Augusto Guzzo, La persona umana (original) (raw)
La persona umana
Actas del Primer Congreso Nacional de Filosofía (Mendoza 1949), Universidad Nacional de Cuyo, Buenos Aires 1950, tomo II, págs. 767-781.
(Sesiones particulares: I. Metafísica.)
Ben a ragione il Primo Congresso Argentino di Filosofía propone agli studiosi il tema più proprio: la persona umana; come si educhi; come fondi essa stessa la comunità umana. Io desidero qui pormi la domanda preliminare: che significato abbia che la realtà assuma, nell'uomo, concretezza e consistenza di persona.
Giacchè si parla di "persona" propriamente per l'uomo. Al disolto, s'ammette l'"individualità" degli organismi animali e anche vegetali, e c'è chi concepisce tutto monadisticamente; ma monadi e individui sono, rispetto alla persona umana, quasi preparativi e incoazioni, sicché la pienezza del concetto di "persona" non è da cercare in loro, bensi nell'uomo. Al disopra, molte filosofíe ritengono di non poter pensare Dio senza attribuirgli personalità; ma la "personalita" divina, pur pensata su l'analogia della "persona" umana, non ne ha i limiti. Sembra, quindi, legittimo di porre la "persona" propriamente nell'uomo.
Di essa, poi, facciamo esperienza nel nostro stesso atto di vivere, comportarci, agire. De re nostra agitur: di niente siamo così direttamente informati. Non c'è esperienza singola che non c'insegni che significa "persona"; e l'intero complesso d'esperienze della nostra vita ancora ci ribadisce nella consapevolezza, vissuta e pensata, di tale significato.
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