Fabrizio Sanna | Università degli Studi di Cagliari (original) (raw)
Papers by Fabrizio Sanna
Insula Noa n. 5 , 2022
il contributo concentra l’attenzione su cinque documenti scultorei, sostanzialmente inediti e aff... more il contributo concentra l’attenzione su cinque documenti scultorei,
sostanzialmente inediti e afferenti al periodo tardoantico e altomedievale, provenienti dal
territorio di Settimo San Pietro. Rispetto ai suddetti reperti scultorei, un capitello imposta fu
riutilizzato all’interno della chiesa di San Pietro Apostolo (il cui impianto non sembra essere
anteriore alla prima metà del XV secolo), mentre gli altri quattro elementi (un capitello a
foglie lisce, un capitello monolitico con colonna, un capitello a stampella, ed una cassa —
vasca lapidea con probabile funzione di reliquario) provengono, con molta probabilità, dalla
chiesa di San Giovanni in agro di Settimo San Pietro sebbene, perlomeno fino all’anno 2001,
fossero esposti nella Villa Dessì a Settimo San Pietro. Il contributo si propone di analizzare
sia gli aspetti stilistico-formali, decorativi, funzionali e cronologici dei suddetti reperti, sia di
riflettere sull’originario contesto costruttivo di pertinenza degli stessi materiali, in un’ottica
essenzialmente comparativa, con esempi scultorei isolani e d’area mediterranea.
VIII Ciclo di studi medievali, Nume, 2022
VII Ciclo di studi medievali. Atti del convegno 7-10 giugno Firenze. Nume. Gruppo di ricerca sul medioevo latino., 2021
Il contributo vuole analizzare alcune modalità d’irradiazione della cultura artistica d’età altom... more Il contributo vuole analizzare alcune modalità d’irradiazione della cultura artistica d’età altomedievale sviluppata nell’area sud-orientale iberica, caratterizzata dalla presenza del limes greco-bizantino durante le vicende della guerra greco-gotica, tra VI e VII secolo. Partendo dall’analisi storico-archeologica e, successivamente, storico-artistica, si vuole evidenziare come questi territori di confine non si caratterizzarono per la presenza d’un limes strutturato, continuo, sistematicamente fortificato e chiuso a dinamiche d’interazione culturale, ma come un’area sostanzialmente “permeabile”, aperta agli interscambi artistico –culturali ed economico commerciali. Nel contributo si argomenterà come questa zona di confine (terra di tutti e terra di nessuno secondo Whittaker), si configurò come un territorio di transizione che non ostacolò la libera circolazione di beni come ceramiche, monete, prodotti artistici, i quali poterono transitare liberamente, dalla zona imperiale a quella visigota e viceversa. Paradossalmente i contrasti militari, politici ed ecclesiastici tra visigoti e bizantini (lungo questa fascia di frontiera), favorirono l’istituzione di nuove sedi episcopali per imporre la rispettiva supremazia politico-ecclesiastica. In questo senso i visigoti fondarono gli episcopati di Begastri (Cehegín-Murcia) e Elo (Tolmo del Minateda-Hellin Albacete), che sostituirono quelli di Carthago Spartaria (Cartagena) e IIlici (Elche) ormai inglobati nei domini bizantini. Il delineamento di questi confini ecclesiastici determinò un nuovo impulso sia all’edilizia di culto (in particolare sul versante visigoto in chiave antibizantina), sia alla produzione scultorea (decorazione architettonica e liturgica) appositamente concepita per questi nuovi edifici. Si evidenzierà come il contrasto tra visigoti e bizantini (in questo contesto di frontiera) determinò alcuni processi di “dinamizzazione artistica” che non furono ostacolati dalle tensioni belliche del VI-VII secolo.
Abside. Rivista di Storia dell'arte, n.3, 2021
Riassunto: Il contributo propone un nuovo inquadramento storico-artistico dell'edificio ecclesias... more Riassunto: Il contributo propone un nuovo inquadramento storico-artistico dell'edificio ecclesiastico di Santu Miali a Is Mortorius (Quartu Sant'Elena). Partendo dallo studio di Renata Serra del 1973, dall'analisi de visu del sito, da una lettura comparata dell'icnografia dell'edificio (esempi costruttivi attestati nel Mediterraneo orientale, nel Nord Africa, nell'area italiana, e nella stessa Sardegna) e dalla riflessione sul dato agio-topo-nomastico di San Michele, si argomenterà la possibile esistenza di due fasi costruttive della chiesa (VI e IX-X), a loro volta edificate su strutture più antiche. Parole chiave: tardo antico, altomedioevo, architettura bizantina, San Michele, Sardegna. Abstract: The contribution proposes a novel historical-artistic background of the ecclesiastical building Santu Miali in Is Mortorius (Quartu Sant'Elena). On the basis of Renata Serra's research (1973), the analysis of the site, a comparative reading of the building's ichnography (construction examples attested in the eastern Mediterranean, North Africa, Italian area, and Sardinia itself), in addition to the reflection on hagiotopo-nyms named after San Michele, it will be theorized the eventual existence of two different construction phases of the church (VI and IX-X), in turn built on older structures.
RiMe Rivista dell’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea, 2020
Through the formal, stylistic and decorative analysis of some of the main Visigoth sculptural cor... more Through the formal, stylistic and decorative analysis of some of the main Visigoth
sculptural corpora from the southeastern
peninsular (Basilica of Algezares, Begastri,
Basilica of Alcudia de Elche) will be argued
as the local workshops active in this area of
the Iberian Peninsula did not assimilate intense and systematic Byzantine artistic contributions, although this region was configured as the main nucleus of the possessions
of the milites in the Provincia Spaniae.
Through a study both comparative (of Visigoth sculptures and the Mediterranean
origined sculptures) and technical (materials and tools used) will be highlighted as
the choice of Byzantine stylistic elements
(limited to a few specimens) was not directly linked to the presence of the imperial but
it was related to other artistic and historical-cultural dynamics instead.
Abside, 2019
Riassunto: il contributo vuole analizzare le specificità tecnico-stilistiche e formali della scul... more Riassunto: il contributo vuole analizzare le specificità tecnico-stilistiche e formali della scultura visigota proveniente dal sito di Begastri (Cehegín-Murcia) -ubicato nel sud-est peninsulare iberico-nel quadro della cultura artistica visigota della seconda metà del VI secolo. Nel suddetto studio si argomenterà come le botteghe
begastrensi, contrariamente agli altri contesti produttivi del sud-est iberico, siano caratterizzate da forti apporti artistici di filiazione toledana assimilati, a nostro giudizio, in seguito alla conquista leovigildiana
dell’Orospeda (regione storica che includeva la stessa Begastri) nell’ambito del confitto greco-gotico tra Impero e Regno visigoto. Si evidenzierà, inoltre, come la diffusione di questi modelli stilistici cortigiani ebbe,
probabilmente, una funzione eminentemente ideologico-propagandistica in chiave anti bizantina.
Parole chiave: scultura, Begastri, Toledo, visigoti, bizantini.
Abstract: the purpose of the article is to analyze the technical-stylistic and formal specificities of the Visigothic sculpture coming from the site of Begastri (Cehegín-Murcia) - located in the south-eastern Iberian
peninsular - within the framework of the Visigothic artistic culture of the second half of the sixth century.
In the above-mentioned study, it will be argued that the begastrense workshops, unlike the other manufacturing contexts the Iberian south-east, are characterized by strong artistic contributions of Toledan filiation
assimilated, in our opinion, following the Lovigildian conquest of the Orospeda (historical region that included the same Begastri) in the Greek-Gothic conflict between Empire and Visigothic Kingdom. Furthermore, it will be highlighted how the diffusion of these courtly stylistic models had, in our opinion, an emiKey words: sculpture, Begastri, Toledo, Visigoths, Byzantines
De Medio Aevo, 2018
Riassunto: attraverso un’analisi tipologica, stilistica e tecnica dei materiali proveniente dalla... more Riassunto: attraverso un’analisi tipologica, stilistica e tecnica dei materiali proveniente dalla basilica di Algezares, da Begastri e dal cerro della Almagra, e mediante la loro comparazione con documenti plastici attestati nel Sud-Est, in altri territori della Hispania visigota e in contesti extra peninsulari, si argomenterà l’esistenza di un circuito produttivo meridionale caratterizzato da una sostanziale omogeneità stilistica e formale, in parte relazionato con elaborazioni scultoree dell’area conquense. Il presente lavoro analizzerà, inoltre, il tema artigianale della botteghe (modalità produttive e diffusione di modelli artistici).
III Jornadas doctorales Universidad de Murcia, 2017
A través de esta comunicación oral se quieren presentar los avances de los estudios sobre la doc... more A través de esta comunicación oral se quieren presentar los avances de los estudios sobre
la documentación escultórica visigoda procedente de la basílica de Algezares y de los conjuntos arqueológicos de Begastri y del Cerro de La Almagra en el marco de una indagación histórico-artística, cuyo objetivo principal es aclarar la eventual presencia/ausencia de aportes estilísticos bizantinos en esculturas halladas en territorios ocupados por los imperiales-durante la reconquista justinianea- y en áreas o ciudad del reino visigodo que nunca fueron sometidas por los milites, como Mérida y Toledo. Otro punto focal de la investigación es comprender mediante cuales modalidades se irradiaron tales influjos artísticos de procedencia externa, y cómo estos talleres del sureste reelaboran estos aportes, sincretizándolos con elementos locales de tradición visigoda.
S. Elia di Monte Santo: il primo cenobio benedettino della Sardegna tra storia, arte e devozione popolare, 2017
S. Elia di Monte Santo: il primo cenobio benedettino della Sardegna tra storia, arte e devozione ... more S. Elia di Monte Santo: il primo cenobio benedettino della Sardegna tra storia, arte e devozione popolare
A través de esta comunicación oral se pretende explicar, sintéticamente, las lineas fundamentales... more A través de esta comunicación oral se pretende explicar, sintéticamente, las lineas fundamentales de investigación que caracterizarán la tesis doctoral en arte medieval dentro del programa de Doctorado en Historia, Geografía e Historia del Arte: Sociedad,
Territorio y Patrimonio del Universidad de Murcia, enfocando la atención en los aspectos relativos a los objetivos generales y específicos del proyecto de tesis, a la metodología y a la finalidad de investigación de este estudio.
Attraverso questo contributo si vuole analizzare un inedito documento epigrafico-scultoreo, veros... more Attraverso questo contributo si vuole analizzare un inedito documento epigrafico-scultoreo, verosimilmente afferente ad un orizzonte culturale greco-bizantino, proveniente dal territorio di Oschiri ed attualmente esposto nel Museo Civico-Archeologico dello stesso centro. La suddetta indagine proporrà sia una interpretazione tipologico-funzionale dell’elemento lapideo sia una riflessione sul dato epigrafico, attestante la probabile presenza di comunità monacali bizantine in questa area del Logudoro, già marcata da emergenze monumentali e testimonianze toponomastiche, ascrivibili a tale ambito culturale e cronologico (VII-VIII secolo).
Attraverso questo contributo si vuole riflettere su alcune specificità dell’arte visigotica, foca... more Attraverso questo contributo si vuole riflettere su alcune specificità dell’arte visigotica, focalizzando l’attenzione,
in particolare, su quali furono i reali apporti della cultura artistica bizantina sull’arte di questo regno barbarico
tra VI e VIII secolo. Il problema dei rapporti tra grecità bizantina e arte visigotica rappresenta, infatti, uno dei temi
più complessi della storiografia artistica spagnola, tanto d’aver creato posizioni spesso antitetiche. Partendo dall’analisi
tecnico-formale e stilistico-iconografica di documenti architettonici e scultorei si constateranno tali influssi, chiarendo quali furono i canali di trasmissione, interni ed esterni all’Hispania e distinguendo nel contempo apporti diretti e indiretti nello specifico contesto cronologico di pertinenza
Riassunto. Attraverso questo contributo si concentrerà l’attenzione sulla presenza di documenti s... more Riassunto. Attraverso questo contributo si concentrerà l’attenzione sulla presenza di documenti scultorei bizantini nel territorio iberico, riutilizzati all’interno d’edifici ecclesiastici d’epoca posteriore o esposti nei musei, di cui s’ignora con certezza la provenienza, il contesto cronologico culturale d’importazione, nonché l’eventuale destinazione d’uso in edifici altomedievali iberici non giunti sino a noi. L’analisi dei suddetti elementi scultorei ha aperto tra gli studiosi discussioni spesso antitetiche riguardo al contesto cronologico d’importazione, di volta in volta correlato all’invasione giustinianea della penisola iberica o ad eventi storici posteriori come l’occupazione ommayade della Spagna o la IV crociata. Parallelamente a una definizione stilistica e cronologica dei materiali, attraverso una metodologia sostanzialmente stilisticocomparativa con creazioni scultoree d’area costantinopolitana e d’influsso bizantino, si cercherà, per ogni elemento lapideo, di definire l’ambito culturale d’importazione e il contesto architettonico originario, riflettendo nel contempo sul problema del commercio dei marmi nel Mediterraneo tra il IV e il VII secolo. Parole chiave: capitelli, importazioni, commercio, Bizantini, Visigoti
Riassunto. Il contributo vuole polarizzare l’attenzione su alcuni aspetti della cultura artistica... more Riassunto. Il contributo vuole polarizzare l’attenzione su alcuni aspetti della cultura artistica
rupestre di età bizantina nel nord Sardegna, analizzando, nelle fattispecie, i contesti monumentali
presenti nei comuni di Oschiri e Mores. Lo studio proporrà percorsi di indagine
tesi a chiarire gli aspetti formali, funzionali e simbolici dei suddetti monumenti presi in esame,
in un’ottica comparativa sia isolana sia d’ambito mediterraneo, rispetto allo specifico ambito
storico di pertinenza.
Parole chiave: insediamenti rupestri, Oschiri, Mores, iconofilia, iconoclastia, età
bizantina.
Abstract: Through this contribution we want to focus on the sculpture production of the Swabian -... more Abstract: Through this contribution we want to focus on the sculpture production of the Swabian -Visigothic period and on the historical areas of Gallaecia and Lusitania, at the moment corresponding to the Portugal and Spanish Galicia territories. According to the stone documentation, analyzed step by step according to the political-cultural, relating to the Swabian kingdom or the Visigothic kingdom, we are going to consider the stylistic, typological and formal aspects and those related to technical implementation, distinguishing local artistic contributions from those that have outside origin and specifying, as much as possible, the chronological time and the different procedures of irradiation. In parallel to the identification and study of the major Swabian-Visigoths art centers, divided into three main areas: lusitanica, Swabian and olissiponense (relevant to workshops of Lisbon), then the focus will move on problems about the Saamasas (Lugo) and Lisbon sculptural attestations, which, taken from studies from time to time Visigothic or Mozarabic, still represent a difficult case of interpretation, both from a chronological and stylistic point of view. As regards the Saamasas sculptures, we will deal with the attribution of Visigothic culture, whereas for the sculptures of Lisbon, from the convent of Chelas, we will highlight the link with a Mozarabic artististic horizon.
Abstract: This contribution explores some aspects of the Visigothic sculpture that characterize t... more Abstract: This contribution explores some aspects of the Visigothic sculpture that characterize the town of Mérida between the sixth and seventh century, highlighting the specificity and originality of the typological, stylistic, decorative and iconographic elements in the same artistic culture during the Visigothic age. These aspects have been confirmed by the workshops in Mérida and their great power of influence and spreading, compared to other artistic centres in Spain. The analysis of the materials has been conducted according to a comparative methodology; it will draw the attention to the influence of the Byzantine art on the sculpture in Mérida, analyzing how the patterns from the East and Constantinople have influenced the Visigothic art in different ways and in relation with the specific historical context.
Scultura tardoantica e altomedievale a Quartu Sant'Elena(Cagliari)
Fortificazioni tardoantiche e paleobizantine nella Sardegna settentrionale
Insula Noa n. 5 , 2022
il contributo concentra l’attenzione su cinque documenti scultorei, sostanzialmente inediti e aff... more il contributo concentra l’attenzione su cinque documenti scultorei,
sostanzialmente inediti e afferenti al periodo tardoantico e altomedievale, provenienti dal
territorio di Settimo San Pietro. Rispetto ai suddetti reperti scultorei, un capitello imposta fu
riutilizzato all’interno della chiesa di San Pietro Apostolo (il cui impianto non sembra essere
anteriore alla prima metà del XV secolo), mentre gli altri quattro elementi (un capitello a
foglie lisce, un capitello monolitico con colonna, un capitello a stampella, ed una cassa —
vasca lapidea con probabile funzione di reliquario) provengono, con molta probabilità, dalla
chiesa di San Giovanni in agro di Settimo San Pietro sebbene, perlomeno fino all’anno 2001,
fossero esposti nella Villa Dessì a Settimo San Pietro. Il contributo si propone di analizzare
sia gli aspetti stilistico-formali, decorativi, funzionali e cronologici dei suddetti reperti, sia di
riflettere sull’originario contesto costruttivo di pertinenza degli stessi materiali, in un’ottica
essenzialmente comparativa, con esempi scultorei isolani e d’area mediterranea.
VIII Ciclo di studi medievali, Nume, 2022
VII Ciclo di studi medievali. Atti del convegno 7-10 giugno Firenze. Nume. Gruppo di ricerca sul medioevo latino., 2021
Il contributo vuole analizzare alcune modalità d’irradiazione della cultura artistica d’età altom... more Il contributo vuole analizzare alcune modalità d’irradiazione della cultura artistica d’età altomedievale sviluppata nell’area sud-orientale iberica, caratterizzata dalla presenza del limes greco-bizantino durante le vicende della guerra greco-gotica, tra VI e VII secolo. Partendo dall’analisi storico-archeologica e, successivamente, storico-artistica, si vuole evidenziare come questi territori di confine non si caratterizzarono per la presenza d’un limes strutturato, continuo, sistematicamente fortificato e chiuso a dinamiche d’interazione culturale, ma come un’area sostanzialmente “permeabile”, aperta agli interscambi artistico –culturali ed economico commerciali. Nel contributo si argomenterà come questa zona di confine (terra di tutti e terra di nessuno secondo Whittaker), si configurò come un territorio di transizione che non ostacolò la libera circolazione di beni come ceramiche, monete, prodotti artistici, i quali poterono transitare liberamente, dalla zona imperiale a quella visigota e viceversa. Paradossalmente i contrasti militari, politici ed ecclesiastici tra visigoti e bizantini (lungo questa fascia di frontiera), favorirono l’istituzione di nuove sedi episcopali per imporre la rispettiva supremazia politico-ecclesiastica. In questo senso i visigoti fondarono gli episcopati di Begastri (Cehegín-Murcia) e Elo (Tolmo del Minateda-Hellin Albacete), che sostituirono quelli di Carthago Spartaria (Cartagena) e IIlici (Elche) ormai inglobati nei domini bizantini. Il delineamento di questi confini ecclesiastici determinò un nuovo impulso sia all’edilizia di culto (in particolare sul versante visigoto in chiave antibizantina), sia alla produzione scultorea (decorazione architettonica e liturgica) appositamente concepita per questi nuovi edifici. Si evidenzierà come il contrasto tra visigoti e bizantini (in questo contesto di frontiera) determinò alcuni processi di “dinamizzazione artistica” che non furono ostacolati dalle tensioni belliche del VI-VII secolo.
Abside. Rivista di Storia dell'arte, n.3, 2021
Riassunto: Il contributo propone un nuovo inquadramento storico-artistico dell'edificio ecclesias... more Riassunto: Il contributo propone un nuovo inquadramento storico-artistico dell'edificio ecclesiastico di Santu Miali a Is Mortorius (Quartu Sant'Elena). Partendo dallo studio di Renata Serra del 1973, dall'analisi de visu del sito, da una lettura comparata dell'icnografia dell'edificio (esempi costruttivi attestati nel Mediterraneo orientale, nel Nord Africa, nell'area italiana, e nella stessa Sardegna) e dalla riflessione sul dato agio-topo-nomastico di San Michele, si argomenterà la possibile esistenza di due fasi costruttive della chiesa (VI e IX-X), a loro volta edificate su strutture più antiche. Parole chiave: tardo antico, altomedioevo, architettura bizantina, San Michele, Sardegna. Abstract: The contribution proposes a novel historical-artistic background of the ecclesiastical building Santu Miali in Is Mortorius (Quartu Sant'Elena). On the basis of Renata Serra's research (1973), the analysis of the site, a comparative reading of the building's ichnography (construction examples attested in the eastern Mediterranean, North Africa, Italian area, and Sardinia itself), in addition to the reflection on hagiotopo-nyms named after San Michele, it will be theorized the eventual existence of two different construction phases of the church (VI and IX-X), in turn built on older structures.
RiMe Rivista dell’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea, 2020
Through the formal, stylistic and decorative analysis of some of the main Visigoth sculptural cor... more Through the formal, stylistic and decorative analysis of some of the main Visigoth
sculptural corpora from the southeastern
peninsular (Basilica of Algezares, Begastri,
Basilica of Alcudia de Elche) will be argued
as the local workshops active in this area of
the Iberian Peninsula did not assimilate intense and systematic Byzantine artistic contributions, although this region was configured as the main nucleus of the possessions
of the milites in the Provincia Spaniae.
Through a study both comparative (of Visigoth sculptures and the Mediterranean
origined sculptures) and technical (materials and tools used) will be highlighted as
the choice of Byzantine stylistic elements
(limited to a few specimens) was not directly linked to the presence of the imperial but
it was related to other artistic and historical-cultural dynamics instead.
Abside, 2019
Riassunto: il contributo vuole analizzare le specificità tecnico-stilistiche e formali della scul... more Riassunto: il contributo vuole analizzare le specificità tecnico-stilistiche e formali della scultura visigota proveniente dal sito di Begastri (Cehegín-Murcia) -ubicato nel sud-est peninsulare iberico-nel quadro della cultura artistica visigota della seconda metà del VI secolo. Nel suddetto studio si argomenterà come le botteghe
begastrensi, contrariamente agli altri contesti produttivi del sud-est iberico, siano caratterizzate da forti apporti artistici di filiazione toledana assimilati, a nostro giudizio, in seguito alla conquista leovigildiana
dell’Orospeda (regione storica che includeva la stessa Begastri) nell’ambito del confitto greco-gotico tra Impero e Regno visigoto. Si evidenzierà, inoltre, come la diffusione di questi modelli stilistici cortigiani ebbe,
probabilmente, una funzione eminentemente ideologico-propagandistica in chiave anti bizantina.
Parole chiave: scultura, Begastri, Toledo, visigoti, bizantini.
Abstract: the purpose of the article is to analyze the technical-stylistic and formal specificities of the Visigothic sculpture coming from the site of Begastri (Cehegín-Murcia) - located in the south-eastern Iberian
peninsular - within the framework of the Visigothic artistic culture of the second half of the sixth century.
In the above-mentioned study, it will be argued that the begastrense workshops, unlike the other manufacturing contexts the Iberian south-east, are characterized by strong artistic contributions of Toledan filiation
assimilated, in our opinion, following the Lovigildian conquest of the Orospeda (historical region that included the same Begastri) in the Greek-Gothic conflict between Empire and Visigothic Kingdom. Furthermore, it will be highlighted how the diffusion of these courtly stylistic models had, in our opinion, an emiKey words: sculpture, Begastri, Toledo, Visigoths, Byzantines
De Medio Aevo, 2018
Riassunto: attraverso un’analisi tipologica, stilistica e tecnica dei materiali proveniente dalla... more Riassunto: attraverso un’analisi tipologica, stilistica e tecnica dei materiali proveniente dalla basilica di Algezares, da Begastri e dal cerro della Almagra, e mediante la loro comparazione con documenti plastici attestati nel Sud-Est, in altri territori della Hispania visigota e in contesti extra peninsulari, si argomenterà l’esistenza di un circuito produttivo meridionale caratterizzato da una sostanziale omogeneità stilistica e formale, in parte relazionato con elaborazioni scultoree dell’area conquense. Il presente lavoro analizzerà, inoltre, il tema artigianale della botteghe (modalità produttive e diffusione di modelli artistici).
III Jornadas doctorales Universidad de Murcia, 2017
A través de esta comunicación oral se quieren presentar los avances de los estudios sobre la doc... more A través de esta comunicación oral se quieren presentar los avances de los estudios sobre
la documentación escultórica visigoda procedente de la basílica de Algezares y de los conjuntos arqueológicos de Begastri y del Cerro de La Almagra en el marco de una indagación histórico-artística, cuyo objetivo principal es aclarar la eventual presencia/ausencia de aportes estilísticos bizantinos en esculturas halladas en territorios ocupados por los imperiales-durante la reconquista justinianea- y en áreas o ciudad del reino visigodo que nunca fueron sometidas por los milites, como Mérida y Toledo. Otro punto focal de la investigación es comprender mediante cuales modalidades se irradiaron tales influjos artísticos de procedencia externa, y cómo estos talleres del sureste reelaboran estos aportes, sincretizándolos con elementos locales de tradición visigoda.
S. Elia di Monte Santo: il primo cenobio benedettino della Sardegna tra storia, arte e devozione popolare, 2017
S. Elia di Monte Santo: il primo cenobio benedettino della Sardegna tra storia, arte e devozione ... more S. Elia di Monte Santo: il primo cenobio benedettino della Sardegna tra storia, arte e devozione popolare
A través de esta comunicación oral se pretende explicar, sintéticamente, las lineas fundamentales... more A través de esta comunicación oral se pretende explicar, sintéticamente, las lineas fundamentales de investigación que caracterizarán la tesis doctoral en arte medieval dentro del programa de Doctorado en Historia, Geografía e Historia del Arte: Sociedad,
Territorio y Patrimonio del Universidad de Murcia, enfocando la atención en los aspectos relativos a los objetivos generales y específicos del proyecto de tesis, a la metodología y a la finalidad de investigación de este estudio.
Attraverso questo contributo si vuole analizzare un inedito documento epigrafico-scultoreo, veros... more Attraverso questo contributo si vuole analizzare un inedito documento epigrafico-scultoreo, verosimilmente afferente ad un orizzonte culturale greco-bizantino, proveniente dal territorio di Oschiri ed attualmente esposto nel Museo Civico-Archeologico dello stesso centro. La suddetta indagine proporrà sia una interpretazione tipologico-funzionale dell’elemento lapideo sia una riflessione sul dato epigrafico, attestante la probabile presenza di comunità monacali bizantine in questa area del Logudoro, già marcata da emergenze monumentali e testimonianze toponomastiche, ascrivibili a tale ambito culturale e cronologico (VII-VIII secolo).
Attraverso questo contributo si vuole riflettere su alcune specificità dell’arte visigotica, foca... more Attraverso questo contributo si vuole riflettere su alcune specificità dell’arte visigotica, focalizzando l’attenzione,
in particolare, su quali furono i reali apporti della cultura artistica bizantina sull’arte di questo regno barbarico
tra VI e VIII secolo. Il problema dei rapporti tra grecità bizantina e arte visigotica rappresenta, infatti, uno dei temi
più complessi della storiografia artistica spagnola, tanto d’aver creato posizioni spesso antitetiche. Partendo dall’analisi
tecnico-formale e stilistico-iconografica di documenti architettonici e scultorei si constateranno tali influssi, chiarendo quali furono i canali di trasmissione, interni ed esterni all’Hispania e distinguendo nel contempo apporti diretti e indiretti nello specifico contesto cronologico di pertinenza
Riassunto. Attraverso questo contributo si concentrerà l’attenzione sulla presenza di documenti s... more Riassunto. Attraverso questo contributo si concentrerà l’attenzione sulla presenza di documenti scultorei bizantini nel territorio iberico, riutilizzati all’interno d’edifici ecclesiastici d’epoca posteriore o esposti nei musei, di cui s’ignora con certezza la provenienza, il contesto cronologico culturale d’importazione, nonché l’eventuale destinazione d’uso in edifici altomedievali iberici non giunti sino a noi. L’analisi dei suddetti elementi scultorei ha aperto tra gli studiosi discussioni spesso antitetiche riguardo al contesto cronologico d’importazione, di volta in volta correlato all’invasione giustinianea della penisola iberica o ad eventi storici posteriori come l’occupazione ommayade della Spagna o la IV crociata. Parallelamente a una definizione stilistica e cronologica dei materiali, attraverso una metodologia sostanzialmente stilisticocomparativa con creazioni scultoree d’area costantinopolitana e d’influsso bizantino, si cercherà, per ogni elemento lapideo, di definire l’ambito culturale d’importazione e il contesto architettonico originario, riflettendo nel contempo sul problema del commercio dei marmi nel Mediterraneo tra il IV e il VII secolo. Parole chiave: capitelli, importazioni, commercio, Bizantini, Visigoti
Riassunto. Il contributo vuole polarizzare l’attenzione su alcuni aspetti della cultura artistica... more Riassunto. Il contributo vuole polarizzare l’attenzione su alcuni aspetti della cultura artistica
rupestre di età bizantina nel nord Sardegna, analizzando, nelle fattispecie, i contesti monumentali
presenti nei comuni di Oschiri e Mores. Lo studio proporrà percorsi di indagine
tesi a chiarire gli aspetti formali, funzionali e simbolici dei suddetti monumenti presi in esame,
in un’ottica comparativa sia isolana sia d’ambito mediterraneo, rispetto allo specifico ambito
storico di pertinenza.
Parole chiave: insediamenti rupestri, Oschiri, Mores, iconofilia, iconoclastia, età
bizantina.
Abstract: Through this contribution we want to focus on the sculpture production of the Swabian -... more Abstract: Through this contribution we want to focus on the sculpture production of the Swabian -Visigothic period and on the historical areas of Gallaecia and Lusitania, at the moment corresponding to the Portugal and Spanish Galicia territories. According to the stone documentation, analyzed step by step according to the political-cultural, relating to the Swabian kingdom or the Visigothic kingdom, we are going to consider the stylistic, typological and formal aspects and those related to technical implementation, distinguishing local artistic contributions from those that have outside origin and specifying, as much as possible, the chronological time and the different procedures of irradiation. In parallel to the identification and study of the major Swabian-Visigoths art centers, divided into three main areas: lusitanica, Swabian and olissiponense (relevant to workshops of Lisbon), then the focus will move on problems about the Saamasas (Lugo) and Lisbon sculptural attestations, which, taken from studies from time to time Visigothic or Mozarabic, still represent a difficult case of interpretation, both from a chronological and stylistic point of view. As regards the Saamasas sculptures, we will deal with the attribution of Visigothic culture, whereas for the sculptures of Lisbon, from the convent of Chelas, we will highlight the link with a Mozarabic artististic horizon.
Abstract: This contribution explores some aspects of the Visigothic sculpture that characterize t... more Abstract: This contribution explores some aspects of the Visigothic sculpture that characterize the town of Mérida between the sixth and seventh century, highlighting the specificity and originality of the typological, stylistic, decorative and iconographic elements in the same artistic culture during the Visigothic age. These aspects have been confirmed by the workshops in Mérida and their great power of influence and spreading, compared to other artistic centres in Spain. The analysis of the materials has been conducted according to a comparative methodology; it will draw the attention to the influence of the Byzantine art on the sculpture in Mérida, analyzing how the patterns from the East and Constantinople have influenced the Visigothic art in different ways and in relation with the specific historical context.
Scultura tardoantica e altomedievale a Quartu Sant'Elena(Cagliari)
Fortificazioni tardoantiche e paleobizantine nella Sardegna settentrionale
Ricerche in Cittadella-Ciclo di conferenze-Università di Cagliari-2006
RICERCA E CONFRONTI giornate di studio di archeologia e storia dell’arte a 20 anni dalla istituzi... more RICERCA E CONFRONTI
giornate di studio di archeologia e storia dell’arte
a 20 anni dalla istituzione del Dipartimento
Dipartimento di Scienze Archeologiche e Storico-artistiche
Scuole di Specializzazione in
Archeologia, Storia dell’Arte, Studi Sardi
Cagliari, Cittadella dei Musei
1-5 marzo 2010
RICERCA IN CITTADELLA Giornate di studio di Archeologia e Storia dell’Arte Dipartimento di Stor... more RICERCA IN CITTADELLA
Giornate di studio di Archeologia e Storia dell’Arte
Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio
Cagliari, Cittadella dei Musei - Villa Pollini
7-12 maggio 2012
Settecento-Millecento. Storia, Archeologia e Arte nei “secoli bui” del Mediterraneo. Dalle fonti scritte, archeologiche ed artistiche alla ricostruzione della vicenda storica: la Sardegna laboratorio di esperienze culturali, 2012
DCC< >MC Settecento-Millecento. Storia, Archeologia e Arte nei “secoli bui” del Mediterraneo. Dal... more DCC< >MC
Settecento-Millecento. Storia, Archeologia e Arte nei “secoli bui” del Mediterraneo. Dalle fonti scritte, archeologiche ed artistiche alla ricostruzionedella vicenda storica: la Sardegna laboratorio di esperienze culturali
Cagliari, Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio – sede della Cittadella dei Musei C... more Cagliari, Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio – sede della Cittadella dei Musei
Cagliari, Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna
Sant’Antioco, Sala Consiliare
XI Congresso Nazionale di Archeologia Cristiana
Isole e terraferma nel primo cristianesimo
identità locale ed interscambi culturali, religiosi e produttivi
23-27 settembre 2014
Convegno: "Monte Santo nel 950° anniversario dell'arrivo dei Benedettini"
Insula Noa n. 5, 2022
Temi di storia e cultura sarda (a cura di S. Sailis - S. Pinna - J. Armangué i Herrero) Quaderno ... more Temi di storia e cultura sarda (a cura di S. Sailis - S. Pinna - J. Armangué i Herrero) Quaderno num. 5, luglio 2022
by Andrea Pala, Maurizio Ficari, Magdalena Cerdà Garriga, Fabrizio Sanna, Nicoletta Usai, Tancredi Bella, Paolo Di Simone, Valeria Carta, Rita Pamela Ladogana, Alberto Virdis, Martina D'Asaro, Antònia Juan Vicens, and Angelo Passuello
ISSN 2704-8837
ABside. Rivista di Storia dell'Arte accepts unpublished scientific contributions in Italian, Engl... more ABside. Rivista di Storia dell'Arte accepts unpublished scientific contributions in Italian, English, Spanish and French.
The journal embraces the thematic field of the artistic production spanning from the 3/4th century to the contemporary age. The interest area is the history of art, conservation, enhancement and restoration of cultural heritage. Particular attention will be given to studies that deal with aspects related to museology and to the themes of the enhancement of cultural heritage. From the geographical point of view the area of choice will be the Mediterranean one, intended both as a physical geographical space and as a cultural term of comparison for studies that deal with aspects common to other areas and relations of cultural and material interchange. Particular attention will also be given to studies dealing with aspects related to the museology, to the restoration of monuments, to issues related to the enhancement of cultural sites. The journal aims to encourage, in the areas identified above, the historical-artistic research on the Mediterranean area, with an opening also to other territories, presenting itself as a container for exchange and comparison not only among the members of the academic community but, overcoming national boundaries, between the different academic communities and civil society.
Ripercorrere le vicende storiche del popolo visigoto, dalla leggendaria migrazione scandinava sin... more Ripercorrere le vicende storiche del popolo visigoto, dalla leggendaria migrazione scandinava sino alla creazione di un regno nella penisola iberica, significa riflettere su una fase storica straordinariamente cruciale e tumultuosa, che segna l’inesorabile fine del “mondo antico” e l’inizio del medioevo europeo. Dopo la caduta del regno di Tolosa, a opera dei Franchi di Clodoveo, i Visigoti, stanziati definitivamente nell’Hispania, daranno vita a uno stato espressione dell’incontro-scontro tra l’eredità romana e la tradizione germanica, rappresentando nel contempo uno degli ultimi “baluardi” nella conservazione e trasmissione della cultura greco-romana, sia attraverso vescovi cattolici imbevuti di cultura classica sia mediante l’insegnamento impartito nelle scuole presbiteriali ed episcopali a ecclesiastici e laici. Tra sanguinarie congiure di palazzo, intrighi nobiliari per l’eredità al trono, lotte continue contro Vasconi, Asturi, Cantabri, Svevi, Franchi e Bizantini per conservare l’unità e l’indipendenza del regno, i Visigoti produssero un’originale e raffinata cultura artistica ben testimoniata da chiese, sculture ed eccellenti opere d’arte suntuaria. Dopo la conversione al cattolicesimo di Recaredo e il rafforzamento dell’unità statuale, la guerra civile e l’espansionismo della dinastia Omayyade porranno fine, dopo quasi tre secoli di vita, a questa esperienza».
Ripercorrere le vicende storiche del popolo visigoto, dalla leggendaria migrazione scandinava sin... more Ripercorrere le vicende storiche del popolo visigoto, dalla leggendaria migrazione scandinava sino alla creazione di un regno nella penisola iberica, significa riflettere su una fase storica straordinariamente cruciale e tumultuosa, che segna l’inesorabile fine del “mondo antico” e l’inizio del medioevo europeo. Dopo la caduta del regno di Tolosa, a opera dei Franchi di Clodoveo, i Visigoti, stanziati definitivamente nell’Hispania, daranno vita a uno stato espressione dell’incontro-scontro tra l’eredità romana e la tradizione germanica, rappresentando nel contempo uno degli ultimi “baluardi” nella conservazione e trasmissione della cultura greco-romana, sia attraverso vescovi cattolici imbevuti di cultura classica sia mediante l’insegnamento impartito nelle scuole presbiteriali ed episcopali a ecclesiastici e laici. Tra sanguinarie congiure di palazzo, intrighi nobiliari per l’eredità al trono, lotte continue contro Vasconi, Asturi, Cantabri, Svevi, Franchi e Bizantini per conservare l’unità e l’indipendenza del regno, i Visigoti produssero un’originale e raffinata cultura artistica ben testimoniata da chiese, sculture ed eccellenti opere d’arte suntuaria. Dopo la conversione al cattolicesimo di Recaredo e il rafforzamento dell’unità statuale, la guerra civile e l’espansionismo della dinastia Omayyade porranno fine, dopo quasi tre secoli di vita, a questa esperienza.
VIII CONGRESSO DI STUDI MEDIEVALI, NUME, FIRENZE 2022, 2022
VII Ciclo di studi medievali., 2021
Atti del Convegno tenutosi a Firenze il 7-10 Giugno 2021. EBS Edizioni, Lesmo (MB) 2021 Isbn 979-... more Atti del Convegno tenutosi a Firenze il 7-10 Giugno 2021.
EBS Edizioni, Lesmo (MB) 2021
Isbn 979-12-5968-187-4
b/n, 634 pagine
III Jornadas doctorales Universidad de Murcia., 2017
La producción escultórica visigoda del sureste entre aportes estilísticos norteafricanos, orienta... more La producción escultórica visigoda del sureste entre aportes estilísticos norteafricanos, orientales y tradiciones artísticas locales: la actividad de los talleres de Algezares, de Begastri y del cerro de la Almagra en el sureste peninsular.
Las influencias bizantinas en la escultura visigoda procedentes del sureste hispano: los ejemplos de la Basílica di Algezares, Begastri y Cerro de la Almagra., 2015
A través de esta comunicación oral se pretende explicar, sintéticamente, las lineas fundamentales... more A través de esta comunicación oral se pretende explicar, sintéticamente, las lineas fundamentales de investigación que caracterizarán la tesis doctoral en arte medieval dentro del programa de Doctorado en Historia, Geografía e Historia del Arte: Sociedad, Territorio y Patrimonio del Universidad de Murcia, enfocando la atención en los aspectos relativos a los objetivos generales y específicos del proyecto de tesis, a la metodología y a la finalidad de investigación de este estudio