Rito di beatificazione della Venerabile Serva di Dio Maria Celina della Presentazione (original) (raw)
RITO DI BEATIFICAZIONE DELLA VENERABILE SERVA DI DIO
MARIA CELINA DELLA PRESENTAZIONE,
MONACA PROFESSA DEL SECOND'ORDINE DI SAN FRANCESCO
OMELIA DEL CARDINALE JOSÉ SARAIVA MARTINS
Cattedrale di Sant'Andrea, Bordeaux Domenica, 16 settembre 2007
"Celebrate con me il Signore, Esaltiamo insieme il suo nome" (Sal 33).
È questo l'invito che ci rivolge nella gioia l'umile Clarissa di Nojals, elevata oggi alla gloria degli altari. E, con il cuore colmo di letizia, accogliamo volentieri questo invito e ci uniamo al canto della nuova Beata, magnificando il Signore onnipotente sempre mirabile nei suoi Santi.
Profondamente lieto, rendo grazie alla Provvidenza per avermi condotto a Bordeaux per presiedere, come umile rappresentante del Santo Padre, questa Beatificazione.
Ringrazio prima di tutto fraternamente Sua Eminenza il Cardinale Arcivescovo Jean-Pierre Ricard e il suo presbyterium per l'accoglienza cordiale che mi hanno riservato.
Ringrazio anche voi tutti, Fratelli e Sorelle, per l'imponente partecipazione a una celebrazione che s'inscrive fra le più belle pagine della storia di Bordeaux.
Oggi una figlia di questa Chiesa che, vivendo nella povertà, ha saputo raggiungere, in pochissimo tempo, le vette della santità, ci viene presentata come modello di vita e di fedeltà incrollabile al Vangelo delle Beatitudini.
Possiamo definire piccola, la nostra beata, non solo perché ha vissuto solo diciannove anni, ma anche e soprattutto perché ha scelto di essere "Sorella Povera di Santa Chiara" e dunque piccola nel senso indicato da Gesù stesso quando ci parla di un mistero nascosto ai dotti e ai sapienti, ma rivelato ai piccoli (cfr Lc 10, 21). E così, nella sua piccolezza, la Beata Maria Celina della Presentazione è divenuta grande agli occhi di Dio e oggi l'esito del suo totale abbandono all'amore del Padre si manifesta a tutti.
Se ci domandiamo come la nostra Beata ha conseguito questa capacità di camminare con il Signore con una generosità assoluta, troveremo senza dubbio la risposta nella sua totale docilità all'azione dello Spirito Santo, Lui che, proprio in questa cattedrale, nel luglio 1892, la colmò della sua presenza vivificante.
Se me lo permettete, vorrei sottolineare diversi motivi che giustificano la nostra gioia e, di conseguenza, la nostra gratitudine al "Padre veramente santo e fonte di ogni santità" (Preghiera Eucaristica II).
Il primo motivo è che, da oggi in poi, la Chiesa che è in Bordeaux ha ufficialmente una nuova amica presso Dio. In effetti, se la Chiesa, presentando i suoi figli migliori alla nostra venerazione, ce li indica come modelli, ce li propone anche come intercessori ed amici.
Come amica, la Beata Celina della Presentazione non può dimenticare la Chiesa che l'ha generata alla grazia e, di conseguenza, non può dimenticare l'Arcivescovo, il clero, le sue sorelle nella vita religiosa, i consacrati, il popolo di Dio che vive e agisce in seno a questa Chiesa.
Tuttavia, attraverso la beatificazione della piccola di Nojals, la Chiesa ci offre anche un modello semplice e imitabile di vita cristiana, adeguato a ognuno di noi, che siamo chiamati a esprimere nel "terribile quotidiano" (per riprendere un'espressione di Pio XI) la nostra fede nel Vangelo e a divenire testimoni credibili di Gesù Cristo.
La nuova Beata, che ha vissuto un'esistenza povera, priva di eventi esaltanti, ma completamente pervasa dall'amore di Dio e dall'amore per i fratelli, ci conferma che anche noi possiamo raggiungere, in una gioiosa perseveranza, ciò che il Servo di Dio Giovanni Paolo II ha chiamato, con profonda felicità, la ""misura alta" della vita cristiana ordinaria", ossia la santità.
Esaltiamo dunque il nome del Signore e rendiamogli gloria, poiché Egli ha esaltato un'umile figlia del vostro popolo, che l'ha amato senza riserve, che ha scelto di essere sua per sempre e che, come San Francesco e Santa Chiara, è divenuta trasparenza vivente del Vangelo.
All'umile e coraggiosa Beata di Nojals, alla figlia ora illustre di questa Chiesa che è in Bordeaux e in Francia, alla gioiosa discepola del poverello di Assisi, a questa donna innamorata della povertà di Chiara, affido questa sera tutti coloro che sono presenti qui, in questa celebrazione storica della sua beatificazione, e chiedo per ognuno di essi la grazia di percorrere con audacia e fedeltà le vie del Vangelo.
Che la Beata Maria Celina della Presentazione unisca la sua voce alla nostra, implorando per la Chiesa e per la famiglia francescana vocazioni generose che sappiano compiere scelte coraggiose per il servizio ai poveri ed essere testimoni del Vangelo della misericordia e della pace!
Che la nuova Beata ottenga per noi dal Signore una nuova era di santità! Che il suo sorriso consoli i malati, gli afflitti e tutti coloro che invocano oggi con fiducia la sua intercessione e il suo conforto!