Marco Valenti | University of Siena / Università di Siena (original) (raw)

Marco Valenti

Marco Valenti - Professore Ordinario - SSD L-Ant/08 (Archeologia Cristiana e Medievale). https://docenti.unisi.it/it/valenti - https://scholar.google.com/citations?user=ErtZvWwAAAAJ&hl=it

Nato a Siena nel 1960, laurea in Storia Medievale con tesi in Archeologia Medievale (relatore Riccardo Francovich). Dal 1999 al 2001 Assegnista di ricerca. Dal 2001 al 2022 professore associato di Archeologia Cristiana e Medievale. Dal 2007 al 2011 e dal 2020 al 2022 membro di Giunta della Consulta Universitaria per l’Archeologia post-classica.

Dal 1995 al presente è membro della SAMI (Società degli Archeologi Medievisti Italiani); dal 2004 al 2015 Segretario Nazionale SAMI; dal 2016 sino al 2019 Vice presidente SAMI. Dal 2022 nella commissione giudicatrice del premio SAMI Riccardo Francovich per il museo o parco archeologico italiano migliore sintesi fra rigore dei contenuti scientifici ed efficacia nella loro comunicazione.
Dal 2003 al 2006 membro del Consiglio direttivo del SAAME (Centro Interuniversitario per la Storia e l’Archeologia dell’Alto Medioevo); dall’aprile 2007 al novembre 2009 vicedirettore del SAAME; dal dicembre 2009 al dicembre 2010 direttore del SAAME; dal 2019 al 2022 nel Consiglio direttivo e nel Comitato Scientifico del CISSA (Centro di Studi di Storia e d’Arte-Pistoia).

È stato coordinatore della sezione di Archeologia Medievale della Scuola di Dottorato di Ricerca "Riccardo Francovich". Dal 2001 al 2008 ha diretto le attività legate al progetto “Paesaggi Medievali” (con Riccardo Francovich). Ha curato la realizzazione del Parco Archeologico e Tecnologico della Fortezza di Poggio Imperiale a Poggibonsi - Siena (con Riccardo Francovich), aperto nel settembre 2003 dove è direttore scientifico e dove coordina la progettazione e le attività dell'Archaeological Open Air Museum "Archeodromo di Poggibonsi".

Cantieri di scavo in ambito rurale: dal 1991 al 1992 in località San Quirico (Castelnuovo Berardenga-SI) ; dal 1993 al 2008 e dal 2017 al 2019 Fortezza medicea di Poggio Imperiale a Poggibonsi (SI); dal 2001 al 2017 Castello di Miranduolo (Chiusdino - SI); dal 2001 al 2003 Monte di Croce (Pontassieve - FI); dal 2002 al 2003 Castello di Montefiesole (Pontassieve - FI); dal 2004 al 2005 Rocca di Staggia (Poggibonsi - SI); dal 2008 al 2010 Castello di Catignano (Gambassi Terme - FI), dal 2009 al 2010 Rocca di Castiglioncello del Trinoro (Sarteano -SI); dal 2009 al 2015 Santa Cristina (Buonconvento - SI); dal 2019 al presente Abbazia di San Galgano (Chiusdino - SI).

Cantieri di scavo in ambito urbano: 2001 Convento del Carmine a Siena; dal 2000 al 2003 sotterranei del Duomo di Siena; 2005 corsie San Galgano e Sant’Ansano, Complesso monumentale Santa Maria della Scala (SI); 2002 chiostro della chiesa di San Cristoforo a Siena; dal 2002 al 2011 scavi e interventi di valutazione della risorsa archeologica a Siena in collaborazione con il Comune di Siena.

Premi e riconoscimenti: 2011 è stato Candidato per l'Innovation Italy Award 2011, in occasione del QID 2011 del 10th ID WORLD International Congress; 2015 ha ricevuto per l'Archeodromo di Poggibonsi (SI), il Premio Riccardo Francovich 2015 conferito dalla Sami (Società degli Archeologi Medievisti Italiani) per il museo o parco archeologico che rappresenta la migliore sintesi tra accuratezza dei contenuti scientifici e efficacia nel comunicare a un pubblico di non specialisti; 2016 ha ricevuto per l'Archeodromo di Poggibonsi (SI), il Premio Italia Medievale conferito dalla ACIM-Associazione Culturale Italia Medievale; 2017 Premio "Progetto Art Bonus dell’anno" promosso da ALES Spa in collaborazione con Promo PA Fondazione LuBeC società in house MiBACT, progetto MIBAC-ANCI; 2022 Premio Cimitile XXVII Edizione 2022 (Campanile d’argento), rassegna nazionale degli autori inediti, delle novità librarie di attualità, narrativa e saggistica, della migliore opera edita sull’Archeologia e cultura artistica in età Paleocristiana e Altomedievale in Italia Patrocinato da: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero della Cultura, Regione Campania, Città Metropolitana di Napoli, Curia vescovile di Nola. Premio per la monografia a mia firma “Il Barbaricum: una periferia che si fece centro. Società, insediamento ed economia tra I e X secolo”, 2021; premio consegnato a Cimitile il 18.06.2022.
Autore di 231 pubblicazioni.
Supervisors: Archeologia Medievale (redazione) - 04/2007 oggi, Archeologia Medievale (corrispondente) - 01/1993 03/2007, Debates de Arqueologia Medieval - Università di Granada (comitato scientifico) - 01/2010 oggi, PCA - Post-Classical Archaeologies (Advisory board) - 01/2011 oggi, Archeologia e Calcolatori (redazione) - 01/1999 oggi, and Facta. A Journal of Late Roman, Medieval and Post Medieval Material Culture Studies (comitato scientifico) - da 2015 a oggi
Address: Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali - Università di Siena
Via Roma 56
Siena (53100) Italia

less

Uploads

Books by Marco Valenti

Research paper thumbnail of Archeologia Barbarica 5

Il Barbaricum: una periferia che si fece centro. Società, insediamento ed economia tra I e X secolo, 2021

Il volume presenta una poderosa sintesi di taglio enciclopedico su quel vasto mondo, tra le monta... more Il volume presenta una poderosa sintesi di taglio enciclopedico su quel vasto mondo, tra le montagne della Norvegia centrale e i fiumi Reno e Danubio, tra le foreste russe e le paludi olandesi, definito univocamente Barbaricum ma composto da macroregioni con culture assai diversificate tra loro.
Un mondo che viene letto sul lungo periodo e soprattutto da una prospettiva inedita: non da quella dell’Impero romano (e poi di quello carolingio), ma come insieme di società autonome, che pure guardavano all’Impero. Ne vengono indagati gli assetti insediativi e l’economia, la struttura sociale e la ritualità, inseguendo in particolare le forme del potere.
Si ricompone quasi un millennio di storia di un’ampia parte dell’Europa, attraverso la fonte materiale: una storia decisamente poco nota nel nostro Paese e che mancava di una sintesi.

Prefazione di Chris Wickham
pp. 712, illustrazioni in bianco e nero, mappe finali a colori

In uscita: giugno 2021, per SAP Società Archeologica s.r.l.

Collana: Archeologia Barbarica

Responsabile scientifico: Caterina Giostra, Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano

Research paper thumbnail of M. Valenti, L’insediamento altomedievale delle campagne toscane. Paesaggi, popolamento e villaggi tra VI e X secolo, Biblioteca del Dipartimento di Archeologia e storia delle arti dell'Università di Siena - Sezione di Archeologia, Firenze 2004

Research paper thumbnail of M. Valenti, C. Wickham (eds.), Italy, 888-962: a turning point. Italia, 888-962: una svolta  IV Seminario Internazionale, Cassero di Poggio Imperiale a Poggibonsi (SI) 4-6 dicembre 2009, Brepols 2013

Research paper thumbnail of Marco Valenti, Carta Archeologica della Provincia di Siena, vol.III, La Valdelsa (Comuni di Colle Val d’Elsa e Poggibonsi), Siena, 1999

Indagare la Val d'Elsa ha significato sottoporre a verifica i modelli insediativi e i processi di... more Indagare la Val d'Elsa ha significato sottoporre a verifica i modelli insediativi e i processi di trasformazione del popolamento già elaborati per il Chianti senese (volume I della Carta Archeologica), in un momento in cui ci accingevamo ad allargare le indagini sulla parte centrale e su quella meridionale del comprensorio provinciale.

Research paper thumbnail of VALENTI M. (a cura di), Informatica e Archeologia Medievale. L'esperienza senese, SAMI - Metodi e temi dell'Archeologia Medievale/2, Firenze 2009 (pagine 198)

"L'esperienza dell’Area di Archeologia Medievale senese ha svolto, negli ultimi quindici anni, un... more "L'esperienza dell’Area di Archeologia Medievale senese ha svolto, negli ultimi quindici anni, una massiccia (e spesso più o meno inconscia) opera di alfabetizzazione della comunità scientifica relativamente alle possibilità offerte dalle applicazioni tecnologiche nella pratica della nostra disciplina.
L’importante utilizzo del mezzo informatico che traspare da tutti i nostri lavori presentati nelle più disparate sedi, le numerosissime visite ai nostri laboratori informatici, l’entusiasmo mostrato in tutte le occasioni dai ricercatori senesi relativamente all’uso della tecnologia, l’apertura a molteplici collaborazioni per il trasferimento di know-how tecnologico dai nostri laboratori a progetti esterni, la formazione degli studenti attraverso la precoce attivazione di corsi di informatica applicata all’archeologia, sono tutti aspetti che, nel loro piccolo, hanno sicuramente contribuito a incrementare la fiduucia e la confidenza della comunità scientifica verso questi strumenti; speriamo che ciò possa continuare ad avvenire in futuro, portando a una più generalizzata accettazione e a un uso avanzato e consapevole della tecnologia, rendendo possibile un decisivo avanzamento delle metodologie in questo campo. Sotto questa luce va intesa anche la decisione di mettere in cantiere il presente volume.

INDICE
1. UNA VIA ARCHEOLOGICA ALL’INFORMATICA (NON UNA VIA INFORMATICA ALL’ARCHEOLOGIA), di Marco Valenti 7
1.1 Informatica applicata all’Archeologia: uno strumento 7
1.2 L’esperienza senese: assunti e ripensamenti vitali 11
1.3 Gestione, analisi e condivisione 15
1.4 La filosofia di lavoro del LIAAM 21
1.5 Conclusione (?) 25
2. L’ARCHIVIAZIONE DEL DATO IN ARCHEOLOGIA, di Vittorio Fronza 29
2.1 LIAAM e database 31
2.2 Progettare un database 33
2.2.1 Gestione globale e scalabilità 33
2.2.2 La granularità dei dati 35
2.2.3 L’uso di un linguaggio controllato 36
2.2.4 Gestire le cronologie 37
2.3 Usare un database 38
2.3.1 L’interfaccia utente 38
2.3.2 L’analisi dei dati 38
2.3.3 L’allineamento del dato e dello schema 41
2.4 Database immagini/filmati 41
3. L’APPLICAZIONE DEL GIS ALLA RICERCA TERRITORIALE: COSTRUZIONE E GESTIONE DELLA CARTOGRAFIA ARCHEOLOGICA, di Federico Salzotti 45
3.1 Le finalità di un progetto di cartografia archeologica attraverso l’uso dei GIS 45
3.2 La costruzione di un progetto di cartografia archeologica nell’esperienza senese 47
3.3 L’innovazione tecnologica dei sistemi GIS e i suoi risvolti nelle metodologie di ricerca 48
3.4 Allestimenti cartografici e costruzione di nuova cartografia 49
3.5 La registrazione dei dati archeologici territoriali 55
3.6 Le funzioni di trattamento: interrogazione, organizzazione e analisi dei dati 58
3.7 La sintesi interpretativa e la modellizzazione insediativa 64
3.8 La restituzione dei dati, dalle piattaforme webGIS alla stampa: produzione di cartografia archeologica 67
3.9 L’open-source e le risorse della rete 69
4. IL SISTEMA “GIS URBANO”: UNA PROPOSTA DI ARCHIVIAZIONE E GESTIONE DEL PATRIMONIO STORICO-ARCHEOLOGICO PRESENTE ALL’INTERNO DELLA CITTÀ, di Alessandra Nardini 71
4.1 Caratteristiche del sistema “GIS urbano” 71
4.2 La progettazione di una “soluzione GIS” 75
4.2.1 Principi e finalità 75
4.2.2 L’articolazione del modello dati 77
4.2.3 L’integrazione con il DBMS 78
4.2.4 La codifica dei gradi di affidabilità 80
4.3 La compilazione della banca dati: il trattamento della documentazione disponibile 80
4.3.1 I supporti cartografici 80
4.3.2 Le indagini condotte sul sito 83
4.4 Il sistema GIS urbano come strumento per la conoscenza e la tutela del patrimonio urbano 85
4.5 Una banca dati in progress 87
5. LA GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE ARCHEOLOGICA DI SCAVO TRAMITE GIS, di Alessandra Nardini 89
5.1 La sperimentazione del LIAAM verso la definizione del GIS di scavo 89
5.2 La progettazione della piattaforma 92
5.2.1 Il modello dati 92
5.2.2 Gli attributi 94
5.3 L’utilizzo della piattaforma GIS: consultazione e analisi 95
5.3.1 La georeferenziazione dei reperti in strato 98
5.3.2 Lo studio delle frequenze distributive e l’applicazione della statistica descrittiva per tarare i modelli ottenuti 100
5.3.3 Analisi spaziali mirate alla lettura delle evidenze di scavo 107
6. RILIEVO DI MONUMENTI E STRATIGRAFIE: L’USO DEL LASER SCANNER, di Mirko Peripimeno 111
6.1 La tecnologia laser 112
6.2 Le motivazioni alla base della scelta della tecnologia laser 3D 115
6.3 Un lungo processo di sperimentazione 118
6.4 I risultati ottenuti allo stato attuale della sperimentazione 119
6.5 La modellazione 3D di strutture e di siti indagate archeologicamente 127
7. MODELLAZIONE DEI REPERTI, di Frank Salvadori 131
7.1 L’acquisizione dei reperti al calcolatore 133
7.2 La modellazione dei reperti 135
7.3 Fotoritocco delle mappature e fotoraddrizzamento dei motivi decorativi 137
7.4 Realizzazione di documentazione 139
7.4.1 La documentazione fotorealistica 140
7.4.2 Modellazione per analisi specialistiche 141
7.5 Fruizione della documentazione 144
8. DIFFUSIONE DEL DATO: IL PORTALE WEB DI ARCHEOLOGIA MEDIEVALE, di Luca Isabella 149
8.1 Internet e l’archeologia 149
8.2 Il portale di Archeologia Medievale 151
8.3 Verso il Web 2.0 158
9. TECNOLOGIE MULTIMEDIALI PER LA DOCUMENTAZIONE E LA COMUNICAZIONE DEL DATO ARCHEOLOGICO, di Carlo Tronti 161
9.1 Il concetto di multimedialità 161
9.2 Archeologia e comunicazione multimediale 162
9.3 La multimedialità nella documentazione archeologica 165
9.4 Produzioni multimediali per l’archeologia 167
9.5 Dai prodotti multimediali per il museo al Museo Multimediale 171
BIBLIOGRAFIA 179
Glossario 185"

Research paper thumbnail of L’insediamento altomedievale delle campagne toscane. Paesaggi, popolamento e villaggi tra VI e X secolo.

Research paper thumbnail of POGGIO IMPERIALE A POGGIBONSI IL TERRITORIO LO SCAVO IL PARCO

Research paper thumbnail of Miranduolo in Alta Val di Merse (Chiusdino – SI). Archeologia su un sito di potere del medioevo toscano

Papers by Marco Valenti

Research paper thumbnail of Santa Cristina e Miranduolo: due casi di aree cimiteriali usate tra tardo antico e alto medioevo

Research paper thumbnail of Modelli e costumi funerari delle aristocrazie fra bacino dell'Elba e Mediterraneo: il caso longobardo

Research paper thumbnail of Etruria, Tuscia, Toscana: La Formazione Dei Paesaggi Altomedievali

La storia dell 'alto medioevo italiano (VI-X …, 1994

A cura di R. Francovich, G. Noyé.

Research paper thumbnail of Santa Cristina in Caio a Buonconvento (Siena): un bilancio interpretativo dopo la sesta campagna di scavo

This text is the synthesis of the first six years of excavation (2009-2014) on the site of Santa ... more This text is the synthesis of the first six years of excavation (2009-2014) on the site of Santa Cristina: in addition to the evidence of excavation we try to contextualize the material culture within the trading system of Tuscany, lines of penetration from the coast to the inlands of the goods through the streets and river routes. In this context acquires particular importance the role of the river Ombrone, which is certainly a factor of economic development of the settlement of Santa Cristina in Caio. A further subject matter within the text is that of the reuse of the thermal implant, completely re-calibrated on the basis of weighted averages of individual finds.

Research paper thumbnail of Schema di Linee guida per la conservazione delle architetture di interesse archeologico: conoscenza, prevenzione e manutenzione

Research paper thumbnail of Chiusdino (SI). Miranduolo: relazione preliminare 2012

Research paper thumbnail of Staggia (SI). Lo scavo della Rocca (2004-2005)

Research paper thumbnail of S. Cristina a Buonconvento (SI). La lunga durata di un centro sulla Cassia Antica

Santa Cristina in Caio is an archaeological site inhabited since prehistoric times, probably occu... more Santa Cristina in Caio is an archaeological site inhabited since prehistoric times, probably occupied seasonally. In the last years of the first century BC begins to form a settlement (probably a vicus) related to a road, probably a secondary branch of Via Cassia, that linked Chiusi to Siena; this path was also attested in Tabula Peutingeriana. Field and magnetometric surveys showed a big settlement, those main source had to be agriculture, combined with other economic forms such as travel assistance, ceramic production and commerce, thus takings hapeas a market place. The excavation, at the fourth campaign, allowed to identify a thermal bath that worked from the late first century BC until the middle of the fourth century A.D. After the abandonment of the baths, begins a phase of structure systematic despoil, that persists until the sixth century, when all the valuable materials are dismantled and recycled. Despite the obvious differences between the two periods, the settlement does not lose its characteristics of production and market place. Only at the end of the sixth century we observe structural changing of the settlement: in this period we found eleven huts above the ruins of the bath and around them, which constitute a village, a known type of cases, that sees the reuse of a settlement context of the Roman period. At this moment the chronological horizon of the village, does not go beyond the eighth century. At the beginning of the next century we will have the confirmation of the presence of the church of Santa Cristina. The church was probably founded at least a century earlier, inside a structured settlement, near an old roadway, probably collapsed in some parts, however, continued to provide the only means of communication, transportation, commerce. This peripheral road finally became Via Francigena, the most important route of medieval Europe

Research paper thumbnail of Marco Valenti (2011): "Miranduolo (Chiusdino – SI). Campagna 2011"

FOLD&R Fasti On Line Documents & Research, 241, 2011

L'undicesima campagna di scavo ha avuto la durata di nove settimane, comprese tra il 29 agosto ed... more L'undicesima campagna di scavo ha avuto la durata di nove settimane, comprese tra il 29 agosto ed il 28 ottobre 2011, incentrata su aree già avviate negli anni precedenti ( ). Si è proseguito in corrispondenza del versante settentrionale di Area 1, a ridosso del fossato altomedievale ricongiungendosi ad Area 14; è stata ampliata la zona d'indagine in Area 11 verso sud e verso est, a ridosso della porta che si apre sul lato occidentale del circuito murario castellano, ricongiungendosi con Area 15 dove l'ampliamento ha interessato la porzione ovest del pianoro; infine ha avuto continuità l'Area 17, esterna al circuito murario, ai piedi del poggio e in corrispondenza del suo limite orientale.

Research paper thumbnail of Modello dei dati e trattamento del dato sul GIS di scavo

Archeologia e Calcolatori, 2004

The paper focuses on the problems related to archaeological excavation data management through th... more The paper focuses on the problems related to archaeological excavation data management through the use of a GIS solution; it considers aspects ranging from the planning of an open and functional data model, fitting the complexity of stratigraphy, to the ...

Research paper thumbnail of Insediamenti, strumenti e culture altre fra Mediterraneo e Barbaricum. Alcuni esempi

Research paper thumbnail of Aristocrazie barbariche tra V e VII secolo. Barbaricum e Italia a confronto

Research paper thumbnail of Archeologia Barbarica 5

Il Barbaricum: una periferia che si fece centro. Società, insediamento ed economia tra I e X secolo, 2021

Il volume presenta una poderosa sintesi di taglio enciclopedico su quel vasto mondo, tra le monta... more Il volume presenta una poderosa sintesi di taglio enciclopedico su quel vasto mondo, tra le montagne della Norvegia centrale e i fiumi Reno e Danubio, tra le foreste russe e le paludi olandesi, definito univocamente Barbaricum ma composto da macroregioni con culture assai diversificate tra loro.
Un mondo che viene letto sul lungo periodo e soprattutto da una prospettiva inedita: non da quella dell’Impero romano (e poi di quello carolingio), ma come insieme di società autonome, che pure guardavano all’Impero. Ne vengono indagati gli assetti insediativi e l’economia, la struttura sociale e la ritualità, inseguendo in particolare le forme del potere.
Si ricompone quasi un millennio di storia di un’ampia parte dell’Europa, attraverso la fonte materiale: una storia decisamente poco nota nel nostro Paese e che mancava di una sintesi.

Prefazione di Chris Wickham
pp. 712, illustrazioni in bianco e nero, mappe finali a colori

In uscita: giugno 2021, per SAP Società Archeologica s.r.l.

Collana: Archeologia Barbarica

Responsabile scientifico: Caterina Giostra, Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano

Research paper thumbnail of M. Valenti, L’insediamento altomedievale delle campagne toscane. Paesaggi, popolamento e villaggi tra VI e X secolo, Biblioteca del Dipartimento di Archeologia e storia delle arti dell'Università di Siena - Sezione di Archeologia, Firenze 2004

Research paper thumbnail of M. Valenti, C. Wickham (eds.), Italy, 888-962: a turning point. Italia, 888-962: una svolta  IV Seminario Internazionale, Cassero di Poggio Imperiale a Poggibonsi (SI) 4-6 dicembre 2009, Brepols 2013

Research paper thumbnail of Marco Valenti, Carta Archeologica della Provincia di Siena, vol.III, La Valdelsa (Comuni di Colle Val d’Elsa e Poggibonsi), Siena, 1999

Indagare la Val d'Elsa ha significato sottoporre a verifica i modelli insediativi e i processi di... more Indagare la Val d'Elsa ha significato sottoporre a verifica i modelli insediativi e i processi di trasformazione del popolamento già elaborati per il Chianti senese (volume I della Carta Archeologica), in un momento in cui ci accingevamo ad allargare le indagini sulla parte centrale e su quella meridionale del comprensorio provinciale.

Research paper thumbnail of VALENTI M. (a cura di), Informatica e Archeologia Medievale. L'esperienza senese, SAMI - Metodi e temi dell'Archeologia Medievale/2, Firenze 2009 (pagine 198)

"L'esperienza dell’Area di Archeologia Medievale senese ha svolto, negli ultimi quindici anni, un... more "L'esperienza dell’Area di Archeologia Medievale senese ha svolto, negli ultimi quindici anni, una massiccia (e spesso più o meno inconscia) opera di alfabetizzazione della comunità scientifica relativamente alle possibilità offerte dalle applicazioni tecnologiche nella pratica della nostra disciplina.
L’importante utilizzo del mezzo informatico che traspare da tutti i nostri lavori presentati nelle più disparate sedi, le numerosissime visite ai nostri laboratori informatici, l’entusiasmo mostrato in tutte le occasioni dai ricercatori senesi relativamente all’uso della tecnologia, l’apertura a molteplici collaborazioni per il trasferimento di know-how tecnologico dai nostri laboratori a progetti esterni, la formazione degli studenti attraverso la precoce attivazione di corsi di informatica applicata all’archeologia, sono tutti aspetti che, nel loro piccolo, hanno sicuramente contribuito a incrementare la fiduucia e la confidenza della comunità scientifica verso questi strumenti; speriamo che ciò possa continuare ad avvenire in futuro, portando a una più generalizzata accettazione e a un uso avanzato e consapevole della tecnologia, rendendo possibile un decisivo avanzamento delle metodologie in questo campo. Sotto questa luce va intesa anche la decisione di mettere in cantiere il presente volume.

INDICE
1. UNA VIA ARCHEOLOGICA ALL’INFORMATICA (NON UNA VIA INFORMATICA ALL’ARCHEOLOGIA), di Marco Valenti 7
1.1 Informatica applicata all’Archeologia: uno strumento 7
1.2 L’esperienza senese: assunti e ripensamenti vitali 11
1.3 Gestione, analisi e condivisione 15
1.4 La filosofia di lavoro del LIAAM 21
1.5 Conclusione (?) 25
2. L’ARCHIVIAZIONE DEL DATO IN ARCHEOLOGIA, di Vittorio Fronza 29
2.1 LIAAM e database 31
2.2 Progettare un database 33
2.2.1 Gestione globale e scalabilità 33
2.2.2 La granularità dei dati 35
2.2.3 L’uso di un linguaggio controllato 36
2.2.4 Gestire le cronologie 37
2.3 Usare un database 38
2.3.1 L’interfaccia utente 38
2.3.2 L’analisi dei dati 38
2.3.3 L’allineamento del dato e dello schema 41
2.4 Database immagini/filmati 41
3. L’APPLICAZIONE DEL GIS ALLA RICERCA TERRITORIALE: COSTRUZIONE E GESTIONE DELLA CARTOGRAFIA ARCHEOLOGICA, di Federico Salzotti 45
3.1 Le finalità di un progetto di cartografia archeologica attraverso l’uso dei GIS 45
3.2 La costruzione di un progetto di cartografia archeologica nell’esperienza senese 47
3.3 L’innovazione tecnologica dei sistemi GIS e i suoi risvolti nelle metodologie di ricerca 48
3.4 Allestimenti cartografici e costruzione di nuova cartografia 49
3.5 La registrazione dei dati archeologici territoriali 55
3.6 Le funzioni di trattamento: interrogazione, organizzazione e analisi dei dati 58
3.7 La sintesi interpretativa e la modellizzazione insediativa 64
3.8 La restituzione dei dati, dalle piattaforme webGIS alla stampa: produzione di cartografia archeologica 67
3.9 L’open-source e le risorse della rete 69
4. IL SISTEMA “GIS URBANO”: UNA PROPOSTA DI ARCHIVIAZIONE E GESTIONE DEL PATRIMONIO STORICO-ARCHEOLOGICO PRESENTE ALL’INTERNO DELLA CITTÀ, di Alessandra Nardini 71
4.1 Caratteristiche del sistema “GIS urbano” 71
4.2 La progettazione di una “soluzione GIS” 75
4.2.1 Principi e finalità 75
4.2.2 L’articolazione del modello dati 77
4.2.3 L’integrazione con il DBMS 78
4.2.4 La codifica dei gradi di affidabilità 80
4.3 La compilazione della banca dati: il trattamento della documentazione disponibile 80
4.3.1 I supporti cartografici 80
4.3.2 Le indagini condotte sul sito 83
4.4 Il sistema GIS urbano come strumento per la conoscenza e la tutela del patrimonio urbano 85
4.5 Una banca dati in progress 87
5. LA GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE ARCHEOLOGICA DI SCAVO TRAMITE GIS, di Alessandra Nardini 89
5.1 La sperimentazione del LIAAM verso la definizione del GIS di scavo 89
5.2 La progettazione della piattaforma 92
5.2.1 Il modello dati 92
5.2.2 Gli attributi 94
5.3 L’utilizzo della piattaforma GIS: consultazione e analisi 95
5.3.1 La georeferenziazione dei reperti in strato 98
5.3.2 Lo studio delle frequenze distributive e l’applicazione della statistica descrittiva per tarare i modelli ottenuti 100
5.3.3 Analisi spaziali mirate alla lettura delle evidenze di scavo 107
6. RILIEVO DI MONUMENTI E STRATIGRAFIE: L’USO DEL LASER SCANNER, di Mirko Peripimeno 111
6.1 La tecnologia laser 112
6.2 Le motivazioni alla base della scelta della tecnologia laser 3D 115
6.3 Un lungo processo di sperimentazione 118
6.4 I risultati ottenuti allo stato attuale della sperimentazione 119
6.5 La modellazione 3D di strutture e di siti indagate archeologicamente 127
7. MODELLAZIONE DEI REPERTI, di Frank Salvadori 131
7.1 L’acquisizione dei reperti al calcolatore 133
7.2 La modellazione dei reperti 135
7.3 Fotoritocco delle mappature e fotoraddrizzamento dei motivi decorativi 137
7.4 Realizzazione di documentazione 139
7.4.1 La documentazione fotorealistica 140
7.4.2 Modellazione per analisi specialistiche 141
7.5 Fruizione della documentazione 144
8. DIFFUSIONE DEL DATO: IL PORTALE WEB DI ARCHEOLOGIA MEDIEVALE, di Luca Isabella 149
8.1 Internet e l’archeologia 149
8.2 Il portale di Archeologia Medievale 151
8.3 Verso il Web 2.0 158
9. TECNOLOGIE MULTIMEDIALI PER LA DOCUMENTAZIONE E LA COMUNICAZIONE DEL DATO ARCHEOLOGICO, di Carlo Tronti 161
9.1 Il concetto di multimedialità 161
9.2 Archeologia e comunicazione multimediale 162
9.3 La multimedialità nella documentazione archeologica 165
9.4 Produzioni multimediali per l’archeologia 167
9.5 Dai prodotti multimediali per il museo al Museo Multimediale 171
BIBLIOGRAFIA 179
Glossario 185"

Research paper thumbnail of L’insediamento altomedievale delle campagne toscane. Paesaggi, popolamento e villaggi tra VI e X secolo.

Research paper thumbnail of POGGIO IMPERIALE A POGGIBONSI IL TERRITORIO LO SCAVO IL PARCO

Research paper thumbnail of Miranduolo in Alta Val di Merse (Chiusdino – SI). Archeologia su un sito di potere del medioevo toscano

Research paper thumbnail of Santa Cristina e Miranduolo: due casi di aree cimiteriali usate tra tardo antico e alto medioevo

Research paper thumbnail of Modelli e costumi funerari delle aristocrazie fra bacino dell'Elba e Mediterraneo: il caso longobardo

Research paper thumbnail of Etruria, Tuscia, Toscana: La Formazione Dei Paesaggi Altomedievali

La storia dell 'alto medioevo italiano (VI-X …, 1994

A cura di R. Francovich, G. Noyé.

Research paper thumbnail of Santa Cristina in Caio a Buonconvento (Siena): un bilancio interpretativo dopo la sesta campagna di scavo

This text is the synthesis of the first six years of excavation (2009-2014) on the site of Santa ... more This text is the synthesis of the first six years of excavation (2009-2014) on the site of Santa Cristina: in addition to the evidence of excavation we try to contextualize the material culture within the trading system of Tuscany, lines of penetration from the coast to the inlands of the goods through the streets and river routes. In this context acquires particular importance the role of the river Ombrone, which is certainly a factor of economic development of the settlement of Santa Cristina in Caio. A further subject matter within the text is that of the reuse of the thermal implant, completely re-calibrated on the basis of weighted averages of individual finds.

Research paper thumbnail of Schema di Linee guida per la conservazione delle architetture di interesse archeologico: conoscenza, prevenzione e manutenzione

Research paper thumbnail of Chiusdino (SI). Miranduolo: relazione preliminare 2012

Research paper thumbnail of Staggia (SI). Lo scavo della Rocca (2004-2005)

Research paper thumbnail of S. Cristina a Buonconvento (SI). La lunga durata di un centro sulla Cassia Antica

Santa Cristina in Caio is an archaeological site inhabited since prehistoric times, probably occu... more Santa Cristina in Caio is an archaeological site inhabited since prehistoric times, probably occupied seasonally. In the last years of the first century BC begins to form a settlement (probably a vicus) related to a road, probably a secondary branch of Via Cassia, that linked Chiusi to Siena; this path was also attested in Tabula Peutingeriana. Field and magnetometric surveys showed a big settlement, those main source had to be agriculture, combined with other economic forms such as travel assistance, ceramic production and commerce, thus takings hapeas a market place. The excavation, at the fourth campaign, allowed to identify a thermal bath that worked from the late first century BC until the middle of the fourth century A.D. After the abandonment of the baths, begins a phase of structure systematic despoil, that persists until the sixth century, when all the valuable materials are dismantled and recycled. Despite the obvious differences between the two periods, the settlement does not lose its characteristics of production and market place. Only at the end of the sixth century we observe structural changing of the settlement: in this period we found eleven huts above the ruins of the bath and around them, which constitute a village, a known type of cases, that sees the reuse of a settlement context of the Roman period. At this moment the chronological horizon of the village, does not go beyond the eighth century. At the beginning of the next century we will have the confirmation of the presence of the church of Santa Cristina. The church was probably founded at least a century earlier, inside a structured settlement, near an old roadway, probably collapsed in some parts, however, continued to provide the only means of communication, transportation, commerce. This peripheral road finally became Via Francigena, the most important route of medieval Europe

Research paper thumbnail of Marco Valenti (2011): "Miranduolo (Chiusdino – SI). Campagna 2011"

FOLD&R Fasti On Line Documents & Research, 241, 2011

L'undicesima campagna di scavo ha avuto la durata di nove settimane, comprese tra il 29 agosto ed... more L'undicesima campagna di scavo ha avuto la durata di nove settimane, comprese tra il 29 agosto ed il 28 ottobre 2011, incentrata su aree già avviate negli anni precedenti ( ). Si è proseguito in corrispondenza del versante settentrionale di Area 1, a ridosso del fossato altomedievale ricongiungendosi ad Area 14; è stata ampliata la zona d'indagine in Area 11 verso sud e verso est, a ridosso della porta che si apre sul lato occidentale del circuito murario castellano, ricongiungendosi con Area 15 dove l'ampliamento ha interessato la porzione ovest del pianoro; infine ha avuto continuità l'Area 17, esterna al circuito murario, ai piedi del poggio e in corrispondenza del suo limite orientale.

Research paper thumbnail of Modello dei dati e trattamento del dato sul GIS di scavo

Archeologia e Calcolatori, 2004

The paper focuses on the problems related to archaeological excavation data management through th... more The paper focuses on the problems related to archaeological excavation data management through the use of a GIS solution; it considers aspects ranging from the planning of an open and functional data model, fitting the complexity of stratigraphy, to the ...

Research paper thumbnail of Insediamenti, strumenti e culture altre fra Mediterraneo e Barbaricum. Alcuni esempi

Research paper thumbnail of Aristocrazie barbariche tra V e VII secolo. Barbaricum e Italia a confronto

Research paper thumbnail of Published by the Associazione Internazionale di Archeologia Classica • Piazza San Marco, 49-I-00186 Roma CANESTRELLI 1911; LISINI 1908; MERLOTTI 1881

The first of four projected campaigns at the site of Santa Cristina in Caio allowed us to investi... more The first of four projected campaigns at the site of Santa Cristina in Caio allowed us to investigate the use of a bath complex built between the last third of the first century BC and the first half of the first century AD, as well as the reuse of the complex for production immediately after its abandonment, and successive phases of occupation. The baths were inserted inside a vast rural complex that can be interpreted as a village with the additional function of a mansio along the via Cassia, probably part of the cursus publicus indicated in the Tabula Peutingeriana as a detour of the Cassia between Chiusi and Siena. After the abandonment of the baths in the middle of the fourth century it was transformed for artisanal activities, lead working and probably glass production. Between the end of the sixth and the eighth century-the last phase of the complex-the complex remained a village, with huts of different typologies. On the summit of Poggio alle Fonti, a hill adjacent to the ex...

Research paper thumbnail of Tradizioni sepolcrali e luoghi di culto nel Barbaricum fra identità etniche e sociali

All'interno di questo contributo proveremo a delineare alcune delle tendenze principali, ovvero d... more All'interno di questo contributo proveremo a delineare alcune delle tendenze principali, ovvero delle direttrici culturali, profonde e autoctone, tipiche dello sviluppo sociale dell'altra Europa, quella continentale, nella convinzione che esse risultino fondamentali per una piena comprensione anche della fase in cui, a partire dalla tarda antichità, il confronto di questa parte di Europa con quella mediterranea divenne maggiormente evidente, 'rapido' e, in qualche modo, conflittuale. Ci occuperemo, dunque, soprattutto del rapporto tra sepoltura (intesa come insieme, quale contenitore materiale e rituale delle vestigia mortali del defunto) e posizione sociale dell'inumato e, quando presente, della relazione di questa con eventuali luoghi di culto, considerando che, frequentemente-e non solo nel Barbaricum-, fu proprio il rapporto tra necropoli, edificio sacro e insediamento a modellare il paesaggio e a renderlo significativo per la stabilizzazione e la celebrazione del potere delle élites e per il loro accreditamento, in vita e in morte, nel proprio ambito geografico di dominio: l'organizzazione dello spazio, dunque, non appare mai legata al caso ma, al contrario, finisce per rappresentare, di fatto, il palinsesto strutturale e semantico all'interno del quale si muove ogni cultura umana 1. L'accento, quindi, sarà posto in quest'occasione, principalmente, sugli aspetti socio-culturali (tanto nella formazione del paesaggio quanto nella 'creazione' delle identità sociali), relegando la trattazione 1 LA SALVIA 2007, p. 23: « The investigation of settlement layouts is very important since through its investigation it is possible to infer economic and social changes within any given society. These changes are linked to the way in which a community arranges its living space. Anthropologists have 'demonstrated' that these process are only partially related to technical or formal considerations and that shared attitudes and social relations play a major role in determining the layout of settlements. Consequently, spatial order in a settlement reflects both social order and helps to regulate social relations, providing, literally, a framework for living. It is possible to correlate increased economic complexity and increased complexity and regularity in settlement structure and, thus, it is also possible to relate the evidence of increasingly complex settlement organization and social stratification to economic and ecological factors, although exogenous influences might be solely or partially responsible. Contemporary with changing settlement structures, other changes in Barbarian societies included developments in crop growing, stock breeding, and internal responses to natural transformations in the world around them (including climatic deterioration). Moreover, these societies were affected by the collapse of the Western Empire and the formation of 'successor societies' to differing degrees and responded in different ways»; cfr.

Research paper thumbnail of Forme insediative ed economie nell'Italia centrosettentrionale: una rottura?

tarda-antichità e il medioevo, 3, a cura di Carlo Ebanista e Marcello Rotili), pp. 117-142 © dell... more tarda-antichità e il medioevo, 3, a cura di Carlo Ebanista e Marcello Rotili), pp. 117-142 © dell'autoredistribuito in formato digitale da "Reti Medievali", www.biblioteca.retimedievali.it].

Research paper thumbnail of Santa Cristina in Caio (Buonconvento - SI): la campagna di scavo 2013

Research paper thumbnail of Santa Cristina (Buonconvento – SI): le campagne di scavo dal 2009 al 2012

The first of four projected campaigns at the site of Santa Cristina in Caio allowed us to investi... more The first of four projected campaigns at the site of Santa Cristina in Caio allowed us to investigate the use of a bath complex built between the last third of the first century BC and the first half of the first century AD, as well as the reuse of the complex for production immediately after its abandonment, and successive phases of occupation. The baths were inserted inside a vast rural complex that can be interpreted as a village with the additional function of a mansio along the via Cassia, probably part of the cursus publicus indicated in the Tabula Peutingeriana as a detour of the Cassia between Chiusi and Siena. After the abandonment of the baths in the middle of the fourth century it was transformed for artisanal activities, lead working and probably glass production. Between the end of the sixth and the eighth centurythe last phase of the complexthe complex remained a village, with huts of different typologies. On the summit of Poggio alle Fonti, a hill adjacent to the excavation, we know that there was in the first quarter of the ninth century an oratory called Sancta Christina, which we later find documented as a parish. Abandoned after the middle of the sixteenth century and demolished at the end of the eighteenth, nothing remains of the church.

Research paper thumbnail of Miranduolo (Chiusdino – SI). Campagna 2011

L'undicesima campagna di scavo ha avuto la durata di nove settimane, comprese tra il 29 agosto ed... more L'undicesima campagna di scavo ha avuto la durata di nove settimane, comprese tra il 29 agosto ed il 28 ottobre 2011, incentrata su aree già avviate negli anni precedenti (fig. 1). Si è proseguito in corrispondenza del versante settentrionale di Area 1, a ridosso del fossato altomedievale ricongiungendosi ad Area 14; è stata ampliata la zona d'indagine in Area 11 verso sud e verso est, a ridosso della porta che si apre sul lato occidentale del circuito murario castellano, ricongiungendosi con Area 15 dove l'ampliamento ha interessato la porzione ovest del pianoro; infine ha avuto continuità l'Area 17, esterna al circuito murario, ai piedi del poggio e in corrispondenza del suo limite orientale. Stiamo quindi procedendo nella strategia di scavare interamente il contesto, allargandoci anche nelle aree di versante esterne al castello; una scelta che sta pagando in termini di risultati per comprendere in modo esaustivo la diacronia del popolamento dall'alto medioevo. Nelle ultime campagne avevamo circoscritto definitivamente la prima occupazione del rilievo nel corso del VII secolo (periodo VIII), un centro che trovava la sua origine nell'estrazione e prima lavorazione metallurgica del minerale di ferro. Inoltre sono state individuate indicazioni per definire il suo sviluppo in complesso rurale nel corso dell'VIII secolo (periodo VII), la base sulla quale si modellarono le incisive ristrutturazioni urbanistiche ed economiche già delineatesi per il IX e X secolo (periodi VI-V) 1. Con il 2011 alcune delle ipotesi di lavoro ancora nebulose hanno iniziato a trovare spiegazione; nell'insieme, ci danno modo di riconoscere la presenza di un popolamento altomedievale molto articolato e numericamente superiore a quello presente a partire dall'XI secolo; come se l'incastellamento rappresentasse in realtà una recessione nella storia demografica del luogo e da collegare, per questo aspetto specifico, a cambi di strategie produttive e di controllo delle famiglie contadine. Nelle pagine che seguono affronterò soprattutto due fra gli aspetti più interessanti dell'ultima campagna, cioè la definitiva messa in luce della miniera sfruttata nel corso del VII secolo e la frequentazione di VIII secolo.

Research paper thumbnail of Miranduolo (Chiusdino – SI) Campagna 2012

The twelfth campaign of excavation concentrated on areas already begun in previous years (Areas 1... more The twelfth campaign of excavation concentrated on areas already begun in previous years (Areas 1, 11, 14, 15, and 17), adding on a new one inside the northern sector of the circuit wall (Area 18). For the phases of the stone castle (second half of eleventh-twelfth century), on the southwest slope a new segment of the circuit wall was found, while at the base of the hill a metallurgical atelier was investigated. On the north side, a significant building abutted the walls. As yet only partially investigated, it could be interpreted as the seat of the garrison. Outside the walls in the same area are also found traces of the village/home farm of the ninth and tenth centuries. More complete evidence comes from the village of the eighth century, where silos, and open space for agricultural activities and the southern portion of the palisade that closed off the site were found. Within the cemetery the earliest burials were found very probably relating to the last phase of the wooden church (ninth-tenth century) and its stone-built successor (late tenth century).

Research paper thumbnail of Miranduolo (Chiusdino – SI) Campagna 2012

The twelfth campaign of excavation concentrated on areas already begun in previous years (Areas 1... more The twelfth campaign of excavation concentrated on areas already begun in previous years (Areas 1, 11, 14, 15, and 17), adding on a new one inside the northern sector of the circuit wall (Area 18). For the phases of the stone castle (second half of eleventh-twelfth century), on the southwest slope a new segment of the circuit wall was found, while at the base of the hill a metallurgical atelier was investigated. On the north side, a significant building abutted the walls. As yet only partially investigated, it could be interpreted as the seat of the garrison. Outside the walls in the same area are also found traces of the village/home farm of the ninth and tenth centuries. More complete evidence comes from the village of the eighth century, where silos, and open space for agricultural activities and the southern portion of the palisade that closed off the site were found. Within the cemetery the earliest burials were found very probably relating to the last phase of the wooden church (ninth-tenth century) and its stone-built successor (late tenth century).

Research paper thumbnail of Ricostruzione Storica per il Racconto della Quotidianità: dalle Fonti alla Narrazione. Il Reenactment ------------ Venerdì 7 Aprile – ore 9-14 Auditorium Santa Chiara Lab dell'Università degli Studi di Siena

Ricostruzione Storica per il Racconto della Quotidianità: dalle Fonti alla Narrazione. Il Reenact... more Ricostruzione Storica per il Racconto della Quotidianità: dalle Fonti alla Narrazione. Il Reenactment
------------
Venerdì 7 Aprile – ore 9-14 Auditorium Santa Chiara Lab dell'Università degli Studi di Siena. Iniziativa, inserita nelle celebrazioni del decennale della scomparsa di Riccardo Francovich. In collaborazione tra Santa Chiara Lab / Università degli Studi di Siena/Archeodromo del Parco di Poggio Imperiale a Poggibonsi. Seminario curato da Marco Valenti
------------
Un incontro all’interno del Progetto PRIN 2015 – Archeologia al futuro. Teoria e prassi dell’archeologia pubblica per la conoscenza, tutela e valorizzazione, la partecipazione, la coesione sociale e lo sviluppo sostenibile
---------------
– Matteo Casarotto: il canto armonico avaro e mongolico.
Diego Giulietti e Elettra Gardini (Winileod): la musica popolare altomedievale

– Dario Ceppatelli – Archeodromo di Poggibonsi
L'armamento del dominus della curtis di IX secolo di Poggibonsi 28:25

– Irene Barbina – Associazione La Fara
La ricostruzione dei corredi Longobardi a scopo divulgativo; gli elementi desumibili: i tessuti , tra dato materiale e fonti incrociate 41:36

– Anna Attiliani – Presidente dell’associazione culturale Civitas Alidosiana
Ricostruire sulla base delle fonti: il caso della Spezieria di Diotaiuti 1:11:20

Discussione: Franco Cambi (Università di Siena), Franco Franceschi (Università di Siena), Vasco La Salvia (Università di Chieti), Duccio Balestracci (Università di Siena), Gabriella Piccinni (Università di Siena), Elena Percivaldi (Perceval Archeostorie) 1:36:44

Research paper thumbnail of Ricostruzione Storica per il Racconto della Quotidianità: il Reenactment (parte 1) Venerdì 7 Aprile – ore 9-14 Auditorium Santa Chiara Lab dell'Università degli Studi di Siena.

Ricostruzione Storica per il Racconto della Quotidianità: il Reenactment (parte 1) Venerdì 7 Apri... more Ricostruzione Storica per il Racconto della Quotidianità: il Reenactment (parte 1)
Venerdì 7 Aprile – ore 9-14 Auditorium Santa Chiara Lab dell'Università degli Studi di Siena. Iniziativa, inserita nelle celebrazioni del decennale della scomparsa di Riccardo Francovich. In collaborazione tra Santa Chiara Lab / Università degli Studi di Siena/Archeodromo del Parco di Poggio Imperiale a Poggibonsi. Seminario curato da Marco Valenti
------------
Un incontro all’interno del Progetto PRIN 2015 – Archeologia al futuro. Teoria e prassi dell’archeologia pubblica per la conoscenza, tutela e valorizzazione, la partecipazione, la coesione sociale e lo sviluppo sostenibile
----------------
- Gabriella Piccinni; Marco Valenti - Università di Siena
Introduzione al Seminario

– Gioal Canestrelli – Presidente dell’Istituto di Archeologia Sperimentale Fianna ApPalug
Esplorare la realtà variegata del contesto barcide: un viaggio tra le fonti archeologiche, iconografiche e letterarie 33:33

– Gabriele Zorzi – Presidente Associazione La Fara
La ricostruzione dei corredi Longobardi a scopo divulgativo; i resti leggibili: metalli, legno, ossa e ceramica 1:13:27

Research paper thumbnail of Donne e uomini del Medioevo - A. Barbero, C. Frugoni, M. Valenti

"Leggere è volare" Sabato 9 novembre 2013, Biblioteca Comunale degli Intronati, Siena Alessandro... more "Leggere è volare"
Sabato 9 novembre 2013, Biblioteca Comunale degli Intronati, Siena

Alessandro BARBERO, Chiara FRUGONI, Marco VALENTI
Donne e uomini del Medioevo. La vita di uomini e donne vissuti nel Medioevo e di donne e uomini che al Medioevo hanno dedicato la loro vita.

Una conversazione - confessione a tre voci, a partire dai libri di Chiara Frugoni (Perfino le stelle devono separarsi, Feltrinelli) e di Alessandro Barbero (Donne, madonne, mercanti e cavalieri. Sei storie medievali, Laterza).
Conduce Dario Ceccherini

Research paper thumbnail of Le campagne toscane - M. Valenti

II° Seminario internazionale "Le trasformazioni del V secolo. L'Italia, i barbari e l'Occidente r... more II° Seminario internazionale "Le trasformazioni del V secolo. L'Italia, i barbari e l'Occidente romano", Fortezza di Poggio Imperiale, Poggibonsi (SI), 18-20 ottobre 2007

Research paper thumbnail of La storia vien mangiando (Archeodromo di Poggibonsi) by Touring giovani 2015

Con la 2A del Roncalli Sarrocchi di Poggibonsi all'Archeodromo carolingio

Research paper thumbnail of Museum.dià - Marco Valenti e l'Archeodromo di Poggibonsi

Intervento di Marco Valenti, direttore scientifico del Parco della Fortezza Medicea di Poggio Imp... more Intervento di Marco Valenti, direttore scientifico del Parco della Fortezza Medicea di Poggio Imperiale a Poggibonsi, a Museum.dià - II Convegno Internazionale di Museologia Chronos, Kairòs e Aion. Il tempo dei Musei - Museo Nazionale Romano - Terme di Diocleziano (27 maggio 2016)

Research paper thumbnail of Archeodromo di Poggibonsi - Gottefredo racconta il sacco di Roma ad opera dei Vandali

Archeodromo di Poggibonsi, domenica 22 febbraio 2015 Di fronte al focolare della longhouse, il s... more Archeodromo di Poggibonsi, domenica 22 febbraio 2015

Di fronte al focolare della longhouse, il saggio Gottefredo narra il sacco di Roma del 455 ad opera dei Vandali di Genserico
Ecco il racconto completo.
Il testo è tratto dal romanzo storico di Giulio Castelli, Imperator. L'ultimo eroe di Roma antica, Newton & Compton 2008

Research paper thumbnail of Intervento sull'Archeodromo di Poggibonsi di Nicola Berti, assessore alla Cultura del Comune di Poggibonsi (SI) Giovedì 24 luglio 2014

Research paper thumbnail of Marco Valenti-Dall'Archeodromo di Poggibonsi, all'idea di Emaia Edizione 2015b, by AD 568 - La Fara,  Cividale del Friuli

Research paper thumbnail of Let's Dig Again - Neverending Tour - Archeodromo di Poggibonsi, by Let's Dig Again Radio

Pubblicato il 01 feb 2016 Il prof. Marco Valenti (Università degli Studi di Siena) descrive l'Arc... more Pubblicato il 01 feb 2016
Il prof. Marco Valenti (Università degli Studi di Siena) descrive l'Archeodromo di Poggibonsi
Riprese: Roberto Chiariello, Andrea Bellotti

Research paper thumbnail of Archeodromo di Poggibonsi (SI), trailer, by Luciano Pugliese

Research paper thumbnail of La longhouse in un minuto, Archeodromo di Poggibonsi

Research paper thumbnail of Inaugurazione Archeodromo di Poggibonsi, 18 ottobre 2014, by La Storia Viva

Il 18 ottobre 2014 è stato inaugurato il primo Museo Open Air dell'alto medioevo a Poggibonsi (SI... more Il 18 ottobre 2014 è stato inaugurato il primo Museo Open Air dell'alto medioevo a Poggibonsi (SI)
L'Archeodromo del Parco di Poggibonsi, finanziato su fondi Arcus, è un progetto della Fondazione Musei Senesi in collaborazione con il comune di Poggibonsi e l'Insegnamento di Archeologia Cristiana e Medievale attivo presso il Dipartimento di Scienze storiche e beni culturali dell'Università degli Studi di Siena.
Direzione progetto Dott. Luigi Maria Di Corato (Direttore Fondazione Musei Senesi). Progetto scientifico Prof. Marco Valenti, Dott. Vittorio Fronza (Insegnamento di Archeologia Cristiana e Medievale - Università degli Studi di Siena). Realizzazione Arké Archeologia Sperimentale; collabora Archeotipo srl.

Research paper thumbnail of Summer School 2015 “La materialità della storia: archeologia sperimentale e living history” La formazione di una nuova figura di operatore dei beni culturali, Archeodromo di Poggibonsi, by Luciano Pugliese

Research paper thumbnail of Intervento sull'Archeodromo di poggibonsi di Franco Cambi - Università di Siena Mercoledì 16 luglio 2014

Research paper thumbnail of Intervento sull'Archeodromo di Poggibonsi di Vasco La Salvia - Università di Chieti Giovedì 10 luglio 2014

Research paper thumbnail of Alcune scene tratte dal "funerale di Anulo" presso l'archeodromo di Poggibonsi SI- Medieval reenactors; by Luciano Pugliese 19 apr 2015

Research paper thumbnail of Intervento sull'Archeodromo di Poggibonsi di David Bussagli - Sindaco di Poggibonsi Mercoledì 9 luglio 2014

Research paper thumbnail of Intervento sull'Archeodromo di Poggibonsi di Marco Valenti - Direttore scientifico del Parco Archeologico e del progetto "Archeodromo" Mercoledì 9 luglio 2014

Research paper thumbnail of Conclusioni, "Scavi fortunati" e invisibilità archeologica. La formazione del villaggio altomedievale (VI-X sec.)

Research paper thumbnail of Bibliografia titoli a stampa di  Riccardo Francovich

IN ONORE DI RICCARDO FRANCOVICH. NON E' UNA MIA PUBBLICAZIONE, BENSì LA BIBLIOGRAFIA DI RICCARDO ... more IN ONORE DI RICCARDO FRANCOVICH. NON E' UNA MIA PUBBLICAZIONE, BENSì LA BIBLIOGRAFIA DI RICCARDO FRANCOVICH, MAESTRO MIO E DI MOLTI ALTRI. SCOMPARSO IL 30.03.2017

Research paper thumbnail of "Figurante a chi..."

Riflessione sul reenactment oggi in Italia

Research paper thumbnail of Reenactment and Heritage: the necessary quality.

Reenactment and Heritage: the necessary quality. I’m currently organizing a seminar on historical... more Reenactment and Heritage: the necessary quality.
I’m currently organizing a seminar on historical reconstruction. It will take place on 17 April, 2017 in Siena, at my University, as an action of the PRIN 2015 (Project of National Relevant Interest) “Future Archaeology. Theory and practice of public archaeology for knowledge, protection and enhancement, participation, social cohesion and sustainable development”
The title of the seminar will be:
HISTORICAL RECONSTRUCTIONS FOR TELLING DAILY LIFE: FROM SOURCES TO NARRATION.
“Everything has to make sense in the narration one intends to carry on and that is the focal point of every doing. Otherwise the innovative and constructive force of re-enactment gets mortified by trashiness”.
---------------
The program is still in a drafting phase, just like the poster, serving only for this preliminary launching of the event. But the following talks will be presented:

- Gioal Canestrelli – President of the Experimental Archaeology Institute “Fianna apPalug”
Exploring the varied reality of Barcide context: a journey through the archaeological, iconographic and literary sources.

- Gabriele Zorzi – President of the Association “La Fara”
The reconstruction of Lombard grave goods for public understanding purposes. The preserved items: metals, wood, bones and pottery

- Irene Barbina – Association “La Fara”
The reconstruction of Lombard grave goods for public understanding purposes. The inferred items: fabrics, between material data and sources cross-checking.

- Anna Attiliani – President of the Cultural Association” Civitas Alidosiana”
Reconstructing on the basis of sources: the case of the Apothecary of Diotaiuti

The discussion will be attended by several colleagues, both archaeologists and historians. We are waiting for confirmations, but among them there should be: Gabriella Piccinni, Franco Cambi, Vasco La Salvia, Duccio Balestracci, Elena Percivaldi.

Soon I will give further communication on the evolution of the seminar.
For sure it will be streamed live and I intend to publish the dossier that will emerge from reports and discussions.

I believe that an exchange of views between professional researchers and quality re-enactors has now to be considered as one of the ways to follow, in view of a commitment to archaeological sites, museums and open air museums where experientiality is pursued.
---------------------------

Reenactment e Beni Culturali: la qualità necessaria
Sto iniziando a organizzare un seminario sulla ricostruzione storica, in chiave Reenactment, presso la mia Università, il 7.04.2017, nell'ambito del "Progetto PRIN 2015 - Archeologia al futuro. Teoria e prassi dell’archeologia pubblica per la conoscenza, tutela e valorizzazione, la partecipazione, la coesione sociale e lo sviluppo sostenibile" dal titolo:
RICOSTRUZIONE STORICA PER IL RACCONTO DELLA QUOTIDIANITA’: DALLE FONTI ALLA NARRAZIONE.
"Tutto deve avere un senso nella narrazione che si intende portare avanti e questo è il punto focale dell'intero agire. Altrimenti la portata innovativa e quella costruttiva del reenactment vengono mortificate dalla dozzinalità."
--------------
Il programma è al momento provvisorio, così come la locandina che serve solo di lancio preliminare, ma si terranno le seguenti relazioni:
- Gioal Canestrelli - Presidente dell'Istituto di Archeologia Sperimentale Fianna apPalug
Esplorare la realtà variegata del contesto barcide: un viaggio tra le fonti archeologiche, iconografiche e letterarie
- Gabriele Zorzi - Presidente Associazione La Fara
La ricostruzione dei corredi Longobardi a scopo divulgativo; i resti leggibili: metalli, legno, ossa e ceramica
- Irene Barbina - Associazione La Fara
La ricostruzione dei corredi Longobardi a scopo divulgativo; gli elementi desumibili: i tessuti , tra dato materiale e fonti incrociate
- Anna Attiliani - Presidente dell'associazione culturale Civitas Alidosiana
Ricostruire sulla base delle fonti: il caso della Spezieria di Diotaiuti
Interverranno alla discussione vari colleghi sia di formazione storica che archeologica, tra i quali dovrebbero essere presenti, in attesa di conferme, Gabriella Piccinni, Franco Cambi, Vasco La Salvia, Duccio Balestracci, Elena Percivaldi.
A breve darò ulteriori comunicazioni sull'evoluzione del seminario.
Con certezza verrà trasmesso in diretta streaming e intendo pubblicare il dossier che uscirà fuori dalle relazioni e dalla discussione.
Credo che i confronti tra ricercatori di professione e reernactors di qualità siano oggi una delle strade da percorrere in vista di un impegno in aree archeologiche, musei, open air museum nei quali si persegue l'esperenzialità.

Research paper thumbnail of Laurea Magistrale in ARCHEOLOGIA A SIENA

Research paper thumbnail of Biblio Riccardo Francovich

IN ONORE DI RICCARDO FRANCOVICH. NON E' UNA MIA PUBBLICAZIONE, BENSì LA BIBLIOGRAFIA DI RICCARDO ... more IN ONORE DI RICCARDO FRANCOVICH. NON E' UNA MIA PUBBLICAZIONE, BENSì LA BIBLIOGRAFIA DI RICCARDO FRANCOVICH, MAESTRO MIO E DI MOLTI ALTRI. SCOMPARSO IL 30.03.2017