietà fisiche ed economiche, può diventare uno dei principali titoli fruttiferi del portafoglio finanziario, che consente anche una diversificazione sicura e un rendimento interessante data la costante crescita economica a cui sono state soggette le sue quotazioni.

La differenziazione dei propri investimenti è certamente uno dei principali vantaggi derivanti dall’investimento in ETF sul caffé, congiuntamente con l’andamento dei trend che consentono di ottenere un buon rendimento dalle azioni, ma nonostante questo sono presenti dei rischi legati a questo tipo di investimento, generalmente legati al fatto che il caffè è un prodotto soggetto alla volatilià dei prezzi derivanti da una domanda e da un’offerta del mercato variabili, ma anche da condizoni politiche, economiche e meterologiche degli stati produttori (e conseguentemente esportatori) che possono incidere sostanzialmente sui prezzi e quindi sulle azioni.

Come investire sul caffè su Borsa Italiana

Nonostante i rischi dell’investimento, sono diversi i modi che consentono ai trader del caffé di investire su questo prodotto. Innanzitutto è fondamentale osservare come sia possibile investire sul caffé sulla Borsa Italiana analizzando specificatamente quali sono i migliori ETF, ossia i Coffee Exchange Traded Fund.

Per investire sul caffè sulla Borsa Italiana è possibile affidarsi a degli intermediari finanziari che ne consentono l’accesso, ad esempio tramite una banca, quindi affidandosi ad un istituto finanziario o nello specifico ai broker bancari, anche se la presenza di queste figure intermedie possono rendere meno vantaggioso l’investimento in Borsa in questa materia prima siccome il costo dell’investimento potrebbe superare il beneficio del ROI per la presenza di costi di gestione aggiuntivi sull’operazione. Alternativamente, è possibile fare affidamento a broker online presenti su piattaforme virtuali che consentono un maggior profitto date le minori commissioni applicate sull’operazione.

Tipologie di ETF sul caffè e caratteristiche

Quando si parla di ETF si fa riferimento a degli strumenti finanziari che consentono di osservare e di replicare l’andamento di indici, in questo caso specialmente il Coffee Subindex Return gestito da Bloomberg, e possono essere modificati o negoziati al pari di qualsiasi titolo azionario di portafoglio. Attualmente i vari ETF non sono molti, anzi si riscontra un basso numero di possibilità di investimento dato dalla chiusura di molti di questi in seguito a un ribasso notevole dei prezzi del caffè. Per questo motivo è necessario capire quali sono le componenti determinanti degli ETF sul caffè e in base alle loro caratteristiche capire come individuare il migliore per un’efficiente valutazione dell’investimento.

Generalmente la maggior differenziazione tra i vari ETF deriva dalla presenza o assenza della leva finanziaria. In caso di assenza della leva finanziaria gli ETF si limitano ad essere dei replicatori dell’indice medio proposto da Bloomberg; ma in alternativa può essere presente una leva di tipo 2 o 3, che rispettivamente moltiplicano per due o tre volte l’andamento dell’indice di riferimento, chiaramente si moltiplicano in tal senso sia i guadagni che le perdite. Maggiore è il guadagno che si vorrà ottenere dall’investimento, maggiore è il rischio che si deve assumere, quindi il senso della leva finanziaria incorporata è quello di fungere da discriminante per il rendimento finale che si vuole ottenere.

etf caffè

ETF Caffè

Migliori ETF sul caffè

Per riuscire a valutare quali sono i migliori ETF nei quali si vuole investire, oltre a valutare un personale senso del rendimento e del rischio che si vuole intraprendere durante l’operazione di investimento, è necessario anche valutare la liquidità e la dimensione del fondo e la solidità dell’emittente, e per tanto facendo una valutazione attenta è possibile scegliere il miglior ETF nel quale investire.

Tra i migliori ETF individuati sul mercato, c’è sicuramente quello emesso da Wisdomtree Coffee, che emette ETF per ciascuna tipologia di leva finanziaria, emessi tutti con una valuta base in dollaro americano. L’ETF base è il Wisdomtree Coffee che non ha leva finanziaria, quindi garantisce un rendimento certo ma non elevato. Il Wisdomtree Coffee 2x Daily Leveraged è un ETF che chiramente rispecchia le caratteristiche della leva finanziaria 2, pertanto consente un rendimento superiore rispetto a quello senza leva, ma che comporta anche un rischio maggiore e costi di gestione più elevati.

Infine la terza tipologia emessa di ETF è Wisdomtree Coffe 3x Daily Leveraged che consente in caso di andamento positivo di raggiungere un rendimento molto elevato grazie alla sua moltiplicazione interna del rendimento, ma allo stesso tempo, vista questa possibilità, è quella che maggiormente espone a delle perdite notevoli in caso di azioni al ribasso.

Investire in materie prime: il caso del caffè

Come abbiamo potuto osservare, è indispensabile fare un’attenta analisi prima di investire in ETF sul caffè, soprattutto dal momento in cui le variabili da considerare sono molte e spesso variabili. Dovendo considerare le caratteristiche della materia prima in cui si vuole investire, ossia il caffé, che nonostante sia largamente consumato e diffuso, è soggetto a qualsiasi fenomeno interno che può esporre la produzione a rischi elevatissimi, ma è anche indispensabile conoscere molto bene il mercato finanziario, i suoi andamenti e i meccanismi che lo determinano.

Non trascurabile è la personale propensione al rischio e al rendimento dell’investitore, che determina la tipologia di ETF al quale si vuole fare affidamento per il proprio profitto, anche se inserirlo in un portafoglio diversificato può essere una grande risorsa per gli investimenti. Pertanto è fondamentale informarsi correttamente sulla materia prima e sullo storico dei suoi andamenti, in modo da riuscire ad essere preparati sui suoi movimenti futuri e per mettere in atto la strategia migliore per il prodotto in cui si è investito.

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About The Author

Laureato in Economia e Commercio, è il redattore di icer.it per quanto riguarda le tematiche fiscali e tutto ciò che ha a che fare con fisco, tasse, deduzioni, agevolazioni ecc. Appassionato di investimenti e Finanza Personale scrive da anni contenuti per il web.