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1. Che tipo di relazione esiste tra Walmart e Amazon?
Walmart e Amazon sono due importanti multinazionali americane che si occupano principalmente, ma non solo, di retail. Mentre la prima si interessa del commercio al dettaglio con i suoi numerosissimi brick-and-mortar discount store, la seconda guadagna tramite e-commerce. Ciò che rende peculiare la loro relazione è che si occupano dello stesso core business, il retail, quindi sono competitors, ma una lo svolge principalmente in maniera fisica e l’altra online. Con il passare del tempo, entrambe le aziende capirono che per rendere l’azienda più attraente per il cliente e quindi piu profittevole, era necessario possedere sia una piattaforma online che dei negozi fisici. Sulla base di tale ragionamento, la loro rivalità andò sempre piu a espandersi e a intesificarsi. Infatti, a partire dal 2016, Walmart entrò nell'area dell’ e-commerce con l’acquisizione di Jet. com, ma soprattutto, nel 2015, annunciò che volle entrare nel mondo del cloud computing, dove Amazon era presente con il suo AWS. Dall’altra parte invece, Amazon acquisì l’intera catena ‘ Whole food’, per 13. 7 miliardi di dollari, al fine di entrare nel business dei brick-and-mortar, oltre che aprire il primo rivoluzionario Amazon go a Seattle, ovvero un negozio fisico senza impiegati. Ciò che si stava quindi andando a creare era una concorrenza spietata tra la più grossa catena al mondo nel canale della grande distribuzione e la più grande internet company, come sottolineano le parole di Dennis Green, collaboratore di Business Insider “As each move in on the other’s territory, we’ve seen some moves this year that appear to be direct responses to the other”. Molto probabilmente questa rivalità lascerà spazio solo a una delle due aziende in futuro, e andrà a rivoluzionare il mondo del retail.
2. Perché Walmart decide di investire nel private cloud?
Dal 2014 Walmart ha iniziato a costruire le infrastrutture necessarie per entrare nel mercato del private cloud. Quest’operazione è stata sicuramente un investimento importante, considerando che la multinazionale ci ha impiegato 5 anni per costruire il sistema, spendendo milioni di dollari. Secondo Walmart la decisione d'investire nel private cloud è dovuta principalmente a necessità. Infatti Amandeep Juneja Walmart Lab’s Senior Director for Cloud Operations and Engineering, ha dichiarato che Walmart ha bisogno di possedere un software in grado di tracciare le attività dei suoi milioni di clienti provenienti da 27 stati diversi e sfruttarne le potenzialità, infatti, come ha sottolineato la società, l’obiettivo iniziale del progetto era quello di essere in grado di archiviare e analizzare in modo più efficace i dati che potevano essere utilizzati per incentivare le vendite online. A tal fine Walmart creò il Data Cafè, ovvero un hub di analisi all’avanguardia in grado di processare una moltitudine di dati in poco tempo. Un’altra ragione fondamentale che ha
incoraggiato Walmart a crearsi il proprio private cloud è stata la sicurezza. Infatti, grazie al Data Cafe tutti i dati rimanevano interni all’azienda, quindi per la società era più facile proteggere le informazioni personali dei propri clienti. Secondo molti esperti, invece, il vero motivo che ha spinto Walmart a entrare nel mondo del private cloud è stato la volontà d'iniziare il processo che avrebbe portato Walmart a intaccare realmente il suo più grande rivale Amazon, e il suo servizio di cloud computing. Infatti, il gigante dell’online, deve gran parte del suo profitto ad Amazon Web Service (AWS), ossia una piattaforma Amazon che offre servizi di cloud computing. A giustificazione di ciò, Walmart, grazie al Data Cafè, non aveva più bisogno di appoggiarsi a qualche servizio di cloud computing come AWS, oltre il fatto che il private cloud era il primo passo per offrire un giorno servizi di cloud computing a terzi.
idioma: Italiano Conhecimento de línguas: Falante nativo, Competência
Reparado Mariano
1. Che tipo di relazione esiste tra Walmart e Amazon?
Walmart e Amazon sono due importanti multinazionali americane che si occupano principalmente, ma non solo, di retail. Mentre la prima si interessa del commercio al dettaglio con i suoi numerosissimi brick-and-mortar discount store, la seconda guadagna tramite e-commerce. Ciò che rende peculiare la loro relazione è che si occupano dello stesso core business, il retail, quindi sono competitors, ma una lo svolge principalmente in maniera fisica e l’altra online. Con il passare del tempo, entrambe le aziende capirono che per rendere l’azienda più attraente per il cliente e quindi più profittevole, era necessario possedere sia una piattaforma online che dei negozi fisici. Sulla base di tale ragionamento, la loro rivalità andò sempre più a espandersi e a intesificarsi. Infatti, a partire dal 2016, Walmart entrò nell'area dell’ e-commerce con l’acquisizione di Jet. com, ma soprattutto, nel 2015, annunciò di voler entrare nel mondo del cloud computing, dove Amazon era presente con il suo AWS. Dall’altra parte invece, Amazon acquisì l’intera catena ‘ Whole food’, per 13. 7 miliardi di dollari, al fine di entrare nel business dei brick-and-mortar, oltre che aprire il primo rivoluzionario Amazon go a Seattle, ovvero un negozio fisico senza impiegati. Ciò che si stava quindi andando a creare era una concorrenza spietata tra la più grossa catena al mondo nel canale della grande distribuzione e la più grande internet company, come sottolineano le parole di Dennis Green, collaboratore di Business Insider: “As each move in on the other’s territory, we’ve seen some moves this year that appear to be direct responses to the other”. Molto probabilmente questa rivalità lascerà spazio solo a una delle due aziende in futuro e andrà a rivoluzionare il mondo del retail.
2. Perché Walmart decide di investire nel private cloud?
Dal 2014 Walmart ha iniziato a costruire le infrastrutture necessarie per entrare nel mercato del private cloud. Quest’operazione è stata sicuramente un investimento importante, considerando che la multinazionale ha impiegato 5 anni per costruire il sistema, spendendo milioni di dollari. Secondo Walmart la decisione d'investire nel private cloud è dovuta principalmente a necessità. Infatti Amandeep Juneja, Walmart Lab’s Senior Director for Cloud Operations and Engineering, ha dichiarato che Walmart ha bisogno di possedere un software in grado di tracciare le attività dei suoi milioni di clienti provenienti da 27 stati diversi e sfruttarne le potenzialità. Infatti, come ha sottolineato la società, l’obiettivo iniziale del progetto era quello di essere in grado di archiviare e analizzare in modo più efficace i dati che potevano essere utilizzati per incentivare le vendite online; a tal fine Walmart creò il Data Cafè, ovvero un hub di analisi all’avanguardia in grado di processare una moltitudine di dati in poco tempo. Un’altra ragione fondamentale che ha incoraggiato Walmart a crearsi il proprio private cloud è stata la sicurezza. Infatti, grazie al Data Cafe tutti i dati rimanevano interni all’azienda, quindi per la società era più facile proteggere le informazioni personali dei propri clienti. Secondo molti esperti, invece, il vero motivo che ha spinto Walmart a entrare nel mondo del private cloud è stato la volontà d'iniziare il processo che avrebbe portato Walmart a intaccare realmente il suo più grande rivale, Amazon, e il suo servizio di cloud computing. Infatti, il gigante dell’online deve gran parte del suo profitto ad Amazon Web Service (AWS), ossia ad una piattaforma Amazon che offre servizi di cloud computing. A giustificazione di ciò, Walmart, grazie al Data Cafè, non aveva più bisogno di appoggiarsi a qualche servizio di cloud computing come AWS, oltre al fatto che il private cloud era il primo passo per offrire un giorno servizi di cloud computing a terzi.