Mika Kajava | University of Helsinki (original) (raw)
Papers by Mika Kajava
in: C. Bonnet, J. Alvar Ezquerra, V. Gasparini (eds.), My Name is Your Name. Anthroponyms as Divine Attributes in the Greco-Roman World, Berlin 2025. – forthcoming
in: Prayer in the Ancient World, vol. I, ed. by D. K. Falk - R. A. Werline, Boston 2025. – forthcoming.
in: B. Carè (ed.), Astragalomania. New perspectives in the study of knucklebones in the ancient world, Berlin – Boston 2025. – forthcoming.
Sphinx – Årsbok / Vuosikirja / Year Book 2023–2024. Finnish Society of Sciences and Letters, Helsinki 2024, 121-129.
Folium Classicum 100 (2023) 4-8.
in: G. Viscardi (ed.), Percorsi interdisciplinari della ricerca storico-religiosa sul mondo antico, Bologna, 18-19 maggio, 2021 (LARES. I linguaggi delle religioni 1), Bologna 2023, 159-174.
L a collana LARES. I linguaggi delle religioni pone al centro del proprio interesse epistemico la... more L a collana LARES. I linguaggi delle religioni pone al centro del proprio interesse epistemico la religione intesa-nella sua declinazione singolare (discorso improntato sull'esperienza del sacro) e plurale (manifestazioni storiche e relative specificità culturali)-come sistema di azione basato sulla comunicazione, secondo la celebre definizione di Kenneth Burke (The Rhetoric of Religion. Studies in Logology, Berkeley 1961). La religione è linguaggio in quanto sistema di simboli in grado di creare reti di significazione complesse. Il linguaggio della religione è fenomeno articolato perché coinvolge la sfera polisemica del sacro, del numinoso, del "separato", fino ad arrivare alla molteplicità di linguaggi in cui può essere declinato il discorso religioso-linguaggio del mito, del rito, delle immagini, linguaggio degli archaià, delle epigrafi, delle monete, dei manufatti, ma anche linguaggio del cinema, del teatro, della narrativa, dell'arte, in tutte cioè le produzioni umane atte a veicolare contenuti di senso. La collana intende dunque seguire un doppio filo di analisi, all'intersezione tra religione come discorso e linguaggio, in tutte le declinazioni che l'ambito inferenziale del termine riesce a evocare: linguaggio del sacro, della violenza, del disincanto, della salvezza, della persecuzione, della tolleranza, del dialogo, della disputa, della krisis, dello scisma, ecc., ma anche linguaggio nella sua accezione formale, come langue et parole, fisso nella struttura, liquido nell'uso, come i sistemi religiosi (e il sistema "religione") a cui è rapportato. La collana accoglie lavori che si pongano come obiettivo primario l'indagine sulla "logologia" del "fatto" o "fenomeno" religioso nelle sue manifestazioni storiche e nei processi di acculturazione, inculturazione, restaurazione, mutamento in società culturalmente predisposte, in quanto storicamente esposte, al contatto e al cambiamento, analizzandone i contesti retorici, gli svilupppi semantici e i vettori semiotici a partire dal mondo antico e tardo-antico, e le eventuali ricadute sul linguaggio e nei linguaggi moderni e contemporanei.
in: L. Chioffi – M. Kajava – S. Örmä (a c. di), Il Mediterraneo e la storia III: Documentando città portuali. Documenting Port Cities. Atti del Convegno Internazionale Capri, 9-11 maggio 2019 (Acta IRF 48), Rome 2021, 9-18.
Journal of Roman Archaeology 33 (2020) 969-971.
Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik 213 (2020) 138-148.
Studi storico-epigrafici sul Lazio antico II, a cura di H. Solin (Commentationes Humanarum Litterarum 137), Helsinki 2019, 161-162.
In: A. Kavoulaki (ed.), Πλειών: Papers in Memory of Christiane Sourvinou-Inwood, Rethymnon, Crete, 22-24 September 2012 (Ariadne Supplement 1), Rethymnon 2018, 289-331.
Extract from the Introduction: "The following discussion deals with inscribed disc-shaped artefac... more Extract from the Introduction: "The following discussion deals with inscribed disc-shaped artefacts and, more particularly, with objects which, in one way or another, may be associated with athletes, be they dedications to deities, commemorative objects belonging to their funerary monuments, or just works of art somehow inspired by the athletic world, whether appearing in funerary contexts or elsewhere. Most of the evidence, coming not only from Attica but from many parts of the Greek world, is datable from the late archaic to early classical periods. This article derives from our ongoing work on ”Greek Inscribed Discs” and as such will also include an introduction to inscribed discs in general as well as some notes on previous work by one of the authors on a disc from Kyme before delving into athletic discs in particular. It is our hope that this contribution may fittingly commemorate the remarkable scholarly efforts of Christiane Sourvinou-Inwood. Some of the arguments presented below have benefited greatly from her acute observations".
In: B. Frischer, Edmund Buchner's Solarium Augusti: New Observations and Simpirical Studies, Rendiconti della Pontificia Accademia Romana di Archeologia 89 (2016-2017) 80-81.
In: L. Chioffi – M. Kajava – S. Örmä (a cura di), Il Mediterraneo e la storia II: Naviganti, popoli e culture ad Ischia e in altri luoghi della costa tirrenica (Acta IRF 45), Rome 2017, 49-56.
FI -00014 University of Helsinki Redazione siMo ÖrMä, Roma Comitato scientifico arja karivieri -M... more FI -00014 University of Helsinki Redazione siMo ÖrMä, Roma Comitato scientifico arja karivieri -Mika kajava -Mika laveNto Acta Instituti Romani Finlandiae is an international peer-reviewed open-access series Immagine di copertina Barry Faulkner (borsista 1910), World War I Memorial, 1925, American Academy in Rome isBN 978-88-7140-831-6 issN 0538-2270 © Institutum Romanum Finlandiae Roma 2017 www.irfrome.org Finito di stampare nel mese di dicembre 2017 e s t r a t t o In questa nota viene discussa una piccola ara iscritta da Pitecusa, di pietra locale, misurante cm 23 x 24 x 20, con lettere alte cm 1,5-2,5 ora custodita nel Museo Civico Archeologico di Villa Arbusto a Lacco Ameno a Ischia (inv. 239146). Si tratta di una dedica offerta al dio Aristeo da parte di un tale Μεγακλῆς Λουκίου, che viene definito ὁ ῾Ρωμαῖος (Figg. 1-4). Il monumento è generalmente datato al II o I secolo a.C. Μεγακλῆ̣ ς̣ Λουκίου ὁ ῾Ρωμαῖος Ἀρισταίωι.
FI -00014 University of Helsinki Redazione siMo ÖrMä, Roma Comitato scientifico arja karivieri -M... more FI -00014 University of Helsinki Redazione siMo ÖrMä, Roma Comitato scientifico arja karivieri -Mika kajava -Mika laveNto Acta Instituti Romani Finlandiae is an international peer-reviewed open-access series Immagine di copertina Barry Faulkner (borsista 1910), World War I Memorial, 1925, American Academy in Rome isBN 978-88-7140-831-6 issN 0538-2270 © Institutum Romanum Finlandiae Roma 2017 www.irfrome.org Finito di stampare nel mese di dicembre 2017
Sphinx – Årsbok / Vuosikirja / Yearbook 2016-2017. Finnish Society of Sciences and Letters, Helsinki 2017, 75-89.
in: M. Giuman – M. P. Castiglioni – R. Carboni (a c. di), Hagnos, miasma e katharsis. Atti del Convegno Internazionale di Studi in onore di Simonetta Angiolillo (Cagliari, 4-6 maggio 2016), Otium. Archeologia e Cultura del Mondo Antico 2 (2017), Perugia 2017, 1-14.
The article deals with the concept of pure and impure, or purity and pollution, in Greek religiou... more The article deals with the concept of pure and impure, or purity and pollution, in Greek religious praxis as well as with some basic aspects of Greek ritual purification. Particular attention is given to the various kinds of pollution and the wide range of methods of purification known from inscribed sacred regulations. The discussion also tackles the question of how people (who were frequently analphabet) could know what was not allowed in certain religious contexts and what they were supposed to do in order to remove a state if impurity. After some words on homicide and pollution, the article closes with reference to the concept of inner purity as well as to the types of ritual pollution that could not be purified by any method. a cura di Marco Giuman, Maria Paola Castiglioni, Romina Carboni Ringrazio Andrej Petrovic per avermi consentito di consultare un articolo ancora non pubblicato. Alcune delle osservazioni qui presentate si devono in particolare a Bendlin 2007.
Arctos 50 (2016) 73-78., 2016
in: C. Bonnet, J. Alvar Ezquerra, V. Gasparini (eds.), My Name is Your Name. Anthroponyms as Divine Attributes in the Greco-Roman World, Berlin 2025. – forthcoming
in: Prayer in the Ancient World, vol. I, ed. by D. K. Falk - R. A. Werline, Boston 2025. – forthcoming.
in: B. Carè (ed.), Astragalomania. New perspectives in the study of knucklebones in the ancient world, Berlin – Boston 2025. – forthcoming.
Sphinx – Årsbok / Vuosikirja / Year Book 2023–2024. Finnish Society of Sciences and Letters, Helsinki 2024, 121-129.
Folium Classicum 100 (2023) 4-8.
in: G. Viscardi (ed.), Percorsi interdisciplinari della ricerca storico-religiosa sul mondo antico, Bologna, 18-19 maggio, 2021 (LARES. I linguaggi delle religioni 1), Bologna 2023, 159-174.
L a collana LARES. I linguaggi delle religioni pone al centro del proprio interesse epistemico la... more L a collana LARES. I linguaggi delle religioni pone al centro del proprio interesse epistemico la religione intesa-nella sua declinazione singolare (discorso improntato sull'esperienza del sacro) e plurale (manifestazioni storiche e relative specificità culturali)-come sistema di azione basato sulla comunicazione, secondo la celebre definizione di Kenneth Burke (The Rhetoric of Religion. Studies in Logology, Berkeley 1961). La religione è linguaggio in quanto sistema di simboli in grado di creare reti di significazione complesse. Il linguaggio della religione è fenomeno articolato perché coinvolge la sfera polisemica del sacro, del numinoso, del "separato", fino ad arrivare alla molteplicità di linguaggi in cui può essere declinato il discorso religioso-linguaggio del mito, del rito, delle immagini, linguaggio degli archaià, delle epigrafi, delle monete, dei manufatti, ma anche linguaggio del cinema, del teatro, della narrativa, dell'arte, in tutte cioè le produzioni umane atte a veicolare contenuti di senso. La collana intende dunque seguire un doppio filo di analisi, all'intersezione tra religione come discorso e linguaggio, in tutte le declinazioni che l'ambito inferenziale del termine riesce a evocare: linguaggio del sacro, della violenza, del disincanto, della salvezza, della persecuzione, della tolleranza, del dialogo, della disputa, della krisis, dello scisma, ecc., ma anche linguaggio nella sua accezione formale, come langue et parole, fisso nella struttura, liquido nell'uso, come i sistemi religiosi (e il sistema "religione") a cui è rapportato. La collana accoglie lavori che si pongano come obiettivo primario l'indagine sulla "logologia" del "fatto" o "fenomeno" religioso nelle sue manifestazioni storiche e nei processi di acculturazione, inculturazione, restaurazione, mutamento in società culturalmente predisposte, in quanto storicamente esposte, al contatto e al cambiamento, analizzandone i contesti retorici, gli svilupppi semantici e i vettori semiotici a partire dal mondo antico e tardo-antico, e le eventuali ricadute sul linguaggio e nei linguaggi moderni e contemporanei.
in: L. Chioffi – M. Kajava – S. Örmä (a c. di), Il Mediterraneo e la storia III: Documentando città portuali. Documenting Port Cities. Atti del Convegno Internazionale Capri, 9-11 maggio 2019 (Acta IRF 48), Rome 2021, 9-18.
Journal of Roman Archaeology 33 (2020) 969-971.
Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik 213 (2020) 138-148.
Studi storico-epigrafici sul Lazio antico II, a cura di H. Solin (Commentationes Humanarum Litterarum 137), Helsinki 2019, 161-162.
In: A. Kavoulaki (ed.), Πλειών: Papers in Memory of Christiane Sourvinou-Inwood, Rethymnon, Crete, 22-24 September 2012 (Ariadne Supplement 1), Rethymnon 2018, 289-331.
Extract from the Introduction: "The following discussion deals with inscribed disc-shaped artefac... more Extract from the Introduction: "The following discussion deals with inscribed disc-shaped artefacts and, more particularly, with objects which, in one way or another, may be associated with athletes, be they dedications to deities, commemorative objects belonging to their funerary monuments, or just works of art somehow inspired by the athletic world, whether appearing in funerary contexts or elsewhere. Most of the evidence, coming not only from Attica but from many parts of the Greek world, is datable from the late archaic to early classical periods. This article derives from our ongoing work on ”Greek Inscribed Discs” and as such will also include an introduction to inscribed discs in general as well as some notes on previous work by one of the authors on a disc from Kyme before delving into athletic discs in particular. It is our hope that this contribution may fittingly commemorate the remarkable scholarly efforts of Christiane Sourvinou-Inwood. Some of the arguments presented below have benefited greatly from her acute observations".
In: B. Frischer, Edmund Buchner's Solarium Augusti: New Observations and Simpirical Studies, Rendiconti della Pontificia Accademia Romana di Archeologia 89 (2016-2017) 80-81.
In: L. Chioffi – M. Kajava – S. Örmä (a cura di), Il Mediterraneo e la storia II: Naviganti, popoli e culture ad Ischia e in altri luoghi della costa tirrenica (Acta IRF 45), Rome 2017, 49-56.
FI -00014 University of Helsinki Redazione siMo ÖrMä, Roma Comitato scientifico arja karivieri -M... more FI -00014 University of Helsinki Redazione siMo ÖrMä, Roma Comitato scientifico arja karivieri -Mika kajava -Mika laveNto Acta Instituti Romani Finlandiae is an international peer-reviewed open-access series Immagine di copertina Barry Faulkner (borsista 1910), World War I Memorial, 1925, American Academy in Rome isBN 978-88-7140-831-6 issN 0538-2270 © Institutum Romanum Finlandiae Roma 2017 www.irfrome.org Finito di stampare nel mese di dicembre 2017 e s t r a t t o In questa nota viene discussa una piccola ara iscritta da Pitecusa, di pietra locale, misurante cm 23 x 24 x 20, con lettere alte cm 1,5-2,5 ora custodita nel Museo Civico Archeologico di Villa Arbusto a Lacco Ameno a Ischia (inv. 239146). Si tratta di una dedica offerta al dio Aristeo da parte di un tale Μεγακλῆς Λουκίου, che viene definito ὁ ῾Ρωμαῖος (Figg. 1-4). Il monumento è generalmente datato al II o I secolo a.C. Μεγακλῆ̣ ς̣ Λουκίου ὁ ῾Ρωμαῖος Ἀρισταίωι.
FI -00014 University of Helsinki Redazione siMo ÖrMä, Roma Comitato scientifico arja karivieri -M... more FI -00014 University of Helsinki Redazione siMo ÖrMä, Roma Comitato scientifico arja karivieri -Mika kajava -Mika laveNto Acta Instituti Romani Finlandiae is an international peer-reviewed open-access series Immagine di copertina Barry Faulkner (borsista 1910), World War I Memorial, 1925, American Academy in Rome isBN 978-88-7140-831-6 issN 0538-2270 © Institutum Romanum Finlandiae Roma 2017 www.irfrome.org Finito di stampare nel mese di dicembre 2017
Sphinx – Årsbok / Vuosikirja / Yearbook 2016-2017. Finnish Society of Sciences and Letters, Helsinki 2017, 75-89.
in: M. Giuman – M. P. Castiglioni – R. Carboni (a c. di), Hagnos, miasma e katharsis. Atti del Convegno Internazionale di Studi in onore di Simonetta Angiolillo (Cagliari, 4-6 maggio 2016), Otium. Archeologia e Cultura del Mondo Antico 2 (2017), Perugia 2017, 1-14.
The article deals with the concept of pure and impure, or purity and pollution, in Greek religiou... more The article deals with the concept of pure and impure, or purity and pollution, in Greek religious praxis as well as with some basic aspects of Greek ritual purification. Particular attention is given to the various kinds of pollution and the wide range of methods of purification known from inscribed sacred regulations. The discussion also tackles the question of how people (who were frequently analphabet) could know what was not allowed in certain religious contexts and what they were supposed to do in order to remove a state if impurity. After some words on homicide and pollution, the article closes with reference to the concept of inner purity as well as to the types of ritual pollution that could not be purified by any method. a cura di Marco Giuman, Maria Paola Castiglioni, Romina Carboni Ringrazio Andrej Petrovic per avermi consentito di consultare un articolo ancora non pubblicato. Alcune delle osservazioni qui presentate si devono in particolare a Bendlin 2007.
Arctos 50 (2016) 73-78., 2016
The series, founded in 1923, publishes monographs or other studies on antiquity and its tradition.
Il Mediterraneo e la Storia è giunto alla sua terza edizione, realizzando l'auspicio, formulato i... more Il Mediterraneo e la Storia è giunto alla sua terza edizione, realizzando l'auspicio, formulato in occasione dell'ormai lontano primo incontro, di ritrovarsi in successivi appuntamenti "nei quali far convergere i comuni interessi di studiosi esperti, giovani promesse, nuove speranze della ricerca storica". E ancora una volta specialisti di varie discipline, di diversa formazione e provenienza, si sono incontrati per confrontarsi su questo tema e per riflettere su talune vicende del passato, in qualche modo condizionate dalla presenza di quello che i Romani chiamarono mare nostrum, in un momento in cui questo mare è tornato prepotentemente e tragicamente alla ribalta.
Finito di stampare nel mese di dicembre 2017 Prefazione I. ISCHIA Michel gras, Ischia nel Mediter... more Finito di stampare nel mese di dicembre 2017 Prefazione I. ISCHIA Michel gras, Ischia nel Mediterraneo alessaNdra BeNiNi-costaNza gialaNella, Ischia tra terra e mare. Notizie preliminari sugli scavi di Cartaromana laura chioffi, Ischia in età romana: cosa dicono le iscrizioni
The origin of this volume goes back to the years of my directorship of the Finnish Institute in R... more The origin of this volume goes back to the years of my directorship of the Finnish Institute in Rome (2003-2006). It is a custom that the director towards the end of his or her mission establishes a research group composed of some of the participants in the institute's spring courses. This is what I also did. The research subject, that is, oracles and divination in antiquity, very much reflects my personal interests, and I am glad that when I first suggested it to the seven members of our team, I could not observe any opposition on their part. Since oracles and divination are, and indeed have been for some twenty years or so, a flourishing topic in ancient studies (as is easily revealed by a look at the General bibliography), I considered it both inspiring and useful to contribute to the ongoing "oracular" discussions. Naturally, strict choices within this wide general theme were also necessary. The division of work turned out to be somewhat difficult, because there were various issues that needed consideration. In particular, the group members' educational history and personal interests could not be omitted (for example, someone studying Lactantius might be less interested in a statistical examination of Egyptian papyri, and a student of Greek drama is not likely to dedicate his or her energy to an analysis of Italian lot oracles, and so forth). Fortunately, some team members in their previous work had already acquainted themselves with subjects related to oracles and divination. Another principle was that we tried to select topics that, for one reason or another, might deserve some further attention. The result is a collection of studies that are all somehow concerned with Greek or Roman oracles and divinatory practices, but which partly deal with very different materials in terms of content, chronology and geography. The inevitable heterogeneity of the articles did not seem a well-founded reason not to publish them.
Two further extensions of the basic sense imparted to the term the meanings 'statue offered to a ... more Two further extensions of the basic sense imparted to the term the meanings 'statue offered to a god' (e.g. Hdt. 1, 131), and then, from the 5th c. BCE, 'statue of a god' (Soph. OT 1379). Not all ἀγάλματα were statues, of course, let alone statues of or dedicated to gods. 11 One of three basic means: va n Straten, cit. n. 7, 65, aptly citing BullEp 1960, 223; cf. parker, cit. n. 10, 270: "Dedication, sacriice, and choruses were the three main ways in which Greeks sought to win the favour of the gods".
ATTI DELLA PONTIFICIA ACCADEMIA ROMANA DI ARCHEOLOGIA (SERIE III) RENDICONTI VOLUME LXXXIX
This article reports on research undertaken to determine the validity of Edmund Buchner’s theorie... more This article reports on research undertaken to determine the validity of Edmund Buchner’s theories that the Horologium Augusti had an Augustan and a Flavian phase; and that the Montecitorio Obelisk was aligned to the Ara Pacis such that
during the day of Augustus’ birthday (September 23, according to Buchner) the shadow of the obelisk proceeded down the equinoctial line of a hypothesized horizontal sundial inscribed on a monumental pavement to or toward the center of the
Ara Pacis. The research project sponsored a new geological core bored through the meridian discovered by Buchner; it developed and utilized two new independent surveys of the meridian fragment discovered by Buchner under the building at Via di Campo Marzio 48; and it also created interactive computer simulations of this area of the ancient city and of the apparent path of the sun in the sky during the period 9 BC to 40 AD. The major conclusions reached by the research project are that: (1) Buchner was wrong to postulate that the Horologium Augusti had a Flavian phase—its date is Augustan; (2) Buchner was correct to postulate a solar alignment
between the Ara Pacis and the obelisk, but he erred in detail—the alignment concerns not the equinoctial line of a hypothesized horizontal sundial but the axis of symmetry of the Ara Pacis; (3) Buchner’s positioning of the meridian and obelisk should be corrected; and (4) once these corrections are made, Buchner’s theory that the shadow of the obelisk reached the center of the Ara Pacis on Augustus’ birthday is not confirmed. Two independent tests confirming the results obtained from the computer simulation are included in appendices.