Nicola Manghi | EHESS-Ecole des hautes études en sciences sociales (original) (raw)
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Papers by Nicola Manghi
ANUAC, 2021
Italian detention centres for undocumented migrants (Centri di Permanenza per il Rimpatrio-CPRs) ... more Italian detention centres for undocumented migrants (Centri di Permanenza per il Rimpatrio-CPRs) have received little attention in the field of social sciences. This article focuses on the issue of self-harm, unanimously reported to be a very frequent phenomenon in these centres. Our aim is to research the conditions under which selfharming conducts can be exposed in their fully-fledged political dimension. These conditions will be laid out, on the one hand, through an analysis of the CPR system; on the other, through a critical examination of the concepts of "camp" and "agency", with reference to the work of Giorgio Agamben and Michel Foucault. If these places "of exception" seem to constrict the agency of the detainees to the point of abolishing the field of the political, self-harming conducts-whatever the subjective reasons behind them-detect the biopolitical core of these institutions, thus showing their own intrinsic and "objective" politicity.
Aut Aut 391, 2021
Nessuno può distinguere i momenti in cui è forte da quelli in cui ha ragione. 1 Scandalo Sposato ... more Nessuno può distinguere i momenti in cui è forte da quelli in cui ha ragione. 1 Scandalo Sposato da poco e fresco di agrégation in filosofia, nel 1973 Bruno Latour arriva ad Abidjan, allora capitale di una Costa d'Avorio indipendente da ormai una dozzina d'anni. Si trova lì come cooperante, per insegnare in un liceo tecnico, mentre lavora alla scrittura della sua tesi di dottorato. Nel frattempo, partecipa come volontario alle attività dell'Office de la recherche scientifique et technique outre-mer (ORSTOM), organismo deputato a promuovere e organizzare l'attività scientifica negli ex possedimenti coloniali francesi, al tempo diretto da Marc Augé. Latour ha spesso ricordato il soggiorno ad Abidjan (dove sarebbe rimasto fino al 1975) come l'occasione di un doppio, scioccante incontro: da un lato, con le rovine della situazione coloniale, che pur formalmente terminata, viveva in quegli anni un momento di feroce rinvigorimento nel campo della dominazione economica; dall'altro, con i metodi delle scienze sociali, e dell'antropologia in particolare, dei quali il suo percorso di studi in filosofia l'aveva tenuto completamente digiuno. Si tratta di un episodio poco noto dell'avventura intellettuale latouriana, celebre per i contributi offerti alla sociologia delle scienze, alla teoria sociale e, in anni più recenti, all'ecologia politica. E potrebbe legittimamente ritenersi la scena di una vicenda personale, di interesse soltanto per chi, studioso di Latour, volesse
Intervista a Isabelle Stengers, pubblicata in appendice a I. Stengers, Nel tempo delle catastrofi... more Intervista a Isabelle Stengers, pubblicata in appendice a I. Stengers, Nel tempo delle catastrofi. Resistere alla barbarie a venire (Rosenberg & Sellier, Torino, 2021)
Introduzione a Isabelle Stengers - Nel tempo delle catastrofi. Resistere alla barbarie a venire
Complessità, 2020
L'ipotesi Gaia proposta da James Lovelock e Lynn Margulis vive oggi una seconda vita nel dibattit... more L'ipotesi Gaia proposta da James Lovelock e Lynn Margulis vive oggi una seconda vita nel dibattito ecologico-politico sorto a cavallo tra antropologia, filosofia e scienze naturali. Questa circostanza, tuttavia, è legata in maniera decisiva alla lettura che di Gaia è stata proposta da Bruno Latour. Questo articolo costituisce un tentativo di collocare la lettura latouriana all'interno della storia intellettuale dell'ipotesi Gaia e, al contempo, d'individuale l'apporto speculativo che l'intrusione di Gaia ha garantito all'ecologia politica di Latour.
Social Anthropology/Anthropologie Sociale, 2020
A short contribution to a public forum on the COVID-19 pandemic.
Quaderni di Sociologia, 2018
Quaderni di Sociologia, 2018
Books by Nicola Manghi
Questo volume raccoglie cinque saggi classici di Bruno Latour al fine di presentare l'evolversi d... more Questo volume raccoglie cinque saggi classici di Bruno Latour al fine di presentare l'evolversi del discorso ecologico-politico elaborato dall'autore. Nell'introduzione viene avanzata un'interpretazione della direzione complessiva dell'opera latouriana che ambisce a mostrare la profonda coerenza che -- pur nell'ambito di un discorso sempre aperto agli stimoli del presente e dunque in continua evoluzione -- la caratterizza.
Book Reviews by Nicola Manghi
Philosophy Kitchen, 2021
Recensione a Ph. Descola, Oltre natura e cultura, Raffaello Cortina, Milano, 2021
DinamoPRESS, 2020
Recensione a Y. Thomas e J. Chiffoleau, "L'istituzione della natura", a cura di M. Spanò, Quodlib... more Recensione a Y. Thomas e J. Chiffoleau, "L'istituzione della natura", a cura di M. Spanò, Quodlibet, Macerata, 2020.
Philosophy Kitchen, 2020
Recensione alla nuova edizione di E. de Martino, "La fine del mondo. Contributo allo studio delle... more Recensione alla nuova edizione di E. de Martino, "La fine del mondo. Contributo allo studio delle apocalissi culturali", Einaudi, Torino, 2019.
ANUAC, 2021
Italian detention centres for undocumented migrants (Centri di Permanenza per il Rimpatrio-CPRs) ... more Italian detention centres for undocumented migrants (Centri di Permanenza per il Rimpatrio-CPRs) have received little attention in the field of social sciences. This article focuses on the issue of self-harm, unanimously reported to be a very frequent phenomenon in these centres. Our aim is to research the conditions under which selfharming conducts can be exposed in their fully-fledged political dimension. These conditions will be laid out, on the one hand, through an analysis of the CPR system; on the other, through a critical examination of the concepts of "camp" and "agency", with reference to the work of Giorgio Agamben and Michel Foucault. If these places "of exception" seem to constrict the agency of the detainees to the point of abolishing the field of the political, self-harming conducts-whatever the subjective reasons behind them-detect the biopolitical core of these institutions, thus showing their own intrinsic and "objective" politicity.
Aut Aut 391, 2021
Nessuno può distinguere i momenti in cui è forte da quelli in cui ha ragione. 1 Scandalo Sposato ... more Nessuno può distinguere i momenti in cui è forte da quelli in cui ha ragione. 1 Scandalo Sposato da poco e fresco di agrégation in filosofia, nel 1973 Bruno Latour arriva ad Abidjan, allora capitale di una Costa d'Avorio indipendente da ormai una dozzina d'anni. Si trova lì come cooperante, per insegnare in un liceo tecnico, mentre lavora alla scrittura della sua tesi di dottorato. Nel frattempo, partecipa come volontario alle attività dell'Office de la recherche scientifique et technique outre-mer (ORSTOM), organismo deputato a promuovere e organizzare l'attività scientifica negli ex possedimenti coloniali francesi, al tempo diretto da Marc Augé. Latour ha spesso ricordato il soggiorno ad Abidjan (dove sarebbe rimasto fino al 1975) come l'occasione di un doppio, scioccante incontro: da un lato, con le rovine della situazione coloniale, che pur formalmente terminata, viveva in quegli anni un momento di feroce rinvigorimento nel campo della dominazione economica; dall'altro, con i metodi delle scienze sociali, e dell'antropologia in particolare, dei quali il suo percorso di studi in filosofia l'aveva tenuto completamente digiuno. Si tratta di un episodio poco noto dell'avventura intellettuale latouriana, celebre per i contributi offerti alla sociologia delle scienze, alla teoria sociale e, in anni più recenti, all'ecologia politica. E potrebbe legittimamente ritenersi la scena di una vicenda personale, di interesse soltanto per chi, studioso di Latour, volesse
Intervista a Isabelle Stengers, pubblicata in appendice a I. Stengers, Nel tempo delle catastrofi... more Intervista a Isabelle Stengers, pubblicata in appendice a I. Stengers, Nel tempo delle catastrofi. Resistere alla barbarie a venire (Rosenberg & Sellier, Torino, 2021)
Introduzione a Isabelle Stengers - Nel tempo delle catastrofi. Resistere alla barbarie a venire
Complessità, 2020
L'ipotesi Gaia proposta da James Lovelock e Lynn Margulis vive oggi una seconda vita nel dibattit... more L'ipotesi Gaia proposta da James Lovelock e Lynn Margulis vive oggi una seconda vita nel dibattito ecologico-politico sorto a cavallo tra antropologia, filosofia e scienze naturali. Questa circostanza, tuttavia, è legata in maniera decisiva alla lettura che di Gaia è stata proposta da Bruno Latour. Questo articolo costituisce un tentativo di collocare la lettura latouriana all'interno della storia intellettuale dell'ipotesi Gaia e, al contempo, d'individuale l'apporto speculativo che l'intrusione di Gaia ha garantito all'ecologia politica di Latour.
Social Anthropology/Anthropologie Sociale, 2020
A short contribution to a public forum on the COVID-19 pandemic.
Quaderni di Sociologia, 2018
Quaderni di Sociologia, 2018
Questo volume raccoglie cinque saggi classici di Bruno Latour al fine di presentare l'evolversi d... more Questo volume raccoglie cinque saggi classici di Bruno Latour al fine di presentare l'evolversi del discorso ecologico-politico elaborato dall'autore. Nell'introduzione viene avanzata un'interpretazione della direzione complessiva dell'opera latouriana che ambisce a mostrare la profonda coerenza che -- pur nell'ambito di un discorso sempre aperto agli stimoli del presente e dunque in continua evoluzione -- la caratterizza.
Philosophy Kitchen, 2021
Recensione a Ph. Descola, Oltre natura e cultura, Raffaello Cortina, Milano, 2021
DinamoPRESS, 2020
Recensione a Y. Thomas e J. Chiffoleau, "L'istituzione della natura", a cura di M. Spanò, Quodlib... more Recensione a Y. Thomas e J. Chiffoleau, "L'istituzione della natura", a cura di M. Spanò, Quodlibet, Macerata, 2020.
Philosophy Kitchen, 2020
Recensione alla nuova edizione di E. de Martino, "La fine del mondo. Contributo allo studio delle... more Recensione alla nuova edizione di E. de Martino, "La fine del mondo. Contributo allo studio delle apocalissi culturali", Einaudi, Torino, 2019.