Lorenzo Principi | Università degli studi di Modena e Reggio Emilia (original) (raw)
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Books by Lorenzo Principi
B. Agosti, Recensione a L. Principi, Montorsoli, Cosini, Ammannati. Il sepolcro di Iacopo Sannazaro, in "Horti Hesperidum", 2023/2 (ma 2024), pp. 381-388., 2024
https://www.horti-hesperidum.com/hh/horti-hesperidum-2023-2-14/
Montorsoli, Cosini, Ammannati. Il sepolcro di Iacopo Sannazaro, 2024
https://artem.org/editoria/montorsoli-cosini-ammannati-il-sepolcro-di-iacopo-sannazaro/
The Burlington Magazine, CLXIV, 1436, 2022
Alias, supplemento culturale de "Il Manifesto", 10 ottobre 2021, 2021
IL MAESTRO DEI BAMBINI TURBOLENTI Questo libro costituisce il primo tentativo di ricomposizione d... more IL MAESTRO DEI BAMBINI TURBOLENTI Questo libro costituisce il primo tentativo di ricomposizione del problema del Maestro dei bambini turbolenti, anonimo scultore attivo a Firenze a inizio Cinquecento. Nei dieci capitoli della monografia la ricerca si snoda attraverso la ricostruzione della vicenda critica, le proposte identificative, l'analisi dei soggetti caratterizzanti, la ricognizione delle fonti figurative e iconografiche. Nella seconda parte del volume trova posto il catalogo ragionato delle opere riferibili al Maestro, mentre nella terza vengono prese in esame le sculture espunte dal corpus. Tra le principali novità del libro vi è la riconsiderazione dell'identità dell' Anonimo. I dati archivistici noti e una fonte letteraria finora trascurata consentono di riconoscere definitivamente il Maestro dei bambini turbolenti in Sandro di Lorenzo (1483-1554)-artista fin qui senza opere ma del quale si possiede un accurato profilo biografico-e di collegarlo con certezza a una notevole opera documentata, ad attestazione dell'alta qualità delle sue creazioni. La figura di questo enigmatico scultore, stovigliaio e profumiere solleva questioni di grande interesse, come la conduzione di una bottega polivalente e la diffusione, attraverso la terracotta, di invenzioni di maestri ben più noti, da Leonardo da Vinci a Giovanfrancesco Rustici a Michelangelo. A Sandro di Lorenzo, infine, viene dedicato un prezioso regesto che raccoglie i documenti, molti dei quali inediti, su questo sfuggente protagonista della vita fiorentina della prima metà del Cinquecento.
Papers by Lorenzo Principi
Nelle Terre del Marmo. Maestri e geografia nella scultura del Cinquecento, 2023
Riassunto-L'articolo presenta un rilievo in marmo raffigurante il Cristo crocifisso tra angeli, c... more Riassunto-L'articolo presenta un rilievo in marmo raffigurante il Cristo crocifisso tra angeli, conservato presso la chiesa Madre di Rocchetta Sant'Antonio, in provincia di Foggia; l'opera viene qui attribuita a Silvio Cosini, virtuoso ed eccentrico scultore attivo nella prima metà del Cinquecento tra la Toscana, la Liguria, il Veneto, la Lombardia e forse anche la Campania, collaboratore di Michelangelo e amico di Jacopo Sansovino. Tale rinvenimento costituisce un'importante aggiunta al catalogo dell'artista. L'analisi delle vicende della chiesa Madre di Rocchetta induce a escludere l'originaria appartenenza a quel contesto, ma la presenza di un'opera di Cosini in un'area geografica così estranea ai suoi itinerari trova una spiegazione nella storia stessa del borgo: fino al XIX secolo, infatti, esso era parte costituente dell'esteso feudo che la famiglia genovese dei Doria possedeva in questa area di Italia, noto come Principato di Melfi. Cosini fu infatti al servizio di Andrea Doria in almeno due periodi, tra il 1531-1532 e intorno al 1542-1543. Si tratta dunque con ogni probabilità della prima e unica traccia scultorea (probabilmente parte di un più ampio complesso) della committenza doriana al tempo dell'ammiraglio Andrea rinvenuta in questo territorio, devastato lungo i secoli da molti terremoti. All'interno della carriera di Cosini, l'opera si colloca stilisticamente al tempo del secondo soggiorno genovese, tra il 1540 e il 1544 circa, una cronologia che suggerisce la realizzazione dell'opera nella città ligure, ma considerata l'esistenza di una lacuna nella sua biografia tra il 1537 e il 1540, periodo durante il quale dell'artista non si conosce nessuna attestazione diretta, non si può escludere che Cosini, invece, l'abbia eseguita direttamente in loco.
L’Ariosto commissario e la Garfagnana del suo tempo, atti del convegno (Castelnuovo di Garfagnana, Rocca Ariostesca, 10-11 settembre 2022), Modena, 2023
Galleria Carlo Virgilio, Rome. Selected Works From 17th to 19th Century, ed. by G. Porzio, 2022
The editor will be pleased to honour any outstanding royalties concerning the use of photographic... more The editor will be pleased to honour any outstanding royalties concerning the use of photographic images that it has so far not been possible to ascertain.
Nota redazionale FRANCESCA GIRELLI, L’Arca di Sant’Agostino a Pavia: opera di Giovanni di Balducc... more Nota redazionale
FRANCESCA GIRELLI, L’Arca di Sant’Agostino a Pavia: opera di Giovanni di Balduccio
FEDERICA SIDDI, Aggiunte al tardogotico lombardo: due statue lignee della ‘Madonna col Bambino’
ELENA CERA, Niccolò di Giovanni Fiorentino, Bartolomeo Buon e alcuni problemi della scultura veneziana di metà Quattrocento
MICHELA ZURLA, Scultura a Genova intorno al 1450: tra i Maestri caronesi e Giovanni da Bissone
MATTEO FACCHI, Qualità e industria in Rinaldo de Staulis: il cantiere della Certosa di Pavia e la ‘Madonna col Bambino’ della Rocca di Soncino
MARCO SCANSANI, Ludovico Castellani, scultore ritrovato dell’“Officina Ferrarese”
LORENZO PRINCIPI, Un ‘Autoritratto’ di Alessandro della Scala da Carona, scultore in nord Italia nella prima metà del Cinquecento
LUCA ANNIBALI, Antonio Begarelli a Bologna
GABRIELE LANGOSCO, Sulla prima attività di Bernardino De Novo, scultore a Genova alla metà del Cinquecento
FERNANDO LOFFREDO, Martino Regio da Viganello e le materie della scultura
FRANCESCA PADOVANI, Notizie inedite per un profilo di Hans Reichle bibliofilo
Abstracts
Contatti degli Autori
Bollettino d'Arte 45. 2020. Serie VII-fascicolo n. 45
Bollettino d'Arte, 45
2021, 168 pp.
Paperback, 22,5 x 28,5 cm
ISBN: 9788891322654
ISSN: 0394-4573
Work in progress Opere dalla Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Collicola e dalla Fondazione Marignoli di Montecorona Artworks from the Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Collicola and from The Marignoli di Montecorona Foundation, 2021
Tutte le fotografie delle opere esposte in mostra e della Fondazione Marignoli di Montecorona son... more Tutte le fotografie delle opere esposte in mostra e della Fondazione Marignoli di Montecorona sono state realizzate da Marcello Fedeli, Spoleto / All the photographs of the artworks on exhibition and of The Marignoli di Montecorona Foundation were made by Marcello Fedeli, Spoleto
Niccolò Longhi (1523-1578/1579) is mainly known for his Roman activity as a sculptor and restorer... more Niccolò Longhi (1523-1578/1579) is mainly known for his Roman activity as a sculptor and restorer of ancient statues, but when he moved to this city, around 1543, he had an important career behind him. During this period, he mainly worked in Genoa, in the workshop of Gian Giacomo Della Porta. Of this activity, little is known but some new documents found in the State Archive of Genoa, Massa, Milan and Savona allow to clarify the main stages. Particularly significant is the addition to his catalogue of two works, that shed new light on his brilliant skills as a sculptor: a bust in the Cathedral of Savona and a Eucharistic Tabernacle in the Cathedral of Acqui; of the latter the author proposes a reconstruction since it was dismantled, and its pieces were reused inside and outside the sacred building. Thanks to stylistic comparisons and to the information traced in local sources, the author also reconstructs the original aspect of an altar that Niccolo Longhi seems to have carved for the Cathedral of Acqui. The newly discovered documents strengthen Longhi's links with the workshop of Della Porta, supporting the hypothesis that at the time of his sojourn in Genoa Longhi had the opportunity to work for illustrious patrons such as Antonio Doria. Furthermore, they add important information to the biography of the sculptor, documenting for the first time his activity before 1538. In light of this overall reconsideration of his entire career, it is also possible to identify in the church of San Martino in Viggiù, the artist's birthplace, near Varese, the altarpiece that was donated by the artist, and that bears his portrait and the portrait of his wife.
The Sculpture of Giovan Angelo Montorsoli and His Circle. Myth and Faith in Renaissance Florence., 2018
The Sculpture of Giovan Angelo Montorsoli and his Circle, 2018
A large number of copies and variations of Michelangelo's Times of Day were produced in 16th-cent... more A large number of copies and variations of Michelangelo's Times of Day were produced in 16th-century Florence, and this essay analyzes several which were exhibited at the Currier Museum in 2018, in particular the Bacchus figure by Sandro di Lorenzo (Master of the Unruly Children) which can be dated to 1523.
A P P U N T I Dipinti napoletani nella raccolta Rinuccini a Firenze: una collezione da spartire e... more A P P U N T I Dipinti napoletani nella raccolta Rinuccini a Firenze: una collezione da spartire e una proposta per Antonello (Luca Giacomelli) PARAGONE Rivista mensile di arte figurativa e letteratura fondata da Roberto Longhi ARTE Anno LXVIII -Terza serie -Numero 132 (805) Marzo 2017
B. Agosti, Recensione a L. Principi, Montorsoli, Cosini, Ammannati. Il sepolcro di Iacopo Sannazaro, in "Horti Hesperidum", 2023/2 (ma 2024), pp. 381-388., 2024
https://www.horti-hesperidum.com/hh/horti-hesperidum-2023-2-14/
Montorsoli, Cosini, Ammannati. Il sepolcro di Iacopo Sannazaro, 2024
https://artem.org/editoria/montorsoli-cosini-ammannati-il-sepolcro-di-iacopo-sannazaro/
The Burlington Magazine, CLXIV, 1436, 2022
Alias, supplemento culturale de "Il Manifesto", 10 ottobre 2021, 2021
IL MAESTRO DEI BAMBINI TURBOLENTI Questo libro costituisce il primo tentativo di ricomposizione d... more IL MAESTRO DEI BAMBINI TURBOLENTI Questo libro costituisce il primo tentativo di ricomposizione del problema del Maestro dei bambini turbolenti, anonimo scultore attivo a Firenze a inizio Cinquecento. Nei dieci capitoli della monografia la ricerca si snoda attraverso la ricostruzione della vicenda critica, le proposte identificative, l'analisi dei soggetti caratterizzanti, la ricognizione delle fonti figurative e iconografiche. Nella seconda parte del volume trova posto il catalogo ragionato delle opere riferibili al Maestro, mentre nella terza vengono prese in esame le sculture espunte dal corpus. Tra le principali novità del libro vi è la riconsiderazione dell'identità dell' Anonimo. I dati archivistici noti e una fonte letteraria finora trascurata consentono di riconoscere definitivamente il Maestro dei bambini turbolenti in Sandro di Lorenzo (1483-1554)-artista fin qui senza opere ma del quale si possiede un accurato profilo biografico-e di collegarlo con certezza a una notevole opera documentata, ad attestazione dell'alta qualità delle sue creazioni. La figura di questo enigmatico scultore, stovigliaio e profumiere solleva questioni di grande interesse, come la conduzione di una bottega polivalente e la diffusione, attraverso la terracotta, di invenzioni di maestri ben più noti, da Leonardo da Vinci a Giovanfrancesco Rustici a Michelangelo. A Sandro di Lorenzo, infine, viene dedicato un prezioso regesto che raccoglie i documenti, molti dei quali inediti, su questo sfuggente protagonista della vita fiorentina della prima metà del Cinquecento.
Nelle Terre del Marmo. Maestri e geografia nella scultura del Cinquecento, 2023
Riassunto-L'articolo presenta un rilievo in marmo raffigurante il Cristo crocifisso tra angeli, c... more Riassunto-L'articolo presenta un rilievo in marmo raffigurante il Cristo crocifisso tra angeli, conservato presso la chiesa Madre di Rocchetta Sant'Antonio, in provincia di Foggia; l'opera viene qui attribuita a Silvio Cosini, virtuoso ed eccentrico scultore attivo nella prima metà del Cinquecento tra la Toscana, la Liguria, il Veneto, la Lombardia e forse anche la Campania, collaboratore di Michelangelo e amico di Jacopo Sansovino. Tale rinvenimento costituisce un'importante aggiunta al catalogo dell'artista. L'analisi delle vicende della chiesa Madre di Rocchetta induce a escludere l'originaria appartenenza a quel contesto, ma la presenza di un'opera di Cosini in un'area geografica così estranea ai suoi itinerari trova una spiegazione nella storia stessa del borgo: fino al XIX secolo, infatti, esso era parte costituente dell'esteso feudo che la famiglia genovese dei Doria possedeva in questa area di Italia, noto come Principato di Melfi. Cosini fu infatti al servizio di Andrea Doria in almeno due periodi, tra il 1531-1532 e intorno al 1542-1543. Si tratta dunque con ogni probabilità della prima e unica traccia scultorea (probabilmente parte di un più ampio complesso) della committenza doriana al tempo dell'ammiraglio Andrea rinvenuta in questo territorio, devastato lungo i secoli da molti terremoti. All'interno della carriera di Cosini, l'opera si colloca stilisticamente al tempo del secondo soggiorno genovese, tra il 1540 e il 1544 circa, una cronologia che suggerisce la realizzazione dell'opera nella città ligure, ma considerata l'esistenza di una lacuna nella sua biografia tra il 1537 e il 1540, periodo durante il quale dell'artista non si conosce nessuna attestazione diretta, non si può escludere che Cosini, invece, l'abbia eseguita direttamente in loco.
L’Ariosto commissario e la Garfagnana del suo tempo, atti del convegno (Castelnuovo di Garfagnana, Rocca Ariostesca, 10-11 settembre 2022), Modena, 2023
Galleria Carlo Virgilio, Rome. Selected Works From 17th to 19th Century, ed. by G. Porzio, 2022
The editor will be pleased to honour any outstanding royalties concerning the use of photographic... more The editor will be pleased to honour any outstanding royalties concerning the use of photographic images that it has so far not been possible to ascertain.
Nota redazionale FRANCESCA GIRELLI, L’Arca di Sant’Agostino a Pavia: opera di Giovanni di Balducc... more Nota redazionale
FRANCESCA GIRELLI, L’Arca di Sant’Agostino a Pavia: opera di Giovanni di Balduccio
FEDERICA SIDDI, Aggiunte al tardogotico lombardo: due statue lignee della ‘Madonna col Bambino’
ELENA CERA, Niccolò di Giovanni Fiorentino, Bartolomeo Buon e alcuni problemi della scultura veneziana di metà Quattrocento
MICHELA ZURLA, Scultura a Genova intorno al 1450: tra i Maestri caronesi e Giovanni da Bissone
MATTEO FACCHI, Qualità e industria in Rinaldo de Staulis: il cantiere della Certosa di Pavia e la ‘Madonna col Bambino’ della Rocca di Soncino
MARCO SCANSANI, Ludovico Castellani, scultore ritrovato dell’“Officina Ferrarese”
LORENZO PRINCIPI, Un ‘Autoritratto’ di Alessandro della Scala da Carona, scultore in nord Italia nella prima metà del Cinquecento
LUCA ANNIBALI, Antonio Begarelli a Bologna
GABRIELE LANGOSCO, Sulla prima attività di Bernardino De Novo, scultore a Genova alla metà del Cinquecento
FERNANDO LOFFREDO, Martino Regio da Viganello e le materie della scultura
FRANCESCA PADOVANI, Notizie inedite per un profilo di Hans Reichle bibliofilo
Abstracts
Contatti degli Autori
Bollettino d'Arte 45. 2020. Serie VII-fascicolo n. 45
Bollettino d'Arte, 45
2021, 168 pp.
Paperback, 22,5 x 28,5 cm
ISBN: 9788891322654
ISSN: 0394-4573
Work in progress Opere dalla Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Collicola e dalla Fondazione Marignoli di Montecorona Artworks from the Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Collicola and from The Marignoli di Montecorona Foundation, 2021
Tutte le fotografie delle opere esposte in mostra e della Fondazione Marignoli di Montecorona son... more Tutte le fotografie delle opere esposte in mostra e della Fondazione Marignoli di Montecorona sono state realizzate da Marcello Fedeli, Spoleto / All the photographs of the artworks on exhibition and of The Marignoli di Montecorona Foundation were made by Marcello Fedeli, Spoleto
Niccolò Longhi (1523-1578/1579) is mainly known for his Roman activity as a sculptor and restorer... more Niccolò Longhi (1523-1578/1579) is mainly known for his Roman activity as a sculptor and restorer of ancient statues, but when he moved to this city, around 1543, he had an important career behind him. During this period, he mainly worked in Genoa, in the workshop of Gian Giacomo Della Porta. Of this activity, little is known but some new documents found in the State Archive of Genoa, Massa, Milan and Savona allow to clarify the main stages. Particularly significant is the addition to his catalogue of two works, that shed new light on his brilliant skills as a sculptor: a bust in the Cathedral of Savona and a Eucharistic Tabernacle in the Cathedral of Acqui; of the latter the author proposes a reconstruction since it was dismantled, and its pieces were reused inside and outside the sacred building. Thanks to stylistic comparisons and to the information traced in local sources, the author also reconstructs the original aspect of an altar that Niccolo Longhi seems to have carved for the Cathedral of Acqui. The newly discovered documents strengthen Longhi's links with the workshop of Della Porta, supporting the hypothesis that at the time of his sojourn in Genoa Longhi had the opportunity to work for illustrious patrons such as Antonio Doria. Furthermore, they add important information to the biography of the sculptor, documenting for the first time his activity before 1538. In light of this overall reconsideration of his entire career, it is also possible to identify in the church of San Martino in Viggiù, the artist's birthplace, near Varese, the altarpiece that was donated by the artist, and that bears his portrait and the portrait of his wife.
The Sculpture of Giovan Angelo Montorsoli and His Circle. Myth and Faith in Renaissance Florence., 2018
The Sculpture of Giovan Angelo Montorsoli and his Circle, 2018
A large number of copies and variations of Michelangelo's Times of Day were produced in 16th-cent... more A large number of copies and variations of Michelangelo's Times of Day were produced in 16th-century Florence, and this essay analyzes several which were exhibited at the Currier Museum in 2018, in particular the Bacchus figure by Sandro di Lorenzo (Master of the Unruly Children) which can be dated to 1523.
A P P U N T I Dipinti napoletani nella raccolta Rinuccini a Firenze: una collezione da spartire e... more A P P U N T I Dipinti napoletani nella raccolta Rinuccini a Firenze: una collezione da spartire e una proposta per Antonello (Luca Giacomelli) PARAGONE Rivista mensile di arte figurativa e letteratura fondata da Roberto Longhi ARTE Anno LXVIII -Terza serie -Numero 132 (805) Marzo 2017
L'articolo si focalizza sull'attribuzione di un'inedita statua a Silvestro di Giacomo da Sulmona,... more L'articolo si focalizza sull'attribuzione di un'inedita statua a Silvestro di Giacomo da Sulmona, meglio noto come Silvestro dell'Aquila (documentato dal 1471-1504) e un'altra a Saturnino Gatti (1463 circa-1518), protagonisti della scultura del Rinascimento in Abruzzo.
Il convegno presenta contributi inediti di giovani studiosi su temi di scultura dal Gotico al Man... more Il convegno presenta contributi inediti di giovani studiosi su temi di scultura dal Gotico al Manierismo in un'area che spazia dalla Lombardia alla Liguria, dal Veneto all'Emilia. Le due giornate costituiranno l'occasione per presentare novità su maestri celebri come Giovanni di Balduccio, Jacopo della Quercia, Antonio Begarelli, Girolamo Campagna, ma anche per far luce su personalità artistiche finora più sfuggenti e contesti figurativi solo di recente riscoperti.
The Sculpture of Giovan Angelo Montorsoli and His Circle: Myth and Faith in Renaissance Florence, 2018
Edited by Alan Chong and Lorenzo Principi, with essays by Kurt Sundstrom and Sergio Ramira Ramírez
Myth and Faith in Renaissance Florence: The Sculpture of Giovan Angelo Montorsoli and His Circle , 2019
In 1519, Giulio de' Medici (later Pope Clement VII) commissioned Michelangelo to design and decor... more In 1519, Giulio de' Medici (later Pope Clement VII) commissioned Michelangelo to design and decorate the New Sacristy (Sagrestia Nuova) at San Lorenzo in Florence, a church long patronized by the Medici family. The new structure was built off the right transept as a counterpart to the old sacristy designed by Filippo Brunelleschi, which contained on one wall the tombs of Piero and Giovanni de' Medici by Andrea del Verrocchio. The New Sacristy was also intended to house tombs of Medici family members, and is sometimes called the Medici Chapel. It was begun in 1519 and roofed over in 1524, as Michelangelo planned the sculptural program. Two monumental sarcophagi are surmounted by figures of the deceased, Lorenzo de' Medici, Duke of Urbino; and Giuliano de' Medici, Duke of Nemours (figs. 1, 2). Resting on the sarcophagi are figures of the four Times of Day. The two female figures of Night and Dawn are more highly finished than their male counterparts, Day and Dusk. The completion of the New Sacristy was slow and difficult. The Republic of Florence, reestablished in 1527, exiled the Medici, with the result that the project was suspended until the defeat of the Republic in 1530. Michelangelo worked for the Republic against his former patrons, but his closeness to Clement VII gained him a pardon and he returned to work on the tombs. The four Times of Day were carved between 1524 and 1531, and the effigies of the two dukes were completed and installed by 1534. The New Sacristy had a profound impact on art in Florence, most immediately on Michelangelo's assistants, who included Giovan Angelo Montorsoli, Raffaello da Montelupo, and Silvio Cosini. In 1533, Montorsoli accompanied Michelangelo from Rome to Florence to help with the project. Vasari reports that Montorsoli assisted with the two Medici dukes "in polishing them and in executing certain difficult undercuttings." 1 On an adjacent wall, the Virgin would be flanked by the two patron saints of the Medici family, Cosmas and Damian (see fig. 9). Assigned the figure of Saint Cosmas, Montorsoli prepared a life-size terracotta model, which Michelangelo extensively retouched. Michelangelo himself made the terracotta models of the head and arms. Raffaello da Montelupo carved the Saint Damian. The Times of Day were installed in the mid-1540s, and ten years later the New Sacristy was brought to its present arrangement under the direction of Giorgio Vasari and Bartolomeo Ammannati. The architecture and sculpture of the New Sacristy attracted enormous attention, as can be seen in the number of copies, and in Federico Zuccaro's entertaining drawing (fig. 3) of draughtsmen clambering over the chapel and sitting on ledges to view the sculptures. Michelangelo originally planned two pairs of reclining river gods in the ancient manner, to be placed at the foot of each tomb, but they were never completed. The arrangement appears in a drawing (fig. 5), and another sketch gives measurements of one of the river gods, perhaps to instruct stonecutters. 2 A terracotta model of one of the river gods, probably made around 1525, also survives (fig. 4). 3 These recumbent figures would have visually anchored each tomb ensemble. As presently arranged, the Times of Day on their roughly finished bases seem top heavy, as though about to slide off their sarcophagi. After Clement VII died in 1534, Michelangelo refused to transfer his loyalty to the succeeding Medici rulers of Florence, dukes Alessandro and Cosimo. He rejected their numerous invitations, and never again set foot in Florence. fig. 4
Alias, supplemento culturale de "Il Manifesto", 2022