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Papers by Ambra Carta

Research paper thumbnail of La funzione allegorica della morte ne I vecchi e i giovani e nel Gattopardo

InVerbis, 2019

Il saggio indaga sulla funzione simbolica del tema della morte nei romanzi siciliani post-risorgi... more Il saggio indaga sulla funzione simbolica del tema della morte nei romanzi siciliani post-risorgimentali, I vecchi e i giovani di Pirandello e Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa. La morte, infatti, non \ue8 solo tema ricorrente di queste opere; essa diviene figurazione simbolica della fine di un\u2019era, di un mondo e di tutti gli oggetti materiali che ne incarnano l\u2019emblema. \uc8 figura della fuga dal tempo e dalla storia, volont\ue0 di permanere nello spazio fittizio dei ricordi, un modo per restituire alla letteratura il compito che le \ue8 proprio, quello di far rivivere il rimosso, l\u2019inaudito, il represso, l\u2019escluso dalla storiaThe essay investigates the symbolic function of the theme of death in Sicilian novels, I vecchi e i giovani of Pirandello and Il Gattopardo of Tomasi di Lampedusa. Death, infact, is not only a recurring theme of these works; it becomes a symbolic figuration of the end of a era, of a world and of all the material objects that embody its emblem. It is a figure of the escape from time and history, a will to remain in the fictitious space of memories, a way to give back to literature the task that is its own, that of reviving the removed, the unheard-of, the repressed

Research paper thumbnail of Orrori e meraviglie nel teatro tragico tra Cinque e Seicento

Critica Letteraria, 2014

Orrori e meraviglie nel teatro tragico tra Cinque e Seicento the essay esamins some religious ita... more Orrori e meraviglie nel teatro tragico tra Cinque e Seicento the essay esamins some religious italian tragedies-Crisanto by Hortensio Scammacca (1632), Il Pellegrino and Il bartolomeo by tommaso Aversa (1641) (1644) and La reina di Scotia by Federico della Valle (1628)-written in the Age of Controriforma and barocco, when tragic theatre, in particolar, offers to Christian propaganda a powerful instrument of moral repentance. religious tragedies stage the war between the Good and Evil and the final triumph of Good, through rhethorical strategies and a singular connection between immagins, words, music and theatrical machines. this kind of plays expresse the authentic meaning of barocco religious tragedy. Nell'ambito delle forme teatrali che tra Controriforma e barocco proiettano sulla scena le inquietudini e le tensioni morali del tempo, la tragedia sacra italiana offre un singolare campo di sperimentazioni nel quale le sopravvivenze dell'antico, nelle forme del riuso del mito pagano, e le cogenti istanze della cultura controriformistica trovano efficace sintesi generando straordinari effetti morali di commozione e redenzione 1. Finalizzato alla propaganda religiosa, a produrre nel pubblico, soggetto attivo dello spettacolo, pietà e terrore, secondo le regole aristoteliche, il teatro sacro diventa uno spazio in cui sacro e 1 Per la storia del teatro tragico barocco si rimanda ai classici studi di F. Angelini,

Research paper thumbnail of L'ideologia imperiale di Giangiorgio Trissino tra teoria e pratica poetica nell'Italia del primo Cinquecento

NEW DIGITAL FRONTIERS UNIPAPRESS, 2019

The very long 27 books ofL'Italia liberata dai Goti in loose verses, composed by Giangiorgio ... more The very long 27 books ofL'Italia liberata dai Goti in loose verses, composed by Giangiorgio Trissino (1478-1550) in the early 1920s, found an epic poetry model that intends to respond to the crisis of the Italian states, aggravated after 1494 , and the political-cultural necessity of a founding myth, which the poet traces back to the Gothic war fought on the Italian peninsula between 535 and 553. As we will try to illustrate by rereading some passages of the epic poem, the pro-imperial option of the Vicenza literate, anachronistic and conservative, however, recognizes in the work and figure of the emperor Charles V of Habsburg ideals of unity, justice and universal peace and aligns with the cultural policy of the renovatio started by Erasmus of Rotterdam. Given the ideological nature of this artistic operation, the connection between the structural and rhetorical-poetic motifs (units, centripetal guidelines of the actions) and the political ideology of the absolutist imperialism of a Habsburg prince, enemy of every autonomous freedom of states, is evident Italians and European monarchies

Research paper thumbnail of Néixer de les entranyes d'una dona morta: Pasolini i la generaciò dels fills

Research paper thumbnail of Le Appassionate" in camera oscura

Il contributo intende indagare gli effetti dell\u2019intreccio tra fotografia, psichiatria e inve... more Il contributo intende indagare gli effetti dell\u2019intreccio tra fotografia, psichiatria e invenzione letteraria nella raccolta Le Appassionate di Luigi Capuana. nella quale emergono gli interessi dello scrittore nei confronti della scienza psichiatrica e del mistero della mente umana. Inserite nel contesto culturale del secolo di Darwin, le novelle in esame testimoniano la diffusione in Italia delle pi\uf9 moderne teorie mediche sull\u2019isteria, il magnetismo e il sonnambulismo e gli effetti sulle tecniche narrative. Le Appassionate, ritratte con la precisione analitica dello scienziato dimezzato e lo sguardo del fotografo dilettante, contribuiscono a costruire il paradigma della donna isterica nel secondo Ottocento.The grant is intended to investigate the effects of the plot between photography, psychiatry and literary invention in the collection Le Appassionate of Luigi Capuana. in which emerge the writer\u2019s interest against the psychiatric science and mystery of the human mind. Place in the cultural context of Darwin\u2019s century, the stories in question testify to the spread in Italy the latest medical theories on hysteria, magnetism, and somnambulism and effects on narrative techniques. Le Appassionate, portrayed with the analytical precision of a scientist and an amateur photographer, helping to build the paradigm of the hysterical woman in the late nineteenth century

Research paper thumbnail of Le forme del racconto tra memoria e utopia fantastica

Se di sicilianità si vuol continuare a parlare nel caso di Bonaviri, per un residuo di gusto di c... more Se di sicilianità si vuol continuare a parlare nel caso di Bonaviri, per un residuo di gusto di catalogazione naturalistica, si deve risalire a una sicilianità empedoclea, con propaggini in una scienza tra algebrica e alchimistica di origine araba (e forse indiana e caldea) […]».

Research paper thumbnail of Corsi e ricorsi del pensiero: su alcune costanti della critica tra l’Unità e il primo Novecento

Research paper thumbnail of Muoversi Ai Margini Dell'Ignoto. Per Una Letteratura Come Fonte DI Conoscenza

Il saggio indaga i modelli del sapere scientifico nello specifico delle opere di Galileo Galilei,... more Il saggio indaga i modelli del sapere scientifico nello specifico delle opere di Galileo Galilei, Il Saggiatore, in particolare, analizzandone il registro espressivo, lo stile, le formule metaforiche che rivelano uno stile e un modello di pensiero. La prosa scientifica di Galilei, elogiata da Leopardi, diviene paradigma di chiarezza e di lucidit\ue0 del discorso argomentativo e saggistico della prosa italian

Research paper thumbnail of L'"Almanacco del ramo d'oro". Una nuova rivista

Research paper thumbnail of L'Umanesimo civile e cristiano di Giuseppe Antonio Borgese

Critica Letteraria, 2016

Il saggio offre una riflessione sulla prospettiva simbolico-religiosa che anima l'intera attività... more Il saggio offre una riflessione sulla prospettiva simbolico-religiosa che anima l'intera attività letteraria e diplomatico-politica di borgese, dagli anni prebellici fino alla morte. Gli scritti di natura saggistica, le riflessioni critiche in rivista, infine, il primo suo romanzo, Rubè (1921), mostrano quanto radicata fosse nello scrittore l'esigenza di un rinnovamento morale attraverso l'edificazione di una nuova cultura, di un mondo nuovo. L'impegno politico-culturale profuso negli anni del secondo dopoguerra costituisce l'epilogo di una ininterrotta ricerca di utopia nel segno di un umanesimo civile e cristiano. ★ this essay looks at at the symbolic-religious perspective that animates the entire literary and diplomatic-political activity of borgese, from the prewar years until his death. His essays, his critical reflections in journals and his first novel, Rubè (1921), show the degree of importance the author attached to a moral renewal by means of the construction of a new culture, of a new world. His political engagement after the Second World War forms the epilogue to a long search for utopia marked by a civil and Christian humanism.

Research paper thumbnail of Il Marchese di Rocccaverdina tra crisi di coscienza e nuovi spiritualismi di primo '900

Research paper thumbnail of recensione a I.U. Tarchetti,'Una nobile follia', a cura di L. Spalanca

Research paper thumbnail of La Morte Tragica Nel Cinquecento. Poetiche a Confronto in Trissino e in Tasso

Una riflessione sul teatro tragico cinquecentesco, tra formulazioni teoriche e prassi poetiche, i... more Una riflessione sul teatro tragico cinquecentesco, tra formulazioni teoriche e prassi poetiche, invita all\u2019analisi di due opere significative per gli sviluppi della drammaturgia tragica, la Sofonisba di Gian Giorgio Trissino e Il Torrismondo di Torquato Tasso. Le pi\uf9 recenti indagini nel campo teorico e poetico hanno evidenziato le principali direzioni intraprese dalle sperimentazioni dei maggiori autori, da Trissino a Giraldi Cinzio da Rucellai e Alemanni a Tasso, mostrando il passaggio da un modello \u2013 quello esemplato dalla Sofonisba trissiniana \u2013 che, pur inaugurando la drammaturgia tragica italiana in versi sciolti, \ue8 saldamente ancorato alla teorica aristotelica, a un altro \u2013 quello tassiano \u2013 che apre il tragico alle lacerazioni irrisolvibili della coscienza, imprimendo un nuovo corso ai suoi paradigmi poetici. Lo studio lessicale, linguistico e stilistico delle due opere, in risonanza con il dibattito teorico contemporaneo, offre la possibilit\ue0 di misurare da vicino le trasformazioni del genere tragico lungo il corso del Cinquecento e di apprezzare i debiti, gli apporti e i limiti che nell\u2019un caso e nell\u2019altro i modelli, greci o latini, cristiani o classico-pagani, esercitano sulla composizione formale e sulla concezione politico-culturale che la Sofonisba e il Torrismondo intendono rappresentare

Research paper thumbnail of Come essere moderni guardando al passato. A proposito di Futuro del "classico" di Salvatore Settis

Research paper thumbnail of Rube' e Il Nuovo Umanesimo DI Giuseppe Antonio Borgese

Research paper thumbnail of L'ostinata fedeltà al proprio sogno: "Il giorno degli orsi volanti" di E. Santangelo

Research paper thumbnail of Il Cantiere Italia: Il Romanzo. Capuana e Borgese Costruttori

Research paper thumbnail of Il linguaggio delle passioni nella 'Liberata' di Tasso. L'episodio di Sofronia e Olindo

The essay analyzes and develops the rhetoric of the language of passions in the Christian poem by... more The essay analyzes and develops the rhetoric of the language of passions in the Christian poem by Tasso, Gerusalemme liberata, in particular in the episode of the two young lovers, Sofronia and Olindo, protagonists of Liberata II. The story of the couple closely resembles that of two other lovers and martyrs of the faith whose poem will sing in the last song, Gildippe and Odoardo but also very closely recalls the tragic and rebirth fate of the Saracen heroine, Clorinda, baptized in point of death and then transformed into a high cypress. All played, in fact, on the rhetoric of metamorphosis, the episode of Sofronia and Olindo, passed from the stake to the wedding, preludes the elegiac funeral motif of the tree on the grave, thus binding itself to the tragic fate of Clorinda. The octaves of Sofronia and Olindo are therefore examples of the power of post-Tridentine ideology, the strength of the tragic language of the passions and, ultimately, the spectacular function of the poetic word

Research paper thumbnail of «Writing is a Transmission». The Word and the Abyss in Primo Levi

Research paper thumbnail of Parole come molecole: scienza e letteratura in Primo Levi

Il contributo intende analizzare il rapporto tra lo scrittore e il chimico nell'opera saggistica ... more Il contributo intende analizzare il rapporto tra lo scrittore e il chimico nell'opera saggistica e narrativa di Primo Levi. La lettura dei suoi scritti rivela come anche l'esperienza più indicibile possa essere comunicata a chi sta al di là del filo spinato attraverso un'invenzione retorica che filtra e ricrea un ordine come resistenza all'inferno del male. Riattraversando la memoria letteraria e l'esperienza autobiografica di Levi, la scrittura letteraria rilancia la propria sfida all'indistinto caos dell'informe. Leggendo e rileggendo le opere di Primo Levi (1919-1987), da Se questo è un uomo ai Sommersi e i salvati, attraverso quelle vere e proprie avventure libere dell'intelletto che sono i racconti di Storie naturali e Vizio di forma, non può non cogliersi l'impressione che attraverso la letteratura il chimico abbia tentato di scavarsi un varco nell'impenetrabile oscurità della materia vivente e pulsante, dell'universo misterioso o dell'uomo. Uno spiraglio per comprendere il meccanismo con cui si incatenano le molecole, una chiave per capire le regole del Lager, inferno in terra, regno della distorsione di ogni logica umana. La materia prima, la Hyle, è l'antagonista del chimico che la sfida, la assedia da ogni parte per carpirne i segreti in un'avventura intellettuale e materiale che ha pochi analoghi nell'esperienza umana. L'opera di Primo Levi ne è un eccezionale esempio. Chimico, prigioniero nel Lager e scrittore, testimone dell'inferno, reduce dall'orrore dei campi di sterminio, decide di scrivere per portare testimonianza, per dovere e senso morale, per far capire «agli altri» che vivono fuori del filo spinato, cosa il Lager sia stato e come sia stato possibile costruire una così efficiente macchina di distruzione nel civilissimo XX secolo. Scrivere per capire, è questa la funzione dell'esperimento letterario di Se questo è un uomo, scritto «non per formulare nuovi capi di accusa; potrà piuttosto fornire documenti per uno studio pacato di alcuni aspetti dell'animo umano». 1 Il bisogno di raccontare urge e brucia come un istinto primario, è un impulso immediato e violento di cui liberarsi, e un incubo da dimenticare, quello di tutti i reduci, di raccontare e non essere creduti. 2 A questo scopo il chimico-montatore cerca le parole adatte a dire l'indicibile e le dispone in geometrie razionali che oppongano la loro forza d'urto al caos indistinto che ha rischiato di travolgere per sempre il superstite. La salvezza delle parole-come recita una delle quattro traiettorie che uniscono i due poli del grafo premesso alla Ricerca delle radici-garantisce ordine e sistema, dona uno spessore da frapporre tra due regni, il notturno e il diurno, le stelle e gli abissi. Tale è la funzione della letteratura nel primo e nell'ultimo Levi, un argine all'insania generata dal grembo stesso della ragione umana e perciò ripetibile. L'uomo, creatura di spirito divino e di materia, dirà nel Sistema periodico, è un miscuglio di luce e di abisso, è un animale sorprendente e perlopiù ignoto che deve essere esplorato dallo sguardo del chimico affinché lo scrittore possa riordinare i confusi e scomposti frammenti che lo compongono. Abisso di contrasti è anche l'universo e la realtà che lo sostanzia che il chimico ha il compito di indagare prestando i ferri del suo mestiere allo scrittore. Osservate attentamente, le opere narrative, saggistiche e in versi che compongono l'universo scritto di Primo Levi rivelano un microcosmo vario e sfaccettato in cui coesistono aspetti anche notevolmente contrastanti: la voce del reduce e quella del chimico, lo sguardo dello scrittore e quello dello scienziato, la curiosità per i misteri e l'ossequio alla chiarezza. Queste differenti anime, come Levi le chiamava, esercitano sul reale una analoga funzione conoscitiva che trova sul piano della scrittura un filtro selettivo che riordina i confusi segni dell'esperienza. Pur nella varietà talvolta estrema degli interessi culturali-Giobbe, Darwin, Rabelais, Dante, Russell-i 'due mezzi cervelli' che compongono l'unità dell'uomo-chimico-scrittore Primo Levi gli fornirono due differenti prospettive da cui osservare l'animale-uomo; due lenti accomunate dalla

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InVerbis, 2019

Il saggio indaga sulla funzione simbolica del tema della morte nei romanzi siciliani post-risorgi... more Il saggio indaga sulla funzione simbolica del tema della morte nei romanzi siciliani post-risorgimentali, I vecchi e i giovani di Pirandello e Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa. La morte, infatti, non \ue8 solo tema ricorrente di queste opere; essa diviene figurazione simbolica della fine di un\u2019era, di un mondo e di tutti gli oggetti materiali che ne incarnano l\u2019emblema. \uc8 figura della fuga dal tempo e dalla storia, volont\ue0 di permanere nello spazio fittizio dei ricordi, un modo per restituire alla letteratura il compito che le \ue8 proprio, quello di far rivivere il rimosso, l\u2019inaudito, il represso, l\u2019escluso dalla storiaThe essay investigates the symbolic function of the theme of death in Sicilian novels, I vecchi e i giovani of Pirandello and Il Gattopardo of Tomasi di Lampedusa. Death, infact, is not only a recurring theme of these works; it becomes a symbolic figuration of the end of a era, of a world and of all the material objects that embody its emblem. It is a figure of the escape from time and history, a will to remain in the fictitious space of memories, a way to give back to literature the task that is its own, that of reviving the removed, the unheard-of, the repressed

Research paper thumbnail of Orrori e meraviglie nel teatro tragico tra Cinque e Seicento

Critica Letteraria, 2014

Orrori e meraviglie nel teatro tragico tra Cinque e Seicento the essay esamins some religious ita... more Orrori e meraviglie nel teatro tragico tra Cinque e Seicento the essay esamins some religious italian tragedies-Crisanto by Hortensio Scammacca (1632), Il Pellegrino and Il bartolomeo by tommaso Aversa (1641) (1644) and La reina di Scotia by Federico della Valle (1628)-written in the Age of Controriforma and barocco, when tragic theatre, in particolar, offers to Christian propaganda a powerful instrument of moral repentance. religious tragedies stage the war between the Good and Evil and the final triumph of Good, through rhethorical strategies and a singular connection between immagins, words, music and theatrical machines. this kind of plays expresse the authentic meaning of barocco religious tragedy. Nell'ambito delle forme teatrali che tra Controriforma e barocco proiettano sulla scena le inquietudini e le tensioni morali del tempo, la tragedia sacra italiana offre un singolare campo di sperimentazioni nel quale le sopravvivenze dell'antico, nelle forme del riuso del mito pagano, e le cogenti istanze della cultura controriformistica trovano efficace sintesi generando straordinari effetti morali di commozione e redenzione 1. Finalizzato alla propaganda religiosa, a produrre nel pubblico, soggetto attivo dello spettacolo, pietà e terrore, secondo le regole aristoteliche, il teatro sacro diventa uno spazio in cui sacro e 1 Per la storia del teatro tragico barocco si rimanda ai classici studi di F. Angelini,

Research paper thumbnail of L'ideologia imperiale di Giangiorgio Trissino tra teoria e pratica poetica nell'Italia del primo Cinquecento

NEW DIGITAL FRONTIERS UNIPAPRESS, 2019

The very long 27 books ofL'Italia liberata dai Goti in loose verses, composed by Giangiorgio ... more The very long 27 books ofL'Italia liberata dai Goti in loose verses, composed by Giangiorgio Trissino (1478-1550) in the early 1920s, found an epic poetry model that intends to respond to the crisis of the Italian states, aggravated after 1494 , and the political-cultural necessity of a founding myth, which the poet traces back to the Gothic war fought on the Italian peninsula between 535 and 553. As we will try to illustrate by rereading some passages of the epic poem, the pro-imperial option of the Vicenza literate, anachronistic and conservative, however, recognizes in the work and figure of the emperor Charles V of Habsburg ideals of unity, justice and universal peace and aligns with the cultural policy of the renovatio started by Erasmus of Rotterdam. Given the ideological nature of this artistic operation, the connection between the structural and rhetorical-poetic motifs (units, centripetal guidelines of the actions) and the political ideology of the absolutist imperialism of a Habsburg prince, enemy of every autonomous freedom of states, is evident Italians and European monarchies

Research paper thumbnail of Néixer de les entranyes d'una dona morta: Pasolini i la generaciò dels fills

Research paper thumbnail of Le Appassionate" in camera oscura

Il contributo intende indagare gli effetti dell\u2019intreccio tra fotografia, psichiatria e inve... more Il contributo intende indagare gli effetti dell\u2019intreccio tra fotografia, psichiatria e invenzione letteraria nella raccolta Le Appassionate di Luigi Capuana. nella quale emergono gli interessi dello scrittore nei confronti della scienza psichiatrica e del mistero della mente umana. Inserite nel contesto culturale del secolo di Darwin, le novelle in esame testimoniano la diffusione in Italia delle pi\uf9 moderne teorie mediche sull\u2019isteria, il magnetismo e il sonnambulismo e gli effetti sulle tecniche narrative. Le Appassionate, ritratte con la precisione analitica dello scienziato dimezzato e lo sguardo del fotografo dilettante, contribuiscono a costruire il paradigma della donna isterica nel secondo Ottocento.The grant is intended to investigate the effects of the plot between photography, psychiatry and literary invention in the collection Le Appassionate of Luigi Capuana. in which emerge the writer\u2019s interest against the psychiatric science and mystery of the human mind. Place in the cultural context of Darwin\u2019s century, the stories in question testify to the spread in Italy the latest medical theories on hysteria, magnetism, and somnambulism and effects on narrative techniques. Le Appassionate, portrayed with the analytical precision of a scientist and an amateur photographer, helping to build the paradigm of the hysterical woman in the late nineteenth century

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Se di sicilianità si vuol continuare a parlare nel caso di Bonaviri, per un residuo di gusto di c... more Se di sicilianità si vuol continuare a parlare nel caso di Bonaviri, per un residuo di gusto di catalogazione naturalistica, si deve risalire a una sicilianità empedoclea, con propaggini in una scienza tra algebrica e alchimistica di origine araba (e forse indiana e caldea) […]».

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Il saggio indaga i modelli del sapere scientifico nello specifico delle opere di Galileo Galilei,... more Il saggio indaga i modelli del sapere scientifico nello specifico delle opere di Galileo Galilei, Il Saggiatore, in particolare, analizzandone il registro espressivo, lo stile, le formule metaforiche che rivelano uno stile e un modello di pensiero. La prosa scientifica di Galilei, elogiata da Leopardi, diviene paradigma di chiarezza e di lucidit\ue0 del discorso argomentativo e saggistico della prosa italian

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Critica Letteraria, 2016

Il saggio offre una riflessione sulla prospettiva simbolico-religiosa che anima l'intera attività... more Il saggio offre una riflessione sulla prospettiva simbolico-religiosa che anima l'intera attività letteraria e diplomatico-politica di borgese, dagli anni prebellici fino alla morte. Gli scritti di natura saggistica, le riflessioni critiche in rivista, infine, il primo suo romanzo, Rubè (1921), mostrano quanto radicata fosse nello scrittore l'esigenza di un rinnovamento morale attraverso l'edificazione di una nuova cultura, di un mondo nuovo. L'impegno politico-culturale profuso negli anni del secondo dopoguerra costituisce l'epilogo di una ininterrotta ricerca di utopia nel segno di un umanesimo civile e cristiano. ★ this essay looks at at the symbolic-religious perspective that animates the entire literary and diplomatic-political activity of borgese, from the prewar years until his death. His essays, his critical reflections in journals and his first novel, Rubè (1921), show the degree of importance the author attached to a moral renewal by means of the construction of a new culture, of a new world. His political engagement after the Second World War forms the epilogue to a long search for utopia marked by a civil and Christian humanism.

Research paper thumbnail of Il Marchese di Rocccaverdina tra crisi di coscienza e nuovi spiritualismi di primo '900

Research paper thumbnail of recensione a I.U. Tarchetti,'Una nobile follia', a cura di L. Spalanca

Research paper thumbnail of La Morte Tragica Nel Cinquecento. Poetiche a Confronto in Trissino e in Tasso

Una riflessione sul teatro tragico cinquecentesco, tra formulazioni teoriche e prassi poetiche, i... more Una riflessione sul teatro tragico cinquecentesco, tra formulazioni teoriche e prassi poetiche, invita all\u2019analisi di due opere significative per gli sviluppi della drammaturgia tragica, la Sofonisba di Gian Giorgio Trissino e Il Torrismondo di Torquato Tasso. Le pi\uf9 recenti indagini nel campo teorico e poetico hanno evidenziato le principali direzioni intraprese dalle sperimentazioni dei maggiori autori, da Trissino a Giraldi Cinzio da Rucellai e Alemanni a Tasso, mostrando il passaggio da un modello \u2013 quello esemplato dalla Sofonisba trissiniana \u2013 che, pur inaugurando la drammaturgia tragica italiana in versi sciolti, \ue8 saldamente ancorato alla teorica aristotelica, a un altro \u2013 quello tassiano \u2013 che apre il tragico alle lacerazioni irrisolvibili della coscienza, imprimendo un nuovo corso ai suoi paradigmi poetici. Lo studio lessicale, linguistico e stilistico delle due opere, in risonanza con il dibattito teorico contemporaneo, offre la possibilit\ue0 di misurare da vicino le trasformazioni del genere tragico lungo il corso del Cinquecento e di apprezzare i debiti, gli apporti e i limiti che nell\u2019un caso e nell\u2019altro i modelli, greci o latini, cristiani o classico-pagani, esercitano sulla composizione formale e sulla concezione politico-culturale che la Sofonisba e il Torrismondo intendono rappresentare

Research paper thumbnail of Come essere moderni guardando al passato. A proposito di Futuro del "classico" di Salvatore Settis

Research paper thumbnail of Rube' e Il Nuovo Umanesimo DI Giuseppe Antonio Borgese

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Research paper thumbnail of Il linguaggio delle passioni nella 'Liberata' di Tasso. L'episodio di Sofronia e Olindo

The essay analyzes and develops the rhetoric of the language of passions in the Christian poem by... more The essay analyzes and develops the rhetoric of the language of passions in the Christian poem by Tasso, Gerusalemme liberata, in particular in the episode of the two young lovers, Sofronia and Olindo, protagonists of Liberata II. The story of the couple closely resembles that of two other lovers and martyrs of the faith whose poem will sing in the last song, Gildippe and Odoardo but also very closely recalls the tragic and rebirth fate of the Saracen heroine, Clorinda, baptized in point of death and then transformed into a high cypress. All played, in fact, on the rhetoric of metamorphosis, the episode of Sofronia and Olindo, passed from the stake to the wedding, preludes the elegiac funeral motif of the tree on the grave, thus binding itself to the tragic fate of Clorinda. The octaves of Sofronia and Olindo are therefore examples of the power of post-Tridentine ideology, the strength of the tragic language of the passions and, ultimately, the spectacular function of the poetic word

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Il contributo intende analizzare il rapporto tra lo scrittore e il chimico nell'opera saggistica ... more Il contributo intende analizzare il rapporto tra lo scrittore e il chimico nell'opera saggistica e narrativa di Primo Levi. La lettura dei suoi scritti rivela come anche l'esperienza più indicibile possa essere comunicata a chi sta al di là del filo spinato attraverso un'invenzione retorica che filtra e ricrea un ordine come resistenza all'inferno del male. Riattraversando la memoria letteraria e l'esperienza autobiografica di Levi, la scrittura letteraria rilancia la propria sfida all'indistinto caos dell'informe. Leggendo e rileggendo le opere di Primo Levi (1919-1987), da Se questo è un uomo ai Sommersi e i salvati, attraverso quelle vere e proprie avventure libere dell'intelletto che sono i racconti di Storie naturali e Vizio di forma, non può non cogliersi l'impressione che attraverso la letteratura il chimico abbia tentato di scavarsi un varco nell'impenetrabile oscurità della materia vivente e pulsante, dell'universo misterioso o dell'uomo. Uno spiraglio per comprendere il meccanismo con cui si incatenano le molecole, una chiave per capire le regole del Lager, inferno in terra, regno della distorsione di ogni logica umana. La materia prima, la Hyle, è l'antagonista del chimico che la sfida, la assedia da ogni parte per carpirne i segreti in un'avventura intellettuale e materiale che ha pochi analoghi nell'esperienza umana. L'opera di Primo Levi ne è un eccezionale esempio. Chimico, prigioniero nel Lager e scrittore, testimone dell'inferno, reduce dall'orrore dei campi di sterminio, decide di scrivere per portare testimonianza, per dovere e senso morale, per far capire «agli altri» che vivono fuori del filo spinato, cosa il Lager sia stato e come sia stato possibile costruire una così efficiente macchina di distruzione nel civilissimo XX secolo. Scrivere per capire, è questa la funzione dell'esperimento letterario di Se questo è un uomo, scritto «non per formulare nuovi capi di accusa; potrà piuttosto fornire documenti per uno studio pacato di alcuni aspetti dell'animo umano». 1 Il bisogno di raccontare urge e brucia come un istinto primario, è un impulso immediato e violento di cui liberarsi, e un incubo da dimenticare, quello di tutti i reduci, di raccontare e non essere creduti. 2 A questo scopo il chimico-montatore cerca le parole adatte a dire l'indicibile e le dispone in geometrie razionali che oppongano la loro forza d'urto al caos indistinto che ha rischiato di travolgere per sempre il superstite. La salvezza delle parole-come recita una delle quattro traiettorie che uniscono i due poli del grafo premesso alla Ricerca delle radici-garantisce ordine e sistema, dona uno spessore da frapporre tra due regni, il notturno e il diurno, le stelle e gli abissi. Tale è la funzione della letteratura nel primo e nell'ultimo Levi, un argine all'insania generata dal grembo stesso della ragione umana e perciò ripetibile. L'uomo, creatura di spirito divino e di materia, dirà nel Sistema periodico, è un miscuglio di luce e di abisso, è un animale sorprendente e perlopiù ignoto che deve essere esplorato dallo sguardo del chimico affinché lo scrittore possa riordinare i confusi e scomposti frammenti che lo compongono. Abisso di contrasti è anche l'universo e la realtà che lo sostanzia che il chimico ha il compito di indagare prestando i ferri del suo mestiere allo scrittore. Osservate attentamente, le opere narrative, saggistiche e in versi che compongono l'universo scritto di Primo Levi rivelano un microcosmo vario e sfaccettato in cui coesistono aspetti anche notevolmente contrastanti: la voce del reduce e quella del chimico, lo sguardo dello scrittore e quello dello scienziato, la curiosità per i misteri e l'ossequio alla chiarezza. Queste differenti anime, come Levi le chiamava, esercitano sul reale una analoga funzione conoscitiva che trova sul piano della scrittura un filtro selettivo che riordina i confusi segni dell'esperienza. Pur nella varietà talvolta estrema degli interessi culturali-Giobbe, Darwin, Rabelais, Dante, Russell-i 'due mezzi cervelli' che compongono l'unità dell'uomo-chimico-scrittore Primo Levi gli fornirono due differenti prospettive da cui osservare l'animale-uomo; due lenti accomunate dalla