Mauro Difrancesco | Università degli Studi di Salerno (original) (raw)
Ancient History by Mauro Difrancesco
Il "modello navale" genovese in età moderna: fra stuolo pubblico e armatori privati, Jun 2021
Un consolidato know-how marittimo, la capacità di adattare il proprio strumento navale alle esige... more Un consolidato know-how marittimo, la capacità di adattare il proprio strumento navale alle esigenze di un mare, il Mediterraneo, in costante mutamento, e lucrosi contratti di asiento con le potenze europee: le basi del successo marittimo genovese in Età Moderna.
A consolidated maritime know-how, the ability to adapt It's own naval instrument to the needs of a constantly changing sea, the Mediterranean, and lucrative asiento contracts with European powers: the foundations of Genoese maritime success in Modern Age.
Lucio Flavio Arriano: un comandante del II secolo, Jan 1, 2018
Saggio di ricerca presentato al corso di laurea triennale di Storia per quanto riguarda “storia r... more Saggio di ricerca presentato al corso di laurea triennale di Storia per quanto riguarda “storia romana”. Analisi dell’opera “Schieramento contro gli Alani” di Lucio Flavio Arriano. Breve bibliografia dell’autore e contesto storico. Pubblicato con il numero di dicembre 2017 dalla rivista online InStoria.
Papers by Mauro Difrancesco
Nuova Antologia Militare, number 4, 2023
We tried to discuss the effects that the permanent threat of war had on the Lefkadians’ lives as ... more We tried to discuss the effects that the permanent threat of war had on the Lefkadians’ lives as well as the choices they made: the way they
participated in the discussions about the future of the Septinsular Republic, the way they claimed civil rights and the way the ruling class of the island evaded them. The military had a constant presence on the island, as it had on the other islands. Its structure and its burden on the island’s finances are quite eloquently presented by the island’s financial accounts. The villagers serving for the defense of the island are mentioned in the 1802 accounts, at the same period when the people
of the island massively participated to claim civil rights. Through the island’s enlistment list of 1805, it is possible to highlight the State’s attempt to implement universal recruitment, corresponding to European standards. This emersion of simple people did not go unnoticed by some members of the upper class who acknowledged the role they played in the defense of the island. Thus, it is apparent that the people of the island had the opportunity to participate in the changes of the period in both emerging but not yet shaped identities, that of citizen and that of soldier.
Nuova Antologia Militare , 2023
Throughout the Modern Age, there was a small but fierce navy created specifically to fight the ‘I... more Throughout the Modern Age, there was a small but fierce navy created specifically to fight the ‘Infidels’, organized around the chivalric Order of St. John. Although the galley had been the capital ship of the Mediterranean for centuries, starting from the Seventeenth Century numerous States set up substantial formations of heavily armed sailing ships which gradually replaced the ancient rowing units in the role of main battleships of the fleets. The Order of St. John was no less, and at the beginning of the Eighteenth Century it formed a squadron of vessels that operated successfully both in the Western Mediterranean and in the Levant. Afranio Petrucci, an Italian knight-officer of the Order, has left to posterity a direct narration of the events that saw Maltese knights and vessels as protagonists since the first missions of the new Sailing Ships Squadron. At the same time he has made, perhaps unintentionally, a wonderful portrait of Mediterranean society of Ancien Régime.
Nell'immaginario collettivo occidentale il termine cavaliere riporta alla mente la figura di un u... more Nell'immaginario collettivo occidentale il termine cavaliere riporta alla mente la figura di un uomo cortese, di bell'aspetto e dai modi gentili. Così lo ritroviamo nella letteratura classica italiana del Boiardo, di Ariosto e ancora prima, risalendo fino ai due grandi filoni letterari europei dediti alla trattazione di eroi, dame e cavalieri: il Ciclo Bretone/Carolingio (Chansons de geste) e quello Arturiano (i più che famosi cavalieri della tavola rotonda, tanto cari al cinema Hollywoodiano). Ma era realmente tutto qui? Il cavaliere medievale era "solamente" un nobile vestito di un'armatura pesante che combatteva gli ingiusti e i malvagi, difendeva coloro che non potevano farlo da soli e viveva nella grazia del Signore? Partendo dalla composizione delle formazioni di cavalleria pesante italiana del Quattrocento (analizzando in breve anche il ruolo secondario, ma in fase ascendente, della fanteria), si cercherà di mettere in luce i punti forti e le debolezze di quest'arma, analizzando il modo in cui veniva impiegata in battaglia, organizzata e strutturata. Vedremo come, nell'arco di oltre un secolo, gli Stati della penisola Italiana si fossero quasi "ibernati" in un modo di guerreggiare che venne drammaticamente surclassato dalla calata di Carlo VIII di Francia nel 1494 e di quello che venne considerato, di lì a breve, l'esercito più moderno ed efficiente d'Europa. Non erano carenti gli uomini, le tattiche o i comandanti, bensì il pensiero stesso della guerra, la sua filosofia fatta di inseguimenti, schermaglie, assedi logoranti e riscatto dei prigionieri; laddove i Transalpini (Svizzeri in testa) combattevano invece una guerra di annientamento, o per meglio dire, annichilimento del nemico e della sua capacità di combattere. Ecco, nel panorama della guerra nell'Italia del Quattrocento, andremo ad analizzare questo strumento potente e nel contempo tanto fragile che fu la cavalleria pesante italiana. "Una delle critiche principali all'andamento delle vicende militari italiane nel Quattrocento ha avuto per oggetto il continuato predominio di un tipo anacronistico di cavalleria pesante nella composizione degli eserciti italiani del tempo e la congiunta ignoranza degli sviluppi ormai in atto fuori dall'Italia nell'uso dell'artiglieria e della fanteria. Insomma si è voluto affermare che nell'Italia d'allora l'arte della guerra non conobbe progresso alcuno." . Nella sua opera Mallet ripercorre un arco di tempo che inizia con il Duecento e si conclude con l'inizio delle famigerate Guerre d'Italia, in quello che può essere definito il primo episodio di una saga che andrà avanti fino alla pace di Cateau-Cambresis (2-3 Aprile 1559). Tale insieme di conflitti videro l'importanza politica nonchè militare (tranne che per certi aspetti quantitativi, d'altronde le parti in lotta dovevano pur rimpinguare i ranghi, e assoldare mercenari locali era più rapido e semplice che non far venire truppe da luoghi ben più lontani) degli Stati Italiani ridursi fino all'osso, fino a che non vennero relegati a svolgere delle comparsate per sostenere ora la Spagna, ora i Francesi nel predominio su una penisola che non avrebbe mai più goduto di quell'idillio isolatore votato a lasciare le cose d'Italia agli Italiani. L'autore opera un sostanziale ridimensionamento circa quei difetti che gli storici del tempo (Machiavelli e Guicciardini, per citare i più noti) vedevano nelle compagini militari italiane. Non solo: accanto alla narrazione dei più salienti fatti d'arme e di coloro che vi presero parte macchinando dietro le quinte o esponendosi sul campo di battaglia, Mallet traccia l'evoluzione e l'organizzazione di uno strumento militare e con esso della macchina burocratica atta a tenerlo in piedi e farlo funzionare con ampio ricorso a fonti e documenti.
Books by Mauro Difrancesco
Fvcina di Marte , 2024
This book aims to be a critical edition of a manuscript diary written by a knight of the Order of... more This book aims to be a critical edition of a manuscript diary written by a knight of the Order of St. John during the last ottoman-venetian war - the Second Morean War (1715-1718). The reader could sails through the dangerous Mediterranean waters of the Modern Age and meet famous corsairs, merchants and soldiers of the period, discovering a fascinating maritime world.
Arma VirumQue, Rivista di Storia Militare, 2022
In questo sesto numero della Rivista si spazierà dal regno di Cleomene I, sino all’esperienza de... more In questo sesto numero della Rivista si spazierà dal regno di
Cleomene I, sino all’esperienza dell’Olympic nella Grande
Guerra, passando per la prima guerra macedonica di Pirro, uno
studio sui confini bizantino-longobardi e sulle armi di quest’ultimi,
la flotta maltese nel Mediterraneo e un’operazione militare di
repressione a Masserano nel 1790.
Infine, la traduzione di un opuscolo settecentesco dal sapore
plutarcheo che mette in paragona l’esperienza di Alessandro
Magno con Federico il Grande di Prussia.
Arma VirumQue, Rivista di Storia Militare, 2022
In questo quarto numero della Rivista si spazierà dal mercenariato iberico, sino alla dissoluzion... more In questo quarto numero della Rivista si spazierà dal mercenariato iberico, sino alla dissoluzione della Jugoslavia, passando per la battaglia di Torino del 312, le fortificazioni bizantine in Calabria, la seconda guerra di Morea, i progetti di confederazione degli Stati italiani del XVIII secolo e il ruolo dei pescherecci inglesi nella Grande Guerra.
Infine, verranno riportati trascritti e commentati alcuni scritti di Galeani Napione sulle confederazioni degli Stati italiani.
by Arma VirumQue, Francesco Biasi, Stefano Bossola-Vaquero, Flavio Domiziano Utzeri, Marco Cencio, Luca Di Pietrantonio, Fabio Saksida, Davide Pafumi, Lorenzo Lena, Giulio Vescia, Davide Chiolero, and Mauro Difrancesco
Arma VirumQue, Numero III, Novembre 2021, 2021
Arma VirumQue è un progetto che si propone di dare spazio a spunti di riflessione sull’analisi de... more Arma VirumQue è un progetto che si propone di dare spazio a spunti di riflessione sull’analisi della Storia Militare. Composta prevalentemente da studenti dell’Università di Torino, persegue lo scopo di creare un network per lo studio autogestito della storia militare tra studenti, laureandi, dottorandi e professori italiani e stranieri, per stimolare dibattiti ed incontri su questa amplissima materia.
In questo terzo numero della Rivista si spazierà dalla cavalleria iberica, alla Rhodesia degli anni ‘70, passando per la difesa del limes renano sotto Giuliano, la panoplia longobarda, il mercenariato altomedievale, la battaglia di Leuthen del 1757, un progetto di confederazione degli Stati italiani del XVIII secolo e l’evoluzione del P 26/40 tra le due Guerre.
Infine, prosegue la traduzione del pamphlet satirico tedesco che ci porterà ora ai piedi della Cittadella di Torino, con una rapida analisi delle forze francesi scese in campo per l’assedio.
Conference Presentations by Mauro Difrancesco
In its centenary naval tradition, the Republic of Venice often made use of sailing warships, but ... more In its centenary naval tradition, the Republic of Venice often made use of sailing warships, but until the Seventeenth century the presence of such ships was sporadic and without a real continuity. In 1715, when the Second Morean War broke out, the Venetian fleet was now established on a two-headed formation: the Armata grossa (vessels) and the traditional Armata sottile (galleys).
Conferenza di Arma VirumQue, 2022
Si è svolta presso il Club Scherma Torino di Villa Glicini, la prima conferenza di Arma VirumQue.... more Si è svolta presso il Club Scherma Torino di Villa Glicini, la prima conferenza di Arma VirumQue.
Durante l'incontro gli autori degli articoli del numero hanno potuto presentare il proprio lavoro ad una platea pubblica di oltre cinquanta persone.
Le conferenze organizzate da Arma rappresentano un'ottima occasione per la crescita della Rivista, degli gli autori stessi, ma soprattutto del territorio e della Cittadinanza attraverso una divulgazione storico scientifica semplice, diretta e giovanile. Rimaniamo quindi fedeli al nostro articolo uno dello Statuto di Arma VirumQue A.P.S.: "Arma VirumQue è un’associazione di promozione sociale e culturale senza fini di lucro, il cui scopo e l’oggetto sociale sono [...] Promuovere il miglioramento della Società Civile attraverso l’attività di divulgazione storica e dei saperi critici, basi fondamentali per la costruzione di una piena e consapevole società democratica".
Organizzare conferenze presso Villa Glicini per noi è molto importante, in quanto riteniamo che il connubio Club Scherma/Villa Glicini, per la sua storicità, il suo bagaglio culturale e sociale, possa rappresentare un luogo ideale per la divulgazione storico culturale, in particolare per la Storia Militare.
Journal Issues by Mauro Difrancesco
Nuova Antologia Militare, 2024
The present work, the result of extensive archival research and analysis of numerous works relate... more The present work, the result of extensive archival research and analysis of numerous works related to the maritime history of the House of Savoy during the chronological period of the early Modern Age, contains a preliminary study on the reconstruction of the Savoy Navy in the years immediately following the end of the Napoleonic Era and the Congress of Vienna. The acquisition of the territories once belonged to the former Republic of Genoa laid the foundations for a general reorganization of the maritime administration of the Kingdom of Sardinia, as well as for the reconstruction of its naval forces according to new strategic needs, including protection of the Ligurian maritime trade and ability to project its naval power where needed. The reforms promoted by the restored Savoy government significantly modified the structure of the maritime administration, transforming it into an almost entirely new and much more complex organism compared to experiences from previous centuries.
Antologia Militare; RIVISTA INTERDISCIPLINARE DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI STORIA MILITARE, 2023
Examination of infantry based on archival sources
Book Reviews by Mauro Difrancesco
Il "modello navale" genovese in età moderna: fra stuolo pubblico e armatori privati, Jun 2021
Un consolidato know-how marittimo, la capacità di adattare il proprio strumento navale alle esige... more Un consolidato know-how marittimo, la capacità di adattare il proprio strumento navale alle esigenze di un mare, il Mediterraneo, in costante mutamento, e lucrosi contratti di asiento con le potenze europee: le basi del successo marittimo genovese in Età Moderna.
A consolidated maritime know-how, the ability to adapt It's own naval instrument to the needs of a constantly changing sea, the Mediterranean, and lucrative asiento contracts with European powers: the foundations of Genoese maritime success in Modern Age.
Lucio Flavio Arriano: un comandante del II secolo, Jan 1, 2018
Saggio di ricerca presentato al corso di laurea triennale di Storia per quanto riguarda “storia r... more Saggio di ricerca presentato al corso di laurea triennale di Storia per quanto riguarda “storia romana”. Analisi dell’opera “Schieramento contro gli Alani” di Lucio Flavio Arriano. Breve bibliografia dell’autore e contesto storico. Pubblicato con il numero di dicembre 2017 dalla rivista online InStoria.
Nuova Antologia Militare, number 4, 2023
We tried to discuss the effects that the permanent threat of war had on the Lefkadians’ lives as ... more We tried to discuss the effects that the permanent threat of war had on the Lefkadians’ lives as well as the choices they made: the way they
participated in the discussions about the future of the Septinsular Republic, the way they claimed civil rights and the way the ruling class of the island evaded them. The military had a constant presence on the island, as it had on the other islands. Its structure and its burden on the island’s finances are quite eloquently presented by the island’s financial accounts. The villagers serving for the defense of the island are mentioned in the 1802 accounts, at the same period when the people
of the island massively participated to claim civil rights. Through the island’s enlistment list of 1805, it is possible to highlight the State’s attempt to implement universal recruitment, corresponding to European standards. This emersion of simple people did not go unnoticed by some members of the upper class who acknowledged the role they played in the defense of the island. Thus, it is apparent that the people of the island had the opportunity to participate in the changes of the period in both emerging but not yet shaped identities, that of citizen and that of soldier.
Nuova Antologia Militare , 2023
Throughout the Modern Age, there was a small but fierce navy created specifically to fight the ‘I... more Throughout the Modern Age, there was a small but fierce navy created specifically to fight the ‘Infidels’, organized around the chivalric Order of St. John. Although the galley had been the capital ship of the Mediterranean for centuries, starting from the Seventeenth Century numerous States set up substantial formations of heavily armed sailing ships which gradually replaced the ancient rowing units in the role of main battleships of the fleets. The Order of St. John was no less, and at the beginning of the Eighteenth Century it formed a squadron of vessels that operated successfully both in the Western Mediterranean and in the Levant. Afranio Petrucci, an Italian knight-officer of the Order, has left to posterity a direct narration of the events that saw Maltese knights and vessels as protagonists since the first missions of the new Sailing Ships Squadron. At the same time he has made, perhaps unintentionally, a wonderful portrait of Mediterranean society of Ancien Régime.
Nell'immaginario collettivo occidentale il termine cavaliere riporta alla mente la figura di un u... more Nell'immaginario collettivo occidentale il termine cavaliere riporta alla mente la figura di un uomo cortese, di bell'aspetto e dai modi gentili. Così lo ritroviamo nella letteratura classica italiana del Boiardo, di Ariosto e ancora prima, risalendo fino ai due grandi filoni letterari europei dediti alla trattazione di eroi, dame e cavalieri: il Ciclo Bretone/Carolingio (Chansons de geste) e quello Arturiano (i più che famosi cavalieri della tavola rotonda, tanto cari al cinema Hollywoodiano). Ma era realmente tutto qui? Il cavaliere medievale era "solamente" un nobile vestito di un'armatura pesante che combatteva gli ingiusti e i malvagi, difendeva coloro che non potevano farlo da soli e viveva nella grazia del Signore? Partendo dalla composizione delle formazioni di cavalleria pesante italiana del Quattrocento (analizzando in breve anche il ruolo secondario, ma in fase ascendente, della fanteria), si cercherà di mettere in luce i punti forti e le debolezze di quest'arma, analizzando il modo in cui veniva impiegata in battaglia, organizzata e strutturata. Vedremo come, nell'arco di oltre un secolo, gli Stati della penisola Italiana si fossero quasi "ibernati" in un modo di guerreggiare che venne drammaticamente surclassato dalla calata di Carlo VIII di Francia nel 1494 e di quello che venne considerato, di lì a breve, l'esercito più moderno ed efficiente d'Europa. Non erano carenti gli uomini, le tattiche o i comandanti, bensì il pensiero stesso della guerra, la sua filosofia fatta di inseguimenti, schermaglie, assedi logoranti e riscatto dei prigionieri; laddove i Transalpini (Svizzeri in testa) combattevano invece una guerra di annientamento, o per meglio dire, annichilimento del nemico e della sua capacità di combattere. Ecco, nel panorama della guerra nell'Italia del Quattrocento, andremo ad analizzare questo strumento potente e nel contempo tanto fragile che fu la cavalleria pesante italiana. "Una delle critiche principali all'andamento delle vicende militari italiane nel Quattrocento ha avuto per oggetto il continuato predominio di un tipo anacronistico di cavalleria pesante nella composizione degli eserciti italiani del tempo e la congiunta ignoranza degli sviluppi ormai in atto fuori dall'Italia nell'uso dell'artiglieria e della fanteria. Insomma si è voluto affermare che nell'Italia d'allora l'arte della guerra non conobbe progresso alcuno." . Nella sua opera Mallet ripercorre un arco di tempo che inizia con il Duecento e si conclude con l'inizio delle famigerate Guerre d'Italia, in quello che può essere definito il primo episodio di una saga che andrà avanti fino alla pace di Cateau-Cambresis (2-3 Aprile 1559). Tale insieme di conflitti videro l'importanza politica nonchè militare (tranne che per certi aspetti quantitativi, d'altronde le parti in lotta dovevano pur rimpinguare i ranghi, e assoldare mercenari locali era più rapido e semplice che non far venire truppe da luoghi ben più lontani) degli Stati Italiani ridursi fino all'osso, fino a che non vennero relegati a svolgere delle comparsate per sostenere ora la Spagna, ora i Francesi nel predominio su una penisola che non avrebbe mai più goduto di quell'idillio isolatore votato a lasciare le cose d'Italia agli Italiani. L'autore opera un sostanziale ridimensionamento circa quei difetti che gli storici del tempo (Machiavelli e Guicciardini, per citare i più noti) vedevano nelle compagini militari italiane. Non solo: accanto alla narrazione dei più salienti fatti d'arme e di coloro che vi presero parte macchinando dietro le quinte o esponendosi sul campo di battaglia, Mallet traccia l'evoluzione e l'organizzazione di uno strumento militare e con esso della macchina burocratica atta a tenerlo in piedi e farlo funzionare con ampio ricorso a fonti e documenti.
Fvcina di Marte , 2024
This book aims to be a critical edition of a manuscript diary written by a knight of the Order of... more This book aims to be a critical edition of a manuscript diary written by a knight of the Order of St. John during the last ottoman-venetian war - the Second Morean War (1715-1718). The reader could sails through the dangerous Mediterranean waters of the Modern Age and meet famous corsairs, merchants and soldiers of the period, discovering a fascinating maritime world.
Arma VirumQue, Rivista di Storia Militare, 2022
In questo sesto numero della Rivista si spazierà dal regno di Cleomene I, sino all’esperienza de... more In questo sesto numero della Rivista si spazierà dal regno di
Cleomene I, sino all’esperienza dell’Olympic nella Grande
Guerra, passando per la prima guerra macedonica di Pirro, uno
studio sui confini bizantino-longobardi e sulle armi di quest’ultimi,
la flotta maltese nel Mediterraneo e un’operazione militare di
repressione a Masserano nel 1790.
Infine, la traduzione di un opuscolo settecentesco dal sapore
plutarcheo che mette in paragona l’esperienza di Alessandro
Magno con Federico il Grande di Prussia.
Arma VirumQue, Rivista di Storia Militare, 2022
In questo quarto numero della Rivista si spazierà dal mercenariato iberico, sino alla dissoluzion... more In questo quarto numero della Rivista si spazierà dal mercenariato iberico, sino alla dissoluzione della Jugoslavia, passando per la battaglia di Torino del 312, le fortificazioni bizantine in Calabria, la seconda guerra di Morea, i progetti di confederazione degli Stati italiani del XVIII secolo e il ruolo dei pescherecci inglesi nella Grande Guerra.
Infine, verranno riportati trascritti e commentati alcuni scritti di Galeani Napione sulle confederazioni degli Stati italiani.
by Arma VirumQue, Francesco Biasi, Stefano Bossola-Vaquero, Flavio Domiziano Utzeri, Marco Cencio, Luca Di Pietrantonio, Fabio Saksida, Davide Pafumi, Lorenzo Lena, Giulio Vescia, Davide Chiolero, and Mauro Difrancesco
Arma VirumQue, Numero III, Novembre 2021, 2021
Arma VirumQue è un progetto che si propone di dare spazio a spunti di riflessione sull’analisi de... more Arma VirumQue è un progetto che si propone di dare spazio a spunti di riflessione sull’analisi della Storia Militare. Composta prevalentemente da studenti dell’Università di Torino, persegue lo scopo di creare un network per lo studio autogestito della storia militare tra studenti, laureandi, dottorandi e professori italiani e stranieri, per stimolare dibattiti ed incontri su questa amplissima materia.
In questo terzo numero della Rivista si spazierà dalla cavalleria iberica, alla Rhodesia degli anni ‘70, passando per la difesa del limes renano sotto Giuliano, la panoplia longobarda, il mercenariato altomedievale, la battaglia di Leuthen del 1757, un progetto di confederazione degli Stati italiani del XVIII secolo e l’evoluzione del P 26/40 tra le due Guerre.
Infine, prosegue la traduzione del pamphlet satirico tedesco che ci porterà ora ai piedi della Cittadella di Torino, con una rapida analisi delle forze francesi scese in campo per l’assedio.
In its centenary naval tradition, the Republic of Venice often made use of sailing warships, but ... more In its centenary naval tradition, the Republic of Venice often made use of sailing warships, but until the Seventeenth century the presence of such ships was sporadic and without a real continuity. In 1715, when the Second Morean War broke out, the Venetian fleet was now established on a two-headed formation: the Armata grossa (vessels) and the traditional Armata sottile (galleys).
Conferenza di Arma VirumQue, 2022
Si è svolta presso il Club Scherma Torino di Villa Glicini, la prima conferenza di Arma VirumQue.... more Si è svolta presso il Club Scherma Torino di Villa Glicini, la prima conferenza di Arma VirumQue.
Durante l'incontro gli autori degli articoli del numero hanno potuto presentare il proprio lavoro ad una platea pubblica di oltre cinquanta persone.
Le conferenze organizzate da Arma rappresentano un'ottima occasione per la crescita della Rivista, degli gli autori stessi, ma soprattutto del territorio e della Cittadinanza attraverso una divulgazione storico scientifica semplice, diretta e giovanile. Rimaniamo quindi fedeli al nostro articolo uno dello Statuto di Arma VirumQue A.P.S.: "Arma VirumQue è un’associazione di promozione sociale e culturale senza fini di lucro, il cui scopo e l’oggetto sociale sono [...] Promuovere il miglioramento della Società Civile attraverso l’attività di divulgazione storica e dei saperi critici, basi fondamentali per la costruzione di una piena e consapevole società democratica".
Organizzare conferenze presso Villa Glicini per noi è molto importante, in quanto riteniamo che il connubio Club Scherma/Villa Glicini, per la sua storicità, il suo bagaglio culturale e sociale, possa rappresentare un luogo ideale per la divulgazione storico culturale, in particolare per la Storia Militare.
Nuova Antologia Militare, 2024
The present work, the result of extensive archival research and analysis of numerous works relate... more The present work, the result of extensive archival research and analysis of numerous works related to the maritime history of the House of Savoy during the chronological period of the early Modern Age, contains a preliminary study on the reconstruction of the Savoy Navy in the years immediately following the end of the Napoleonic Era and the Congress of Vienna. The acquisition of the territories once belonged to the former Republic of Genoa laid the foundations for a general reorganization of the maritime administration of the Kingdom of Sardinia, as well as for the reconstruction of its naval forces according to new strategic needs, including protection of the Ligurian maritime trade and ability to project its naval power where needed. The reforms promoted by the restored Savoy government significantly modified the structure of the maritime administration, transforming it into an almost entirely new and much more complex organism compared to experiences from previous centuries.
Antologia Militare; RIVISTA INTERDISCIPLINARE DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI STORIA MILITARE, 2023
Examination of infantry based on archival sources