Gianfranco Crupi | Università degli Studi "La Sapienza" di Roma (original) (raw)
Papers by Gianfranco Crupi
Tra astronomia e astrologia. Libri animati per la misurazione del tempo e dello spazio Gianfranco... more Tra astronomia e astrologia. Libri animati per la misurazione del tempo e dello spazio Gianfranco Crupi * L a storia dei libri animati è pressoché sconosciuta anche tra gli addetti ai lavori. L'espressione viene usualmente associata ai libri pop-up per l'infanzia, ma in realtà essa può essere riferita a tutti quei manufatti librari che includono dispositivi meccanici o paratestuali, che richiedono e sollecitano l'interazione del lettore e che sono creati con finalità di fruizione anche assai dissimili tra loro (didattiche, mnemoniche, ludiche, divinatorie etc.). La loro è una storia antica, molto più antica di quanto si immagini, ed è stata raccontata, per la prima volta in Italia, in una mostra che si è svolta nel 2019 contemporaneamente a Roma (presso l'Istituto centrale per la grafica) e a Torino (presso la Fondazione Tancredi di Barolo): Pop-App. Scienza, arte e gioco nella storia dei libri animati dalla carta alle app; un titolo che gioca volontariamente con un misspelling tra up e app, richiamando sia i libri "pop-up" (rivolti soprattutto all'infanzia e all'intrattenimento), sia le "app", l'interfaccia globale dei nostri giorni. Entrambe le mostre hanno illustrato, da punti vista diversi ma complementari, la storia dei dispositivi e degli elementi di carta mobili, dal libro antico (libri di astronomia, di astrologia, "di sorti", di medicina, di architettura, di geometria) fino ai libri moderni di carattere ludico-didattico dell'Otto-Novecento destinati all'infanzia, includendo alcuni esempi contemporanei e i collegamenti con le tecnologie digitali. Al progetto espositivo ha fatto seguito la pubblicazione di un volume miscellaneo omonimo (a cura, di Gianfranco Crupi e Pompeo Vagliani, Torino, Fondazione Tancredi di Barolo, 2019), in cui specialisti di diverse discipline (storici del libro, della scienza, del cinema, della letteratura per l'infanzia etc.) hanno indagato la storia dei libri animati dal Medioevo alle più moderne applicazioni digitali. Volvelle e flap furono i due dispositivi più largamente presenti nei libri scientifici tra Cinque e Seicento, ma di cui troviamo le prime testimonianze nelle opere manoscritte del monaco benedettino inglese Matthew Paris (1200 ca.-1259 ca.) e del filosofo maiorchino di lingua catalana Ramon Lull (1232/33-1315). Volvelle, vale a dire dischi rotanti, membranacei o di carta, sagomati e sovrapposti, e fissati alla pagina sottostante con uno o più perni, che consentivano la libera e indipendente rotazione di ciascun disco intorno al proprio asse; e flap, ossia, alette o lembi di carta pieghevoli, progettati e impiegati per coprire e poi rivelare una o più immagini sottostanti, utilizzati soprattutto nei libri anatomici.
Il saggio è costituito da due parti, la prima delle quali, dedicata alla fondazione della Federaz... more Il saggio è costituito da due parti, la prima delle quali, dedicata alla fondazione della Federazione italiana delle biblioteche circolanti cattoliche, è stata pubblicata nel precedente numero dei «Nuovi Annali», XXVII (2013), pp. 137-163. In questa seconda parte viene delineata la figura intellettuale di Giovanni Casati, che diresse la «Rivista di letture» dal 1912 al 1944, trasformando il periodico della Federazione in una rivista impegnata nella divulgazione della cultura cattolica. A questo impegno militante Casati fece corrispondere un intenso programma editoriale, che trovò espressione nella pubblicazione di saggi letterari, di manuali e opere repertoriali
Fabrizio Serra, 2018
The paper analyzes the Cosmographicus liber (1524) of the German mathematician and cosmographer P... more The paper analyzes the Cosmographicus liber (1524) of the German mathematician and cosmographer Petrus Apianus: an innovative work in the astronomical, geographical and cartographic studies of the sixteenth century, also due to the presence of some mobile devices consisting of volvelles. In addition to reconstructing the context of mathematical studies in which Apianus operated, the essay describes the para-textual function and the functioning of the astronomical instruments incorporated in the book.
JLIS.it, 2018
This issue of JLIS.it is made up of two separate sections: the first, as usual, lists essays and ... more This issue of JLIS.it is made up of two separate sections: the first, as usual, lists essays and contributes of different nuances of library and archival science. The second hosts the papers of the conference Selling & Collecting: Printed Book Sale Catalogues and Private Libraries in Early Modern Europe, held at the University of Cagliari (Italy) on September 20-21, 2017. We decided to published some papers selected out of those presented at the conference; the theme is the core of the EMoBookTrade, a project devoted to investigating bookselling in Early Modern History and funded by the ERC. All papers did pass JLIS.it selection, and assessment steps and all of them successfully passed the peer-review. JLIS.it decided to open to themes related to book and library history examined with innovative methods and an interdisciplinary approach: a novelty in the course of the journal we hope our readers will appreciate.
Questo volume raccoglie gli abstract degli interventi presentati alla conferenza AIUCD 2017. AIUC... more Questo volume raccoglie gli abstract degli interventi presentati alla conferenza AIUCD 2017. AIUCD 2017 si e svolta dal 26 al 28 Gennaio 2017 a Roma, ed e stata verra organizzata dal Digilab, Universita Sapienza in cooperazione con il network ITN DiXiT (Digital Scholarly Editions Initial Training Network). AIUCD 2017 ha ospitato anche la terza edizione dell’EADH Day, tenutosi il 25 Gennaio 2017. Gli abstract pubblicati in questo volume hanno ottenuto il parere favorevole da parte di valutatori esperti della materia, attraverso un processo di revisione anonima sotto la responsabilita del Comitato di Programma Internazionale di AIUCD 2017.
Jlis It, Nov 29, 2012
Sin dal primo numero di JLIS.it, abbiamo voluto dedicare molto spazio e rilievo alle tematiche de... more Sin dal primo numero di JLIS.it, abbiamo voluto dedicare molto spazio e rilievo alle tematiche dell'accesso aperto, consapevoli che il modello culturale, politico ed economico che ne è alla base, costituisca un nuovo paradigma della comunicazione scientifica e della valutazione dei prodotti della ricerca, nonché dei processi economici che hanno tradizionalmente regolato i rapporti tra autori ed editori. Perciò, la decisione di dedicare un numero monografico alla pubblicazione di documenti che rappresentano le pietre miliari del movimento open access, risponde all'esigenza di raccogliere insieme i manifesti e le raccomandazioni, che la comunità internazionale ha discusso e emanato-a partire dal Budapest Open Access Initiative del 2002-per sollecitare e promuovere le istituzioni accademiche e universitarie, e i ricercatori che ne fanno parte, ad adottare politiche di tutela, valorizzazione e disseminazione dei risultati della loro attività scientifica, e a dotarsi delle necessarie strutture istituzionali e delle infrastrutture tecnologiche di supporto. Il movimento, che non in tutti i Paesi e non in tutti i settori scientifico-disciplinari ha conosciuto la medesima espansione, ha comportato-oggi, a dieci anni dalla sua nascita ufficiale-la creazione di numerosi repository istituzionali, che raccolgono in maniera sistematica i metadati e le opere di docenti, ricercatori, dottori di ricerca e altri soggetti, secondo procedure di volontaria autoarchiviazione o di "deposito
This contribution reconstructs the history of volvelle in movable books; books created for a wide... more This contribution reconstructs the history of volvelle in movable books; books created for a wide range of different purposes (teaching, mnemonics, play, divining, etc.) including mechanical or paratextual devices demanding or soliciting the interaction of the reader. The investigation runs from hand-written books, considering some specific editorial genres, including calendars, books of fate, anatomical flap books, navigation handbooks etc.
Libri, biblioteche e società. Studi per Rosa Marisa Borraccini, 2020
Oggetto del contributo sono gli alba amicorum: un fenomeno culturale riconducibile a un’usanza na... more Oggetto del contributo sono gli alba amicorum: un fenomeno culturale riconducibile a un’usanza nata negli ambienti studenteschi della Germania
riformata del Cinquecento, e poi diffuso nell’area mitteleuropea. Con l’espressione di alba amicorum si fa, infatti, riferimento
a volumi, perlopiù di piccole dimensioni, che raccoglievano
iscrizioni manoscritte di professori, colleghi di studio, amici e
personaggi che, a vario titolo, avevano avuto un ruolo nel sistema
delle relazioni intrattenute dagli studenti nei loro viaggi di
studio e di cui essi desideravano conservarne memoria o testimonianza
d’amicizia.
JLIS.it, 2021
The paper examines the bibliographic genre of the collections of loci communes, better known in t... more The paper examines the bibliographic genre of the collections of loci communes, better known in the Anglo-Saxon world with the expression of commonplace books, heirs to the fertile and flourishing tradition of ars excerpendi, i.e. the art of compiling collections of extracts and reading notes. In particular, we analyze the indexing system devised by the English philosopher John Locke (1632-1704) and the word-subject coding device: an algorithm that governs the order of texts, thus relieving memory of such a quantity of data that it is inevitably subject to forgetfulness. KEYWORDS Commonplace books; Ars excerpendi; John Locke. CITATION Crupi, G. "John Locke's algorithm and the commonplace books." JLIS.it 12, 1 (January 2021): 63−72.
Nuovi Annali della Scuola speciale per archivisti e bibliotecari, 2019
L’autore dà notizia della scoperta del catalogo della biblioteca di don Giovanni Casati (1881-195... more L’autore dà notizia della scoperta del catalogo della biblioteca di don Giovanni Casati (1881-1957), protagonista indiscusso della Federazione italiana delle biblioteche circolanti cattoliche e tenace promotore della cultura cattolica nella prima metà del Novecento.
Il catalogo della biblioteca, costituito da 11.913 registrazioni bibliografiche,
raggruppa una considerevole varietà di soggetti e materie e rappresenta una preziosa fonte di studio per la storia intellettuale delle biblioteche circolanti cattoliche e dei canoni culturali tra Otto e Novecento.
Paratesto, 2018
The paper analyzes the Cosmographicus liber (1524) of the German mathematician and cosmographer P... more The paper analyzes the Cosmographicus liber (1524) of the German mathematician and cosmographer Petrus Apianus: an innovative work in the astronomical, geographical and cartographic studies of the sixteenth century, also due to the presence of some mobile devices consisting of volvelles. In addition to reconstructing the context of mathematical studies in which Apianus operated, the essay describes the para-textual function and the functioning of the astronomical instruments incorporated in the book.
Pop-App. Scienza, arte e gioco nella storia dei libri animati dalla carta alle app, 2019
JLIS.it, 2019
This contribution reconstructs the history of volvelle in movable books; books created for a wide... more This contribution reconstructs the history of volvelle in movable books; books created for a wide range of different purposes (teaching, mnemonics, play, divining, etc.) including mechanical or paratextual devices demanding or soliciting the interaction of the reader. The investigation runs from handwritten books, considering some specific editorial genres, including calendars, books of fate, anatomical flap books, navigation handbooks etc.
Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascu... more Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall'art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le fotocopie effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da CLEARedi, Centro Licenze e Autorizzazioni per le Riproduzioni Editoriali, corso di Porta Romana n. 108, 20122 Milano, e-mail: autorizzazioni@clearedi.org e sito web: www.clearedi.org. Copertina: Denis Pitter Impaginazione: CreaLibro di Davide Moroni -Legnano (MI)
The Orbis sensualium pictus (1658) by the Czech philosopher and educationalist Jan Amos Komenský... more The Orbis sensualium pictus (1658) by the Czech philosopher and educationalist Jan Amos Komenský, most commonly referred to with his Latin name Comenius (1592-1670), is the first illustrated school textbook. It is the end result of a lengthy and articulated philosophical and linguistic reflection, and it’s conceived by its author as a small encyclopedia of basic knowledge of the world where pictures function as a learning aid by virtue of their logical pairing with words.The image in the Orbis is not servile to the text, but rather acts in a complementary and integrated semiotic system and becoming in Comenius’ vision, a revolutionary, ludic, didactic instrument to help children learn about the world through «lusum & iocum» i.e., enjoyable passtime and play. The paper recontructs, in the light of Comenius’ complex body of treatises, the process of philosophical thought that led him to elaborate the concept of «visible» and reflects upon the role of the intellect in the elaboration of information acquisition through sensory perception.
This contribution reconstructs the history of movable books, books created for a wide range of di... more This contribution reconstructs the history of movable books, books created for a wide range of different purposes (teaching, mnemonics, play, divining, etc.) including mechanical or paratextual devices demanding or soliciting the interaction of the reader. The investigation runs from hand-written books to the most courageous paper-engineering experiments of the 20th century Avant-Garde, considering some specific editorial genres, including calendars, “libri di sorti”, anatomical books, navigation handbooks etc., and animated children’s books. In particular, it demonstrates how the happy season for animated paper production and publishing of the 19th century would not have been possible without the scientific inheritance of optical studies and vision sciences, precursors a short time before the invention of the Lumière brothers (1895). The study also examines some literary works using combinatorial mechanisms, experimenting the semiotic potential of expressive codes and very different techniques and materials: the reference is to books of Futurism and Dadaism, the “artists’ book”, and other avant-garde texts from the second half of the 20th century.
This contribution reconstructs the history of movable books, books created for a wide range of di... more This contribution reconstructs the history of movable books, books created for a wide range of different purposes (teaching, mnemonics, play, divining, etc.) including mechanical or paratextual devices demanding or soliciting the interaction of the reader. The investigation runs from hand-written books to the most courageous paper-engineering experiments of the 20th century Avant-Garde, considering some specific editorial genres, including calendars, “libri di sorti”, anatomical books, navigation handbooks etc., and animated children's books. In particular, it demonstrates how the happy season for animated paper production and publishing of the 19th century would not have been possible without the scientific inheritance of optical studies and vision sciences, precursors a short time before the invention of the Lumière brothers (1895). The study also examines some literary works using combinatorial mechanisms, experimenting the semiotic potential of expressive codes and very different techniques and materials: the reference is to books of Futurism and Dadaism, the "artists' book", and other avant-garde texts from the second half of the 20th century.
Quaderni DigiLab, Oct 30, 2012
Lo scorso 28 ottobre 2011 ricorreva il decennale della scomparsa di Giuseppe Gigliozzi. La sua fi... more Lo scorso 28 ottobre 2011 ricorreva il decennale della scomparsa di Giuseppe Gigliozzi. La sua figura di studioso e di docente ha rappresentato un punto di riferimento fondamentale per lo sviluppo dell'Informatica umanistica in Italia: con il suo lavoro ha contribuito, infatti, sia alla riflessione teorica, sia alla dimensione sperimentale e applicativa di questo campo disciplinare. I suoi interessi scientifici sono stati amplissimi, spaziando dal mondo, a lui più vicino, degli studi critico-letterari con metodologie informatiche, che lo portarono prima a ...
Il saggio è costituito da due parti, la prima delle quali, dedicata alla fondazione della Federaz... more Il saggio è costituito da due parti, la prima delle quali, dedicata alla fondazione della Federazione italiana delle biblioteche circolanti cattoliche, è stata pubblicata nel precedente numero dei «Nuovi Annali», XXVII (2013), pp. 137-163. In questa seconda parte viene delineata la figura intellettuale di Giovanni Casati, che diresse la «Rivista di letture» dal 1912 al 1944, trasformando il periodico della Federazione in una rivista impegnata nella divulgazione della cultura cattolica. A questo impegno militante Casati fece corrispondere un intenso programma editoriale, che trovò espressione nella pubblicazione di saggi letterari, di manuali e opere repertoriali.
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The study consists of two parts; the first is dedicated to the history of the Federazione italiana delle biblioteche circolanti cattoliche since its foundation (1904) up to 1912 and was published in the previous volume of the «Nuovi Annali», XXVII (2013), pp. 137-163. In this second part, the author outlines the intellectual figure of Giovanni Casati, who directed the «Rivista di letture» from 1912 to 1944, transforming the magazine of the Federation in a journal engaged in the spreading of Catholic culture. To this militant engagement Casati matched an intense publishing program, which found its expression in the publication of literary essays, manuals and reference works.
Tra astronomia e astrologia. Libri animati per la misurazione del tempo e dello spazio Gianfranco... more Tra astronomia e astrologia. Libri animati per la misurazione del tempo e dello spazio Gianfranco Crupi * L a storia dei libri animati è pressoché sconosciuta anche tra gli addetti ai lavori. L'espressione viene usualmente associata ai libri pop-up per l'infanzia, ma in realtà essa può essere riferita a tutti quei manufatti librari che includono dispositivi meccanici o paratestuali, che richiedono e sollecitano l'interazione del lettore e che sono creati con finalità di fruizione anche assai dissimili tra loro (didattiche, mnemoniche, ludiche, divinatorie etc.). La loro è una storia antica, molto più antica di quanto si immagini, ed è stata raccontata, per la prima volta in Italia, in una mostra che si è svolta nel 2019 contemporaneamente a Roma (presso l'Istituto centrale per la grafica) e a Torino (presso la Fondazione Tancredi di Barolo): Pop-App. Scienza, arte e gioco nella storia dei libri animati dalla carta alle app; un titolo che gioca volontariamente con un misspelling tra up e app, richiamando sia i libri "pop-up" (rivolti soprattutto all'infanzia e all'intrattenimento), sia le "app", l'interfaccia globale dei nostri giorni. Entrambe le mostre hanno illustrato, da punti vista diversi ma complementari, la storia dei dispositivi e degli elementi di carta mobili, dal libro antico (libri di astronomia, di astrologia, "di sorti", di medicina, di architettura, di geometria) fino ai libri moderni di carattere ludico-didattico dell'Otto-Novecento destinati all'infanzia, includendo alcuni esempi contemporanei e i collegamenti con le tecnologie digitali. Al progetto espositivo ha fatto seguito la pubblicazione di un volume miscellaneo omonimo (a cura, di Gianfranco Crupi e Pompeo Vagliani, Torino, Fondazione Tancredi di Barolo, 2019), in cui specialisti di diverse discipline (storici del libro, della scienza, del cinema, della letteratura per l'infanzia etc.) hanno indagato la storia dei libri animati dal Medioevo alle più moderne applicazioni digitali. Volvelle e flap furono i due dispositivi più largamente presenti nei libri scientifici tra Cinque e Seicento, ma di cui troviamo le prime testimonianze nelle opere manoscritte del monaco benedettino inglese Matthew Paris (1200 ca.-1259 ca.) e del filosofo maiorchino di lingua catalana Ramon Lull (1232/33-1315). Volvelle, vale a dire dischi rotanti, membranacei o di carta, sagomati e sovrapposti, e fissati alla pagina sottostante con uno o più perni, che consentivano la libera e indipendente rotazione di ciascun disco intorno al proprio asse; e flap, ossia, alette o lembi di carta pieghevoli, progettati e impiegati per coprire e poi rivelare una o più immagini sottostanti, utilizzati soprattutto nei libri anatomici.
Il saggio è costituito da due parti, la prima delle quali, dedicata alla fondazione della Federaz... more Il saggio è costituito da due parti, la prima delle quali, dedicata alla fondazione della Federazione italiana delle biblioteche circolanti cattoliche, è stata pubblicata nel precedente numero dei «Nuovi Annali», XXVII (2013), pp. 137-163. In questa seconda parte viene delineata la figura intellettuale di Giovanni Casati, che diresse la «Rivista di letture» dal 1912 al 1944, trasformando il periodico della Federazione in una rivista impegnata nella divulgazione della cultura cattolica. A questo impegno militante Casati fece corrispondere un intenso programma editoriale, che trovò espressione nella pubblicazione di saggi letterari, di manuali e opere repertoriali
Fabrizio Serra, 2018
The paper analyzes the Cosmographicus liber (1524) of the German mathematician and cosmographer P... more The paper analyzes the Cosmographicus liber (1524) of the German mathematician and cosmographer Petrus Apianus: an innovative work in the astronomical, geographical and cartographic studies of the sixteenth century, also due to the presence of some mobile devices consisting of volvelles. In addition to reconstructing the context of mathematical studies in which Apianus operated, the essay describes the para-textual function and the functioning of the astronomical instruments incorporated in the book.
JLIS.it, 2018
This issue of JLIS.it is made up of two separate sections: the first, as usual, lists essays and ... more This issue of JLIS.it is made up of two separate sections: the first, as usual, lists essays and contributes of different nuances of library and archival science. The second hosts the papers of the conference Selling & Collecting: Printed Book Sale Catalogues and Private Libraries in Early Modern Europe, held at the University of Cagliari (Italy) on September 20-21, 2017. We decided to published some papers selected out of those presented at the conference; the theme is the core of the EMoBookTrade, a project devoted to investigating bookselling in Early Modern History and funded by the ERC. All papers did pass JLIS.it selection, and assessment steps and all of them successfully passed the peer-review. JLIS.it decided to open to themes related to book and library history examined with innovative methods and an interdisciplinary approach: a novelty in the course of the journal we hope our readers will appreciate.
Questo volume raccoglie gli abstract degli interventi presentati alla conferenza AIUCD 2017. AIUC... more Questo volume raccoglie gli abstract degli interventi presentati alla conferenza AIUCD 2017. AIUCD 2017 si e svolta dal 26 al 28 Gennaio 2017 a Roma, ed e stata verra organizzata dal Digilab, Universita Sapienza in cooperazione con il network ITN DiXiT (Digital Scholarly Editions Initial Training Network). AIUCD 2017 ha ospitato anche la terza edizione dell’EADH Day, tenutosi il 25 Gennaio 2017. Gli abstract pubblicati in questo volume hanno ottenuto il parere favorevole da parte di valutatori esperti della materia, attraverso un processo di revisione anonima sotto la responsabilita del Comitato di Programma Internazionale di AIUCD 2017.
Jlis It, Nov 29, 2012
Sin dal primo numero di JLIS.it, abbiamo voluto dedicare molto spazio e rilievo alle tematiche de... more Sin dal primo numero di JLIS.it, abbiamo voluto dedicare molto spazio e rilievo alle tematiche dell'accesso aperto, consapevoli che il modello culturale, politico ed economico che ne è alla base, costituisca un nuovo paradigma della comunicazione scientifica e della valutazione dei prodotti della ricerca, nonché dei processi economici che hanno tradizionalmente regolato i rapporti tra autori ed editori. Perciò, la decisione di dedicare un numero monografico alla pubblicazione di documenti che rappresentano le pietre miliari del movimento open access, risponde all'esigenza di raccogliere insieme i manifesti e le raccomandazioni, che la comunità internazionale ha discusso e emanato-a partire dal Budapest Open Access Initiative del 2002-per sollecitare e promuovere le istituzioni accademiche e universitarie, e i ricercatori che ne fanno parte, ad adottare politiche di tutela, valorizzazione e disseminazione dei risultati della loro attività scientifica, e a dotarsi delle necessarie strutture istituzionali e delle infrastrutture tecnologiche di supporto. Il movimento, che non in tutti i Paesi e non in tutti i settori scientifico-disciplinari ha conosciuto la medesima espansione, ha comportato-oggi, a dieci anni dalla sua nascita ufficiale-la creazione di numerosi repository istituzionali, che raccolgono in maniera sistematica i metadati e le opere di docenti, ricercatori, dottori di ricerca e altri soggetti, secondo procedure di volontaria autoarchiviazione o di "deposito
This contribution reconstructs the history of volvelle in movable books; books created for a wide... more This contribution reconstructs the history of volvelle in movable books; books created for a wide range of different purposes (teaching, mnemonics, play, divining, etc.) including mechanical or paratextual devices demanding or soliciting the interaction of the reader. The investigation runs from hand-written books, considering some specific editorial genres, including calendars, books of fate, anatomical flap books, navigation handbooks etc.
Libri, biblioteche e società. Studi per Rosa Marisa Borraccini, 2020
Oggetto del contributo sono gli alba amicorum: un fenomeno culturale riconducibile a un’usanza na... more Oggetto del contributo sono gli alba amicorum: un fenomeno culturale riconducibile a un’usanza nata negli ambienti studenteschi della Germania
riformata del Cinquecento, e poi diffuso nell’area mitteleuropea. Con l’espressione di alba amicorum si fa, infatti, riferimento
a volumi, perlopiù di piccole dimensioni, che raccoglievano
iscrizioni manoscritte di professori, colleghi di studio, amici e
personaggi che, a vario titolo, avevano avuto un ruolo nel sistema
delle relazioni intrattenute dagli studenti nei loro viaggi di
studio e di cui essi desideravano conservarne memoria o testimonianza
d’amicizia.
JLIS.it, 2021
The paper examines the bibliographic genre of the collections of loci communes, better known in t... more The paper examines the bibliographic genre of the collections of loci communes, better known in the Anglo-Saxon world with the expression of commonplace books, heirs to the fertile and flourishing tradition of ars excerpendi, i.e. the art of compiling collections of extracts and reading notes. In particular, we analyze the indexing system devised by the English philosopher John Locke (1632-1704) and the word-subject coding device: an algorithm that governs the order of texts, thus relieving memory of such a quantity of data that it is inevitably subject to forgetfulness. KEYWORDS Commonplace books; Ars excerpendi; John Locke. CITATION Crupi, G. "John Locke's algorithm and the commonplace books." JLIS.it 12, 1 (January 2021): 63−72.
Nuovi Annali della Scuola speciale per archivisti e bibliotecari, 2019
L’autore dà notizia della scoperta del catalogo della biblioteca di don Giovanni Casati (1881-195... more L’autore dà notizia della scoperta del catalogo della biblioteca di don Giovanni Casati (1881-1957), protagonista indiscusso della Federazione italiana delle biblioteche circolanti cattoliche e tenace promotore della cultura cattolica nella prima metà del Novecento.
Il catalogo della biblioteca, costituito da 11.913 registrazioni bibliografiche,
raggruppa una considerevole varietà di soggetti e materie e rappresenta una preziosa fonte di studio per la storia intellettuale delle biblioteche circolanti cattoliche e dei canoni culturali tra Otto e Novecento.
Paratesto, 2018
The paper analyzes the Cosmographicus liber (1524) of the German mathematician and cosmographer P... more The paper analyzes the Cosmographicus liber (1524) of the German mathematician and cosmographer Petrus Apianus: an innovative work in the astronomical, geographical and cartographic studies of the sixteenth century, also due to the presence of some mobile devices consisting of volvelles. In addition to reconstructing the context of mathematical studies in which Apianus operated, the essay describes the para-textual function and the functioning of the astronomical instruments incorporated in the book.
Pop-App. Scienza, arte e gioco nella storia dei libri animati dalla carta alle app, 2019
JLIS.it, 2019
This contribution reconstructs the history of volvelle in movable books; books created for a wide... more This contribution reconstructs the history of volvelle in movable books; books created for a wide range of different purposes (teaching, mnemonics, play, divining, etc.) including mechanical or paratextual devices demanding or soliciting the interaction of the reader. The investigation runs from handwritten books, considering some specific editorial genres, including calendars, books of fate, anatomical flap books, navigation handbooks etc.
Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascu... more Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall'art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le fotocopie effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da CLEARedi, Centro Licenze e Autorizzazioni per le Riproduzioni Editoriali, corso di Porta Romana n. 108, 20122 Milano, e-mail: autorizzazioni@clearedi.org e sito web: www.clearedi.org. Copertina: Denis Pitter Impaginazione: CreaLibro di Davide Moroni -Legnano (MI)
The Orbis sensualium pictus (1658) by the Czech philosopher and educationalist Jan Amos Komenský... more The Orbis sensualium pictus (1658) by the Czech philosopher and educationalist Jan Amos Komenský, most commonly referred to with his Latin name Comenius (1592-1670), is the first illustrated school textbook. It is the end result of a lengthy and articulated philosophical and linguistic reflection, and it’s conceived by its author as a small encyclopedia of basic knowledge of the world where pictures function as a learning aid by virtue of their logical pairing with words.The image in the Orbis is not servile to the text, but rather acts in a complementary and integrated semiotic system and becoming in Comenius’ vision, a revolutionary, ludic, didactic instrument to help children learn about the world through «lusum & iocum» i.e., enjoyable passtime and play. The paper recontructs, in the light of Comenius’ complex body of treatises, the process of philosophical thought that led him to elaborate the concept of «visible» and reflects upon the role of the intellect in the elaboration of information acquisition through sensory perception.
This contribution reconstructs the history of movable books, books created for a wide range of di... more This contribution reconstructs the history of movable books, books created for a wide range of different purposes (teaching, mnemonics, play, divining, etc.) including mechanical or paratextual devices demanding or soliciting the interaction of the reader. The investigation runs from hand-written books to the most courageous paper-engineering experiments of the 20th century Avant-Garde, considering some specific editorial genres, including calendars, “libri di sorti”, anatomical books, navigation handbooks etc., and animated children’s books. In particular, it demonstrates how the happy season for animated paper production and publishing of the 19th century would not have been possible without the scientific inheritance of optical studies and vision sciences, precursors a short time before the invention of the Lumière brothers (1895). The study also examines some literary works using combinatorial mechanisms, experimenting the semiotic potential of expressive codes and very different techniques and materials: the reference is to books of Futurism and Dadaism, the “artists’ book”, and other avant-garde texts from the second half of the 20th century.
This contribution reconstructs the history of movable books, books created for a wide range of di... more This contribution reconstructs the history of movable books, books created for a wide range of different purposes (teaching, mnemonics, play, divining, etc.) including mechanical or paratextual devices demanding or soliciting the interaction of the reader. The investigation runs from hand-written books to the most courageous paper-engineering experiments of the 20th century Avant-Garde, considering some specific editorial genres, including calendars, “libri di sorti”, anatomical books, navigation handbooks etc., and animated children's books. In particular, it demonstrates how the happy season for animated paper production and publishing of the 19th century would not have been possible without the scientific inheritance of optical studies and vision sciences, precursors a short time before the invention of the Lumière brothers (1895). The study also examines some literary works using combinatorial mechanisms, experimenting the semiotic potential of expressive codes and very different techniques and materials: the reference is to books of Futurism and Dadaism, the "artists' book", and other avant-garde texts from the second half of the 20th century.
Quaderni DigiLab, Oct 30, 2012
Lo scorso 28 ottobre 2011 ricorreva il decennale della scomparsa di Giuseppe Gigliozzi. La sua fi... more Lo scorso 28 ottobre 2011 ricorreva il decennale della scomparsa di Giuseppe Gigliozzi. La sua figura di studioso e di docente ha rappresentato un punto di riferimento fondamentale per lo sviluppo dell'Informatica umanistica in Italia: con il suo lavoro ha contribuito, infatti, sia alla riflessione teorica, sia alla dimensione sperimentale e applicativa di questo campo disciplinare. I suoi interessi scientifici sono stati amplissimi, spaziando dal mondo, a lui più vicino, degli studi critico-letterari con metodologie informatiche, che lo portarono prima a ...
Il saggio è costituito da due parti, la prima delle quali, dedicata alla fondazione della Federaz... more Il saggio è costituito da due parti, la prima delle quali, dedicata alla fondazione della Federazione italiana delle biblioteche circolanti cattoliche, è stata pubblicata nel precedente numero dei «Nuovi Annali», XXVII (2013), pp. 137-163. In questa seconda parte viene delineata la figura intellettuale di Giovanni Casati, che diresse la «Rivista di letture» dal 1912 al 1944, trasformando il periodico della Federazione in una rivista impegnata nella divulgazione della cultura cattolica. A questo impegno militante Casati fece corrispondere un intenso programma editoriale, che trovò espressione nella pubblicazione di saggi letterari, di manuali e opere repertoriali.
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The study consists of two parts; the first is dedicated to the history of the Federazione italiana delle biblioteche circolanti cattoliche since its foundation (1904) up to 1912 and was published in the previous volume of the «Nuovi Annali», XXVII (2013), pp. 137-163. In this second part, the author outlines the intellectual figure of Giovanni Casati, who directed the «Rivista di letture» from 1912 to 1944, transforming the magazine of the Federation in a journal engaged in the spreading of Catholic culture. To this militant engagement Casati matched an intense publishing program, which found its expression in the publication of literary essays, manuals and reference works.
Sapienza Università Editrice, Sep 2012
Il passato è il prologo" 12 Breve excursus sulla storia dell'incunabolistica 13 Una rivoluzione i... more Il passato è il prologo" 12 Breve excursus sulla storia dell'incunabolistica 13 Una rivoluzione inavvertita? 23 Scenari digitali. Un nuovo contesto per le fonti dell'incunabolistica 27 Banche dati bibliografiche e catalografiche 29 Collezioni digitali 33 La collezione degli incunaboli italiani in lingua volgare 37 Struttura del corpus 40 Gli incunaboli nel tempo e nello spazio della geografia italiana 42 La produzione dei tipografi 53 I best seller degli incunaboli in volgare 61 I volgarizzamenti 67 La letteratura cavalleresca 71 Il paratesto 86 Note tecniche. La digitalizzazione degli incunaboli italiani in lingua volgare 96 La digitalizzazione 97 Il processo di metadatazione 99 Bibliografia e sitografia delle opere citate 101 Breve excursus sulla storia dell'incunabolistica Ma a volerne fare sinteticamente la storia bisogna partire da più lontano. La storia dello studio e della catalogazione degli incunaboli 9 prende l'avvio tra Germania e Inghilterra sul finire del XVIII secolo 10 quando, tra il 1793 e il 1797, furono editi dal pastore luterano di Norimberga, Georg Wolfgang Panzer 11 (1729-1805), gli Annales typographici ab artis inventae origine ad annum MD. L'ordinamento interno dell'opera (per luoghi di stampa e, al loro interno, per ordine cronologico e per tipografo 12 ) consentiva di «seguire la produzione di un tipografo anno per anno», poiché «tutte le edizioni della medesima tipografia erano riunite assieme nello stesso punto negli elenchi successivi» 13 . Così facendo, le informazioni relative 9 Il termine incunabolo venne introdotto per la prima volta da Cornelio van Benghem che intitolava il suo catalogo di opere stampate nel XV secolo Incunabula typographiae sive catalogus librorum scriptorumque proximis ad inventione typographiae (cfr. Dizionario Etimologico della Lingua Italiana, a cura di Manlio Cortelazzo e Paolo Zolli, 2 a ed., Bologna, Zanichelli, 1999). Secondo Piero Scapecchi, invece, il termine sarebbe stato impiegato per la prima volta nel 1653 dal gesuita francese Philippe Labbé (cfr. Piero Scapecchi, Incunabolo. Itinerario ragionato di orientamento bibliografico, Roma, AIB, 2004, p. 7-8).