Lauro Mattalucci - Academia.edu (original) (raw)
Drafts by Lauro Mattalucci
Affreschi tardo gotici nella chiesa e nel chiostro di San Bernardino ad Ivrea
Justly renowned for the frescoes by Giovanni Martino Spanzotti, the church of San Bernardino in I... more Justly renowned for the frescoes by Giovanni Martino Spanzotti, the church of San Bernardino in Ivrea contains fragments of late Gothic wall paintings that have received little attention from critics. Other paintings, badly damaged, are located in a wing of the cloister of the ancient convent that flanked the church. This article reviews these paintings and seeks to offer some iconographic insights, especially for the benefit of the many people who visit the church every year.
The wall frescoed by Giovanni Martino Spanzotti in the church of San Bernardino in Ivrea also fea... more The wall frescoed by Giovanni Martino Spanzotti in the church of San Bernardino in Ivrea also features a representation of Hell. The infernal scene is divided into seven caves, each guarded by a devil holding a scroll with his name; in each cave, sinners who have committed one of the seven deadly sins are punished. In this article, we are dealing with a mysterious and disturbing figure that we encounter among those committed to the deadly sin of greed. An iconographic analysis of this figure is proposed here.
«Bollettino ASAC», vol. 18, Ivrea, 2018, pp. 143-162, 2018
After having briefly examined the remains of the architectural friezes present in Ivrea, the arti... more After having briefly examined the remains of the architectural friezes present in Ivrea, the article focuses on the tiles bearing the figure of the 'putto harvesting grapes', an image that we find in Ivrea in two different representations.
In order to understand the meaning of these images, a quick iconographic analysis was undertaken which led to consider how the putto harvesting grapes recurs, in the history of art, over a wide period of time ranging from imperial Rome to at least the entire Renaissance. It is argued that the eporedian putti harvesting grapes can be considered as an unconscious expression of an iconographic archetype, rooted in our culture and which originates from specific forms of syncretism that occurred in the Hellenistic period between Christianity and the Dionysian cult.
The article examines from an artistic and iconographic point of view the late Gothic frescoes in ... more The article examines from an artistic and iconographic point of view the late Gothic frescoes in the church of Santa Croce in Rocca Canavese
«Bollettino ASAC», vol. 17, Ivrea, 2017, pp. 165-198, 2017
Warmondo was bishop of Ivrea around the year 1000 and proud opponent of Arduino, margrave of Ivre... more Warmondo was bishop of Ivrea around the year 1000 and proud opponent of Arduino, margrave of Ivrea and king of Italy. He was declared blessed by Pope Pius IX in 1857. This article analyzes the evolution of the cult of Blessed Warmondo, in the awareness that his earthly history and, perhaps even more, his historical memory were so closely linked to the figure of Arduino di Ivrea, to make the presence of political reasons almost inevitable which, in the various historical periods, had an influence on his cult.
In this essay the frescoes (17th century) of Palazzo Marini in Borgofranco di Ivrea are examined ... more In this essay the frescoes (17th century) of Palazzo Marini in Borgofranco di Ivrea are examined (especially from the iconographic point of view). The frescoed halls of the palace offer us an interesting decorative undertaking in a provincial side, which however draws inspiration from the great Baroque season in Turin
«Bollettino ASAC», vol. 16, Ivrea, 2016, pp. 141-166
This essay examines two frescoes depicting the Blessed Peter of Luxembourg in the Canavese area ... more This essay examines two frescoes depicting the Blessed Peter of Luxembourg in the Canavese area
(province of Turin): the first (dating the second half of the fifteenth century) depicts a Resurrection from the dead, the second portrays the Blessed before the Madonna in Throne (dating last decade of XIV century). The analysis of the two works is an opportunity to reflect on the diffusion of the cult and on the iconographic aspects that characterize the artistic production that expresses faith in the Blessed.
"Studi Piemontesi", XLVI, 2, 2017, pp. 507, 518, 2017
The fresco by Giovanni Martino Spanzotti in Rivarolo Canavese and the doctrine of the Immaculate ... more The fresco by Giovanni Martino Spanzotti in Rivarolo Canavese and the doctrine of the Immaculate Conception
This essay analyze the fresco by Giovanni Martino Spanzotti depicting the Adoration of the Child with Saints Bishops in Rivarolo Canavese, A recent restoration has allowed the clarification of numerous historical and artistic uncertainties, beginning with the identity of the holy bishops. However, the latent meaning of the fresco remains uncertain due to the heterogeneity of the characters taking part in the scene. The essay argues that the subject of the fresco – that was painted a few years after Pope Sixtus IV instituted the feast of the Immaculate Conception in the midst of a fierce dispute between Maculists and Immaculists - can also be understood as a representation of the Fathers of the Church Dispute over the Immaculate Conception, an iconography that will spread in Italian painting some decades later.
Learning Organization: A Useful Concept or a Slogan?
Partendo dalle domande che tipicamente un formatore inizialmente si pone («Cosa si vuole effettiv... more Partendo dalle domande che tipicamente un formatore inizialmente si pone («Cosa si vuole effettivamente cambiare in termini di ruoli organizzativi e di comportamenti richiesti ai titolari di tali ruoli?» e «Come si può ottenere il cambiamento desiderato?») si descrivono e mettono a confronto due differenti paradigmi nell’approccio alla formazione: quello della “ingegneria della formazione” (cui è sottesa l’idea della progettabilità dell’organizzazione e quindi degli interventi formativi, direttamente conseguenti, fino alla valutazione dei risultati) e quello dello sviluppo organizzativo (che implica una relazione circolare a collegare il disegno organizzativo e la sua implementazione). Pur senza negare il contributo – sul piano tecnico – del primo paradigma, si mette in evidenza come la leva della formazione possa essere proficuamente giocata non solo a valle del disegno organizzativo, ma fin dall’inizio di un progetto di cambiamento. La formazione “entra” cioè nel processo di cambiamento organizzativo e assume finalità di chiarificazione reciproca, di messa in comune di esperienze, di creazione di consenso, di superamento delle resistenze intorno al progetto di innovazione, divenendo parte di una strategia di influenza sociale.
Il presente scritto si colloca nell’ottica di fornire un modello generale di analisi delle organi... more Il presente scritto si colloca nell’ottica di fornire un modello generale di analisi delle organizzazioni come sistemi sociali, utile a comprenderne il funzionamento, gli aspetti problematici (che sostengono gli interventi di sviluppo) e l’evoluzione del contesto. Si tratta di un approccio di tipo struttural-funzionale ispirato al sociologo americano Talcott Parsons e declinato in strumenti dalla chiara finalità metodologica (metodologia di analisi organizzativa) e didattica. La descrizione degli elementi della struttura e lo stesso modello esplicativo (ASIL) delle esigenze funzionali di una organizzazione (che vuole, proprio perché generale, mettere al riparo da approcci troppo “particolari”) si traducono in indicazioni operative ed esemplificazioni, utili ad un utilizzo del modello nella prassi consulenziale.
L'articolo affronta il tema della diversità dei quadri e degli approcci al concetto di competenza... more L'articolo affronta il tema della diversità dei quadri e degli approcci al concetto di competenza con un taglio personale, partendo cioè dall’esperienza di anni di “utilizzo” di tale concetto nelle prassi formative e consulenziali sia nei progetti seguiti in prima persona sia in quelli di colleghi, e attraversando le riflessioni e i dubbi che lo hanno accompagnato. Dalla rivisitazione di progetti e di parallele riflessioni che coprono un arco di tempo che va dal 1995 sin verso la fine del 2004 emerge un resoconto critico dell’utilizzo del concetto di competenza. Un bilancio fatto di luci ed ombre nell’ambito del quale, sul versante positivo, vi è da registrare come la riflessione sulla natura delle competenze sia servita a chiarire le modalità attraverso le quali si possono sviluppare e socializzare nuovi saperi nelle organizzazioni, mentre sul versante negativo vi è da registrare la tendenza a forzare il campo semantico del concetto di competenza sino a farla diventare una categoria ombrello inflazionata dall’uso o ingessata in repertori predefiniti, senza attenzione ai contesti organizzativi ed alle attribuzioni di senso da parte dei diversi attori sociali.
Sulla figura di Adriano Olivetti esiste una letteratura ormai amplissima che lo consacra in larga... more Sulla figura di Adriano Olivetti esiste una letteratura ormai amplissima che lo consacra in larga misura come campione di un capitalismo d'altri tempi, e che cerca spesso di trascinarlo nell'agone politico odierno. Cercando di andare oltre le retoriche che sovente connotano il personaggio, assurto a mito e soggetto ai pericoli di impropria semplificazione che hanno spesso i revival, lo scritto cerca di esplorare proprio le ragioni e le modalità con cui si è svolta tale operazione di mitopoiesi in riferimento alla sua figura ed alla cultura aziendale che egli ha interpretato.
Il presente scritto cerca di inquadrare il tema della applicazione d. lgv. 150/09 (il così detto ... more Il presente scritto cerca di inquadrare il tema della applicazione d. lgv. 150/09 (il così detto "decreto Brunetta") nell'ambito del difficile cambiamento della cultura della valutazione del personale, che assilla da molto tempo le amministrazioni pubbliche italiane. Dopo un breve rassegna dei tentativi operati dai governi passati, si entra nel merito dei pro e dei contro contenuti nelle molteplici previsioni del d.lgv. 150/09. Constatata la estrema difficoltà di cambiare ope legis la cultura valutativa, si entra poi nel merito di quali possono essere le strategie di change management che - opportunamente combinate con le sollecitazioni normative e con l'impiego di idonee tecniche gestionali - paiono in grado di far evolvere tale cultura, puntando a creare consenso e assunzione di responsabilità da parte della dirigenza pubblica.
Il presente scritto prende in esame un modello d’intervento formativo - quello di experiential le... more Il presente scritto prende in esame un modello d’intervento formativo - quello di experiential learning – che sembra trovare un unanime consenso nella comunità dei consulenti - formatori e che è sotteso da una grande varietà di metodologie e prassi formative (l’outdoor training, “il teatro d’impresa”, i “laboratori per la leadership”, l’action learning, ecc); esso è visto come occasione di attivazione di processi riflessivi in grado di sostenere un effettivo apprendimento capace di produrre nuove capacità cognitive e relazionali. A partire da una rivisitazione del modello di Kolb, l’articolo cerca di delineare, al di là delle diverse technicalities, quali sembrano essere le condizioni di validità dei processi riflessivi che coinvolgono i partecipanti. Tali condizioni si riferiscono alle seguenti connotazioni del progetto formativo:
• Il ruolo della Comunità di Apprendimento (CdA);
• L’articolazione del percorso;
• Una narrazione condivisa del percorso;
• Il distanziamento critico;
• Uno spazio nell’organizzazione reale.
L'articolo prende in esame gli affreschi presenti nella chiesa romanica di San Michele in Clivolo... more L'articolo prende in esame gli affreschi presenti nella chiesa romanica di San Michele in Clivolo a Borgo d'Ale (VC), svolgendo considerazioni sul linguaggio pittorico e su alcuni aspetti iconografici
Papers by Lauro Mattalucci
Studi Piemontesi giugno 2020, vol. XLIX, fasc. 1, 2020
In the seventeenth century the allegories and decorations of cupids and putti acquired considerab... more In the seventeenth century the allegories and decorations of cupids and putti acquired considerable popularity in Turin and in the villas of Savoy nobles. Within that fashion, we also find scenes depicting putti playing the games in vogue at the time. Among the frescoes of the marquises of San Martino’s castle in Parella we can see one of the most significant representations of this subject: a frieze that runs all along the walls of a room on the main floor gives life to a series of sixteen amusing scenes depicting games of putti. This article analyses this frieze to inquire about the commissioner, the dating and the workshop presumably responsible for its realization. It also questions the unknown source that served as a model for the execution of the frieze. In the appendix, all the sixteen scenes are closely examined, illustrating the types of game depicted in them.
trilix.biz
... Sono loro che sono in grado, oltre che di identificare le più idonee metodologie, di prospett... more ... Sono loro che sono in grado, oltre che di identificare le più idonee metodologie, di prospettare ... dare ad essa il valore di un repertorio esaustivo di azioni da intraprendere e tanto meno ... La ragione per aver selezionato talune prassi rispetto ad altre, sta in quello che, sulla base ...
Beyond the seeming training: from the learning communities to communities of practices This paper... more Beyond the seeming training: from the learning communities to communities of practices This paper describes the evolution from Learning Communities to Communities of Practice seen as a fundamental point to obtain ROI in training programs, and debates the role of training in knowledge management policies based on Communities of Practice. At the beginning the paper analyses the concept of Community of Practice, its characteristics, some theoretical implications and, particularly, the negligible role that the art of cultivating Communities of Practice seems to assign to training projects. Furthermore, focusing on training programs aimed to achieve specific organizational change, the paper investigates by means of some training experiences the problem of transforming Training Communities into Communities of Practice, and emphasizes opportunities and difficulties in such a changing process.
[
Dante places Euclid's soul in Limbo among the greatest ancient thinkers. But did he know in depth... more Dante places Euclid's soul in Limbo among the greatest ancient thinkers. But did he know in depth enough the Elements, the fundamental work of the great Greek mathematician? The paper tries to answer this question.
Affreschi tardo gotici nella chiesa e nel chiostro di San Bernardino ad Ivrea
Justly renowned for the frescoes by Giovanni Martino Spanzotti, the church of San Bernardino in I... more Justly renowned for the frescoes by Giovanni Martino Spanzotti, the church of San Bernardino in Ivrea contains fragments of late Gothic wall paintings that have received little attention from critics. Other paintings, badly damaged, are located in a wing of the cloister of the ancient convent that flanked the church. This article reviews these paintings and seeks to offer some iconographic insights, especially for the benefit of the many people who visit the church every year.
The wall frescoed by Giovanni Martino Spanzotti in the church of San Bernardino in Ivrea also fea... more The wall frescoed by Giovanni Martino Spanzotti in the church of San Bernardino in Ivrea also features a representation of Hell. The infernal scene is divided into seven caves, each guarded by a devil holding a scroll with his name; in each cave, sinners who have committed one of the seven deadly sins are punished. In this article, we are dealing with a mysterious and disturbing figure that we encounter among those committed to the deadly sin of greed. An iconographic analysis of this figure is proposed here.
«Bollettino ASAC», vol. 18, Ivrea, 2018, pp. 143-162, 2018
After having briefly examined the remains of the architectural friezes present in Ivrea, the arti... more After having briefly examined the remains of the architectural friezes present in Ivrea, the article focuses on the tiles bearing the figure of the 'putto harvesting grapes', an image that we find in Ivrea in two different representations.
In order to understand the meaning of these images, a quick iconographic analysis was undertaken which led to consider how the putto harvesting grapes recurs, in the history of art, over a wide period of time ranging from imperial Rome to at least the entire Renaissance. It is argued that the eporedian putti harvesting grapes can be considered as an unconscious expression of an iconographic archetype, rooted in our culture and which originates from specific forms of syncretism that occurred in the Hellenistic period between Christianity and the Dionysian cult.
The article examines from an artistic and iconographic point of view the late Gothic frescoes in ... more The article examines from an artistic and iconographic point of view the late Gothic frescoes in the church of Santa Croce in Rocca Canavese
«Bollettino ASAC», vol. 17, Ivrea, 2017, pp. 165-198, 2017
Warmondo was bishop of Ivrea around the year 1000 and proud opponent of Arduino, margrave of Ivre... more Warmondo was bishop of Ivrea around the year 1000 and proud opponent of Arduino, margrave of Ivrea and king of Italy. He was declared blessed by Pope Pius IX in 1857. This article analyzes the evolution of the cult of Blessed Warmondo, in the awareness that his earthly history and, perhaps even more, his historical memory were so closely linked to the figure of Arduino di Ivrea, to make the presence of political reasons almost inevitable which, in the various historical periods, had an influence on his cult.
In this essay the frescoes (17th century) of Palazzo Marini in Borgofranco di Ivrea are examined ... more In this essay the frescoes (17th century) of Palazzo Marini in Borgofranco di Ivrea are examined (especially from the iconographic point of view). The frescoed halls of the palace offer us an interesting decorative undertaking in a provincial side, which however draws inspiration from the great Baroque season in Turin
«Bollettino ASAC», vol. 16, Ivrea, 2016, pp. 141-166
This essay examines two frescoes depicting the Blessed Peter of Luxembourg in the Canavese area ... more This essay examines two frescoes depicting the Blessed Peter of Luxembourg in the Canavese area
(province of Turin): the first (dating the second half of the fifteenth century) depicts a Resurrection from the dead, the second portrays the Blessed before the Madonna in Throne (dating last decade of XIV century). The analysis of the two works is an opportunity to reflect on the diffusion of the cult and on the iconographic aspects that characterize the artistic production that expresses faith in the Blessed.
"Studi Piemontesi", XLVI, 2, 2017, pp. 507, 518, 2017
The fresco by Giovanni Martino Spanzotti in Rivarolo Canavese and the doctrine of the Immaculate ... more The fresco by Giovanni Martino Spanzotti in Rivarolo Canavese and the doctrine of the Immaculate Conception
This essay analyze the fresco by Giovanni Martino Spanzotti depicting the Adoration of the Child with Saints Bishops in Rivarolo Canavese, A recent restoration has allowed the clarification of numerous historical and artistic uncertainties, beginning with the identity of the holy bishops. However, the latent meaning of the fresco remains uncertain due to the heterogeneity of the characters taking part in the scene. The essay argues that the subject of the fresco – that was painted a few years after Pope Sixtus IV instituted the feast of the Immaculate Conception in the midst of a fierce dispute between Maculists and Immaculists - can also be understood as a representation of the Fathers of the Church Dispute over the Immaculate Conception, an iconography that will spread in Italian painting some decades later.
Learning Organization: A Useful Concept or a Slogan?
Partendo dalle domande che tipicamente un formatore inizialmente si pone («Cosa si vuole effettiv... more Partendo dalle domande che tipicamente un formatore inizialmente si pone («Cosa si vuole effettivamente cambiare in termini di ruoli organizzativi e di comportamenti richiesti ai titolari di tali ruoli?» e «Come si può ottenere il cambiamento desiderato?») si descrivono e mettono a confronto due differenti paradigmi nell’approccio alla formazione: quello della “ingegneria della formazione” (cui è sottesa l’idea della progettabilità dell’organizzazione e quindi degli interventi formativi, direttamente conseguenti, fino alla valutazione dei risultati) e quello dello sviluppo organizzativo (che implica una relazione circolare a collegare il disegno organizzativo e la sua implementazione). Pur senza negare il contributo – sul piano tecnico – del primo paradigma, si mette in evidenza come la leva della formazione possa essere proficuamente giocata non solo a valle del disegno organizzativo, ma fin dall’inizio di un progetto di cambiamento. La formazione “entra” cioè nel processo di cambiamento organizzativo e assume finalità di chiarificazione reciproca, di messa in comune di esperienze, di creazione di consenso, di superamento delle resistenze intorno al progetto di innovazione, divenendo parte di una strategia di influenza sociale.
Il presente scritto si colloca nell’ottica di fornire un modello generale di analisi delle organi... more Il presente scritto si colloca nell’ottica di fornire un modello generale di analisi delle organizzazioni come sistemi sociali, utile a comprenderne il funzionamento, gli aspetti problematici (che sostengono gli interventi di sviluppo) e l’evoluzione del contesto. Si tratta di un approccio di tipo struttural-funzionale ispirato al sociologo americano Talcott Parsons e declinato in strumenti dalla chiara finalità metodologica (metodologia di analisi organizzativa) e didattica. La descrizione degli elementi della struttura e lo stesso modello esplicativo (ASIL) delle esigenze funzionali di una organizzazione (che vuole, proprio perché generale, mettere al riparo da approcci troppo “particolari”) si traducono in indicazioni operative ed esemplificazioni, utili ad un utilizzo del modello nella prassi consulenziale.
L'articolo affronta il tema della diversità dei quadri e degli approcci al concetto di competenza... more L'articolo affronta il tema della diversità dei quadri e degli approcci al concetto di competenza con un taglio personale, partendo cioè dall’esperienza di anni di “utilizzo” di tale concetto nelle prassi formative e consulenziali sia nei progetti seguiti in prima persona sia in quelli di colleghi, e attraversando le riflessioni e i dubbi che lo hanno accompagnato. Dalla rivisitazione di progetti e di parallele riflessioni che coprono un arco di tempo che va dal 1995 sin verso la fine del 2004 emerge un resoconto critico dell’utilizzo del concetto di competenza. Un bilancio fatto di luci ed ombre nell’ambito del quale, sul versante positivo, vi è da registrare come la riflessione sulla natura delle competenze sia servita a chiarire le modalità attraverso le quali si possono sviluppare e socializzare nuovi saperi nelle organizzazioni, mentre sul versante negativo vi è da registrare la tendenza a forzare il campo semantico del concetto di competenza sino a farla diventare una categoria ombrello inflazionata dall’uso o ingessata in repertori predefiniti, senza attenzione ai contesti organizzativi ed alle attribuzioni di senso da parte dei diversi attori sociali.
Sulla figura di Adriano Olivetti esiste una letteratura ormai amplissima che lo consacra in larga... more Sulla figura di Adriano Olivetti esiste una letteratura ormai amplissima che lo consacra in larga misura come campione di un capitalismo d'altri tempi, e che cerca spesso di trascinarlo nell'agone politico odierno. Cercando di andare oltre le retoriche che sovente connotano il personaggio, assurto a mito e soggetto ai pericoli di impropria semplificazione che hanno spesso i revival, lo scritto cerca di esplorare proprio le ragioni e le modalità con cui si è svolta tale operazione di mitopoiesi in riferimento alla sua figura ed alla cultura aziendale che egli ha interpretato.
Il presente scritto cerca di inquadrare il tema della applicazione d. lgv. 150/09 (il così detto ... more Il presente scritto cerca di inquadrare il tema della applicazione d. lgv. 150/09 (il così detto "decreto Brunetta") nell'ambito del difficile cambiamento della cultura della valutazione del personale, che assilla da molto tempo le amministrazioni pubbliche italiane. Dopo un breve rassegna dei tentativi operati dai governi passati, si entra nel merito dei pro e dei contro contenuti nelle molteplici previsioni del d.lgv. 150/09. Constatata la estrema difficoltà di cambiare ope legis la cultura valutativa, si entra poi nel merito di quali possono essere le strategie di change management che - opportunamente combinate con le sollecitazioni normative e con l'impiego di idonee tecniche gestionali - paiono in grado di far evolvere tale cultura, puntando a creare consenso e assunzione di responsabilità da parte della dirigenza pubblica.
Il presente scritto prende in esame un modello d’intervento formativo - quello di experiential le... more Il presente scritto prende in esame un modello d’intervento formativo - quello di experiential learning – che sembra trovare un unanime consenso nella comunità dei consulenti - formatori e che è sotteso da una grande varietà di metodologie e prassi formative (l’outdoor training, “il teatro d’impresa”, i “laboratori per la leadership”, l’action learning, ecc); esso è visto come occasione di attivazione di processi riflessivi in grado di sostenere un effettivo apprendimento capace di produrre nuove capacità cognitive e relazionali. A partire da una rivisitazione del modello di Kolb, l’articolo cerca di delineare, al di là delle diverse technicalities, quali sembrano essere le condizioni di validità dei processi riflessivi che coinvolgono i partecipanti. Tali condizioni si riferiscono alle seguenti connotazioni del progetto formativo:
• Il ruolo della Comunità di Apprendimento (CdA);
• L’articolazione del percorso;
• Una narrazione condivisa del percorso;
• Il distanziamento critico;
• Uno spazio nell’organizzazione reale.
L'articolo prende in esame gli affreschi presenti nella chiesa romanica di San Michele in Clivolo... more L'articolo prende in esame gli affreschi presenti nella chiesa romanica di San Michele in Clivolo a Borgo d'Ale (VC), svolgendo considerazioni sul linguaggio pittorico e su alcuni aspetti iconografici
Studi Piemontesi giugno 2020, vol. XLIX, fasc. 1, 2020
In the seventeenth century the allegories and decorations of cupids and putti acquired considerab... more In the seventeenth century the allegories and decorations of cupids and putti acquired considerable popularity in Turin and in the villas of Savoy nobles. Within that fashion, we also find scenes depicting putti playing the games in vogue at the time. Among the frescoes of the marquises of San Martino’s castle in Parella we can see one of the most significant representations of this subject: a frieze that runs all along the walls of a room on the main floor gives life to a series of sixteen amusing scenes depicting games of putti. This article analyses this frieze to inquire about the commissioner, the dating and the workshop presumably responsible for its realization. It also questions the unknown source that served as a model for the execution of the frieze. In the appendix, all the sixteen scenes are closely examined, illustrating the types of game depicted in them.
trilix.biz
... Sono loro che sono in grado, oltre che di identificare le più idonee metodologie, di prospett... more ... Sono loro che sono in grado, oltre che di identificare le più idonee metodologie, di prospettare ... dare ad essa il valore di un repertorio esaustivo di azioni da intraprendere e tanto meno ... La ragione per aver selezionato talune prassi rispetto ad altre, sta in quello che, sulla base ...
Beyond the seeming training: from the learning communities to communities of practices This paper... more Beyond the seeming training: from the learning communities to communities of practices This paper describes the evolution from Learning Communities to Communities of Practice seen as a fundamental point to obtain ROI in training programs, and debates the role of training in knowledge management policies based on Communities of Practice. At the beginning the paper analyses the concept of Community of Practice, its characteristics, some theoretical implications and, particularly, the negligible role that the art of cultivating Communities of Practice seems to assign to training projects. Furthermore, focusing on training programs aimed to achieve specific organizational change, the paper investigates by means of some training experiences the problem of transforming Training Communities into Communities of Practice, and emphasizes opportunities and difficulties in such a changing process.
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Dante places Euclid's soul in Limbo among the greatest ancient thinkers. But did he know in depth... more Dante places Euclid's soul in Limbo among the greatest ancient thinkers. But did he know in depth enough the Elements, the fundamental work of the great Greek mathematician? The paper tries to answer this question.
L'immagine di Santa Liberata - a volte appellata come S. Libera o S. Delibera o S. Deliberata -ch... more L'immagine di Santa Liberata - a volte appellata come S. Libera o S. Delibera o S. Deliberata -che regge in braccio due bimbi in fasce ricorre in Piemonte e, sia pure con una frequenza che sembra minore, in Lombardia; la troviamo anche in alcune località delle Liguria mentre è quasi assente in altre regioni. Dopo aver documentato come il culto verso la santa si sia espresso in Canavese, l'indagine svolta segue prevalentemente un percorso di tipo iconografico che cerca di mettere in evidenza il problematico processo di assimilazione ufficiale da parte delle autorità ecclesiastiche di un culto ispirato da una religiosità semplice, radicato nella tradizione popolare e sostenuto da una immagine espressivamente efficace: quella della santa con i due bimbi in fasce. Vengono svolte alcune considerazioni su tale culto e si evidenziano, in questa prospettiva, quesiti ai quali ancora non si è in grado di dare risposta certa.
Articolo pubblicato su Associazione di Storia e Arte Canavesana, Bollettino n. 15, Ivrea, 2015
Viene riportato un caso di progetto in ASL di Milano: Paolo Bottazzi ed Elena Sarati ripercorrono... more Viene riportato un caso di progetto in ASL di Milano: Paolo Bottazzi ed Elena Sarati ripercorrono i passaggi che hanno accompagnato la progettazione e l'implementazione di un sistema di valutazione delle performance in accordo con la legge 150/09 e successive evoluzioni. Un lavoro che ha visto coinvolti le Strutture Controllo di Gestione e Formazione, tutti i Dirigenti, le parti sociali, e con la fondamentale committenza della Direzione Generale. Finalità del progetto è stata quella di costruire un sistema coerente e sostenibile nel contesto, obiettivo che si è sposato con l'esigenza di favorire, a tutti i livelli coinvolti, una cultura della valutazione in primis come occasione di sviluppo delle competenze del personale e di miglioramento organizzativo. Nell'articolo sono descritte le logiche del sistema, le principali caratteristiche e le strategie di implementazione - che hanno previsto un costante adattamento, a seguito anche degli sviluppi della normativa e degli accordi Governo-Sindacati in materia -, il ruolo del Controllo di Gestione e, non da ultimo, quello svolto dalla formazione attraverso diverse azioni e strumenti messi in campo in una logica prettamente di formazione intervento.
n n nu u um m me e er r ro o o 1 1 1, , , M M Ma a ar r rz z zo o o 2 2 20 0 01 1 11 1 1
L'articolo richiama l’attenzione su un tema ampiamente dibattuto negli anni ‘60 e ‘70 negli studi... more L'articolo richiama l’attenzione su un tema ampiamente dibattuto negli anni ‘60 e ‘70 negli studi di sociologia del lavoro, in collegamento anche alle passate sperimentazioni aziendali sui nuovi modelli di organizzazione del lavoro, mentre il tema oggi in gran parte relegato in secondo piano sotto la spinta di una scottante urgenza di questioni quali la disoccupazione, la precarietà del lavoro e il sistema di welfare. Dopo aver ripreso i principali capisaldi di progettazione organizzativa derivanti dall’approccio socio-tecnico, l'articolo sottolinea quali possono essere oggi i più interessanti ambiti applicativi: dalle implicazioni organizzative che entrano in gioco con la implementazione di applicazione ICT, allo sviluppo di quei sistemi a legame debole che vengono a crearsi in virtù di strategie di rete adottate per affrontare una determinata politica pubblica
Siamo sicuri che gli anni che viviamo ci portino "passi in avanti" sul piano del contrasto alle d... more Siamo sicuri che gli anni che viviamo ci portino "passi in avanti" sul piano del contrasto alle disuguaglianze anche per quanto riguarda la posizione della donna nel mondo del lavoro? Se andiamo a vedere le statistiche, appare evidente il fenomeno delle giovani mamme, pur dotate di un curriculum di studi ed esperienze di alto livello, che rinunciano al lavoro, le cosiddette opting out, ovvero quelle che nonostante l'istruzione e la qualificazione rinunciano. Dal Rapporto Istat 2014, si evince che è aumentata la quota di coloro che il lavoro lo perdono più che lasciarlo, ma nel 53% dei casi l'abbandono è volontario. Le donne rinunciano a lavorare a causa di climi aziendali tutt'altro che mommy-frendly, con welfare inesistenti, orari impossibili e nidi e asili assenti. La riduzione dei diritti – dovuta alla crisi economica degli ultimi tempi – ha comportato in molti casi drastiche riduzioni di protezione per la maternità. Le più esposte, naturalmente, sono le neomamme con contratti a tempo determinato. A fronte di questo scenario i tagli della scuola pubblica hanno peggiorato lo scenario.
For Rivista Per La Formazione, 2012
Sociologia Del Lavoro, 2006
Mathelandia is an unpublished text written as divertissement with two main goals both aimed to pr... more Mathelandia is an unpublished text written as divertissement with two main goals both aimed to promote the dialogue between the two cultures, the sciences and the humanities:
• to show the links between mathematics and logic with the art and literature
• suggest to students of secondary school or the first years of university trails (and exercises) to explore relationship between the two cultures.
A first draft of the book dates back to 1985, while the second draft, revised and corrected, dates to 2015.