Gianluca Forgione | Università degli Studi di Ferrara (original) (raw)
Papers by Gianluca Forgione
I 'momentI traentI' della StorIa dell'arte. StudI In memorIa dI FerdInando Bologna a cura di rosa... more I 'momentI traentI' della StorIa dell'arte. StudI In memorIa dI FerdInando Bologna a cura di rosanna Cioffi-giulio Brevetti unIverSItà deglI StudI della CampanIa 'luIgI vanvItellI' dIpartImento dI lettere e BenI CulturalI 2023 Santa maria Capua vetere (Ce) Direttore / General Editor giulio Sodano (Storia moderna, dipartimento di lettere e Beni Culturali-università della Campania) Vice Direttore / Associate Editor Carlo rescigno (archeologia Classica, dipartimento di lettere e Beni Culturali-università della Campania) Comitato editoriale / Editorial Board Carmela Capaldi (archeologia Classica, università degli Studi di napoli, Federico II), maria luisa Chirico (Filologia Classica, dipartimento di lettere e Beni Culturali-università della Campania), arturo de vivo (letteratura latina, università degli Studi di napoli-Federico II), louis godart (Filologia micenea, accademico dei lincei), andreas gottsmann (Storia moderna e Contemporanea, Istituto Storico austriaco), elisa novi Chavarria (Storia moderna, università degli Studi del molise), paola Zito (Storia del libro, dipartimento di lettere e Beni Culturaliuniversità della Campania) Comitato scientifico / Scientific Committee Irina akopyants (linguistica Inglese, università di pyatigorsk), gabriele archetti (archeologia medievale, università Cattolica), alberto Bernabè pajares (Filologia Classica, università Computense-madrid), marco Buonocore (epigrafia latina e Filologia, Biblioteca apostolica vaticana, pontificia accademia romana di archeologia), rossella Cancila (Storia moderna, università degli Studi di palermo), mario Capasso (papirologia, università del Salento), giovanni Cerchia (Storia Contemporanea, università del molise), maria luisa Chirico (Filologia Classica, dipartimento di lettere e Beni Culturali-università della Campania), rosanna Cioffi (Storia dell'arte, dipartimento di lettere e Beni Culturali-università della Campania), Cecilia Criado (Filologia Classica, università di Santiago de Compostela), luca Frassineti (letteratura Italiana, dipartimento di lettere e Beni Culturali-università della Campania), david garcia Cueto (Storia dell'arte, università di granada), luigi loreto (Storia romana, dipartimento di lettere e Beni Culturali-università della Campania), philippe malgouyres (Storia dell'arte, museo del louvre), gabriella mazzon (linguistica Inglese, università di Innsbruck), Heinzgünther nesselrath (Filologia Classica, università di göttingen), angela maria nuovo (Storia del libro, università degli Studi di milano), massimo osanna (archeologia Classica, università degli Studi di napoli-Federico II), thierry pecout (Storia medievale, università Jean monnet di Saint-Étienne), vincenza perdichizzi (Storia della letteratura Italiana, università di Strasburgo), Christopher Smith (Storia antica, St. andrews university), lucia tomasi tongiorgi (Storia dell'arte moderna, accademica dei lincei), Sofia torallas tovar (papirologia, department of Classics-università di Chicago), Federica venier (linguistica Italiana, università degli Studi di Bergamo), Cornelia Weber lehmann (etruscologia, ruhr universität-Bochum), paola Zito (Storia del libro, dipartimento di lettere e Beni Culturali-università della Campania) Redazione / Editorial Team giulio Brevetti, Serena morelli, Cristina pepe, giuseppe pignatelli Spinazzola.
La testata di «Napoli nobilissima» è di proprietà della Fondazione Pagliara, articolazione istitu... more La testata di «Napoli nobilissima» è di proprietà della Fondazione Pagliara, articolazione istituzionale dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Gli articoli pubblicati su questa rivista sono stati sottoposti a valutazione rigorosamente anonima da parte di studiosi specialisti della materia indicati dalla Redazione.
Collaboratori esterni Costanza Molini (ufficio mostre) Annalaura Valitutti (ufficio mostre) Giuli... more Collaboratori esterni Costanza Molini (ufficio mostre) Annalaura Valitutti (ufficio mostre) Giulia Siotto (ufficio restauro) Ileana Pallai (ufficio tecnico) Raffaele Valente (ufficio tecnico) Lara Facco (ufficio stampa) Giulia Bandini (servizio educativo) Violante Nonno (ufficio accessibilità) Rasul Mojaverian (ufficio accessibilità) Anastasia Diaz della Vittoria Pallavicini (ufficio comunicazione/ eventi) Diletta Fenicia Moricca (ufficio comunicazioni, membership) Dinamica (sito web e social network) Simona Ciofetta (archivi digitali e catalogo online) Claudia Sciarra (sito web) Rebecca Linguanti (ufficio gare e contratti) Michela Reggio d' Aci (ufficio gare e contratti)
editoriali, Catalogo pubblicazioni e Archivio fotografico: www.ediart.it TuTTI I DIrITTI rIsErvaT... more editoriali, Catalogo pubblicazioni e Archivio fotografico: www.ediart.it TuTTI I DIrITTI rIsErvaTI-vIETaTO OgNI TIpO DI rIprODuzIONE aNChE parzIalE sENza l'auTOrIzzazIONE DEll'EDITOrE CREDITI FOTOGRAFICI / PHOTOGRAPHIC CREDITS Il materiale fotografico utilizzato nel presente volume è fornito dagli autori che si assumono la responsabilità e i crediti che possono derivare dalla relativa pubblicazione; le foto eseguite dagli autori, o comunque di loro proprietà, possono non avere riferimenti.
Collana Alti Studi sull'Età e la Cultura del Barocco, 2022
GIANLUCA FORGIONE è ricercatore in Museologia e critica artistica e del restauro presso l'Univers... more GIANLUCA FORGIONE è ricercatore in Museologia e critica artistica e del restauro presso l'Università degli Studi di Ferrara. Ha discusso la sua tesi di dottorato sui Girolamini all'Università Federico II di Napoli, e ha ricevuto borse di ricerca, tra gli altri, dalla Fondazione Longhi, dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, dal Museo Cappella Sansevero e dalla Fondazione 1563 per l'Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo. È stato borsista e collaboratore scientifico della Bibliotheca Hertziana-Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte nell'ambito del progetto Naples Digital Archive. I suoi interessi di ricerca riguardano in particolare la storia dell'arte barocca e le relazioni artistiche tra Napoli, Roma e l'Emilia. IX Prefazione Questo saggio, scritto da Gianluca Forgione con una chiarezza e una scioltezza che rendono piani anche i concetti e le trovate più difficili, segna a mio avviso un punto di svolta negli studi su uno dei capitoli più famosi e rappresentativi della lunga e feconda vicenda storica dell'arte napoletana. Raimondo de Sangro principe di Sansevero, e insieme a lui la Cappella della Pietà dei Sansevero, ossia la chiesa della sua dinastia nel cuore della Napoli antica, che egli rimaneggiò e arricchì con gran fasto di arredi e monumenti sino all'assetto unitario e tuttavia incompiuto in cui la ammiriamo oggi, sono temi giustamente cari alla letteratura artistica e alla storiografia culturale del Mezzogiorno e sul Mezzogiorno italiano. In questa produzione editoriale Raimondo s'impone per l'originalità, la varietà e l'intensità del suo talento e dei suoi commerci intellettuali, che sembrano consegnarcelo come degno frutto del Secolo dei Lumi. E la cappella non è da meno per la forza stupefacente di un'orchestrazione di immagini e di ornati creata dalla saldatura più unica che rara tra una strategia iconografica e simbolica consapevole oltre misura e l'alto mestiere di artisti specialmente idonei ad assecondarla, perché selezionati con una cura anch'essa fuori dall'ordinario: Antonio Corradini, Francesco Queirolo, Francesco Celebrano, Giuseppe Sammartino. Tuttora fra le mete più affollate del turismo internazionale a Napoli, la Cappella della Pietà, con i virtuosismi marmorei dei veli impalpabili che ammantano la Pudicizia e il Cristo morto, e dei cordami che irretiscono il Disinganno, si presta perciò comodamente, e rischiosamente, a non poche scorciatoie esegetiche, pronte per l'uso in un'epoca sempre più attratta dall'apparente facilità di parole d'ordine come l'esoterismo, l'ermetismo, la cabbala, l'alchimia. Lo stesso Raimondo può dare l'impressione di voler sollecitare simili sotterfugi, a causa delle sue relazioni problematiche ma sicure con la Massoneria: anch'esse, prevedibilmente, coinvolte di frequente nel ludus interpretativo sulla cappella. Facendo tabula rasa di queste superfetazioni, e ricominciando pazientemente quasi da zero, Forgione si avvale di una conoscenza e di un metodo da indagatore ormai maturo del Sei e del Settecento, non solo napoletani; e ricostruisce il complesso bagaglio figurativo, architettonico e scenografico del committente a partire dai giorni cruciali della sua formazione a Roma presso e con i gesuiti. Dal 1720 al 1730, cioè dal suo decimo anno d'età fino al ventesimo, tra il Seminario Romano e il Collegio Romano, Raimondo fu quotidianamente immerso dentro una tradizione sacra, liturgica e para-liturgica, letteraria, retorica, antiquaria e teatrale talmente generosa, evoluta e sofisticata da somministrargli materia più che sufficiente per la sua rielaborazione in proprio-e insieme con i propri artisti-una volta rientrato a casa. Nel seguire i molteplici fili, allo stesso tempo distinti e intrecciati, delle esperienze, degli incontri e dei modelli disponibili agli occhi e alla mente di un adolescente fuori dal comune nella Roma del primo Settecento, Forgione considera in particolare la pedagogia teatrale praticata dalla Compagnia di Gesù sui X propri allievi; le maggiori feste pubbliche della città pontificia, con i loro ingegnosi apparati spettacolari affidati ad architetti di prima fila; gli allestimenti effimeri del culto cattolico, tra cui soprattutto quelli per le Quarantore, momenti topici d'incubazione fertilissima per alcune delle maggiori invenzioni sceniche e architettoniche del Barocco; e il vasto patrimonio prospettico di padre Pozzo, affidato ai posteri attraverso la spazialità soverchiante delle realizzazioni stabili e l'efficacia didattica delle illustrazioni del suo tratta
Pio Monte della Misericordia. Il patrimonio storico e artistico, 2020
redazione paola rivazio art director enrica d'aguanno grafica francesca aletto elaborazione immag... more redazione paola rivazio art director enrica d'aguanno grafica francesca aletto elaborazione immagini franco grieco edizione cartacea ISBN 978-88-569-0738-4 edizione digitale ISBN 978-88-569-0837-4 acquistabile online su amazon.it arte'm è un marchio registrato di prismi certificazione qualità ISO 9001: 2015 www.arte-m.net
Caravaggio a Napoli. Nuovi dati nuove idee, 2021
Il materiale fotografico utilizzato nel presente volume è fornito dagli autori che si assumono la... more Il materiale fotografico utilizzato nel presente volume è fornito dagli autori che si assumono la responsabilità ed eventuali crediti che possono derivare dalla pubblicazione.
TRAVERSI, Gaspare. -Figlio di Domenico e di Margherita Mariniello, fu battezzato nella parrocchia... more TRAVERSI, Gaspare. -Figlio di Domenico e di Margherita Mariniello, fu battezzato nella parrocchia napoletana di S. Maria dell'Incoronatella il 15 febbraio del 1722 (Terrone, 2009b). Domenico era di origine genovese, e praticava verosimilmente la professione di mercante nei pressi di rua Catalana, dove avevano sede le principali attività commerciali della città (Terrone, 2012, pp. 53-58). Negli anni seguenti le sorelle di Gaspare furono invece battezzate in S. Giorgio dei Genovesi, la chiesa di riferimento della nazione ligure a Napoli (Heimbürger Ravalli, 1982, pp. 28, 41).
-Vorrei chiederti, anzitutto, come siete riusciti nell'impresa di organizzare una mostra tanto am... more -Vorrei chiederti, anzitutto, come siete riusciti nell'impresa di organizzare una mostra tanto ambiziosa all'epoca del Covid.
Progetto editoriale e direzione artistica editori paparo © per le immagini: enti, musei e privati... more Progetto editoriale e direzione artistica editori paparo © per le immagini: enti, musei e privati proprietari delle opere altre referenze fotografiche Giulio Archinà, Siderno (RC): .
Studi di Memofonte, n. 23, 2019
Napoli nobilissima, s. VII, anno V, fasc. 3, 2019
Album amicorum. Œuvres choisies pour Arnauld Brejon de Lavergnée, 2012
Olio su tela 0,60 × 0,46 m Napoli, collezione privata Chiunque abbia bene a fuoco, a dispetto del... more Olio su tela 0,60 × 0,46 m Napoli, collezione privata Chiunque abbia bene a fuoco, a dispetto delle lacune bibliografiche moderne, i problematici inizi di Bernardo Cavallino, a partire dalla metà degli anni trenta del Seicento, non può che riconoscere in Jusepe de Ribera, e non, come disorientativamente indicato dal De Dominici (1742( -1745( ca., ed. 2003( -2008, in Massimo Stanzione, il nume tutelare dei primi cimenti naturalistici del giovane maestro, all'epoca poco meno che ventenne.
Francesco Guarini. Nuovi contributi 1, 2012
Mentre va criticamente consolidandosi la consapevolezza dell'ascendente di Jusepe de Ribera sui p... more Mentre va criticamente consolidandosi la consapevolezza dell'ascendente di Jusepe de Ribera sui primi cimenti naturalistici del Cavallino, in primo luogo sulla genesi ed evoluzione del celebre Apostolato 1 , fondamentale nesso di congiunzione tra gli esordi cavalliniani e le risalenti testimonianze della prima maturità, la forse anche più nota serie di Sante di Bernardo trova invece paralleli importanti, sul diverso, condiviso terreno del 'vouettismo' e dello 'stanzionismo', nella coeva 'galleria' delle Vergini eroine di Francesco Guarini. Se tuttavia, nell'opera del solofrano, tali raffigurazioni differiscono tra loro per dimensioni, formato, cronologia e scelte stilistiche, per Cavallino è verosimile credere all'esistenza, ab origine, di una o più 'serie' di màrtiri, non ignote del resto allo stesso De Dominici 2 , cronologicamente trasversali, come si vedrà, all'intera maturità espressiva dell'artista.
Commentari d'Arte, 2013
Episodio saliente negli studi più recenti sul Seicento napoletano, il tentativo di ricostruzione ... more Episodio saliente negli studi più recenti sul Seicento napoletano, il tentativo di ricostruzione critica della cerchia del Ribera ha avuto soprattutto il merito di restituire nella loro maggiore concretezza storica e coerenza stilistica le personalità di Hendrick De Somer e Giovanni Ricca 1 .
I 'momentI traentI' della StorIa dell'arte. StudI In memorIa dI FerdInando Bologna a cura di rosa... more I 'momentI traentI' della StorIa dell'arte. StudI In memorIa dI FerdInando Bologna a cura di rosanna Cioffi-giulio Brevetti unIverSItà deglI StudI della CampanIa 'luIgI vanvItellI' dIpartImento dI lettere e BenI CulturalI 2023 Santa maria Capua vetere (Ce) Direttore / General Editor giulio Sodano (Storia moderna, dipartimento di lettere e Beni Culturali-università della Campania) Vice Direttore / Associate Editor Carlo rescigno (archeologia Classica, dipartimento di lettere e Beni Culturali-università della Campania) Comitato editoriale / Editorial Board Carmela Capaldi (archeologia Classica, università degli Studi di napoli, Federico II), maria luisa Chirico (Filologia Classica, dipartimento di lettere e Beni Culturali-università della Campania), arturo de vivo (letteratura latina, università degli Studi di napoli-Federico II), louis godart (Filologia micenea, accademico dei lincei), andreas gottsmann (Storia moderna e Contemporanea, Istituto Storico austriaco), elisa novi Chavarria (Storia moderna, università degli Studi del molise), paola Zito (Storia del libro, dipartimento di lettere e Beni Culturaliuniversità della Campania) Comitato scientifico / Scientific Committee Irina akopyants (linguistica Inglese, università di pyatigorsk), gabriele archetti (archeologia medievale, università Cattolica), alberto Bernabè pajares (Filologia Classica, università Computense-madrid), marco Buonocore (epigrafia latina e Filologia, Biblioteca apostolica vaticana, pontificia accademia romana di archeologia), rossella Cancila (Storia moderna, università degli Studi di palermo), mario Capasso (papirologia, università del Salento), giovanni Cerchia (Storia Contemporanea, università del molise), maria luisa Chirico (Filologia Classica, dipartimento di lettere e Beni Culturali-università della Campania), rosanna Cioffi (Storia dell'arte, dipartimento di lettere e Beni Culturali-università della Campania), Cecilia Criado (Filologia Classica, università di Santiago de Compostela), luca Frassineti (letteratura Italiana, dipartimento di lettere e Beni Culturali-università della Campania), david garcia Cueto (Storia dell'arte, università di granada), luigi loreto (Storia romana, dipartimento di lettere e Beni Culturali-università della Campania), philippe malgouyres (Storia dell'arte, museo del louvre), gabriella mazzon (linguistica Inglese, università di Innsbruck), Heinzgünther nesselrath (Filologia Classica, università di göttingen), angela maria nuovo (Storia del libro, università degli Studi di milano), massimo osanna (archeologia Classica, università degli Studi di napoli-Federico II), thierry pecout (Storia medievale, università Jean monnet di Saint-Étienne), vincenza perdichizzi (Storia della letteratura Italiana, università di Strasburgo), Christopher Smith (Storia antica, St. andrews university), lucia tomasi tongiorgi (Storia dell'arte moderna, accademica dei lincei), Sofia torallas tovar (papirologia, department of Classics-università di Chicago), Federica venier (linguistica Italiana, università degli Studi di Bergamo), Cornelia Weber lehmann (etruscologia, ruhr universität-Bochum), paola Zito (Storia del libro, dipartimento di lettere e Beni Culturali-università della Campania) Redazione / Editorial Team giulio Brevetti, Serena morelli, Cristina pepe, giuseppe pignatelli Spinazzola.
La testata di «Napoli nobilissima» è di proprietà della Fondazione Pagliara, articolazione istitu... more La testata di «Napoli nobilissima» è di proprietà della Fondazione Pagliara, articolazione istituzionale dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Gli articoli pubblicati su questa rivista sono stati sottoposti a valutazione rigorosamente anonima da parte di studiosi specialisti della materia indicati dalla Redazione.
Collaboratori esterni Costanza Molini (ufficio mostre) Annalaura Valitutti (ufficio mostre) Giuli... more Collaboratori esterni Costanza Molini (ufficio mostre) Annalaura Valitutti (ufficio mostre) Giulia Siotto (ufficio restauro) Ileana Pallai (ufficio tecnico) Raffaele Valente (ufficio tecnico) Lara Facco (ufficio stampa) Giulia Bandini (servizio educativo) Violante Nonno (ufficio accessibilità) Rasul Mojaverian (ufficio accessibilità) Anastasia Diaz della Vittoria Pallavicini (ufficio comunicazione/ eventi) Diletta Fenicia Moricca (ufficio comunicazioni, membership) Dinamica (sito web e social network) Simona Ciofetta (archivi digitali e catalogo online) Claudia Sciarra (sito web) Rebecca Linguanti (ufficio gare e contratti) Michela Reggio d' Aci (ufficio gare e contratti)
editoriali, Catalogo pubblicazioni e Archivio fotografico: www.ediart.it TuTTI I DIrITTI rIsErvaT... more editoriali, Catalogo pubblicazioni e Archivio fotografico: www.ediart.it TuTTI I DIrITTI rIsErvaTI-vIETaTO OgNI TIpO DI rIprODuzIONE aNChE parzIalE sENza l'auTOrIzzazIONE DEll'EDITOrE CREDITI FOTOGRAFICI / PHOTOGRAPHIC CREDITS Il materiale fotografico utilizzato nel presente volume è fornito dagli autori che si assumono la responsabilità e i crediti che possono derivare dalla relativa pubblicazione; le foto eseguite dagli autori, o comunque di loro proprietà, possono non avere riferimenti.
Collana Alti Studi sull'Età e la Cultura del Barocco, 2022
GIANLUCA FORGIONE è ricercatore in Museologia e critica artistica e del restauro presso l'Univers... more GIANLUCA FORGIONE è ricercatore in Museologia e critica artistica e del restauro presso l'Università degli Studi di Ferrara. Ha discusso la sua tesi di dottorato sui Girolamini all'Università Federico II di Napoli, e ha ricevuto borse di ricerca, tra gli altri, dalla Fondazione Longhi, dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, dal Museo Cappella Sansevero e dalla Fondazione 1563 per l'Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo. È stato borsista e collaboratore scientifico della Bibliotheca Hertziana-Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte nell'ambito del progetto Naples Digital Archive. I suoi interessi di ricerca riguardano in particolare la storia dell'arte barocca e le relazioni artistiche tra Napoli, Roma e l'Emilia. IX Prefazione Questo saggio, scritto da Gianluca Forgione con una chiarezza e una scioltezza che rendono piani anche i concetti e le trovate più difficili, segna a mio avviso un punto di svolta negli studi su uno dei capitoli più famosi e rappresentativi della lunga e feconda vicenda storica dell'arte napoletana. Raimondo de Sangro principe di Sansevero, e insieme a lui la Cappella della Pietà dei Sansevero, ossia la chiesa della sua dinastia nel cuore della Napoli antica, che egli rimaneggiò e arricchì con gran fasto di arredi e monumenti sino all'assetto unitario e tuttavia incompiuto in cui la ammiriamo oggi, sono temi giustamente cari alla letteratura artistica e alla storiografia culturale del Mezzogiorno e sul Mezzogiorno italiano. In questa produzione editoriale Raimondo s'impone per l'originalità, la varietà e l'intensità del suo talento e dei suoi commerci intellettuali, che sembrano consegnarcelo come degno frutto del Secolo dei Lumi. E la cappella non è da meno per la forza stupefacente di un'orchestrazione di immagini e di ornati creata dalla saldatura più unica che rara tra una strategia iconografica e simbolica consapevole oltre misura e l'alto mestiere di artisti specialmente idonei ad assecondarla, perché selezionati con una cura anch'essa fuori dall'ordinario: Antonio Corradini, Francesco Queirolo, Francesco Celebrano, Giuseppe Sammartino. Tuttora fra le mete più affollate del turismo internazionale a Napoli, la Cappella della Pietà, con i virtuosismi marmorei dei veli impalpabili che ammantano la Pudicizia e il Cristo morto, e dei cordami che irretiscono il Disinganno, si presta perciò comodamente, e rischiosamente, a non poche scorciatoie esegetiche, pronte per l'uso in un'epoca sempre più attratta dall'apparente facilità di parole d'ordine come l'esoterismo, l'ermetismo, la cabbala, l'alchimia. Lo stesso Raimondo può dare l'impressione di voler sollecitare simili sotterfugi, a causa delle sue relazioni problematiche ma sicure con la Massoneria: anch'esse, prevedibilmente, coinvolte di frequente nel ludus interpretativo sulla cappella. Facendo tabula rasa di queste superfetazioni, e ricominciando pazientemente quasi da zero, Forgione si avvale di una conoscenza e di un metodo da indagatore ormai maturo del Sei e del Settecento, non solo napoletani; e ricostruisce il complesso bagaglio figurativo, architettonico e scenografico del committente a partire dai giorni cruciali della sua formazione a Roma presso e con i gesuiti. Dal 1720 al 1730, cioè dal suo decimo anno d'età fino al ventesimo, tra il Seminario Romano e il Collegio Romano, Raimondo fu quotidianamente immerso dentro una tradizione sacra, liturgica e para-liturgica, letteraria, retorica, antiquaria e teatrale talmente generosa, evoluta e sofisticata da somministrargli materia più che sufficiente per la sua rielaborazione in proprio-e insieme con i propri artisti-una volta rientrato a casa. Nel seguire i molteplici fili, allo stesso tempo distinti e intrecciati, delle esperienze, degli incontri e dei modelli disponibili agli occhi e alla mente di un adolescente fuori dal comune nella Roma del primo Settecento, Forgione considera in particolare la pedagogia teatrale praticata dalla Compagnia di Gesù sui X propri allievi; le maggiori feste pubbliche della città pontificia, con i loro ingegnosi apparati spettacolari affidati ad architetti di prima fila; gli allestimenti effimeri del culto cattolico, tra cui soprattutto quelli per le Quarantore, momenti topici d'incubazione fertilissima per alcune delle maggiori invenzioni sceniche e architettoniche del Barocco; e il vasto patrimonio prospettico di padre Pozzo, affidato ai posteri attraverso la spazialità soverchiante delle realizzazioni stabili e l'efficacia didattica delle illustrazioni del suo tratta
Pio Monte della Misericordia. Il patrimonio storico e artistico, 2020
redazione paola rivazio art director enrica d'aguanno grafica francesca aletto elaborazione immag... more redazione paola rivazio art director enrica d'aguanno grafica francesca aletto elaborazione immagini franco grieco edizione cartacea ISBN 978-88-569-0738-4 edizione digitale ISBN 978-88-569-0837-4 acquistabile online su amazon.it arte'm è un marchio registrato di prismi certificazione qualità ISO 9001: 2015 www.arte-m.net
Caravaggio a Napoli. Nuovi dati nuove idee, 2021
Il materiale fotografico utilizzato nel presente volume è fornito dagli autori che si assumono la... more Il materiale fotografico utilizzato nel presente volume è fornito dagli autori che si assumono la responsabilità ed eventuali crediti che possono derivare dalla pubblicazione.
TRAVERSI, Gaspare. -Figlio di Domenico e di Margherita Mariniello, fu battezzato nella parrocchia... more TRAVERSI, Gaspare. -Figlio di Domenico e di Margherita Mariniello, fu battezzato nella parrocchia napoletana di S. Maria dell'Incoronatella il 15 febbraio del 1722 (Terrone, 2009b). Domenico era di origine genovese, e praticava verosimilmente la professione di mercante nei pressi di rua Catalana, dove avevano sede le principali attività commerciali della città (Terrone, 2012, pp. 53-58). Negli anni seguenti le sorelle di Gaspare furono invece battezzate in S. Giorgio dei Genovesi, la chiesa di riferimento della nazione ligure a Napoli (Heimbürger Ravalli, 1982, pp. 28, 41).
-Vorrei chiederti, anzitutto, come siete riusciti nell'impresa di organizzare una mostra tanto am... more -Vorrei chiederti, anzitutto, come siete riusciti nell'impresa di organizzare una mostra tanto ambiziosa all'epoca del Covid.
Progetto editoriale e direzione artistica editori paparo © per le immagini: enti, musei e privati... more Progetto editoriale e direzione artistica editori paparo © per le immagini: enti, musei e privati proprietari delle opere altre referenze fotografiche Giulio Archinà, Siderno (RC): .
Studi di Memofonte, n. 23, 2019
Napoli nobilissima, s. VII, anno V, fasc. 3, 2019
Album amicorum. Œuvres choisies pour Arnauld Brejon de Lavergnée, 2012
Olio su tela 0,60 × 0,46 m Napoli, collezione privata Chiunque abbia bene a fuoco, a dispetto del... more Olio su tela 0,60 × 0,46 m Napoli, collezione privata Chiunque abbia bene a fuoco, a dispetto delle lacune bibliografiche moderne, i problematici inizi di Bernardo Cavallino, a partire dalla metà degli anni trenta del Seicento, non può che riconoscere in Jusepe de Ribera, e non, come disorientativamente indicato dal De Dominici (1742( -1745( ca., ed. 2003( -2008, in Massimo Stanzione, il nume tutelare dei primi cimenti naturalistici del giovane maestro, all'epoca poco meno che ventenne.
Francesco Guarini. Nuovi contributi 1, 2012
Mentre va criticamente consolidandosi la consapevolezza dell'ascendente di Jusepe de Ribera sui p... more Mentre va criticamente consolidandosi la consapevolezza dell'ascendente di Jusepe de Ribera sui primi cimenti naturalistici del Cavallino, in primo luogo sulla genesi ed evoluzione del celebre Apostolato 1 , fondamentale nesso di congiunzione tra gli esordi cavalliniani e le risalenti testimonianze della prima maturità, la forse anche più nota serie di Sante di Bernardo trova invece paralleli importanti, sul diverso, condiviso terreno del 'vouettismo' e dello 'stanzionismo', nella coeva 'galleria' delle Vergini eroine di Francesco Guarini. Se tuttavia, nell'opera del solofrano, tali raffigurazioni differiscono tra loro per dimensioni, formato, cronologia e scelte stilistiche, per Cavallino è verosimile credere all'esistenza, ab origine, di una o più 'serie' di màrtiri, non ignote del resto allo stesso De Dominici 2 , cronologicamente trasversali, come si vedrà, all'intera maturità espressiva dell'artista.
Commentari d'Arte, 2013
Episodio saliente negli studi più recenti sul Seicento napoletano, il tentativo di ricostruzione ... more Episodio saliente negli studi più recenti sul Seicento napoletano, il tentativo di ricostruzione critica della cerchia del Ribera ha avuto soprattutto il merito di restituire nella loro maggiore concretezza storica e coerenza stilistica le personalità di Hendrick De Somer e Giovanni Ricca 1 .