Salvatore Monni | Roma Tre University, Rome, Italy (original) (raw)
Journal articles by Salvatore Monni
Economiaepolitica, 2024
The aim of this paper is to provide a preliminary analysis of data from the 2021 census, recently... more The aim of this paper is to provide a preliminary analysis of data from the 2021 census, recently published by Istat, and comparing it with the four previous censuses. Following the previous article, published on economiaepolitica, dedicated to education, employment, and gender differences, this time we focus our attention on demographic dynamics. Data refer to all the censuses since the establishment of the districts in Rome in 1977, allowing us to compare the socio-economic changes in the city over the past 40 years. This analysis offers insights into the trends that have characterized the city over almost half a century.
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Obiettivo del presente saggio è fornire una prima analisi dei dati del censimento 2021 da poco pubblicati dall’Istat confrontandoli con i quattro censimenti precedenti. Dopo il precedente articolo, pubblicato sempre su economiaepolitica, dedicato a istruzione, occupazione e differenze di genere, questa volta focalizziamo la nostra attenzione sulle dinamiche demografiche. Insieme ai nuovi dati del censimento 2021, presentiamo anche i dati dei censimenti 1981, 1991, 2001 e 2011 per le 155 zone urbanistiche di Roma. Si tratta di tutti i censimenti da quando nel 1977 sono state istituite le zone urbanistiche di Roma, che ci consentono di confrontare negli ultimi 40 anni i cambiamenti socioeconomici della città. Non più quindi solo una fotografia dell’esistente, ma uno sguardo alle tendenze che hanno caratterizzato la città in quasi mezzo secolo.
Sustainability, 2024
This paper aims to assess the proximity of urban services through the lens of the 15 min city con... more This paper aims to assess the proximity of urban services through the lens of the 15 min city concept, using the Municipality of Rome as a case study. The question of whether Rome qualifies as a 15 min city is explored by examining proximity in terms of the "intensity" of urban services accessible within a 15 min walking or cycling distance. A simple model, based on GIS techniques, is implemented to measure proximity to urban services at the neighbourhood level. Furthermore, the proximity levels in urban areas characterised by similar socioeconomic conditions, referred to as the "seven cities" of Rome, are analysed to identify potential inequalities. Our analysis shows that the dense and walkable Rome known by tourists is not the place most Romans live in.
Entrepreneurship and Sustainability Issues, 2024
According to the UN's Sustainable Development Agenda, to effectively achieve sustainable developm... more According to the UN's Sustainable Development Agenda, to effectively achieve sustainable development, strategies for building economic growth should also address social needs, including access to essential services. Sustainable integrated management of water resources for both primary use and energy production is crucial, especially in territories such as the Amazonian State of Pará, where a primary good like fresh water is also the main source of electricity. However, the territorial transformations occurring in Pará over installing new hydroelectric plants have jeopardised local development. This was mainly caused by the top-down approach underlying national strategic projects that have paid little attention to local needs, thus paving the way for detrimental conditions for implementing the UN's 2030 Agenda. This paper aims to analyse the relationship between a municipality's level of development and quality of life and the most relevant key determinants of sustainable development in Pará. To this end, we consider a spatial regression analysis, with particular attention devoted to the role of access to both energy and water. The presence of significant spillover effects implies that providing public services on a geographically broad basis could induce self-reinforcing benefits.
economiaepolitica, 2024
The aim of this paper is to provide a preliminary analysis of the data from the 2021 census recen... more The aim of this paper is to provide a preliminary analysis of the data from the 2021 census recently published by Istat and comparing it with the four previous censuses. For the first time, alongside the new data from the 2021 census, we also present the census data from 1981, 1991, 2001 and 2011 for the 155 Districts of Rome. The data refer to all the censuses since the created Districts of Rome in 1977, allowing us to compare the socioeconomic changes in the city over the last 40 years. This analysis offers insights into the trends that have characterized the city over almost half a century.
Obiettivo del presente saggio è fornire una prima analisi dei dati del censimento 2021 da poco pubblicati dall'Istat confrontandoli con i quattro censimenti precedenti. Per la prima volta, insieme ai nuovi dati del censimento 2021, presentiamo anche i dati dei censimenti 1981, 1991, 2001 e 2011 per le 155 zone urbanistiche di Roma. Si tratta di tutti i censimenti da quando nel 1977 sono state istituite le zone urbanistiche di Roma, che ci consentono di confrontare gli ultimi 40 anni dei cambiamenti socioeconomici della città. Non più quindi solo una fotografia dell'esistente, ma uno sguardo alle tendenze che hanno caratterizzato la città in quasi mezzo secolo. Con questo lavoro proponiamo una prima analisi dei dati del censimento 2021 da poco pubblicati dall'Istat [1] per sezione censuaria, dati che si aggiungono alle quattro precedenti osservazioni censuarie del 1981, 1991, 2002 e 2011, tornando così ai temi già oggetto delle nostre due prime pubblicazioni su economiaepolitica nel 2018: istruzione superiore ed occupazione [2] [3], e aggiungendo uno sguardo all'evoluzione delle differenze di genere. Il nuovo censimento permanente sostituisce quello tradizionale decennale e si basa sull'integrazione tra i dati di fonte amministrativa e quelli che vengono acquisiti attraverso le rilevazioni che ogni anno coinvolgono un campione rappresentativo di comuni e di famiglie. Per i comuni capoluogo delle Città metropolitane rimane possibile ricostruire gli indicatori relativi a demografia, istruzione, occupazione, composizione dei nuclei familiari e nazionalità anche per le aree sub comunali, come le zone urbanistiche di Roma. Per la prima volta, insieme ai nuovi dati del censimento 2021, presentiamo anche i dati dei censimenti 1981, 1991 e 2001 per le 155 zone urbanistiche di Roma, oltre ai dati del 2011 già presenti nelle nostre precedenti analisi [1]. Si tratta di tutti i censimenti da quando nel 1977 sono state istituite le zone urbanistiche di Roma *, che ci consentono di confrontare gli ultimi 40 anni dei cambiamenti socioeconomici della città. Non più quindi solo una fotografia dell'esistente, ma uno sguardo alle tendenze che hanno caratterizzato la città in quasi mezzo secolo.
economiaepolitica, 2023
In questo saggio affrontiamo il tema dei consumi energetici nelle 155 zone urbanistiche di Roma. ... more In questo saggio affrontiamo il tema dei consumi energetici nelle 155 zone urbanistiche di Roma. I consumi più elevati sono nella città ricca e nella città- campagna. I consumi più bassi sono invece nella città compatta (sia perché gli alloggi hanno mediamente dimensioni minori, sia perché l’edilizia di tipo intensivo riduce il fabbisogno energetico) e nella città del disagio. Il massimo risulta nelle ville dell’Appia Antica nord e di Grottarossa ovest mentre i consumi più bassi nelle zone popolari di Centocelle e Torpignattara. La fonte dei dati anno 2021 è Areti la Società di distribuzione dell’Acea e comprendono i consumi e le utenze sia domestiche che non, indipendentemente dal fornitore di energia con cui si è stipulato il contratto.
economiaepolitica, 2023
“A dystopian plan!” Migliaia di cittadini lo hanno gridato lo scorso 18 febbraio 2023 per le stra... more “A dystopian plan!” Migliaia di cittadini lo hanno gridato lo scorso 18 febbraio 2023 per le strade di Oxford, in Inghilterra, in una manifestazione contro il piano di mobilità proposto dal Consiglio Comunale che condivide l’idea di “città dei 15 minuti”. Ma cosa è davvero la città dei 15 minuti? Una distopia o piuttosto un modello di sviluppo urbano più eguale e sostenibile, volto a migliorare il benessere e la qualità della vita in ambito urbano? Insomma, realtà o leggenda?
Entrepreneurship and Sustainability Issues, 2023
Thanks to its enormous untapped water potential, Brazil provides its electricity matrix with more... more Thanks to its enormous untapped water potential, Brazil provides its electricity matrix with more than 60% hydroelectric power. This technology has had controversial impacts, which questioned its sustainability and stressed its likelihood to jeopardize the development of affected areas. We analyze here one of the main electricity producers: the state of Pará. By using a human development perspective, we integrate the Municipal Human Development Index (MHDI) with indicators of water and energy access through a principal components analysis. The comparison between the achievements of the municipalities affected and not affected by hydroelectric projects advocates policy makers to improve accesses in order to convey development, not just growth.
economiaepolitica, 2022
La vita nelle grandi metropoli è diventata sempre più difficile e frenetica. La complessità fisic... more La vita nelle grandi metropoli è diventata sempre più difficile e frenetica. La complessità fisica e funzionale dello spazio urbano, le distanze spesso enormi tra luoghi della residenza e luoghi del lavoro, dello studio, dello svago, e così via, incidono profondamente sulla nostra qualità della vita. In senno a questa semplice riflessione possiamo collocare la proposta di Carlos Moreno, professore all'Università Paris1 Panthéon-Sorbonne che, ispirato dall'academica e attivista americano-canadese Jane Jacobs, autrice del classico del 1961 The Death and Life of Great American Cities (Jacobs, 1961), ha elaborato l'idea della "ville du quart d'heure" la città dei 15 minuti. Cosa è esattamente la città dei 15 minuti? Riprendendo le parole di un recente scritto di Carlos Moreno, "la Città dei 15 minuti cavalca il concetto del "crono-urbanismo", che contrappone il livello di qualità della vita al tempo speso ogni giorno negli spostamenti, specie quelli con l'automobile" (Moreno, C. et al., 2021). Questo concetto, che evoca un assetto urbano in cui i
Entrepreneurship and Sustainability Issues, 2022
We have carried out an empirical study of WBOs in Italy since 1985, describing the role of two ke... more We have carried out an empirical study of WBOs in Italy since 1985, describing the role of two key institutions-the legal framework and the cooperative associations. WBO operations were officially recognized in 1985 by the Italian policy-maker. The research has led to establishing a sample, wider than any previously done in Italy, resulting from the analysis of data collected by the Legacoop's Area Studi and provided by the main actors in the promotion and financing of WBOs (Cooperazione Finanza Impresa, COOPFOND, Federazione Trentina della Cooperazione) and the data published by Banca Etica and the Italian Network of Recovered Companies. This has led to being able to closely study the effectiveness and features of WBOs in Italy. We found that longer lifespans and higher rates of activity are associated with the membership of a cooperative association. The sectoral and geographic analysis confirms the c onclusions of previous studies, highlighting a clear concentration of WBOs in the Central and NorthEastern regions of Italy and in the manufacturing sector. The average lifespan of the cooperatives , as well as the survival rate, proves the positive economic and social impact of WBOs in times of crisis. The findings have implications that go beyond Italy. We conclude discussing the importance of an appropriate legal framework supporting WBOs and the importance of cooperative associations, including their financial branches.
Economia e Politica, 2022, 2022
Il 30 gennaio 2020 a Roma due turisti provenienti dalla Cina risultano positivi al virus SARS-CoV... more Il 30 gennaio 2020 a Roma due turisti provenienti dalla Cina risultano positivi al virus SARS-CoV-2: è l'inizio della pandemia anche in Italia. I primi vaccini saranno disponibili solo alla fine del 2020, i dati sono drammatici: l'ISTAT stima in Italia nel 2020 i decessi come conseguenza del virus pari a 75.891, l'ufficio statistico di Roma Capitale ne stima a Roma 1847. Viene dichiarato lo stato di emergenza che blocca il paese, e con l'eccezione delle attività essenziali l'economia si ferma. L'impatto sull'economia italiana e anche su quella romana è drammatico, come pure sul reddito dei romani: il PIL nazionale si è ridotto del-7,8% in termini nominali e-9% in termini reali. Per questo motivo i dati sul reddito, pur non sufficienti da soli a spiegare la complessità del fenomeno, assumono un'importanza particolare per meglio comprendere cosa è successo in quest'anno drammatico e imprevedibile che è stato il 2020.
Sustainability, 2022
This paper aims to highlight the role of solidarity funds in the development and support of natio... more This paper aims to highlight the role of solidarity funds in the development and support of national co-operative movements. Those are financial institutions specialized in supporting the start-up and growth of co-operatives. By adopting a case study approach, our analysis shows that solidarity funds emerged globally with similar objectives. Our international comparison focuses on Italy but includes France, the United Kingdom and Québec as a specific Canadian province with a French institutional environment. Despite their crucial importance, there is limited available research on this subject. To this end, our paper has policy implications; we need to consider establishing such institutions in countries where co-operatives are lagging behind as traditional financial institutions are often unable to finance co-operatives because of their property rights regime
Economia e Politica, 2022
Ma cosa è esattamente un'isola di calore urbana (Urban Heat Island, UHI) [1]? Si tratta della for... more Ma cosa è esattamente un'isola di calore urbana (Urban Heat Island, UHI) [1]? Si tratta della formazione di microclimi all'interno delle aree urbane in grado di generare l'aumento delle temperature rispetto alle zone rurali limitrofe. Questo incremento avviene con maggiore intensità in settori urbani più densamente edificati. L'isola di calore urbano è un fenomeno in
EconomiaePolitica, 2021
In this paper we present an empirical study on the perception of the cooperative firm among enter... more In this paper we present an empirical study on the perception of the cooperative firm among entertainment and performing arts workers. In particular, the study is based on workers belonging to associations established during the first pandemic emergency from Covid-19 in 2020. Our study reveals a perception of deterioration of the cooperative model. At the same time, the participants in our research demonstrate a confidence in the ideal cooperative firm and look with interest at new cooperatives in other working sectors. The data was collected through semi-structured interviews and focus groups with cooperative and non-cooperative associated workers.
EconomiaePolitica, 2021
Dopo aver mostrato nei nostri precedenti articoli su economiaepolitica l'esclusione sociale a Rom... more Dopo aver mostrato nei nostri precedenti articoli su economiaepolitica l'esclusione sociale a Roma, le disuguaglianze sociali tra le tre più popolose città metropolitane italiane: Roma, Milano e Napoli, l'esclusione sociale nelle case popolari a Roma,
Entrepreneurship and Sustainability Issues, 2021
The purpose of this contribution is to photograph and describe, with reasonable accuracy and begi... more The purpose of this contribution is to photograph and describe, with reasonable accuracy and beginning from the territorial, time and sectoral distribution, the Italian cooperative universe in all its main economic, size and qualitative variables. In the light of the economic crisis triggered by the present epidemic, the mapping work also takes on a further importance in outlining a perspective of analyses on the future impacts of the recession, on the resilience of the cooperative movement and on the role it will be able to play in counteracting the decline in industry and employment.
The Covid-19 pandemic amplified our dependence on the internet and, consequently, also the digita... more The Covid-19 pandemic amplified our dependence on the internet and, consequently, also the digital divide between those who were able in the recent months to easily organize their online activities (smart working or distance learning), those who have done this with difficulty, and those that were excluded because of the lack of digital skills, digital devices or an adequate internet connection. This paper focuses on the capacity of the internet connection in the metropolitan city of Rome, with a detailed look at each of its municipalities and neighborhoods.
Insights into Regional Development, 2020
The paper takes place in the research field of the European project “Cluster Development Med” (Ho... more The paper takes place in the research field of the European project “Cluster Development Med” (Horizon 2020) focusing on the innovation and technology in the sustainable development area. Authors suggest a comparative study, which allows selecting the most innovative clusters in Morocco and Italy, and making comparisons between and within them. The analysis defines the weaknesses and strengths in the both examined clusters and embrace three dimensions of cluster activity, so called, “Humain and Material Resources, Activities, Processes and strategies”. In this paper, we start by giving a global presentation of Moroccan clusters, their history and geolocation. As a first case of study, we focused on the “Maroc Numeric Cluster” (MNC) manely on its limitations and weaknesses. Thus, in the second case study, we present a cluster that is the beating heart of Italian excellence in the energy sector (Lombardy Energy Cleantech Cluster LE2C). The aim of this paper is to present the LE2C strengths and successful strategies in order to adapt them to the MNC cluster so that it can promote and accelerate again with a successfull proccess.
Development, 2019
This article investigates the evolution of social inclusion among indigenous peoples in Ecuador. ... more This article investigates the evolution of social inclusion among indigenous peoples in Ecuador. It highlights how some policies have deepened social problems like poverty and inequality and reviews the literature on social inclusion to define the reference framework of the investigation, also considering some qualitative aspects, like cultural and linguistic barriers that are crucial for the effectiveness of the policies and essential to understand the indigenous social system. The article compares the actual indigenous condition with the period prior to the Revolución Ciudadana to highlight if notable changes occurred in the quality of life of the Ecuadorian indigenous peoples.
Insights into Regional Development, 2019
In this study, the authors have investigated the determination of the most suitable legal form fo... more In this study, the authors have investigated the determination of the most suitable legal form for the development of the cluster management activities. In each particular case the developers of the cluster have to assess the objectives of the cluster, the principal aspects of the mutual partnership, the risks that could be provoked, and in accordance with the derived decisions. The choice of the cluster legal activity form depends on the objectives and on the branch in which the cluster is operating, on the number of the cluster participants, on the type of the activities of the cluster, on the openness or closeness to new members, type of the contributions of the partners and the other factors. The most reliable solution regarding the choice of the model of the functioning and management of the cluster has to be derived as well legal regulation of the legal form of the activity discussed. The advantages and disadvantages of two models of the cluster formation discussed. During experimental evaluation, the significance of criteria was determined and the expert evaluation on legal form for the 245 development of clusters activities was performed. Foundation and management of the clusters are determined firstly by the fact that in one case a new established legal person performs the functions of the cluster coordinator while in another case one of the cluster participants performs the functions and partners legal cooperation determined by Agreement on Partnership. Article analyses the multi-criteria decisions-making to establish the cluster with the certain type of juridical form of legal person or to develop cluster management activities by the Partnership Agreement. The recommendations presented by application of MCDM calculus methods with aspect of percentage.
Insights into Regional Development , 2019
The emergence of cluster policy around the world is inspired by the models of the Silicon Valley.... more The emergence of cluster policy around the world is inspired by the models of the Silicon Valley. Territorial and local development productive systems depend on the new integrated management models that are clusters. Morocco has adopted economic and industrial reforms aimed at accelerating the structural transformation of its production system by strengthening its territorial development model while adopting a cluster development policy through the National Pact for Industrial Emergence, but the performance of these clusters is questionable because they are in the genesis stage and must overcome social, managerial, financial and administrative obstacles and lack of public and private sector partnerships and insufficient innovative collaborative projects. This raises the question of measuring the dynamics and performance of a clusters and the problem of evaluating the economic development of a region. In this study, we intend to conduct review of Moroccan clusters and diagnose their performance in the context economic and industrial moving.
Economiaepolitica, 2024
The aim of this paper is to provide a preliminary analysis of data from the 2021 census, recently... more The aim of this paper is to provide a preliminary analysis of data from the 2021 census, recently published by Istat, and comparing it with the four previous censuses. Following the previous article, published on economiaepolitica, dedicated to education, employment, and gender differences, this time we focus our attention on demographic dynamics. Data refer to all the censuses since the establishment of the districts in Rome in 1977, allowing us to compare the socio-economic changes in the city over the past 40 years. This analysis offers insights into the trends that have characterized the city over almost half a century.
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Obiettivo del presente saggio è fornire una prima analisi dei dati del censimento 2021 da poco pubblicati dall’Istat confrontandoli con i quattro censimenti precedenti. Dopo il precedente articolo, pubblicato sempre su economiaepolitica, dedicato a istruzione, occupazione e differenze di genere, questa volta focalizziamo la nostra attenzione sulle dinamiche demografiche. Insieme ai nuovi dati del censimento 2021, presentiamo anche i dati dei censimenti 1981, 1991, 2001 e 2011 per le 155 zone urbanistiche di Roma. Si tratta di tutti i censimenti da quando nel 1977 sono state istituite le zone urbanistiche di Roma, che ci consentono di confrontare negli ultimi 40 anni i cambiamenti socioeconomici della città. Non più quindi solo una fotografia dell’esistente, ma uno sguardo alle tendenze che hanno caratterizzato la città in quasi mezzo secolo.
Sustainability, 2024
This paper aims to assess the proximity of urban services through the lens of the 15 min city con... more This paper aims to assess the proximity of urban services through the lens of the 15 min city concept, using the Municipality of Rome as a case study. The question of whether Rome qualifies as a 15 min city is explored by examining proximity in terms of the "intensity" of urban services accessible within a 15 min walking or cycling distance. A simple model, based on GIS techniques, is implemented to measure proximity to urban services at the neighbourhood level. Furthermore, the proximity levels in urban areas characterised by similar socioeconomic conditions, referred to as the "seven cities" of Rome, are analysed to identify potential inequalities. Our analysis shows that the dense and walkable Rome known by tourists is not the place most Romans live in.
Entrepreneurship and Sustainability Issues, 2024
According to the UN's Sustainable Development Agenda, to effectively achieve sustainable developm... more According to the UN's Sustainable Development Agenda, to effectively achieve sustainable development, strategies for building economic growth should also address social needs, including access to essential services. Sustainable integrated management of water resources for both primary use and energy production is crucial, especially in territories such as the Amazonian State of Pará, where a primary good like fresh water is also the main source of electricity. However, the territorial transformations occurring in Pará over installing new hydroelectric plants have jeopardised local development. This was mainly caused by the top-down approach underlying national strategic projects that have paid little attention to local needs, thus paving the way for detrimental conditions for implementing the UN's 2030 Agenda. This paper aims to analyse the relationship between a municipality's level of development and quality of life and the most relevant key determinants of sustainable development in Pará. To this end, we consider a spatial regression analysis, with particular attention devoted to the role of access to both energy and water. The presence of significant spillover effects implies that providing public services on a geographically broad basis could induce self-reinforcing benefits.
economiaepolitica, 2024
The aim of this paper is to provide a preliminary analysis of the data from the 2021 census recen... more The aim of this paper is to provide a preliminary analysis of the data from the 2021 census recently published by Istat and comparing it with the four previous censuses. For the first time, alongside the new data from the 2021 census, we also present the census data from 1981, 1991, 2001 and 2011 for the 155 Districts of Rome. The data refer to all the censuses since the created Districts of Rome in 1977, allowing us to compare the socioeconomic changes in the city over the last 40 years. This analysis offers insights into the trends that have characterized the city over almost half a century.
Obiettivo del presente saggio è fornire una prima analisi dei dati del censimento 2021 da poco pubblicati dall'Istat confrontandoli con i quattro censimenti precedenti. Per la prima volta, insieme ai nuovi dati del censimento 2021, presentiamo anche i dati dei censimenti 1981, 1991, 2001 e 2011 per le 155 zone urbanistiche di Roma. Si tratta di tutti i censimenti da quando nel 1977 sono state istituite le zone urbanistiche di Roma, che ci consentono di confrontare gli ultimi 40 anni dei cambiamenti socioeconomici della città. Non più quindi solo una fotografia dell'esistente, ma uno sguardo alle tendenze che hanno caratterizzato la città in quasi mezzo secolo. Con questo lavoro proponiamo una prima analisi dei dati del censimento 2021 da poco pubblicati dall'Istat [1] per sezione censuaria, dati che si aggiungono alle quattro precedenti osservazioni censuarie del 1981, 1991, 2002 e 2011, tornando così ai temi già oggetto delle nostre due prime pubblicazioni su economiaepolitica nel 2018: istruzione superiore ed occupazione [2] [3], e aggiungendo uno sguardo all'evoluzione delle differenze di genere. Il nuovo censimento permanente sostituisce quello tradizionale decennale e si basa sull'integrazione tra i dati di fonte amministrativa e quelli che vengono acquisiti attraverso le rilevazioni che ogni anno coinvolgono un campione rappresentativo di comuni e di famiglie. Per i comuni capoluogo delle Città metropolitane rimane possibile ricostruire gli indicatori relativi a demografia, istruzione, occupazione, composizione dei nuclei familiari e nazionalità anche per le aree sub comunali, come le zone urbanistiche di Roma. Per la prima volta, insieme ai nuovi dati del censimento 2021, presentiamo anche i dati dei censimenti 1981, 1991 e 2001 per le 155 zone urbanistiche di Roma, oltre ai dati del 2011 già presenti nelle nostre precedenti analisi [1]. Si tratta di tutti i censimenti da quando nel 1977 sono state istituite le zone urbanistiche di Roma *, che ci consentono di confrontare gli ultimi 40 anni dei cambiamenti socioeconomici della città. Non più quindi solo una fotografia dell'esistente, ma uno sguardo alle tendenze che hanno caratterizzato la città in quasi mezzo secolo.
economiaepolitica, 2023
In questo saggio affrontiamo il tema dei consumi energetici nelle 155 zone urbanistiche di Roma. ... more In questo saggio affrontiamo il tema dei consumi energetici nelle 155 zone urbanistiche di Roma. I consumi più elevati sono nella città ricca e nella città- campagna. I consumi più bassi sono invece nella città compatta (sia perché gli alloggi hanno mediamente dimensioni minori, sia perché l’edilizia di tipo intensivo riduce il fabbisogno energetico) e nella città del disagio. Il massimo risulta nelle ville dell’Appia Antica nord e di Grottarossa ovest mentre i consumi più bassi nelle zone popolari di Centocelle e Torpignattara. La fonte dei dati anno 2021 è Areti la Società di distribuzione dell’Acea e comprendono i consumi e le utenze sia domestiche che non, indipendentemente dal fornitore di energia con cui si è stipulato il contratto.
economiaepolitica, 2023
“A dystopian plan!” Migliaia di cittadini lo hanno gridato lo scorso 18 febbraio 2023 per le stra... more “A dystopian plan!” Migliaia di cittadini lo hanno gridato lo scorso 18 febbraio 2023 per le strade di Oxford, in Inghilterra, in una manifestazione contro il piano di mobilità proposto dal Consiglio Comunale che condivide l’idea di “città dei 15 minuti”. Ma cosa è davvero la città dei 15 minuti? Una distopia o piuttosto un modello di sviluppo urbano più eguale e sostenibile, volto a migliorare il benessere e la qualità della vita in ambito urbano? Insomma, realtà o leggenda?
Entrepreneurship and Sustainability Issues, 2023
Thanks to its enormous untapped water potential, Brazil provides its electricity matrix with more... more Thanks to its enormous untapped water potential, Brazil provides its electricity matrix with more than 60% hydroelectric power. This technology has had controversial impacts, which questioned its sustainability and stressed its likelihood to jeopardize the development of affected areas. We analyze here one of the main electricity producers: the state of Pará. By using a human development perspective, we integrate the Municipal Human Development Index (MHDI) with indicators of water and energy access through a principal components analysis. The comparison between the achievements of the municipalities affected and not affected by hydroelectric projects advocates policy makers to improve accesses in order to convey development, not just growth.
economiaepolitica, 2022
La vita nelle grandi metropoli è diventata sempre più difficile e frenetica. La complessità fisic... more La vita nelle grandi metropoli è diventata sempre più difficile e frenetica. La complessità fisica e funzionale dello spazio urbano, le distanze spesso enormi tra luoghi della residenza e luoghi del lavoro, dello studio, dello svago, e così via, incidono profondamente sulla nostra qualità della vita. In senno a questa semplice riflessione possiamo collocare la proposta di Carlos Moreno, professore all'Università Paris1 Panthéon-Sorbonne che, ispirato dall'academica e attivista americano-canadese Jane Jacobs, autrice del classico del 1961 The Death and Life of Great American Cities (Jacobs, 1961), ha elaborato l'idea della "ville du quart d'heure" la città dei 15 minuti. Cosa è esattamente la città dei 15 minuti? Riprendendo le parole di un recente scritto di Carlos Moreno, "la Città dei 15 minuti cavalca il concetto del "crono-urbanismo", che contrappone il livello di qualità della vita al tempo speso ogni giorno negli spostamenti, specie quelli con l'automobile" (Moreno, C. et al., 2021). Questo concetto, che evoca un assetto urbano in cui i
Entrepreneurship and Sustainability Issues, 2022
We have carried out an empirical study of WBOs in Italy since 1985, describing the role of two ke... more We have carried out an empirical study of WBOs in Italy since 1985, describing the role of two key institutions-the legal framework and the cooperative associations. WBO operations were officially recognized in 1985 by the Italian policy-maker. The research has led to establishing a sample, wider than any previously done in Italy, resulting from the analysis of data collected by the Legacoop's Area Studi and provided by the main actors in the promotion and financing of WBOs (Cooperazione Finanza Impresa, COOPFOND, Federazione Trentina della Cooperazione) and the data published by Banca Etica and the Italian Network of Recovered Companies. This has led to being able to closely study the effectiveness and features of WBOs in Italy. We found that longer lifespans and higher rates of activity are associated with the membership of a cooperative association. The sectoral and geographic analysis confirms the c onclusions of previous studies, highlighting a clear concentration of WBOs in the Central and NorthEastern regions of Italy and in the manufacturing sector. The average lifespan of the cooperatives , as well as the survival rate, proves the positive economic and social impact of WBOs in times of crisis. The findings have implications that go beyond Italy. We conclude discussing the importance of an appropriate legal framework supporting WBOs and the importance of cooperative associations, including their financial branches.
Economia e Politica, 2022, 2022
Il 30 gennaio 2020 a Roma due turisti provenienti dalla Cina risultano positivi al virus SARS-CoV... more Il 30 gennaio 2020 a Roma due turisti provenienti dalla Cina risultano positivi al virus SARS-CoV-2: è l'inizio della pandemia anche in Italia. I primi vaccini saranno disponibili solo alla fine del 2020, i dati sono drammatici: l'ISTAT stima in Italia nel 2020 i decessi come conseguenza del virus pari a 75.891, l'ufficio statistico di Roma Capitale ne stima a Roma 1847. Viene dichiarato lo stato di emergenza che blocca il paese, e con l'eccezione delle attività essenziali l'economia si ferma. L'impatto sull'economia italiana e anche su quella romana è drammatico, come pure sul reddito dei romani: il PIL nazionale si è ridotto del-7,8% in termini nominali e-9% in termini reali. Per questo motivo i dati sul reddito, pur non sufficienti da soli a spiegare la complessità del fenomeno, assumono un'importanza particolare per meglio comprendere cosa è successo in quest'anno drammatico e imprevedibile che è stato il 2020.
Sustainability, 2022
This paper aims to highlight the role of solidarity funds in the development and support of natio... more This paper aims to highlight the role of solidarity funds in the development and support of national co-operative movements. Those are financial institutions specialized in supporting the start-up and growth of co-operatives. By adopting a case study approach, our analysis shows that solidarity funds emerged globally with similar objectives. Our international comparison focuses on Italy but includes France, the United Kingdom and Québec as a specific Canadian province with a French institutional environment. Despite their crucial importance, there is limited available research on this subject. To this end, our paper has policy implications; we need to consider establishing such institutions in countries where co-operatives are lagging behind as traditional financial institutions are often unable to finance co-operatives because of their property rights regime
Economia e Politica, 2022
Ma cosa è esattamente un'isola di calore urbana (Urban Heat Island, UHI) [1]? Si tratta della for... more Ma cosa è esattamente un'isola di calore urbana (Urban Heat Island, UHI) [1]? Si tratta della formazione di microclimi all'interno delle aree urbane in grado di generare l'aumento delle temperature rispetto alle zone rurali limitrofe. Questo incremento avviene con maggiore intensità in settori urbani più densamente edificati. L'isola di calore urbano è un fenomeno in
EconomiaePolitica, 2021
In this paper we present an empirical study on the perception of the cooperative firm among enter... more In this paper we present an empirical study on the perception of the cooperative firm among entertainment and performing arts workers. In particular, the study is based on workers belonging to associations established during the first pandemic emergency from Covid-19 in 2020. Our study reveals a perception of deterioration of the cooperative model. At the same time, the participants in our research demonstrate a confidence in the ideal cooperative firm and look with interest at new cooperatives in other working sectors. The data was collected through semi-structured interviews and focus groups with cooperative and non-cooperative associated workers.
EconomiaePolitica, 2021
Dopo aver mostrato nei nostri precedenti articoli su economiaepolitica l'esclusione sociale a Rom... more Dopo aver mostrato nei nostri precedenti articoli su economiaepolitica l'esclusione sociale a Roma, le disuguaglianze sociali tra le tre più popolose città metropolitane italiane: Roma, Milano e Napoli, l'esclusione sociale nelle case popolari a Roma,
Entrepreneurship and Sustainability Issues, 2021
The purpose of this contribution is to photograph and describe, with reasonable accuracy and begi... more The purpose of this contribution is to photograph and describe, with reasonable accuracy and beginning from the territorial, time and sectoral distribution, the Italian cooperative universe in all its main economic, size and qualitative variables. In the light of the economic crisis triggered by the present epidemic, the mapping work also takes on a further importance in outlining a perspective of analyses on the future impacts of the recession, on the resilience of the cooperative movement and on the role it will be able to play in counteracting the decline in industry and employment.
The Covid-19 pandemic amplified our dependence on the internet and, consequently, also the digita... more The Covid-19 pandemic amplified our dependence on the internet and, consequently, also the digital divide between those who were able in the recent months to easily organize their online activities (smart working or distance learning), those who have done this with difficulty, and those that were excluded because of the lack of digital skills, digital devices or an adequate internet connection. This paper focuses on the capacity of the internet connection in the metropolitan city of Rome, with a detailed look at each of its municipalities and neighborhoods.
Insights into Regional Development, 2020
The paper takes place in the research field of the European project “Cluster Development Med” (Ho... more The paper takes place in the research field of the European project “Cluster Development Med” (Horizon 2020) focusing on the innovation and technology in the sustainable development area. Authors suggest a comparative study, which allows selecting the most innovative clusters in Morocco and Italy, and making comparisons between and within them. The analysis defines the weaknesses and strengths in the both examined clusters and embrace three dimensions of cluster activity, so called, “Humain and Material Resources, Activities, Processes and strategies”. In this paper, we start by giving a global presentation of Moroccan clusters, their history and geolocation. As a first case of study, we focused on the “Maroc Numeric Cluster” (MNC) manely on its limitations and weaknesses. Thus, in the second case study, we present a cluster that is the beating heart of Italian excellence in the energy sector (Lombardy Energy Cleantech Cluster LE2C). The aim of this paper is to present the LE2C strengths and successful strategies in order to adapt them to the MNC cluster so that it can promote and accelerate again with a successfull proccess.
Development, 2019
This article investigates the evolution of social inclusion among indigenous peoples in Ecuador. ... more This article investigates the evolution of social inclusion among indigenous peoples in Ecuador. It highlights how some policies have deepened social problems like poverty and inequality and reviews the literature on social inclusion to define the reference framework of the investigation, also considering some qualitative aspects, like cultural and linguistic barriers that are crucial for the effectiveness of the policies and essential to understand the indigenous social system. The article compares the actual indigenous condition with the period prior to the Revolución Ciudadana to highlight if notable changes occurred in the quality of life of the Ecuadorian indigenous peoples.
Insights into Regional Development, 2019
In this study, the authors have investigated the determination of the most suitable legal form fo... more In this study, the authors have investigated the determination of the most suitable legal form for the development of the cluster management activities. In each particular case the developers of the cluster have to assess the objectives of the cluster, the principal aspects of the mutual partnership, the risks that could be provoked, and in accordance with the derived decisions. The choice of the cluster legal activity form depends on the objectives and on the branch in which the cluster is operating, on the number of the cluster participants, on the type of the activities of the cluster, on the openness or closeness to new members, type of the contributions of the partners and the other factors. The most reliable solution regarding the choice of the model of the functioning and management of the cluster has to be derived as well legal regulation of the legal form of the activity discussed. The advantages and disadvantages of two models of the cluster formation discussed. During experimental evaluation, the significance of criteria was determined and the expert evaluation on legal form for the 245 development of clusters activities was performed. Foundation and management of the clusters are determined firstly by the fact that in one case a new established legal person performs the functions of the cluster coordinator while in another case one of the cluster participants performs the functions and partners legal cooperation determined by Agreement on Partnership. Article analyses the multi-criteria decisions-making to establish the cluster with the certain type of juridical form of legal person or to develop cluster management activities by the Partnership Agreement. The recommendations presented by application of MCDM calculus methods with aspect of percentage.
Insights into Regional Development , 2019
The emergence of cluster policy around the world is inspired by the models of the Silicon Valley.... more The emergence of cluster policy around the world is inspired by the models of the Silicon Valley. Territorial and local development productive systems depend on the new integrated management models that are clusters. Morocco has adopted economic and industrial reforms aimed at accelerating the structural transformation of its production system by strengthening its territorial development model while adopting a cluster development policy through the National Pact for Industrial Emergence, but the performance of these clusters is questionable because they are in the genesis stage and must overcome social, managerial, financial and administrative obstacles and lack of public and private sector partnerships and insufficient innovative collaborative projects. This raises the question of measuring the dynamics and performance of a clusters and the problem of evaluating the economic development of a region. In this study, we intend to conduct review of Moroccan clusters and diagnose their performance in the context economic and industrial moving.
QA/Rivista dell'Associazione Rossi Doria, 2/2013.
Cooperatives are increasingly being recognized as important contributors to inclusive, sustainabl... more Cooperatives are increasingly being recognized as important contributors to inclusive, sustainable and fair development. However, the cooperative movement faces a multitude of challenges, including the lack of access to credit. This book presents existing cases and new examples of the intersection between the cooperative economy and sustainability challenges.
Fondazione Charlemagne, periferiacapitale, #mapparoma., 2021
Fondazione Charlemagne, periferiacapitale, #mapparoma., 2021
Tutti i dati sono disponibili in formato aperto: www.mapparoma.info/contatti 7 Il riferimento è a... more Tutti i dati sono disponibili in formato aperto: www.mapparoma.info/contatti 7 Il riferimento è alle "sette Rome" (Lelo, Monni e Tomassi 2021): la città storica del centro turistico, la città ricca tra Roma nord, Eur e Appia Antica, la città compatta dei quartieri residenziali intensivi, la città del disagio di case popolari e borgate ex abusive, la città dell'automobile lungo il Gra, la città-campagna che comprende tutto ciò che resta dell'Agro romano, la città degli "invisibili" estesa su tutto il territorio comunale.
Donzelli Editore, 2021
«Sette città, sette Rome, un numero che torna come un destino. La città storica, colma di testimo... more «Sette città, sette Rome, un numero che torna come un destino. La città storica, colma di testimonianze artistiche, architettoniche e archeologiche; la città ricca, che unisce quartieri benestanti anche lontani fra loro; la città dell’automobile, disposta lungo i principali assi di viabilità di scorrimento veloce; la città-campagna, che si estende su ciò che resta dell’Agro romano; la città compatta, dei quartieri residenziali intensivi costruiti negli anni dell’espansione post-bellica; e infine la città del disagio, dove si trova gran parte dei complessi di case popolari circondati da periferici quartieri abusivi, e la più sfuggente, sebbene diffusa, città degli invisibili: due città in cui la pandemia ha mostrato la sua faccia più feroce».
Roma è una capitale con un modesto peso demografico, ma al suo interno racchiude un grande «caleidoscopio urbano»: può capitare che una strada divida mondi diversi per estetica, composizione sociale, qualità della vita. Questa diversità è frutto della sua impetuosa crescita negli ultimi 150 anni, una crescita che non poteva generare un territorio urbano omogeneo e uniforme: quella che continuiamo a chiamare Roma è divenuta ormai una grande area metropolitana, dalla costa del Tirreno fino ai primi rilievi appenninici, e al suo interno ha visto svilupparsi e prendere forma altre città. Sulla base di dati aggiornati – economici, urbanistici, demografici, e relativi a infrastrutture e servizi – gli autori proseguono il lavoro di ricerca e mappatura della capitale che ha preso avvio con Le mappe della disuguaglianza: una ricognizione accurata della realtà romana, che ha consentito di delineare sette «città nella città», con caratteristiche simili, per composizione dei nuclei familiari, livelli di istruzione, tipologie occupazionali, dotazioni urbane, preferenze politiche. Nelle 29 carte a colori le sette città emergono in tutta la loro evidenza, e accanto ad esse, in maniera pressoché analoga, la geografia delle imprese, che si dispongono nel tessuto urbano seguendo una specifica frammentazione, a seconda del settore di interesse, e quella linea centrifuga che da tempo contraddistingue la crescita della capitale. Una capitale delle disuguaglianze, perché le sette città mappate nel libro non fanno che portare alla luce in maniera ancora più marcata una realtà fatta di disparità economiche e sociali fortissime, sulle quali la pandemia ha inciso pesantemente, esasperando il disagio delle aree più fragili: non è un caso che il virus si diffonda maggiormente nelle zone popolari del quadrante est della città, intorno e soprattutto fuori dal Gra, dove i residenti crescono e le difficoltà socio-economiche sono maggiori, o che l’impatto più devastante sia quello sulla «città degli invisibili», a causa delle difficili condizioni igieniche, della mancanza di spazi adeguati al distanziamento, di tipologie occupazionali spesso manuali e poco adatte al lavoro agile, della necessità di muoversi col trasporto pubblico. Una vera e propria radiografia della capitale è quella proposta nel volume, che offre utili strumenti di lavoro nella prospettiva di introdurre un cambio di rotta di fronte ai tanti cambiamenti in corso e a una crisi, quella che ha investito da tempo la città, che va ben oltre le dinamiche economiche, e sempre di più somiglia a una crisi identitaria.
Fondazione Charlemagne, periferiacapitale, #mapparoma., 2020, 2020
Le disuguaglianze socioeconomiche nelle grandi città rappresentano da sempre una questione centra... more Le disuguaglianze socioeconomiche nelle grandi città rappresentano da sempre una questione centrale nella programmazione delle politiche urbane. Il presente lavoro si concentra su tre quartieri di Roma che per motivi diversi sono spesso al centro dell’attenzione dei media: Corviale, Ostia Nord e San Basilio. Si tratta di tre zone urbanistiche con una grande presenza di case popolari, dove il disagio socioeconomico è intenso e duraturo nel corso delle generazioni.
Donzelli, 2019
Quando si parla di Roma – come esempio per antonomasia di una realtà urbana com- plessa e stratif... more Quando si parla di Roma – come esempio per antonomasia di una realtà urbana com- plessa e stratificata, sintesi del difficile cammi- no delle metropoli in Europa e nel mondo – spesso si cade nella trappola dei luoghi comu- ni, della visione stantia di una città che non c’è più, dell’inconsapevolezza di come cambiano i cittadini e dove si spostano. Oggi, nell’era della connettività universale, una volta che ci si è allontanati dai percorsi più battuti, a Ro- ma si può avere la sensazione di fare un salto nel buio e, un po’ come accadeva ai navigatori del XV secolo (loro sì, per colpa di mappe inesatte), di imbattersi in nuove terre, piene di problemi ma anche di potenzialità.
Il volume – costruito come un percorso che si snoda attraverso una dettagliata serie di mappe a colori – traccia una geografia delle di- suguaglianze tra i quartieri della capitale in un confronto inedito e prezioso con le altre tre principali città metropolitane italiane: Milano, Napoli e Torino. Gli autori, mossi da un gran- de rigore scientifico e da una forte passione ci- vile, ci restituiscono la complessità sociale e spaziale della capitale, mostrandone le tante sfaccettature e le disuguaglianze che la attra- versano. Una complessità con cui occorre fa- re i conti e da cui ripartire. Come osserva Walter Tocci nel denso saggio a chiusura del volume, Roma offre di sé facce mutevoli, co- me un caleidoscopio, «dando la percezione dell’inesorabile disorganicità, ma anche del- l’immagine stupefacente. Eppure, alle cangian- ti visioni di Roma sono legate le speranze per la sua rinascita».
La Fondazione Giangiacomo Feltrinelli è uno dei maggiori centri europei di documentazione e di ri... more La Fondazione Giangiacomo Feltrinelli è uno dei maggiori centri europei di documentazione e di ricerca nell'ambito delle discipline storiche e delle scienze politiche, economiche e sociali. Possiede un ricchissimo patrimonio di libri, periodici e manoscritti che riguardano la storia nazionale e internazionale dall'Età moderna a oggi.
Da un lato ci sono 1.300 milioni di persone che aspirano a vivere nel benessere a ogni costo; dal... more Da un lato ci sono 1.300 milioni di persone che aspirano a vivere nel benessere a ogni costo; dall’altro 300 milioni circa che quel benessere non hanno intenzione di perderlo. Non è più questione di ideologie, la posta sul piatto è molto più basilare: materie prime, petrolio, mercati, tecnologia. In una parola, la sopravvivenza e un nuovo equilibrio di potere. La battaglia tra Stati Uniti e Cina per il controllo globale è appena cominciata. Nessuna mossa è esclusa. «In Zambia i cinesi stanno costruendo una ferrovia di 1.800 chilometri. In Sudan la diga di Merowe sul Nilo, un progetto da 1,8 miliardi di dollari. In Etiopia la maggiore diga del continente, in Nigeria lanceranno il primo satellite per le telecomunicazioni, in Uganda stanno introducendo nuovi farmaci antimalaria e in Tanzania farmaci antiretrovirali contro l’AIDS, in Kenya la radio di Stato cinese ha aperto una stazione che trasmette programmi per 19 ore al giorno.» Dall’Africa al Pacifico, Alessandro Spaventa e Salvatore Monni collezionano storie di vita e di affari, spionaggio e impresa, satelliti e petrolio, per spiegare perché le relazioni Usa-Cina sono oggi a un delicato punto di svolta, fra la crisi globale e il nuovo corso della politica americana. «La Cina sarà anche solo un ‘competitor’ e non un nemico, come ha sostenuto Obama, ma sta tirando fuori i denti per prepararsi ad affrontare a viso aperto la maggiore potenza del mondo. L’aquila è in difficoltà, si dibatte. Il drago, uscito dalla tana, è pronto a mordere.»
Núcleo de Meio Ambiente, Universidade Federal do Pará.
Roma Tre-Press., 2020
Il presente volume nasce con l’ambizioso obiettivo di comprendere come e perché l’impresa coopera... more Il presente volume nasce con l’ambizioso obiettivo di comprendere come e perché l’impresa cooperativa costituisca uno strumento valido per la costruzione e la gestione condivisa dei beni comuni. Per raggiungere questo obiettivo, al volume hanno contribuito diciannove autori tra accademici e cooperatori. Il libro è composto da tre sezioni: ‘identità, valori ed obiettivi’, ‘buone pratiche e nuovi orizzonti cooperativi’ e ‘startup cooperative’. Come nel caso del ‘The Co-operator’ di King, che creò una guida pratica e teorica per i cooperatori del futuro, il volume aspira a riaprire un dialogo tra gli accademici, impegnati nello studio dell’impresa cooperativa, ed i cooperatori. Un dialogo all’insegna del bene comune.
Il Mulino, 2019
Questo libro si rivolge sia agli esperti di cooperazione, sia ai neofiti. Agli uni propone spunti... more Questo libro si rivolge sia agli esperti di cooperazione, sia ai neofiti. Agli uni propone spunti di riflessione affiancando parole chiave inusuali ai tradizionali temi del settore, agli altri offre uno strumento snello per avvicinarsi al variegato e vasto mondo delle imprese cooperative. Gli uni e gli altri, leggendo questa raccolta di brevi saggi organizzati dalla A alla Z, potranno riflettere sulle sfide che attendono questa
istituzione e sulle parole chiave dell’impresa cooperativa del futuro. Le cooperative hanno una storia molto lunga alle spalle, eppure sono sempre presenti in quasi tutti i settori economici, in quasi tutti i paesi del mondo, avanzati e in via di sviluppo. Pur seguendo dei principi di funzionamento tanto semplici quanto rivoluzionari, competono con concorrenti statali o capitalisti nelle nostre economie di mercato. Seguendo i loro valori ispiratori, ma restando competitive, forniscono credito, lavoro, beni e servizi a centinaia di milioni di soci in ogni angolo del pianeta. Con i suoi 23 capitoli, il volume è anche un sussidio per aspiranti imprenditori che stanno cercando un modo alternativo per produrre beni e servizi per la propria comunità, che sognano un mercato diverso, un’impresa diversa, un modo diverso di lavorare insieme: una rivoluzione di idee, di governance e di regole che dovrebbe
essere abbracciata da tutti coloro che aspirano a costruire un nuovo paradigma di sviluppo.
Questo volume è strutturato in due parti nelle quali confluiscono contributi scritti da autori co... more Questo volume è strutturato in due parti nelle quali confluiscono contributi scritti da autori con un background differente e una diversa prospettiva disciplinare. I primi tre capitoli presentano l’esperienza trentennale dei workers’ buyout in Italia, aziende in crisi o in fallimento che vengono acquistate dai lavoratori e si trasformano in imprese cooperative. A supporto, dati quantitativi sull’evoluzione complessiva del fenomeno con un focus sul caso studio Fenix Pharma. Nella seconda parte del volume si affrontano due tematiche che rientrano nell’ambito del filone di studi sulla Corporate Governance e i sistemi di controllo. La prima affronta il tema delle nuove norme in materia di remuneration policies alla luce dell’applicazione della ‘Direttiva 2013/36/UE (c.d. CRD IV). La seconda tematica attiene al Management Control System for Occupational Health and Safety Risk, sistema deputato alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori importante per la prevenzione dei reati richiamati dall’art. 25-septies del D.Lgs. 231/2001.
The book is structured like a dictionary and as such presents 23 short contributions, each with a... more The book is structured like a dictionary and as such presents 23 short contributions, each with a different topic and an author’s profile and disciplinary perspective. All letters aim to show how diverse, rich and old is the co-operative sector worldwide. All letters discuss explicitly or not the ability of the co-operative sector to contribute to growth and development. Taken together, the letters provide a multidisciplinary explanation of how co-operatives contribute to our life, how they have been doing so for a long time, and, through reinvention, might still do so for years to come. All letters position the role of co-operatives with reference to traditional firms but do so in a critical rather than a polemical or utopian way.
Questo libro è strutturato come un dizionario e come tale presenta 23 brevi contributi, ciascuno con un diverso argomento, scritto da autori con un background differente e una diversa prospettiva disciplinare. Tutti i capitoli ambiscono a descrivere quanto sia antico, ricco e diverso il settore cooperativo a livello mondiale. Tutti i capitoli descrivono esplicitamente o meno il peso del settore cooperativo sulla crescita e lo sviluppo. Presi insieme, i capitoli offrono una spiegazione multidisciplinare del contributo offerto alle nostre vite dal settore cooperativo, illustrano come così è stato da molto tempo e come potrebbe essere ancora a lungo attraverso il reinventarsi del ruolo delle cooperative nella nostra società. Tutti i capitoli descrivono le cooperative con riferimento alle imprese tradizionali ma fanno ciò in maniera critica, piuttosto che retorica o polemica.
Università degli Studi Roma Tre), Michela Marchiori (Università degli Studi di Roma Tre), Salvato... more Università degli Studi Roma Tre), Michela Marchiori (Università degli Studi di Roma Tre), Salvatore Monni (Università degli Studi Roma Tre), Lorena Mosnja-Skare (Juraj Dobrila University of Pula), Mauro Paoloni (Università degli Studi Roma Tre), Paola Paoloni (UniCusano), Guido Paolucci (Università Politecnico delle Marche), Valerio Pieri (Università degli Studi Roma Tre), Sabrina Pucci (Università degli Studi Roma Tre), Carlo Regoliosi (Università degli Studi Roma Tre), Marco Tutino (Università degli Studi Roma Tre), Tiziano Onesti (Università degli Studi Roma Tre).
Il volume propone, con riferimento all'insieme della provincia di Roma, un'elaborazione di sintes... more Il volume propone, con riferimento all'insieme della provincia di Roma, un'elaborazione di sintesi sul tema imprese e territorio, analizzato in una prospettiva dinamica, per il periodo 2005-2010, e con una chiave di lettura e di rappresentazione dei fenomeni basata largamente sull'analisi territoriale e sulla cartografia. Pur nella dimensione necessariamente nazionale e «globale» che viene ad assumere il sistema economico di una grande area metropolitana, quale quella che corrisponde a gran parte del territorio e della popolazione della provincia di Roma, merita di essere approfondito il nesso ineludibile che esiste tra dinamiche imprenditoriali, contesti ambientali e territoriali, dotazioni infrastrutturali, aspetti istituzionali, demografici e socioeconomici legati ad una specifica realtà territoriale ed alle relative evoluzioni nel corso del tempo. Oggi le moderne tecnologie informatiche offrono nuovi strumenti di studio in grado di valorizzare approcci e metodologie multidisciplinari che tengono conto della dimensione spazio-temporale dei fenomeni. Nonostante la crescente disponibilità di dati di matrice geografica e di software in grado di gestirli, le applicazioni che fanno uso di tali strumenti sono ancora limitate. La presente ricerca offre un contributo in questa prospettiva. a cura di salvatore monni Alessia Naccarato Giovanni scarano con il contributo 9 788883 681462
Núcleo de Meio Ambiente, Universidade Federal do Pará: 53-66., 2021
Núcleo de Meio Ambiente, Universidade Federal do Pará, 2021
Núcleo de Meio Ambiente, Universidade Federal do Pará: , 2021
Monni S. ” Le impari opportunità” in Carlo Cellamare e Riccardo Troisi ” Trasformare i territori e fare comune a Roma” Roma: 14-19., 2020
Berranger, C. Monni S, Realini, A. (2020), Cooperative Bene comune, in Rome: Roma Tre-Press: 67-91., 2020
Il capitolo, a cura di Andrea Cori, Mattia Granata, Keti Lelo e Salvatore Monni, è il frutto di u... more Il capitolo, a cura di Andrea Cori, Mattia Granata, Keti Lelo e Salvatore Monni, è il frutto di una collaborazione, già avviata da tempo, tra l’Università degli Studi Roma Tre e l’Area Studi di Legacoop Nazionale. Il capitolo offre un quadro concettuale ed una mappatura delle imprese coo- perative in Italia. L’obiettivo del capitolo è quindi fotografare e descrivere la distribuzione territoriale, temporale e settoriale, dell’universo cooperativo italiano nelle sue principali variabili economico-dimensionali e qualitative. Ulteriore scopo del capitolo è fornire una prospettiva di analisi sugli effetti futuri della recessione, sulla resilienza del movimento cooperativo e sul ruolo che esso sarà in grado di svolgere nell’azione di contrasto al declino industriale e occupazionale
Roma: accorciare le distanze. La lezione del sindaco Petroselli , 2020
Energy transformation towards sustainability, 2019
Social responsibility and social marketing are powerful sources for transforming energy productio... more Social responsibility and social marketing are powerful sources for transforming energy production and its use toward sustainability. This is particularly important as irresponsible energy production and consumption by businesses and private households is leading to degradation of the ecosystem and irreversible climate change. The chapter presents conceptual and methodological insights into the complementarity of energy business social responsibility and social marketing. Specifically, it analyzes what the role of social responsibility is in transforming the supply side energy management; as for the demand side, a social marketing framework to promote sustainable energy use is presented. This academic discourse provides a comprehensive picture of these two practically interlinked but theoretically separated topics.
Energy transformation towards sustainability, 2019
Legal Amazon has one of the richest concentrations of natural resources in Brazil. It is composed... more Legal Amazon has one of the richest concentrations of natural resources in Brazil. It is composed of nine Brazilian states, among which Pará stands out both for its considerable territorial dimension and undisputed economic potential. Its potential has boosted the country's growth through the implementation of national programs of sectoral interest, given that the main sectors explored in the state of Pará have always been and continue to be the mining and water sectors, which are structurally interconnected. The objective of this chapter is to explore the positive synergies that the implementation of these programs have brought to national growth, as well as to understand how the characteristics of investors, the purpose of investments, and the way in which they are carried out have led to significant negative trade-offs for regional and local development.
Istituto Cattaneo, 2019
Le elezioni europee del 26 maggio hanno segnato in tutta Italia il gran-de successo della Lega, e... more Le elezioni europee del 26 maggio hanno segnato in tutta Italia il gran-de successo della Lega, e anche Roma non ha fatto eccezione, dando al partito di Salvini percentuali persino superiori al 40% nei quartieri esterni al Grande raccordo anulare (Gra). C'è stato quindi uno sposta-mento di voti dal M5s (e anche dal resto del centrodestra) verso la Lega, con una contemporanea ripresa del Partito democratico senza, tuttavia, un riequilibrio del suo consenso tra fasce urbane centrali e periferiche. La geografia politica romana è in parte cambiata di nuovo rispetto ai precedenti appuntamenti elettorali, e come per le elezioni politiche e regionali oltre alle mappe del voto mostreremo anche altre figure per approfondire l'analisi mettendo in luce le differenze tra fasce urbane. I votanti sono stati 1.125.858, per un'affluenza del 49%; un dato bassis-simo e inferiore non solo al 2018 ma anche a tutte le elezioni europee precedenti: per la prima volta (a parte un paio di ballottaggi) meno della metà degli elettori romani si è recata ai seggi. Considerando ipotetiche coalizioni «larghe» e tutte da verificare sia per il centrosinistra (con Pd, +Europa, Sinistra e Verdi) che per il cen-trodestra (con Lega, FdI e Forza Italia), la prima sarebbe maggioritaria solo nelle zone centrali e nella periferia storica (rispettivamente 52% e 44%), mentre la seconda prevarrebbe nel resto della città (periferia anulare 42%, Ostia 40,5% e periferia esterna al Gra 47%), ma sarebbe-ro praticamente alla pari nella media romana (circa 40% per entrambe) (vedi figura 2.9.1).
Il Mulino, 2019
Il Mulino, 2019
Nel territorio di Roma Capitale le disuguaglianze socio-economiche e gli indicatori di sviluppo u... more Nel territorio di Roma Capitale le disuguaglianze socio-economiche e gli indicatori di sviluppo umano mostrano una forte connotazione territoriale, essendo concentrati geograficamente e sensibili al variare della distanza dal centro della città . Le analisi di MappaRoma per zona urbanistica 1 evidenziano i molti indicatori sottostanti ai grandi cambiamenti demografici, sociali ed economici che hanno interessato Roma negli ultimi anni, insieme e spesso a causa dell'espansione edilizia.
La letteratura sulla storia del movimento cooperativo fa risalire al 1844 l'anno di nascita della... more La letteratura sulla storia del movimento cooperativo fa risalire al 1844 l'anno di nascita della prima cooperativa di consumo di beni di prima necessità a Rochdale, nei pressi di Manchester . La Cooperativa di Rochdale, a differenza di altre esperienze precedenti, deve il suo successo all'idea di fidelizzare i soci attraverso il meccanismo della ripartizione degli utili in proporzione agli acquisti, ossia al numero delle operazioni effettuate con la cooperativa Memorie Cooperative, 2014). L'idea semplice quanto rivoluzionaria (Hansmann, 1996) resta tuttora alla base del successo del movimento cooperativo: ad esempio, la produzione diretta dei beni per la vendita e la raccolta di depositi da parte dei soci quale strumento di capitalizzazione della società . Qualche anno più tardi, nel luglio 1849, si assiste alla nascita della prima cooperativa in Italia: la Società Operaia e Cooperativa di Consumo (Scalera, 2011). Oltre a fornire sussidi ordinari, la cooperativa ha svolto una serie di attività utili per soddisfare i bisogni essenziali dei soci tra cui le scuole serali, un magazzino sociale e una panetteria (Gera, Robotti, 1989).
In Italia, così come in buona parte dell'Europa e dell'America, il workers' buyout (WBO) si reali... more In Italia, così come in buona parte dell'Europa e dell'America, il workers' buyout (WBO) si realizza attraverso la forma cooperativa per ragioni di varia natura. Innanzitutto, l'impresa cooperativa pone le persone al centro del modello d'impresa e le antepone al profitto . L'elemento distintivo delle imprese cooperative, come ricordato da molti autori , rispetto a tutti gli altri modelli di impresa, risiede nello scopo economico perseguito: la mutualità. Infatti, la mutualità distingue l'impresa cooperativa da tutte le altre forme d'impresa che devono, per loro natura, conseguire e ripartire gli utili patrimoniali derivanti dall'esercizio dell'attività economica . Le imprese cooperative svolgono la loro attività prevalentemente per i propri soci (art. 2512 c.c.) e a condizioni di favore rispetto a quelle praticate sul mercato grazie all'eliminazione, nel processo di produzione e distribuzione, dell'intermediazione di altre figure imprenditoriali. Queste nozioni e principi trovano riscontro all'interno della Costituzione italiana negli artt. 45 e 46. Il primo articolo, oltre a riconoscere la funzione sociale delle cooperative, promuove «l'incremento [della cooperazione] con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità». L'art. 46 sottolinea poi l'importanza della partecipazione democratica nelle imprese e dichiara che «ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro e in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende» (Costituzione della Repubblica Italiana, 1948).
Climate change and sustainability targets are key issues within the global development strategy. ... more Climate change and sustainability targets are key issues within the global development strategy. Emerging economies are perceived to have the greatest pollutant potential and the highest likelihood to shift from a dirty to a clean development paradigm. Renewable energies are increasingly considered as first best solution to combine development achievements while preserving the ecosystem services. The case of the Brazilian Amazon allows reflecting on potential benefits and controversial issues arising when a large deployment of hydro power as a renewable energy source is planned. While hydro is a main alternative to carbon source, the negative impacts on biodiversity, deforestation, water quality and supply, and social inequality – especially for indigenous populations – should be necessarily considered within an effective sustainable oriented development plan. The negative effects are related to different stages of the production process, from the dams building to the water pollution. The analysis will focus on two of the most important and criticized hydroelectric project in the Amazon Region: Tucuruí and Belo Monte. The former dates back in the seventies, at the age of the military dictatorship. The latter, initiated during a democratic period, has just been finished. Despite the big-time frame dividing these two projects, several controversial aspects (e.g. stakeholder engagement and environmental conservation) didn’t change. To evaluate the two projects a simplified CBA analysis has been carried out. The realized comparison pointed out both positive and negative aspects of the plants, urging for possible fairer alternatives for following hydropower plants in the Amazon. Furthermore, the analysis tried to give a prospective view of the expected development North Region of Brazil especially due to the improvement of the energy sector. The present contribution is aimed to set an analytical framework in order to capture potential benefits and costs related to hydro power exploitation in a cradle to the grave approach, to better inform policy makers in their investment decisions.
SEEDS is an interuniversity research centre. It develops research and higher education projects i... more SEEDS is an interuniversity research centre. It develops research and higher education projects in the fields of ecological and environmental economics, with a special focus on the role of policy and innovation. Main fields of action are environmental policy, economics of innovation, energy economics and policy, economic evaluation by stated preference techniques, waste management and policy, climate change and development.
SEEDS Working paper 28/2014, October. , 2014
The aim of this work is to evaluate the economic stability of the choices made by the Government ... more The aim of this work is to evaluate the economic stability of the choices made by the Government of Ecuador regarding the management of natural resources in the context of the Revolucion Ciudadana designed to create a society based on Buen Vivir. The choice of an intensification of the mining sector not only shows a change in the government’s perspective (from Sumak Kawsay to sustainable development), but also requires an analysis that highlights the possible risks outlined in the recent theory defined as the Resource Curse Hypothesis. Indeed, in this work, the structural conditions, which the reference theoretical framework suggests are essential to avoiding the Resource Curse Hypothesis, will be analysed in order to assess the economic effectiveness of the change of perspective implemented in the Revolucion
Ciudadana.
Working paper n. 172, 2013
Abstract GDP as an indicator is relatively recent. It was introduced seventy years ago and like m... more Abstract GDP as an indicator is relatively recent. It was introduced seventy years ago and like many other institutions it is an issue of the historical period in which it was created in the years between the Great Depression and World War II. The adoption of the GDP as an indicator is not a neutral choice, but rather the logical consequence of a well-defined theoretical paradigm in which GDP appears the essential tool apt to promote well-being and development.
Working paper n. 84, Department of Economics, Roma Tre University, January. , 2008
Working Paper n°84, 2008 -I "Working Papers" del Dipartimento di Economia svolgono la funzione di... more Working Paper n°84, 2008 -I "Working Papers" del Dipartimento di Economia svolgono la funzione di divulgare tempestivamente, in forma definitiva o provvisoria, i risultati di ricerche scientifiche originali. La loro pubblicazione è soggetta all'approvazione del Comitato Scientifico.
Working paper CREI n.3, Roma Tre University, January., 2007
Sin dalla prima metà degni anni '90 le imprese venete hanno progressivamente internazionalizzato ... more Sin dalla prima metà degni anni '90 le imprese venete hanno progressivamente internazionalizzato il proprio processo produttivo. Dopo aver descritto le caratteristiche di tale fenomeno nel paper analizziamo le condizioni per le quali tale processo potrebbe portare nel medio termine alla dissoluzione del distretto di origine e allo sviluppo di un distretto industriale nell'area di destinazione. A tale proposito viene analizzato il caso del distretto di Montebelluna. Concludiamo suggerendo l'adozione di misure che possano rafforzare i possibili effetti positivi del processo di internazionalizzazione e contrastare quelli negativi.
Working paper n. 69, Department of Economics, Roma Tre University, December. , Dec 2006
- All citizens have equal social dignity and are equal before the law, without distinction of se... more 1) All citizens have equal social dignity and are equal before the law, without distinction of sex, race, language, religion, political opinion, personal and social conditions.
Nota di lavoro 35.2006 della Fondazione Eni Enrico Matteo (FEEM), March. , 2006
Over the last few years, environmental issues have entered into policy design, particularly deve... more Over the last few years, environmental issues have entered into policy design,
particularly development and growth policies. Natural resources are considered
necessary production inputs and environmental quality is considered a welfare
determinant. The integration of environmental issues into economic growth and
development theories and empirics is currently widely analyzed in the literature. The
effects of natural resources endowment on economic growth are mainly analyzed
through the so-called Resource Curse Hypothesis (RCH) whereas the effects of
economic growth on environmental quality are part of the Environmental Kuznets
Curve (EKC). Furthermore, recent contributions on RCH and EKC have shown the
important role of institutions and human development dimensions in building a sustainable development path. In this paper, we attempt to analyze the causal relationships between economic growth, human development and sustainability
combining the RCH and EKC models and adopting a human development perspective.
Working paper n. 62, Department of Economics, Roma Tre University, February. , 2006
Over the last few years, environmental issues have entered into policy design, particularly devel... more Over the last few years, environmental issues have entered into policy design, particularly development and growth policies. Natural resources are considered necessary production inputs and environmental quality is considered a welfare determinant. The integration of environmental issues into economic growth and development theories and empirics is currently widely analyzed in the literature. The effects of natural resources endowment on economic growth are mainly analyzed through the so-called Resource Curse Hypothesis (RCH) whereas the effects of economic growth on environmental quality are part of the Environmental Kuznets Curve (EKC). Furthermore, recent contributions on RCH and EKC have shown the important role of institutions and human development dimensions in building a sustainable development path. In this paper, we attempt to analyze the causal relationships between economic growth, human development and sustainability combining the RCH and EKC models and adopting a human development perspective.
Working paper n.41, Department of Economics, Roma Tre University, October., 2004
Working paper n.11, Department of Economics, Roma Tre University, July. , 1999
The aim of the paper is to try to understand if GDP convergence across the European Union also re... more The aim of the paper is to try to understand if GDP convergence across the European Union also reflects a convergence in terms of human development. We built a composite index, the RsHdi (Regional specific Human development index), to rank the single regions of Europe in terms of human development and then focused our attention on the existence of convergence in the period from 1991 to 1996 and a possible increase in the dispersion of the RsHdi across the European Union
QA/Rivista dell'Associazione Rossi Doria, n. 2, 2013., 2013
QA/Rivista dell'Associazione Rossi Doria n.4, 2012.
QA/Rivista dell'Associazione Rossi Doria, n. 3, 2011. , 2011
QA/Rivista dell'Associazione Rossi Doria, n. 3, 2009., 2009
Aris Accornero, Tiziano Treu (a cura di), La grande trasformazione nel settore elettrico. Le rela... more Aris Accornero, Tiziano Treu (a cura di), La grande trasformazione nel settore elettrico. Le relazioni industriali in Enel e nelle aziende locali , Franco Angeli, Milano, 2009. Il volume, curato da Aris Accornero e Tiziano Treu, analizza l'evoluzione delle relazioni industriali del settore elettrico dal 1987 al 2007 e si presenta come il seguito dell'analoga ricerca Le relazioni industriali all 'Enel (1989), che copriva il periodo 1963-1986. Allora il settore elettrico era l'Enel, mentre oggi l'exmonopolista, pur essendo dominante, opera in un contesto industriale plurale e progressivamente concorrenziale: il monopolista ha dovuto cedere capacità produttiva e non controlla più la rete di trasmissione; dal primo luglio 2007 tutti i clienti sono ormai liberi di scegliere il proprio fornitore di energia elettrica; ogni impresa elettrica può produrre o acquistare energia elettrica e rivenderla su tutto il territorio nazionale ai clienti finali, sia imprese che famiglie.
QA/Rivista dell'Associazione Rossi Doria, n. 2., 2009
QA/La Questione Agraria, n. 2 (with Valeria Costantini). , 2006
QA/La Questione Agraria, n. 1.
QA/La Questione Agraria, n. 4, 2003. , 2003
Las opiniones expresadas en esta publicación no reflejan necesariamente la opinión de la Comisión... more Las opiniones expresadas en esta publicación no reflejan necesariamente la opinión de la Comisión Europea.
Las opiniones expresadas en esta publicación no reflejan necesariamente la opinión de la Comisión... more Las opiniones expresadas en esta publicación no reflejan necesariamente la opinión de la Comisión Europea.
Las opiniones expresadas en esta publicación no reflejan necesariamente la opinión de la Comisión... more Las opiniones expresadas en esta publicación no reflejan necesariamente la opinión de la Comisión Europea.
Il Bo live Il giornale dell'Università di Padova. , 2021
Luoghi Comuni, 2019
Disuguaglianze metropolitane: Roma, Milano, Napoli e Torino a confronto In questo articolo intend... more Disuguaglianze metropolitane: Roma, Milano, Napoli e Torino a confronto In questo articolo intendiamo comparare le quattro più popolose città metropolitane italiane: Roma, Milano, Napoli e Torino. A questo fine, mettia-mo insieme le suddivisioni sub-comunali dei capoluoghi con gli altri comuni dell'hinterland: per Roma 155 zone urbanistiche e 120 comuni, per Milano 88 nuclei di identità locale e 133 comuni, per Napoli 30 quartieri e 91 co-muni, per Torino 94 zone statistiche e 314 comuni. I dati, di fonte censuaria e illustrati per le aree sub-comunali dei capoluoghi dal presidente dell'Istat nella sua audizione alla Commissione parlamentare sulle periferie, sono resi disponibili in formato aperto (open data) e liberamente riutilizzabili. Roma, Milano, Napoli e Torino, pur paragonabili in termini di popolazio-ne residente, non lo sono in termini di superficie, forma urbana e performance economica. Rappresentano infatti bene lo storico divario tra il Nord e il Sud del Paese. Un divario che in seguito alla crisi scoppiata sul finire del 2007 risulta addirittura aumentato in termini di crescita, occupazione e benessere. Le quattro città metropolitane hanno diverse dimensioni territoriali: Mi-lano e Napoli raggiungono insieme 274mila ettari, la metà dell'estensione di Roma (536mila ettari), mentre Torino è persino più grande poiché la sua
Eticaeconomia., 2018
La politica per la casa in Italia rappresenta da sempre un ambito residuale di intervento pubblic... more La politica per la casa in Italia rappresenta da sempre un ambito residuale di intervento pubblico, in termini di impegno amministrativo e di risorse finanziarie, peraltro con una forte frammentazione negli strumenti utilizzati. Il modello mediterraneo di housing, rispetto a quanto avviene in altri paesi con sistemi sociali più robusti, è caratterizzato da un'alta percentuale di abitazioni in proprietà, un mercato degli affitti ristretto e poco dinamico e una limitata quota di edilizia residenziale pubblica (ERP), con una certa tolleranza per le pratiche informali e abusive. Più recentemente, il protrarsi della crisi economico-finanziaria e il conseguente impatto sul reddito disponibile delle famiglie hanno accentuato l'incidenza dei costi relativi all'abitazione sulla spesa complessiva. Molte famiglie manifestano sintomi di disagio abitativo, che non interessa più solo le fasce più deboli della popolazione, ma si è esteso anche ai nuclei familiari che percepiscono stabilmente livelli di reddito che non rientrano nei limiti previsti per l'ERP, ma non sono in grado di accedere alla casa a condizioni di mercato.
Sbilanciamoci.info, 2018
A seguito dell'inchiesta Lava-jato il Brasile è caduto in una profonda crisi politico istituziona... more A seguito dell'inchiesta Lava-jato il Brasile è caduto in una profonda crisi politico istituzionale che, a partire dall'impeachment della presidente Dilma Rousseff dell'agosto 2016, ha condotto alla carica di presidente ad interim l'ex vice presidente Michel Temer fino a portare al recente arresto dell'ex presidente Ignacio Lula da Silva, il 7 aprile 2018. Nonostante la crisi, nel 2017 secondo l'Instituto Brasileiro de Geografia e Estatística (IBGE) il Paese ha registrato una crescita del +1%, positiva ma inferiore agli altri BRICS, eccezion fatta per il Sudafrica, più la riduzione del tasso di inflazione, l'aumento dei salari reali e dell'occupazione informale. Unica nota negativa, l'aumento della disoccupazione al 13%. Con la presidenza Temer le politiche mainstream (taglio alla 09/10/18, 23:19 Il rilancio insostenibile dell'economia brasiliana -Sbilanciamoci.info Pagina 2 di 7
Eticaeconomia, 2018
Molte trasformazioni sono avvenute a Roma negli ultimi due decenni, dopo la crisi della pubblica ... more Molte trasformazioni sono avvenute a Roma negli ultimi due decenni, dopo la crisi della pubblica amministrazione, delle partecipazioni pubbliche e della spesa pubblica, il motore tradizionale di crescita della città. È proprio per fronteggiare queste dinamiche che nel 1993 con la prima giunta Rutelli nasceva il cosiddetto "Modello Roma", cioè un processo di cambiamento strutturale basato sull'economia della conoscenza e orientato verso le nuove tecnologie, il turismo di massa, la finanza, i servizi avanzati, l'audiovisivo, la cultura e la ricerca. In effetti, i risultati sono stati positivi -almeno fino allo scoppio della crisi economica -in termini di crescita del PIL, reddito pro capite e flussi turistici, compensando il minore ruolo pubblico.
Comune.info, 2017
Impadronirsi del proprio futuro comune-info.net/2017/11/impadronirsi-del-futuro/ di Salvatore Mon... more Impadronirsi del proprio futuro comune-info.net/2017/11/impadronirsi-del-futuro/ di Salvatore Monni e Alessio Realini* Nella letteratura sono definiti workers' buyout (letteralmente acquisizione dei lavoratori) ma si traducono più facilmente in salvaguardia di posti di lavoro e produzione industriale. Solo in Italia, negli ultimi trent'anni, sono 258 i casi di aziende in fallimento rilevate dai dipendenti, per lo più piccole e medie imprese del centro-nord, che hanno vissuto questo processo di trasformazione diventando, a tutti gli effetti, delle imprese cooperative. E' la forma cooperativa, in Italia così come in altre esperienze in Europa, lo strumento chiave scelto dai lavoratori che intendono ripartire da una situazione molto spesso difficile.
Sbilanciamoci.info, 2017
12 giugno 2017 | Sezione: Italie, Società Lavoro, istruzione, partecipazione, servizi sociali, sa... more 12 giugno 2017 | Sezione: Italie, Società Lavoro, istruzione, partecipazione, servizi sociali, salute, demografia. Uno sguardo e un approccio cartografico e innovativo sulla composizione sociale e le trasformazioni che investono Roma e la sua popolazione è quello offerto dal lavoro di Salvatore Monni, Keti Lelo e Federico Tomassi con #mapparoma. Un sito, ma soprattutto 20 utilissime mappe interattive di grande impatto e facile leggibilità che attraverso i dati raccontano come sta cambiando la Capitale del Paese. L'ultima mappa, su livelli di istruzione e differenze di genere, è quella che trovate qui sotto. L'art. 3 della nostra Costituzione è un articolo bello e importante, che al primo comma si concentra sull'eguaglianza formale e al secondo su quella sostanziale, un tema che in Italia e a Roma in particolare purtroppo è ancora assai attuale. Con la nostra ventesima #mapparoma, che poi è anche la prima #mapparosa, è 09/10/18, 23:01 Roma, le differenze di genere in una mappa -Sbilanciamoci.info Pagina 2 di 7 http://sbilanciamoci.info/le-differenze-genere-roma-quartiere-quartiere/ proprio a questa domanda che cerchiamo di rispondere: sono raggiunte per le donne oggi a Roma l'uguaglianza formale e sostanziale nelle 155 zone urbanistiche? La nostra 09/10/18, 23:01 Roma, le differenze di genere in una mappa -Sbilanciamoci.info
Sbilanciamoci.info, 2017
27 gennaio 2017 | Sezione: Alter, Mondo, Società Appena trascorsi i festeggiamenti per la década ... more 27 gennaio 2017 | Sezione: Alter, Mondo, Società Appena trascorsi i festeggiamenti per la década della Revolución Ciudadana (Rivoluzione di Cittadinanza) è tempo di riavvolgere il nastro e tirare le somme sui risultati raggiunti dalla presidenza Correa, di analizzarne i successi e le occasioni mancate. Rafael Correa, una vita negli scout e un dottorato negli USA, non incarnava probabilmente nell'immaginario collettivo la figura del classico rivoluzionario, eppure dopo anni d'instabilità politica, gravi crisi sociali ed economiche è stato capace di intraprendere e guidare un processo di cambiamento del Paese senza precedenti. La pietra miliare del movimento fu la Costituzione di Montecristi (2008), tra le più moderne e inclusive dell'America Latina, in grado di recepire per la prima volta le istanze della popolazione indigena (il 7 % della popolazione dell'Ecuador) e di elevare la Natura a soggetto di diritto. La prima mossa fondamentale della presidenza Correa fu la riconquista di una maggiore Appena trascorsi i festeggiamenti per i dieci anni della "Rivoluzione di Cittadinanza", un bilancio dei risultati raggiunti dalla presidenza Correa, tra i successi e le occasioni mancate
CRS, Apr 2016
Roma, tra centro e periferie: dalla crescita economica alle disuguaglianze capitali Keti Lelo, Sa... more Roma, tra centro e periferie: dalla crescita economica alle disuguaglianze capitali Keti Lelo, Salvatore Monni, Federico Tomassi -aprile 2016 Molti cambiamenti sono avvenuti a Roma negli ultimi 15-20 anni. Le giunte Rutelli e Veltroni, dal 1993 al 2008, sono state celebrate come "Modello Roma", ossia un processo di cambiamento strutturale basato sull'economia della conoscenza e orientato verso le nuove tecnologie, il turismo di massa, la finanza, i servizi avanzati, l'audiovisivo, la cultura e la ricerca. In effetti questo modello ha portato risultati positivi -almeno fino allo scoppio della crisi economica globale -in termini di crescita del PIL, reddito pro capite e flussi turistici. Tuttavia, questi sforzi non sono stati in grado di contrastare efficacemente le disuguaglianze e le polarizzazioni che sono emerse in varie direzioni: condizioni sociali ed economiche, sviluppo edilizio, consenso politico ed elettorale.
Menabò N.32, Nov 16, 2015
Salvatore Monni e Massimo Pallottino ricordano che lo scorso 25 settembre a New York sono stati p... more Salvatore Monni e Massimo Pallottino ricordano che lo scorso 25 settembre a New York sono stati presentati i nuovi Sustainable Development Goals (SDGs) rispetto ai quali sono stati formulati numerosi giudizi positivi. Monni e Pallottino, illustrando le principali caratteristiche della nuova agenda di sviluppo delle Nazioni Unite spiegano perché, a loro avviso, essa sia meno innovativa di quanto si tende a ritenere. A questa conclusione i due autori giungono anche attraverso un confronto con l’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco.
Bicocca Training & Development Centre (BTDC), Oct 19, 2015
Nel nostro primo intervento (http://btdc.albaproject.it/index.php? option=com_content&view=articl... more Nel nostro primo intervento (http://btdc.albaproject.it/index.php? option=com_content&view=article&id=318:formazione-eimpresa-cooperativa-luoghi-comuni-e-opportunita-prima-parte&catid=83:pensieri-collaterali&Itemid=945) abbiamo sostenuto che esistono due errori ricorrenti di natura opposta quando si discute di impresa cooperativa. E' errato ignorare le sue specificità e la sua diversità. E' errato pensare che possa sopravvivere senza sviluppare le abilità e le strutture delle imprese tradizionali. Se questo è vero, la formazione rivolta al settore cooperativo deve puntare su due fronti; quello della diversità e quello della competizione di mercato con l'impresa capitalista.
Bicocca Training & Development Centre (BTDC), Jun 4, 2015
Nel 1844 a Rochdale, nei pressi di Manchester, i fondatori di quella che è simbolicamente ritenut... more Nel 1844 a Rochdale, nei pressi di Manchester, i fondatori di quella che è simbolicamente ritenuta la prima impresa cooperativa moderna, codificarono i valori del movimento. Tra questi, vi era lo sviluppo dell'educazione cooperativa. I principi furono ammodernati e riscritti nel 1995, sempre a Manchester, dall'Alleanza Cooperativa Internazionale (http://ica.coop), la più gande NGO del pianeta in quanto a soci e paesi rappresentati. 08/08/15 16:54 Formazione e impresa cooperativa: luoghi comuni e opportunità (Prima parte) Pagina 4 di 4
Mercato, dimensioni, settori di azione, incentivi: tanti pregiudizi nati anche da un'opportunità ... more Mercato, dimensioni, settori di azione, incentivi: tanti pregiudizi nati anche da un'opportunità perduta di sviluppo. Serve un nuovo modello, che nascerà con il contributo delle associazioni nazionali e internazionali Esattamente 170 anni fa, nel 1844, nasceva a Manchester la prima impresa cooperativa moderna ma nonostante una così lunga storia di successo il settore cooperativo rimane circondato da un doppio alone di sospetto e di retorica. Taluni lo criticano, per interesse o per ignoranza, tal altri lo glori!cano acriticamente, per interesse o per ingenuità oppure ne conservano un'immagine naïve a volte inadeguata alla società moderna in cui le imprese cooperative operano a pieno titolo dando il loro contributo.
Congrès AFEP 2014, ENS-Cachan, Jul 2014
The debate about growth and development that has been taking place during the last decades has cl... more The debate about growth and development that has been taking place during the last decades has clearly highlighted a number of aws and contradictions which the theory, as well
as the practice of International Development Cooperation, failed until now to address in a convincing and e ective way. The Buen Vivir ("good life") Latin America's new concept for
collective well being, as emerging during recent years, is a blend of rather diverse elements: a concept of ethno-development rooted in the experience of the indigenous peoples; a relational understanding of the ways the di erent societies would enter into a process of transformation;
a form of humanistic socialism guiding a concept of local development. These elements have been translated into a variety of debates, ranging from institutional/constitutional
arrangements, to the formulation of development related public policies, to the mobilisation of global social movements; the outcomes of these reections have raised much interest, particularly as traditional concepts and tools do not seem to identify viable solutions for addressing current world crisis. The Buen Vivir can o er a contribution to the reframing of
the way the `well being' is conceived within current development setting. Yet, its philosophy and cosmovision refer to a substantially alternative understanding of the associated life and of the relation between human and nature, that nds little connection to the most established theories. In the conclusions, we will try to show that some of the issues highlighted by the Buen Vivir may also demonstrate relevance for the International Development Cooperation, although perhaps urging for a more radical transformation that that acceptable by most of the actors playing a role in this eld.
Sbilanciamoci.info, 04 Novembre 2014
La società del Buen Vivir voluta da Raphael Correa sembra intraprendere un cammino indirizzato su... more La società del Buen Vivir voluta da Raphael Correa sembra intraprendere un cammino indirizzato su una strada alternativa ma con un motore per nulla nuovo La Revolucion Ciudadana (rivoluzione di cittadinanza), il progetto politico nato dalla coalizione dei movimenti politici e sociali guidata da Rafael Correa, Presidente dell'Ecuador dal 2007, ha creato più di qualche aspettativa tra i tanti studiosi e movimenti sociali, non solo ecuadoriani, che hanno intravisto in essa un incoraggiante tentativo di introdurre un paradigma di sviluppo alternativo a quello mainstream. Del resto, l'obiettivo del progetto politico ecuadoriano si presenta piuttosto ambizioso: costruire una società del Buen Vivir prendendo ispirazione dalla cosmovisione indigena del Sumak Kawsay, una società che sia pienamente sostenibile e inclusiva. Ma quanto vi è di retorica politica in quest'ambizioso progetto e quanto vi è invece di realmente rivoluzionario? Gli ottimi risultati raggiunti in termini sociali dal Governo Correa mostrano sicuramente una rinnovata attenzione a tematiche quali povertà e disuguaglianza, ma rappresentano allo stesso tempo il risultato di un incremento delle rendite del settore estrattivo che dopo gli anni del periodo neoliberista sono tornate principalmente sotto il controllo statale. Insomma sembra trattarsi di un cammino indirizzato su una strada alternativa ma con un motore per nulla nuovo, preso in prestito dal vecchio modello di sviluppo.
Monni e Pallottino ricordano che nel 2015 verranno a scadenza gli Obiettivi di Sviluppo del Mille... more Monni e Pallottino ricordano che nel 2015 verranno a scadenza gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e che è in corso il dibattito per definire i nuovi obiettivi. Monni e Pallottino illustrano il risultato provvisorio di questo dibattito che consiste in una lista di 17 nuovi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e sostengono che in questa lista sono presenti tutte le parole chiave del ‘politically correct’ dello sviluppo, ma sembra mancare la cosa più importante: il coraggio di rompere con le vecchie idee.
AguaSociAL is a joint exchange programme which aims to strengthen research cooperation and knowle... more AguaSociAL is a joint exchange programme which aims to strengthen research cooperation and knowledge sharing between Brazil and Europe within the water related sciences.
Bruxelles, 05 June 2014. Green Week Side Event, Workshop on "Social Innovation in the Waste and W... more Bruxelles, 05 June 2014. Green Week Side Event, Workshop on "Social Innovation in the Waste and Water Smart Cities in Brazil". https://www.youtube.com/watch?v=PSuKVqB0C20
International Clusters Cooperation offers opportunities to scale-up research and technological po... more International Clusters Cooperation offers opportunities to scale-up research and technological potential, enhance competitiveness, support the regional socio-economic development and reinforce the market placement of new and innovative products. These cooperation approaches often fail due to constraints on resources, capabilities, instruments and funding. On the other hand, over 2.000 Clusters only in the European Union covering all sectors and able to realize an inter-sectorial framework, as well as related clusters and networks in the southern Mediterranean countries, form a great potential for transnational clustering.
The ClusDevMed Project – Clusters Development–aims tocreate the condition for the reinforcement of the existing clusters in the Mediterranean Area, with the support of other EU expertise and policies, and with the aim to bridge the distance among different stakeholders with the same objectives, and to find a way to create a common approach to solve the food-water-energy nexus.
The project is funded by the European Union under Horizon 2020 Programme, MarieSkłodowska-Curie Actions under the Research and Innovation Staff Exchange scheme (RISE).
ClusDevMed priority topics are: Agribusiness, agro food, food security – Energy – Water Core.
ClusDev areas of Interest: e-Learning, Educational Technology, Green Technology, affordable and healthy food, energy efficiency and renewable energy, water reuse and wastewater treatment.
Partners: Roma Tre University (Italy), Istanbul Teknokent Anonim Sirketi, Universiteit Utrecht, Distretto agroalimentare Regionale SCRL, Vilnius Gediminas Technical University (Lithuania), REDINN SRL.
http://www.clusdev.eg.net
http://cordis.europa.eu/project/rcn/196630_en.html
https://www.facebook.com/clusdevmed?ref=hl
https://twitter.com/ClusDevMed_EU
Partners: Roma Tre University (Italy), Istanbul Teknokent Anonim Sirketi, Universiteit Utrecht, Distretto agroalimentare Regionale SCRL, Vilnius Gediminas Technical University (Lithuania), REDINN SRL.
http://cordis.europa.eu/project/rcn/196630_en.html
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AguaSociAL is an International Research Staff Exchange Scheme (IRSES) Marie Curie action, within ... more AguaSociAL is an International Research Staff Exchange Scheme (IRSES) Marie Curie action, within the FP7 People Programme, on "Social Innovation in the Water Treatment Sector in the Amazon" approved by the European Commission Research Executive Agency.
This action will promote research between Europe and Brazilian Partners for research and research training in the field of Social Innovation and Water.
This multidisciplinary exchange programme aims at propose a Identify existing and potential water treatment, reuse, recycling and sanitation technologies that are socially accepted and community owned. Social Innovation approach should enable the linkage of scientific and traditional local knowledge, while simultaneously supporting a co-learning process towards sustainable development.
Partners: Roma Tre University (Italy), Leeds Beckett University (UK), Universitat Autònoma de Barcelona (Spain), The Federal University of Pará -UFPA- (Brazil), The Amazonas State University - UEA - (Brazil).
http://cordis.europa.eu/projects/rcn/111055_en.html
https://www.facebook.com/Aguasocial
https://twitter.com/Aguasocial_EU
https://www.linkedin.com/in/aguasocial
The SHuMED project proposal is aimed to support and strengthen the different existing collaborati... more The SHuMED project proposal is aimed to support and strengthen the different existing collaboration actions between Europe and Mediterranean Partner Countries (MCP) for research and research training in the field of the sustainable development and the relating monitoring initiatives, thanks to the staff exchange opportunities offered by IRSES. This multidisciplinary exchange programme aims at propose a corporate-view approach for measuring the level of human development in sustainability terms by considering the contribution of corporates and their networks.
The programme has 5 Work Packages. WP1 ( management ) will define the management structure of the project. WP 2 ( methodologies ), through the expected 4 Training Activities in the 4 target MCP Countries, will develop the Sustainable Human Development Index (SHDI). In this work package, starting from the SHDI macroeconomic model and thanks to the research and to the knowledge transfer coming from the training sessions in MCP, processes of joint learning and coevolution will be analysed. WP 3 ( case studies on human development ), strictly connected with WP2, will analyse some case studies in Europe, thanks to the numerous visits foreseen in Italy and Spain. These case studies will support the analysis of processes that could affect research practices in the area of sustainable human development and corporate social responsibility. Associated partners that will support the project in EU Countries will be the target users of this SHDI (not only using but also contributing in enhancing the index). The WP4, with its reporting activities, will contribute to analyse the dynamic capabilities of SMEs within networks and clusters in order to develop a tool for enhancing and monitoring them. The final WP 5 (communication and dissemination ) will define the communication and dissemination strategy of the project.
Partners: Roma Tre University (Italy), University of Pisa (Italy), Vilnius Gediminas Technical University (Lithuania), Higher Institute of Management and Planning (Algeria), USMBA - Faculty of Law Economics and Social sciences (Morocco), University of Jordan (Jordan), Helwan University Faculty of Social Science and Law (Egypt), Academy of Scientific Research and Technology (Egypt).
http://cordis.europa.eu/projects/rcn/105836_en.html
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https://www.linkedin.com/in/shumed
La povertà è un incubo oramai di tutti. Lo sottolinea l'Istat nel suo rapporto 2012 sulla povertà... more La povertà è un incubo oramai di tutti. Lo sottolinea l'Istat nel suo rapporto 2012 sulla povertà in Italia. Oltre che tra le famiglie di operai e tra i avoratori in proprio, quella assoluta aumenta tra gli impiegati e i dirigenti, e tra le famiglie dove i redditi da lavoro si associano a redditi da pensione. Quando si parla di povertà assoluta, tanto per rendere l'idea, si fa riferimento a una situazione di particolare gravità, che vede le persone incontrare non poche difficoltà per procurarsi beni e servizi che, nel contesto italiano, vengono considerati essenziali per una determinata famiglia, per conseguire uno standard di vita minimamente accettabile. Anche tra le famiglie non povere, rincara l'Istat, esistono gruppi a rischio di povertà. Si tratta delle famiglie con spesa per consumi equivalente superiore, ma molto prossima, alla linea di povertà e corrispondono nel 2012 a circa 700mila persone. Sono persone che, dunque, rischiano di ingrossare le fila della povertà.
EAEPE 2017 ANNUAL CONFERENCE -CORVINUS UNIVERSITY 2 Challenges
#mapparoma un blog sulle diseguaglianze socio-economiche a Roma
on-line journal on socio-economic disparities
Il caso Snowden e il finanziamento pubblico ai partiti. Ne abbiamo parlato con Salvatore Monni, d... more Il caso Snowden e il finanziamento pubblico ai partiti. Ne abbiamo parlato con Salvatore Monni, docente di economia dello sviluppo a Uniroma Tre. Conduce Francesca Della Giovampaola https://www.youtube.com/watch?v=0TfLPZAA_O8
Intervento di Salvatore Monni (Università Roma Tre) alla Conferenza "Europa e America Latina. Com... more Intervento di Salvatore Monni (Università Roma Tre) alla Conferenza "Europa e America Latina. Come usare il semestre di presidenza UE dell'Italia" (Palazzo Marini, Camera dei Deputati, 5 maggio 2014). https://www.youtube.com/watch?v=fU95atjF1Lg
The organisers aspire to celebrate the legacy of Manchester's status as the cradle of the Industr... more The organisers aspire to celebrate the legacy of Manchester's status as the cradle of the Industrial Revolution that determined the modern path to wealth creation based on the use of machines and the introduction of the factory system.
Field of interest and rationale This research area welcomes scholars interested in the cooperativ... more Field of interest and rationale This research area welcomes scholars interested in the cooperative sector, an important component of the economy in Europe, in the Americas and in the Asia Pacific, and of developing significance in Africa. The cooperative firm is a very old institution, as is the interest that economics, sociology, history and management have shown in its study. Nevertheless, the attention given to the cooperative economy, in both research and teaching, is limited, if compared to its actual dimension and potential, especially in times of crisis. This research area is interested in all forms of cooperative businesses: workers' cooperatives; consumer cooperatives; credit unions and banks; users' cooperatives ; mutuals and insurances. We are also interested in community-level forms of collective ownership of services and public goods. Cooperatives operate in the most diverse industries, markets and societies. An interdisciplinary research approach is most welcome given the multi-faceted nature of the cooperative movement, whose symbolic birth is held to be in Manchester in 1844, though much older and more primitive forms of cooperatives have existed in Europe (back to the Roman period), Asia (during early Chinese dynasties) and in the Americas (in Pre-Columbian societies). Some of the recent interest in cooperation has been prompted by the financial crisis and the debate on the failures of capitalism. But even in growth periods, the cooperative model has been praised as an option for very contemporary needs such as workers' participation and involvement, ownership of standards and systems in the digital economy and in creative industries, alternative currencies and peer to peer banking, and self management of community level services and facilities.
This research area welcomes scholars interested in the co--operative sector, an important compone... more This research area welcomes scholars interested in the co--operative sector, an important component of the economy in Europe, in the Americas and in the Asia Pacific, and of developing significance in Africa. The co--operative firm is a very old institution, as is the interest that economics, sociology, history and management have shown in its study (Marshall, Vanek, Pantaleoni, Meister, Barnard….). Nevertheless, the attention given to the co--operative economy, in both research and teaching, is limited, if compared to its actual dimension and potential, especially in times of crisis. This research area is interested in all forms of co--operative businesses: workers' cooperatives; consumer cooperatives; credit unions and banks; users' co--operatives; mutuals and insurances. We are
The 28 th EAEPE Annual Conference will take place in Manchester on 3-5 November 2016. The confere... more The 28 th EAEPE Annual Conference will take place in Manchester on 3-5 November 2016. The conference theme is inspired by the historical legacy of the Industrial Revolution that has made Manchester a pre-eminent industrial metropolis of the world. The theme invites contributors to consider social and economic implications of industrialisation, deindustrialisation and transformation with particular attention to those institutions that flourish and decline around industries and manufacturing. Abstract submission opens on the 31 th of January 2016. Following the usual EAEPE format, prospective participants are invited to submit a paper on either the conference theme or one of the 22 EAEPE Research Areas. Abstracts (300-750 words) should include the following: the name(s), email address, affiliation of the authors, along with the name and code of the relevant Research Area. Following a notification of acceptance, a full paper will be invited.
Roma -25 febbraio 2016 ore 15,30 Aula Magna Università degli Studi Roma Tre via Ostiense 159 Intr... more Roma -25 febbraio 2016 ore 15,30 Aula Magna Università degli Studi Roma Tre via Ostiense 159 Introdurranno Mario Panizza, Rettore dell'Università degli Studi Roma Tre Ricardo Neiva Tavares, Ambasciatore della Repubblica Federale del Brasile a Roma
Aula 14 Dipartimento di Economia Università degli Studi Roma Tre Via Silvio D’Amico, 77 – 00145 R... more Aula 14 Dipartimento di Economia Università degli Studi Roma Tre Via Silvio D’Amico, 77 – 00145 Roma – Italia
The 28th EAEPE Annual Conference will take place in Manchester on 3-5 November 2016. The conferen... more The 28th EAEPE Annual Conference will take place in Manchester on 3-5 November 2016. The conference theme is inspired by the historical legacy of the Industrial Revolution that has made Manchester a pre-eminent industrial metropolis of the world. The theme invites contributors to consider social and economic implications of industrialisation, deindustrialisation and transformation with particular attention to those institutions that flourish and decline around industries and manufacturing.
Field of interest and rationale This research area welcomes scholars interested in the co-operat... more Field of interest and rationale
This research area welcomes scholars interested in the co-operative sector, an important component of the
economy in Europe, in the Americas and in the Asia Pacific, and of developing significance in Africa. The cooperative
firm is a very old institution, as is the interest that economics, sociology, history and management have
shown in its study. Nevertheless, the attention given to the co-operative economy, in both research and teaching, is
limited, if compared to its actual dimension and potential, especially in times of crisis. This research area is
interested in all forms of co-operative businesses: workers’ cooperatives; consumer cooperatives; credit unions and
banks; users’ co-operatives; mutuals and insurances. We are also interested in community-level forms of collective
ownership of services and public goods. Co-operatives operate in the most diverse industries, markets and
societies. An interdisciplinary research approach is most welcome given the multi-faceted nature of the cooperative
movement, whose symbolic birth is held to be in Manchester in 1844, though much older and more
primitive forms of co-operatives have existed in Europe (back to the Roman period), Asia (during early Chinese
dynasties) and in the Americas (in Pre-Columbian societies). Some of the recent interest in co-operation has been
prompted by the financial crisis and the debate on the failures of capitalism. But even in growth periods, the cooperative
model has been praised as an option for very contemporary needs such as workers’ participation and
involvement, ownership of standards and systems in the digital economy and in creative industries, alternative
currencies and peer to peer banking, and self management of community level services and facilities.
Conference Preliminary Program
Call for papers The rise of awareness about the economic significance of creativity in a globa... more Call for papers
The rise of awareness about the economic significance of creativity in a globalized world has gone hand in hand with the affirmation of the term ‘creative industries’, often used interchangeably to the term ‘cultural industries’.
Culture and creativity are considered key competitiveness drivers in the knowledge-based economy. They account for substantial shares of income and employment in developed countries and offer important opportunities to policy makers to raise local levels of urban quality and social well-being. These strengths
are the basis for important potential contributions of cultural and creative industries to the ‘smart’, ‘inclusive’ and ‘sustainable’ growth that are placed at the core of Europe 2020 economic strategy.
The conference aims to promote the debate and the sharing of knowledge and experiences on research, policy and projects focusing on Cultural and Creative Industries.
http://creativeindustries.uniroma3.it
GENERAL PROGRAM. Thursday, 25 June 2015 9.00 – 10.45 PARALLEL SESSIONS “A” 10.45 – 11.15 cof... more GENERAL PROGRAM.
Thursday, 25 June 2015
9.00 – 10.45 PARALLEL SESSIONS “A”
10.45 – 11.15 coffee break
11.15 – 13.00 PARALLEL SESSIONS “B”
13.00 – 14.15 lunch break
14.15 – 14.30 PLENARY OPENING OF THE WORLD CONGRESS
14.30 – 16.15 KEYNOTE SPEAKER PROFESSOR AVNER GRIEF: The social organization of cooperation and comparative economics (chaired by J.C. Brada)
16.15 – 16.45 coffee break
16.45 – 18.30 PARALLEL SESSIONS “C”
18.30 – 20.00 Cocktails
Friday, 26 June 2015
9.00 – 10.45 PARALLEL SESSIONS “D”
10.45 – 11.15 coffee break
11.15 – 13.00 PARALLEL SESSIONS “E”
13.00 – 14.15 lunch break
14.15 – 16.00 ROUND TABLE 1: If institutions are so important, why do we talk so much about economic policies? (chaired by M. Signorelli)
16.00 – 16.30 coffee break
16.30 – 18.15 PARALLEL SESSIONS “F”
18.30 Departure for the Congress dinner venue (by walking and by metro)
19.00 – 22.30 Congress dinner
Saturday, 27 June 2015
9.00 - 10.45 PARALLEL SESSIONS “G”
10.45 - 11.15 coffee break
11.15 - 12.45 ROUND TABLE 2: Growing role of emerging markets and economies in the global economy: is it sustainable? (chaired by P.Tridico)
Ecological Economics, Feb 1, 2008
Over the last few years, environmental issues have entered into policy design, particularly devel... more Over the last few years, environmental issues have entered into policy design, particularly development and growth policies. Natural resources are considered necessary production inputs and environmental quality is considered a welfare determinant. The integration of environmental issues into economic growth and development theories and empirics is currently widely analyzed in the literature. The effects of natural resources endowment on economic growth are mainly analyzed through the so-called Resource Curse Hypothesis (RCH) whereas the effects of economic growth on environmental quality are part of the Environmental Kuznets Curve (EKC). Furthermore, recent contributions on RCH and EKC have shown the important role of institutions and human development dimensions in building a sustainable development path. In this paper, we attempt to analyze the causal relationships between economic growth, human development and sustainability combining the RCH and EKC models and adopting a human development perspective.
Entrepreneurship and Sustainability Issues
We have carried out an empirical study of WBOs in Italy since 1985, describing the role of two ke... more We have carried out an empirical study of WBOs in Italy since 1985, describing the role of two key institutions-the legal framework and the cooperative associations. WBO operations were officially recognized in 1985 by the Italian policy-maker. The research has led to establishing a sample, wider than any previously done in Italy, resulting from the analysis of data collected by the Legacoop's Area Studi and provided by the main actors in the promotion and financing of WBOs (Cooperazione Finanza Impresa, COOPFOND, Federazione Trentina della Cooperazione) and the data published by Banca Etica and the Italian Network of Recovered Companies. This has led to being able to closely study the effectiveness and features of WBOs in Italy. We found that longer lifespans and higher rates of activity are associated with the membership of a cooperative association. The sectoral and geographic analysis confirms the c onclusions of previous studies, highlighting a clear concentration of WBOs in the Central and NorthEastern regions of Italy and in the manufacturing sector. The average lifespan of the cooperatives , as well as the survival rate, proves the positive economic and social impact of WBOs in times of crisis. The findings have implications that go beyond Italy. We conclude discussing the importance of an appropriate legal framework supporting WBOs and the importance of cooperative associations, including their financial branches.
Donzelli Editore, 2021
«Sette città, sette Rome, un numero che torna come un destino. La città storica, colma di testimo... more «Sette città, sette Rome, un numero che torna come un destino. La città storica, colma di testimonianze artistiche, architettoniche e archeologiche; la città ricca, che unisce quartieri benestanti anche lontani fra loro; la città dell’automobile, disposta lungo i principali assi di viabilità di scorrimento veloce; la città-campagna, che si estende su ciò che resta dell’Agro romano; la città compatta, dei quartieri residenziali intensivi costruiti negli anni dell’espansione post-bellica; e infine la città del disagio, dove si trova gran parte dei complessi di case popolari circondati da periferici quartieri abusivi, e la più sfuggente, sebbene diffusa, città degli invisibili: due città in cui la pandemia ha mostrato la sua faccia più feroce». Roma è una capitale con un modesto peso demografico, ma al suo interno racchiude un grande «caleidoscopio urbano»: può capitare che una strada divida mondi diversi per estetica, composizione sociale, qualità della vita. Questa diversità è frutto della sua impetuosa crescita negli ultimi 150 anni, una crescita che non poteva generare un territorio urbano omogeneo e uniforme: quella che continuiamo a chiamare Roma è divenuta ormai una grande area metropolitana, dalla costa del Tirreno fino ai primi rilievi appenninici, e al suo interno ha visto svilupparsi e prendere forma altre città. Sulla base di dati aggiornati – economici, urbanistici, demografici, e relativi a infrastrutture e servizi – gli autori proseguono il lavoro di ricerca e mappatura della capitale che ha preso avvio con Le mappe della disuguaglianza: una ricognizione accurata della realtà romana, che ha consentito di delineare sette «città nella città», con caratteristiche simili, per composizione dei nuclei familiari, livelli di istruzione, tipologie occupazionali, dotazioni urbane, preferenze politiche. Nelle 29 carte a colori le sette città emergono in tutta la loro evidenza, e accanto ad esse, in maniera pressoché analoga, la geografia delle imprese, che si dispongono nel tessuto urbano seguendo una specifica frammentazione, a seconda del settore di interesse, e quella linea centrifuga che da tempo contraddistingue la crescita della capitale. Una capitale delle disuguaglianze, perché le sette città mappate nel libro non fanno che portare alla luce in maniera ancora più marcata una realtà fatta di disparità economiche e sociali fortissime, sulle quali la pandemia ha inciso pesantemente, esasperando il disagio delle aree più fragili: non è un caso che il virus si diffonda maggiormente nelle zone popolari del quadrante est della città, intorno e soprattutto fuori dal Gra, dove i residenti crescono e le difficoltà socio-economiche sono maggiori, o che l’impatto più devastante sia quello sulla «città degli invisibili», a causa delle difficili condizioni igieniche, della mancanza di spazi adeguati al distanziamento, di tipologie occupazionali spesso manuali e poco adatte al lavoro agile, della necessità di muoversi col trasporto pubblico. Una vera e propria radiografia della capitale è quella proposta nel volume, che offre utili strumenti di lavoro nella prospettiva di introdurre un cambio di rotta di fronte ai tanti cambiamenti in corso e a una crisi, quella che ha investito da tempo la città, che va ben oltre le dinamiche economiche, e sempre di più somiglia a una crisi identitaria.
Il saggio si concentra sull'esperienza dei workers' buyout nel complesso, con definizioni... more Il saggio si concentra sull'esperienza dei workers' buyout nel complesso, con definizioni, caratteristiche peculiari e differenti tipologie. Si sottolinea la differenza con altre esperienze internazionali, come ad esempio le imprese recuperate sudamericane o i piani ESOP anglosassoni.
In uno studio comparativo tra ltalia, Stati Uniti ed Europa, gli autori ci ricordano l'import... more In uno studio comparativo tra ltalia, Stati Uniti ed Europa, gli autori ci ricordano l'importanza delle imprese cooperative per la fornitura dei servizi di interesse economico generale. E' sempre più difficile per le autorità locali o per i singoli stati garantire servizi pubblici e questo vale sia nei paesi più ricchi che in quelli in via di sviluppo. Questo capitolo tenta di spiegare il ruolo delle cooperative e il motivo per cui le cooperative dovrebbero prendere iniziative, almeno a livello locale verso la fornitura di servizi alle comunità. Ci può essere una ragione economica per sostenere queste iniziative ma soprattutto, ci potrebbe anche essere un motivo sociale per farlo.
L'articolo contribuisce a studiare il valore aggiunto delle cooperative in un contesto di svi... more L'articolo contribuisce a studiare il valore aggiunto delle cooperative in un contesto di sviluppo incentrato sulle persone. In particolare, esamina le cooperative come istituzioni per lo sviluppo umano e analizza i fattori che possono favorire la conversione della participazione in cooperativa nell' espansione dell' agency e delle capabilities dei soci.
Questo libro è strutturato come un dizionario e come tale presenta 23 brevi contributi, ciascuno ... more Questo libro è strutturato come un dizionario e come tale presenta 23 brevi contributi, ciascuno con un diverso argomento, scritto da autori con un background differente e una diversa prospettiva disciplinare. Tutti i capitoli ambiscono a descrivere quanto sia antico, ricco e diverso il settore cooperativo a livello mondiale. Tutti i capitoli descrivono esplicitamente o meno il peso del settore cooperativo sulla crescita e lo sviluppo. Presi insieme, i capitoli offrono una spiegazione multidisciplinare del contributo offerto alle nostre vite dal settore cooperativo, illustrano come così è stato da molto tempo e come potrebbe essere ancora a lungo attraverso il reinventarsi del ruolo delle cooperative nella nostra società. Tutti i capitoli descrivono le cooperative con riferimento alle imprese tradizionali ma fanno ciò in maniera critica, piuttosto che retorica o polemica.
Inequality and Uneven Development in the Post-Crisis World, 2017
Climate change and sustainability targets are key issues within the global development strategy. ... more Climate change and sustainability targets are key issues within the global development strategy. Emerging economies are perceived to have the greatest pollutant potential and the highest likelihood to shift from a dirty to a clean development paradigm. Renewable energies are increasingly considered as first best solution to combine development achievements while preserving the ecosystem services. The case of the Brazilian Amazon allows reflecting on potential benefits and controversial issues arising when a large deployment of hydro power as a renewable energy source is planned. While hydro is a carbon free source, the negative impacts on biodiversity, deforestation, water quality and supply, and social inequality – especially for indigenous populations – should be necessarily considered within an effective sustainable oriented development plan. The negative effects are related to different stages of the production process, from the dams building to the water pollution. The analysis will focus on two of the most important and criticized hydroelectric project in the Amazon Region: Tucuruí and Belo Monte. The former dates back in the seventies, at the age of the military dictatorship. The latter, initiated during a democratic period, has just been finished. Despite the big-time frame dividing these two projects, several controversial aspects (e.g. stakeholder engagement and environmental conservation) didn’t change. To evaluate the two projects a simplified CBA analysis has been carried out. The realized comparison pointed out both positive and negative aspects of the plants, urging for possible fairer alternatives for following hydropower plants in the Amazon. Furthermore, the analysis tried to give a prospective view of the expected development North Region of Brazil especially due to the improvement of the energy sector. The present contribution is aimed to set an analytical framework in order to capture potential benefits and costs related to hydro power exploitation in a cradle to the grave approach, to better inform policy makers in their investment decisions.
The aim of this paper is to examine the spatial distribution of socioeconomic inequalities in the... more The aim of this paper is to examine the spatial distribution of socioeconomic inequalities in the three most populous metropolitan cities in Italy: Rome, Milan and Naples. Disuguaglianze sociali in Italia | Città metropolitane Roma, Milano e Napoli sono le capitali d'Italia, ma in queste realtà metropolitane ci sono enormi disuguaglianze tra centri e periferie. Nelle nostre città abbiamo bisogno di politiche inclusive, spesa sociale e politiche per il lavoro. Dopo aver mostrato nel nostro precedente articolo su economiaepolitica l’esclusione sociale nel comune di Roma emersa nel progetto #mapparoma, in questo articolo intendiamo comparare le tre più popolose città metropolitane italiane: Roma, Milano e Napoli. A questo fine, mettiamo insieme le suddivisioni sub-comunali dei capoluoghi con gli altri comuni dell’hinterland: per Roma 155 zone urbanistiche e 120 comuni, per Milano 88 nuclei di identità locale e 133 comuni, per Napoli 30 quartieri e 91 comuni. Come nell’articolo prec...
Negli ultimi 30 anni, le politiche pubbliche locali a Roma non sono riuscite a contrastare effica... more Negli ultimi 30 anni, le politiche pubbliche locali a Roma non sono riuscite a contrastare efficacemente i crescenti livelli di disuguaglianze socio-economiche, che mostrano una forte connotazione territoriale, oltre che tra gruppi sociali. Gli indicatori di sviluppo umano variamente calcolati, così come variabili demografiche, sociali ed economiche, appaiono concentrati geograficamente e sensibili al variare della distanza dal centro della città. L'obiettivo del presente lavoro è quello di esaminare la distribuzione spaziale delle disuguaglianze socio-economiche all'interno del territorio comunale di Roma, e di esplorare le condizioni che sembrano favorirle, o al contrario contrastarle. A tale scopo, viene analizzata la distribuzione spaziale degli indicatori di qualità urbana e delle caratteristiche demografiche, sociali ed economiche con dati di fonti differenti, aggregati a livello di quartiere, disponibili con dettaglio per le 155 zone urbanistiche romane in cui è suddiviso il territorio comunale. Su questa base, viene stimato un modello di regressione spaziale dove la variabile dipendente è il livello di qualità urbana, usando come proxy il prezzo medio delle abitazioni, e le variabili esplicative sono le caratteristiche demografiche, sociali ed economiche dei quartieri. I risultati empirici mostrano che la qualità urbana delle singole zone urbanistiche, riflettendo reddito e ricchezza degli abitanti, è significativamente correlata con la posizione centrale, l'accessibilità a un ampio insieme di funzioni e servizi urbani, la mancanza di elementi di disagio sociale e lavorativo. ♣ Il presente lavoro trae origine dalle analisi realizzate per il blog http://mapparoma.blogspot.it. Gli autori, ferme restando le loro responsabilità, sono debitori nei confronti del Croma (Centro per lo studio di Roma dell'Università Roma Tre) e di Luoghi Idea(li) per le elaborazioni, le suggestioni e gli spunti sulle attività di mappatura del territorio romano, che sono state fonte di ispirazione per il presente lavoro.
The aspect that characterizes public housing in Rome is social inequality respect of the rest of ... more The aspect that characterizes public housing in Rome is social inequality respect of the rest of the city. The index of “social disease” calculated on the basis of unemployment, employment, youth concentration and schooling, making zero the Roman average, is equal to 12.6 La mancanza di politiche abitative adeguate alimenta le disuguaglianze sociali. Il caso degli alloggi popolari a Roma. La politica per la casa in Italia rappresenta da sempre un ambito residuale di intervento pubblico, in termini di impegno amministrativo e di risorse finanziarie, peraltro con una forte frammentazione negli strumenti utilizzati. Il modello mediterraneo di housing, rispetto a quanto avviene in altri paesi con sistemi sociali più robusti, è caratterizzato da un’alta percentuale di abitazioni in proprietà, un mercato degli affitti ristretto e poco dinamico e una limitata quota di edilizia residenziale pubblica (ERP), con una certa tolleranza per le pratiche informali e abusive. Più recentemente, il pr...
Entrepreneurship and Sustainability Issues, 2021
The purpose of this contribution is to photograph and describe, with reasonable accuracy and begi... more The purpose of this contribution is to photograph and describe, with reasonable accuracy and beginning from the territorial, time and sectoral distribution, the Italian cooperative universe in all its main economic, size and qualitative variables. In the light of the economic crisis triggered by the present epidemic, the mapping work also takes on a further importance in outlining a perspective of analyses on the future impacts of the recession, on the resilience of the cooperative movement and on the role it will be able to play in counteracting the decline in industry and employment.
Socio-Economic Planning Sciences, 2019
Over the past thirty years, public policy in Rome has failed to effectively address a rising leve... more Over the past thirty years, public policy in Rome has failed to effectively address a rising level of socioeconomic inequality. Indicators such as level of education or number of household members appear to be geographically concentrated and sensitive to the distance from the city centre. The hypothesis that socio-spatial inequalities strongly influence economic performance and foster political instability has been subject to numerous empirical investigations. Nevertheless, studies of specific urban contexts are not common. The absence of empirical applications at this scale is probably due to the fact that variables used for analysing the economic and social performance of regions are difficult to quantify or inapplicable at the micro level. The purpose of this paper is to examine the spatial distribution of socioeconomic inequalities in the municipal territory of Rome and to explore the conditions that account for them. We will analyse the spatial distribution of urban quality indicators and socioeconomic profiles with data from different sources, aggregated at the neighbourhood level.
Entrepreneurship and Sustainability Issues, 2018
The aim of this paper is to examine the spatial distribution of socioeconomic inequalities in the... more The aim of this paper is to examine the spatial distribution of socioeconomic inequalities in the municipal territories of Italy’s three most populous metropolitan cities, Roma, Milan and Napoli, by means of economic and social indicators and with data aggregated at the sub-municipal subdivisions of the cities and the municipalities in their provinces. These metropolitan areas are coming out of the worst crisis Italy has ever experienced, with a new class of poor people found not only in the outskirts and in the less well-off social groups but also among the middle class. Local and national governments cannot ignore this situation; the weakest sections of society have been unable to reap the benefits of the growth in the quaternary sector that has characterized Milan, Rome and Naples after the last decade, albeit to differing degrees.
Entrepreneurship and Sustainability Issues, 2017
The article takes place in the research area of the ongoing European project 'Cluster Development... more The article takes place in the research area of the ongoing European project 'Cluster Development Med' (Horizon 2020) regarding the innovation and technology in the sustainable development field. Authors suggest a model, which allows to identify the most successful clusters and make comparisons between and within them. The analysis defines where they perform a positive or negative trend in the area examined. The model embraces three dimensions of cluster activity, so called, "Resources, Activities, Processes". They have been determined on the work of the Lithuanian association "Knowledge Economy Forum", called "Cluster Analysis". Data for practical evaluation purposes were obtained through two stage process. First, an interview on site with the coordinators of the Lithuanian clusters for data collection was done through a questionnaire survey, developed in collaboration with the Science and Innovation Agency of the Lithuanian Government. Secondly, the data have been aggregated by applying one of multi-criteria methods, specifically, Simple Additive Weighting method. Finally, the multi-criteria analysis results were used to estimate the efficiency of the clusters. The results were compared through suggested benchmarking. Suggested model can be used for evaluation of performance of different clusters.
Lelo, K., Monni, S., Tomassi, F. (2018) “Disuguaglianze Socio-Economiche e crescita urbana a Roma... more Lelo, K., Monni, S., Tomassi, F. (2018) “Disuguaglianze Socio-Economiche e crescita urbana a Roma”. FOSS4G-IT 2018, organizzato congiuntamente dall’Università di Roma La Sapienza, dall’Associazione Italiana per l’Informazione Geografica Libera (GFOSS.it) e da Wikimedia Italia, Roma 19-22 Febbraio 2018 (Sessione Poster).
Climate change and sustainability targets are key issues within the global development strategy. ... more Climate change and sustainability targets are key issues within the global development strategy. Emerging economies are perceived to have the greatest pollutant potential and the highest likelihood to shift from a dirty to a clean development paradigm. Renewable energies are increasingly considered as first best solution to combine development achievements while preserving the ecosystem services. The case of the Brazilian Amazon allows reflecting on potential benefits and controversial issues arising when a large deployment of hydro power as a renewable energy source is planned. While hydro is a carbon free source, the negative impacts on biodiversity, deforestation, water quality and supply, and social inequality – especially for indigenous populations – should be necessarily considered within an effective sustainable oriented development plan. The negative effects are related to different stages of the production process, from the dams building to the water pollution. The analysis will focus on two of the most important and criticized hydroelectric project in the Amazon Region: Tucuruí and Belo Monte. The former dates back in the seventies, at the age of the military dictatorship. The latter, initiated during a democratic period, has just been finished. Despite the big-time frame dividing these two projects, several controversial aspects (e.g. stakeholder engagement and environmental conservation) didn’t change. To evaluate the two projects a simplified CBA analysis has been carried out. The realized comparison pointed out both positive and negative aspects of the plants, urging for possible fairer alternatives for following hydropower plants in the Amazon. Furthermore, the analysis tried to give a prospective view of the expected development North Region of Brazil especially due to the improvement of the energy sector. The present contribution is aimed to set an analytical framework in order to capture potential benefits and costs related to hydro power exploitation in a cradle to the grave approach, to better inform policy makers in their investment decisions.
Negli ultimi 30 anni, le politiche pubbliche locali a Roma non sono riuscite a contrastare effica... more Negli ultimi 30 anni, le politiche pubbliche locali a Roma non sono riuscite a contrastare efficacemente i crescenti livelli di disuguaglianze socio-economiche, che mostrano una forte connotazione territoriale, oltre che tra gruppi sociali. Gli indicatori di sviluppo umano variamente calcolati, così come variabili demografiche, sociali ed economiche, appaiono concentrati geograficamente e sensibili al variare della distanza dal centro della città. L'obiettivo del presente lavoro è quello di esaminare la distribuzione spaziale delle disuguaglianze socio-economiche all'interno del territorio comunale di Roma, e di esplorare le condizioni che sembrano favorirle, o al contrario contrastarle. A tale scopo, viene analizzata la distribuzione spaziale degli indicatori di qualità urbana e delle caratteristiche demografiche, sociali ed economiche con dati di fonti differenti, aggregati a livello di quartiere, disponibili con dettaglio per le 155 zone urbanistiche romane in cui è suddiviso il territorio comunale. Su questa base, viene stimato un modello di regressione spaziale dove la variabile dipendente è il livello di qualità urbana, usando come proxy il prezzo medio delle abitazioni, e le variabili esplicative sono le caratteristiche demografiche, sociali ed economiche dei quartieri. I risultati empirici mostrano che la qualità urbana delle singole zone urbanistiche, riflettendo reddito e ricchezza degli abitanti, è significativamente correlata con la posizione centrale, l'accessibilità a un ampio insieme di funzioni e servizi urbani, la mancanza di elementi di disagio sociale e lavorativo. ♣ Il presente lavoro trae origine dalle analisi realizzate per il blog http://mapparoma.blogspot.it. Gli autori, ferme restando le loro responsabilità, sono debitori nei confronti del Croma (Centro per lo studio di Roma dell'Università Roma Tre) e di Luoghi Idea(li) per le elaborazioni, le suggestioni e gli spunti sulle attività di mappatura del territorio romano, che sono state fonte di ispirazione per il presente lavoro.
Whether you think you know all there is to know or you know next to nothing about the co-operativ... more Whether you think you know all there is to know or you know next to nothing about the co-operative sector, this book is for you. An A to Z of the co-operative movement, this collection of short essays will introduce you to the diverse, broad, and multifaceted world of co-operatives. Co-operatives have a very long history, yet are still out there competing with their capitalist rivals in almost every market and every industry. They are rooted in revolutionary ideas, yet are more feasible and effective than many attempted revolutions, and they provide work, goods, and services to hundreds of millions of members in virtually every corner of the globe.
If you know little but want to know more, read some or all of the 23 stories of co-operative theory, history, and practice, written by world-leading experts. If you are already a co-operative member, an academic, or a practitioner with experience in the field, this straight-talking and jargon-free book will present new and exciting perspectives on a field you (think you) already know.
If you are looking for a different way to produce goods and deliver services to your community and if you aspire to a a different market, a different firm, or form of work, this book is for you. A succinct but provocative guide to the on-going, pragmatic revolution that is the co-operative sector, a revolution in ownership that we should all embrace after the failure of the Occupy Wall Street protests.
Economia e Politica, 2021
In this paper we present an empirical study on the perception of the cooperative firm among enter... more In this paper we present an empirical study on the perception of the cooperative firm among entertainment and performing arts workers. In particular, the study is based on workers belonging to associations established during the first pandemic emergency from Covid-19 in 2020. Our study reveals a perception of deterioration of the cooperative model. At the same time, the participants in our research demonstrate a confidence in the ideal cooperative firm and look with interest at new cooperatives in other working sectors. The data was collected through semi-structured interviews and focus groups with cooperative and non-cooperative associated workers.