Antonino Tranchina | Bibliotheca Hertziana, Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte (original) (raw)
Talks by Antonino Tranchina
Convivium. Exchanges and Interactions in the Arts of Medieval Europe, Byzantium and the Mediterranean. "The Italian South. Transcultural Perspectives" eds Elisabetta Scirocco - Gerhard Wolf, 2018
The paper aims at showing the peculiarities of the Martorana's dome, with special regard to the A... more The paper aims at showing the peculiarities of the Martorana's dome, with special regard to the Arabic inscription which is displayed below the enthroned Christ and the surrounding Archangels. The inscription's surviving portions reveal multiple links with the Prophets' quotations below and their coherence with the monarchic claim filtering through monumental iconographies and court scenery during the reign of Roger II.
La costruzione del monastero dedicato al Salvatore sulla penisola che si estende ad Est dell'abit... more La costruzione del monastero dedicato al Salvatore sulla penisola che si estende ad Est dell'abitato di Messina fu voluta da Ruggero II, il quale contestualmente provvedeva a legare alla nuova fondazione numerose altre comunità monastiche ellenofone sparse tra la Sicilia nord-orientale e la Calabria al di là dello Stretto, sulla costa e nell'immediato retroterra.
Agli anni '30 del XII secolo risale l'intervento dello scultore Gandolfo, autore della phiale oggi al Museo di Messina ma proveniente dal Salvatore, la cui chiesa andò distrutta per un violento incidente nel 1549.
La revisione della documentazione e delle fonti, oltre all'analisi diretta dell'evidenza materiale, mi ha permesso di gettare nuova luce su questa ed altre testimonianze scultoree provenienti dal perduto complesso monumentale e di collegare a questo indirizzo di produzione plastica alcuni altri pezzi variamente connessi all'ambiente della corte ruggeriana.
S'intendono esporre i risultati di tale analisi e, in particolare, alcune considerazioni sul repertorio ad esse comune, ai probabili modelli locali e allogeni, alla verosimile interazione tra maestranza e committenza nella formulazione dei caratteri peculiari dei manufatti.
The monastery of the Holy Savior τοῦ Ἀκρωτηρίου was built on the initiative of king Roger II in the narrow peninsula enclosing the harbour of Messina (Sicily). It underwent dismantlement from 1540 on. Furthermore its church was caught in a blaze in 1549 and totally ruined.
The aim of the talk is threefold: to examine the only documented item of its liturgical furnishing which survives up to the present time (i.e. the phiale preserved in the Museum of Messine), to further detect the extant pieces of sculpture from the church by means of the written sources, finally to correlate the stylistic trends of such objects with some evidences about the work of the sculptor Gandolph within monumental buildings from Rogerian period.
La conca marmorea inv. A 290 del Museo 'M. Accascina' di Messina riporta su una delle fronti l'is... more La conca marmorea inv. A 290 del Museo 'M. Accascina' di Messina riporta su una delle fronti l'iscrizione col nome di Gandoulphos, che la scolpì. A questa 'firma', la prima del Medioevo siciliano, è stato ricondotto da tempo un gruppo di sculture ospitate nella stessa collezione e altrove.
Scopo dell'intervento è di illustrare le metodologie applicabili allo studio di questo materiale, a partire da una rinnovata attenzione per la figura dell'artista, di cui s'intendono rintracciare il probabile ambiente di formazione e i segnali dell'evoluzione stilistica in relazione all'ambiente coevo e alle specificità della committenza e dei cantieri per cui si trovò ad operare.
Conference Presentations by Antonino Tranchina
Il Rollus rubeus, cartulario della Chiesa Cefaludese (1329), conserva la memoria di "picturae" ch... more Il Rollus rubeus, cartulario della Chiesa Cefaludese (1329), conserva la memoria di "picturae" che ornavano la facciata occidentale della Cattedrale. Attraverso l'indagine incrociata dei tituli epigrafici e delle evidenze documentarie d'età federiciana, si proverà a dimostrare la coerenza del ciclo ed il peculiare valore "archivistico" delle immagini, in un momento di aggressione alle prerogative della sede episcopale.
Papers by Antonino Tranchina
In this paper attention is drawn to the late reception of two Middle-Byzantine marble icons, both... more In this paper attention is drawn to the late reception of two Middle-Byzantine marble icons, both displaying the Virgin Mary, standing with arms forth and raising hands. As regards the Ravenna Madonna, the seventeenth-century tradition will be disentangled, in order to focus on her earlier recovery by Carlo Borromeo as a preliminary condition to her Early Modern cult. Concerning the Messina Madonna, her seventeenth century reception would be otherwise stressed, in order to highlight the importance of the Greek Christian narrative in early-modern Sicilian sacred historiography.
Este número da revista Research, Society and Development reúne artigos das áreas de desenvolvimen... more Este número da revista Research, Society and Development reúne artigos das áreas de desenvolvimento regional, ensino por meio de metodologias ativas, educação ambiental, educação a distância e metodologia do trabalho científico associada a estílistica da redação.
Convivium
In Palermo’s church of St Mary of the Admiral (the Martorana), which was founded by George of Ant... more In Palermo’s church of St Mary of the Admiral (the Martorana), which was founded by George of Antioch in the early 1140s, a Christian inscription in Arabic painted on wood is imbedded in the dome’s...
"La città palinsesto. Tracce, sguardi e narrazioni sulla complessità dei contesti urbani storici", Atti del IX Congresso CIRICE (2 voll.), 1. "Memorie, storie, immagini", a cura di F. Capano - M. Visone, 2021
L'isola su cui sorge Castel dell'Ovo era un tempo occupata dal monastero fondato dal vescovo Atan... more L'isola su cui sorge Castel dell'Ovo era un tempo occupata dal monastero fondato dal vescovo Atanasio I (849-872). Il sito è stato interessato da pesanti modifiche, da quando il castello ha rimpiazzato l'occupazione monastica (XII secolo), ma preserva ancora interessanti tracce prenormanne, specie in corrispondenza del supporto roccioso. Il contributo mira ad esplorare il livello alto-medievale di tale palinsesto architettonico.
Il contributo associa l'analisi di storiografia e fonti sul beneficio e sulla chiesa di S. Cateri... more Il contributo associa l'analisi di storiografia e fonti sul beneficio e sulla chiesa di S. Caterina all'esame del monumento e delle sue condizioni conservative, abbracciando l'ipotesi di una datazione ai decenni centrali del XV secolo e argomentandone le analogie con le coeve fabbriche militari ed ecclesiastiche del capoluogo comitale, nel quadro della cultura architettonica del Mezzogiorno aragonese.
Lorenza Cochetti Pratesi (1928-2008) ha svolto ricerca e attività didattica nell'Istituto di Stor... more Lorenza Cochetti Pratesi (1928-2008) ha svolto ricerca e attività didattica nell'Istituto di Storia dell'arte medioevale e moderna dell'Università di Roma dal 1958 al 1974, segnalandosi per i numerosi studi sulla scultura romanica d'ambito medio-padano e siculo-campano. La sua produzione appare dapprima in debito con le interpretazioni "pan-lombarde" di Géza de Francovich (1902-1996); nel prosieguo la studiosa abbraccia le più moderne esigenze specialistiche, spiccando per la sua particolare sensibilità nell'interpretazione dei valori storico-stilistici della decorazione monumentale.
In this paper attention is drawn to the late reception of two Middle-Byzantine marble icons, both... more In this paper attention is drawn to the late reception of two Middle-Byzantine marble icons, both displaying the Virgin Mary, standing with arms forth and raising hands. As regards the Ravenna Madonna, the seventeenth-century tradition will be disentangled, in order to focus on her earlier recovery by Carlo Borromeo as a preliminary condition to her Early Modern cult. Concerning the Messina Madonna, her seventeenth century reception would be otherwise stressed, in order to highlight the importance of the Greek Christian narrative in early-modern Sicilian sacred historiography.
Convivium. Exchanges and Interactions in the Arts of Medieval Europe, Byzantium and the Mediterranean. "The Italian South. Transcultural Perspectives" eds Elisabetta Scirocco - Gerhard Wolf, 2018
The paper aims at showing the peculiarities of the Martorana's dome, with special regard to the A... more The paper aims at showing the peculiarities of the Martorana's dome, with special regard to the Arabic inscription which is displayed below the enthroned Christ and the surrounding Archangels. The inscription's surviving portions reveal multiple links with the Prophets' quotations below and their coherence with the monarchic claim filtering through monumental iconographies and court scenery during the reign of Roger II.
La costruzione del monastero dedicato al Salvatore sulla penisola che si estende ad Est dell'abit... more La costruzione del monastero dedicato al Salvatore sulla penisola che si estende ad Est dell'abitato di Messina fu voluta da Ruggero II, il quale contestualmente provvedeva a legare alla nuova fondazione numerose altre comunità monastiche ellenofone sparse tra la Sicilia nord-orientale e la Calabria al di là dello Stretto, sulla costa e nell'immediato retroterra.
Agli anni '30 del XII secolo risale l'intervento dello scultore Gandolfo, autore della phiale oggi al Museo di Messina ma proveniente dal Salvatore, la cui chiesa andò distrutta per un violento incidente nel 1549.
La revisione della documentazione e delle fonti, oltre all'analisi diretta dell'evidenza materiale, mi ha permesso di gettare nuova luce su questa ed altre testimonianze scultoree provenienti dal perduto complesso monumentale e di collegare a questo indirizzo di produzione plastica alcuni altri pezzi variamente connessi all'ambiente della corte ruggeriana.
S'intendono esporre i risultati di tale analisi e, in particolare, alcune considerazioni sul repertorio ad esse comune, ai probabili modelli locali e allogeni, alla verosimile interazione tra maestranza e committenza nella formulazione dei caratteri peculiari dei manufatti.
The monastery of the Holy Savior τοῦ Ἀκρωτηρίου was built on the initiative of king Roger II in the narrow peninsula enclosing the harbour of Messina (Sicily). It underwent dismantlement from 1540 on. Furthermore its church was caught in a blaze in 1549 and totally ruined.
The aim of the talk is threefold: to examine the only documented item of its liturgical furnishing which survives up to the present time (i.e. the phiale preserved in the Museum of Messine), to further detect the extant pieces of sculpture from the church by means of the written sources, finally to correlate the stylistic trends of such objects with some evidences about the work of the sculptor Gandolph within monumental buildings from Rogerian period.
La conca marmorea inv. A 290 del Museo 'M. Accascina' di Messina riporta su una delle fronti l'is... more La conca marmorea inv. A 290 del Museo 'M. Accascina' di Messina riporta su una delle fronti l'iscrizione col nome di Gandoulphos, che la scolpì. A questa 'firma', la prima del Medioevo siciliano, è stato ricondotto da tempo un gruppo di sculture ospitate nella stessa collezione e altrove.
Scopo dell'intervento è di illustrare le metodologie applicabili allo studio di questo materiale, a partire da una rinnovata attenzione per la figura dell'artista, di cui s'intendono rintracciare il probabile ambiente di formazione e i segnali dell'evoluzione stilistica in relazione all'ambiente coevo e alle specificità della committenza e dei cantieri per cui si trovò ad operare.
Il Rollus rubeus, cartulario della Chiesa Cefaludese (1329), conserva la memoria di "picturae" ch... more Il Rollus rubeus, cartulario della Chiesa Cefaludese (1329), conserva la memoria di "picturae" che ornavano la facciata occidentale della Cattedrale. Attraverso l'indagine incrociata dei tituli epigrafici e delle evidenze documentarie d'età federiciana, si proverà a dimostrare la coerenza del ciclo ed il peculiare valore "archivistico" delle immagini, in un momento di aggressione alle prerogative della sede episcopale.
In this paper attention is drawn to the late reception of two Middle-Byzantine marble icons, both... more In this paper attention is drawn to the late reception of two Middle-Byzantine marble icons, both displaying the Virgin Mary, standing with arms forth and raising hands. As regards the Ravenna Madonna, the seventeenth-century tradition will be disentangled, in order to focus on her earlier recovery by Carlo Borromeo as a preliminary condition to her Early Modern cult. Concerning the Messina Madonna, her seventeenth century reception would be otherwise stressed, in order to highlight the importance of the Greek Christian narrative in early-modern Sicilian sacred historiography.
Este número da revista Research, Society and Development reúne artigos das áreas de desenvolvimen... more Este número da revista Research, Society and Development reúne artigos das áreas de desenvolvimento regional, ensino por meio de metodologias ativas, educação ambiental, educação a distância e metodologia do trabalho científico associada a estílistica da redação.
Convivium
In Palermo’s church of St Mary of the Admiral (the Martorana), which was founded by George of Ant... more In Palermo’s church of St Mary of the Admiral (the Martorana), which was founded by George of Antioch in the early 1140s, a Christian inscription in Arabic painted on wood is imbedded in the dome’s...
"La città palinsesto. Tracce, sguardi e narrazioni sulla complessità dei contesti urbani storici", Atti del IX Congresso CIRICE (2 voll.), 1. "Memorie, storie, immagini", a cura di F. Capano - M. Visone, 2021
L'isola su cui sorge Castel dell'Ovo era un tempo occupata dal monastero fondato dal vescovo Atan... more L'isola su cui sorge Castel dell'Ovo era un tempo occupata dal monastero fondato dal vescovo Atanasio I (849-872). Il sito è stato interessato da pesanti modifiche, da quando il castello ha rimpiazzato l'occupazione monastica (XII secolo), ma preserva ancora interessanti tracce prenormanne, specie in corrispondenza del supporto roccioso. Il contributo mira ad esplorare il livello alto-medievale di tale palinsesto architettonico.
Il contributo associa l'analisi di storiografia e fonti sul beneficio e sulla chiesa di S. Cateri... more Il contributo associa l'analisi di storiografia e fonti sul beneficio e sulla chiesa di S. Caterina all'esame del monumento e delle sue condizioni conservative, abbracciando l'ipotesi di una datazione ai decenni centrali del XV secolo e argomentandone le analogie con le coeve fabbriche militari ed ecclesiastiche del capoluogo comitale, nel quadro della cultura architettonica del Mezzogiorno aragonese.
Lorenza Cochetti Pratesi (1928-2008) ha svolto ricerca e attività didattica nell'Istituto di Stor... more Lorenza Cochetti Pratesi (1928-2008) ha svolto ricerca e attività didattica nell'Istituto di Storia dell'arte medioevale e moderna dell'Università di Roma dal 1958 al 1974, segnalandosi per i numerosi studi sulla scultura romanica d'ambito medio-padano e siculo-campano. La sua produzione appare dapprima in debito con le interpretazioni "pan-lombarde" di Géza de Francovich (1902-1996); nel prosieguo la studiosa abbraccia le più moderne esigenze specialistiche, spiccando per la sua particolare sensibilità nell'interpretazione dei valori storico-stilistici della decorazione monumentale.
In this paper attention is drawn to the late reception of two Middle-Byzantine marble icons, both... more In this paper attention is drawn to the late reception of two Middle-Byzantine marble icons, both displaying the Virgin Mary, standing with arms forth and raising hands. As regards the Ravenna Madonna, the seventeenth-century tradition will be disentangled, in order to focus on her earlier recovery by Carlo Borromeo as a preliminary condition to her Early Modern cult. Concerning the Messina Madonna, her seventeenth century reception would be otherwise stressed, in order to highlight the importance of the Greek Christian narrative in early-modern Sicilian sacred historiography.
La chiesa monastica dei Ss. Pietro e Paolo d'Agrò è stata attribuita, con poche eccezioni, a un m... more La chiesa monastica dei Ss. Pietro e Paolo d'Agrò è stata attribuita, con poche eccezioni, a un momento immediatamente successivo al privilegio di fondazione del cenobio, promulgato da Ruggero II nel 1115 o 1116. Come semplice riparazione, dunque, è stato interpretato il "rinnovamento" attestato per via epigrafica alla data 1172. Tale opinione è stata convalidata dalle osservazioni di Pietro Lojacono, che curò il restauro della chiesa nel 1959-60.
Il contributo mira a ridiscutere un tale assunto, partendo proprio dalle affermazioni di Lojacono e rileggendole alla luce del materiale fotografico risalente ai tempi del restauro, delle note documentarie d'età moderna e dell'analisi della stessa evidenza monumentale. Supportata dalla ricostruzione degli eventi occorsi tra il 1169 e il 1172, l'ipotesi di datazione a questi anni viene quindi ad una nuova attendibilità.
Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsias... more Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l'autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti e dell'editore.
Conference at the Bibliotheca Hertziana, MPI for Art History L’identità marittima dei potentat... more Conference at the Bibliotheca Hertziana, MPI for Art History
L’identità marittima dei potentati basso-tirrenici – il Principato di Salerno, i ducati di Napoli, Amalfi e Gaeta – fu favorita dal progressivo affrancamento dai sistemi sovraregionali (il Regno longobardo, l’Impero bizantino), nella seconda metà dell’VIII secolo. Tale proiezione verso il mare corrispondeva a nuove urgenze di circuitazione navale, rese ancora più pressanti dalla comparsa dei Musulmani d’Africa nelle acque del Mar Tirreno.
In quel frangente, la dinamicità dello spazio tirrenico si condensò più decisamente sul fronte costiero. Su questo limes si giocava il consolidamento delle identità politiche e religiose. La sperimentazione di nuovi modelli urbanistici e difensivi si sintonizzava con tale direttrice litoranea, mentre le tipologie funzionali dell’edilizia civile e militare, ma anche religiosa, sviluppavano caratteri rispondenti alla ‘vettorialità’ del confine marittimo.
Condividendo l’interesse per queste problematiche, medievalisti di diversa estrazione (storici, storici dell’arte e dell’architettura, archeologi) discuteranno le dinamiche che intercorrono tra insediamento litoraneo, identità costiera, monumentalizzazione dello spazio urbano e dispositivi architettonici lungo la costa del basso Tirreno, dalla Salerno longobarda alle coste meridionali del Patrimonium Petri. Il workshop sarà una prima occasione per verificare la caratura interdisciplinare della questione e le specificità metodologiche richieste dai differenti casi di studio.
Field Seminar organized by: Tanja Michalsky, Elisabetta Scirocco, Antonino Tranchina, and Adrian ... more Field Seminar organized by:
Tanja Michalsky, Elisabetta Scirocco, Antonino Tranchina, and Adrian Bremenkamp (Bibliotheca Hertziana - Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte, Rome); Vinni Lucherini and Stefano D’Ovidio (Università degli Studi di Napoli Federico II - Dipartimento di Studi Umanistici, Naples); Sarah Kozlowski and Francesca Santamaria (Centro per la Storia dell’Arte e dell’Architettura delle Città Portuali, Naples, a collaboration between the Museo e Real Bosco di Capodimonte and the Edith O’Donnell Institute of Art History at the University of Texas at Dallas); Janis Elliott (Texas Tech University, Lubbock, TX); Cathleen A. Fleck (Saint Louis University, Saint Louis, MO)