Matteo Marconi | Università degli Studi "La Sapienza" di Roma (original) (raw)

Books by Matteo Marconi

Research paper thumbnail of Geopolitica. Dal pensiero all'azione

Research paper thumbnail of Geopolitica e Spazi Marittimi

Research paper thumbnail of Spazi e Poteri. Geografia politica, geografia economica, geopolitica

Papers by Matteo Marconi

Research paper thumbnail of Crollo di una ideologia localizzativa: il dramma della geopolitica classica

Rivista Geografica Italiana, 2024

Solo di rado la letteratura critica è stata in grado di cogliere il dramma della geopolitica clas... more Solo di rado la letteratura critica è stata in grado di cogliere il dramma della geopolitica classica, a cominciare dai reali motivi della sua repentina scomparsa all'indomani della fine della seconda guerra mondiale. Il contributo avanza l'ipotesi che la geopolitica venne espulsa dal consesso scientifico perché era un sapere ideologico, al pari di altri più noti fenomeni ideologici che imperversarono nel XX secolo. Si adotterà una chiave epistemologico-spaziale per mostrare somiglianze e differenze tra la geopolitica e le altre ideologie del tempo. Lo scopo non è offrire una ricostruzione storica, ancora di là da venire, ma riflettere sui motivi di attrito che si vennero a creare tra sapere geopolitico e potere ideologico. Uno spunto di riflessione utile a spiegare la sconfitta, politica e intellettuale, della geopolitica classica, ma anche a comprendere la portata di una proposta ancora poco nota tra gli stessi addetti ai lavori.

Research paper thumbnail of La posizione come problema geopolitico: fatto, differenza e relazione in Friedrich Ratzel e Carl Schmitt

Semestrale di Studi e Ricerche di Geografia, 2023

parlò della necessità di "superamento e […] rimozione della mentalità e della concezione spaziofo... more parlò della necessità di "superamento e […] rimozione della mentalità e della concezione spaziofobica che divenne dominante nel XIX secolo e che ancora oggi determina l'apparato concettuale della giurisprudenza, rappresentando, dal punto di vista della politica mondiale, il corrispettivo dell'universalismo estraneo alla terra […]" (Schmitt, 2015, p. 186).

Research paper thumbnail of (con Matteo Marconi e Paolo Sellari), Bilancio di un’esperienza editoriale  per ragionare su potenzialità e limiti  del dibattito nella geografia italiana

Semestrale di Studi e Ricerche di Geografia, supplemento al fascicolo 2/2023, p.5-15, 2023

Bilancio di un’esperienza editoriale per ragionare su potenzialità e limiti del dibattito nella g... more Bilancio di un’esperienza editoriale per ragionare su potenzialità e limiti del dibattito nella geografia italiana
Questa introduzione non si limita soltanto a presentare i contenuti specifici discussi nel convegno DOVE. La dimensione situata del potere: perché conta, quanto conta, come indagarla, ma prende occasione da questa esperienza per riflettere sui problemi della nostra attività di ricerca. Per quanto riguarda il primo aspetto, si è voluto mettere alla prova una categoria fondamentale delle scienze geografiche, quella di posizione, al fine di rilanciare un discorso autenticamente geografico sul potere. Relativamente all’aspetto delle pratiche disciplinari, invece, si è riflettuto su potenzialità e limiti dell’attività di ricerca nell’attuale contesto scientifico sulla base dell’esperienza che i curatori hanno riscontrato lavorando alla realizzazione di quest’opera: refrattarietà al confronto intellettuale, ostacoli imposti dall’attuale sistema di valutazione della produzione scientifica, individualismo accademico, riluttanza a impegnarsi su questioni teoriche, difficoltà intrinseche al sapere geopolitico. Dato che siamo una comunità in movimento è bene sottolineare sia i punti di forza sui quali spingere sia le debolezze da emendare.
Parole chiave: Posizione, dibattito, valutazione della ricerca.

Analysis of an editorial experience to reflect on the potential and limits of the debate in Italian geography
This introduction does not merely present the specific contents discussed at the conference Where. The situated dimension of power: why it matters, how much it matters, how to investigate it, but takes the opportunity from this experience to reflect on the problems of our research activity. With regard to the first aspect, we wanted to test a fundamental category of the geographical sciences, that of position, in order to relaunch an authentically geographical discourse on power. With regard to the aspect of disciplinary practices, on the other hand, we reflected on the potential and limits of research activity in the current scientific context on the basis of the experience that the editors have encountered while working on the production of this work: refractoriness to intellectual confrontation, obstacles imposed by the current system of evaluating scientific production, academic individualism, reluctance to engage with theoretical questions, and difficulties intrinsic to geopolitical knowledge. Since we are a community on the move, it is good to emphasise both the strengths on which to push and the weaknesses to amend.
Keywords: position, debate, research assessment

Bilan d'une expérience éditoriale pour réfléchir au potentiel et aux limites du débat dans la géographie italienne
Cette introduction ne se limite pas à présenter les contenus spécifiques discutés lors de la conférence OÙ. La dimension située du pouvoir: pourquoi elle est importante, dans quelle mesure elle l'est, comment l'étudier, mais profite de cette expérience pour réfléchir aux problématiques de notre activité de recherche. En ce qui concerne le premier aspect, nous avons voulu tester une catégorie fondamentale des sciences géographiques, celle de la localisation, afin de relancer un discours authentiquement géographique sur le pouvoir. En ce qui concerne l'aspect des pratiques disciplinaires, en revanche, nous avons réfléchi au potentiel et aux limites de l'activité de recherche dans le contexte scientifique actuel sur la base de l'expérience que les éditeurs ont rencontrée en travaillant à la production de cet ouvrage: réfractarité à la confrontation intellectuelle, obstacles imposés par le système actuel d'évaluation de la production scientifique, individualisme académique, réticence à s'engager dans des questions théoriques, et difficultés intrinsèques à la connaissance géopolitique. Puisque nous sommes une communauté en mouvement, il est bon de souligner à la fois les forces sur lesquelles s'appuyer et les faiblesses à amender.
Mots clés : position, débat, évaluation de la recherche.

Research paper thumbnail of L’ultima tentazione di Cesare Battisti. Il conflitto tra stato e nazione nelle opposte rappresentazioni spaziali dell’Italia a Salorno e al Brennero

Atti del XXXIII Congresso Geografico Italiano (Padova, 2021), 2023

Master in GIScience e Sistemi a pilotaggio remoto per la gestione integrata del territorio e dell... more Master in GIScience e Sistemi a pilotaggio remoto per la gestione integrata del territorio e delle risorse naturali associazione gIshub Con il sostegno di Prima edizione: maggio 2023 ISBN 978 88 5495 595 0 CleuP sc "Coop. libraria editrice università di Padova" via G. Belzoni 118/3-Padova (t. +39 049 8753496) www.cleup.it www.facebook.com/cleup © 2023 Associazione dei Geografi Italiani licenza Creative Commons: Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International (CC BY-NC-ND 4.0) Ideazione grafica di copertina: www.studio7am.

Research paper thumbnail of Il rimland e la Nuova Via della Seta: convergenze e spunti critici

Atti del XXXIII Congresso Geografico Italiano (Padova, 2021), 2023

Master in GIScience e Sistemi a pilotaggio remoto per la gestione integrata del territorio e dell... more Master in GIScience e Sistemi a pilotaggio remoto per la gestione integrata del territorio e delle risorse naturali associazione gIshub Con il sostegno di

Research paper thumbnail of The Enlarged Mediterranean, China’s Centripetal Imperialism, and the Case Study of the Balkans

Convergence and Confrontation: The Balkans and the Middle East in the 21st Century, 2021

Understanding china's presence in the Mediterranean can only start by bearing in mind the peculia... more Understanding china's presence in the Mediterranean can only start by bearing in mind the peculiarity of the region, given its political, cultural, and economic divisions. considering Westerners' failures based on the theory of the Greater Middle east, we would rather support the concept of an enlarged Mediterranean and analyse it in its various facets. After discussing the main scholarly positions on the topic, we propose an interpretation of china's impact in the region by introducing the concept of centripetal imperialism: pushed by geopolitical reality to project itself beyond its borders, Beijing is ready to offer its capitals in exchange for a penetration that, despite its neo-colonial aspect, does not seek to impose a predetermined political and cultural formula. We then support our view by analysing the case study of the Balkans, which seems to confirm that chinese investments are primarily driven by economic interests (with problems caused more by planning mistakes rather than by malevolent intentions) and that the dragon intervenes in the internal affairs of the recipient countries only if strategically necessary.

Research paper thumbnail of Das Leben als autonomes Phänomen im Denken Friedrich Ratzels

Research paper thumbnail of L'Ordine Del Soggetto: Riflessioni Sul Postmodernismo a Partire Da Alcune Recenti Pubblicazioni

THE ORDER OF THE SUBJECT: REFLECTIONS ON POSTMODERNISM STARTING FROM SOME RECENT PUBLICATIONS. – ... more THE ORDER OF THE SUBJECT: REFLECTIONS ON POSTMODERNISM STARTING FROM SOME RECENT PUBLICATIONS. – The advent of the postmodernist shift has characterized the last thirty years of geographic debate with a vast theoretical production that has changed the familiar points of reference of the discipline. In particular, postmodernism appeared as a solution to the hegemonic and homogenizing character of the knowledge of the modern tradition. This paper will attempt to demonstrate that the objective of postmodernism has not only not been reached but has been totally contradicted, bringing about by means of will that which modernity had already experienced as rationality. In the first part some typical traits of postmodernism will be highlighted, mostly taken from geographic literature or in any case of interest for geographers, which are assimilable to a subjectivist prospective; the second part will demonstrate that the subjectivism present in postmodernism is not a vague individualism, but...

Research paper thumbnail of Nel potere, ma non del potere: le ambiguità e i rischi sulla via della Public Geography

Rivista Geografica Italiana, CXXVI, 2, giugno pp.139-146, 2019

Research paper thumbnail of Una regione geopolitica in formazione: il carattere anfibio del Mediterraneo Allargato infrange l’egemonia delle talassocrazie oceaniche

Research paper thumbnail of La geografia di Friedrich Ratzel tra determinismo e neoidealismo

Comprendere la visione del mondo di un pensatore della levatura di Ratzel significa chiedersi qua... more Comprendere la visione del mondo di un pensatore della levatura di Ratzel significa chiedersi quale sia il ganglio vitale del suo metodo di ricerca, cioè, alla maniera di Heidegger, come intende la verità. Lo scopo del presente saggio è contribuire alla comprensione del metodo ratzeliano evidenziando la confusione che molta critica ha fatto tra causa necessaria, causa finale e conseguente antideterminismo ratzeliano. Ci si limiterà dunque a dimostrare che il pensiero ratzeliano non funziona esclusivamente sul principio di causa-effetto ma anche su quello di causa finale. Gli studi ratzeliani aprono a delle possibilità su cui poi la geografia, attratta dalle masse gravitazionali del positivismo e del metodo delle scienze sociali, raramente tornerà a interrogarsi. Il problema dell'unità della vita pone a Ratzel la questione dell'unità della conoscenza, che porta a ricercare la reintegrazione di causa necessaria e causa finale, scienza e filosofia. Si configura così una rispost...

Research paper thumbnail of La geografia dell’incertezza. Crisi di un modello e della sua rappresentazione in età moderna" di Alessandro Ricci

Gli studi si suddividono in due categorie principali, quelli che aprono nuove e ampie prospettive... more Gli studi si suddividono in due categorie principali, quelli che aprono nuove e ampie prospettive e quelli che invece indagano una piccola porzione di realta. I primi sono il sismografo dell’originalita e della freschezza di una disciplina, i secondi nutrono dimostrazioni piu articolate.

Research paper thumbnail of Sull’orlo dell’abisso: riflessioni sulla public geography a partire dalla geopolitica classica

Rivista Geografica Italiana, 2020

La pietra di inciampo della mia riflessione sarà offerta dall'esperienza della geopolitica classi... more La pietra di inciampo della mia riflessione sarà offerta dall'esperienza della geopolitica classica, perché ha sperimentato in modo drammatico e contraddittorio i rischi e gli abissi in cui si può cadere quando si entra a vivo contatto con il potere.

Research paper thumbnail of Totalità, parte e organizzazione: l’autonomia della vita nel naturalismo finalistico di Friedrich Ratzel

Rivista Geografica Italiana, 2019

Ratzel’s work has been arousing a moderate interest since the end of the twentieth century. Never... more Ratzel’s work has been arousing a moderate interest since the end of the twentieth century. Nevertheless, the German geographer seem still an ambiguous theorist, halfway between different schools of thought and strands of study very distant from each other. The aim of this essay is giving a guide to sort out some of his ambiguities, through a clarification of most problematic perspectives of the author. Specifically, the analysis points out which is the epistemological position of the Ratzelian thought between determinism and finalism. According to this account, this interpretive line endorses the Ratzelian vision of the sciences of life examining the concepts of totality, part and organization. Ratzel’s distance from determinism, mechanicism and, in general, from positivism, will be emphasized. To do that, we shall clarify the manner in which the German geographer’s naturalistic finalism is based on the concept of organism’s autonomy.

Research paper thumbnail of Una paura "critica": la chiave spaziale nel rapporto tra Stato moderno e terrorismo globale

Gnosis, 2018

Perché la paura del terrorismo di origine islamica ha prodotto una reazione così veemente da part... more Perché la paura del terrorismo di origine islamica ha prodotto una reazione così veemente da parte dell'Occidente, soprattutto se paragonata all'entità della minaccia? Con l'ausilio delle categorie della geopolitica, cercheremo una risposta indagando il rapporto tra terrorismo, stato moderno e globalizzazione all'inizio del XXI secolo.

Research paper thumbnail of LA RIVISTA «GEOPOLITICA» (1939-1942) E LA PRIMA GUERRA MONDIALE: UN TENTATIVO (FALLITO) DI INTEGRAZIONE E ORGANICITÀ AL POTERE

Research paper thumbnail of Lo spazio dell’Israele sionista: sovranità, mobilitazione, esclusione

Spesso e volentieri si fa l'errore di considerare il conflitto tra Israeliani e Palestinesi come ... more Spesso e volentieri si fa l'errore di considerare il conflitto tra Israeliani e Palestinesi come un episodio regionale, confinato in un fazzoletto di terra di modeste dimensioni e svincolato dalla complessa politica di interessi e potenza che coinvolge le regioni già appartenute all'Impero Ottomano.

Research paper thumbnail of Crollo di una ideologia localizzativa: il dramma della geopolitica classica

Rivista Geografica Italiana, 2024

Solo di rado la letteratura critica è stata in grado di cogliere il dramma della geopolitica clas... more Solo di rado la letteratura critica è stata in grado di cogliere il dramma della geopolitica classica, a cominciare dai reali motivi della sua repentina scomparsa all'indomani della fine della seconda guerra mondiale. Il contributo avanza l'ipotesi che la geopolitica venne espulsa dal consesso scientifico perché era un sapere ideologico, al pari di altri più noti fenomeni ideologici che imperversarono nel XX secolo. Si adotterà una chiave epistemologico-spaziale per mostrare somiglianze e differenze tra la geopolitica e le altre ideologie del tempo. Lo scopo non è offrire una ricostruzione storica, ancora di là da venire, ma riflettere sui motivi di attrito che si vennero a creare tra sapere geopolitico e potere ideologico. Uno spunto di riflessione utile a spiegare la sconfitta, politica e intellettuale, della geopolitica classica, ma anche a comprendere la portata di una proposta ancora poco nota tra gli stessi addetti ai lavori.

Research paper thumbnail of La posizione come problema geopolitico: fatto, differenza e relazione in Friedrich Ratzel e Carl Schmitt

Semestrale di Studi e Ricerche di Geografia, 2023

parlò della necessità di "superamento e […] rimozione della mentalità e della concezione spaziofo... more parlò della necessità di "superamento e […] rimozione della mentalità e della concezione spaziofobica che divenne dominante nel XIX secolo e che ancora oggi determina l'apparato concettuale della giurisprudenza, rappresentando, dal punto di vista della politica mondiale, il corrispettivo dell'universalismo estraneo alla terra […]" (Schmitt, 2015, p. 186).

Research paper thumbnail of (con Matteo Marconi e Paolo Sellari), Bilancio di un’esperienza editoriale  per ragionare su potenzialità e limiti  del dibattito nella geografia italiana

Semestrale di Studi e Ricerche di Geografia, supplemento al fascicolo 2/2023, p.5-15, 2023

Bilancio di un’esperienza editoriale per ragionare su potenzialità e limiti del dibattito nella g... more Bilancio di un’esperienza editoriale per ragionare su potenzialità e limiti del dibattito nella geografia italiana
Questa introduzione non si limita soltanto a presentare i contenuti specifici discussi nel convegno DOVE. La dimensione situata del potere: perché conta, quanto conta, come indagarla, ma prende occasione da questa esperienza per riflettere sui problemi della nostra attività di ricerca. Per quanto riguarda il primo aspetto, si è voluto mettere alla prova una categoria fondamentale delle scienze geografiche, quella di posizione, al fine di rilanciare un discorso autenticamente geografico sul potere. Relativamente all’aspetto delle pratiche disciplinari, invece, si è riflettuto su potenzialità e limiti dell’attività di ricerca nell’attuale contesto scientifico sulla base dell’esperienza che i curatori hanno riscontrato lavorando alla realizzazione di quest’opera: refrattarietà al confronto intellettuale, ostacoli imposti dall’attuale sistema di valutazione della produzione scientifica, individualismo accademico, riluttanza a impegnarsi su questioni teoriche, difficoltà intrinseche al sapere geopolitico. Dato che siamo una comunità in movimento è bene sottolineare sia i punti di forza sui quali spingere sia le debolezze da emendare.
Parole chiave: Posizione, dibattito, valutazione della ricerca.

Analysis of an editorial experience to reflect on the potential and limits of the debate in Italian geography
This introduction does not merely present the specific contents discussed at the conference Where. The situated dimension of power: why it matters, how much it matters, how to investigate it, but takes the opportunity from this experience to reflect on the problems of our research activity. With regard to the first aspect, we wanted to test a fundamental category of the geographical sciences, that of position, in order to relaunch an authentically geographical discourse on power. With regard to the aspect of disciplinary practices, on the other hand, we reflected on the potential and limits of research activity in the current scientific context on the basis of the experience that the editors have encountered while working on the production of this work: refractoriness to intellectual confrontation, obstacles imposed by the current system of evaluating scientific production, academic individualism, reluctance to engage with theoretical questions, and difficulties intrinsic to geopolitical knowledge. Since we are a community on the move, it is good to emphasise both the strengths on which to push and the weaknesses to amend.
Keywords: position, debate, research assessment

Bilan d'une expérience éditoriale pour réfléchir au potentiel et aux limites du débat dans la géographie italienne
Cette introduction ne se limite pas à présenter les contenus spécifiques discutés lors de la conférence OÙ. La dimension située du pouvoir: pourquoi elle est importante, dans quelle mesure elle l'est, comment l'étudier, mais profite de cette expérience pour réfléchir aux problématiques de notre activité de recherche. En ce qui concerne le premier aspect, nous avons voulu tester une catégorie fondamentale des sciences géographiques, celle de la localisation, afin de relancer un discours authentiquement géographique sur le pouvoir. En ce qui concerne l'aspect des pratiques disciplinaires, en revanche, nous avons réfléchi au potentiel et aux limites de l'activité de recherche dans le contexte scientifique actuel sur la base de l'expérience que les éditeurs ont rencontrée en travaillant à la production de cet ouvrage: réfractarité à la confrontation intellectuelle, obstacles imposés par le système actuel d'évaluation de la production scientifique, individualisme académique, réticence à s'engager dans des questions théoriques, et difficultés intrinsèques à la connaissance géopolitique. Puisque nous sommes une communauté en mouvement, il est bon de souligner à la fois les forces sur lesquelles s'appuyer et les faiblesses à amender.
Mots clés : position, débat, évaluation de la recherche.

Research paper thumbnail of L’ultima tentazione di Cesare Battisti. Il conflitto tra stato e nazione nelle opposte rappresentazioni spaziali dell’Italia a Salorno e al Brennero

Atti del XXXIII Congresso Geografico Italiano (Padova, 2021), 2023

Master in GIScience e Sistemi a pilotaggio remoto per la gestione integrata del territorio e dell... more Master in GIScience e Sistemi a pilotaggio remoto per la gestione integrata del territorio e delle risorse naturali associazione gIshub Con il sostegno di Prima edizione: maggio 2023 ISBN 978 88 5495 595 0 CleuP sc "Coop. libraria editrice università di Padova" via G. Belzoni 118/3-Padova (t. +39 049 8753496) www.cleup.it www.facebook.com/cleup © 2023 Associazione dei Geografi Italiani licenza Creative Commons: Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International (CC BY-NC-ND 4.0) Ideazione grafica di copertina: www.studio7am.

Research paper thumbnail of Il rimland e la Nuova Via della Seta: convergenze e spunti critici

Atti del XXXIII Congresso Geografico Italiano (Padova, 2021), 2023

Master in GIScience e Sistemi a pilotaggio remoto per la gestione integrata del territorio e dell... more Master in GIScience e Sistemi a pilotaggio remoto per la gestione integrata del territorio e delle risorse naturali associazione gIshub Con il sostegno di

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Convergence and Confrontation: The Balkans and the Middle East in the 21st Century, 2021

Understanding china's presence in the Mediterranean can only start by bearing in mind the peculia... more Understanding china's presence in the Mediterranean can only start by bearing in mind the peculiarity of the region, given its political, cultural, and economic divisions. considering Westerners' failures based on the theory of the Greater Middle east, we would rather support the concept of an enlarged Mediterranean and analyse it in its various facets. After discussing the main scholarly positions on the topic, we propose an interpretation of china's impact in the region by introducing the concept of centripetal imperialism: pushed by geopolitical reality to project itself beyond its borders, Beijing is ready to offer its capitals in exchange for a penetration that, despite its neo-colonial aspect, does not seek to impose a predetermined political and cultural formula. We then support our view by analysing the case study of the Balkans, which seems to confirm that chinese investments are primarily driven by economic interests (with problems caused more by planning mistakes rather than by malevolent intentions) and that the dragon intervenes in the internal affairs of the recipient countries only if strategically necessary.

Research paper thumbnail of Das Leben als autonomes Phänomen im Denken Friedrich Ratzels

Research paper thumbnail of L'Ordine Del Soggetto: Riflessioni Sul Postmodernismo a Partire Da Alcune Recenti Pubblicazioni

THE ORDER OF THE SUBJECT: REFLECTIONS ON POSTMODERNISM STARTING FROM SOME RECENT PUBLICATIONS. – ... more THE ORDER OF THE SUBJECT: REFLECTIONS ON POSTMODERNISM STARTING FROM SOME RECENT PUBLICATIONS. – The advent of the postmodernist shift has characterized the last thirty years of geographic debate with a vast theoretical production that has changed the familiar points of reference of the discipline. In particular, postmodernism appeared as a solution to the hegemonic and homogenizing character of the knowledge of the modern tradition. This paper will attempt to demonstrate that the objective of postmodernism has not only not been reached but has been totally contradicted, bringing about by means of will that which modernity had already experienced as rationality. In the first part some typical traits of postmodernism will be highlighted, mostly taken from geographic literature or in any case of interest for geographers, which are assimilable to a subjectivist prospective; the second part will demonstrate that the subjectivism present in postmodernism is not a vague individualism, but...

Research paper thumbnail of Nel potere, ma non del potere: le ambiguità e i rischi sulla via della Public Geography

Rivista Geografica Italiana, CXXVI, 2, giugno pp.139-146, 2019

Research paper thumbnail of Una regione geopolitica in formazione: il carattere anfibio del Mediterraneo Allargato infrange l’egemonia delle talassocrazie oceaniche

Research paper thumbnail of La geografia di Friedrich Ratzel tra determinismo e neoidealismo

Comprendere la visione del mondo di un pensatore della levatura di Ratzel significa chiedersi qua... more Comprendere la visione del mondo di un pensatore della levatura di Ratzel significa chiedersi quale sia il ganglio vitale del suo metodo di ricerca, cioè, alla maniera di Heidegger, come intende la verità. Lo scopo del presente saggio è contribuire alla comprensione del metodo ratzeliano evidenziando la confusione che molta critica ha fatto tra causa necessaria, causa finale e conseguente antideterminismo ratzeliano. Ci si limiterà dunque a dimostrare che il pensiero ratzeliano non funziona esclusivamente sul principio di causa-effetto ma anche su quello di causa finale. Gli studi ratzeliani aprono a delle possibilità su cui poi la geografia, attratta dalle masse gravitazionali del positivismo e del metodo delle scienze sociali, raramente tornerà a interrogarsi. Il problema dell'unità della vita pone a Ratzel la questione dell'unità della conoscenza, che porta a ricercare la reintegrazione di causa necessaria e causa finale, scienza e filosofia. Si configura così una rispost...

Research paper thumbnail of La geografia dell’incertezza. Crisi di un modello e della sua rappresentazione in età moderna" di Alessandro Ricci

Gli studi si suddividono in due categorie principali, quelli che aprono nuove e ampie prospettive... more Gli studi si suddividono in due categorie principali, quelli che aprono nuove e ampie prospettive e quelli che invece indagano una piccola porzione di realta. I primi sono il sismografo dell’originalita e della freschezza di una disciplina, i secondi nutrono dimostrazioni piu articolate.

Research paper thumbnail of Sull’orlo dell’abisso: riflessioni sulla public geography a partire dalla geopolitica classica

Rivista Geografica Italiana, 2020

La pietra di inciampo della mia riflessione sarà offerta dall'esperienza della geopolitica classi... more La pietra di inciampo della mia riflessione sarà offerta dall'esperienza della geopolitica classica, perché ha sperimentato in modo drammatico e contraddittorio i rischi e gli abissi in cui si può cadere quando si entra a vivo contatto con il potere.

Research paper thumbnail of Totalità, parte e organizzazione: l’autonomia della vita nel naturalismo finalistico di Friedrich Ratzel

Rivista Geografica Italiana, 2019

Ratzel’s work has been arousing a moderate interest since the end of the twentieth century. Never... more Ratzel’s work has been arousing a moderate interest since the end of the twentieth century. Nevertheless, the German geographer seem still an ambiguous theorist, halfway between different schools of thought and strands of study very distant from each other. The aim of this essay is giving a guide to sort out some of his ambiguities, through a clarification of most problematic perspectives of the author. Specifically, the analysis points out which is the epistemological position of the Ratzelian thought between determinism and finalism. According to this account, this interpretive line endorses the Ratzelian vision of the sciences of life examining the concepts of totality, part and organization. Ratzel’s distance from determinism, mechanicism and, in general, from positivism, will be emphasized. To do that, we shall clarify the manner in which the German geographer’s naturalistic finalism is based on the concept of organism’s autonomy.

Research paper thumbnail of Una paura "critica": la chiave spaziale nel rapporto tra Stato moderno e terrorismo globale

Gnosis, 2018

Perché la paura del terrorismo di origine islamica ha prodotto una reazione così veemente da part... more Perché la paura del terrorismo di origine islamica ha prodotto una reazione così veemente da parte dell'Occidente, soprattutto se paragonata all'entità della minaccia? Con l'ausilio delle categorie della geopolitica, cercheremo una risposta indagando il rapporto tra terrorismo, stato moderno e globalizzazione all'inizio del XXI secolo.

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Research paper thumbnail of Lo spazio dell’Israele sionista: sovranità, mobilitazione, esclusione

Spesso e volentieri si fa l'errore di considerare il conflitto tra Israeliani e Palestinesi come ... more Spesso e volentieri si fa l'errore di considerare il conflitto tra Israeliani e Palestinesi come un episodio regionale, confinato in un fazzoletto di terra di modeste dimensioni e svincolato dalla complessa politica di interessi e potenza che coinvolge le regioni già appartenute all'Impero Ottomano.

Research paper thumbnail of SPUNTI DI RIFLESSIONE SU GEOPOLITICA E METODO: STORIA, ANALISI, GIUDIZIO

La geopolitica conosce un successo straordinario nel linguaggio giornalistico e sempre più si va ... more La geopolitica conosce un successo straordinario nel linguaggio giornalistico e sempre più si va diffondendo anche in ambito accademico, pur non avendo una chiara definizione disciplinare. Questo saggio si propone di discutere i presupposti per una fondazione scientifica della geopolitica, tentando di unire all'interno dello stesso problema di ricerca la storia della disciplina, l'analisi dei casi concreti e il giudizio su di essi. La geopolitica sarà scientifica solo se saprà risvegliarsi alla migliore tradizione della sua origine di pensiero, cioè come critica della frammentazione del sapere e della separazione tra scienza e politica.

Research paper thumbnail of Imperialismo, nazionalismo e colonie nell’opera di Friedrich Ratzel

Research paper thumbnail of LA GEOGRAFIA DI FRIEDRICH RATZEL TRA DETERMINISMO E NEOIDEALISMO

Comprendere la visione del mondo di un pensatore della levatura di Ratzel significa chiedersi qua... more Comprendere la visione del mondo di un pensatore della levatura di Ratzel significa chiedersi quale sia il ganglio vitale del suo metodo di ricerca, cioè, alla maniera di Heidegger, come intende la verità. Lo scopo del presente saggio è contribuire alla comprensione del metodo ratzeliano evidenziando la confusione che molta critica ha fatto tra causa necessaria, causa finale e conseguente antideterminismo ratzeliano. Ci si limiterà dunque a dimostrare che il pensiero ratzeliano non funziona esclusivamente sul principio di causa-effetto ma anche su quello di causa finale. Gli studi ratzeliani aprono a delle possibilità su cui poi la geografia, attratta dalle masse gravitazionali del positivismo e del metodo delle scienze sociali, raramente tornerà a interrogarsi. Il problema dell'unità della vita pone a Ratzel la questione dell'unità della conoscenza, che porta a ricercare la reintegrazione di causa necessaria e causa finale, scienza e filosofia. Si configura così una risposta originale, e tutta geografica, alla frammentazione del sapere e dell'accordo tra gli uomini, che ancora oggi ha molto da dire a una scienza che ha dimenticato il confronto con la causa finale.

Research paper thumbnail of Dialoghi sull'Europa -V Edizione Sapienza, 22-26 marzo 2021

Research paper thumbnail of La responsabilità degli intellettuali di fronte al potere

primo incontro del ciclo “Nuovi orizzonti del pensiero geografico: la geopolitica oggi. Discussio... more primo incontro del ciclo “Nuovi orizzonti del pensiero geografico: la geopolitica oggi. Discussione a partire dal documentario ‘Cos’è geopolitica’ di Edoardo Boria”.
Interventi di:
ALESSANDRO COLOMBO, Università di Milano
DARIO FABBRI, Limes. Rivista Italiana di Geopolitica
MARIA LUISA STURANI, Università di Torino
LIDA VIGANONI, Università di Napoli “L’Orientale”
Modera MARCO MAGGIOLI, IULM

Uno dei temi di riflessione che ha maggiormente suscitato polemiche negli ultimi anni tra gli studiosi di scienze umane è il rapporto tra intellettuali e potere. Si è creata una distinzione netta tra coloro che sostengono la necessità di una critica del potere e quanti invece cercano gli strumenti per affinare l'arte di governo. I primi, maggiormente concentrati nell'accademia, sostengono che la responsabilità degli intellettuali sia di scoprire e denunciare gli inganni, più o meno consapevoli, annidati nelle narrative del potere; ma anche evidenziare il significato nascosto delle pratiche di potere sul territorio, tenendo sempre desta la coscienza critica. Dall'altra parte ci sono coloro che, invece, sostengono che l'intellettuale sia tenuto a impegnarsi nella vita pubblica per fornire il proprio servizio alla comunità; nel caso degli studi geopolitici quest'impegno si concretizzerebbe nell'attività di consulenza ai governi in tema di politica estera e interessi nazionali.
A monte di questa contrapposizione ci sono modi di vedere il mondo fortemente differenti che rendono difficile tentare soluzioni di compromesso. Che si sposi l'una o l'altra delle posizioni in campo, rimane la convinzione che la geopolitica non possa non interrogarsi sul proprio rapporto con il potere. Se la geopolitica sarà maggiormente "critica", non rischia di rinchiudersi all'interno di circoli intellettuali lontani dalla realtà? Oppure, se fiancheggia l'operato governativo, riuscirà a dare sfogo alla libera creatività, come proprio ad ogni autentico contributo culturale?

Research paper thumbnail of La dimensione geografica della politica internazionale

secondo incontro del ciclo organizzato in collaborazione con Limes – Rivista Italiana di Geopolit... more secondo incontro del ciclo organizzato in collaborazione con
Limes – Rivista Italiana di Geopolitica “Nuovi orizzonti del pensiero geografico: la geopolitica oggi. Discussione a partire dal documentario
‘Cos’è geopolitica’ di Edoardo Boria”
interventi di:
LUCIO CARACCIOLO, Limes. Rivista Italiana di Geopolitica
LUCA SCUCCIMARRA, Sapienza – Università di Roma
SILVIA SINISCALCHI, Università di Salerno
ROSARIO SOMMELLA, Università di Napoli “L’Orientale”
Modera
DANIELE SCALEA, Sapienza – Università di Roma

L'agire umano avviene all'interno di una cornice geografica che non ne è mero ricettacolo ma entro una certa misura lo influenza o almeno ne restringe le possibilità? Oppure, la politica è frutto quasi esclusivo della volontà umana, ovvero informata dalla società e dall'economia ma in ogni caso per nulla costretta da vincoli ambientali e geografici? Il rapporto tra l'uomo e l'ambiente, tra la politica e la geografia, è da sempre terreno di scontro ideale tra deterministi, possibilisti e quanti non riconoscono alcun ruolo alla geografia. Tra chi considera l'uomo superiore (al punto da poter disporre liberamente dell'ambiente in cui vive) e chi invece lo subordina alla natura.
Oggi la critica postmodernista rigetta come semplicistici e meccanici i discorsi sull'influsso della geografia sulla politica, ritenendoli strumentali essi stessi a promuovere determinate politiche: la geografia diviene, dunque, un mezzo retorico degli attori politici. Altri, invece, rivendicando o meno la tradizione geopolitica, individuano un effettivo influire della geografia sulla politica: dove avvengono i fatti aiuterebbe a spiegare il perché sono avvenuti. Quanto vi è di geografico nella politica internazionale odierna e quanto di ideologico? Fino a che punto la geografia è un fattore delle dinamiche politiche al confronto con altri fattori quali l’economia, la tecnologia o il potere militare? Quanto contano sulla politica estera di uno Stato la sua posizione e i vicini che ha?

Research paper thumbnail of Dopo l’epoca delle ideologie quella dello spazio? La politica in un mondo più complesso

terzo incontro del ciclo organizzato in collaborazione con Limes – Rivista Italiana di Geopolitic... more terzo incontro del ciclo organizzato in collaborazione con Limes – Rivista Italiana di Geopolitica dal titolo “Nuovi orizzonti del pensiero geografico: la geopolitica oggi. Discussione a partire dal documentario ‘Cos’è geopolitica’ di Edoardo Boria”.
interventi di:
GERMANO DOTTORI, Limes – Rivista Italiana di Geopolitica
CARLO GALLI, Università di Bologna
FLORIANA GALLUCCIO, Università di Napoli “L’Orientale”
MATTEO MARCONI, Sapienza – Università di Roma
Modera FRANCO SALVATORI, Presidente emerito Società Geografica Italiana

La caduta del muro di Berlino non si è limitata a produrre uno stravolgimento nelle relazioni internazionali, nonostante i cambiamenti fondamentali negli attori principali e nel loro peso specifico. Sottilmente, ma al tempo stesso in maniera inesorabile, si è soprattutto prodotta una frattura nel modo di intendere il rapporto con le categorie fondamentali della politica. Dunque, non soltanto è venuto meno un mondo, ma prima ancora un modo di vederlo e interpretarlo. È entrato in crisi il vecchio mondo delle ideologie e la loro visione indifferente al fatto che la realtà politica si dipana entro un quadro spazio-territoriale e lo subisce.
La rinascita della geopolitica, forse non casualmente, è coincisa con l’evidenza che il mondo della politica era molto più complesso di quanto previsto dagli schemi fissi delle ideologie e dalla dittatura della ragione. Se nel vecchio mondo la politica si restringeva a un’opzione ideologica e all’equilibrio relativo tra le potenze, nel nuovo mondo del terzo millennio le certezze dottrinarie sono venute meno, mentre la politica non sembra più riducibile alla sola volontà degli attori di performare il mondo secondo le proprie intenzioni o ragioni.
Siamo dunque in una fase di passaggio oppure definitivamente entrati in una nuova era in cui lo spazio rappresenta una modalità attraverso la quale i soggetti politici leggono la realtà e ispirano le proprie azioni? E sarebbe questa una modalità che rende le situazioni più comprensibili agli stessi analisti? Oppure si tratta solo di una moda passeggera, che indica nient’altro che l’incapacità dell’Occidente di produrre nuove grandi narrazioni?