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Papers by giovanni messina
El universalismo de los derechos fundamentales es el paradigma del cosmopolitismo contemporáneo. ... more El universalismo de los derechos fundamentales es el paradigma del cosmopolitismo contemporáneo. La teoría jurídica y la filosofía política fundan sobre el principio de los derechos inviolables del individuo los propios proyectos institucionales y los modelos morales. Sin embargo, la centralidad del principio de los derechos, y su estrecha relación con el papel esencial que ocupa la constitución en la teoría universalista plantea el problema de la compatibilidad con el carácter ´positivo` del derecho moderno y con el valor de la democracia. Este trabajo se confronta con algunos de los teóricos más representativos de esta aproximación, llamados por muchos ´Neoconstitucionalismo` y, en particular, con los trabajos de Gustavo Zagrebelsky y de Luigi Ferrajoli a través del análisis de las contradicciones que se hacen visibles respecto a los presupuestos del iuspositivismo y del principio democrático.
Democrazia e diritto, 2022
Quaderni della rivista “Diritti Lavori Mercati”, numero a cura di Barbara Guastaferro e Laura Tebano dal titolo Cura Lavoro Diritti. L’Unione europea e le sfide della contemporaneità, 2022
La cura dei diritti nelle istituzioni dell'Unione. Critica della retorica politica europea Sommar... more La cura dei diritti nelle istituzioni dell'Unione. Critica della retorica politica europea Sommario: 1. I diritti fondamentali come base di legittimità dell'ordine politico. 2. Frustrazione democratica e diffidenza verso le istituzioni europee. 3. Una comunità di diritto per uno spazio comune (di mercato). 4. Decostruire una contraddizione originaria. 5. Pessimismo realista e possibilità future.
RESUMEN: El universalismo de los derechos fundamentales es el paradigma del cosmopoli-tismo conte... more RESUMEN: El universalismo de los derechos fundamentales es el paradigma del cosmopoli-tismo contemporáneo. La teoría jurídica y la filosofía política fundan sobre el principio de los derechos inviolables del individuo los propios proyectos institucionales y los ...
Revista Brasileira de Estudos Políticos, 2014
Democrazia e diritto, 2020
La questione Note sul fenomeno del populismo e sul nesso tra sovranità e democrazia di Giovanni M... more La questione Note sul fenomeno del populismo e sul nesso tra sovranità e democrazia di Giovanni Messina L'analisi politica e il dibattito pubblico contemporanei descrivono le dina-miche sociali prevalenti negli ultimi anni focalizzandosi sull'idea di populi-smo e denunciando la semplificazione e l'infantilizzazione della discussione nell'arena politica. A sua volta, però, questa diffusa lettura pare semplificare e ridurre la complessità della fenomenologia sociale e in particolare delle manifestazioni di insoddisfazione e di sofferenza esistenziale di vaste parti delle nostre collettività, rinunciando a indagare seriamente sulle cause delle cosiddette espressioni "populiste". Sembra necessario perciò uno sforzo per chiarire quanto sia opportuno utilizzare il concetto di Populismo per inter-pretare i processi attuali. Questo sforzo richiede una precisazione dello spet-tro semantico della parola e un'indagine attenta degli eventi a cui essa può essere accostata, perché allo stato attuale il ricorso a questa categoria della teoria politica sembra esser divenuto un fenomeno di moda che, piuttosto che contribuire alla comprensione della realtà, contribuisce a fraintenderla. L'obiettivo appena delineato presuppone un lavoro molto impegnativo, con-siderando l'ampia letteratura esistente sul tema, per questo qui si tenterà solo una prima indagine ricostruttiva, per tracciare il programma di una ricerca di lunga lena e abbozzare una linea di riflessione. 1. Una questione malposta Intorno ai lemmi populismo e sovranismo ruota oggi il confronto politico in cui "populisti" e "sovranisti" sono additati, dalla gran parte dei commen-tatori, studiosi e opinionisti, come esponenti di un discorso politico irrazio-nale, aggressivo, grossolano e razzista. Nel ripetere una dinamica frequente, troppo frequente, nel discorso pubblico, cioè l'adozione compulsiva di un
in Progettare l'eguaglianza. Momenti e percorsi della democrazia sociale, Mimesis, 2019
Giovanni Messina Dalla democrazia sociale al neoliberalismo: la governance come paradigma dello S... more Giovanni Messina Dalla democrazia sociale al neoliberalismo: la governance come paradigma dello Stato post-moderno 1. Uno sguardo al passato ancora presente Pensare oggi al dibattito sulla democrazia sociale e alle molteplici elaborazioni teoriche che si ponevano il compito di conciliare le strutture dello Stato liberale e borghese con la partecipazione dell'intera collettività alle determinazioni istituzionali e con un programma di costante contrasto alle disparità sociali è forse più complicato ma, allo stesso tempo, più illuminante; poiché la distanza di molti decenni consente di vedere aspetti e processi che allora era possibile cogliere con maggiore difficoltà. L'osservazione attuale ci spinge a ricostruire quel dibattito e quei processi con una prospettiva che è ben diversa dall'interpretazione dominante. Oggi, negli anni della enunciata crisi della rappresentanza parlamentare, della crisi della sovranità statuale e dei partiti politici e, allo stesso tempo, nei giorni di nuove rivendicazioni di Sovranità (si parla di 'sovranismi'), di critica delle classi dirigenti e del ceto politico in particolare (il fenomeno del 'nuovo populismo') 1 , torniamo indietro nel tempo e rileviamo la conquista di spazi di partecipazione democratica negli anni immediatamente successivi alla fine della seconda guerra mondiale e il progressivo affermarsi di un tessuto sociale più egualitario, più consapevole e sempre più esigente.
in Sociologia del diritto , 3, 2015
Creemos fecundo evaluar los acontecimientos de los últimos años a través de dos fenómenos que, co... more Creemos fecundo evaluar los acontecimientos de los últimos años a través de dos fenómenos que, con una mirada de conjunto, permiten captar los rasgos más significativos de la condición política (institucional) y social en que nos encontramos. El primero es el de la emergencia, el de las vicisitudes del "estado de excepción". La emergencialidad es, en efecto, la situación permanente tanto de la acción de gobierno como de la vida de relación que seguimos. Desde los terribles eventos de septiembre de 2001 el mundo no parece haber salido nunca de la condición de necesidad y urgencia, que ha pasado de la "guerra contra el terror" (por alguno definida con el revelador lapsus "justicia/ guerra infinita") a la tempestad financiera de 2008, sin desaparecer el factor de la amenaza (emergencia) terrorista como tonalidad de fondo de la convivencia política 138 . Se trata de una condición que ha sido continuamente invocada en estos años para justificar las decisiones de los gobiernos y la acción administrativa, reduciendo de un modo u otro tanto los espacios de discusión y de confrontación como, obviamente, de crítica y, por tanto, comprometiendo en una medida nada desdeñable esa característica esencial de las colectividades que se llaman democráticas y que hace hincapié sobre el "uso público de la razón" de kantiana ascendencia 139 . El segundo 138 Una sucinta reconstrucción de las cuestiones suscitadas por los atentados del 11/09/2001 se encuentra en: Gordillo, J.L., "Leviatán sin bridas. Sobre la demolición controlada de las instituciones mentales que limitan el uso estatal de la fuerza", en Estévez Araujo, J.A. (ed.), El libro de los deberes. Las debilidades e insuficiencias de la estrategia de los derechos, Trotta, Madrid, 2013, pp. 61 y ss. 139 Dicho concepto fue impuesto nuevamente en centro del debate filosófico político por John Rawls, por ejemplo, en Bohmann, J. y Rehg, W. (eds), Deliberative Democracy. Essays on Reason and Politics, The Mit Press, Cambridge-Londres, 1997. Acerca de la herida inferida a la discusión pública y, por ello, al núcleo de la vida democrática en los Estados Unidos de América tras los atentados del 11 de
Stato economico d'eccezione e teoria della governance: ovvero la fine della politica 1. Una condi... more Stato economico d'eccezione e teoria della governance: ovvero la fine della politica 1. Una condizione permanente: lo stato d'emergenza 1 L'autore che ha dato nuova vitalità al concetto di stato d'eccezione è Giorgio Agamben con Stato di eccezione, Torino, Bollati Boringhieri, 2003.
Si permetta il rinvio per queste considerazioni a G. Messina, Diritto liquido? La governance come... more Si permetta il rinvio per queste considerazioni a G. Messina, Diritto liquido? La governance come nuovo paradigma della politica e del diritto, Franco Angeli, Milano 2012. Per la letteratura critica su quello che riteniamo essere un vero e proprio nuovo paradigma politico si veda La gouvernance. Un concept et ses applications, a cura di G. Hermet, A. Kazacigil e J.-F. Prud'homme, Éditions Karthala, Paris 2005. 8 È questa l'accezione prevalente adoperata da Robert Cooper quando, distinguendo tra Stati (ordini sociali) in condizione ancora premoderna e Stati moderni, definisce Stati post-moderni quelli che rinunciano a una parte della propria sovranità per costituire spazi politici sovranazionali, come i membri dell'Unione Europea; in La fine delle Nazioni. Ordine e caos nel XXI secolo, Lindau, Torino
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El universalismo de los derechos fundamentales es el paradigma del cosmopolitismo contemporáneo. ... more El universalismo de los derechos fundamentales es el paradigma del cosmopolitismo contemporáneo. La teoría jurídica y la filosofía política fundan sobre el principio de los derechos inviolables del individuo los propios proyectos institucionales y los modelos morales. Sin embargo, la centralidad del principio de los derechos, y su estrecha relación con el papel esencial que ocupa la constitución en la teoría universalista plantea el problema de la compatibilidad con el carácter ´positivo` del derecho moderno y con el valor de la democracia. Este trabajo se confronta con algunos de los teóricos más representativos de esta aproximación, llamados por muchos ´Neoconstitucionalismo` y, en particular, con los trabajos de Gustavo Zagrebelsky y de Luigi Ferrajoli a través del análisis de las contradicciones que se hacen visibles respecto a los presupuestos del iuspositivismo y del principio democrático.
Democrazia e diritto, 2022
Quaderni della rivista “Diritti Lavori Mercati”, numero a cura di Barbara Guastaferro e Laura Tebano dal titolo Cura Lavoro Diritti. L’Unione europea e le sfide della contemporaneità, 2022
La cura dei diritti nelle istituzioni dell'Unione. Critica della retorica politica europea Sommar... more La cura dei diritti nelle istituzioni dell'Unione. Critica della retorica politica europea Sommario: 1. I diritti fondamentali come base di legittimità dell'ordine politico. 2. Frustrazione democratica e diffidenza verso le istituzioni europee. 3. Una comunità di diritto per uno spazio comune (di mercato). 4. Decostruire una contraddizione originaria. 5. Pessimismo realista e possibilità future.
RESUMEN: El universalismo de los derechos fundamentales es el paradigma del cosmopoli-tismo conte... more RESUMEN: El universalismo de los derechos fundamentales es el paradigma del cosmopoli-tismo contemporáneo. La teoría jurídica y la filosofía política fundan sobre el principio de los derechos inviolables del individuo los propios proyectos institucionales y los ...
Revista Brasileira de Estudos Políticos, 2014
Democrazia e diritto, 2020
La questione Note sul fenomeno del populismo e sul nesso tra sovranità e democrazia di Giovanni M... more La questione Note sul fenomeno del populismo e sul nesso tra sovranità e democrazia di Giovanni Messina L'analisi politica e il dibattito pubblico contemporanei descrivono le dina-miche sociali prevalenti negli ultimi anni focalizzandosi sull'idea di populi-smo e denunciando la semplificazione e l'infantilizzazione della discussione nell'arena politica. A sua volta, però, questa diffusa lettura pare semplificare e ridurre la complessità della fenomenologia sociale e in particolare delle manifestazioni di insoddisfazione e di sofferenza esistenziale di vaste parti delle nostre collettività, rinunciando a indagare seriamente sulle cause delle cosiddette espressioni "populiste". Sembra necessario perciò uno sforzo per chiarire quanto sia opportuno utilizzare il concetto di Populismo per inter-pretare i processi attuali. Questo sforzo richiede una precisazione dello spet-tro semantico della parola e un'indagine attenta degli eventi a cui essa può essere accostata, perché allo stato attuale il ricorso a questa categoria della teoria politica sembra esser divenuto un fenomeno di moda che, piuttosto che contribuire alla comprensione della realtà, contribuisce a fraintenderla. L'obiettivo appena delineato presuppone un lavoro molto impegnativo, con-siderando l'ampia letteratura esistente sul tema, per questo qui si tenterà solo una prima indagine ricostruttiva, per tracciare il programma di una ricerca di lunga lena e abbozzare una linea di riflessione. 1. Una questione malposta Intorno ai lemmi populismo e sovranismo ruota oggi il confronto politico in cui "populisti" e "sovranisti" sono additati, dalla gran parte dei commen-tatori, studiosi e opinionisti, come esponenti di un discorso politico irrazio-nale, aggressivo, grossolano e razzista. Nel ripetere una dinamica frequente, troppo frequente, nel discorso pubblico, cioè l'adozione compulsiva di un
in Progettare l'eguaglianza. Momenti e percorsi della democrazia sociale, Mimesis, 2019
Giovanni Messina Dalla democrazia sociale al neoliberalismo: la governance come paradigma dello S... more Giovanni Messina Dalla democrazia sociale al neoliberalismo: la governance come paradigma dello Stato post-moderno 1. Uno sguardo al passato ancora presente Pensare oggi al dibattito sulla democrazia sociale e alle molteplici elaborazioni teoriche che si ponevano il compito di conciliare le strutture dello Stato liberale e borghese con la partecipazione dell'intera collettività alle determinazioni istituzionali e con un programma di costante contrasto alle disparità sociali è forse più complicato ma, allo stesso tempo, più illuminante; poiché la distanza di molti decenni consente di vedere aspetti e processi che allora era possibile cogliere con maggiore difficoltà. L'osservazione attuale ci spinge a ricostruire quel dibattito e quei processi con una prospettiva che è ben diversa dall'interpretazione dominante. Oggi, negli anni della enunciata crisi della rappresentanza parlamentare, della crisi della sovranità statuale e dei partiti politici e, allo stesso tempo, nei giorni di nuove rivendicazioni di Sovranità (si parla di 'sovranismi'), di critica delle classi dirigenti e del ceto politico in particolare (il fenomeno del 'nuovo populismo') 1 , torniamo indietro nel tempo e rileviamo la conquista di spazi di partecipazione democratica negli anni immediatamente successivi alla fine della seconda guerra mondiale e il progressivo affermarsi di un tessuto sociale più egualitario, più consapevole e sempre più esigente.
in Sociologia del diritto , 3, 2015
Creemos fecundo evaluar los acontecimientos de los últimos años a través de dos fenómenos que, co... more Creemos fecundo evaluar los acontecimientos de los últimos años a través de dos fenómenos que, con una mirada de conjunto, permiten captar los rasgos más significativos de la condición política (institucional) y social en que nos encontramos. El primero es el de la emergencia, el de las vicisitudes del "estado de excepción". La emergencialidad es, en efecto, la situación permanente tanto de la acción de gobierno como de la vida de relación que seguimos. Desde los terribles eventos de septiembre de 2001 el mundo no parece haber salido nunca de la condición de necesidad y urgencia, que ha pasado de la "guerra contra el terror" (por alguno definida con el revelador lapsus "justicia/ guerra infinita") a la tempestad financiera de 2008, sin desaparecer el factor de la amenaza (emergencia) terrorista como tonalidad de fondo de la convivencia política 138 . Se trata de una condición que ha sido continuamente invocada en estos años para justificar las decisiones de los gobiernos y la acción administrativa, reduciendo de un modo u otro tanto los espacios de discusión y de confrontación como, obviamente, de crítica y, por tanto, comprometiendo en una medida nada desdeñable esa característica esencial de las colectividades que se llaman democráticas y que hace hincapié sobre el "uso público de la razón" de kantiana ascendencia 139 . El segundo 138 Una sucinta reconstrucción de las cuestiones suscitadas por los atentados del 11/09/2001 se encuentra en: Gordillo, J.L., "Leviatán sin bridas. Sobre la demolición controlada de las instituciones mentales que limitan el uso estatal de la fuerza", en Estévez Araujo, J.A. (ed.), El libro de los deberes. Las debilidades e insuficiencias de la estrategia de los derechos, Trotta, Madrid, 2013, pp. 61 y ss. 139 Dicho concepto fue impuesto nuevamente en centro del debate filosófico político por John Rawls, por ejemplo, en Bohmann, J. y Rehg, W. (eds), Deliberative Democracy. Essays on Reason and Politics, The Mit Press, Cambridge-Londres, 1997. Acerca de la herida inferida a la discusión pública y, por ello, al núcleo de la vida democrática en los Estados Unidos de América tras los atentados del 11 de
Stato economico d'eccezione e teoria della governance: ovvero la fine della politica 1. Una condi... more Stato economico d'eccezione e teoria della governance: ovvero la fine della politica 1. Una condizione permanente: lo stato d'emergenza 1 L'autore che ha dato nuova vitalità al concetto di stato d'eccezione è Giorgio Agamben con Stato di eccezione, Torino, Bollati Boringhieri, 2003.
Si permetta il rinvio per queste considerazioni a G. Messina, Diritto liquido? La governance come... more Si permetta il rinvio per queste considerazioni a G. Messina, Diritto liquido? La governance come nuovo paradigma della politica e del diritto, Franco Angeli, Milano 2012. Per la letteratura critica su quello che riteniamo essere un vero e proprio nuovo paradigma politico si veda La gouvernance. Un concept et ses applications, a cura di G. Hermet, A. Kazacigil e J.-F. Prud'homme, Éditions Karthala, Paris 2005. 8 È questa l'accezione prevalente adoperata da Robert Cooper quando, distinguendo tra Stati (ordini sociali) in condizione ancora premoderna e Stati moderni, definisce Stati post-moderni quelli che rinunciano a una parte della propria sovranità per costituire spazi politici sovranazionali, come i membri dell'Unione Europea; in La fine delle Nazioni. Ordine e caos nel XXI secolo, Lindau, Torino