Laura Lori - Academia.edu (original) (raw)

Books by Laura Lori

Research paper thumbnail of SPAZI E TEMPI DELL ALTERITÀ a cura di

Research paper thumbnail of Inchiostro d'Africa. La letteratura postcoloniale somala fra diaspora e identità

Di fronte alla necessità di non dimenticare le responsabilità coloniali italiane, questo lavoro, ... more Di fronte alla necessità di non dimenticare le responsabilità coloniali italiane, questo lavoro, che solo apparentemente potrebbe sembrare di settore - lo studio della letteratura somala postcoloniale scritta in italiano -, si inserisce in un filone di ricerca che negli ultimi anni, con diversi approcci, intende esplorare un passato ingombrante e per molto tempo sottaciuto, ponendo il nostro Paese di fronte a una delle pagine più nere della sua storia, nel tentativo di misurarsi, non solo con la sua rimozione e la sua memoria, ma anche con le problematiche aperte dall'attuale immigrazione e dai suoi riflessi sull'identità nazionale.
Ma che cosa caratterizza la produzione letteraria postcoloniale somala in italiano degli ultimi due decenni rispetto alle altre letterature postcoloniali, dal punto di vista sia storico che testuale? In particolare, il suo modo di porsi di fronte al tempo e alla storia, allo spazio e al luogo; l'emergere di un soggetto somalo diasporico; l'attenzione che gli autori e le autrici dedicano alle relazioni di genere, all'"ingombrante" assenza dei padri e al rapporto con il proprio corpo. A questo proposito, dopo aver enucleato questi elementi, l'autrice si sofferma sul tema delle female genital cutting, che costringe a confrontarsi a livello globale con uno dei più controversi valori occidentali, ossia l'inviolabilità del corpo umano.
La letteratura presa in esame è interpretata come un atto di liberazione, un modo per affrontare il rimosso e sconfiggerne i fantasmi. Un atto che prefigura un soggetto, sia italiano che somalo, più consapevole del proprio tempo, oltre che della propria storia.

Refereed Journal Articles by Laura Lori

Research paper thumbnail of “Bianco e nero”, gli inizi della decolonizzazione della commedia romantica italiana

FULGOR - Flinders University Languages Group Online Review, 2020

Il film Bianco e nero di Cristina Comencini risale al 2008, tuttavia è ancora presente nei corsi ... more Il film Bianco e nero di Cristina Comencini risale al 2008, tuttavia è ancora presente nei corsi di cinema italiano e oggetto di studio e analisi da parte di accademici e ricercatori. 1 La ragione può essere trovata nelle parole di Flavia Laviosa a commento del testo per l'insegnamento della lingua italiana basato sul film dall'omonimo titolo: 2 "Bianco e nero", gli inizi della decolonizzazione della commedia romantica italiana 2 Volume 6, Issue 2, 2020 La separatezza salta, superata momentaneamente dalla scintilla di un amore, inopportuno ma irresistibile. L'esplosione travolge tutto, e porta a galla anche schegge di razzismo profondo, paure primitive, idee infantili, mimesi di conflitti storici. Tutto cospira perché si ritorni alla tranquilla e protetta vita all'ombra del muro (Comencini and Laviosa 2009: 553).

Research paper thumbnail of Ciyaal missioni e la stolen generation somala: la violenza nell’incontro coloniale e religioso

Spunti e Ricerche. Rivista d'italianistica, 2018

La presenza di religiosi italiani in Somalia, sia durante il dominio coloniale diretto che durant... more La presenza di religiosi italiani in Somalia, sia durante il dominio coloniale diretto che durante il mandato fiduciario delle Nazioni Unite, ha avuto un sostanziale impatto sulla popolazione. Personale religioso ha gestito scuole per gli studenti italo-somali sprovvisti di cittadinanza italiana a cui l’ingresso nella scuola italiana era precluso e suore italiane si sono occupate degli orfanotrofi per i bambini italo-somali abbandonati o strappati dalle loro famiglie. Fra i testi in italiano che trattano, anche solo marginalmente, il tema delle scuole religiose in Africa, troviamo sicuramente i romanzi postcoloniali scritti in italiano da autrici somale e italo-somale. Alla luce di quella che, almeno apparentemente, appare come una caratteristica della letteratura femminile postcoloniale, dunque, questo articolo intende analizzare la rappresentazione del rapporto fra i missionari cattolici e gli studenti somali così come ci viene restituito da questi testi narrativi, con particolare attenzione alle forme di violenza perpetrate più o meno intenzionalmente dai religiosi, dal momento che questa sembra esserne la caratteristica più evidente. Lo studio della rappresentazione delle figure religiose nelle colonie italiane aggiunge un altro tassello alla comprensione del periodo coloniale e postcoloniale e una più approfondita analisi delle comunità degli italo-somali potrebbe inoltre consentire una maggior comprensione del loro ruolo nella società italiana contemporanea e dunque facilitare il loro riconoscimento giuridico. Approfondendo la questione degli italo-somali, anche sotto il profilo della rappresentazione letteraria, si possono sviluppare analogie con la stolen generation dei nativi australiani e questo potrebbe favorire lo sviluppo di studi transculturali sulle comunità indigene, aprendo a interessanti sinergie globali e creando nuovi paradigmi di resilienza.

Research paper thumbnail of Il giallo in colonia: Italian post-imperial crime novels

Quaderni d'Italianistica , 2016

This article analyzes several crime stories set during Italian imperial history, in particular An... more This article analyzes several crime stories set during Italian imperial history, in particular Andrea Camilleri's La presa di Macallè (2003) and Il nipote del Negus (2010); Carlo Lucarelli's L'ottava vibrazione (2008) and Albergo Italia (2014); and Giorgio Ballario's Morire è un attimo (2008) and Una donna di troppo (2009). It focuses on the representation of Italian and local characters, placing particular attention on the portrayal of the detective and his sidekick, as well as female characters. It also analyzes how the relationship between Italy and its colonies is generally portrayed in these crime novels. It shows how crime fiction can be an effective instrument with which to explore a controversial topic such as the colonial era, also by linking it to present practices.

Research paper thumbnail of Rome: the former caput mundi between postcolonialism and cosmopolitanism

New Scholar: An International Journal of the Humanities, Creative Arts and Social Sciences, 2016

In the literary works by Somali or Italo-Somali authors often we found interpenetrations between ... more In the literary works by Somali or Italo-Somali authors often we found interpenetrations between Somali and Italian places and spaces, in a recurrent cross-reference between past and present, which can be particularly helpful to understand the relationship between the two cultures and the respective identities. Moving from the literary analysis of the novel “La mia casa è dove sono” (My home is where I am), written by Italo-Somali author Igiaba Scego, and the photographic book “Roma negata. Percorsi poscoloniali nella città” (Denied Rome. City’s Postcolonial Routes), in which the writer collaborates with photographer Rino Bianchi, this article discusses the postcolonial representation of Rome, a cosmopolitan capital and a place of contradictions, which is, at the same time, the most Italian city of all but also a place where everyone can feel at home, like in Sorrentino’s movie La grande bellezza – The Great Beauty.

Research paper thumbnail of Identità italiana fra postcolonialismo e migrazione

L’articolo affronta il tema del riconoscimento della letteratura postcoloniale in italiano, sotto... more L’articolo affronta il tema del riconoscimento della letteratura postcoloniale in italiano, sottolineandone il ruolo nella ridefinizione dell’identità italiana. Attraverso alcune doverose precisazioni terminologiche si delineano le caratteristiche di questa produzione rispetto alla letteretura post-imperialista e a quella migrante e quindi si tratteggia la storia della formazione dell’identità italiana, con le sue contraddizioni e le sue forzature. Mettendo in relazione il mancato dibattito postcoloniale con le attuali difficoltà della società italiana a diventare pienamente multiculturale, si indica in questi romanzi un modo per riconsiderare l’idea di identità nazionale e quindi una possibile via d’accesso ad un maturo processo di creolizzazione culturale.

Book Reviews by Laura Lori

Research paper thumbnail of Memories from Mogadishu: Two Recent Works in Annual Review of Islam in Africa (ARIA)

Review of Shirin Ramzanali Fazel. Lontano da Mogadiscio/ Far from Mogadishu (Milan: Laurana, 2013... more Review of Shirin Ramzanali Fazel. Lontano da Mogadiscio/ Far from Mogadishu (Milan: Laurana, 2013), 420 p.
ISBN: 9788896999905 and Simone Brioni, ed. Somalitalia: Quattro vie per Mogadiscio/Somalitalia: Four Roads to Mogadishu, trans. by Alberto Carpi (Rome: Kimerafilm, 2012 ), 35 p.
ISBN: 9788890771408

Conference Presentations by Laura Lori

Research paper thumbnail of ‘Il ruolo corale del pubblico nello spettacolo Vajont di Marco Paolini’ – 4th biennial ACIS conference, Brisbane, 2007

Research paper thumbnail of ‘Reflections upon Postcolonial literature of former Italian colonies’ – Re-Orientating Whiteness Conference, University of Melbourne, 2008

Research paper thumbnail of ‘Gli scrittori migranti: il caso somalo’ – 5th biennial ACIS conference, Auckland 2009

Research paper thumbnail of ‘Il soggetto sessuato nella narrativa di Igiaba Scego’ – 6th biennial ACIS conference, Melbourne, 2011

Research paper thumbnail of ‘The ghost of Somalia and the quest for Italian identity’ – Cultural ReOrientations and Comparative Colonialities, CSAA Annual, Adelaide, 2011

Research paper thumbnail of ‘Crossing borders in Italy’ – Border Crossings Conference, Flinders University, Kangaroo Island, 2012

Research paper thumbnail of ‘Ciyaal missioni: Italy’s stolen generation. Representation of the colonial and religious encounter between Italy and Somalia’ – The Monk, the Priest, the Nun conference, Philadelphia, USA, 2013

Research paper thumbnail of ‘Postcolonial Somali Literature in Italian: the Importance of Being (Intellectually) Earnest’ – XXe Congrès de l'Association Internationale de Littérature Comparée (AILC), Paris, France, 2013

Research paper thumbnail of ‘Italy’ - Re-imagining Italian studies: ACIS 7th biennial conference, Adelaide, 2013

Research paper thumbnail of Cosmopolitan Rome. The former caput mundi between postcoloniality and globalisation’ - The View From Above: Cosmopolitan Culture and its Critics, Melbourne, 2014

Research paper thumbnail of ‘Representation of otherness in Italian post-imperialistic crime novels’ - ACIS 8th biennial conference, Sydney, July 2015

Research paper thumbnail of ‘Identity and belonging: the role of location in contemporary Italian storytelling’ - ACIS 8th biennial conference, Sydney, July 2015

Research paper thumbnail of SPAZI E TEMPI DELL ALTERITÀ a cura di

Research paper thumbnail of Inchiostro d'Africa. La letteratura postcoloniale somala fra diaspora e identità

Di fronte alla necessità di non dimenticare le responsabilità coloniali italiane, questo lavoro, ... more Di fronte alla necessità di non dimenticare le responsabilità coloniali italiane, questo lavoro, che solo apparentemente potrebbe sembrare di settore - lo studio della letteratura somala postcoloniale scritta in italiano -, si inserisce in un filone di ricerca che negli ultimi anni, con diversi approcci, intende esplorare un passato ingombrante e per molto tempo sottaciuto, ponendo il nostro Paese di fronte a una delle pagine più nere della sua storia, nel tentativo di misurarsi, non solo con la sua rimozione e la sua memoria, ma anche con le problematiche aperte dall'attuale immigrazione e dai suoi riflessi sull'identità nazionale.
Ma che cosa caratterizza la produzione letteraria postcoloniale somala in italiano degli ultimi due decenni rispetto alle altre letterature postcoloniali, dal punto di vista sia storico che testuale? In particolare, il suo modo di porsi di fronte al tempo e alla storia, allo spazio e al luogo; l'emergere di un soggetto somalo diasporico; l'attenzione che gli autori e le autrici dedicano alle relazioni di genere, all'"ingombrante" assenza dei padri e al rapporto con il proprio corpo. A questo proposito, dopo aver enucleato questi elementi, l'autrice si sofferma sul tema delle female genital cutting, che costringe a confrontarsi a livello globale con uno dei più controversi valori occidentali, ossia l'inviolabilità del corpo umano.
La letteratura presa in esame è interpretata come un atto di liberazione, un modo per affrontare il rimosso e sconfiggerne i fantasmi. Un atto che prefigura un soggetto, sia italiano che somalo, più consapevole del proprio tempo, oltre che della propria storia.

Research paper thumbnail of “Bianco e nero”, gli inizi della decolonizzazione della commedia romantica italiana

FULGOR - Flinders University Languages Group Online Review, 2020

Il film Bianco e nero di Cristina Comencini risale al 2008, tuttavia è ancora presente nei corsi ... more Il film Bianco e nero di Cristina Comencini risale al 2008, tuttavia è ancora presente nei corsi di cinema italiano e oggetto di studio e analisi da parte di accademici e ricercatori. 1 La ragione può essere trovata nelle parole di Flavia Laviosa a commento del testo per l'insegnamento della lingua italiana basato sul film dall'omonimo titolo: 2 "Bianco e nero", gli inizi della decolonizzazione della commedia romantica italiana 2 Volume 6, Issue 2, 2020 La separatezza salta, superata momentaneamente dalla scintilla di un amore, inopportuno ma irresistibile. L'esplosione travolge tutto, e porta a galla anche schegge di razzismo profondo, paure primitive, idee infantili, mimesi di conflitti storici. Tutto cospira perché si ritorni alla tranquilla e protetta vita all'ombra del muro (Comencini and Laviosa 2009: 553).

Research paper thumbnail of Ciyaal missioni e la stolen generation somala: la violenza nell’incontro coloniale e religioso

Spunti e Ricerche. Rivista d'italianistica, 2018

La presenza di religiosi italiani in Somalia, sia durante il dominio coloniale diretto che durant... more La presenza di religiosi italiani in Somalia, sia durante il dominio coloniale diretto che durante il mandato fiduciario delle Nazioni Unite, ha avuto un sostanziale impatto sulla popolazione. Personale religioso ha gestito scuole per gli studenti italo-somali sprovvisti di cittadinanza italiana a cui l’ingresso nella scuola italiana era precluso e suore italiane si sono occupate degli orfanotrofi per i bambini italo-somali abbandonati o strappati dalle loro famiglie. Fra i testi in italiano che trattano, anche solo marginalmente, il tema delle scuole religiose in Africa, troviamo sicuramente i romanzi postcoloniali scritti in italiano da autrici somale e italo-somale. Alla luce di quella che, almeno apparentemente, appare come una caratteristica della letteratura femminile postcoloniale, dunque, questo articolo intende analizzare la rappresentazione del rapporto fra i missionari cattolici e gli studenti somali così come ci viene restituito da questi testi narrativi, con particolare attenzione alle forme di violenza perpetrate più o meno intenzionalmente dai religiosi, dal momento che questa sembra esserne la caratteristica più evidente. Lo studio della rappresentazione delle figure religiose nelle colonie italiane aggiunge un altro tassello alla comprensione del periodo coloniale e postcoloniale e una più approfondita analisi delle comunità degli italo-somali potrebbe inoltre consentire una maggior comprensione del loro ruolo nella società italiana contemporanea e dunque facilitare il loro riconoscimento giuridico. Approfondendo la questione degli italo-somali, anche sotto il profilo della rappresentazione letteraria, si possono sviluppare analogie con la stolen generation dei nativi australiani e questo potrebbe favorire lo sviluppo di studi transculturali sulle comunità indigene, aprendo a interessanti sinergie globali e creando nuovi paradigmi di resilienza.

Research paper thumbnail of Il giallo in colonia: Italian post-imperial crime novels

Quaderni d'Italianistica , 2016

This article analyzes several crime stories set during Italian imperial history, in particular An... more This article analyzes several crime stories set during Italian imperial history, in particular Andrea Camilleri's La presa di Macallè (2003) and Il nipote del Negus (2010); Carlo Lucarelli's L'ottava vibrazione (2008) and Albergo Italia (2014); and Giorgio Ballario's Morire è un attimo (2008) and Una donna di troppo (2009). It focuses on the representation of Italian and local characters, placing particular attention on the portrayal of the detective and his sidekick, as well as female characters. It also analyzes how the relationship between Italy and its colonies is generally portrayed in these crime novels. It shows how crime fiction can be an effective instrument with which to explore a controversial topic such as the colonial era, also by linking it to present practices.

Research paper thumbnail of Rome: the former caput mundi between postcolonialism and cosmopolitanism

New Scholar: An International Journal of the Humanities, Creative Arts and Social Sciences, 2016

In the literary works by Somali or Italo-Somali authors often we found interpenetrations between ... more In the literary works by Somali or Italo-Somali authors often we found interpenetrations between Somali and Italian places and spaces, in a recurrent cross-reference between past and present, which can be particularly helpful to understand the relationship between the two cultures and the respective identities. Moving from the literary analysis of the novel “La mia casa è dove sono” (My home is where I am), written by Italo-Somali author Igiaba Scego, and the photographic book “Roma negata. Percorsi poscoloniali nella città” (Denied Rome. City’s Postcolonial Routes), in which the writer collaborates with photographer Rino Bianchi, this article discusses the postcolonial representation of Rome, a cosmopolitan capital and a place of contradictions, which is, at the same time, the most Italian city of all but also a place where everyone can feel at home, like in Sorrentino’s movie La grande bellezza – The Great Beauty.

Research paper thumbnail of Identità italiana fra postcolonialismo e migrazione

L’articolo affronta il tema del riconoscimento della letteratura postcoloniale in italiano, sotto... more L’articolo affronta il tema del riconoscimento della letteratura postcoloniale in italiano, sottolineandone il ruolo nella ridefinizione dell’identità italiana. Attraverso alcune doverose precisazioni terminologiche si delineano le caratteristiche di questa produzione rispetto alla letteretura post-imperialista e a quella migrante e quindi si tratteggia la storia della formazione dell’identità italiana, con le sue contraddizioni e le sue forzature. Mettendo in relazione il mancato dibattito postcoloniale con le attuali difficoltà della società italiana a diventare pienamente multiculturale, si indica in questi romanzi un modo per riconsiderare l’idea di identità nazionale e quindi una possibile via d’accesso ad un maturo processo di creolizzazione culturale.

Research paper thumbnail of Memories from Mogadishu: Two Recent Works in Annual Review of Islam in Africa (ARIA)

Review of Shirin Ramzanali Fazel. Lontano da Mogadiscio/ Far from Mogadishu (Milan: Laurana, 2013... more Review of Shirin Ramzanali Fazel. Lontano da Mogadiscio/ Far from Mogadishu (Milan: Laurana, 2013), 420 p.
ISBN: 9788896999905 and Simone Brioni, ed. Somalitalia: Quattro vie per Mogadiscio/Somalitalia: Four Roads to Mogadishu, trans. by Alberto Carpi (Rome: Kimerafilm, 2012 ), 35 p.
ISBN: 9788890771408

Research paper thumbnail of Daily Struggles – A Material Journey into dis-integration

Mezcla: World Noir in Italy Marilù Oliva - the Female Poetic in New Millennium Crime Fiction, 2019

This chapter is a dive into Bologna Latino underbelly as portrayed in Marilù Oliva’s Trilogy. It ... more This chapter is a dive into Bologna Latino underbelly as portrayed in Marilù Oliva’s Trilogy. It focuses on the representation of Otherness by analysing the portrayal of migrants’ characters and their role in redefining the paradigms of the Italian noir following the protagonist though two different and apparently mutually exclusive worlds, the one of salsa dancers and the one of capoeira fighters.

Research paper thumbnail of Border Crossing in Italy

Research paper thumbnail of Naago, Dumar, Haween. Figure femminili nella letteratura postcoloniale somala in italiano

Il 21 novembre 1949 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approva la risoluzione con cui l’Ita... more Il 21 novembre 1949 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approva la risoluzione con cui l’Italia, nonostante la diffidenza inglese e la strenua opposizione della Somali Youth League, ottiene il mandato fiduciario decennale sulla Somalia. È l’inizio dell’Amministrazione fiduciaria italiana della Somalia (AFIS), un periodo molto complesso nella storia dei due Paesi: l’Italia ha il compito di condurre la Somalia all’indipendenza, superando le drammatiche condizioni di sottosviluppo del presente. Sono questi gli anni in cui l’influenza italiana pervade la nazione somala, che, nelle intenzioni, si dovrebbe formare ad immagine e somiglianza dell’ex-madrepatria. Paradossalmente, quindi, la penetrazione culturale italiana nelle maglie della società somala avviene, in realtà, dopo la fase coloniale. Durante quest’ultima, infatti, il dominio diretto veniva esercitato soprattutto a livello politico ed economico e, inoltre, dopo la promulgazione delle leggi razziali, l’attenzione verso la popolazione indigena è divenuta pressoché nulla. Durante il periodo dell’Afis, invece, la presenza italiana tocca le nuove generazioni e le influenza maggiormente di quanto non abbia fatto con quelle precedenti durante il dominio coloniale.
Questo fatto storico incide molto sulla letteratura postcoloniale somala in lingua italiana, anche perché estende il periodo di relazioni dirette fra italiani e somali. All'interno di queste ultime ho deciso di concentrarmi su quelle fra uomini italiani e donne somale, così come emergono fra le pagine dei romanzi postcoloniali somali in cui questo tema viene declinato nelle sue diverse manifestazioni: l’identità sessuale, il rapporto di coppia, la prostituzione, la violenza e l’abuso. Recuperando la tradizione femminista degli anni settanta, infatti, questa produzione non ha timore di restituire in modo quasi clinico anche i più intimi particolari organici, dal flusso mestruale agli escrementi. Il corpo dei personaggi femminili è il protagonista di molte pagine e soprattutto appare come il campo di battaglia in cui la Storia lascia le sue tracce più dolorose. L'intenzione è quella di fornire un ritratto il più possibile variegato delle diverse figure femminili e dei tormenti interiori che le agitano: molte infatti, si autopuniscono infierendo sui propri corpi con atti di autolesionismo, privazioni alimentari e umiliazioni sessuali.

Research paper thumbnail of Broadcasting during COVID-19: Community language radio and listener well-being

Radio Journal:International Studies in Broadcast & Audio Media

Community language radio is known to provide information and social connection for community memb... more Community language radio is known to provide information and social connection for community members. This article examines the role of community language radio in Australia during the COVID-19 global pandemic. Drawing on data from interviews with four presenters at a community language radio station in Melbourne, this case study explores the station’s operation during the pandemic and presenter perceptions of the station’s contributions to supporting listeners’ well-being. To situate our study more globally, the case study was preceded by an examination of press reporting on the role of radio during the pandemic. Overall, our findings indicate that community language radio has played a vital role in promoting listener well-being by communicating information about COVID-19 and by providing a sense of comfort, entertainment and companionship through regular broadcasting. Results are discussed considering crisis communication and resilience theory to highlight the vital role community...

Research paper thumbnail of Intervista a Kaha Mohamed Aden

FULGOR, 2020

Laura: A cosa stai lavorando adesso? Kaha: Ho recentemente finito di scrivere una favola che ho c... more Laura: A cosa stai lavorando adesso? Kaha: Ho recentemente finito di scrivere una favola che ho consegnato a gennaio. Laura: Come ti è venuta l'idea di una favola? Kaha: Non so come mi sia venuta in mente, volevo parlare del massacro del 1991 però non sapevo come farlo e allora ho cominciato e provato a dire in altri termini un tema da cui non mi sono mai allontanata. Laura: E questa dunque è stata un po' l'origine della favola? Kaha: Sì, l'idea di fondo era quella di trovare un modo per non far cadere sotto silenzio quello che è successo nel 1991, quando è iniziata la guerra civile in Somalia. Inizialmente i movimenti erano nati per cacciare il dittatore Siad Barre che non aveva nessuna intenzione di andarsene. Però, per avere a propria disposizione un gruppo coeso, per dirlo in bene, o carne da macello, per dirlo in male, i signori della guerra che si sono mossi contro di lui hanno reclutato i ragazzi del proprio clan e per farlo hanno orchestrato un sentimento, mentalità di risentimento clanista. Laura: Quindi inizialmente è stato un modo per avere uomini di fiducia, truppe su cui poter contare nel momento in cui si muoveva guerra al tiranno? Kaha: Però bisogna comunque tenere presente che questi signori della Guerra fino al giorno prima erano al fianco del dittatore! Laura: Intendi dire che la rivolta è nata in seno all'oligarchia dominante, non è venuta dall'esterno? Kaha: Diciamo che al vertice della rivolta c'erano uomini che nel regime hanno a lungo occupato ruoli di preminenza. Inoltre, quando alcuni di questi che sono sempre stati fedeli al dittatore e non lo hanno mai contestato, decidono di destituirlo devono trovare il modo per distinguersi, per prendere le distanze dal regime. E per farlo identificano il regime con il clan e

Research paper thumbnail of Rome the Former Caput Mundi Between Postcolonialism and Cosmopolitanism

New Scholar: An International Journal of the Humanities, Creative Arts and Social Sciences, 2016

In the literary works by Somali or Italo-Somali authors often we found interpenetrations between ... more In the literary works by Somali or Italo-Somali authors often we found interpenetrations between Somali and Italian places and spaces, in a recurrent cross-reference between past and present, which can be particularly helpful to understand the relationship between the two cultures and the respective identities. Moving from the literary analysis of the novel “La mia casa è dove sono” (My home is where I am), written by Italo-Somali author Igiaba Scego, and the photographic book “Roma negata. Percorsi poscoloniali nella città” (Denied Rome. City’s Postcolonial Routes), in which the writer collaborates with photographer Rino Bianchi, this article discusses the postcolonial representation of Rome, a cosmopolitan capital and a place of contradictions, which is, at the same time, the most Italian city of all but also a place where everyone can feel at home, like in Sorrentino’s movie La grande bellezza – The Great Beauty.

Research paper thumbnail of <i>Il giallo in colonia</i>: Italian Post-Imperial Crime Novels

Quaderni d'Italianistica, Jun 9, 2017

Research paper thumbnail of Ciyaal missioni e la stolen generation somala: la violenza nell’incontro coloniale e religioso

La presenza di religiosi italiani in Somalia, sia durante il dominio coloniale diretto che durant... more La presenza di religiosi italiani in Somalia, sia durante il dominio coloniale diretto che durante il mandato fiduciario delle Nazioni Unite, ha avuto un sostanziale impatto sulla popolazione. Personale religioso ha gestito scuole per gli studenti italo-somali sprovvisti di cittadinanza italiana a cui l’ingresso nella scuola italiana era precluso e suore italiane si sono occupate degli orfanotrofi per i bambini italo-somali abbandonati o strappati dalle loro famiglie. Fra i testi in italiano che trattano, anche solo marginalmente, il tema delle scuole religiose in Africa, troviamo sicuramente i romanzi postcoloniali scritti in italiano da autrici somale e italo-somale. Alla luce di quella che, almeno apparentemente, appare come una caratteristica della letteratura femminile postcoloniale, dunque, questo articolo intende analizzare la rappresentazione del rapporto fra i missionari cattolici e gli studenti somali cosi come ci viene restituito da questi testi narrativi, con particolare...

Research paper thumbnail of Inchiostro d'Africa : la letteratura postcoloniale somala fra diaspora e identità

Di fronte alla necessità di non dimenticare le responsabilità coloniali italiane, questo lavoro, ... more Di fronte alla necessità di non dimenticare le responsabilità coloniali italiane, questo lavoro, che solo apparentemente potrebbe sembrare di settore - lo studio della letteratura somala postcoloniale scritta in italiano -, si inserisce in un filone di ricerca che negli ultimi anni, con diversi approcci, intende esplorare un passato ingombrante e per molto tempo sottaciuto, ponendo il nostro Paese di fronte a una delle pagine più nere della sua storia, nel tentativo di misurarsi, non solo con la sua rimozione e la sua memoria, ma anche con le problematiche aperte dall&#39;attuale immigrazione e dai suoi riflessi sull&#39;identità nazionale. Ma che cosa caratterizza la produzione letteraria postcoloniale somala in italiano degli ultimi due decenni rispetto alle altre letterature postcoloniali, dal punto di vista sia storico che testuale? In particolare, il suo modo di porsi di fronte al tempo e alla storia, allo spazio e al luogo; l&#39;emergere di un soggetto somalo diasporico; l&#39;attenzione che gli autori e le autrici dedicano alle relazioni di genere, all&#39;&quot;ingombrante&quot; assenza dei padri e al rapporto con il proprio corpo. A questo proposito, dopo aver enucleato questi elementi, l&#39;autrice si sofferma sul tema delle female genital cutting, che costringe a confrontarsi a livello globale con uno dei più controversi valori occidentali, ossia l&#39;inviolabilità del corpo umano. La letteratura presa in esame è interpretata come un atto di liberazione, un modo per affrontare il rimosso e sconfiggerne i fantasmi. Un atto che prefigura un soggetto, sia italiano che somalo, più consapevole del proprio tempo, oltre che della propria storia.

Research paper thumbnail of “Bianco e nero”, gli inizi della decolonizzazione della commedia romantica italiana

The article explores the movie’s missed opportunity of the movie "Bianco e Nero" to sta... more The article explores the movie’s missed opportunity of the movie "Bianco e Nero" to start a new decolonised and decolonising era of the Italian Cinema through the analysis of two key symbols, the Barbie doll and the Trevi Fountain.

Research paper thumbnail of Il giallo in colonia: Italian Post-Imperial Crime Novels

special issue “Hybridity In Giallo: The Fruitful Marriage between Italian Crime Fiction and Theatre, Literary Geographies, and Historical and Literary Fiction”, 2016