Jonathan Faralli - Academia.edu (original) (raw)

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Drafts by Jonathan Faralli

Petit Bois, 1990

Marimba solo piece

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Papers by Jonathan Faralli

For tape mp3 download https://drive.google.com/file/d/19Mb7UbXCkT0iqQFKpWWTviQxjJE\_m9x4/view

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Tabula in paradisum, 2020

Piece in 3 movements for vibes and piano dedicated to all people missed for the covid 19 pandemy.... more Piece in 3 movements for vibes and piano dedicated to all people missed for the covid 19 pandemy. The stile of composition is a revised and redisigned spectralism.

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Books by Jonathan Faralli

Suite per xilofono e piano, 2022

Suite per xilofono e pianoforte Il repertorio per xilofono e pianoforte, non è vasto, molte sono... more Suite per xilofono e pianoforte

Il repertorio per xilofono e pianoforte, non è vasto, molte sono le trascrizioni, ma pochissimi sono i brani originali. Un vuoto imbarazzante per uno strumento largamente impiegato in orchestra e nella didattica, in special modo in quella orientata verso chi inizia a studiare gli strumenti a
percussione. Mi sono sempre chiesto il perché di questa mancanza senza trovare ragioni precise.
Già nel passato esistevano solisti dello strumento che si cimentavano in concerti solistici. A Bologna nel 1695, a dimostrazione della confusione dell’epoca, un musicista di nome Giuseppe Paradossi pubblicò un metodo dal titolo "Modo facile di suonare il sistro, nomato il timpano", che conteneva il disegno di uno xilofono a dodici tasti e numerose tavole a esso dedicate che avevano per tema danze contadine.
Dobbiamo arrivare al 1830 per trovare le prime notizie concrete sull’ esistenza dello xilofono nella pratica comune e sul suo uso concertistico. Il compositore Mendelssohn fu impressionato in maniera molto
favorevole (e con lui anche Chopin e Liszt) dal virtuosismo esecutivo di un musicista ebreo di nazionalità russa, Michal Josef Gusikow, che aveva perfezionato una tecnica strumentale di grande portata.
Fu proprio questo funambolesco interprete, con le sue acclamate tournè concertistiche, a far conoscere questo strumento a tastiera in tutta l'Europa.
Un impiego efficace dello xilofono fu fatto nella "Dance macabre" di Saint Saens, quasi a imitare suono delle ossa: si può considerare questa la prima volta che lo xilofono venne impiegato nella musica europea
d'autore; siamo nel 1874.
Immaginando che il famoso compositore, Camille Saint-Saens, innamorato dello strumento, si fosse cimentato nella composizione di un brano per xilofono e pianoforte, ho elaborato, la Suite, partendo da
temi e accompagnamenti originali dell’epoca. Il risultato è una composizione in quattro movimenti
(Capricciosamente, Berceuse, Minuetto e Allegro ma non troppo) composta appunto a la manier de Camille Saint Seans. L’atmosfera è quella tonale di fine 800, con armonie e melodie ispirate allo stile musicale del famoso compositore.
Sperando che possa piacere e che sia di stimolo allo studio degli studenti di percussione, vi invito a eseguire e divulgare questo materiale.
Jonathan Faralli

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Teaching Documents by Jonathan Faralli

Repexil, 2020

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Petit Bois, 1990

Marimba solo piece

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Tabula in paradisum, 2020

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Suite per xilofono e piano, 2022

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Il repertorio per xilofono e pianoforte, non è vasto, molte sono le trascrizioni, ma pochissimi sono i brani originali. Un vuoto imbarazzante per uno strumento largamente impiegato in orchestra e nella didattica, in special modo in quella orientata verso chi inizia a studiare gli strumenti a
percussione. Mi sono sempre chiesto il perché di questa mancanza senza trovare ragioni precise.
Già nel passato esistevano solisti dello strumento che si cimentavano in concerti solistici. A Bologna nel 1695, a dimostrazione della confusione dell’epoca, un musicista di nome Giuseppe Paradossi pubblicò un metodo dal titolo "Modo facile di suonare il sistro, nomato il timpano", che conteneva il disegno di uno xilofono a dodici tasti e numerose tavole a esso dedicate che avevano per tema danze contadine.
Dobbiamo arrivare al 1830 per trovare le prime notizie concrete sull’ esistenza dello xilofono nella pratica comune e sul suo uso concertistico. Il compositore Mendelssohn fu impressionato in maniera molto
favorevole (e con lui anche Chopin e Liszt) dal virtuosismo esecutivo di un musicista ebreo di nazionalità russa, Michal Josef Gusikow, che aveva perfezionato una tecnica strumentale di grande portata.
Fu proprio questo funambolesco interprete, con le sue acclamate tournè concertistiche, a far conoscere questo strumento a tastiera in tutta l'Europa.
Un impiego efficace dello xilofono fu fatto nella "Dance macabre" di Saint Saens, quasi a imitare suono delle ossa: si può considerare questa la prima volta che lo xilofono venne impiegato nella musica europea
d'autore; siamo nel 1874.
Immaginando che il famoso compositore, Camille Saint-Saens, innamorato dello strumento, si fosse cimentato nella composizione di un brano per xilofono e pianoforte, ho elaborato, la Suite, partendo da
temi e accompagnamenti originali dell’epoca. Il risultato è una composizione in quattro movimenti
(Capricciosamente, Berceuse, Minuetto e Allegro ma non troppo) composta appunto a la manier de Camille Saint Seans. L’atmosfera è quella tonale di fine 800, con armonie e melodie ispirate allo stile musicale del famoso compositore.
Sperando che possa piacere e che sia di stimolo allo studio degli studenti di percussione, vi invito a eseguire e divulgare questo materiale.
Jonathan Faralli

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Repexil, 2020

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