Luigi Stefanini, Forma formans e forma formata nell'espressione artistica (original) (raw)
Forma formans e forma formata nell'espressione artistica
Actas del Primer Congreso Nacional de Filosofía (Mendoza 1949), Universidad Nacional de Cuyo, Buenos Aires 1950, tomo III, págs. 1541-1546.
(Sesiones: VII. Estética.)
1. Dottrina della forma o della pura visibilità
"Forma" può dirsi l'oggettività sensibile, definita e conclusa, in cui s'adempie una volontà d'arte. Il problema estético che ne deriva è di carattere valutativo, per la necessaria determinazione del rapporto che la forma, così intesa, ha con i motivi interni d'ideazione, d'ispirazione e di sentimento che la condizionano. Si tratta qui di vedere se la valutazione debba limitarsi ai puri rapporti formali o se i rapporti stessi assumano un significato artístico in relazione con i motivi spirituali da cui derivano.
La dottrina ora prevalente nel campo estético e critico limita la valutazione positiva dell'opera alla sua consistenza oggettiva e fórmale: luce, colore, linea, massa, volume, contorno, tono, plástica, ritmo, proporzione, etc. Si ricorda la frase incisiva di Maurice Denis: la pittura non è un cavallo al galoppo, una figura di donna, un episodio della natura o della storia, ma una superficie liscia su cui è stato stemperato del colore con un certo ordine.
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