Sonia Amadio - Academia.edu (original) (raw)
Papers by Sonia Amadio
Ricerche di Storia dell'arte, 90, 2006
Ricerche Di Storia Dell Arte, 2006
Bollettino d'Arte. Vincenzo Pacetti, Roma, l'Europa all'epoca del grand tour, 2017
From the albeit succinct entries in Pacetti Giornali it is possible to get a sense of the histori... more From the albeit succinct entries in Pacetti Giornali it is possible to get a sense of the historical and social events in a city that was being rapidly being drained of its archaeological and artistic heritage. Pacetti's studio was a meeting place for artists, merchants and agents, and numerous drawings by artists in the city intended for noble collections across Europe passed through it. Especially in the firts years of the 19th century when the sculptor was acquiring the rich Cavaceppi drawing collection, he more frequently recorded purchases or gift of drawings intended to enhance his own collection or for sale, possibly at the suggestion of his partner Giovanni Torlonia. In his Giornali Pacetti made note of the name of artists, dealers, and collectors who came to exchange drawings or ask for an opinion, his studio by then having become a reference point for anyone interested in selling or acquiring drawings.
Preparatory drawings constitute a privileged vantage point for the study of mural decoration in s... more Preparatory drawings constitute a privileged vantage point for the study of mural decoration in sixteenth-century palaces in Rome. Thanks to a number of such drawings grouped according to type, the author discusses the stylistic evolution of a few decorative motifs, the sharing of models between workshops, and the role of patrons in defining the projects.
Nonostante gli entusiastici progetti che avevano accompagnato la nascita della Calcografia Camera... more Nonostante gli entusiastici progetti che avevano accompagnato la nascita della Calcografia Camerale nel 1738, a qualche anno di distanza l'attività dell'istituzione non si distaccava dai modelli a lungo proposti dai De' Rossi 1 . La produzione era incentrata sulla stampa delle tradizionali serie dei ritratti di papi e neocardinali, antichità, carte geografiche e vedute di Roma, campo, quest'ultimo, in cui Giuseppe Vasi muoveva con successo i primi passi. Accanto a questa produzione di routine, Domenico Campiglia che, come è noto ricoprì per un lungo periodo la carica di direttore della Calcografia, dal 1738 al 1772 2 , promosse lavori incisori destinati a volumi e raccolte di pregio per un pubblico di amatori ed eruditi: si trattava soprattutto della stampa o della riedizione di temi antichi, come la pubblicazione dei due tomi delle Antiqua Numismata che documentavano la raccolta di monete e medaglie del cardinale Albani (1739 e 1744), della ristampa di due Codici Virgiliani Vaticani (1741) e delle Pitture antiche delle Grotte di Roma e del Sepolcro dei Nasoni (1750). Egli promosse, inoltre, la traduzione a stampa delle opere di alcuni fra i più celebri pittori del Cinque e del Seicento: nei rendiconti della Calcografia di questi anni sono ricordati acquisti di rami e pagamenti per nuove incisioni da Raffaello, sempre richiestissimo, Michelangelo, Maratti, Guercino, Reni, Annibale Carracci, Solimena e dagli affreschi di Palazzo Barberini. La traduzione degli affreschi di Domenichino nell'abazia di San Nilo a Grottaferrata, la cui lunga preparazione vide impegnato Campiglia dal 1742 al 1762, costituisce l'unica grande iniziativa di riproduzione di un intero ciclo pittorico di epoca moderna all'interno della produzione della Calcografia pontificia dopo il tentativo, presto interrotto, di reincidere le Stanze di Raffaello (1752) 3 .
La stamperia De' Rossi alla Pace, fondata ai primi del Seicento da Giuseppe, era stata messa in v... more La stamperia De' Rossi alla Pace, fondata ai primi del Seicento da Giuseppe, era stata messa in vendita nel 1732 da Lorenzo Filippo De' Rossi. La Camera Apostolica, per volontà di Clemente XII, intervenne e dopo lunghe trattative l'enorme patrimonio, quasi diecimila matrici, fu acquisito nel 1738 per quarantacinquemila scudi 1 . Le ragioni e gli obbiettivi dell'acquisto sono chiaramente espressi nel chirografo di papa Corsini:
Ricerche di Storia dell'arte, 90, 2006
Ricerche Di Storia Dell Arte, 2006
Bollettino d'Arte. Vincenzo Pacetti, Roma, l'Europa all'epoca del grand tour, 2017
From the albeit succinct entries in Pacetti Giornali it is possible to get a sense of the histori... more From the albeit succinct entries in Pacetti Giornali it is possible to get a sense of the historical and social events in a city that was being rapidly being drained of its archaeological and artistic heritage. Pacetti's studio was a meeting place for artists, merchants and agents, and numerous drawings by artists in the city intended for noble collections across Europe passed through it. Especially in the firts years of the 19th century when the sculptor was acquiring the rich Cavaceppi drawing collection, he more frequently recorded purchases or gift of drawings intended to enhance his own collection or for sale, possibly at the suggestion of his partner Giovanni Torlonia. In his Giornali Pacetti made note of the name of artists, dealers, and collectors who came to exchange drawings or ask for an opinion, his studio by then having become a reference point for anyone interested in selling or acquiring drawings.
Preparatory drawings constitute a privileged vantage point for the study of mural decoration in s... more Preparatory drawings constitute a privileged vantage point for the study of mural decoration in sixteenth-century palaces in Rome. Thanks to a number of such drawings grouped according to type, the author discusses the stylistic evolution of a few decorative motifs, the sharing of models between workshops, and the role of patrons in defining the projects.
Nonostante gli entusiastici progetti che avevano accompagnato la nascita della Calcografia Camera... more Nonostante gli entusiastici progetti che avevano accompagnato la nascita della Calcografia Camerale nel 1738, a qualche anno di distanza l'attività dell'istituzione non si distaccava dai modelli a lungo proposti dai De' Rossi 1 . La produzione era incentrata sulla stampa delle tradizionali serie dei ritratti di papi e neocardinali, antichità, carte geografiche e vedute di Roma, campo, quest'ultimo, in cui Giuseppe Vasi muoveva con successo i primi passi. Accanto a questa produzione di routine, Domenico Campiglia che, come è noto ricoprì per un lungo periodo la carica di direttore della Calcografia, dal 1738 al 1772 2 , promosse lavori incisori destinati a volumi e raccolte di pregio per un pubblico di amatori ed eruditi: si trattava soprattutto della stampa o della riedizione di temi antichi, come la pubblicazione dei due tomi delle Antiqua Numismata che documentavano la raccolta di monete e medaglie del cardinale Albani (1739 e 1744), della ristampa di due Codici Virgiliani Vaticani (1741) e delle Pitture antiche delle Grotte di Roma e del Sepolcro dei Nasoni (1750). Egli promosse, inoltre, la traduzione a stampa delle opere di alcuni fra i più celebri pittori del Cinque e del Seicento: nei rendiconti della Calcografia di questi anni sono ricordati acquisti di rami e pagamenti per nuove incisioni da Raffaello, sempre richiestissimo, Michelangelo, Maratti, Guercino, Reni, Annibale Carracci, Solimena e dagli affreschi di Palazzo Barberini. La traduzione degli affreschi di Domenichino nell'abazia di San Nilo a Grottaferrata, la cui lunga preparazione vide impegnato Campiglia dal 1742 al 1762, costituisce l'unica grande iniziativa di riproduzione di un intero ciclo pittorico di epoca moderna all'interno della produzione della Calcografia pontificia dopo il tentativo, presto interrotto, di reincidere le Stanze di Raffaello (1752) 3 .
La stamperia De' Rossi alla Pace, fondata ai primi del Seicento da Giuseppe, era stata messa in v... more La stamperia De' Rossi alla Pace, fondata ai primi del Seicento da Giuseppe, era stata messa in vendita nel 1732 da Lorenzo Filippo De' Rossi. La Camera Apostolica, per volontà di Clemente XII, intervenne e dopo lunghe trattative l'enorme patrimonio, quasi diecimila matrici, fu acquisito nel 1738 per quarantacinquemila scudi 1 . Le ragioni e gli obbiettivi dell'acquisto sono chiaramente espressi nel chirografo di papa Corsini: