Stefano Magnani - Academia.edu (original) (raw)
Papers by Stefano Magnani
Esonet.org -La Tradizione Iniziatica tra Oriente e Occidente - Esonet.org -La Tradizione Iniziati... more Esonet.org -La Tradizione Iniziatica tra Oriente e Occidente - Esonet.org -La Tradizione Iniziatica tra Oriente e Occidente - -l'abbandono ad un processo "naturale" di crescita interiore, che fida nelle energie evolutive dell'Universo. L'aspirante sul Sentiero lavora su di sé, nella costante tensione al perfezionamento, a contatto con le occasioni che la vita gli propone; egli sa che, come insegna la Saggezza antica: Aspirazioni e desideri diventano qualità. Pensieri ripetuti diventano tendenze. Volontà d'azione diventa azioni. Esperienze diventano saggezza. Esonet.org -La Tradizione Iniziatica tra Oriente e Occidente - Esonet.org -La Tradizione Iniziatica tra Oriente e Occidente - Esonet.org -La Tradizione Iniziatica tra Oriente e Occidente -
Samhita come è talvolta chiamata, è un testo sanscrito molto antico. Nulla sembra essere noto sul... more Samhita come è talvolta chiamata, è un testo sanscrito molto antico. Nulla sembra essere noto sull'autore, anche se la tradizione lo attribuisce al saggio Ashtavakra; da qui il nome. Non c'è dubbio che sia molto antica, probabilmente risalente ai giorni del periodo classico Vedanta. Lo stile del sanscrito e la dottrina espressa sembra giustificare questa valutazione. Il lavoro è stato conosciuto, apprezzato e citato da Ramakrishna e dal suo discepolo Vivekananda, come pure da Ramana Maharshi, mentre Radhakrishnan fa sempre riferimento ad essa con grande rispetto. Oltre a questo il lavoro parla da sé. Esso presenta gli insegnamenti tradizionali dell'Advaita Vedanta con una chiarezza e una potenza raramente viste. Qui la traduzione inglese è di John Richards e viene presentata al pubblico dominio con il suo affetto. Il lavoro è stato una costante ispirazione nella sua vita per molti anni. Che possa esserlo anche per molti altri.
Luce delle luci, nota ai conoscitori del Sé... Questo immortale Brahman è davanti, Brahman è diet... more Luce delle luci, nota ai conoscitori del Sé... Questo immortale Brahman è davanti, Brahman è dietro, Brahman a destra e a sinistra, sotto, sopra, pervadente. Questo Brahman è veramente il tutto. Egli è l'ottimo" (Mundaka Upanishad, II, ii, 1, 2, 9, 11). "Oltre l'universo, Brahman, il supremo, il grande, ascoso in tutti gli esseri in conformità dei loro corpi, l'unico Respiro di tutto l'universo, il Signore, conoscendo il quale [gli uomini] diventano immortali. Io conosco quel potente Spirito, il sole risplendente oltre le tenebre... Io Lo conosco, il sempre giovane, l'antico, l'Anima di tutto, onnipotente per sua natura, che i conoscitori di Brahman chiamano non nato, che chiamano eterno" (Shvetâshvatara Upanishad, III, 7, 8, 21). "Quando non vi è tenebra, non giorno né notte, non essere né non-essere, [vi è] Shiva solo: Questo è l'indistruttibile, che deve essere adorato da Savitri: da Lui procedette l'antica sapienza. Non sopra, non sotto, non nel mezzo, Egli può essere compreso. Nè vi può essere alcuna similitudine per Lui, il cui nome è gloria infinita. Non con la vista si può stabilire la Sua forma, nessuno Lo può osservare con gli occhi; coloro che Lo conoscono col cuore e con la mente, e Lo ospitano nel cuore, diventano immortali" (ivi, Iv, 18-20). Che l'uomo nel suo Sé interiore sia uno col Sé dell'Universo-Io sono Quello-è un'idea che compenetra così interamente ogni pensiero indù che l'uomo è spesso citato come la "Divina città di Brahman" 1 , la "Città dalle nove porte" 2 , nel cavo del cui cuore abita Dio. 3 "In una sola maniera si può vedere [l'Essere] che non può venire dimostrato, che è eterno, immacolato, più alto dell'etere, innato, la grande Anima eterna... Questa grande Anima innata è la stessa che soggiorna come l'intelligente [anima] in tutte le creature viventi, la stessa che soggiorna come etere nel cuore 4 : in esso dorme; tutto soggioga, tutto governa, di tutto è sovrana signora; non si fa più grande per opere buone, né più piccola per le cattive. È il Legislatore di tutto, il sovrano Signore e il Preservatone di tutti gli esseri, il Ponte, il Sostegno dei mondi, così che questi non cadono in rovina" (Brihadâranyaka Upanishad, IV, iv, 20,22; Quando Iddio Viene considerato come colui che evolve l'universo ne risulta chiarissimo il triplice carattere come Shiva, Vishnu e Brahma, o anche e come Vishnu che dorme sotto le acque, il Loto che procede da lui e nel Loto Brahmâ l'uomo similmente è triplice, e nella Mândûkya upanîshad il Sé è descritto come condizionato dal corpo fisico, dal corpo sottile e dal corpo mentale, dai quali tutti assurge poi nell'Uno "senza dualità". Dalla Trimûrti (Trinità)
Lo Spirito possiede in sé tutta la conoscenza, ma la possiede in potenza, sepolta nella trama ind... more Lo Spirito possiede in sé tutta la conoscenza, ma la possiede in potenza, sepolta nella trama indistruttibile della propria sostanza. Potremmo forse anche dire "dimenticata", nel momento in cui emerge l'autocoscienza all'atto della propria personalizzazione in quanto essere intelligente che si riconosce come unità, che si identifica come persona. Lo Spirito quindi è già perfetto come struttura e attributi (Intelligenza, Volontà, Sapienza, …) ma vergine di conoscenze consapevoli, e inizia il suo percorso mettendosi a confronto con le innumerevoli idee semplici (conoscenza reale) contenute negli accadimenti universali, nei Principi e nelle Leggi con cui si confronta.
Seng Ts'an (3 patriarca della scuola ch'an IV sec. d.C.)
Riflessioni personali ed appunti estratti dal capitolo: “L’idea di Dio” tratto dal libro: Gior... more Riflessioni personali ed appunti estratti dal capitolo:
“L’idea di Dio”
tratto dal libro:
Giorgio Di Simone / Entità A
RAPPORTO
DALLA DIMENSIONE X
Un ringraziamento molto speciale e affettuoso Nando Di Lolli per aver tradotto quest'opera comple... more Un ringraziamento molto speciale e affettuoso Nando Di Lolli per aver tradotto quest'opera completa dallo Spagnolo, disinteressatamente e con uno spirito di servizio all'Umanità e alla Verità, lodevoli. Grazie Nando. DEDICA Con profondo amore e gratitudine a mia moglie e mia figlia, per la loro presenza ed ispirazione. Lo dedico anche ai membri dell'Associazione Maitreya, poiché furono coloro che direttamente o indirettamente mi incoraggiarono e motivarono per la sua preparazione.
La Voce del Silenzio
LA VOCE DEL SILENZIO QUESTE istruzioni sono per coloro che ignorano i pericoli degli IDDHI inferi... more LA VOCE DEL SILENZIO QUESTE istruzioni sono per coloro che ignorano i pericoli degli IDDHI inferiori. 1 Chi vuole udire e comprendere la voce di Nâda, 2 il tacito Suono, deve prima conoscere la natura di DHÂRANÂ. 3 Deve il discepolo, divenuto indifferente agli oggetti della percezione, cercare il Râjah dei sensi, il produttore del pensiero, quello che sveglia l ' illusione. La Mente è la grande Distruttrice del Reale. Distrugga il Discepolo la Distruttrice. Poiché, quando la sua propria forma gli apparirà irreale, come nella veglia tutte le forme vedute nel sogno; quando avrà cessato di udire i molti, egli potrà discernere l ' Uno-il suono interno che uccide l'esterno. Allora soltanto, non prima, abbandonerà egli la regione di Asat, il falso, per entrare nel reame di Sat, il vero. Prima che l'Anima possa vedere, deve raggiungere l'Armonia interna, e gli occhi della carne devono essere resi ciechi ad ogni illusione. Prima che l ' Anima possa udire, l ' immagine (l'uomo) deve diventare sorda ai rumori come ai mormorii, al selvaggio barrito degli elefanti come all ' argentino ronzare della lucciola d'oro. Prima che l'Anima possa comprendere e ricordare, deve essere unita a Colui che parla nel Silenzio, così, come alla mente del vasaio è unita la forma secondo la quale sarà poi modellata l ' argilla.
…." Ma se Amor non è, ? che cos'è allora, ? (9). V. I. R. A me Fausta, avendo ricevuto dall'Autor... more …." Ma se Amor non è, ? che cos'è allora, ? (9). V. I. R. A me Fausta, avendo ricevuto dall'Autore la "dedica" di questo "esemplare" di Libro, dal contenuto eccezionale: meravigliosamente Sopraumano, Voglio dividere con Tutta l'Umanità, questa Conoscenza, prezioso conoscere, che il Grande Maestro ha donato al mondo, con amabile Umiltà !. Purtroppo con pochissimi " esemplari ". Mi prendo la responsabilità di trascriverlo, e porlo su INTERNET, onde sia per Tutti !. Essendo il libro dall'Autore, posto sotto pseudonimo,; alla "Dedica Autografata", sento di sostituire, a-riguardo,-pure io, il Suo Nome, con un nome significativo ; e appropriato … (Angelo Virgilio) ! Letto il Libro : " La Suprema Legge ", ringrazio l'Autore di avermelo fatto scoprire e di avermelo dedicato !. FAUSTA)+(Ricambiando : " Tanto Bene a Tè AUTORE ". !
Il problema educativo. Educazione collettiva e sviluppo individuale. Il compito educativo. L'emer... more Il problema educativo. Educazione collettiva e sviluppo individuale. Il compito educativo. L'emergere del vero uomo. Il possesso di un principio intuitivo. CAPITOLO III. NATURA DELL'ANIMA. .. .. .. .. .. Che cos'è l'anima? La natura del meccanismo umano. Suo rapporto con l'"Essere profondo". CAPITOLO IV. OBIETTIVI DELLA MEDITAZIONE. .. Confronto tra meditazione e preghiera. La mente umana come facoltà. Suo uso in rapporto all'intuizione. Istinto, intelletto, intuizione e illuminazione, CAPITOLO V. STADI DELLA MEDITAZIONE. .. .. Adattamenti mentali ed emotivi. I cinque stadi dall'intelletto all'intuizione: Concentrazione, Meditazione, Contemplazione, Illuminazione e Ispirazione. Uso dei simboli e delle immagini. CAPITOLO VI. STADI DELLA MEDITAZIONE (continuazione).. .. Sviluppo della percezione cosciente. Consapevolezza passiva ed attiva. Le due attività della mente. I sensi e la realtà. CAPITOLO VII. INTUIZIONE E ILLUMINAZIONE. .. . L'intelletto illuminato, la percezione e la vita ispirata. Consapevolezza mentale dell'"Essere profondo". Definizione dell'intuizione. Coordinazione fra Anima, mente e cervello. Realizzazione del quinto regno della natura. CAPITOLO VIII. UNIVERSALITÀ DELLA MEDITAZIONE. Testimonianze attraverso i millenni. Mistici e Conoscitori. Unione (at-one-ment) con l'"Essere profondo". Uniformità di tecnica. I metodi Tibetano, Cinese, Indù, Sufi e Cristiano. CAPITOLO IX. LA PRATICA DELLA MEDITAZIONE. . La civiltà occidentale e la meditazione. I sensi, le ghiandole, il cervello e la mente. Alcune regole pratiche per la meditazione. Alcuni schemi di meditazione. CAPITOLO X. NECESSITÀ DI PRUDENZA NELLA MEDITAZIONE Il mondo delle idee. I pericoli nella meditazione: illusione, sovreccitazione, registrazione erronea di fenomeni. Il mondo dell'illusione. Giusto dominio esercitato dall' "Essere profondo" tramite il contatto intuitivo.
Dopo un'intensa attività politica come uno dei capi più ascoltati del moto nazionalista indiano d... more Dopo un'intensa attività politica come uno dei capi più ascoltati del moto nazionalista indiano dei primi anni del secolo, Sri Aurobindo si ritira a Pondicherry dove fissa le basi dello Yoga Integrale e crea l'Ashram. La prima formazione in mezzo a un mondo in lotta doveva segnare il suo destino. Egli infatti non dissocia mai la vita spirituale da quella quotidiana e dagli incalzanti problemi politici e sociali. Sri Aurobindo annuncia la certezza della prossima apparizione di un nuovo potere di coscienza che egli chiama semplicemente Supermente. Séguito logico della vita e della mente, la cui emersione fuori dalla materia si è compiuta nel corso di una lunga evoluzione terrestre, la Supermente segnerà una nuova tappa di questa evoluzione. Sri Aurobindo è uno dei più grandi maestri spirituali della nostra epoca. Il suo scopo, infatti, è stato quello di indicare a tutti la via della liberazione. Acquistando la coscienza di sé, l'individuo compie il primo passo della propria evoluzione. Il segreto dello yoga di Aurobindo sta proprio in questa trasformazione, che non è un abbandono o un annullamento della natura ordinaria, ma un cambiamento di coscienza, e quindi di stato. La coscienza di sé comporta un più rapido procedimento di evoluzione, che si attua, appunto, per mezzo dello yoga. Il fine superiore che ispira questa concezione è quello di portare l'umanità ad una più alta e diversa coscienza di sé, poiché il tempo per questa maturazione è finalmente giunto. Quest'opera, pertanto, ha un carattere illuminante circa la missione di Aurobindo, che è quella di trovare ed esprimere il divino nell'uomo. Non si tratta di un miglioramento, ma di una radicale e completa trasformazione. Il presente volume è composto di quattro parti, che si integrano e si completano vicendevolmente, offrendo un quadro esatto dello yoga di Aurobindo, e rappresentano nel contempo una valida e preziosa guida per la pratica dello yoga. Il fatto che una grande parte del testo si basi su risposte del Maestro alle domande dei suoi discepoli, coordinate in modo organico e logico, accresce ulteriormente il valore e l'utilità dell'opera, dando modo di comprendere a fondo e con chiarezza gli enunciati relativi allo yoga di Aurobindo. Prefazione: Studio sullo Yoga di Sri Aurobindo (di Nolini Kanta Gupta) I Si parla spesso della conquista della Natura. Si dice anche che la vera ragion d'essere degli uomini sia proprio questa conquista. Che cosa vuole realmente esprimere l'idea? La scienza moderna ha un suo modo particolare di conquista. Ha raggiunto una certa capacità di controllo e di conquista ed anche un notevole dominio su certi settori; ma per quanto grande e sorprendente possa sembrare sul proprio terreno, non arriva a scalfire
TEORIA E PRATICA DEL KRIYA YOGA
Chodron e a tutti gli amati maestri che sono stati l'ispirazione della mia vita. Che questo libro... more Chodron e a tutti gli amati maestri che sono stati l'ispirazione della mia vita. Che questo libro sia una guida alla liberazione per i vivi che lo leggono, per i morenti e per i morti. Che sia d'aiuto ai lettori e li sproni nel viaggio verso l'illuminazione!" -Presentazione di Sua Santità il Dalai Lama.
Il Viveka Chudamani è una delle più conosciute opere di Adi Shankara. Il poema di 580 versi si sv... more Il Viveka Chudamani è una delle più conosciute opere di Adi Shankara. Il poema di 580 versi si sviluppa come dialogo tra maestro e discepolo. Espone la filosofia Advaita Vedanta e descrive lo sviluppo di Viveka, la facoltà di discriminazione, come il compito centrale nella vita spirituale e perfetto sentiero verso la non-dualità.
Esonet.org -La Tradizione Iniziatica tra Oriente e Occidente - Esonet.org -La Tradizione Iniziati... more Esonet.org -La Tradizione Iniziatica tra Oriente e Occidente - Esonet.org -La Tradizione Iniziatica tra Oriente e Occidente - -l'abbandono ad un processo "naturale" di crescita interiore, che fida nelle energie evolutive dell'Universo. L'aspirante sul Sentiero lavora su di sé, nella costante tensione al perfezionamento, a contatto con le occasioni che la vita gli propone; egli sa che, come insegna la Saggezza antica: Aspirazioni e desideri diventano qualità. Pensieri ripetuti diventano tendenze. Volontà d'azione diventa azioni. Esperienze diventano saggezza. Esonet.org -La Tradizione Iniziatica tra Oriente e Occidente - Esonet.org -La Tradizione Iniziatica tra Oriente e Occidente - Esonet.org -La Tradizione Iniziatica tra Oriente e Occidente -
Samhita come è talvolta chiamata, è un testo sanscrito molto antico. Nulla sembra essere noto sul... more Samhita come è talvolta chiamata, è un testo sanscrito molto antico. Nulla sembra essere noto sull'autore, anche se la tradizione lo attribuisce al saggio Ashtavakra; da qui il nome. Non c'è dubbio che sia molto antica, probabilmente risalente ai giorni del periodo classico Vedanta. Lo stile del sanscrito e la dottrina espressa sembra giustificare questa valutazione. Il lavoro è stato conosciuto, apprezzato e citato da Ramakrishna e dal suo discepolo Vivekananda, come pure da Ramana Maharshi, mentre Radhakrishnan fa sempre riferimento ad essa con grande rispetto. Oltre a questo il lavoro parla da sé. Esso presenta gli insegnamenti tradizionali dell'Advaita Vedanta con una chiarezza e una potenza raramente viste. Qui la traduzione inglese è di John Richards e viene presentata al pubblico dominio con il suo affetto. Il lavoro è stato una costante ispirazione nella sua vita per molti anni. Che possa esserlo anche per molti altri.
Luce delle luci, nota ai conoscitori del Sé... Questo immortale Brahman è davanti, Brahman è diet... more Luce delle luci, nota ai conoscitori del Sé... Questo immortale Brahman è davanti, Brahman è dietro, Brahman a destra e a sinistra, sotto, sopra, pervadente. Questo Brahman è veramente il tutto. Egli è l'ottimo" (Mundaka Upanishad, II, ii, 1, 2, 9, 11). "Oltre l'universo, Brahman, il supremo, il grande, ascoso in tutti gli esseri in conformità dei loro corpi, l'unico Respiro di tutto l'universo, il Signore, conoscendo il quale [gli uomini] diventano immortali. Io conosco quel potente Spirito, il sole risplendente oltre le tenebre... Io Lo conosco, il sempre giovane, l'antico, l'Anima di tutto, onnipotente per sua natura, che i conoscitori di Brahman chiamano non nato, che chiamano eterno" (Shvetâshvatara Upanishad, III, 7, 8, 21). "Quando non vi è tenebra, non giorno né notte, non essere né non-essere, [vi è] Shiva solo: Questo è l'indistruttibile, che deve essere adorato da Savitri: da Lui procedette l'antica sapienza. Non sopra, non sotto, non nel mezzo, Egli può essere compreso. Nè vi può essere alcuna similitudine per Lui, il cui nome è gloria infinita. Non con la vista si può stabilire la Sua forma, nessuno Lo può osservare con gli occhi; coloro che Lo conoscono col cuore e con la mente, e Lo ospitano nel cuore, diventano immortali" (ivi, Iv, 18-20). Che l'uomo nel suo Sé interiore sia uno col Sé dell'Universo-Io sono Quello-è un'idea che compenetra così interamente ogni pensiero indù che l'uomo è spesso citato come la "Divina città di Brahman" 1 , la "Città dalle nove porte" 2 , nel cavo del cui cuore abita Dio. 3 "In una sola maniera si può vedere [l'Essere] che non può venire dimostrato, che è eterno, immacolato, più alto dell'etere, innato, la grande Anima eterna... Questa grande Anima innata è la stessa che soggiorna come l'intelligente [anima] in tutte le creature viventi, la stessa che soggiorna come etere nel cuore 4 : in esso dorme; tutto soggioga, tutto governa, di tutto è sovrana signora; non si fa più grande per opere buone, né più piccola per le cattive. È il Legislatore di tutto, il sovrano Signore e il Preservatone di tutti gli esseri, il Ponte, il Sostegno dei mondi, così che questi non cadono in rovina" (Brihadâranyaka Upanishad, IV, iv, 20,22; Quando Iddio Viene considerato come colui che evolve l'universo ne risulta chiarissimo il triplice carattere come Shiva, Vishnu e Brahma, o anche e come Vishnu che dorme sotto le acque, il Loto che procede da lui e nel Loto Brahmâ l'uomo similmente è triplice, e nella Mândûkya upanîshad il Sé è descritto come condizionato dal corpo fisico, dal corpo sottile e dal corpo mentale, dai quali tutti assurge poi nell'Uno "senza dualità". Dalla Trimûrti (Trinità)
Lo Spirito possiede in sé tutta la conoscenza, ma la possiede in potenza, sepolta nella trama ind... more Lo Spirito possiede in sé tutta la conoscenza, ma la possiede in potenza, sepolta nella trama indistruttibile della propria sostanza. Potremmo forse anche dire "dimenticata", nel momento in cui emerge l'autocoscienza all'atto della propria personalizzazione in quanto essere intelligente che si riconosce come unità, che si identifica come persona. Lo Spirito quindi è già perfetto come struttura e attributi (Intelligenza, Volontà, Sapienza, …) ma vergine di conoscenze consapevoli, e inizia il suo percorso mettendosi a confronto con le innumerevoli idee semplici (conoscenza reale) contenute negli accadimenti universali, nei Principi e nelle Leggi con cui si confronta.
Seng Ts'an (3 patriarca della scuola ch'an IV sec. d.C.)
Riflessioni personali ed appunti estratti dal capitolo: “L’idea di Dio” tratto dal libro: Gior... more Riflessioni personali ed appunti estratti dal capitolo:
“L’idea di Dio”
tratto dal libro:
Giorgio Di Simone / Entità A
RAPPORTO
DALLA DIMENSIONE X
Un ringraziamento molto speciale e affettuoso Nando Di Lolli per aver tradotto quest'opera comple... more Un ringraziamento molto speciale e affettuoso Nando Di Lolli per aver tradotto quest'opera completa dallo Spagnolo, disinteressatamente e con uno spirito di servizio all'Umanità e alla Verità, lodevoli. Grazie Nando. DEDICA Con profondo amore e gratitudine a mia moglie e mia figlia, per la loro presenza ed ispirazione. Lo dedico anche ai membri dell'Associazione Maitreya, poiché furono coloro che direttamente o indirettamente mi incoraggiarono e motivarono per la sua preparazione.
La Voce del Silenzio
LA VOCE DEL SILENZIO QUESTE istruzioni sono per coloro che ignorano i pericoli degli IDDHI inferi... more LA VOCE DEL SILENZIO QUESTE istruzioni sono per coloro che ignorano i pericoli degli IDDHI inferiori. 1 Chi vuole udire e comprendere la voce di Nâda, 2 il tacito Suono, deve prima conoscere la natura di DHÂRANÂ. 3 Deve il discepolo, divenuto indifferente agli oggetti della percezione, cercare il Râjah dei sensi, il produttore del pensiero, quello che sveglia l ' illusione. La Mente è la grande Distruttrice del Reale. Distrugga il Discepolo la Distruttrice. Poiché, quando la sua propria forma gli apparirà irreale, come nella veglia tutte le forme vedute nel sogno; quando avrà cessato di udire i molti, egli potrà discernere l ' Uno-il suono interno che uccide l'esterno. Allora soltanto, non prima, abbandonerà egli la regione di Asat, il falso, per entrare nel reame di Sat, il vero. Prima che l'Anima possa vedere, deve raggiungere l'Armonia interna, e gli occhi della carne devono essere resi ciechi ad ogni illusione. Prima che l ' Anima possa udire, l ' immagine (l'uomo) deve diventare sorda ai rumori come ai mormorii, al selvaggio barrito degli elefanti come all ' argentino ronzare della lucciola d'oro. Prima che l'Anima possa comprendere e ricordare, deve essere unita a Colui che parla nel Silenzio, così, come alla mente del vasaio è unita la forma secondo la quale sarà poi modellata l ' argilla.
…." Ma se Amor non è, ? che cos'è allora, ? (9). V. I. R. A me Fausta, avendo ricevuto dall'Autor... more …." Ma se Amor non è, ? che cos'è allora, ? (9). V. I. R. A me Fausta, avendo ricevuto dall'Autore la "dedica" di questo "esemplare" di Libro, dal contenuto eccezionale: meravigliosamente Sopraumano, Voglio dividere con Tutta l'Umanità, questa Conoscenza, prezioso conoscere, che il Grande Maestro ha donato al mondo, con amabile Umiltà !. Purtroppo con pochissimi " esemplari ". Mi prendo la responsabilità di trascriverlo, e porlo su INTERNET, onde sia per Tutti !. Essendo il libro dall'Autore, posto sotto pseudonimo,; alla "Dedica Autografata", sento di sostituire, a-riguardo,-pure io, il Suo Nome, con un nome significativo ; e appropriato … (Angelo Virgilio) ! Letto il Libro : " La Suprema Legge ", ringrazio l'Autore di avermelo fatto scoprire e di avermelo dedicato !. FAUSTA)+(Ricambiando : " Tanto Bene a Tè AUTORE ". !
Il problema educativo. Educazione collettiva e sviluppo individuale. Il compito educativo. L'emer... more Il problema educativo. Educazione collettiva e sviluppo individuale. Il compito educativo. L'emergere del vero uomo. Il possesso di un principio intuitivo. CAPITOLO III. NATURA DELL'ANIMA. .. .. .. .. .. Che cos'è l'anima? La natura del meccanismo umano. Suo rapporto con l'"Essere profondo". CAPITOLO IV. OBIETTIVI DELLA MEDITAZIONE. .. Confronto tra meditazione e preghiera. La mente umana come facoltà. Suo uso in rapporto all'intuizione. Istinto, intelletto, intuizione e illuminazione, CAPITOLO V. STADI DELLA MEDITAZIONE. .. .. Adattamenti mentali ed emotivi. I cinque stadi dall'intelletto all'intuizione: Concentrazione, Meditazione, Contemplazione, Illuminazione e Ispirazione. Uso dei simboli e delle immagini. CAPITOLO VI. STADI DELLA MEDITAZIONE (continuazione).. .. Sviluppo della percezione cosciente. Consapevolezza passiva ed attiva. Le due attività della mente. I sensi e la realtà. CAPITOLO VII. INTUIZIONE E ILLUMINAZIONE. .. . L'intelletto illuminato, la percezione e la vita ispirata. Consapevolezza mentale dell'"Essere profondo". Definizione dell'intuizione. Coordinazione fra Anima, mente e cervello. Realizzazione del quinto regno della natura. CAPITOLO VIII. UNIVERSALITÀ DELLA MEDITAZIONE. Testimonianze attraverso i millenni. Mistici e Conoscitori. Unione (at-one-ment) con l'"Essere profondo". Uniformità di tecnica. I metodi Tibetano, Cinese, Indù, Sufi e Cristiano. CAPITOLO IX. LA PRATICA DELLA MEDITAZIONE. . La civiltà occidentale e la meditazione. I sensi, le ghiandole, il cervello e la mente. Alcune regole pratiche per la meditazione. Alcuni schemi di meditazione. CAPITOLO X. NECESSITÀ DI PRUDENZA NELLA MEDITAZIONE Il mondo delle idee. I pericoli nella meditazione: illusione, sovreccitazione, registrazione erronea di fenomeni. Il mondo dell'illusione. Giusto dominio esercitato dall' "Essere profondo" tramite il contatto intuitivo.
Dopo un'intensa attività politica come uno dei capi più ascoltati del moto nazionalista indiano d... more Dopo un'intensa attività politica come uno dei capi più ascoltati del moto nazionalista indiano dei primi anni del secolo, Sri Aurobindo si ritira a Pondicherry dove fissa le basi dello Yoga Integrale e crea l'Ashram. La prima formazione in mezzo a un mondo in lotta doveva segnare il suo destino. Egli infatti non dissocia mai la vita spirituale da quella quotidiana e dagli incalzanti problemi politici e sociali. Sri Aurobindo annuncia la certezza della prossima apparizione di un nuovo potere di coscienza che egli chiama semplicemente Supermente. Séguito logico della vita e della mente, la cui emersione fuori dalla materia si è compiuta nel corso di una lunga evoluzione terrestre, la Supermente segnerà una nuova tappa di questa evoluzione. Sri Aurobindo è uno dei più grandi maestri spirituali della nostra epoca. Il suo scopo, infatti, è stato quello di indicare a tutti la via della liberazione. Acquistando la coscienza di sé, l'individuo compie il primo passo della propria evoluzione. Il segreto dello yoga di Aurobindo sta proprio in questa trasformazione, che non è un abbandono o un annullamento della natura ordinaria, ma un cambiamento di coscienza, e quindi di stato. La coscienza di sé comporta un più rapido procedimento di evoluzione, che si attua, appunto, per mezzo dello yoga. Il fine superiore che ispira questa concezione è quello di portare l'umanità ad una più alta e diversa coscienza di sé, poiché il tempo per questa maturazione è finalmente giunto. Quest'opera, pertanto, ha un carattere illuminante circa la missione di Aurobindo, che è quella di trovare ed esprimere il divino nell'uomo. Non si tratta di un miglioramento, ma di una radicale e completa trasformazione. Il presente volume è composto di quattro parti, che si integrano e si completano vicendevolmente, offrendo un quadro esatto dello yoga di Aurobindo, e rappresentano nel contempo una valida e preziosa guida per la pratica dello yoga. Il fatto che una grande parte del testo si basi su risposte del Maestro alle domande dei suoi discepoli, coordinate in modo organico e logico, accresce ulteriormente il valore e l'utilità dell'opera, dando modo di comprendere a fondo e con chiarezza gli enunciati relativi allo yoga di Aurobindo. Prefazione: Studio sullo Yoga di Sri Aurobindo (di Nolini Kanta Gupta) I Si parla spesso della conquista della Natura. Si dice anche che la vera ragion d'essere degli uomini sia proprio questa conquista. Che cosa vuole realmente esprimere l'idea? La scienza moderna ha un suo modo particolare di conquista. Ha raggiunto una certa capacità di controllo e di conquista ed anche un notevole dominio su certi settori; ma per quanto grande e sorprendente possa sembrare sul proprio terreno, non arriva a scalfire
TEORIA E PRATICA DEL KRIYA YOGA
Chodron e a tutti gli amati maestri che sono stati l'ispirazione della mia vita. Che questo libro... more Chodron e a tutti gli amati maestri che sono stati l'ispirazione della mia vita. Che questo libro sia una guida alla liberazione per i vivi che lo leggono, per i morenti e per i morti. Che sia d'aiuto ai lettori e li sproni nel viaggio verso l'illuminazione!" -Presentazione di Sua Santità il Dalai Lama.
Il Viveka Chudamani è una delle più conosciute opere di Adi Shankara. Il poema di 580 versi si sv... more Il Viveka Chudamani è una delle più conosciute opere di Adi Shankara. Il poema di 580 versi si sviluppa come dialogo tra maestro e discepolo. Espone la filosofia Advaita Vedanta e descrive lo sviluppo di Viveka, la facoltà di discriminazione, come il compito centrale nella vita spirituale e perfetto sentiero verso la non-dualità.
Appunti di meditazione, 2021
Apputi di meditazione scritti a mano tratti da testi e conferenze seguite.
L'essenza della vita
L 'uomo è homo religiosus. Il Divino costituisce la sua natura più profonda e qui tende a far rit... more L 'uomo è homo religiosus. Il Divino costituisce la sua natura più profonda e qui tende a far ritorno, che se ne renda conto o meno. Giovanni della Croce disse: "Il nostro risveglio è un risveglio di Dio e la nostra resurrezione
Lassù qualcuno ci guarda
Questo libro non è in vendita. È vietata la parziale riproduzione del libro, salvo citazione dell... more Questo libro non è in vendita. È vietata la parziale riproduzione del libro, salvo citazione della provenienza delle parti utilizzate. È invece possibile far circolare liberamente il testo nella sua completezza.