Masseria Luce a San Pietro a Patierno Napoli (original) (raw)

E' la Masseria Luce, detta anche Palazzo Carizzi, una delle numerose masserie sorte sul territorio di San Pietro a Patierno a Napoli1, zona orientale della città, a ridosso del popoloso quartiere di Secondigliano, tra il 1600 e il 1800, delle quali è difficile stabilire con maggiore precisione l'origine, ma è certo che furono edificate alcuni secoli dopo la nascita del Casale di San Pietro.

Fu costruita dal Barone Tommaso Carizzi per suo nipote, il Barone Antonio, negli anni tra il 1742 e il 1756.

Andò ad inglobare la cappella di Santa Maria della Luce, esistente dal 1687 e dedicata al culto della Vergine Madonna Bruna, già ampiamente diffuso nel meridione d'Italia, e nella capitale del Regno, segnatamente per il complesso carmelitano del Mercato.

Sorge all'inizio della Strada Luce, dal lato dove il quartiere finisce incontrando la zona della circumvallazione provinciale di Napoli.
E' protetta da un muro di cinta e presenta una doppia corte interna: quella padronale, con accesso indipendente dall'esterno e la cappella, la cantina, il pozzo e uno scalone che porta ai piani superiori, e quella di servizio, con il giardino e i vari locali che un tempo ospitavano le stalle e i depositi degli attrezzi.

Informazioni significative per ricostruire la loro storia possono essere rintracciate nei cosiddetti stati delle anime, registri anagrafici e religiosi dei parrocchiani che i parroci furono obbligati a compilare dopo il Concilio di Trento.

Quando risultano curati in maniera scrupolosa, essi contengono, oltre ai dati dei nuclei familiari degli abitanti, anche i nomi delle strade e dei palazzi, le proprietà delle abitazioni e altre importanti notizie dal punto di vista toponomastico, demografico e sociologico.

In vista della costruzione del Campo di Marte, nucleo originario dell'odierno aeroporto di Capodichino intitolato all'aviatore Ugo Niutta, numerosi terreni furono espropriati e molte costruzioni distrutte, comprese le splendide masserie che impreziosivano la struttura architettonica del quartiere, specie nella zona attorno all'aereoporto.

Fortunatamente Masseria della Luce, insieme ad altre come la Masseria della Chiesa, per un certo periodo adibita a biblioteca comunale e sita in via Casoria, strada che congiunge le tre arterie parallele di Viale IV Aprile, Via degli Ortolani e Via Principe di Napoli, non partecipò alla stessa sorte degli altri edifici, restando sul territorio come viva testimonianza delle origini rurali dell'antico Casale.

Nell'Ottobre del 2000 Masseria Luce è diventata Museo della Civiltà contadina grazie ad uno splendido lavoro di riqualificazione che oggi la rende centro culturale di grande interesse per numerose scuole e associazioni della Campania e teatro di manifestazioni che incontrano il favore della popolazione di San Pietro a Patierno. Il Museo è diviso in varie sezioni, dedicate rispettivamente alla religiosità popolare, ai vecchi attrezzi e ai documenti storici e fotografici. Esso rappresenta un vero e proprio omaggio alla civiltà contadina2.
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Spazio note

(1) La collina di Capodichino - Alfonso Caccavale, Antonio Esposito, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 1999 E' possibile scoprire la struttura del Museo Masseria Luce consultando il sito internet www.museomasserialuce.com Memorie di corpi urlanti : San Pietro a Patierno : le diastasi della memoria / di Simona Chiapparo ; presentazioni di Raffaele Porta, Pietro Mastranzo ; prologo/epilogo di Giovanni Galano, Enzo Grano ; prefazioni di Vincenzo Esposito, Subarna Ghosh ; saggio introduttivo di Maria Teresa Catena ; epigrafe di Gilberto Di Petta ; opere fotografiche di Aniello Barone ; collaborazione di Nadia Chiapparo … [et al.]. – Napoli : Filema, [2006]. – 243 p. : ill. ; 23 cm. ((In cop.: Accademia delle scienze, delle comunicazioni e delle arti mediterranee. E da: Antico Casale Napoletano di San Pietro a Patierno- Antonio Esposito Centro Studi "L'Idea" Napoli, San Pietro a Patierno 1994; e da: Notiziario dell'82/ I Commissaro Straordinario di Governo-Sindaco di Napoli: avviso pubblico pag. 27