Ettore Napione - Academia.edu (original) (raw)
Papers by Ettore Napione
Il volume raccoglie ed amplia gli interventi esposti al convegno di studi La Santissima Trinità i... more Il volume raccoglie ed amplia gli interventi esposti al convegno di studi La Santissima Trinità in Monte Oliveto. Un monastero vallombrosano alle porte di Verona (Verona, 24-25 marzo 2023). La pubblicazione è stata sottoposta a una procedura di valutazione qualitativa e a un'accettazione dei contributi basata su duplice peer-review.
Hortus artium medievalium, 2002
Le stringenti analogie tra quattro lastre a rilievo, due provenienti da Cisano sullago di Garda, ... more Le stringenti analogie tra quattro lastre a rilievo, due provenienti da Cisano sullago di Garda, e due da Vicenza-rispettivamente dalla basilica dei santi Felice e Fortunato e dalla chiesa cattedrale-hanno condotto a ricostruire l'identita artistica di una maestranza di lapicidi, operante al principia del lX-secolo, che si e voluto chiamare officina berico-benacense. Lo studio di questa maestranza ha favorito una riflessione articolata sull'organizzazione delle botteghe di scultura della prima eta carolingia, in relazione ai committenti, ai contesti di lavoro, all' approvvigionamento della pietra ed aile tecniche esecutive.
Il saggio inizia a pag. 59
Con il sostegno della FONDAZIONE CRUP CASSA DI RISPARMIO DI UDINE E PORDENONE Curatore scientific... more Con il sostegno della FONDAZIONE CRUP CASSA DI RISPARMIO DI UDINE E PORDENONE Curatore scientifico del convegno e degli atti: VALENTINO PACE Cura redazionale: PAOLA TARANTELLI, LAURA CHINELLATO Bibliografia: PAOLA TARANTELLI Indici: VERONICA DEL RE Convegno internazionale di studi "L'VIII secolo: un secolo inquieto" Cividale del Friuli, 4-7 dicembre 2008, Chiesa di Santa Maria dei Battuti Organizzazione: Comune di Cividale del Friuli -Assessorato alla Cultura in collaborazione con Università degli Studi di Udine Patrocini:
Forme e significati della 'firma' d'artista. Contributi sul Medioevo, fra premesse classiche e pr... more Forme e significati della 'firma' d'artista. Contributi sul Medioevo, fra premesse classiche e prospettive moderne a cura di Maria Monica Donato -137 -OPERA · NOMINA · HISTORIAE 1, 2009 I CONFINI DI GIOVANNI DI RIGINO, NOTAIO E SCULTORE. AUTOPROMOZIONE DI UN ARTISTA NELLA VERONA DEL TRECENTO ETTORE NAPIONE Giovanni di Rigino è il solo scultore veronese del XIV secolo di cui si conservano delle opere lapidee firmate, dopo il 'primitivo' maestro Poia 1 . La letteratura artistica lo ricorda soprattutto per l'ardita identificazione proposta da Gian Lorenzo Mellini con il Maestro dell'arca di Mastino II della Scala, l'artefice dei «miracoli d'immagine e realtà» 2 del monumento funebre eponimo e della statua equestre di Cangrande I della Scala. L'attribuzione è ormai insostenibile, non regge il confronto stilistico e si dimostra fragile nella corrispondenza documentaria 3 . Eppure, Giovanni di Rigino fu un personaggio interessante e, a suo modo, emblematico. Sia perché le sue statue rappresentano la cultura figurativa religiosa 'popolare' in territorio scaligero negli ultimi trent'anni del secolo, sia, soprattutto, perché, in forza della sua duplice professione di scultore e di notaio, si rese protagonista di una inconsueta 'propaganda' personale, fra l'altro celebrando se stesso con un capitello-edicola votivo pubblico, corredato di un'iscrizione memoriale e autoreferenziale. Questo articolo è strettamente correlato agli approfondimenti su Giovanni di Rigino nel volume E. NAPIONE, Le arche scaligere di Verona, Venezia 2009, e in particolare nel paragrafo Giovanni di , di cui costituisce un'integrazione indispensabile, specialmente per la conoscenza dei documenti e per l'analisi delle opere firmate. L'autore desidera ringraziare
Il volume raccoglie ed amplia gli interventi esposti al convegno di studi La Santissima Trinità i... more Il volume raccoglie ed amplia gli interventi esposti al convegno di studi La Santissima Trinità in Monte Oliveto. Un monastero vallombrosano alle porte di Verona (Verona, 24-25 marzo 2023). La pubblicazione è stata sottoposta a una procedura di valutazione qualitativa e a un'accettazione dei contributi basata su duplice peer-review.
Hortus artium medievalium, 2002
Le stringenti analogie tra quattro lastre a rilievo, due provenienti da Cisano sullago di Garda, ... more Le stringenti analogie tra quattro lastre a rilievo, due provenienti da Cisano sullago di Garda, e due da Vicenza-rispettivamente dalla basilica dei santi Felice e Fortunato e dalla chiesa cattedrale-hanno condotto a ricostruire l'identita artistica di una maestranza di lapicidi, operante al principia del lX-secolo, che si e voluto chiamare officina berico-benacense. Lo studio di questa maestranza ha favorito una riflessione articolata sull'organizzazione delle botteghe di scultura della prima eta carolingia, in relazione ai committenti, ai contesti di lavoro, all' approvvigionamento della pietra ed aile tecniche esecutive.
Il saggio inizia a pag. 59
Con il sostegno della FONDAZIONE CRUP CASSA DI RISPARMIO DI UDINE E PORDENONE Curatore scientific... more Con il sostegno della FONDAZIONE CRUP CASSA DI RISPARMIO DI UDINE E PORDENONE Curatore scientifico del convegno e degli atti: VALENTINO PACE Cura redazionale: PAOLA TARANTELLI, LAURA CHINELLATO Bibliografia: PAOLA TARANTELLI Indici: VERONICA DEL RE Convegno internazionale di studi "L'VIII secolo: un secolo inquieto" Cividale del Friuli, 4-7 dicembre 2008, Chiesa di Santa Maria dei Battuti Organizzazione: Comune di Cividale del Friuli -Assessorato alla Cultura in collaborazione con Università degli Studi di Udine Patrocini:
Forme e significati della 'firma' d'artista. Contributi sul Medioevo, fra premesse classiche e pr... more Forme e significati della 'firma' d'artista. Contributi sul Medioevo, fra premesse classiche e prospettive moderne a cura di Maria Monica Donato -137 -OPERA · NOMINA · HISTORIAE 1, 2009 I CONFINI DI GIOVANNI DI RIGINO, NOTAIO E SCULTORE. AUTOPROMOZIONE DI UN ARTISTA NELLA VERONA DEL TRECENTO ETTORE NAPIONE Giovanni di Rigino è il solo scultore veronese del XIV secolo di cui si conservano delle opere lapidee firmate, dopo il 'primitivo' maestro Poia 1 . La letteratura artistica lo ricorda soprattutto per l'ardita identificazione proposta da Gian Lorenzo Mellini con il Maestro dell'arca di Mastino II della Scala, l'artefice dei «miracoli d'immagine e realtà» 2 del monumento funebre eponimo e della statua equestre di Cangrande I della Scala. L'attribuzione è ormai insostenibile, non regge il confronto stilistico e si dimostra fragile nella corrispondenza documentaria 3 . Eppure, Giovanni di Rigino fu un personaggio interessante e, a suo modo, emblematico. Sia perché le sue statue rappresentano la cultura figurativa religiosa 'popolare' in territorio scaligero negli ultimi trent'anni del secolo, sia, soprattutto, perché, in forza della sua duplice professione di scultore e di notaio, si rese protagonista di una inconsueta 'propaganda' personale, fra l'altro celebrando se stesso con un capitello-edicola votivo pubblico, corredato di un'iscrizione memoriale e autoreferenziale. Questo articolo è strettamente correlato agli approfondimenti su Giovanni di Rigino nel volume E. NAPIONE, Le arche scaligere di Verona, Venezia 2009, e in particolare nel paragrafo Giovanni di , di cui costituisce un'integrazione indispensabile, specialmente per la conoscenza dei documenti e per l'analisi delle opere firmate. L'autore desidera ringraziare
Il testo originale della tesi di laurea di Giuseppe Carraro è stato corretto dal punto di vista r... more Il testo originale della tesi di laurea di Giuseppe Carraro è stato corretto dal punto di vista redazionale per migliorarne la leggibilità. Gli interventi sull'originale non sono stati sostanziali né contenutistici: si è provveduto a correggere i refusi, a dare uniformità alle citazioni bibliografiche, a sciogliere le abbreviazioni, oltre che ad apportare alcune lievi modifiche della punteggiatura. L'impaginazione è stata pensata in modo da consentire una fruizione più agevole della tesi, indicando in corsivo le citazioni dei testi latini, in maiuscoletto le iscrizioni.
La ricerca e l' edizione hanno goduto del sostegno, della comprensione e della paziente attesa de... more La ricerca e l' edizione hanno goduto del sostegno, della comprensione e della paziente attesa della Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona, a cui rivolgiamo la nostra riconoscenza. Si ringrazia la Biblioteca Capitolare di Verona per la cortesia e la disponibilità accordata durante le ricerche. Si esprime gratitudine particolare a mons. Dario Cervato e a Bruna Adami. Un sentito ringraziamento a Denise Modonesi, che ha seguito le fasi iniziali di sviluppo del progetto, a Stefania Fabrello, che ha redatto la prima formulazione del Repertorio a conclusione del volume, a Gianni Peretti, Cinzia Soffi ati, Paola Sancassani e a tutto il personale del Coordinamento Musei Monumenti del Comune di Verona.