rosita deluigi | University of Macerata (original) (raw)
Papers by rosita deluigi
La vita quotidiana è costellata di alterità e, affinché le costellazioni siano visibili, non poss... more La vita quotidiana è costellata di alterità e, affinché le costellazioni siano visibili, non possono essere singoli punti luce nelle spazio, ma hanno bisogno di connettersi attraverso linee immaginate che danno origine a forme leggibili e interpretabili. Il filo di luce che “costella” le diverse identità è il dialogo attraverso cui ci riscopriamo esseri sociali e appartenenti a mondi comuni. La scelta di entrare in dialogo è di per sé un movimento libero e, incontrare l’altro, consente di comprendere meglio l’esistenza, di introdurre nuove categorie, di porsi da differenti punti di vista, di prendere in considerazione logiche che non ci appartengono, di sentire empaticamente ciò che l’altro sta comunicando e che tipo di realtà sta vivendo. Si possono così sviluppare nuove spinte creatrici volte a rinnovate progettualità personali e comunitarie, a partire dalla scoperta del sé e degli altri, lasciando tracce significative degli incontri avvenuti e prospettandone di nuovi, in una visione aperta dell’essere in relazione.
The essay is a chapter of an international and interdisciplinary book edited by M. Sotes (Univers... more The essay is a chapter of an international and interdisciplinary book edited by M. Sotes (University of Navarra), which focused on migration and inclusive processes, with a focus on the strategies to integrate of the welcoming countries in relation to schools, training and work. Numerous researchers have contributed to the volume, consolidating an international research networks and promoting the circulation of European strategies relating to migratory flows. The paper focuses on the educational choices of adolescences without Italian citizenship, in particular, in the transition to secondary school degree. The "foreigners" are more "oriented and channeled" toward vocational training; on this issue, the paper presents the results of a research, between light and shadow of the Vet/professional training as a chance, too often underestimated. In this way, it is interesting for a nationally and internationally comparison on the subject, starting from accredited sources.
Il dialogo tra le generazioni è una questione rilevante all’interno di un contesto vitale sempre ... more Il dialogo tra le generazioni è una questione rilevante all’interno di un contesto vitale sempre più longevo come quello attuale. Questo contributo intende soffermarsi su alcune riflessioni portanti di un’esperienza progettuale in cui lo sviluppo di movimenti relazionali – intesi come spostamenti dalla centratura su di sé – e solidali – come caratteristica su cui strutturare forme di co-abitazione comunitaria e sociale – tra giovani e anziani prende avvio dalla trasformazione della particella vs (versus) dal possibile conflitto al dialogo generabile.
Become elderly is could be a reason for exclusion from social networks for change of status, role... more Become elderly is could be a reason for exclusion from social networks for change of status, role and identity related to age. Faced with the emergence of new needs, welfare fails to support inclusive processes and requires an intervention of community activation, so it is possible to create welcoming and dialogic social contexts.
The pedagogy can rely of animation as a mobilizer of social contexts, awakening the bottom-up approach, to promote places and times of intergenerational dialogue, to build more cohesive societies in which the bonds of trust and proximity to enable citizens to engage in the construction of a common good, oriented to support people and communities.
The presentation of a practice carried out on the national context helps us to understand how intergenerational dialogue can be a vehicle of interaction for open and hospitable community. Trigger, facilitate and support the relational dynamics aimed to knowledge, experimentation and sharing of experiences in which learning is mutual, may deepen the sense of personal and community projectuality, implementing reflective paths to highlight the characteristics of a successful daily practices.
Elderly and young people in dialogue, therefore, can create meaningful connections and relational movements able to re-create the sense of community, understanding and experimenting new ways of living in an inclusive territory.
La scelta della formazione professionale sembra una via obbligata per molti adolescenti stranieri... more La scelta della formazione professionale sembra una via obbligata per molti adolescenti stranieri. Ci siamo chiesti in che modo l’orientamento supporti i ragazzi nella decisione e quali variabili della storia personale e familiare entrino in campo. Le proposte formative, a fronte dell’alto numero di studenti con cittadinanza non italiana, possono divenire occasioni di realizzazione, non solo lavorativa, e, per comprendere come ciò possa avvenire, abbiamo avviato il confronto con un gruppo di formatori. Le riflessioni emerse consentono di tracciare alcune linee di orientamento per un approccio interculturale declinato in interventi educativi e formativi rivolti alla totalità del soggetto migrante, in quanto di origine straniera e adolescente, alla ricerca di strategie per promuovere ambienti cooperativi di apprendimento. L’approccio riflessivo del contesto e nel contesto fa emergere modalità per strutturare percorsi volti a valorizzare le risorse del singolo e del gruppo verso prospettive di inte(g)razione e inclusione che connettano i centri di formazione professionale, le famiglie e il territorio, per sostenere i ragazzi nel compiere il loro viaggio alla scoperta di sé, con gli altri.
La revue internationale de l'éducation familiale, 2013
METIS - Mondi educativi. Temi indagini suggestioni, 2013
The present essay focuses on some of the central issues of migration, in particular in respect to... more The present essay focuses on some of the central issues of migration, in particular in respect to the recent events of Lampedusa. The study develops a concept of border as a constructive space, where identity and citizenship expand as expressions of a more inclusive community, and where the often silenced periphery can gain voice and agency. The shared perspectives are aimed at promoting socio-educational considerations that would, in turn, help to shape new policies.
Pedagogia Oggi, 2013
L'articolo prende in considerazione la questione relativa alla definizione del concetto di cittad... more L'articolo prende in considerazione la questione relativa alla definizione del concetto di cittadinanza e dei suoi spazi di negazione e di violazione. L'attenzione è posta sulle premesse e sulle promesse di una democrazia partecipata, corresponsabile e solidale che, per essere tale, deve farsi garante di contesti sociali equi ed inclusivi. Verrà presentata l'esperienza realizzata in alcuni percorsi formativi in cui l'incontro con cittadini che percepiscono le violenze «invisibili» sui diritti di cittadinanza, generatrici di forti disuguaglianze, ha consentito di costruire uno spazio di riflessioni condivise e di dinamiche partecipative, mettendo in luce strategie di cittadinanza attiva come risposta pro-positiva, anche in presenza di condizioni apparentemente sfavorevoli all'esercizio della democrazia. This paper considers the definition of the concept of citizenship and its spaces of denial and violation. The focus is on the premises and promises of a participatory, co-responsible and solidarity democracy, which must be the guarantor of fair and inclusive social contexts. The paper presents the results of training courses in which encounters with citizens who perceive the «invisible» violation of their rights have allowed us to build a space for shared reflections and participatory dynamics, thereby shedding light on active citizenship as a positive response, even under conditions apparently unfavourable to the exercise of democracy.
RIEF, Rivista di Educazione Familiare Italiana, 2013
L’articolo intende affrontare il fenomeno dell’invecchiamento e del lavoro di cura ad esso correl... more L’articolo intende affrontare il fenomeno dell’invecchiamento e del lavoro di cura ad esso correlato, con particolare attenzione alle modalità di sostegno alla domiciliarità in Italia, contesto in cui è molto diffusa la badanza. A fronte di una grande richiesta di supporto per le persone anziane, si osserva un flusso migratorio proveniente dall’Est Europa che, determinando maggior inclusione per le famiglie italiane, crea disuguaglianze nel contesto di partenza. In tal senso, si prenderà in analisi la questione degli «orfani bianchi», figli delle donne migrate per motivi lavorativi, rilevando gli aspetti più problematici e descrivendo alcune delle risposte educative messe in atto congiuntamente da Italia e Romania.
Biblioteca on line, Madrid, 2013
Civitas Educationis, 2012
Books by rosita deluigi
Il volume presenta la realtà anziana nella molteplicità delle situazioni in cui essa si manifesta... more Il volume presenta la realtà anziana nella molteplicità delle situazioni in cui essa si manifesta, a partire dai dati relativi all'invecchiamento della popolazione e dalle aspettative che connotano l'anziano. Ispirati al principio dell'"invecchiamento attivo" i vari capitoli esaminano i principali passaggi di transizione quali, ad esempio, il pensionamento, il diventare nonni e la perdita delle autonomie fisiche e talora anche psichiche. Alla descrizione della terza e quarta età è associata un'attenta analisi dei possibili interventi volti a rendere non passiva e partecipativa la vita degli anziani. Una cospicua sezione è infine destinata a presentare i possibili intrecci tra residenzialità e domiciliarità nella pratica della cura delle disabilità, nonché il ruolo delle famiglie come soggetti attivi del cosiddetto welfare "sostitutivo", spesso generatore di disuguaglianze. Per contrastare questa deriva negativa il testo prospetta al riguardo modalità di cura e di prossimità gestite nella forma della sussidiarietà e legate al coinvolgimento della comunità locale.
Il volume nasce dall'incontro di competenze e di esperienze delle autrici, appartenenti a differe... more Il volume nasce dall'incontro di competenze e di esperienze delle autrici, appartenenti a differenti aree pedagogiche, focalizzando la ricerca sul dialogo intergenerazionale tra giovani e anziani; asse comune su cui ruota l'approccio interdisciplinare, con l'intento di esplicitare gli snodi significativi di una riflessone teorica e di una progettualità sul campo che continuamente si alimentano e si ri-generano.
I fondamenti dell'educazione all'intergenerazionalità, tracciati nella prima parte dell'opera, orientano l'agire educativo e formativo, in considerazione dell'apprendimento continuo e delle connessioni con le policies europee in materia. Soffermarsi sul senso del termine "generazione" risulta essenziale per comprendere come rileggere metodologie e buone prassi per promuovere l'apprendimento intergenerazionale, tra cura e reciprocità.
Le dinamiche intergenerazionali sviluppate in ambito sociale vanno riviste in una prospettiva comunitaria, "accompagnando" processi di alleanza, di rete, di incontro-conoscenza tra cittadini che, seppur di età differenti, possono sperimentare vie di inclusione, in una continua dialettica fra movimenti e momenti relazionali. La promozione di logiche partecipative e cooperative diventa essenziale per sostenere il dialogo tra le parti e si fonda sullo sviluppo del prefisso "-inter" che necessita di cura e di reciprocità.
Solo osservando e vivendo i contesti educativi per la terza età e gli spazi intergenerazionali è possibile progettare percorsi che aprano varchi all'intergenerazionalità, dando luogo a una riflessione sulle finalità che gli interventi educativi rivolti agli anziani potrebbero o dovrebbero porsi.
A fronte degli approcci descritti nei contributi teorici, la seconda parte del volume è dedicata all'analisi di esperienze di educazione all'intergenerazionalità realizzate a livello nazionale e internazionale, con lo scopo di individuare e comparare linee progettuali e approcci metodologici e di restituire uno spaccato dell'esistente e delle logiche ad esso sottese.
La vita quotidiana è costellata di alterità e, affinché le costellazioni siano visibili, non poss... more La vita quotidiana è costellata di alterità e, affinché le costellazioni siano visibili, non possono essere singoli punti luce nelle spazio, ma hanno bisogno di connettersi attraverso linee immaginate che danno origine a forme leggibili e interpretabili. Il filo di luce che “costella” le diverse identità è il dialogo attraverso cui ci riscopriamo esseri sociali e appartenenti a mondi comuni. La scelta di entrare in dialogo è di per sé un movimento libero e, incontrare l’altro, consente di comprendere meglio l’esistenza, di introdurre nuove categorie, di porsi da differenti punti di vista, di prendere in considerazione logiche che non ci appartengono, di sentire empaticamente ciò che l’altro sta comunicando e che tipo di realtà sta vivendo. Si possono così sviluppare nuove spinte creatrici volte a rinnovate progettualità personali e comunitarie, a partire dalla scoperta del sé e degli altri, lasciando tracce significative degli incontri avvenuti e prospettandone di nuovi, in una visione aperta dell’essere in relazione.
The essay is a chapter of an international and interdisciplinary book edited by M. Sotes (Univers... more The essay is a chapter of an international and interdisciplinary book edited by M. Sotes (University of Navarra), which focused on migration and inclusive processes, with a focus on the strategies to integrate of the welcoming countries in relation to schools, training and work. Numerous researchers have contributed to the volume, consolidating an international research networks and promoting the circulation of European strategies relating to migratory flows. The paper focuses on the educational choices of adolescences without Italian citizenship, in particular, in the transition to secondary school degree. The "foreigners" are more "oriented and channeled" toward vocational training; on this issue, the paper presents the results of a research, between light and shadow of the Vet/professional training as a chance, too often underestimated. In this way, it is interesting for a nationally and internationally comparison on the subject, starting from accredited sources.
Il dialogo tra le generazioni è una questione rilevante all’interno di un contesto vitale sempre ... more Il dialogo tra le generazioni è una questione rilevante all’interno di un contesto vitale sempre più longevo come quello attuale. Questo contributo intende soffermarsi su alcune riflessioni portanti di un’esperienza progettuale in cui lo sviluppo di movimenti relazionali – intesi come spostamenti dalla centratura su di sé – e solidali – come caratteristica su cui strutturare forme di co-abitazione comunitaria e sociale – tra giovani e anziani prende avvio dalla trasformazione della particella vs (versus) dal possibile conflitto al dialogo generabile.
Become elderly is could be a reason for exclusion from social networks for change of status, role... more Become elderly is could be a reason for exclusion from social networks for change of status, role and identity related to age. Faced with the emergence of new needs, welfare fails to support inclusive processes and requires an intervention of community activation, so it is possible to create welcoming and dialogic social contexts.
The pedagogy can rely of animation as a mobilizer of social contexts, awakening the bottom-up approach, to promote places and times of intergenerational dialogue, to build more cohesive societies in which the bonds of trust and proximity to enable citizens to engage in the construction of a common good, oriented to support people and communities.
The presentation of a practice carried out on the national context helps us to understand how intergenerational dialogue can be a vehicle of interaction for open and hospitable community. Trigger, facilitate and support the relational dynamics aimed to knowledge, experimentation and sharing of experiences in which learning is mutual, may deepen the sense of personal and community projectuality, implementing reflective paths to highlight the characteristics of a successful daily practices.
Elderly and young people in dialogue, therefore, can create meaningful connections and relational movements able to re-create the sense of community, understanding and experimenting new ways of living in an inclusive territory.
La scelta della formazione professionale sembra una via obbligata per molti adolescenti stranieri... more La scelta della formazione professionale sembra una via obbligata per molti adolescenti stranieri. Ci siamo chiesti in che modo l’orientamento supporti i ragazzi nella decisione e quali variabili della storia personale e familiare entrino in campo. Le proposte formative, a fronte dell’alto numero di studenti con cittadinanza non italiana, possono divenire occasioni di realizzazione, non solo lavorativa, e, per comprendere come ciò possa avvenire, abbiamo avviato il confronto con un gruppo di formatori. Le riflessioni emerse consentono di tracciare alcune linee di orientamento per un approccio interculturale declinato in interventi educativi e formativi rivolti alla totalità del soggetto migrante, in quanto di origine straniera e adolescente, alla ricerca di strategie per promuovere ambienti cooperativi di apprendimento. L’approccio riflessivo del contesto e nel contesto fa emergere modalità per strutturare percorsi volti a valorizzare le risorse del singolo e del gruppo verso prospettive di inte(g)razione e inclusione che connettano i centri di formazione professionale, le famiglie e il territorio, per sostenere i ragazzi nel compiere il loro viaggio alla scoperta di sé, con gli altri.
La revue internationale de l'éducation familiale, 2013
METIS - Mondi educativi. Temi indagini suggestioni, 2013
The present essay focuses on some of the central issues of migration, in particular in respect to... more The present essay focuses on some of the central issues of migration, in particular in respect to the recent events of Lampedusa. The study develops a concept of border as a constructive space, where identity and citizenship expand as expressions of a more inclusive community, and where the often silenced periphery can gain voice and agency. The shared perspectives are aimed at promoting socio-educational considerations that would, in turn, help to shape new policies.
Pedagogia Oggi, 2013
L'articolo prende in considerazione la questione relativa alla definizione del concetto di cittad... more L'articolo prende in considerazione la questione relativa alla definizione del concetto di cittadinanza e dei suoi spazi di negazione e di violazione. L'attenzione è posta sulle premesse e sulle promesse di una democrazia partecipata, corresponsabile e solidale che, per essere tale, deve farsi garante di contesti sociali equi ed inclusivi. Verrà presentata l'esperienza realizzata in alcuni percorsi formativi in cui l'incontro con cittadini che percepiscono le violenze «invisibili» sui diritti di cittadinanza, generatrici di forti disuguaglianze, ha consentito di costruire uno spazio di riflessioni condivise e di dinamiche partecipative, mettendo in luce strategie di cittadinanza attiva come risposta pro-positiva, anche in presenza di condizioni apparentemente sfavorevoli all'esercizio della democrazia. This paper considers the definition of the concept of citizenship and its spaces of denial and violation. The focus is on the premises and promises of a participatory, co-responsible and solidarity democracy, which must be the guarantor of fair and inclusive social contexts. The paper presents the results of training courses in which encounters with citizens who perceive the «invisible» violation of their rights have allowed us to build a space for shared reflections and participatory dynamics, thereby shedding light on active citizenship as a positive response, even under conditions apparently unfavourable to the exercise of democracy.
RIEF, Rivista di Educazione Familiare Italiana, 2013
L’articolo intende affrontare il fenomeno dell’invecchiamento e del lavoro di cura ad esso correl... more L’articolo intende affrontare il fenomeno dell’invecchiamento e del lavoro di cura ad esso correlato, con particolare attenzione alle modalità di sostegno alla domiciliarità in Italia, contesto in cui è molto diffusa la badanza. A fronte di una grande richiesta di supporto per le persone anziane, si osserva un flusso migratorio proveniente dall’Est Europa che, determinando maggior inclusione per le famiglie italiane, crea disuguaglianze nel contesto di partenza. In tal senso, si prenderà in analisi la questione degli «orfani bianchi», figli delle donne migrate per motivi lavorativi, rilevando gli aspetti più problematici e descrivendo alcune delle risposte educative messe in atto congiuntamente da Italia e Romania.
Biblioteca on line, Madrid, 2013
Civitas Educationis, 2012
Il volume presenta la realtà anziana nella molteplicità delle situazioni in cui essa si manifesta... more Il volume presenta la realtà anziana nella molteplicità delle situazioni in cui essa si manifesta, a partire dai dati relativi all'invecchiamento della popolazione e dalle aspettative che connotano l'anziano. Ispirati al principio dell'"invecchiamento attivo" i vari capitoli esaminano i principali passaggi di transizione quali, ad esempio, il pensionamento, il diventare nonni e la perdita delle autonomie fisiche e talora anche psichiche. Alla descrizione della terza e quarta età è associata un'attenta analisi dei possibili interventi volti a rendere non passiva e partecipativa la vita degli anziani. Una cospicua sezione è infine destinata a presentare i possibili intrecci tra residenzialità e domiciliarità nella pratica della cura delle disabilità, nonché il ruolo delle famiglie come soggetti attivi del cosiddetto welfare "sostitutivo", spesso generatore di disuguaglianze. Per contrastare questa deriva negativa il testo prospetta al riguardo modalità di cura e di prossimità gestite nella forma della sussidiarietà e legate al coinvolgimento della comunità locale.
Il volume nasce dall'incontro di competenze e di esperienze delle autrici, appartenenti a differe... more Il volume nasce dall'incontro di competenze e di esperienze delle autrici, appartenenti a differenti aree pedagogiche, focalizzando la ricerca sul dialogo intergenerazionale tra giovani e anziani; asse comune su cui ruota l'approccio interdisciplinare, con l'intento di esplicitare gli snodi significativi di una riflessone teorica e di una progettualità sul campo che continuamente si alimentano e si ri-generano.
I fondamenti dell'educazione all'intergenerazionalità, tracciati nella prima parte dell'opera, orientano l'agire educativo e formativo, in considerazione dell'apprendimento continuo e delle connessioni con le policies europee in materia. Soffermarsi sul senso del termine "generazione" risulta essenziale per comprendere come rileggere metodologie e buone prassi per promuovere l'apprendimento intergenerazionale, tra cura e reciprocità.
Le dinamiche intergenerazionali sviluppate in ambito sociale vanno riviste in una prospettiva comunitaria, "accompagnando" processi di alleanza, di rete, di incontro-conoscenza tra cittadini che, seppur di età differenti, possono sperimentare vie di inclusione, in una continua dialettica fra movimenti e momenti relazionali. La promozione di logiche partecipative e cooperative diventa essenziale per sostenere il dialogo tra le parti e si fonda sullo sviluppo del prefisso "-inter" che necessita di cura e di reciprocità.
Solo osservando e vivendo i contesti educativi per la terza età e gli spazi intergenerazionali è possibile progettare percorsi che aprano varchi all'intergenerazionalità, dando luogo a una riflessione sulle finalità che gli interventi educativi rivolti agli anziani potrebbero o dovrebbero porsi.
A fronte degli approcci descritti nei contributi teorici, la seconda parte del volume è dedicata all'analisi di esperienze di educazione all'intergenerazionalità realizzate a livello nazionale e internazionale, con lo scopo di individuare e comparare linee progettuali e approcci metodologici e di restituire uno spaccato dell'esistente e delle logiche ad esso sottese.
Prospettive pedagogiche fra costruzione di senso e promozione di azioni sociali concertate I diri... more Prospettive pedagogiche fra costruzione di senso e promozione di azioni sociali concertate I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell'Editore. I edizione: gennaio 2008 Un ringraziamento particolare alla prof.ssa Lorena Milani che in ogni istante ha incoraggiato il mio lavoro. A chi del tempo ha saputo far tesoro nel quotidiano trascorrere degli anni che nei ricordi ritrova gli affetti più cari a cui si è data la vita senza risparmio. A te, Maria cara, di generazioni custode, con cura accarezzi i legami che rendono la tua vecchiaia sempre più viva. Con affetto di nipote Rosita Indice Introduzione 9