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L'oracolo

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Cos'è l'Oracolo?

« Ogni uomo è un eroe e un oracolo per qualcuno » (Ralph Waldo Emerson, Letters and Social Aims (1876))

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Al minuto 2:50 del video https://m.youtube.com/watch?v=wTr_cHXRocs il Piccolo mugnaio prepara una Camilla per Clementina e dice: “Non vi dico cosa c’è dentro, potreste farvi idee sbagliate!”. Cosa avrà voluto dire? --176.200.102.7 (msg) 19:42, 25 set 2024 (CEST)[rispondi]

era semplice invito ad assaggiarle senza preoccuparsi degli ingredenti e anche incuriosire le persone. Allora il mondo era più disincantato e senza complottismi a parte quelli politico/economici, Gladio, Andreotti, la Cia, I massoni. Una frase del genere non suonava inquietante come ai giorni nostri --Pierpao (listening) 20:14, 25 set 2024 (CEST)[rispondi]

se non sbaglio le camille erano dolci a base di carote. Prova a dire a un bambino che la sua merenda contiene carote, non la mangerà mai. --Agilix (msg) 07:04, 26 set 2024 (CEST)[rispondi]

Sono. Esistono ancora anche come imitazioni. Certo il cartone serviva anche a incuriosire i bambini. --Pierpao (listening) 11:04, 26 set 2024 (CEST)[rispondi]

Non le mangio da secoli, ma nei miei ricordi di bambino erano buonissime - e i miei genitori non mi avevano nascosto niente, lo sapevo benissimo che erano alla carota! (chissà poi che percentuale di carota c'era effettivamente, dubito che ci fosse scritto, le regole sulla lista degli ingredienti erano molto più lasche di oggi). --79.21.121.84 (msg) 15:57, 28 set 2024 (CEST)[rispondi]

in orbita, a quanto pare, c'è un mucchio di spazzatura che è pericolosa se non pericolosissima: è di proprietà di qualcuno? Mi sembra di ricordare che spesso si tratta anche di oggetti che contengono oro o terre rare, i costi di recupero sarebbero ricompensati da quanto si può ottenere? --2.237.220.21 (msg) 20:04, 25 set 2024 (CEST)[rispondi]

https://www.nasa.gov/wp-content/uploads/2023/03/otps_-_cost_and_benefit_analysis_of_orbital_debris_remediation_-_final.pdf?emrc=507712 --Pierpao (listening) 20:11, 25 set 2024 (CEST)[rispondi]

il documento però non mi sembra accennare alla proprietà attuale di un satellite cinese tutto scassato che contiene un chilo d'oro ;)... dice che vale la pena prenderlo prima di un rischioso rientro nell'atmosfera terrestre ma non parla di eventuali proteste cinesi e ripercussioni legali... --2.237.220.21 (msg) 20:18, 25 set 2024 (CEST)[rispondi]

Appunto, la risposta alla tua domanda è "dipende" --Pierpao (listening) 20:23, 25 set 2024 (CEST)[rispondi]

Non si recuperano i satelliti, stanno studiando qualcosa ma anche ci fosse 1 kg d'oro è ininfluente rispetto al costo della missione. Perfino la stazione spaziale internazionale verrà distrutta nel rientro atmosferico, visto che è grande si prendono precauzioni per la traiettoria e i resti che non bruceranno nel rientro affonderanno nel Punto Nemo. Anche perché recuperare un satellite la cui tecnologia è ormai obsoleta non da nessun beneficio e costa. USa Europa e Cina hanno aderito alla Space Liability Convention per il risarcimento danni ma ahimé, sarebbe comunque complicato farsi risarcire, questioni politiche, solo lo Stato può richiedere il risarcimento, non tu, se ti distrugge casa tua adios, nessuno ti risarcirà.. L'unica volta che c'è stato un appello alla convenzione è stato nel 1978, quando il satellite sovietico Cosmos 954 precipitò in Canada. Aveva un reattore nucleare, quindi contaminò pesantemente una vasta area. --Kirk Dimmi! 21:30, 25 set 2024 (CEST) P.S. Comunque di oro sui satelliti, quando c'è, ce n'è veramente poco e non si vede esternamente, (naturalmente) nell'isolante dorato di molti satelliti non c'è nulla d'oro ma è fatto di vari materiali, tra cui kapton e alluminio.[rispondi]

Per il "è di proprietà di qualcuno?" , non sono esperto ma a naso visto che "spazzatura" non dovrebbe essere res derelicta / res nullius . --Meridiana solare (msg) 18:00, 26 set 2024 (CEST)[rispondi]

Si è di proprietà dell'ente che l'ha lanciato che è responsabile se fa danni, solo che se cade in uno stato diverso c'è l'accordo internazionale, se cade nello stesso stato è una cosa un po' diversa e quell'accordo non vale. Pochi mesi fa per la prima volta un frammento di satellite della NASA ha squarciato il tetto di una casa in Florida, cioè nello stesso stato del responsabile, la famiglia ha chiesto l'indennizzo, magari la NASA paga oppure apre un caso, che potrebbe però creare un precedente. In quel caso però valgono solo le leggi statunitensi. --Kirk Dimmi! 18:02, 28 set 2024 (CEST)[rispondi]

Ciao Oracolo, mi sono imbattuto online nel Premio Lucio Dalla. Il sito ufficiale si trova facilmente con un motore di ricerca. Alcuni indizi – la grafica del sito, gli artisti premiati, la notizia di qualche tempo fa che la direzione artistica è stata affidata a tale Luca Maris, la cui pagina wiki è stata cancellata non molto dopo la nomina – mi fanno pensare che sia una di quelle iniziative che si avvalgono di un nome importante per "gonfiarsi" e raccontarsi come più rilevanti di quanto effettivamente siano. Mi chiedo (e ti chiedo): com'è possibile che un'iniziativa del genere possa utilizzare il nome di Dalla? Le tue doti divinatorie ti suggeriscono se sia autorizzata dalla fondazione omonima? Conosci segni che indichino una qualche rilevanza del suddetto Premio (che non è da confondersi – o almeno credo – con il Premio "Lucio Dalla" assegnato dalla Sala stampa al Festival di Sanremo)? Grazie! --93.49.159.217 (msg) 14:27, 26 set 2024 (CEST)[rispondi]

Semplicemente, questo tale Luca Maris ha depositato i diritti per il premio e ha diffidato chiunque dal riprendere il nome di Dalla in altri concorsi. Sul sito si legge inoltre che il premio "è un’iniziativa artistica indipendente meramente in omaggio e tributo al grande Maestro e Poeta scomparso atta al costante caro ricordo dell’amato cantautore bolognese".

Confermo che comunque il premio non è rilevante, neanche tra i musicisti emergenti. Di solito i premi intitolati a grandi cantautori sono patrocinati da parenti o stretti collaboratori, come il Premio Fabrizio De Andrè o il Premio Gianmaria Testa. L'unico segno di rilevanza forse lo vedo nella partecipazione come ospite d'onore di Pierdavide Carone, cantautore scoperto da Dalla, ma oltre questo nulla. --151.28.217.229 (msg) 00:20, 29 set 2024 (CEST)[rispondi]

Dal titolo non capirete niente ma la domanda è facile: dopo aver pubblicato iOS 18.0, Apple ha pubblicato la beta di iOS 18.1. Questa sera (26 settembre) è uscita la beta di iOS 18.0.1. Premetto che non sono un programmatore, ma come si fa ad includere le correzioni di iOS 18.0.1 nella versione finale di iOS 18.1 di cui la beta è uscita prima? Non è più semplice fare un passo alla volta? --109.53.133.127 (msg) 19:18, 26 set 2024 (CEST)[rispondi]

Forse la 18.0.1 è pensata per chi ha ancora la 18.0 , senza aver fatto l'aggiornamento a 18.1 --Meridiana solare (msg) 21:45, 26 set 2024 (CEST)[rispondi]

Non mi sono spiegato bene: come fa Apple ad aggiungere a iOS 18.1 le correzioni apportate a iOS 18.0.1? Copia-incolla i pezzi di codice sorgente? —-109.53.133.127 (msg) 23:04, 26 set 2024 (CEST)[rispondi]

Argomento piuttosto complesso, che per lo più si riconduce al controllo versione. Riassunto all'estremo, se sei fortunato e hai toccato una delle parti del sistema che non è cambiata (o comunque non troppo) tra le due versioni, è possibile che la modifica si possa applicare più o meno paro-paro, così com'è, anche alla nuova (quindi sì, concettualmente è un "copia-incolla", anche se al lato pratico è un meccanismo un pochino più furbo e automatico). Se invece nel frattempo il codice ha avuto tempo di cambiare significativamente tra le due versioni, "trasportare" la modifica tra una e l'altra può diventare anche molto complicato.

Ti posso confermare che tenere vive molteplici versioni del codice in più "branch" di sviluppo paralleli, e fare il "merge" delle modifiche tra un branch e l'altro risolvendo i cosidetti "conflitti" (modifiche inconciliabili che interferiscono tra di loro e richiedono un intervento manuale per essere risolte), è una delle operazioni di base più tediose che un programmatore possa trovarsi ad affrontare. :-D

Quando la dimensione e la complessità del progetto superano certe soglie, capita che vi siano interi team dedicati pressoché unicamente a quello. --Rojelio (dimmi tutto) 23:27, 26 set 2024 (CEST)[rispondi]

Confermo: tedioso... e pericoloso. Se riportare la correzione in altra versione comporta riadattare il codice sorgente, è fin troppo facile introdurre nuovi bug (scopro ora che in italiano non abbiamo le voci equivalenti di en:Software regression e en:Regression testing). Gli interi team dedicati... eh, se il bugdet lo permette! --79.21.121.84 (msg) 16:08, 28 set 2024 (CEST)[rispondi]

Cari Oracoli. Ricordo una canzoncina, direi quasi un jingle, presente in alcuni film comici italiani degli anni 70 e 80, in cui più voci ripetono cantando "ahi ahi ahi ahi". è una di quelle canzoncine che accompagna diverse scene. Per fare un esempio se prendete il film Chi trova un amico trova un tesoro, spesso si sente la musichetta di "Movin' cruisin'". Ecco la canzoncina che cerco ha un ruolo analogo, ma non mi ricordo di quali film si tratta. A qualcuno viene in mente che canzoncina è? --195.29.208.20 (msg) 09:51, 1 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Non hai specificato se la "canzoncina" era in italiano. Nel ritornello di Cielito lindo il testo dice "ay ay ay ay". --Guido (msg) 11:06, 1 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Mundialito degli Oliver Onions udibile nei film: Uno sceriffo extraterrestre... poco extra e molto terrestre e L'allenatore nel pallone. --Versouni (msg) 11:32, 1 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Potrebbe anche essere Ai Ai Ai dei Los Locos, non di un film ma sigla di Un medico in famiglia per le prime 5 stagioni. --Meridiana solare (msg) 13:18, 1 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Probabile Mundialito come dice Versouni. A me veniva in mente Mexico lindo di Rustichelli da I quattro dell'Ave Maria, ma non è un film comico, è un western anche se brillante --actor_𝄡_musicus 𝆓 espr. 18:07, 1 ott 2024 (CEST)[rispondi]

È proprio Mundialito dei fratelli De Angelis. Stupendi, grazie mille!--195.29.208.20 (msg) 09:40, 2 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Ciao, avrei una domanda sportiva. Nelle squadre calcistiche dell'ex blocco sovietico i titoli "Dinamo" e "Lokomotiv" sono molto presenti. Non escludo casi nell'Europa occidentale, che io non conosco(escludendo ovviamente la Germania orientale, che anche oggi abbiamo la Dinamo Dresda ma che appunto è stata costituita nella DDR), ma sarebbero comunque sporadici. Da cosa è dovuta questa forte presenza di Lokomotiv e Dinamo nelle squadre del blocco est? Grazie --2.228.35.34 (msg) 13:03, 2 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Leggi qui --Versouni (msg) 14:45, 2 ott 2024 (CEST)[rispondi]

caratteristicche dei prodotti --2.40.111.90 (msg) 15:49, 2 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Quale sarebbe esattamente la domanda?--109.118.115.136 (msg) 19:59, 2 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Le aldeidi è una classe di composti organici. Ognuna ha proprie caratteristiche (ad es. sono solide o liquide a temperatura ambiente, possono reagire chimicamente in un certo modo magari dovuto anche alla presenza di un altro gruppo funzionale, possono avere certi impieghi tecnologici, ecc.).

Per le reazioni caratteristiche del fatto di essere aldeidi ad esempio reazioni chimiche, sia per come produrle sia cosa loro a volta possono produrre, vedi la voce che già ho citato Aldeidi, che vedo a sua volta suggerisce di leggere anche Reazioni di aldeidi e chetoni.

Un'aldeide molto nota, e anche con usi pratici, è la formaldeide.

Spero di aver risposto a quello che volevi sapere, ma con una domanda così criptica non è facile capire cosa rispondere. --Meridiana solare (msg) 18:03, 4 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Guardando nel sito di Wuvday le foto e i video già pubblicati da altri utenti, vedo che sono ritratte delle persone. È violazione della privacy? Se io pubblico foto e video per scopi turistici e (meno probabile) giornalistici, può venirmi contestato questo reato? --2.194.244.126 (msg) 13:01, 3 ott 2024 (CEST)[rispondi]

sto cercando di ricostruire la biografia di un italiano che almeno sino al 1950 circa viveva in Africa; quali giornali in italiano venivano stampati nel Corno d'Africa in quell'epoca? Si possono leggere online e dove? --2.237.220.21 (msg) 17:42, 4 ott 2024 (CEST)[rispondi]

potresti dire chi sarebbe il biografato e la sua professione ? Ad esempio puoi consultare Etiopia rassegna illustrata dell'Impero (1939) dove troverai citati diversi giornali di quell'epoca. --Versouni (msg) 10:40, 5 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Hector Bayon, come professione ha fatto di tutto, ha avuto una vita a dir poco molto movimentata e so per averlo letto che almeno sino al 1950 era in Etiopia, poi di lui non ci sono tracce. Servirebbe tantissimo qualche annata di qualche quotidiano di quell'area da leggere sul web senza scaricare pdf e cose del genere, anche per avere la possibilità di migliorare qualche centinaio di voci e caricare un bel po' di foto. --2.237.220.21 (msg) 11:18, 5 ott 2024 (CEST)[rispondi]

forse è deceduto il 06 giugno 1946 a Roma da quanto riporta qui --Versouni (msg) 12:24, 5 ott 2024 (CEST)[rispondi]

al 99% è lui, grazie mille! Sul web di giornali non c'è niente? --2.237.220.21 (msg) 12:38, 5 ott 2024 (CEST)[rispondi]

ho fatto alcune integrazione nella voce. Dovresti provare a cercare anche con Mario Ettore Bayon. --Versouni (msg) 12:41, 5 ott 2024 (CEST)[rispondi]

sul web ho già provato, servirebbero più emeroteche on line ma che vengano create è una pia illusione :((... --2.237.220.21 (msg) 12:47, 5 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Quello che mi ha fatto sorgere la domanda è una cosa che ho recentemente letto su Oriana Fallaci, che per poter intervistare Komeini dovette sposarsi in Iran con un cameraman del suo entourage, perchè le donne non sposate non possono incontrare la guida suprema. E mi ha ricordato un aneddoto che mi raccontò mio zio, che lavorò alla costruzione del porto di Bandar Abbas negli anni 80, e dove una donna italiana con un ruolo importante nell'azienda costruttrice dovette sposarsi in Iran con un operaio, per risultare coniugata per lo stato Iraniano e non avere problemi. La domanda che pongo è, ma questi matrimoni contratti in Iran, ma in generale all'estero, sono validi anche in Italia? Oppure in Italia un matrimonio è riconosciuto dalla legge solo se contratto in Italia? --109.118.115.195 (msg) 14:52, 6 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Perché un matrimonio contratto all'estero abbia valore anche in Italia è necessario che il relativo atto di matrimonio sia trascritto, a cura degli interessati, nei registri dello stato civile del comune italiano competente. Vedi qui, sezione "La trascrizione dell’atto di matrimonio". --Franz van Lanzee (msg) 16:02, 6 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Tra l'altro per le questioni di diritto di famiglia si dovrebbe seguire il diritto dello stato di cittadinanza. Se per es. in Italia il limite per contrarre matrimonio è facciamo come esempio 16 anni e 2 italiani sono nello stato Vattelapesca dove il limite è 12 anni e si sposano a 13 anni, il matrimonio è teoricamente possibile per il diritto locale, ma non dovrebbe esserlo tenuto conto che si sa che sono cittadini italiani. E tanto meno lo stato italiano dovrebbe accettare di trascriverlo. Viceversa se 2 italiani 17enni, se fossero nello stato Non_so_dove , dove il limite di età è 18 anni, possono risultare sposati (ad es. se già sposati in Italia, o se sposati anche nello stato Non_so_dove , penso possa essere officiato da autorità italiane es. consolari, se quelle locali facessero difficoltà). --Meridiana solare (msg) 00:23, 7 ott 2024 (CEST)[rispondi]

A questo punto mi sorge spontanea una domanda correlata: se un italiano si sposasse all’estero con una donna, senza far trascrivere l’atto in Italia, e si sposasse in Italia con un’altra donna, sarebbe perseguibile per il reato di bigamia? --Guido (msg) 15:19, 7 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Sì: la giurisprudenza è concorde nel considerare il matrimonio celebrato all'estero immediatamente valido e rilevante per l'ordinamento italiano (ivi inclusa la possibile fattispecie di bigamia): "la trascrizione non ha natura costitutiva, ma meramente certificativa" (cit.).

Non mi è chiaro se la mancata trascrizione possa configurare l'aggravante di "induzione in errore" del secondo coniuge (ex art. 556 c.p.), o se sia considerato a tal riguardo "mera omissione". --Rojelio (dimmi tutto) 16:58, 7 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Quindi Oriana Fallaci, anche se il matrimonio non fosse trascritto in Italia e quindi non valido in Italia, non si sarebbe più potuta sposare? --Meridiana solare (msg) 01:11, 8 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Non senza divorziare prima. @Rojelio l'induzione prevede il dolo quindi perché la mancata registrazione costituisca reato il coniuge omittente deve aver mostrato di aver deciso di sposarsi con la seconda prima di tornare in Italia. In ogni caso il reato c'è perché salvo incapacità mentale il fatto stesso di essersi dichiarato celibe alla seconda é palese induzione. --Pierpao (listening) 08:04, 8 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Salve. Qualcuno sa dirmi chi erano i due guardialinee della finale di Champions League del 1995, tra Ajax e Milan, giocata in Vienna? Grazie mille. --93.150.83.233 (msg) 15:00, 6 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Nicolae Grigorescu e Tudor Constantinescu. --Smatteo499 _Scrivimi!_⭐⭐ 14:56, 8 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Ciao. Oggi è usanza consolidata, ma prima era una caratteristica del solo Wembley: mi riferisco al vecchio stadio. Sto parlando di un particolare che mi ha incuriosito nel tempo, vale a dire il mettere i nastri con i colori sociali della squadra vincitrice della Coppa dei Campioni. Credo che dal 1992 sia diventata tradizione fissa ma prima non lo era in nessun impianto europeo; non c'era simile usanza (salvo che in qualche sporadica occasione), tranne proprio negli anni in cui lo stadio londinese veniva designato per la finale, ovvero, nel 1968, '71, '78 e '92. A dir la verità tutto ciò si estende anche per agli europei per nazionali: prima non c'era nulla. E' un qualcosa che nacque dagli europei del 1996 giocati proprio in Inghilterra, con tanto di finale a Londra ovviamente. In tale occasione mi ricordo che alla Germania squadra vincitrice fu consegnato il trofeo con i nastri decorativi che richiamavano il colore della divisa dell'epoca. Da quell'europeo in poi divenne usanza fissa. Ecco la mia domanda: perché all'inizio questa usanza sia in Coppa dei Campioni che nel campionato europeo, prima che diventasse fissa nel tempo, c'era solo a Wembley? Grazie mille. --93.150.83.233 (msg) 18:15, 8 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Buongiorno a tutti, è corretto usare lo stesso etnonimo per indicare gli abitanti del capoluogo e quelli della provincia/città metropolitana? Ad esempio, sarebbe legittimo chiamare "cosentini" gli abitanti dell'intera provincia di Cosenza? O "fiorentini" gli abitanti dell'intera città metropolitana di Firenze? E come si procede nel caso di province con più capoluoghi? Ad esempio, come si chiamano gli abitanti della provincia di Pesaro-Urbino o quelli della provincia di Barletta-Andria-Trani? --3knolls (msg) 12:20, 9 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Secondo me proprio no, allo stesso modo per cui le pronunce in dialetto locale (spesso molto variabile tra capoluogo e altri centri) non vengono indicate; in ogni caso mi pare, da un controllo a spot, che gli etnonimi non siano mai indicati nei vari infobox, ti riferisci a qualche caso specifico o vorresti proporre di indicarli?--Saya χαῖρε 12:28, 9 ott 2024 (CEST)[rispondi]

A dire il vero mi interessava sapere se esistessero delle convenzioni linguistiche al riguardo: qui ad esempio si accenna alla possibilità di utilizzare degli etnonimi leggermente variati per distinguere gli abitanti dei capoluoghi da quelli del resto del territorio, ma non capisco se si tratti di casi particolari o se effettivamente vi siano delle linee guida generali. E comunque il caso delle province con più capoluoghi rimane un rebus.--3knolls (msg) 13:02, 9 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Penso che dipenda dai vari casi. "Bergamaschi" può essere utilizzato tranquillamente sia per gli abitanti del capoluogo, sia per gli abitanti della provincia. Per Parma, so che "parmigiano" è l'abitante della città, e "parmense" quello della provincia, e lo stesso potrebbe essere per Varese (varesini/varesotti). --Arres (msg) 16:36, 9 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Su Parma si può discutere, mia madre è di Parma e dice che parmigiano è solo il formaggio, mentre parmense è l'abitante di Parma. La sua tesi non sembra suffragata dalle fonti, ma anche il fatto che ci sia un etnonimo diverso per la città e la provincia non mi risulta. Per quanto riguarda varesotto, come bustocco, sono i nomi dei territori di Varese e di Busto Arsizio, ma non so se si possano applicare anche agli abitanti. Io comunque direi varesino e bustese per le persone. --Agilix (msg) 17:20, 9 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Sinceramente, credo di non avere mai sentito usare l'etnonimo del capoluogo per indicare anche gli abitanti dell'intera provincia. Usato per indicare la posizione geografica dei comuni si, ma per gli abitanti no. Ad esempio, ho sentito dire che Varazze è un comune savonese, cioè della provincia di Savona, ma un abitante di Varazze non si definirà mai savonese, aggettivo che rivolto ad una persona significa originario del comune di Savona. Idem per i paesi che conosco della città metropolitana di Genova. Se dici ad un abitante di Chiavari che è genovese (intendendo della città metropolitana di Genova) potrebbe rivangare la storia ottocentesca della città. E' possibile che in altre regioni ci siano meno campanilismi locali però. --Postcrosser (msg) 21:09, 9 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Concordo con chi mi precede. Per la mia esperienza posso affermare con certezza che sebbene Imola faccia parte della città metropolitana di Bologna, chi mai si azzardasse a rivolgersi a un abitante di quella città chiamandolo "bolognese" provocherebbe reazioni del tutto fuori controllo con possibili rischi per la propria incolumità personale. :-) --Sesquipedale (non parlar male) 22:58, 9 ott 2024 (CEST)[rispondi]

[← Rientro] Noto tra l'altro che nella voce Provincia di Ascoli Piceno è scritto (con tanto di fonte): "i suoi abitanti sono comunemente denominati piceni". Mi chiedo però se davvero abbia senso fare un salto all'indietro di duemila anni (un pò come pretendere di chiamare "etruschi" i moderni toscani) e se davvero gli abitanti di quella provincia siano gli unici ad avere il diritto di "rivendicare" l'eredità storica dell'antico (e ben più esteso) Piceno.--3knolls (msg) 09:26, 10 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Credo dipenda dalle zone geografice e non ci sia una risposta univoca. Immagino che dipenda anche dall'ottica/contesto in cui il riferimento è inserito o dalla scala di riferimento (internazionale, nazionale, regionale). --Torque (scrivimi!) 09:33, 10 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Sì, @Arres , in Varese (sezione iniziale) è spiegata la differenza tra i termini varesino e varesotto (varesotto si usa anche per indicare la zona "vado nel Varesotto", come dice @Agilix ; mentre varesino non l'ho mai sentito usare in quel modo, anche perché a quel punto uno dice "vado a Varese". Ma si usano anche per le persone. E per chi è varesino dire ad es. "era lì che parlava con 3 ragazzini varesotti" può avere anche un senso po' spregiativo da snob). --Centrodiurnomilano (msg) 12:09, 10 ott 2024 (CEST)[rispondi]

P.S. @Agilix, "bustese" non è un abitante di Busto Arsizio (che si dice "bustocco") ma a Busto Garolfo (famoso alle cronache cinematografiche per Tre uomini e una gamba "Uno che è nato a Busto Garolfo e si chiama Giacomino deve solo stare zitto!" "Giacomino?! Non Giacomo?") La voce Busto Arsizio nel box in alto a destra dice "bustocchi (per chi è nato nella città) o bustesi (per chi non è nato nella città)" ma senza fonte (c'è una nota ma è un'ulteriore precisazione su quartieri) : non ho mai sentito tale uso, ma io non sono proprio della zona, ma mi parrebbe strano perché si confonderebbero con quelli di Busto Garolfo (tra l'altro in dialetto Busto Arsizio si dice l'equivalente di "Busto grande" e Busto Garolfo come "Busto piccolo". A complicare c'è anche Buscate) .

@Postcrosser e @Sesquipedale Ma allora, se uno volesse indicare gli abitanti dell'intera provincia di Savona (o una sua parte abbastanza ampia, non solo il comune di Varazze comunque) o della zona di Chiavari e dintorni o della zona di Imola e dintorni, che termine usa?--Centrodiurnomilano (msg) 12:22, 10 ott 2024 (CEST)[rispondi]

[@ Centrodiurnomilano] confermo che secondo comuni-italiani.it (che consulto spesso per estrarre gli etnonimi) gli abitanti di Busto Arsizio sono bustocchi e quelli di Busto Garolfo bustesi [1], [2]. Sulla distinzione esplicitata nella nostra voce Busto Arsizio però non trovo riscontri e vado a segnalarlo come senza fonte. Più in generale penso che dipenda dalle sensibilità individuali: sicuramente un imolese non si definisce bolognese, ma magari uno di Casalecchio di Reno potrebbe farlo. Comunque come regola generale mi pare di poter concludere che non esista un etnonimo univoco per identificare gli abitanti di una provincia. --Agilix (msg) 12:40, 10 ott 2024 (CEST)[rispondi]

@Centrodiurnomilano Abitante della provincia di Savona / dell'entroterra di Savona / della Riviera di Levante / della Valle Scrivia / della Valfontanabuona (o fontanini in questo caso, ma solo se stiamo parlando proprio degli abitanti di quella zona)... e così via. Ma non ho mai sentito usare l'aggettivo del capoluogo per gli abitanti dell'intera provincia. --Postcrosser (msg) 14:25, 10 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Perché le auto 3 volumi, per intenderci quelle con la coda, non hanno il tergicristalli sul lunotto? --195.29.208.20 (msg) 10:10, 10 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Parli di auto recenti o di un modello in particolare? Esempio Foto1 e Foto2 di una Fiat Croma con il tergicristallo sul lunotto. --Versouni (msg) 12:20, 10 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Era tantissimo che non sentivo espressioni come "3 volumi" (e "2 volumi").

Negli ultimi decenni sono sostituite da altre molto più complesse , con termini meno chiari (in inglese, come station wagon che sarebbe la familiare / giardinetta o qualcosa tipo hatchback, che non ho mai capito cosa significhi e che tipo di auto indichi) e forse con più convenzioni / nomenclature differenti che si sovrappongono in modo non uniforme. Non c'ho mai capito molto. C'è qualche voce che li spieghi? --Centrodiurnomilano (msg) 12:28, 10 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Ipotizzo che avendo una forma più inclinata il flusso d'aria proveniente dal tetto spinga via l'acqua dal lunotto, rendendo superfluo un tergilunotto, diversamente di quanto avvenga nelle auto dove il lunotto è più verticale, e che quindi non ricevendo grandi flussi d'aria sia necessario il tergi per rimuovere l'acqua; inoltre il vano posteriore dove c'è il bagagliaio ripara dallo sporco proveniente dal basso il lunotto. Certamente quando una pioggia "sabbiosa" sporca i vetri tornerebbe senz'altro utile, ma io me la sono sempre spiegata così.--Saya χαῖρε 14:23, 10 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Dalla discussione Discussione:Separazione personale dei coniugi#Perché "personale" ? mi è venuta in mente una domanda , più un'altra correlata che già più volte mi ero posto ma era del tipo "domande a cui non sapete a chi chiedere". La prima è

Se due coniugi hanno come regime patrimoniale coniugale quello di separazione dei beni, nel caso si separassero ognuno resta con la propria parte di proprietà, oppure il giudice può "riassegnarle", dando ad esempio una parte del coniuge più ricco a quello più povero (o con un'unica cessione "subito" oppure mensilmente tipo "alimenti")? E questo ovviamente anche contro la volontà / contrarietà del coniuge cedente.

Escludo il caso di separazione totalmente consensuale in cui (presumo, non me ne intendo di separazioni, per fortuna... so vagamente che questa tipologia è stata resa più semplice, po' meno burocratica e soprattutto più veloce) ovviamente i due coniugi si possono accordare come meglio credono (come potrebbero fare ciascuno del proprio patrimonio anche se non fossero coniugi). E per semplicità escludo il caso di figli minori / a carico.

--Vedo il Resegone (msg) 14:17, 10 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Se c'è un regime di separazione dei beni, la separazione non comporta alcuna riassegnazione della proprietà dei beni, ma fa sorgere, in determinate circostanze, l'obbligo di corrispondere un assegno di mantenimento a favore del coniuge privo di adeguati redditi propri (art. 156 codice civile). In caso di separazione rimane poi valido l'obbligo di corrispondere gli alimenti al coniuge separato (art. 433 codice civile), che sono cosa distinta dal mantenimento. --Franz van Lanzee (msg) 17:53, 10 ott 2024 (CEST)[rispondi]

@Franz van Lanzee Grazie della risposta.

Quindi il mantenimento è solo dopo la separazione (almeno quello assegnato esplicitamente dal giudice; prima quando non erano separati l'obbligo di sostenersi era implicito nel matrimonio, giusto?).

Mentre gli "alimenti" dici "rimane poi valido l'obbligo", quindi c'era anche prima oltre che dopo la separazione?

Non mi è chiara la distinzione tra "mantenimento" e "alimenti" : in entrambi i casi sono soldi che un (un coniuge) paga a un altro (un coniuge) perché questi possa mentenersi e sopravvivere? Purtroppo non abbiamo voci al riguardo. Anzi sì, ma la faccenda si complica: Mantenimento non c'è (ancora?). Mentre Alimenti, con un po' di redirect e nota disambigua si arriva ad Alimenti (diritto) che però è un redirect a Assegni di mantenimento , quindi aumentando la confusione. --Vedo il Resegone (msg) 12:50, 13 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Sulla differenza tra alimenti e mantenimento l'internet è pieno di spiegazioni (a differenza di Wikipedia, che invece è deficitaria su questo fronte). Citando da qui, "il diritto al mantenimento è una forma di assistenza economica versata per garantire da parte del coniuge con una maggiore capacità economica a chi lo riceve le stesse condizioni di vita che aveva durante il matrimonio. [...] A differenza dell’altra ipotesi, è un diritto che spetta al beneficiario indipendentemente dal suo stato di bisogno (ne ha diritto anche se ha un proprio reddito magari inadeguato). [...] Il diritto agli alimenti, a differenza dell’altra ipotesi, è l’obbligo a carico di categorie di parenti, in particolare ex convivente o ex coniuge, di sostenere le esigenze primarie dei familiari che non riescono a provvedere autonomamente, trovandosi in un totale stato di difficoltà di sostentamento. Gli alimenti garantiscono, in caso di separazione, l’assistenza economica a carico di un coniuge verso l’altro, che si trova in uno stato di oggettiva difficoltà finanziaria". Vedi il link per spiegazioni più approfondite.

Quindi si, il diritto al mantenimento viene a esistere dopo la separazione, il diritto agli alimenti esiste anche indipendentemente dalla separazione (e anche in casi diversi dal matrimonio, elencati nel codice civile). --Franz van Lanzee (msg) 18:33, 13 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Grazie della risposta, @Franz van Lanzee . Ma quindi il redirect da Alimenti (diritto) ad Assegni di mantenimento è errato? O è sbagliato il titolo di quest'ultima?

Sempre in tale voce ho inserito un "chiarire" perché dice che è tenuto il coniuge "(quando non sussiste l'obbligo di mantenimento" : ma il mantenimento non è proprio ciò che parla quella voce? Una cosa si applica proprio quando essa stessa non si sussiste?! --Vedo il Resegone (msg) 11:45, 20 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Il redirect è sbagliato, dovremmo avere due voci separate dedicate una alla fattispecie dell'articolo 433 del codice (Alimenti (diritto)) e l'altra alla fattispecie dell'articolo 156 (Mantenimento o Diritto al mantenimento). L'attuale voce Assegni di mantenimento, a quanto vedo, ha un contenuto riferito alla prima voce, ma con un titolo che dovrebbe essere un redirect alla seconda voce. Vedo nei prossimi giorni se mi riesce di arrangiare qualche cosa. --Franz van Lanzee (msg) 12:03, 20 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Ecco la seconda domanda, che mi ronza in testa da anni, ma non ho mai saputo a chi chiedere, provo qui.

Se due coniugi hanno invece come regime patrimoniale coniugale quello di comunione dei beni , quali beni fanno pare della comunione.

Perché avevo letto (vado po' a memoria, potrei non essere del tutto corretto) che non fanno parte della comunione i beni

Quindi alla fine cosa vi rientra?! Un mio amico scherzando aveva concluso "forse i soldi rubati!" --Vedo il Resegone (msg) 15:02, 10 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Se non sbaglio, riguarda in particole i beni acquistati durante il matrimonio. Ad esempio, se i due coniugi comprano una casa e sono in regime di comunione dei beni questa divenda per forza di proprietà di entrambi, metà per uno. Se invece sono in separazione dei beni possono decidere di intestare la casa solo ad uno dei due, ad entrambi al 50 % o anche ad entrambi ma a quote diverse (tipo 1/4 l'uno e 3/4 l'altro, a seconda di quanto ognuno dei due ha investito economicamente).

Questo vale sia per i beni immobili sia per i beni mobili importanti, tipo un'auto. Se questa viene acquistata durante il matrimonio sarà di proprietà di entrambi i coniugi in comunione dei beni. E quindi servirà anche il consenso di entrambi se ad esempio la si vuole vendere. --Postcrosser (msg) 16:52, 10 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Ehm, in Comunione dei beni#Beni della comunione c'è l'elenco dei beni comuni e dei beni propri previsti per tale regime. --Franz van Lanzee (msg) 17:27, 10 ott 2024 (CEST)[rispondi]

@Franz van Lanzee e @Postcrosser : il problema è che in ogni posto che leggo le indicazioni di cosa vi rientri e cosa no sono un po' diverse. E come dicevo un conto è la teoria, quello che non capisco è cosa alla fine all'atto pratico rientri nella comunione dei beni (perché escludi questo, escludi quello, cosa rimane?)

Per i beni acquistati durante il matrimonio, sì quello è sempre scritto esplicitamente, ma non è così facile, dipende da con che soldi / beni sono stati comprati. Infatti c'è scritto nella voce di Wikipedia che i beni di proprietà di un coniuge prima del matrimonio non entrano nella comunione; lo stesso per i beni ricevuto in donazione o eredità. Se compro una cosa con i beni (o i soldi provenienti da tali beni) questa cosa non rientra nella comunione (es. vendo una casa ricevuta in eredità; con parte dei soldi ottenuti compro un auto, gli altri li metto in banca. Auto e quei soldi sono solo miei, non in comunione). Nella voce di Wikipedia non c'è scritto bello chiaro, forse è il "i beni acquistati con il prezzo di alienazione dei beni propri, purché ciò sia dichiarato espressamente nell'atto di disposizione.", giusto?

Non solo, nella voce di Wikipedia non c'è, ma in altre spiegazioni / elenchi che avevo letto da altre parti escludevano anche "beni provenienti da attività professionale o lavorativa o i beni acquistati con essi". Per questo il mio amico scherzava "eredità no, da lavoro no.... forse i soldi rubati!" --Vedo il Resegone (msg) 13:15, 13 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Vedo che la voce si Wikipedia "i frutti dei beni propri di ciascuno dei coniugi, percepiti e non consumati al momento dello scioglimento della comunione." e "i proventi dell'attività separata di ciascuno dei coniugi se non siano stati consumati al momento dello scioglimento della comunione." (anche se non mo sembrano cose granché differenti) , a parte che mi pare che questo l'ho letto solo su Wikipedia, sono comunque " al momento dello scioglimento della comunione" (quindi separazione o divorzio, quale dei due? Anche morte di uno dei due?) --Vedo il Resegone (msg) 13:18, 13 ott 2024 (CEST)[rispondi]

La comunione si scioglie con lo scioglimento del matrimonio o con l'opzione per il regime di separazione. Poi leggo bene la domanda. --Pierpao (listening) 14:32, 13 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Con la morte non c'è più il matrimonio, c'è un eredità. --Pierpao (listening) 14:33, 13 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Sì c'è l'eredità, ma c'è l'ulteriore complicazione di capire se prima si applichi quella disposizione che allo scioglimento della comunione e quindi "i frutti" finiscono nella comunione dei beni (seppure solo per un istante, una sorta di finzione di legge, per poi andare in eredità, ma immagino in modo e quote differenti che l'eredità se fosse dell'esclusiva proprietà. Un po' come i conti correnti cointestati tra marito e moglie). --Vedo il Resegone (msg) 15:29, 13 ott 2024 (CEST)[rispondi]

L'elenco dei beni che rientrano nella comunione è contenuto nell'articolo 177 e 178 del codice civile, quello dei beni esclusi dalla comunione nell'articolo 179: non occorre cercare in altri posti.

Come regola generale, si può dire che nella comunione rientrano tutti i beni acquistati congiuntamente o separatamente dai due coniugi dopo il matrimonio, a meno che non si tratti di beni personali esclusi dalla comunione come prevede il codice: sono quindi esclusi, oltre ai beni di cui si era proprietari prima del matrimonio, i beni strettamente personali e i loro accessori, i beni acquistati per effetto di donazione o successione (a meno che l'atto di liberalità o il testamento non li abbiano attribuiti alla comunione), i beni che servono all'esercizio della propria professione (tranne quelli destinati alla conduzione di un'azienda facente parte della comunione), i beni ottenuti a titolo di risarcimento del danno, e i beni acquistati con il trasferimento o scambio dei beni personali prima elencati (purché ciò sia dichiarato nell'atto di acquisto). Fuori da questi casi, la comunione scatta in automatico per qualsiasi bene acquistato da uno dei coniugi dopo il matrimonio.

Rientra nella comunione poi l'azienda costituita dopo il matrimonio e gestita da entrambi i coniugi, nonchè gli utili e gli incrementi di aziende costituite prima del matrimonio, di proprietà di uno dei coniugi ma gestite congiuntamente da entrambi i coniugi.

Alcuni beni, infine, entrano nella comunione in via residuale solo al momento dello scioglimento della comunione stessa, purché non siano stati consumati prima di tale momento: i frutti già percepiti dei beni propri, i proventi dell'attività separata, i beni destinati all'esercizio di impresa di uno dei coniugi costituita dopo il matrimonio e gli incrementi dell'impresa costituita anche precedentemente al matrimonio.

Le cause di scioglimento della comunione sono elencate all'articolo 191 del codice civile. La morte di uno dei coniugi è una di queste, quindi quando uno dei coniugi muore bisogna prendere tutti i beni della comunione (quelli presenti fin da subito, e quelli che si aggiungono in questo momento come detto sopra) e procedere alla loro divisione (articolo 194 e seguenti): al coniuge superstiste andrà (semplifico) metà dei beni prima in comunione, mentre sulla metà spettante al coniuge defunto (come sui beni personali di questi, mai entrati in comunione) si aprirà la successione ereditaria. Non c'è alcuna finzione, si tratta semplicemente di definire quale sia il patrimonio del defunto prima di procedere con la sua successione. --Franz van Lanzee (msg) 18:14, 13 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Visto che sei stato così chiaro, preciso visto che molta gente non lo sa, a causa anche dei notai che si inventano accettazioni tacite fantasiose, tipo la presentazione della denuncia di successione. La successione non è automatica. Il trasferimento patrimoniale si ha con l'accettazione, non alla morte. --Pierpao (listening) 18:58, 13 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Ciao. Come consisteva il voto di preciso? Mi riferisco a quando il riconoscimento veniva assegnato dai soli giornalisti. Da quel che so, dovevano inviare la loro scheda con le preferenze. Ma effettivamente come avveniva? Vi ringrazio. --151.47.101.184 (msg) 23:56, 13 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Il sistema è sempre uguale sono stati aggiunti solo operanti o ex operanti del settore, ricerca su Google troverai sicuramente qualche articolo, anche recente --Il buon ladrone (msg) 00:19, 14 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Domanda di matematica per l'Oracolo.

e. Ovvero 2,71828 etc etc etc. Numero importante della matematica, tanto che appunto ha un simbolo tutto suo, la "e". Il logaritmo naturale ha lui come base, e il logaritmo naturale rientra in moltissime equazioni e formule, tipo la legge di Nernst o la formula di Boltzmann dell'Entropia. "e" è addirittura la base della funzione esponenziale ex, la cui derivata nonché primitiva è essa stessa.

Ovviamente non sono qui a decantare il numero "e", ma a chiedere ai più pratici di matematica dell'Oracolo perché un numero così strano, che nemmeno è intero, poco immaginabile e quantificabile (quanto è 2,71828(...)???) sia in realtà un numero così importante da avere tutto ciò che è sopra riportato. Perché proprio quel numero, com'è venuto fuori proprio lui?

Non ho fatto studi di matematica a livelli universitari, e penso si sia capito. Buona giornata --195.29.208.20 (msg) 14:13, 14 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Se non vuoi cercare il volume che ho scritto su π, e, ϕ e che è uscito qualche settimana fa nelle edicole e scoprire tutto :-), la risposta più semplice è appunto che e compare tutte le volte che si ha un incremento esponenziale, e questo ha come corollario che spunta nelle soluzioni delle equazioni differenziali, che sono alla base di praticamente tutte la fisica dell'Ottocento a partire dall'equazione del calore. Inoltre spunta in natura: la catenaria, la curva che si ottiene facendo pendere una corda tenuta ferma ai lati, è una funzione di e. Le funzioni trigonometriche, se passiamo dai numeri reali a quelli complessi, contengono e e quindi tutto l'elettromagnetismo lo usa; lo stesso capita nelle distribuzioni di probabilità. Tutte queste caratteristiche sono in verità collegate tra loro, non è dunque un caso che ci sia sempre e; però ti fanno capire che in matematica questa costante è un prezzemolino, che ci troviamo dappertutto più o meno come π. -- .mau. ✉ 14:34, 14 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Se la domanda è "perché proprio e e non un altro numero", IMHO la proprietà più importante è l'invarianza di ex rispetto alle operazioni di derivazione e integrazione - cosa che nessun'altra funzione può vantare e infatti è alla base delle equazioni differenziali citate da mau. --**►Rl89◄**-- 22:35, 15 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Nel lontano 1975 il prof. Enrico Bombieri disse, nel corso di un seminario divulgativo, che e fu intuito (a 50 anni di distanza non ricordo la parola esatta) dai banchieri studiando l' interesse composto. 151.29.43.102 (msg) 19:58, 18 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Eli Maor nel suo libro su e parla anche dell'interesse composto (che in pratica significa dire che limntoinfty(1+1/n)n=e\lim_{n \to \infty} (1 + 1/n)^n = e limntoinfty(1+1/n)n=e), ma a questo punto tanto vale prendere i logaritmi neperiani originali. -- .mau. ✉ 10:58, 22 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Oh sommo Oracolo, ho un dubbio musicale da porti. Se riusciresti a trovare il titolo di una canzone di cui però ricordo solo il videoclip. Il contesto è il 2002, vivevo a Dusseldorf, e su o MTV o un altro canale di quel tipo è stata trasmessa questa canzone. L'ho rivista una seconda volta pochi giorni dopo, sul medesimo canale, poi mai più vista in vita mia. Penso fosse degli anni '80 o primi '90, o almeno lo stile era di quegli anni. In materia di generi musicali non sono molto ferrato, ma andando a memoria come genere mi ricorda molto o Smalltown Boy dei Bronski Beat o Enjoy the Silence dei Depeche Mode, quindi direi quel genere. A parte che sono stonatissimo, ho solo un vago ricordo della melodia. Sicuramente era cantata in inglese, da un uomo, non so le parole (l'inglese manco lo so).

Il video, quello lo ricordo molto bene, era ambientato in un bosco nebbioso, scuro, molto grigio ma non era notte. C'è quest'uomo che indossa una tunica marrone, come quella dei monaci, dei frati e di Obi Wan Kenobi, con il cappuccio in testa che corre in questo bosco, cantando la canzone. Direi che stava scappando da qualcosa o qualcuno, ogni tanto si fermava, si guardava intorno (cantando), e ripartiva a correre. Il tizio (che immagino fosse il cantante) in questione aveva un volto che ricorda moltissimo Padre Pio, ma anche Obi-Wan Kenobi, solo un poco più giovane. Stessa barba, solo un po più scura. Mi ricordo bene di questo video perchè coi colleghi era nato un discorso in cui, oltre a prendere in giro il tizio del video, ci chiedavamo appunto se fosse più simile a Padre Pio o a Obi-Wan.

Magari è famosa, e dalla descrizione del videoclip la risposta è lampante. L'Oracolo potrebbe aiutarmi per cortesia? --2.228.35.34 (msg) 15:58, 16 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Premesso che di musica ne capisco ben poco, e probabilmente non c'entra niente con il video che cerchi tu (anche se vagamente lo stile potrebbe anche ricordare quello di Enjoy the Silence dei Depeche Mode), ma il tipo vestito da monaco con il cappuccio mi ha fatto pensare ai Gregorian. Loro per intenderci. Sono un gruppo tedesco che canta cover di canzoni pop e rock in stile canto gregoriano. --Postcrosser (msg) 01:44, 17 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Bellini, ma sicuramente non sono loro. Era nettamente una canzone pop/disco.--2.228.35.34 (msg) 11:40, 21 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Sei persuaso che il brano fosse in inglese? Riesci a ricordarti qualche parola ? Avevo pensato agli Enigma e alla copertina del disco Sadeness (part I). --Versouni (msg) 14:29, 21 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Purtroppo non ricordo le parole. Sono molto sicuro che fosse in inglese, senza dubbio non era tedesco. Sadeness di sicuro non è, in quel brano ci sono poche parole, sussurrate in francese da una voce femminile. Quello che cerco è un brano cantato da un maschio, non ricordo cori clerico-liturgici. Non so se quello del video era un frate, era un tizio con una tunica marrone e un cappuccio. Ho parlato di frati e monaci solo per dare un'idea (così come ho parlato di cavalieri Jedi), e perché mi era rimasto impresso per la somiglianza del tizio con Padre Pio. Immaginavo che fosse una cosa di nicchia, però ho provato a chiedere, speravo in qualche appassionato o in una benedizione di santa Martha dal sorriso di carta XD.--2.228.35.34 (msg) 10:47, 22 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Senza le parole e non ricordando il gruppo o l'artista puoi effettuare una ricerca inversa partendo dal 2002 (anno in cui affermi di aver visto due volte questo video) andando a ritroso cercando tra i video musicali più noti anno per anno tramite ad esempio la playlist di youtube magari il fotogramma dell'anteprima potrebbe aiutarti. --Versouni (msg) 13:53, 22 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Buondì! Questo è arrivato oggi in azienda insieme a un libro che è stato ordinato; è di cartoncino ruvido (direi simile per consistenza a quello delle scatole delle uova), 30x50 cm circa, con diverse pieghe parallele, una "linguetta" a V al centro e due fori lunghi su una delle estremità. Qualche idea di cosa possa essere? --Syrio posso aiutare? 15:44, 18 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Ho cercato con Google Lens e sembrerebbe essere un tipo particolare e ricercato di busta "busta pocket fold ad arco" che di solito contiene inviti o partecipazioni --Flazaza🎧Squawk IDENT 18:01, 18 ott 2024 (CEST)[rispondi]

[@ Flazaza] Grazie, ma guardando le immagini non mi sembra essere la stessa cosa :( --Syrio posso aiutare? 14:52, 21 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Salve, spero non suoni strana la mia domanda, ma urinare alla base delle piante o nei vasi porta beneficio alla pianta o la danneggia? Lo chiedo perchè le piante si sa hanno bisogno di azoto ammoniacale, e infatti da sempre il guano di uccelli e pipistrelli è impiegato come concimante. Buona giornata --109.118.119.26 (msg) 10:48, 19 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Oltre all'azoto ammoniacale l'urina contiene una grande quantità di sali di sodio che non sono altrettanto benefici. Far pipì alla base di un albero in piena terra dubito che abbia il minimo effetto, farla in un vaso invece può essere molto dannoso.--l'etrusco (msg) 11:04, 19 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Interessante la lettura di questo studio dell'Institut Paris Region per valorizzare l'azoto ed il fosforo. Per i vasi andrebbe diluita 1 parte di urina per 10 parti di acqua come fertilizzante --Versouni (msg) 12:05, 19 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Ti confermo che va diluita @Versouni ma l'argomento è di grande interesse e in alcune città del mondo si sta pensando di sfruttare questi concimi, ti consiglio la lettura di Una sporca verità di Oliver Franklin-Wallis, un saluto --I Need Fresh Blood msg V"V 12:49, 19 ott 2024 (CEST)[rispondi]

@Versouni e @Fresh Blood : e diluendo 1 parte e 10 parti, si risolve anche il problema dei sali di sodio citato da @Etrusko25 ? --Vedo il Resegone (msg) 03:06, 20 ott 2024 (CEST)[rispondi]

il sodio ad alte concentrazioni presente nell’urina pura, può essere dannoso per la vita delle piante. La diluizione dell'urina con acqua è uno dei metodi più semplici. Mischiare l'urina con acqua in un rapporto di 1:10 riduce significativamente la concentrazione dei sali. Un fertilizzante naturale si può ottenere anche dalle bucce di banane che contengono: potassio, fosforo, calcio e magnesio. --Versouni (msg) 09:24, 20 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Ciao. Nella canzone Tovarisc Gorbaciov dei Midnight's Moskow, gruppo italiano che ci ha donato questa perla in finto russo, tra la filza di nomi di persone russe famose che vengono menzionate c'è un nome italiano, quello di Giovanni Tiraboschi. Non trovo info a riguardo, si sa chi sia questo Giovanni Tiraboschi? Qualcuno di famoso? --93.38.130.73 (msg) 10:24, 20 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Churchill (4/797 dell' edizione Mondadori 1965) riporta una lettera scritta da Roosevelt in preparazione della Conferenza di Casablanca in cui appare "Ci sara` una grande agitazione in America se si sapra` che ho sorvolato qualcuno degli ANTICHI MARI. Le Bermuda dovrebbero pertanto essere escluse per me alla stessa stregua dell' Africa". Qualcuno sa dire cosa sono e da dove esce il termine? grazie. --151.29.43.102 (msg) 13:17, 20 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Presumo, un po' a senso un po' dal tenore generale della lettera, che Roosevelt si riferisca all'oceano Atlantico, al Mar Mediterraneo e forse al Mar Rosso (nel carteggio tra Chirchill e Rossevelt, tra le mete alternative a Casablanca per tenere la conferenza erano state nominate Algeri e Khartum), ovvero i mari solcati da più tempo dai popoli dell'antichità (quantomeno nell'ottica europea del termine). --Franz van Lanzee (msg) 16:01, 20 ott 2024 (CEST)[rispondi]

[@ Franz van Lanzee] grazie 151.29.43.102 (msg) 22:29, 21 ott 2024 (CEST)[rispondi]

dove potrei trovare il modulo per domanda per libera professione --79.33.77.60 (msg) 14:21, 20 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Ciao. Ho fatto, o meglio, ho tentato di fare delle ricerche ma con scarso risultato. Se agli ultimi Europei di calcio, si fossero qualificati al posto dell'Inghilterra i Paesi Bassi, quest'ultima sarebbe stata la finalista. Ma in quel caso lì di che colore sarebbero stati i nastrini sul trofeo? La bandiera olandese la conosciamo tutti, così come i colori della rispettiva Nazionale di calcio. Io azzardo col dire che i nastri sarebbero stati tutti di colore arancione, perché si tende a basarsi sulla divisa di gioco piuttosto che sulla bandiera, ma potrei sbagliarmi. Certo, l'arancione è sempre stato associato alla famiglia Reale, ma anche all'identità di questo Paese essendone il colore nazionale, quindi questa mia ipotesi potrebbe essere sensata? In attesa di vedere, in un immediato futuro, mi auguro, la nazionale di calcio olandese, qualificata di nuovo a una finale di un Europeo e di avere la verifica empirica. :-) Grazie.

--151.43.242.15 (msg) 17:42, 25 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Se ho capito bene la tua domanda, credo che possano venirci in aiuto le foto del trofeo degli europei del 2020, vinto dall'Italia : i nastri erano verde, bianco e rosso, e non azzurri. --Postcrosser (msg) 19:24, 25 ott 2024 (CEST)[rispondi]

Si, alla fine è ipotizzabile che sarebbero stati rossi, bianchi e blu come la bandiera olandese. Grazie mille.