Caterina Paola Venditti | Ministry of Culture (original) (raw)
Papers by Caterina Paola Venditti
Bollettino di archeologia online, Supplemento 1, 2024, Anno XV, 2024
FOLD&R Fasti On Line Documents & Research, 211, 2010
si sono svolte due campagne di scavo 2 presso la loc. La Civita, all'interno dell'area urbana di ... more si sono svolte due campagne di scavo 2 presso la loc. La Civita, all'interno dell'area urbana di Fabrateria Nova. La città fu fondata nel 124 a.C. (VELL. PAT., I, 15, 4), dopo la distruzione di Fregellae avvenuta nel 125 3 ; la fondazione avvenne su un ampio terrazzo fluviale bordato dal corso del Liri, che qui, poco a valle della confluenza del Sacco, descrive un'ansa delimitante su due lati il perimetro delle mura. La data di fondazione certa e la mancanza di significative sovrapposizioni medievali o moderne su gran parte dell'area sono alla base delle notevoli potenzialità scientifiche del sito, finora mai indagato estensivamente. La città, identificata con certezza solo in tempi relativamente recenti 4 , non ha infatti conosciuto interventi di ricerca su larga scala: si segnalano l'individuazione e lo scavo dell'anfiteatro 5 , nel quadro di un progetto di ricognizione dell'abitato 6 , da parte della Soprintendenza e un intervento di scavo curato dall'Università di Perugia, del quale si attende ancora la pubblicazione 7 . L'indagine archeologica, che ha interessato più settori della città antica, è stata preceduta da ricognizioni topografiche, condotte e da una serie di prospezioni geomagnetiche realizzate dall'Istituto Archeologico Germanico -Sezione di Roma nei mesi di giugno 2007 e luglio 2008. Queste indagini preliminari hanno consentito di definire al meglio le aree da indagare con saggi di scavo. si inserisce il "Progetto Fabrateria Nova", nell'ambito del quale 1 Il presente contributo è una rielaborazione aggiornata del poster presentato al XVII Congresso Internazionale di Archeologia Classica, Roma 22-26 settembre 2008. Una versione con documentazione ridotta è ora pubblicata in BESTE et al. 2010. Alcuni dei dati esposti in questa sede si trovano anticipati in una veste divulgativa in BETORI, VALCHERA 2009: 322-329 (A. BETORI). La realizzazione dell'intervento è stata facilitata dalla squisita disponibilità del Sindaco di San Giovanni Incarico, Dott. Antonio Salvati, e dei suoi collaboratori Daniele Piccirilli, Assessore alla Cultura, e Laura Mandruzzato. 2 I risultati della terza campagna (luglio 2009) sono in corso di elaborazione. 3 Fonti elencate in CRAWFORD 1998: 25-26. 4 MOMMSEN 1852. 5 CRESCENZI 1985. 6 DE LUCIA BROLLI 1983. 7 Per la storia degli studi sul sito si rimanda a NICOSIA 1977; MONTI 1998: 85, 100-101. Fra i contributi recenti si segnalano CRESCENZI 1994; CERAUDO 2004. Una breve relazione sugli interventi effettuati dall'Università di Perugia si conserva presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio e presso il Comune di S. Giovanni Incarico. 8 I lavori sono coordinati dal Prof. Giuseppe Ceraudo (Università del Salento -Lecce).
Developing Effective Communication Skills in Archaeology, 2020
Within digital archaeology, an important part is centered on technologies that allow representing... more Within digital archaeology, an important part is centered on technologies that allow representing, or replaying, ancient environments. It is a field where scientific competences' contribution to contents makes a difference, and pedagogical repercussion are stimulating. Among the other reality technologies, the Mixed Reality, giving the possibility to experience in front of the users' eyes both static models of individual objects and entire landscapes, it is increasingly used in archaeological contexts as display technology, with different purposes such as educational, informative, or simply for entertainment. This chapter provides a high-level overview about possible orientations and uses of this technology in cultural heritage, also sketching its use in gaming within the role of gaming itself in smart communication of archaeological contents and issues.
Developing Effective Communication Skills in Archaeology, 2020
In the era of digital archaeology, the communication of archaeological data/contexts/work can be ... more In the era of digital archaeology, the communication of archaeological data/contexts/work can be enhanced by Cloud computing, AI, and other emergent technologies. The authors explore the most recent and efficient examples, ranging from some intrinsic properties of AI, i.e. capabilities of sense, comprehend and act, and looking at their application in communication both among specialists of the archaeological sector and from them to other recipients. The chapter will also provide a high-level overview of knowledge extraction solutions from tons of structured and unstructured data, to make it available through software applications that perform automated tasks. Archaeologists must be ready to go down in trenches and communicate their studies with a deep consciousness of chances given by these technologies, and with adequate skills to master them.
E. Proietti, Developing Effective Communication Skills in Archaeology, 2020
In the era of digital archaeology, the communication of archaeological data/contexts/work can be ... more In the era of digital archaeology, the communication of archaeological data/contexts/work can be enhanced by Cloud computing, AI, and other emergent technologies. The authors explore the most recent and efficient examples, ranging from some intrinsic properties of AI, i.e. capabilities of sense, comprehend and act, and looking at their application in communication both among specialists of the archaeological sector and from them to other recipients. The chapter will also provide a high-level overview of knowledge extraction solutions from tons of structured and unstructured data, to make it available through software applications that perform automated tasks. Archaeologists must be ready to go down in trenches and communicate their studies with a deep consciousness of chances given by these technologies, and with adequate skills to master them.
E. Proietti, Developing Effective Communication Skills in Archaeology, 2020
Within digital archaeology, an important part is centered on technologies that allow representing... more Within digital archaeology, an important part is centered on technologies that allow representing, or replaying, ancient environments. It is a field where scientific competences’ contribution to contents makes a difference, and pedagogical repercussion are stimulating. Among the other reality technologies, the Mixed Reality, giving the possibility to experience in front of the users’ eyes both static models of individual objects and entire landscapes, it is increasingly used in archaeological contexts as display
technology, with different purposes such as educational, informative, or simply for entertainment. This chapter provides a high-level overview about possible orientations and uses of this technology in cultural heritage, also sketching its use in gaming within the role of gaming itself in smart communication of archaeological contents and issues.
FOLD&R …, Jan 1, 2010
si sono svolte due campagne di scavo 2 presso la loc. La Civita, all'interno dell'area urbana di ... more si sono svolte due campagne di scavo 2 presso la loc. La Civita, all'interno dell'area urbana di Fabrateria Nova. La città fu fondata nel 124 a.C. (VELL. PAT., I, 15, 4), dopo la distruzione di Fregellae avvenuta nel 125 3 ; la fondazione avvenne su un ampio terrazzo fluviale bordato dal corso del Liri, che qui, poco a valle della confluenza del Sacco, descrive un'ansa delimitante su due lati il perimetro delle mura. La data di fondazione certa e la mancanza di significative sovrapposizioni medievali o moderne su gran parte dell'area sono alla base delle notevoli potenzialità scientifiche del sito, finora mai indagato estensivamente. La città, identificata con certezza solo in tempi relativamente recenti 4 , non ha infatti conosciuto interventi di ricerca su larga scala: si segnalano l'individuazione e lo scavo dell'anfiteatro 5 , nel quadro di un progetto di ricognizione dell'abitato 6 , da parte della Soprintendenza e un intervento di scavo curato dall'Università di Perugia, del quale si attende ancora la pubblicazione 7 . L'indagine archeologica, che ha interessato più settori della città antica, è stata preceduta da ricognizioni topografiche, condotte e da una serie di prospezioni geomagnetiche realizzate dall'Istituto Archeologico Germanico -Sezione di Roma nei mesi di giugno 2007 e luglio 2008. Queste indagini preliminari hanno consentito di definire al meglio le aree da indagare con saggi di scavo. si inserisce il "Progetto Fabrateria Nova", nell'ambito del quale 1 Il presente contributo è una rielaborazione aggiornata del poster presentato al XVII Congresso Internazionale di Archeologia Classica, Roma 22-26 settembre 2008. Una versione con documentazione ridotta è ora pubblicata in BESTE et al. 2010. Alcuni dei dati esposti in questa sede si trovano anticipati in una veste divulgativa in BETORI, VALCHERA 2009: 322-329 (A. BETORI). La realizzazione dell'intervento è stata facilitata dalla squisita disponibilità del Sindaco di San Giovanni Incarico, Dott. Antonio Salvati, e dei suoi collaboratori Daniele Piccirilli, Assessore alla Cultura, e Laura Mandruzzato. 2 I risultati della terza campagna (luglio 2009) sono in corso di elaborazione. 3 Fonti elencate in CRAWFORD 1998: 25-26. 4 MOMMSEN 1852. 5 CRESCENZI 1985. 6 DE LUCIA BROLLI 1983. 7 Per la storia degli studi sul sito si rimanda a NICOSIA 1977; MONTI 1998: 85, 100-101. Fra i contributi recenti si segnalano CRESCENZI 1994; CERAUDO 2004. Una breve relazione sugli interventi effettuati dall'Università di Perugia si conserva presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio e presso il Comune di S. Giovanni Incarico. 8 I lavori sono coordinati dal Prof. Giuseppe Ceraudo (Università del Salento -Lecce).
This paper illustrates in a short essay the results of long-term research on imported and Lusitan... more This paper illustrates in a short essay the results of long-term research on imported and Lusitanian amphorae from the Roman town of
Ammaia. Data about typology, chronology, contents and fabrics contribute to sketch a realistic and coherent overview of the trade in
goods and foodstuffs in Ammaia from its first establishment until Late Antiquity. In a scenario that was clearly dominated by Lusitanian
products, occasional materials from the western and eastern Mediterranean stand out, in a general picture that is repeated elsewhere
in central Lusitania.
FOLD&R …, 2010
si sono svolte due campagne di scavo 2 presso la loc. La Civita, all'interno dell'area urbana di ... more si sono svolte due campagne di scavo 2 presso la loc. La Civita, all'interno dell'area urbana di Fabrateria Nova. La città fu fondata nel 124 a.C. (VELL. PAT., I, 15, 4), dopo la distruzione di Fregellae avvenuta nel 125 3 ; la fondazione avvenne su un ampio terrazzo fluviale bordato dal corso del Liri, che qui, poco a valle della confluenza del Sacco, descrive un'ansa delimitante su due lati il perimetro delle mura. La data di fondazione certa e la mancanza di significative sovrapposizioni medievali o moderne su gran parte dell'area sono alla base delle notevoli potenzialità scientifiche del sito, finora mai indagato estensivamente. La città, identificata con certezza solo in tempi relativamente recenti 4 , non ha infatti conosciuto interventi di ricerca su larga scala: si segnalano l'individuazione e lo scavo dell'anfiteatro 5 , nel quadro di un progetto di ricognizione dell'abitato 6 , da parte della Soprintendenza e un intervento di scavo curato dall'Università di Perugia, del quale si attende ancora la pubblicazione 7 . L'indagine archeologica, che ha interessato più settori della città antica, è stata preceduta da ricognizioni topografiche, condotte e da una serie di prospezioni geomagnetiche realizzate dall'Istituto Archeologico Germanico -Sezione di Roma nei mesi di giugno 2007 e luglio 2008. Queste indagini preliminari hanno consentito di definire al meglio le aree da indagare con saggi di scavo. si inserisce il "Progetto Fabrateria Nova", nell'ambito del quale 1 Il presente contributo è una rielaborazione aggiornata del poster presentato al XVII Congresso Internazionale di Archeologia Classica, Roma 22-26 settembre 2008. Una versione con documentazione ridotta è ora pubblicata in BESTE et al. 2010. Alcuni dei dati esposti in questa sede si trovano anticipati in una veste divulgativa in BETORI, VALCHERA 2009: 322-329 (A. BETORI). La realizzazione dell'intervento è stata facilitata dalla squisita disponibilità del Sindaco di San Giovanni Incarico, Dott. Antonio Salvati, e dei suoi collaboratori Daniele Piccirilli, Assessore alla Cultura, e Laura Mandruzzato. 2 I risultati della terza campagna (luglio 2009) sono in corso di elaborazione. 3 Fonti elencate in CRAWFORD 1998: 25-26. 4 MOMMSEN 1852. 5 CRESCENZI 1985. 6 DE LUCIA BROLLI 1983. 7 Per la storia degli studi sul sito si rimanda a NICOSIA 1977; MONTI 1998: 85, 100-101. Fra i contributi recenti si segnalano CRESCENZI 1994; CERAUDO 2004. Una breve relazione sugli interventi effettuati dall'Università di Perugia si conserva presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio e presso il Comune di S. Giovanni Incarico. 8 I lavori sono coordinati dal Prof. Giuseppe Ceraudo (Università del Salento -Lecce).
in L'attività delle Soprintendenze Archeologiche. Un anno di comunicazione sul sito della Direzione Generale per le Antichità, Roma 2014, pp. 13-14, 2014
Atti del Convegno "Tecniche costruttive del tardo ellenismo nel Lazio e in Campania" a cura di F.M. Cifarelli, Apr 2013
In this contribution, we’ll focus the attention on the process of Romanization in Corsica. The is... more In this contribution, we’ll focus the attention on the process of Romanization in Corsica. The island was officially
declared Provincia in 227 BC, when it was joint to the administration of Sardinia, but at the time was clearly not
subjected yet. Here a survey of data from few Roman archaeological sites is presented, together with a review of historical
sources. The latter are unlikely not sufficient to shade light on the crucial phases of the Romanization, and the frame we are
composing of the Roman occupation in Corsica can not be chronologically detailed yet. Mariana and Aleria, the main towns
of the island and the better known archaeological sites, can be used to clear up some of these aspects, as they offer important
information about Roman urbanism and land-use in the island.
The case-study of Mariana is particularly interesting as here a new phase of archaeological research has started in 2000,
after some limited investigations in the 1950s and 1960s. We can therefore present a new horizontal map of the town, thanks
to some topographical investigation, based mostly on aerial photography, historical cartography, field-survey, geophysical
prospections and trail excavations. But the chronological dimension and the three-dimensional comprehension of the developments
of the town are still not clear, mostly for the first colonization phase, still fading because of the lack of archaeological
finds datable to the foundation period, traditionally attributed to Marius.
FOLD&R …, Jan 1, 2010
si sono svolte due campagne di scavo 2 presso la loc. La Civita, all'interno dell'area urbana di ... more si sono svolte due campagne di scavo 2 presso la loc. La Civita, all'interno dell'area urbana di Fabrateria Nova. La città fu fondata nel 124 a.C. (VELL. PAT., I, 15, 4), dopo la distruzione di Fregellae avvenuta nel 125 3 ; la fondazione avvenne su un ampio terrazzo fluviale bordato dal corso del Liri, che qui, poco a valle della confluenza del Sacco, descrive un'ansa delimitante su due lati il perimetro delle mura. La data di fondazione certa e la mancanza di significative sovrapposizioni medievali o moderne su gran parte dell'area sono alla base delle notevoli potenzialità scientifiche del sito, finora mai indagato estensivamente. La città, identificata con certezza solo in tempi relativamente recenti 4 , non ha infatti conosciuto interventi di ricerca su larga scala: si segnalano l'individuazione e lo scavo dell'anfiteatro 5 , nel quadro di un progetto di ricognizione dell'abitato 6 , da parte della Soprintendenza e un intervento di scavo curato dall'Università di Perugia, del quale si attende ancora la pubblicazione 7 . L'indagine archeologica, che ha interessato più settori della città antica, è stata preceduta da ricognizioni topografiche, condotte e da una serie di prospezioni geomagnetiche realizzate dall'Istituto Archeologico Germanico -Sezione di Roma nei mesi di giugno 2007 e luglio 2008. Queste indagini preliminari hanno consentito di definire al meglio le aree da indagare con saggi di scavo. si inserisce il "Progetto Fabrateria Nova", nell'ambito del quale 1 Il presente contributo è una rielaborazione aggiornata del poster presentato al XVII Congresso Internazionale di Archeologia Classica, Roma 22-26 settembre 2008. Una versione con documentazione ridotta è ora pubblicata in BESTE et al. 2010. Alcuni dei dati esposti in questa sede si trovano anticipati in una veste divulgativa in BETORI, VALCHERA 2009: 322-329 (A. BETORI). La realizzazione dell'intervento è stata facilitata dalla squisita disponibilità del Sindaco di San Giovanni Incarico, Dott. Antonio Salvati, e dei suoi collaboratori Daniele Piccirilli, Assessore alla Cultura, e Laura Mandruzzato. 2 I risultati della terza campagna (luglio 2009) sono in corso di elaborazione. 3 Fonti elencate in CRAWFORD 1998: 25-26. 4 MOMMSEN 1852. 5 CRESCENZI 1985. 6 DE LUCIA BROLLI 1983. 7 Per la storia degli studi sul sito si rimanda a NICOSIA 1977; MONTI 1998: 85, 100-101. Fra i contributi recenti si segnalano CRESCENZI 1994; CERAUDO 2004. Una breve relazione sugli interventi effettuati dall'Università di Perugia si conserva presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio e presso il Comune di S. Giovanni Incarico. 8 I lavori sono coordinati dal Prof. Giuseppe Ceraudo (Università del Salento -Lecce).
Bollettino di archeologia online, Supplemento 1, 2024, Anno XV, 2024
FOLD&R Fasti On Line Documents & Research, 211, 2010
si sono svolte due campagne di scavo 2 presso la loc. La Civita, all'interno dell'area urbana di ... more si sono svolte due campagne di scavo 2 presso la loc. La Civita, all'interno dell'area urbana di Fabrateria Nova. La città fu fondata nel 124 a.C. (VELL. PAT., I, 15, 4), dopo la distruzione di Fregellae avvenuta nel 125 3 ; la fondazione avvenne su un ampio terrazzo fluviale bordato dal corso del Liri, che qui, poco a valle della confluenza del Sacco, descrive un'ansa delimitante su due lati il perimetro delle mura. La data di fondazione certa e la mancanza di significative sovrapposizioni medievali o moderne su gran parte dell'area sono alla base delle notevoli potenzialità scientifiche del sito, finora mai indagato estensivamente. La città, identificata con certezza solo in tempi relativamente recenti 4 , non ha infatti conosciuto interventi di ricerca su larga scala: si segnalano l'individuazione e lo scavo dell'anfiteatro 5 , nel quadro di un progetto di ricognizione dell'abitato 6 , da parte della Soprintendenza e un intervento di scavo curato dall'Università di Perugia, del quale si attende ancora la pubblicazione 7 . L'indagine archeologica, che ha interessato più settori della città antica, è stata preceduta da ricognizioni topografiche, condotte e da una serie di prospezioni geomagnetiche realizzate dall'Istituto Archeologico Germanico -Sezione di Roma nei mesi di giugno 2007 e luglio 2008. Queste indagini preliminari hanno consentito di definire al meglio le aree da indagare con saggi di scavo. si inserisce il "Progetto Fabrateria Nova", nell'ambito del quale 1 Il presente contributo è una rielaborazione aggiornata del poster presentato al XVII Congresso Internazionale di Archeologia Classica, Roma 22-26 settembre 2008. Una versione con documentazione ridotta è ora pubblicata in BESTE et al. 2010. Alcuni dei dati esposti in questa sede si trovano anticipati in una veste divulgativa in BETORI, VALCHERA 2009: 322-329 (A. BETORI). La realizzazione dell'intervento è stata facilitata dalla squisita disponibilità del Sindaco di San Giovanni Incarico, Dott. Antonio Salvati, e dei suoi collaboratori Daniele Piccirilli, Assessore alla Cultura, e Laura Mandruzzato. 2 I risultati della terza campagna (luglio 2009) sono in corso di elaborazione. 3 Fonti elencate in CRAWFORD 1998: 25-26. 4 MOMMSEN 1852. 5 CRESCENZI 1985. 6 DE LUCIA BROLLI 1983. 7 Per la storia degli studi sul sito si rimanda a NICOSIA 1977; MONTI 1998: 85, 100-101. Fra i contributi recenti si segnalano CRESCENZI 1994; CERAUDO 2004. Una breve relazione sugli interventi effettuati dall'Università di Perugia si conserva presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio e presso il Comune di S. Giovanni Incarico. 8 I lavori sono coordinati dal Prof. Giuseppe Ceraudo (Università del Salento -Lecce).
Developing Effective Communication Skills in Archaeology, 2020
Within digital archaeology, an important part is centered on technologies that allow representing... more Within digital archaeology, an important part is centered on technologies that allow representing, or replaying, ancient environments. It is a field where scientific competences' contribution to contents makes a difference, and pedagogical repercussion are stimulating. Among the other reality technologies, the Mixed Reality, giving the possibility to experience in front of the users' eyes both static models of individual objects and entire landscapes, it is increasingly used in archaeological contexts as display technology, with different purposes such as educational, informative, or simply for entertainment. This chapter provides a high-level overview about possible orientations and uses of this technology in cultural heritage, also sketching its use in gaming within the role of gaming itself in smart communication of archaeological contents and issues.
Developing Effective Communication Skills in Archaeology, 2020
In the era of digital archaeology, the communication of archaeological data/contexts/work can be ... more In the era of digital archaeology, the communication of archaeological data/contexts/work can be enhanced by Cloud computing, AI, and other emergent technologies. The authors explore the most recent and efficient examples, ranging from some intrinsic properties of AI, i.e. capabilities of sense, comprehend and act, and looking at their application in communication both among specialists of the archaeological sector and from them to other recipients. The chapter will also provide a high-level overview of knowledge extraction solutions from tons of structured and unstructured data, to make it available through software applications that perform automated tasks. Archaeologists must be ready to go down in trenches and communicate their studies with a deep consciousness of chances given by these technologies, and with adequate skills to master them.
E. Proietti, Developing Effective Communication Skills in Archaeology, 2020
In the era of digital archaeology, the communication of archaeological data/contexts/work can be ... more In the era of digital archaeology, the communication of archaeological data/contexts/work can be enhanced by Cloud computing, AI, and other emergent technologies. The authors explore the most recent and efficient examples, ranging from some intrinsic properties of AI, i.e. capabilities of sense, comprehend and act, and looking at their application in communication both among specialists of the archaeological sector and from them to other recipients. The chapter will also provide a high-level overview of knowledge extraction solutions from tons of structured and unstructured data, to make it available through software applications that perform automated tasks. Archaeologists must be ready to go down in trenches and communicate their studies with a deep consciousness of chances given by these technologies, and with adequate skills to master them.
E. Proietti, Developing Effective Communication Skills in Archaeology, 2020
Within digital archaeology, an important part is centered on technologies that allow representing... more Within digital archaeology, an important part is centered on technologies that allow representing, or replaying, ancient environments. It is a field where scientific competences’ contribution to contents makes a difference, and pedagogical repercussion are stimulating. Among the other reality technologies, the Mixed Reality, giving the possibility to experience in front of the users’ eyes both static models of individual objects and entire landscapes, it is increasingly used in archaeological contexts as display
technology, with different purposes such as educational, informative, or simply for entertainment. This chapter provides a high-level overview about possible orientations and uses of this technology in cultural heritage, also sketching its use in gaming within the role of gaming itself in smart communication of archaeological contents and issues.
FOLD&R …, Jan 1, 2010
si sono svolte due campagne di scavo 2 presso la loc. La Civita, all'interno dell'area urbana di ... more si sono svolte due campagne di scavo 2 presso la loc. La Civita, all'interno dell'area urbana di Fabrateria Nova. La città fu fondata nel 124 a.C. (VELL. PAT., I, 15, 4), dopo la distruzione di Fregellae avvenuta nel 125 3 ; la fondazione avvenne su un ampio terrazzo fluviale bordato dal corso del Liri, che qui, poco a valle della confluenza del Sacco, descrive un'ansa delimitante su due lati il perimetro delle mura. La data di fondazione certa e la mancanza di significative sovrapposizioni medievali o moderne su gran parte dell'area sono alla base delle notevoli potenzialità scientifiche del sito, finora mai indagato estensivamente. La città, identificata con certezza solo in tempi relativamente recenti 4 , non ha infatti conosciuto interventi di ricerca su larga scala: si segnalano l'individuazione e lo scavo dell'anfiteatro 5 , nel quadro di un progetto di ricognizione dell'abitato 6 , da parte della Soprintendenza e un intervento di scavo curato dall'Università di Perugia, del quale si attende ancora la pubblicazione 7 . L'indagine archeologica, che ha interessato più settori della città antica, è stata preceduta da ricognizioni topografiche, condotte e da una serie di prospezioni geomagnetiche realizzate dall'Istituto Archeologico Germanico -Sezione di Roma nei mesi di giugno 2007 e luglio 2008. Queste indagini preliminari hanno consentito di definire al meglio le aree da indagare con saggi di scavo. si inserisce il "Progetto Fabrateria Nova", nell'ambito del quale 1 Il presente contributo è una rielaborazione aggiornata del poster presentato al XVII Congresso Internazionale di Archeologia Classica, Roma 22-26 settembre 2008. Una versione con documentazione ridotta è ora pubblicata in BESTE et al. 2010. Alcuni dei dati esposti in questa sede si trovano anticipati in una veste divulgativa in BETORI, VALCHERA 2009: 322-329 (A. BETORI). La realizzazione dell'intervento è stata facilitata dalla squisita disponibilità del Sindaco di San Giovanni Incarico, Dott. Antonio Salvati, e dei suoi collaboratori Daniele Piccirilli, Assessore alla Cultura, e Laura Mandruzzato. 2 I risultati della terza campagna (luglio 2009) sono in corso di elaborazione. 3 Fonti elencate in CRAWFORD 1998: 25-26. 4 MOMMSEN 1852. 5 CRESCENZI 1985. 6 DE LUCIA BROLLI 1983. 7 Per la storia degli studi sul sito si rimanda a NICOSIA 1977; MONTI 1998: 85, 100-101. Fra i contributi recenti si segnalano CRESCENZI 1994; CERAUDO 2004. Una breve relazione sugli interventi effettuati dall'Università di Perugia si conserva presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio e presso il Comune di S. Giovanni Incarico. 8 I lavori sono coordinati dal Prof. Giuseppe Ceraudo (Università del Salento -Lecce).
This paper illustrates in a short essay the results of long-term research on imported and Lusitan... more This paper illustrates in a short essay the results of long-term research on imported and Lusitanian amphorae from the Roman town of
Ammaia. Data about typology, chronology, contents and fabrics contribute to sketch a realistic and coherent overview of the trade in
goods and foodstuffs in Ammaia from its first establishment until Late Antiquity. In a scenario that was clearly dominated by Lusitanian
products, occasional materials from the western and eastern Mediterranean stand out, in a general picture that is repeated elsewhere
in central Lusitania.
FOLD&R …, 2010
si sono svolte due campagne di scavo 2 presso la loc. La Civita, all'interno dell'area urbana di ... more si sono svolte due campagne di scavo 2 presso la loc. La Civita, all'interno dell'area urbana di Fabrateria Nova. La città fu fondata nel 124 a.C. (VELL. PAT., I, 15, 4), dopo la distruzione di Fregellae avvenuta nel 125 3 ; la fondazione avvenne su un ampio terrazzo fluviale bordato dal corso del Liri, che qui, poco a valle della confluenza del Sacco, descrive un'ansa delimitante su due lati il perimetro delle mura. La data di fondazione certa e la mancanza di significative sovrapposizioni medievali o moderne su gran parte dell'area sono alla base delle notevoli potenzialità scientifiche del sito, finora mai indagato estensivamente. La città, identificata con certezza solo in tempi relativamente recenti 4 , non ha infatti conosciuto interventi di ricerca su larga scala: si segnalano l'individuazione e lo scavo dell'anfiteatro 5 , nel quadro di un progetto di ricognizione dell'abitato 6 , da parte della Soprintendenza e un intervento di scavo curato dall'Università di Perugia, del quale si attende ancora la pubblicazione 7 . L'indagine archeologica, che ha interessato più settori della città antica, è stata preceduta da ricognizioni topografiche, condotte e da una serie di prospezioni geomagnetiche realizzate dall'Istituto Archeologico Germanico -Sezione di Roma nei mesi di giugno 2007 e luglio 2008. Queste indagini preliminari hanno consentito di definire al meglio le aree da indagare con saggi di scavo. si inserisce il "Progetto Fabrateria Nova", nell'ambito del quale 1 Il presente contributo è una rielaborazione aggiornata del poster presentato al XVII Congresso Internazionale di Archeologia Classica, Roma 22-26 settembre 2008. Una versione con documentazione ridotta è ora pubblicata in BESTE et al. 2010. Alcuni dei dati esposti in questa sede si trovano anticipati in una veste divulgativa in BETORI, VALCHERA 2009: 322-329 (A. BETORI). La realizzazione dell'intervento è stata facilitata dalla squisita disponibilità del Sindaco di San Giovanni Incarico, Dott. Antonio Salvati, e dei suoi collaboratori Daniele Piccirilli, Assessore alla Cultura, e Laura Mandruzzato. 2 I risultati della terza campagna (luglio 2009) sono in corso di elaborazione. 3 Fonti elencate in CRAWFORD 1998: 25-26. 4 MOMMSEN 1852. 5 CRESCENZI 1985. 6 DE LUCIA BROLLI 1983. 7 Per la storia degli studi sul sito si rimanda a NICOSIA 1977; MONTI 1998: 85, 100-101. Fra i contributi recenti si segnalano CRESCENZI 1994; CERAUDO 2004. Una breve relazione sugli interventi effettuati dall'Università di Perugia si conserva presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio e presso il Comune di S. Giovanni Incarico. 8 I lavori sono coordinati dal Prof. Giuseppe Ceraudo (Università del Salento -Lecce).
in L'attività delle Soprintendenze Archeologiche. Un anno di comunicazione sul sito della Direzione Generale per le Antichità, Roma 2014, pp. 13-14, 2014
Atti del Convegno "Tecniche costruttive del tardo ellenismo nel Lazio e in Campania" a cura di F.M. Cifarelli, Apr 2013
In this contribution, we’ll focus the attention on the process of Romanization in Corsica. The is... more In this contribution, we’ll focus the attention on the process of Romanization in Corsica. The island was officially
declared Provincia in 227 BC, when it was joint to the administration of Sardinia, but at the time was clearly not
subjected yet. Here a survey of data from few Roman archaeological sites is presented, together with a review of historical
sources. The latter are unlikely not sufficient to shade light on the crucial phases of the Romanization, and the frame we are
composing of the Roman occupation in Corsica can not be chronologically detailed yet. Mariana and Aleria, the main towns
of the island and the better known archaeological sites, can be used to clear up some of these aspects, as they offer important
information about Roman urbanism and land-use in the island.
The case-study of Mariana is particularly interesting as here a new phase of archaeological research has started in 2000,
after some limited investigations in the 1950s and 1960s. We can therefore present a new horizontal map of the town, thanks
to some topographical investigation, based mostly on aerial photography, historical cartography, field-survey, geophysical
prospections and trail excavations. But the chronological dimension and the three-dimensional comprehension of the developments
of the town are still not clear, mostly for the first colonization phase, still fading because of the lack of archaeological
finds datable to the foundation period, traditionally attributed to Marius.
FOLD&R …, Jan 1, 2010
si sono svolte due campagne di scavo 2 presso la loc. La Civita, all'interno dell'area urbana di ... more si sono svolte due campagne di scavo 2 presso la loc. La Civita, all'interno dell'area urbana di Fabrateria Nova. La città fu fondata nel 124 a.C. (VELL. PAT., I, 15, 4), dopo la distruzione di Fregellae avvenuta nel 125 3 ; la fondazione avvenne su un ampio terrazzo fluviale bordato dal corso del Liri, che qui, poco a valle della confluenza del Sacco, descrive un'ansa delimitante su due lati il perimetro delle mura. La data di fondazione certa e la mancanza di significative sovrapposizioni medievali o moderne su gran parte dell'area sono alla base delle notevoli potenzialità scientifiche del sito, finora mai indagato estensivamente. La città, identificata con certezza solo in tempi relativamente recenti 4 , non ha infatti conosciuto interventi di ricerca su larga scala: si segnalano l'individuazione e lo scavo dell'anfiteatro 5 , nel quadro di un progetto di ricognizione dell'abitato 6 , da parte della Soprintendenza e un intervento di scavo curato dall'Università di Perugia, del quale si attende ancora la pubblicazione 7 . L'indagine archeologica, che ha interessato più settori della città antica, è stata preceduta da ricognizioni topografiche, condotte e da una serie di prospezioni geomagnetiche realizzate dall'Istituto Archeologico Germanico -Sezione di Roma nei mesi di giugno 2007 e luglio 2008. Queste indagini preliminari hanno consentito di definire al meglio le aree da indagare con saggi di scavo. si inserisce il "Progetto Fabrateria Nova", nell'ambito del quale 1 Il presente contributo è una rielaborazione aggiornata del poster presentato al XVII Congresso Internazionale di Archeologia Classica, Roma 22-26 settembre 2008. Una versione con documentazione ridotta è ora pubblicata in BESTE et al. 2010. Alcuni dei dati esposti in questa sede si trovano anticipati in una veste divulgativa in BETORI, VALCHERA 2009: 322-329 (A. BETORI). La realizzazione dell'intervento è stata facilitata dalla squisita disponibilità del Sindaco di San Giovanni Incarico, Dott. Antonio Salvati, e dei suoi collaboratori Daniele Piccirilli, Assessore alla Cultura, e Laura Mandruzzato. 2 I risultati della terza campagna (luglio 2009) sono in corso di elaborazione. 3 Fonti elencate in CRAWFORD 1998: 25-26. 4 MOMMSEN 1852. 5 CRESCENZI 1985. 6 DE LUCIA BROLLI 1983. 7 Per la storia degli studi sul sito si rimanda a NICOSIA 1977; MONTI 1998: 85, 100-101. Fra i contributi recenti si segnalano CRESCENZI 1994; CERAUDO 2004. Una breve relazione sugli interventi effettuati dall'Università di Perugia si conserva presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio e presso il Comune di S. Giovanni Incarico. 8 I lavori sono coordinati dal Prof. Giuseppe Ceraudo (Università del Salento -Lecce).
Il volume affronta i temi della natura, distribuzione, cronologia e tipologia delle ville che pop... more Il volume affronta i temi della natura, distribuzione, cronologia e tipologia delle ville che popolavano le campagne del Latium adiectum, tra il II sec. a.C. e l’età imperiale.
Dati desunti dal censimento bibliografico, dallo spoglio delle fonti e da ricognizioni di superficie sono stati raccolti in un catalogo corredato da tavole dei singoli territori e da una carta d’unione, in cui sono schedati sistematicamente le ville urbano-rustiche e gli insediamenti interpretati come tali.
L’approfondimento effettuato su un limitato ma sufficiente ed affidabile campione di edifici ha permesso di ricostruire forme e modelli delle ville dotate di pars urbana, nel quadro dinamico della loro comparsa, vita ed evoluzione in un territorio dai mille volti, che si distingue fin dall’antichità per lo straordinario potenziale economico e per la bellezza dei suoi paesaggi.
EAA2022 - SESSION #346 BRINGING ROMAN COARSE WARE TO THE POINT: THE CHALLENGE OF A COMMON APPROAC... more EAA2022 - SESSION #346 BRINGING ROMAN COARSE WARE TO THE POINT: THE CHALLENGE OF A COMMON APPROACH.
Material culture impacts the world in which people live, their interactions with one another, and the social structure they build. Coarse wares, with their enormous informational potential for reconstructing socioeconomic change, are among the most interesting indicators. Although they are the most attested class in excavations of every regional and temporal horizon, they still represent a challenge, especially since local productions prevail in each context.
Nevertheless, researches carried out in the Mediterranean area show that the morphological repertoire is composed of forms that can be traced back to a craft tradition of medium to wide range, in a horizon that goes beyond the chronological and territorial barriers and is based on strictly functional characteristics, linked to usages.
An integrated approach includes morphological classification, distinction of mixtures, selection for analysis and the recognition of production areas with a distinction between local and external production centers. Each step implies criticalities and the amount of potential data is enormous. The time has come for a management based on automatic systems of recognition that exploit complex algorithms, so far developed to recognize similar shapes and therefore very well applicable to highly standardized productions. The new technologies and the collaborative work approach impose a reflection and sharing of best practices, guidelines, lexicons, structures.
The aim of this session is to create a moment of dialogue in which the traditional typological approach can find a synthesis with the modern AI-technologies and the new frontiers opened by Social Network Analysis. Expected papers may include, but are not limited to: - Presentation of excavations and findings. - Analysis of traditional typological classifications. - Use of AI in Roman coarse wares classifications. - The contribution of Social Network Analysis to the study of Roman coarse wares.