Francesco Saccardi | Università Cattolica del Sacro Cuore (Catholic University of the Sacred Heart) (original) (raw)
Books by Francesco Saccardi
Othotes, Napoli-Salerno, Mar 2018
Nell’ambito della riflessione sorta in seno alla filosofia scolastica, il tema dell’“origine” dei... more Nell’ambito della riflessione sorta in seno alla filosofia scolastica, il tema dell’“origine” dei primi princìpi viene approfondito in riferimento ad alcune questioni teoriche riguardanti lo statuto epistemologico di queste peculiari proposizioni, come la ragione della complessità appartenente alla forma predicativa dei princìpi e, conseguentemente, della loro natura “analitica” o “sintetica”; o come la determinazione del ruolo dell’esperienza nella costituzione dello stesso contenuto dei princìpi, e dunque attraverso una calibrazione dei significati di “a priori” e “a posteriori”. In questo studio ci si propone di affrontare una parte del tragitto compiuto da quella riflessione, non soltanto vagliandone temi e motivi, bensì, più propriamente, con l’intento di individuare la radice della necessità espressa dai princìpi primi del sapere.
Orthotes, Napoli-Salerno, 2016
Il "parmenidismo" a cui fa riferimento il titolo di questo lavoro non riguarda un presunto "neopa... more Il "parmenidismo" a cui fa riferimento il titolo di questo lavoro non riguarda un presunto "neoparmenidismo" che si rifarebbe, in qualche modo, al pensiero parmenideo storico, bensì un ritorno alla pura essenza della metafisica, quale si realizza nel pensiero di Parmenide nella misura in cui in quella essenza è riposto il risolvimento delle due grandi aporie consegnate alla storia del pensiero metafisico dallo stesso Parmenide - la negazione del molteplice e la negazione del divenire, operate in virtù del principio di non contraddizione -, e rispetto alle quali la stessa riflessione attuale resta impegnata. In queste pagine viene avviata un'analisi della filosofia neoclassica, alla luce del confronto che Gustavo Bontadini ed Emanuele Severino hanno avuto a partire dalla metà del secolo scorso (e che ha determinato la nascita dell'orientamento neoclassico in metafisica). Il discorso metafisico, all'interno della prospettiva neoclassica, si fonda su di un recupero dei temi fondativi della ontologia classica, rifacendosi appunto al pensiero parmenideo, e sulla valorizzazione dell'attualismo di Giovanni Gentile in vista della costruzione di una logica della presenza. In particolare, viene qui presa in considerazione quella complessa e articolata struttura concettuale, che fa da sfondo alle prospettive di Bontadini e Severino, non mancando peraltro di rilevarne le insufficienze. In questo lavoro si fa costantemente riferimento a tale sfondo comune, mostrando, innanzi tutto, la sua validità dal punto di vista speculativo (ossia la sua incontrovertibilità) , e assumendosi il medesimo compito che la filosofia neoclassica ha rivendicato per sé nell'ambito della filosofia contemporanea: riproporre, rigorizzate, le ragioni di una metafisica di trascendenza.
Papers by Francesco Saccardi
La Filosofia Futura, 2019
Quella peculiare forma di logica paraconsistente che è il dialeteismo ha inteso sostenere l’esist... more Quella peculiare forma di logica paraconsistente che è il dialeteismo ha inteso sostenere l’esistenza, in particolari circostanze, di ‘contraddizioni vere’, ossia di situazioni in cui il principio di non contraddizione risulti, insieme, valido e invalido. Il contributo prende in considerazione una critica che, proprio a partire dalla posizione dialeteista e dal concetto di “negazione non escludente”, vede nella difesa elenctica del principio di non contraddizione una petitio principii. Dopo aver mostrato i limiti di una certa interpretazione del sesto paragrafo di Ritornare a Parmenide, dedicato all’élenchos aristotelico, vengono qui indicati i motivi per i quali anche la negazione dialeteista, proprio per poter essere quel significato che esso è, si annulla come negazione, omologandosi all’affermazione del principio.
Etica & Politica. Rivista di filosofia, 2019
Paolo Bettineschi’s ‘objects relations philosophy’ has its foundation in the concept of I, unders... more Paolo Bettineschi’s ‘objects relations philosophy’ has its foundation in the concept of I, understood as an infinite horizon of intentionality, and in that of recognition of the others as ‘I’. This paper shows the limits of a certain understanding of the I and the difficulties raised by the question of intersubjectivity.
Filosofia Italiana. "Neoparmenidismi" (a cura di M. Cardenas e A. Garofano), 2018
In this paper the theme of identity is discussed through the comparison of the perspectives delin... more In this paper the theme of identity is discussed through the comparison of the perspectives delineated in La struttura originaria by Emanuele Severino and in Sistema di logica by Giovanni Gentile. The result is a common insistence on the immediately dianoetic nature of thought but, on the other hand, also a different conception of the relationship between thought and being, wich conditions the outcome of the two authors’ reflection on decisive themes such as ‘nothing’ and ‘becoming’.
Eternity & Contradiction. Journal of fundamental ontology, 2020
In considering the concept of “Being”, and the related concept of the "semantic whole", Severino ... more In considering the concept of “Being”, and the related concept of the "semantic whole", Severino probes the Hegelian criticism of the semantic autonomy of significances in depth. On the basis of this premise, in The Original Structure the whole, that is the “totality of being”, takes on the role of an organic structure in which every significance (every Being) is necessarily implied in the whole and implies every other significance. This contribution intends to show to what contradictions such a view of the totality of being may lead.
F. Bellelli (a cura di), Rosminianesimo teologico. Pedagogia del sapere di Dio. Una prospettiva storico-culturale, Mimesis, 2019
Rivista di filosofia neoscolastica, 2018
La Filosofia Futura, 2017
Prendendo avvio dalla polemica ventennale tra Gustavo Bontadini ed Emanuele Severino riguardo all... more Prendendo avvio dalla polemica ventennale tra Gustavo Bontadini ed Emanuele Severino riguardo all’interpretazione del divenire, e ripercorrendone i tratti salienti, questo contributo si interroga sulla distinzione tra “apparire empirico” e “apparire trascendentale” che si presenta, in una sua certa modulazione, a partire dal Poscritto a Ritornare a Parmenide. Se negli intenti di Severino tale distinzione risulta dirimente in relazione alla possibilità di intendere non nichilisticamente lo stesso divenire, a ben vedere è invece proprio questa circostanza ad alterare in modo significativo il concetto di “esperienza” o “totalità di ciò che appare” (costantemente presente negli scritti dello stesso Severino), e dunque anche di quella particolare forma di esperienza che è il divenire.
P. P. Marrone (a cura di), Soggetto, identità, alterità II, Mimesis, Milano 2017.
F. Mancini, F. Saccardi, G. P. Soliani (a cura di), Rosmini e il pensiero italiano del Novecento, 2016
L’articolo prende in considerazione le critiche mosse alla filosofia di Rosmini da parte di Emanu... more L’articolo prende in considerazione le critiche mosse alla filosofia di Rosmini da parte di Emanuele Severino e Italo Mancini. Vengono indicate le ragioni a favore e contro queste interpretazioni, proponendo infine alcuni rilievi critici nei confronti del pensiero rosminiano.
Rivista rosminiana di filosofia e di cultura, 2015
Nota critica al libro di G. P. Soliani, "Rosmini e Duns Scoto. Le fonti scotiste dell’ontologia r... more Nota critica al libro di G. P. Soliani, "Rosmini e Duns Scoto. Le fonti scotiste dell’ontologia rosminiana". Si tratta di una critica a una certa modalità di intendere il rapporto tra pensiero ed essere, che risale alla tradizione platonica seguita da Rosmini e che l’Autore mostra di condividere da un punto di vista teorico.
Rivista di filosofia neoscolastica, 2013
Nota critica al libro di P. Bettineschi, "Intenzionalità e riconoscimento. Scritti di etica e di ... more Nota critica al libro di P. Bettineschi, "Intenzionalità e riconoscimento. Scritti di etica e di antropologia trascendentale". Vengono discussi in modo particolare i primi due saggi della raccolta, nei quali l’Autore propone una peculiare e innovativa “dimostrazione dell’immortalità dell’anima”.
P. Pagani (a cura di), Debili Postille. Lettere a Carmelo Vigna, 2012
Lettera scritta a Carmelo Vigna in occasione del suo congedo dall’insegnamento universitario. Il ... more Lettera scritta a Carmelo Vigna in occasione del suo congedo dall’insegnamento universitario. Il testo effettua un’analisi del rapporto tra ontologia e metafisica presente negli scritti di Vigna e conclude con l’indicazione di alcuni nodi problematici contenuti in essi.
Others by Francesco Saccardi
L. Grion, Gustavo Bontadini, Lateran University Press, Città del Vaticano, 2012
Talks by Francesco Saccardi
Othotes, Napoli-Salerno, Mar 2018
Nell’ambito della riflessione sorta in seno alla filosofia scolastica, il tema dell’“origine” dei... more Nell’ambito della riflessione sorta in seno alla filosofia scolastica, il tema dell’“origine” dei primi princìpi viene approfondito in riferimento ad alcune questioni teoriche riguardanti lo statuto epistemologico di queste peculiari proposizioni, come la ragione della complessità appartenente alla forma predicativa dei princìpi e, conseguentemente, della loro natura “analitica” o “sintetica”; o come la determinazione del ruolo dell’esperienza nella costituzione dello stesso contenuto dei princìpi, e dunque attraverso una calibrazione dei significati di “a priori” e “a posteriori”. In questo studio ci si propone di affrontare una parte del tragitto compiuto da quella riflessione, non soltanto vagliandone temi e motivi, bensì, più propriamente, con l’intento di individuare la radice della necessità espressa dai princìpi primi del sapere.
Orthotes, Napoli-Salerno, 2016
Il "parmenidismo" a cui fa riferimento il titolo di questo lavoro non riguarda un presunto "neopa... more Il "parmenidismo" a cui fa riferimento il titolo di questo lavoro non riguarda un presunto "neoparmenidismo" che si rifarebbe, in qualche modo, al pensiero parmenideo storico, bensì un ritorno alla pura essenza della metafisica, quale si realizza nel pensiero di Parmenide nella misura in cui in quella essenza è riposto il risolvimento delle due grandi aporie consegnate alla storia del pensiero metafisico dallo stesso Parmenide - la negazione del molteplice e la negazione del divenire, operate in virtù del principio di non contraddizione -, e rispetto alle quali la stessa riflessione attuale resta impegnata. In queste pagine viene avviata un'analisi della filosofia neoclassica, alla luce del confronto che Gustavo Bontadini ed Emanuele Severino hanno avuto a partire dalla metà del secolo scorso (e che ha determinato la nascita dell'orientamento neoclassico in metafisica). Il discorso metafisico, all'interno della prospettiva neoclassica, si fonda su di un recupero dei temi fondativi della ontologia classica, rifacendosi appunto al pensiero parmenideo, e sulla valorizzazione dell'attualismo di Giovanni Gentile in vista della costruzione di una logica della presenza. In particolare, viene qui presa in considerazione quella complessa e articolata struttura concettuale, che fa da sfondo alle prospettive di Bontadini e Severino, non mancando peraltro di rilevarne le insufficienze. In questo lavoro si fa costantemente riferimento a tale sfondo comune, mostrando, innanzi tutto, la sua validità dal punto di vista speculativo (ossia la sua incontrovertibilità) , e assumendosi il medesimo compito che la filosofia neoclassica ha rivendicato per sé nell'ambito della filosofia contemporanea: riproporre, rigorizzate, le ragioni di una metafisica di trascendenza.
La Filosofia Futura, 2019
Quella peculiare forma di logica paraconsistente che è il dialeteismo ha inteso sostenere l’esist... more Quella peculiare forma di logica paraconsistente che è il dialeteismo ha inteso sostenere l’esistenza, in particolari circostanze, di ‘contraddizioni vere’, ossia di situazioni in cui il principio di non contraddizione risulti, insieme, valido e invalido. Il contributo prende in considerazione una critica che, proprio a partire dalla posizione dialeteista e dal concetto di “negazione non escludente”, vede nella difesa elenctica del principio di non contraddizione una petitio principii. Dopo aver mostrato i limiti di una certa interpretazione del sesto paragrafo di Ritornare a Parmenide, dedicato all’élenchos aristotelico, vengono qui indicati i motivi per i quali anche la negazione dialeteista, proprio per poter essere quel significato che esso è, si annulla come negazione, omologandosi all’affermazione del principio.
Etica & Politica. Rivista di filosofia, 2019
Paolo Bettineschi’s ‘objects relations philosophy’ has its foundation in the concept of I, unders... more Paolo Bettineschi’s ‘objects relations philosophy’ has its foundation in the concept of I, understood as an infinite horizon of intentionality, and in that of recognition of the others as ‘I’. This paper shows the limits of a certain understanding of the I and the difficulties raised by the question of intersubjectivity.
Filosofia Italiana. "Neoparmenidismi" (a cura di M. Cardenas e A. Garofano), 2018
In this paper the theme of identity is discussed through the comparison of the perspectives delin... more In this paper the theme of identity is discussed through the comparison of the perspectives delineated in La struttura originaria by Emanuele Severino and in Sistema di logica by Giovanni Gentile. The result is a common insistence on the immediately dianoetic nature of thought but, on the other hand, also a different conception of the relationship between thought and being, wich conditions the outcome of the two authors’ reflection on decisive themes such as ‘nothing’ and ‘becoming’.
Eternity & Contradiction. Journal of fundamental ontology, 2020
In considering the concept of “Being”, and the related concept of the "semantic whole", Severino ... more In considering the concept of “Being”, and the related concept of the "semantic whole", Severino probes the Hegelian criticism of the semantic autonomy of significances in depth. On the basis of this premise, in The Original Structure the whole, that is the “totality of being”, takes on the role of an organic structure in which every significance (every Being) is necessarily implied in the whole and implies every other significance. This contribution intends to show to what contradictions such a view of the totality of being may lead.
F. Bellelli (a cura di), Rosminianesimo teologico. Pedagogia del sapere di Dio. Una prospettiva storico-culturale, Mimesis, 2019
Rivista di filosofia neoscolastica, 2018
La Filosofia Futura, 2017
Prendendo avvio dalla polemica ventennale tra Gustavo Bontadini ed Emanuele Severino riguardo all... more Prendendo avvio dalla polemica ventennale tra Gustavo Bontadini ed Emanuele Severino riguardo all’interpretazione del divenire, e ripercorrendone i tratti salienti, questo contributo si interroga sulla distinzione tra “apparire empirico” e “apparire trascendentale” che si presenta, in una sua certa modulazione, a partire dal Poscritto a Ritornare a Parmenide. Se negli intenti di Severino tale distinzione risulta dirimente in relazione alla possibilità di intendere non nichilisticamente lo stesso divenire, a ben vedere è invece proprio questa circostanza ad alterare in modo significativo il concetto di “esperienza” o “totalità di ciò che appare” (costantemente presente negli scritti dello stesso Severino), e dunque anche di quella particolare forma di esperienza che è il divenire.
P. P. Marrone (a cura di), Soggetto, identità, alterità II, Mimesis, Milano 2017.
F. Mancini, F. Saccardi, G. P. Soliani (a cura di), Rosmini e il pensiero italiano del Novecento, 2016
L’articolo prende in considerazione le critiche mosse alla filosofia di Rosmini da parte di Emanu... more L’articolo prende in considerazione le critiche mosse alla filosofia di Rosmini da parte di Emanuele Severino e Italo Mancini. Vengono indicate le ragioni a favore e contro queste interpretazioni, proponendo infine alcuni rilievi critici nei confronti del pensiero rosminiano.
Rivista rosminiana di filosofia e di cultura, 2015
Nota critica al libro di G. P. Soliani, "Rosmini e Duns Scoto. Le fonti scotiste dell’ontologia r... more Nota critica al libro di G. P. Soliani, "Rosmini e Duns Scoto. Le fonti scotiste dell’ontologia rosminiana". Si tratta di una critica a una certa modalità di intendere il rapporto tra pensiero ed essere, che risale alla tradizione platonica seguita da Rosmini e che l’Autore mostra di condividere da un punto di vista teorico.
Rivista di filosofia neoscolastica, 2013
Nota critica al libro di P. Bettineschi, "Intenzionalità e riconoscimento. Scritti di etica e di ... more Nota critica al libro di P. Bettineschi, "Intenzionalità e riconoscimento. Scritti di etica e di antropologia trascendentale". Vengono discussi in modo particolare i primi due saggi della raccolta, nei quali l’Autore propone una peculiare e innovativa “dimostrazione dell’immortalità dell’anima”.
P. Pagani (a cura di), Debili Postille. Lettere a Carmelo Vigna, 2012
Lettera scritta a Carmelo Vigna in occasione del suo congedo dall’insegnamento universitario. Il ... more Lettera scritta a Carmelo Vigna in occasione del suo congedo dall’insegnamento universitario. Il testo effettua un’analisi del rapporto tra ontologia e metafisica presente negli scritti di Vigna e conclude con l’indicazione di alcuni nodi problematici contenuti in essi.