Mara Cossu - Academia.edu (original) (raw)
Papers by Mara Cossu
[ECO]systems of Resilience Practices
Peri-Urban Areas and Food-Energy-Water Nexus, 2016
The displacement between the intentions of the decision making process and the continuous changes... more The displacement between the intentions of the decision making process and the continuous changes that territories undergo, both planned and unforeseen, calls for an unused “territorial consistency” of planning. Thus, it requires widening its capacity in taking into consideration the whole decision making means overlaying on concerned territories. Strategic Environmental Assessment (SEA) can be a reliable support to this shift. Through the case study of joint SEA of the EU funded Regional Operational Programmes 2014–2020 in Lombardy Region (IT), the contribution argues the potential role of an assessment approach based on a wide, shared and territorial based sustainability framework, drawn in order to properly face dynamic spatial scenarios. It is shaped to accompany the decision-making process and ensure a long-term link between spatial changes and single planning or programming activity. To outline spatial scenarios, all factors are supposed to determine the actual spatial dynamics and thus are considered and conceived as directly impacting the resilience and the vulnerability of territorial systems. This space-based approach results in acknowledgment of the value of Peri-Urban areas in terms of ecosystem services provided to urban areas as well as environmental, social and cultural relevance per se. While the urgent need for such a role to be recognized is apparent, the lack of ad hoc policies in Italy stands evident, also due to an unwillingness to integrate sectorial courses of action within a territorial focus. The proposed case study delivers specific sustainability conditions for the implementation phase, in order to bridge single provisions on Peri-Urban areas.
Multilevel green governance
Planning is a continuous and dynamic process, which needs to be considered as a part of the whole... more Planning is a continuous and dynamic process, which needs to be considered as a part of the whole decision making activity. Although law and regulation fixed procedures, its undetermined duration and the spread in time of its effects make it difficult to manage territorial transformations, in time and space. Moreover, during the implementation process, socioeconomic and environmental changes occur to the context and ask for plan adaptation. To deal with time-effectivenes, the article focusses on the importance of monitoring since early stages of plannig. To drive the process and modify contents when necessary, monitoring should effectively join planning. Environmental monitoring in particular seems to properly pose the bases for facing this challenge, following 42/01 Directive concerning the environmental effects of certain plans and programmes (Strategic Environmental Assessment Directive). Changes enacted or simply unwillingly produced by plans or programmes must be kept under con...
Le forme della periferia. Rappresentanza e organizzazione sociale nel Decimo Municipio, Apr 1, 2013
In questo contributo si racconta l’espansione di due ambiti urbani di Roma. Si problematizzano gl... more In questo contributo si racconta l’espansione di due ambiti urbani di Roma. Si problematizzano gli esiti di un’intera stagione urbanistica e si cercano chiavi di lettura in grado di osservare e interpretare embrionali forme di urbanità e e il relativo bisogno di progetto. Si propone una lettura analitica della natura degli spazi prodotti, spesso orientati alla semplificazione del modello insediativo a favore di una stretta dicotomia tra residenza e consumo. Ma tale dicotomia non é puramente sterile: porta con sé iniziative e attività messe in pratica dagli abitanti per ri-orientare le sorti del loro contesto di vita e comporta una ri-concettualizzazione della nozione di urbanità, intesa come condizione preliminare all’esercizio di una cittadinanza spazialmente situata.
http://support.microsoft.com/kb/827745/it La sperimentazione della metodologia per il monitoraggi... more http://support.microsoft.com/kb/827745/it La sperimentazione della metodologia per il monitoraggio integrato sviluppata nell'ambito della Seconda Convenzione tra Ispra e il Mattm (2007/2011) è stata condotta su casi studio appartenenti alle Regioni Convergenza dalla Task Force del PON Governance e Assistenza Tecnica -linea 2 Via-Vas del Mattm, con il Consorzio Poliedra del Politecnico di Milano.
Research in Urban Sociology, 2010
... SANDRA ANNUNZIATA AND MARA COSSU 148 ... New forms of interaction such as the internet declar... more ... SANDRA ANNUNZIATA AND MARA COSSU 148 ... New forms of interaction such as the internet declare the rise of reflexive forms of urbanity that do not require traditional public spaces for their articulation (Apostol, Antoniadis, & Banerjee, 2009), but also represent forms of ...
Le forme della periferia. Rappresentanza e organizzazione sociale nel Decimo Municipio, Apr 2013
La ricerca analizza il ruolo e le attività che la Comunità Territoriale, di seguito Comunità, ha ... more La ricerca analizza il ruolo e le attività che la Comunità Territoriale, di seguito Comunità, ha intrapreso dalla sua costituzione, avvenuta nel 2003 in occasione del dibattito sull'attuazione del Nuovo Piano Regolatore di Roma. La Comunità si costituisce sulla scia di un'esperienza madre nel Quinto Municipio che si stava attivando nel medesimo periodo, destinata a non vedere mai compiutamente la luce. Al contrario, nel Decimo Municipio, la Comunità si struttura e si fortifica fino a diventare modello a sua volta, fornendo assistenza diretta a territori che vogliano intraprendere esperienze similari.
Atti del Workshop “Il monitoraggio nelle valutazioni ambientali” Lamezia Terme, 17 Luglio 2012, Feb 2013
La sperimentazione della metodologia per il monitoraggio integrato sviluppata nell’ambito della S... more La sperimentazione della metodologia per il monitoraggio integrato sviluppata nell’ambito della Seconda
Convenzione tra Ispra e il Mattm (2007/2011) è stata condotta su casi studio appartenenti alle Regioni
Convergenza dalla Task Force del PON Governance e Assistenza Tecnica – linea 2 Via-Vas del Mattm, con
il Consorzio Poliedra del Politecnico di Milano.
Obiettivo finale è stata la verifica e la messa a punto degli elementi metodologici messi a punto nell’ambito
del Tavolo Vas Stato – Regioni – province Autonome, sulla base dell’applicazione a casi reali relativi a tipo-
logie di strumento e a scale territoriali diverse.
Le tipologie di piano/programma scelte per la sperimentazione riguardano piani urbanistici territoriali a
diverse scale e piani di settore. Il processo di scelta si è svolto di concerto con il Mattm e ISPRA al fine di
selezionare tipologie di piani secondo criteri legati alla “qualità” del processo di pianificazione e di valu-
tazione ambientale, alla leadership interna dell’Ente, nonché alla fase del percorso di pianificazione e alla
eventuale compresenza di un’altra procedura di valutazione ambientale 5 .
Le attività sono state portate avanti in stretta relazione con le Amministrazioni di riferimento, per quanto pos-
sibile, e organizzate in modo da seguirle nella costruzione dei diversi elementi che compongono il sistema
di monitoraggio:
1. Analisi della documentazione disponibile, verifica delle peculiarità attuative del singolo piano e
impostazione dei contenuti strutturanti del monitoraggio
2. Approfondimento dei quadri di riferimento per il livello provinciale e locale e definizione del sistema
degli obiettivi di sostenibilità per il caso di studio (a partire dal Catalogo Ispra)
3. Costruzione del sistema obiettivi di sostenibilità/indicatori di contesto
4. Identificazione delle azioni di piano con effetti sugli obiettivi di sostenibilità e definizione delle
rispettive peculiarità attuative (informazioni rilevabili dalle diverse fasi dell’attuazione)
5. Definizione degli indicatori di processo e di contributo del piano alla variazione del contesto, spe-
cificando le potenzialità di popolamento nelle diverse fasi dell’attuazione
6. Compilazione delle schede metadato per i diversi indicatori utilizzati
7. Definizione dello schema di governance per il monitoraggio.
Data la natura dei piani analizzati, le attività si sono concentrate sui temi del suolo e della biodiversità, per
definire non soltanto soluzioni ad hoc per il singolo piano, quanto tutti gli elementi di raccordo che consen-
tissero la costruzione di un sistema di monitoraggio integrato.
Per ciascun caso studio sono stati elaborati materiali di approfondimento specifici (tabelle, grafi, schemi,
testi), pubblicati sul sito di Ispra http://www.isprambiente.gov.it/it/temi/valutazione-ambientale-strategica-
vas e del Mattm http://www.va.minambiente.it.
REAL CORP 2013 Proceedings/Tagungsband 20-23 May 2013 – http://www.corp.at ISBN 978-3-9503110-4-4 (CD), 978-3-9503110-5-1 (print) Editors: Manfred SCHRENK, Vasily V. POPOVICH, Peter ZEILE, Pietro ELISEI
"Planning is a continuous and dynamic process, which needs to be considered as a part of the whol... more "Planning is a continuous and dynamic process, which needs to be considered as a part of the whole decision making activity. Although law and regulation fixed procedures, its undetermined duration and the spread in time of its effects make it difficult to manage territorial transformations, in time and space. Moreover, during the implementation process, socioeconomic and environmental changes occur to the context and ask for plan adaptation.
To deal with time-effectivenes, the article focusses on the importance of monitoring since early stages of plannig. To drive the process and modify contents when necessary, monitoring should effectively join planning. Environmental monitoring in particular seems to properly pose the bases for facing this challenge, following 42/01 Directive concerning the environmental effects of certain plans and programmes (Strategic Environmental Assessment Directive).
Changes enacted or simply unwillingly produced by plans or programmes must be kept under control within a common territorial framework. Beyond 42/01 Directive, the article argues integrated monitoring as a frame for testing the sustainability of overall changes induced by decision making at territorial level. It requires the definition of a governance scheme, describing subjects involved, roles and tasks for the implementation phase. The monitoring of a single plan should be considered as a part of the integrated system.
To make integrated monitoring effective, a common knowledge framework is to be defined, at proper territorial level, by public administrations. It must put in common certified data from different sources (context indicators), useful for environmental and territorial descriptions. It must also make metadata available for continuous updating.
Monitoring is a complex process involving planning and environmental authorities, stakeholders and the public. Assuming that participation should follow the whole planning process including the implementation phase, the article explores the potential breakthrough impact of monitoring in empowering participation processes.
Within this theoretical account, the article highlights the potential of integrated monitoring in supporting planning along time and within space(s), in accordance to recent Italian case studies coming from research activity by Poliedra-Politecnico di Milano - in collaboration with the Italian Ministry of Environment, Land and Sea and the Italian Institute for Environmental Protection and Research.
"
Roma by Mara Cossu
Parole chiave: abusivismo, consorzi di aitorecupero, borgate, politica di quartiere, politiche di... more Parole chiave: abusivismo, consorzi di aitorecupero, borgate, politica di quartiere, politiche di quartiere, governance neo-liberale, actually existing neoliberalisms, Roma
Books and books chapters by Mara Cossu
Research in Urban Sociology, Jan 1, 2010
The contemporary city of Rome is being built differently from the expanding post-war peripheries.... more The contemporary city of Rome is being built differently from the expanding
post-war peripheries. New, mainly private residential developments are
changing our perception of the cityscape. According to the General Plan,
these projects are designed to encourage a polycentric metropolitanization,
with mixed uses and facilities. But they have been critiqued for producing
urbanscapes that ‘discourage urbanity’ because the relevant organizational
and functional dimensions of public life have been almost totally neglected:
foremost among these are the provision of public goods, services to citizens,
high-quality standards of construction and an infrastructure allowing for
spatial mobility. The main argument for urbanity emphasizes ‘the way of
using the space of the city’ in combination with spontaneous forms of
interaction within that urban space. This argument contests the production
of the contemporary suburban areas of the city and is based upon a sort of
nostalgia for the urbanism inherited in the romantic conceptualization of the
modern European city, made visible in the celebrations of historical city
places. It gives rise to dissatisfaction with the recently built environment
which has been critiqued for its ‘absence of urbanity’.
Despite – or perhaps because of – this criticism, little attention has been
given to deepen the quality of life in those places from an agents-based
perspective.In-depth interviews with local residents suggest that these
communities represent ‘reserves of urbanity’ in which new forms of
interaction may be interpreted as the ‘learning process of living together’,
a precondition of both tolerance and civil respect that works as preliminary
step in the achievement of public life in the urban periphery.
Talks by Mara Cossu
[ECO]systems of Resilience Practices
Peri-Urban Areas and Food-Energy-Water Nexus, 2016
The displacement between the intentions of the decision making process and the continuous changes... more The displacement between the intentions of the decision making process and the continuous changes that territories undergo, both planned and unforeseen, calls for an unused “territorial consistency” of planning. Thus, it requires widening its capacity in taking into consideration the whole decision making means overlaying on concerned territories. Strategic Environmental Assessment (SEA) can be a reliable support to this shift. Through the case study of joint SEA of the EU funded Regional Operational Programmes 2014–2020 in Lombardy Region (IT), the contribution argues the potential role of an assessment approach based on a wide, shared and territorial based sustainability framework, drawn in order to properly face dynamic spatial scenarios. It is shaped to accompany the decision-making process and ensure a long-term link between spatial changes and single planning or programming activity. To outline spatial scenarios, all factors are supposed to determine the actual spatial dynamics and thus are considered and conceived as directly impacting the resilience and the vulnerability of territorial systems. This space-based approach results in acknowledgment of the value of Peri-Urban areas in terms of ecosystem services provided to urban areas as well as environmental, social and cultural relevance per se. While the urgent need for such a role to be recognized is apparent, the lack of ad hoc policies in Italy stands evident, also due to an unwillingness to integrate sectorial courses of action within a territorial focus. The proposed case study delivers specific sustainability conditions for the implementation phase, in order to bridge single provisions on Peri-Urban areas.
Multilevel green governance
Planning is a continuous and dynamic process, which needs to be considered as a part of the whole... more Planning is a continuous and dynamic process, which needs to be considered as a part of the whole decision making activity. Although law and regulation fixed procedures, its undetermined duration and the spread in time of its effects make it difficult to manage territorial transformations, in time and space. Moreover, during the implementation process, socioeconomic and environmental changes occur to the context and ask for plan adaptation. To deal with time-effectivenes, the article focusses on the importance of monitoring since early stages of plannig. To drive the process and modify contents when necessary, monitoring should effectively join planning. Environmental monitoring in particular seems to properly pose the bases for facing this challenge, following 42/01 Directive concerning the environmental effects of certain plans and programmes (Strategic Environmental Assessment Directive). Changes enacted or simply unwillingly produced by plans or programmes must be kept under con...
Le forme della periferia. Rappresentanza e organizzazione sociale nel Decimo Municipio, Apr 1, 2013
In questo contributo si racconta l’espansione di due ambiti urbani di Roma. Si problematizzano gl... more In questo contributo si racconta l’espansione di due ambiti urbani di Roma. Si problematizzano gli esiti di un’intera stagione urbanistica e si cercano chiavi di lettura in grado di osservare e interpretare embrionali forme di urbanità e e il relativo bisogno di progetto. Si propone una lettura analitica della natura degli spazi prodotti, spesso orientati alla semplificazione del modello insediativo a favore di una stretta dicotomia tra residenza e consumo. Ma tale dicotomia non é puramente sterile: porta con sé iniziative e attività messe in pratica dagli abitanti per ri-orientare le sorti del loro contesto di vita e comporta una ri-concettualizzazione della nozione di urbanità, intesa come condizione preliminare all’esercizio di una cittadinanza spazialmente situata.
http://support.microsoft.com/kb/827745/it La sperimentazione della metodologia per il monitoraggi... more http://support.microsoft.com/kb/827745/it La sperimentazione della metodologia per il monitoraggio integrato sviluppata nell'ambito della Seconda Convenzione tra Ispra e il Mattm (2007/2011) è stata condotta su casi studio appartenenti alle Regioni Convergenza dalla Task Force del PON Governance e Assistenza Tecnica -linea 2 Via-Vas del Mattm, con il Consorzio Poliedra del Politecnico di Milano.
Research in Urban Sociology, 2010
... SANDRA ANNUNZIATA AND MARA COSSU 148 ... New forms of interaction such as the internet declar... more ... SANDRA ANNUNZIATA AND MARA COSSU 148 ... New forms of interaction such as the internet declare the rise of reflexive forms of urbanity that do not require traditional public spaces for their articulation (Apostol, Antoniadis, & Banerjee, 2009), but also represent forms of ...
Le forme della periferia. Rappresentanza e organizzazione sociale nel Decimo Municipio, Apr 2013
La ricerca analizza il ruolo e le attività che la Comunità Territoriale, di seguito Comunità, ha ... more La ricerca analizza il ruolo e le attività che la Comunità Territoriale, di seguito Comunità, ha intrapreso dalla sua costituzione, avvenuta nel 2003 in occasione del dibattito sull'attuazione del Nuovo Piano Regolatore di Roma. La Comunità si costituisce sulla scia di un'esperienza madre nel Quinto Municipio che si stava attivando nel medesimo periodo, destinata a non vedere mai compiutamente la luce. Al contrario, nel Decimo Municipio, la Comunità si struttura e si fortifica fino a diventare modello a sua volta, fornendo assistenza diretta a territori che vogliano intraprendere esperienze similari.
Atti del Workshop “Il monitoraggio nelle valutazioni ambientali” Lamezia Terme, 17 Luglio 2012, Feb 2013
La sperimentazione della metodologia per il monitoraggio integrato sviluppata nell’ambito della S... more La sperimentazione della metodologia per il monitoraggio integrato sviluppata nell’ambito della Seconda
Convenzione tra Ispra e il Mattm (2007/2011) è stata condotta su casi studio appartenenti alle Regioni
Convergenza dalla Task Force del PON Governance e Assistenza Tecnica – linea 2 Via-Vas del Mattm, con
il Consorzio Poliedra del Politecnico di Milano.
Obiettivo finale è stata la verifica e la messa a punto degli elementi metodologici messi a punto nell’ambito
del Tavolo Vas Stato – Regioni – province Autonome, sulla base dell’applicazione a casi reali relativi a tipo-
logie di strumento e a scale territoriali diverse.
Le tipologie di piano/programma scelte per la sperimentazione riguardano piani urbanistici territoriali a
diverse scale e piani di settore. Il processo di scelta si è svolto di concerto con il Mattm e ISPRA al fine di
selezionare tipologie di piani secondo criteri legati alla “qualità” del processo di pianificazione e di valu-
tazione ambientale, alla leadership interna dell’Ente, nonché alla fase del percorso di pianificazione e alla
eventuale compresenza di un’altra procedura di valutazione ambientale 5 .
Le attività sono state portate avanti in stretta relazione con le Amministrazioni di riferimento, per quanto pos-
sibile, e organizzate in modo da seguirle nella costruzione dei diversi elementi che compongono il sistema
di monitoraggio:
1. Analisi della documentazione disponibile, verifica delle peculiarità attuative del singolo piano e
impostazione dei contenuti strutturanti del monitoraggio
2. Approfondimento dei quadri di riferimento per il livello provinciale e locale e definizione del sistema
degli obiettivi di sostenibilità per il caso di studio (a partire dal Catalogo Ispra)
3. Costruzione del sistema obiettivi di sostenibilità/indicatori di contesto
4. Identificazione delle azioni di piano con effetti sugli obiettivi di sostenibilità e definizione delle
rispettive peculiarità attuative (informazioni rilevabili dalle diverse fasi dell’attuazione)
5. Definizione degli indicatori di processo e di contributo del piano alla variazione del contesto, spe-
cificando le potenzialità di popolamento nelle diverse fasi dell’attuazione
6. Compilazione delle schede metadato per i diversi indicatori utilizzati
7. Definizione dello schema di governance per il monitoraggio.
Data la natura dei piani analizzati, le attività si sono concentrate sui temi del suolo e della biodiversità, per
definire non soltanto soluzioni ad hoc per il singolo piano, quanto tutti gli elementi di raccordo che consen-
tissero la costruzione di un sistema di monitoraggio integrato.
Per ciascun caso studio sono stati elaborati materiali di approfondimento specifici (tabelle, grafi, schemi,
testi), pubblicati sul sito di Ispra http://www.isprambiente.gov.it/it/temi/valutazione-ambientale-strategica-
vas e del Mattm http://www.va.minambiente.it.
REAL CORP 2013 Proceedings/Tagungsband 20-23 May 2013 – http://www.corp.at ISBN 978-3-9503110-4-4 (CD), 978-3-9503110-5-1 (print) Editors: Manfred SCHRENK, Vasily V. POPOVICH, Peter ZEILE, Pietro ELISEI
"Planning is a continuous and dynamic process, which needs to be considered as a part of the whol... more "Planning is a continuous and dynamic process, which needs to be considered as a part of the whole decision making activity. Although law and regulation fixed procedures, its undetermined duration and the spread in time of its effects make it difficult to manage territorial transformations, in time and space. Moreover, during the implementation process, socioeconomic and environmental changes occur to the context and ask for plan adaptation.
To deal with time-effectivenes, the article focusses on the importance of monitoring since early stages of plannig. To drive the process and modify contents when necessary, monitoring should effectively join planning. Environmental monitoring in particular seems to properly pose the bases for facing this challenge, following 42/01 Directive concerning the environmental effects of certain plans and programmes (Strategic Environmental Assessment Directive).
Changes enacted or simply unwillingly produced by plans or programmes must be kept under control within a common territorial framework. Beyond 42/01 Directive, the article argues integrated monitoring as a frame for testing the sustainability of overall changes induced by decision making at territorial level. It requires the definition of a governance scheme, describing subjects involved, roles and tasks for the implementation phase. The monitoring of a single plan should be considered as a part of the integrated system.
To make integrated monitoring effective, a common knowledge framework is to be defined, at proper territorial level, by public administrations. It must put in common certified data from different sources (context indicators), useful for environmental and territorial descriptions. It must also make metadata available for continuous updating.
Monitoring is a complex process involving planning and environmental authorities, stakeholders and the public. Assuming that participation should follow the whole planning process including the implementation phase, the article explores the potential breakthrough impact of monitoring in empowering participation processes.
Within this theoretical account, the article highlights the potential of integrated monitoring in supporting planning along time and within space(s), in accordance to recent Italian case studies coming from research activity by Poliedra-Politecnico di Milano - in collaboration with the Italian Ministry of Environment, Land and Sea and the Italian Institute for Environmental Protection and Research.
"
Parole chiave: abusivismo, consorzi di aitorecupero, borgate, politica di quartiere, politiche di... more Parole chiave: abusivismo, consorzi di aitorecupero, borgate, politica di quartiere, politiche di quartiere, governance neo-liberale, actually existing neoliberalisms, Roma
Research in Urban Sociology, Jan 1, 2010
The contemporary city of Rome is being built differently from the expanding post-war peripheries.... more The contemporary city of Rome is being built differently from the expanding
post-war peripheries. New, mainly private residential developments are
changing our perception of the cityscape. According to the General Plan,
these projects are designed to encourage a polycentric metropolitanization,
with mixed uses and facilities. But they have been critiqued for producing
urbanscapes that ‘discourage urbanity’ because the relevant organizational
and functional dimensions of public life have been almost totally neglected:
foremost among these are the provision of public goods, services to citizens,
high-quality standards of construction and an infrastructure allowing for
spatial mobility. The main argument for urbanity emphasizes ‘the way of
using the space of the city’ in combination with spontaneous forms of
interaction within that urban space. This argument contests the production
of the contemporary suburban areas of the city and is based upon a sort of
nostalgia for the urbanism inherited in the romantic conceptualization of the
modern European city, made visible in the celebrations of historical city
places. It gives rise to dissatisfaction with the recently built environment
which has been critiqued for its ‘absence of urbanity’.
Despite – or perhaps because of – this criticism, little attention has been
given to deepen the quality of life in those places from an agents-based
perspective.In-depth interviews with local residents suggest that these
communities represent ‘reserves of urbanity’ in which new forms of
interaction may be interpreted as the ‘learning process of living together’,
a precondition of both tolerance and civil respect that works as preliminary
step in the achievement of public life in the urban periphery.