Luca Bellone | Università degli Studi di Torino (original) (raw)
Papers by Luca Bellone
Carte Romanze. Rivista di Filologia e Linguistica Romanze dalle Origini al Rinascimento
Il saggio ha l’obiettivo di definire il complesso delle tendenze formali in atto nella narrativa ... more Il saggio ha l’obiettivo di definire il complesso delle tendenze formali in atto nella narrativa dei giovani in Italia in un quadro cronologico limitato (l’ultimo biennio) e presenta i risultati di una serie di rilievi condotti su testualità, sintassi, stile e lessico interpretabili tanto in sincronia (in relazione alla varietà giovanile coeva di ambito orale) quanto secondo una prospettiva micro-diacronica (in rapporto cioè con la narrativa dei decenni precedenti). A tale fine è stato definito preliminarmente un corpus testuale composto da dieci opere che si concentrano su temi ed esperienze propri del mondo giovanile pubblicate, tra 2021 e 2022, da altrettanti autori, principalmente giovani, tutti, tranne uno (Jonathan Bazzi), esordienti.
«Come scusa? Non ti followo». L’italiano e i giovani (a cura di Annalisa Nesi), Firenze, Accademia della Crusca, 2022, pp. 25-41 (volume della collana La lingua italiana nel mondo), 2022
Luca: «Bella raga, come butta?» Camilla: «Qui ci divertiamo una cifra» Luca: «Mitico! Qui invece ... more Luca: «Bella raga, come butta?» Camilla: «Qui ci divertiamo una cifra» Luca: «Mitico! Qui invece è tutto una para… Tra un po' sclero. Speravo che con Giulia andasse bene (mi piace un botto!), invece sono stato friendzonato… Questa è la situa. Io non ci sto dentro» Camilla: «Scialla! Magari cambierà idea!» Luca: «Sì… ciaone!» Camilla: «Vai tra! Ci si becca» Luca: «Sì… ciaone!» Camilla: «Dai tranqui, bro! Camomillati e whatsappami» Il testo, divenuto a stretto giro "virale" grazie a una sua immagine pubblicata in un tweet, ha generato numerose e originali reazioni, per lo più canzonatorie, tra gli stessi giovani [1] : qualcuno, ad esempio, ha definito beffardamente il suo contenuto una «tipica conversazione tra "boomer" che per sentirsi giovani inventano parole a caso»; qualcun altro, invece, ha suggerito una minima, eppure sostanziale, giunta alla consegna: «Leggi questo dialogo tra ragazzi e riscrivilo, eliminando tutti i termini tipici del linguaggio giovanile secondo i sessantenni». Non poteva mancare, poi, la richiesta di un intervento autorevole: «Accademia della Crusca dove sei quando servi?». Chi abbia una minima cognizione delle modalità comunicative di ragazze e ragazzi del terzo millennio sa in effetti che forse nessun giovane esordirebbe oggi, in una spontanea conversazione tra coetanei, con come butta? e che voci come ciaone, camomillati, whatsappami e altre contenute nel dialogo sono, per ragioni diverse, estranee (da tempo o da sempre) al loro vocabolario. Se l'attività proposta nel manuale scola-[1] L'immagine (con i commenti) è visibile al link https://twitter.com/daydreamng93/status/1449667625722777606.
Carte Romanze, 2021
Facendo leva sull’opportunità, oggi largamente condivisa, dello studio di Dante «al di là delle f... more Facendo leva sull’opportunità, oggi largamente condivisa, dello studio di Dante «al di là delle fissità e degli stereotipi» (Frosini–Polimeni 2021b: 7), e senza al contempo trascurare «i rischi del dantismo “di massa”» (Pegorari 2018), l'indagine intende fornire – giunti ormai quasi al termine delle celebrazioni per i settecento anni dalla morte del poeta – un nuovo contributo allo studio della ricezione dantesca nella canzone italiana, focalizzando l'attenzione sui principali meccanismi che regolano la citazione della Commedia nel rap.
Carte Romanze 8/2, 2020
Il contributo analizza uno dei tratti più caratteristici della “lingua di plastica” degli ultimi ... more Il contributo analizza uno dei tratti più caratteristici della “lingua di plastica” degli ultimi decenni, l’espressione «quello che è…» («quella che è…», «quelli che sono…», «quelle che sono…»), con specifica attenzione alle modalità di diffusione nel parlato (monologico, dialogico, trasmesso) e ai suoi successivi sviluppi nella scrittura.
PAROLE CHIAVE: italiano contemporaneo; italiano dell’uso; scritto e parlato; italiano televisivo; lingua dei giornali.
Carte Romanze 7/1, 2019
Il contributo si propone di analizzare l’originale veste linguistica che caratterizza il romanzo ... more Il contributo si propone di analizzare l’originale veste linguistica
che caratterizza il romanzo d’esordio di Umberto Simonetta, "Lo sbarbato" (1963), con particolare attenzione alla componente gergale alla base del dialogato dei giovani protagonisti dell’opera.
PAROLE CHIAVE: Umberto Simonetta, Lo sbarbato, gergo, lessicografia, lessicologia, linguaggio giovanile.
Le comunità dell’arco alpino occidentale. Culture, insediamenti, antropologia storica (a c. di Francesco Panero), 2019
Ove non indicato diversamente, le fotografie sono degli autori dei testi. L'autorizzazione alla p... more Ove non indicato diversamente, le fotografie sono degli autori dei testi. L'autorizzazione alla pubblicazione delle immagini è stata richiesta dagli autori agli Enti conservatori.
Frida - Forum della ricerca di Ateneo, 2019
L'Italia dialettale. Rivista di dialettologia italiana, volume 80, 2019
Wolfgang Haubrichs, Un termine longobardo nella toponimia dell Italia settentrionale: germ. *stôd... more Wolfgang Haubrichs, Un termine longobardo nella toponimia dell Italia settentrionale: germ. *stôda-gardôn, long. *stodegarda 'recinto per cavalli Ottavio Lurati, Addio a Max: schede tra religione e società civile Marco Maggiore, Per l etimologia dell italiano sfasciare 'rompere Fabio Marri, Una caponata lessicale tra Olindo Guerrini e Max Pfister Alessandro Parenti, Per l etimo dell italiano antico guastada 'sorta di bottiglia Dario Petrini, Intorno al milanese campaná 'puzzare Wolfgang Schweickard, It. assareli / assareri Carolina Stromboli, Osservazioni sull etimologia di attaccare e staccare Fonetica storica Hans Dieter Bork, Zur Entwicklung der inlautenden Konsonantengruppen-ns- ,-nf- ,-nv-in den romanischen Sprachen Mariafrancesca Giuliani, Il luogo dell incrocio: sull inserto nasale nella derivazione italoromanza di lat.
Bollettino dell'Atlante Linguistico Italiano, III serie, n. 42, 2018
I contributi pubblicati nella Rivista sono sottoposti a un processo di blind peer review che ne a... more I contributi pubblicati nella Rivista sono sottoposti a un processo di blind peer review che ne attesta la validità scientifica © Istituto dell'Atlante Linguistico Italiano Via Sant'Ottavio, 20-10124 Torino (Italia) È vietata la riproduzione, anche parziale, non autorizzata, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, anche a uso interno o didattico. L'illecito sarà penalmente perseguibile ai sensi della Legge n. 159 del 22 maggio 1993.
Lexicographie dialectale et etymologique. Colloque International de Linguistique Romane en l’honneur de F.D. Falcucci (Corte, 29 ottobre 2015), 2018
«Il Repertorio Etimologico Piemontese (REP) si affaccia oggi sul panorama della lessicografia dia... more «Il Repertorio Etimologico Piemontese (REP) si affaccia oggi sul panorama della lessicografia dialettale come una novità attesa e benvenuta»: con queste parole Max Pfister, nella sua Presentazione dell’opera, saluta l’imminente uscita del dizionario diretto da Anna Cornagliotti e redatto da Luca Bellone, Anna Cerutti Garlanda, Anna Cornagliotti, Marisa Falconi, Laura Parnigoni, Giovanni Ronco e Consolina Vigliero dell’Università degli Studi di Torino. «Una creazione dizionaristica che,» sempre dalla Presentazione del Direttore del Lessico Etimologico Italiano, «a eccezione del Vocabolario Storico-Etimologico del Siciliano (VSES) di Alberto Varvaro e Rosanna Sornicola, ancora non esiste per nessuna regione dell’Italoromania, e probabilmente di tutta la Romània, se si considerano solo le imprese portate a termine».
In occasione del Convegno di Linguistica Romanza in memoria di Francesco Domenico Falcucci dal titolo Lessicografia dialettale e etimologica: Convegno in onore di F.D. Falcucci organizzato dall’Università di Corsica (Corte, 28-30 ottobre 2015) e, contestualmente, della ormai prossima pubblicazione del Repertorio, prevista per gli ultimi mesi del 2015, si intende con questo contributo offrire alla comunità scientifica un primo approccio, necessariamente compendioso, a tale nuovo prodotto lessicografico, utile al fine di illustrare la fisionomia complessiva che ne caratterizza l’impianto.
Nel corso dell’intervento verranno toccati nello specifico i seguenti punti: 1. genesi e storia del REP; 2. il gruppo di lavoro; 3. obiettivi e finalità; 4. “macrostruttura” del REP; 5. le fonti; 6. confronti con altri dizionari piemontesi; 7. confronti con altri dizionari etimologici dialettali; 8. l’apporto della tradizione vocabolaristica etimologica, storica e dialettale alla realizzazione del REP; 9. l’apporto del REP alla moderna ricerca lessicografica dialettale e italiana. Concluderà la presentazione una sezione dedicata a minime riflessioni che insisteranno su alcune “vicende di parole” reputate meritevoli di interesse (in particolare: nuove proposte etimologiche; antidatazioni; storia e diffusione di regionalismi piemontesi; voci gergali; pseudo-francesismi), che avrà anche lo scopo di fornire, attraverso esempi pratici, una rappresentazione concreta dell’assetto dell’opera dal punto di vista “microstrutturale”.
QUADERNI DI STUDI ITALIANI E ROMENI ~ CAIETE DE STUDII ITALIENE ŞI ROMÂNE, 2016
Si ringrazia il prof. Renato Gendre per la collaborazione alla realizzazione del volume.
Dal manoscritto al web: canali e modalità di trasmissione dell’italiano. XII Congresso SILFI (Helsinki, 18-20 giugno 2012), 2014
La lingua variabile nei testi letterari, artistici e funzionali contemporanei (1915-2014): analisi, interpretazione, traduzione. XIII Congresso SILFI, Palermo, 22-24 settembre 2014, 2014
Lo studio proposto è vòlto all’analisi dell’articolato sistema linguistico di cui si compone Aran... more Lo studio proposto è vòlto all’analisi dell’articolato sistema
linguistico di cui si compone Arancia Meccanica, prima e unica
traduzione italiana (a cura di Floriana Bossi, Torino, Einaudi,
1969) del romanzo A Clockwork Orange di Anthony Burgess
(1961), uno dei migliori esemplari di letteratura giovanile
“transgenerazionale” del ventesimo secolo.
In una prospettiva storico-linguistica e filologico-letteraria,
l’indagine si concentra soprattutto sull’analisi del dato lessicale
reperito nel testo d’arrivo, in quanto modello autorevole – anche
alla luce della vasta eco che l’opera ottenne fin dalla sua prima
edizione – nel processo creativo del cosiddetto “giovanilese”,
veste linguistico-stilistica peculiare di alcuni esponenti della
letteratura italiana di àmbito generazionale degli ultimi decenni.
A Warm Mind-Shake. Scritti in onore di Paolo Bertinetti, 2014
Studi piemontesi (XLIII/2), 2014
spedizione in abbonamento postale 45% -art. 2 comma 20/b -Legge 662/96 Filiale di Torino -n. 2 -2... more spedizione in abbonamento postale 45% -art. 2 comma 20/b -Legge 662/96 Filiale di Torino -n. 2 -2° semestre 2014 Vol. XLIII -2 -2014 TAXE PERÇUE Tassa riscossa TORINO -CMP Studi Piemontesi Studi Piemontesi Centro Studi Piemontesi Ca dë Studi Piemontèis CENTRO STUDI PIEMONTESI CA DË STUDI PIEMONTÈIS 10121 TORINO -VIA OTTAVIO REVEL, 15 -TEL. 011/537.486 -FAX 011/534.777 ITALIA info@studipiemontesi.it -www.studipiemontesi.it Studi Piemontesi rassegna di lettere, storia, arti e varia umanità edita dal Centro Studi Piemontesi. La rivista, a carattere interdisciplinare, è dedicata allo studio della cultura e della civiltà subalpina, intesa entro coordinate e tangenti internazionali. Pubblica, di norma, saggi e studi originali, risultati di ricerche e documenti riflettenti vita e civiltà del Piemonte, rubriche e notizie delle iniziative attività problemi pubblicazioni comunque interessanti la Regione nelle sue varie epoche e manifestazioni. Esce in fascicoli semestrali. Comitato scientifico Autorizz. Tribunale di Torino n. 2139 del 20 ottobre 1971. Stampa: L'Artistica Savigliano L'insegna del Centro Studi Piemontesi riprodotta anche in copertina è tratta da una tavola del Recetario de Galieno stampato da Antonio Ranoto a Torino nel MDXXVI.
P. Merlin, F. Panero, P. Rosso, Società, culture e istituzioni di una regione europea. L’area alpina occidentale fra Medioevo ed Età moderna, 2013
«il Nome nel testo. Rivista internazionale di onomastica letteraria», 2011
“Un linguaggio tra commedia sentimentale, canzonetta, pubblicità e un po’ di hard-core”; “Una lin... more “Un linguaggio tra commedia sentimentale, canzonetta, pubblicità e un po’ di hard-core”; “Una lingua a metà tra standard e Standa”; “Un misto di volgarità e sgammaticature”; “Un atto di simbolizzazione grottesca della vita giovanile”: ecco alcuni dei giudizi con i quali la critica accompagnò l’uscita dell’opera prima di Pier Vittorio Tondelli, Altri libertini, di cui ricorre quest’anno il trentennale della pubblicazione.
Verdetti inequivocabili ma forse limitati alla patina esteriore, superficiale di una scrittura che offre rimandi certo più complessi. Accanto al cosiddetto «sound del parlato», marca caratterizzante dell’opera, messo in atto in primo luogo attraverso il costante ricorso al gergo giovanile, si osserva infatti un più sottile, benché ricorrente, riutilizzo di materiali della tradizione letteraria italiana, europea e nord-americana che ha come effetto una “cortocircuitazione”, in apparenza contraddittoria, provocata dall’accostamento di stili e modelli tra loro dissonanti. Entro questo procedimento, da molti assimilato alla narrativa “postmoderna”, in cui non si può però non riconoscere la lezione di Alberto Arbasino, figura centrale per la formazione dello scrittore emiliano, uno degli strumenti basilari è costituito dal riuso di antroponimi di trasparente ascendenza letteraria ad accompagnare e descrivere azioni e comportamenti dei personaggi, gli “altri libertini” (in larga parte reietti e emarginati riconducibili a differenti forme di devianza sociale), cui Tondelli offre la scena nel corso dei sei episodi del suo romanzo: Pia dei Tolomei, Caronte, il partigiano Johnny, Michele Strogoff, Holden, Ronzinante, e molti altri.
Lo studio che si propone ha dunque quale ambito di indagine primario l’analisi delle dinamiche e delle possibili motivazioni di tali inattesi accostamenti onomastici e intende inserirsi, pur nei limiti intrinseci all’indagine stessa, all’interno del recente processo di rivalutazione dell’originalità di un’opera forse troppo frettolosamente relegata al ruolo di fenomeno di costume destinato a esaurirsi nel breve volgere di una stagione.
Books by Luca Bellone
Sono numerose le modalità con le quali la musica raggiunge le nostre vite. Dalla radio al web, da... more Sono numerose le modalità con le quali la musica raggiunge le nostre vite. Dalla radio al web, dalle app ai concerti, dalle riviste al cinema e alle arti visive, dai grandi eventi agli scambi interpersonali: le sonorità e i testi si insediano nelle storie individuali e collettive “andando in onda” sia in forme codificate, sia in modi inattesi.
Il Convegno di cui qui si raccolgono i contributi è la testimonianza della varietà e dell’intensità di forme di esperienza plurali, individuali e collettive, con le quali le onde sonore convergono nel quotidiano e nella memoria, generando non solo ricordi ed emozioni sempre nuovi, ma soprattutto occasioni di studio e di riflessione che travalicano gli steccati disciplinari per intrecciarsi in prospettive ricche e complesse: la lettura complessiva dei saggi contenuti nel volume suggerisce infatti l’idea che la musica è un universo che si compone di infiniti eventi irradianti, in grado di produrre esperienze emotive profonde e di alimentare campi di interesse che meritano di essere continuamente attraversati.
Carte Romanze. Rivista di Filologia e Linguistica Romanze dalle Origini al Rinascimento
Il saggio ha l’obiettivo di definire il complesso delle tendenze formali in atto nella narrativa ... more Il saggio ha l’obiettivo di definire il complesso delle tendenze formali in atto nella narrativa dei giovani in Italia in un quadro cronologico limitato (l’ultimo biennio) e presenta i risultati di una serie di rilievi condotti su testualità, sintassi, stile e lessico interpretabili tanto in sincronia (in relazione alla varietà giovanile coeva di ambito orale) quanto secondo una prospettiva micro-diacronica (in rapporto cioè con la narrativa dei decenni precedenti). A tale fine è stato definito preliminarmente un corpus testuale composto da dieci opere che si concentrano su temi ed esperienze propri del mondo giovanile pubblicate, tra 2021 e 2022, da altrettanti autori, principalmente giovani, tutti, tranne uno (Jonathan Bazzi), esordienti.
«Come scusa? Non ti followo». L’italiano e i giovani (a cura di Annalisa Nesi), Firenze, Accademia della Crusca, 2022, pp. 25-41 (volume della collana La lingua italiana nel mondo), 2022
Luca: «Bella raga, come butta?» Camilla: «Qui ci divertiamo una cifra» Luca: «Mitico! Qui invece ... more Luca: «Bella raga, come butta?» Camilla: «Qui ci divertiamo una cifra» Luca: «Mitico! Qui invece è tutto una para… Tra un po' sclero. Speravo che con Giulia andasse bene (mi piace un botto!), invece sono stato friendzonato… Questa è la situa. Io non ci sto dentro» Camilla: «Scialla! Magari cambierà idea!» Luca: «Sì… ciaone!» Camilla: «Vai tra! Ci si becca» Luca: «Sì… ciaone!» Camilla: «Dai tranqui, bro! Camomillati e whatsappami» Il testo, divenuto a stretto giro "virale" grazie a una sua immagine pubblicata in un tweet, ha generato numerose e originali reazioni, per lo più canzonatorie, tra gli stessi giovani [1] : qualcuno, ad esempio, ha definito beffardamente il suo contenuto una «tipica conversazione tra "boomer" che per sentirsi giovani inventano parole a caso»; qualcun altro, invece, ha suggerito una minima, eppure sostanziale, giunta alla consegna: «Leggi questo dialogo tra ragazzi e riscrivilo, eliminando tutti i termini tipici del linguaggio giovanile secondo i sessantenni». Non poteva mancare, poi, la richiesta di un intervento autorevole: «Accademia della Crusca dove sei quando servi?». Chi abbia una minima cognizione delle modalità comunicative di ragazze e ragazzi del terzo millennio sa in effetti che forse nessun giovane esordirebbe oggi, in una spontanea conversazione tra coetanei, con come butta? e che voci come ciaone, camomillati, whatsappami e altre contenute nel dialogo sono, per ragioni diverse, estranee (da tempo o da sempre) al loro vocabolario. Se l'attività proposta nel manuale scola-[1] L'immagine (con i commenti) è visibile al link https://twitter.com/daydreamng93/status/1449667625722777606.
Carte Romanze, 2021
Facendo leva sull’opportunità, oggi largamente condivisa, dello studio di Dante «al di là delle f... more Facendo leva sull’opportunità, oggi largamente condivisa, dello studio di Dante «al di là delle fissità e degli stereotipi» (Frosini–Polimeni 2021b: 7), e senza al contempo trascurare «i rischi del dantismo “di massa”» (Pegorari 2018), l'indagine intende fornire – giunti ormai quasi al termine delle celebrazioni per i settecento anni dalla morte del poeta – un nuovo contributo allo studio della ricezione dantesca nella canzone italiana, focalizzando l'attenzione sui principali meccanismi che regolano la citazione della Commedia nel rap.
Carte Romanze 8/2, 2020
Il contributo analizza uno dei tratti più caratteristici della “lingua di plastica” degli ultimi ... more Il contributo analizza uno dei tratti più caratteristici della “lingua di plastica” degli ultimi decenni, l’espressione «quello che è…» («quella che è…», «quelli che sono…», «quelle che sono…»), con specifica attenzione alle modalità di diffusione nel parlato (monologico, dialogico, trasmesso) e ai suoi successivi sviluppi nella scrittura.
PAROLE CHIAVE: italiano contemporaneo; italiano dell’uso; scritto e parlato; italiano televisivo; lingua dei giornali.
Carte Romanze 7/1, 2019
Il contributo si propone di analizzare l’originale veste linguistica che caratterizza il romanzo ... more Il contributo si propone di analizzare l’originale veste linguistica
che caratterizza il romanzo d’esordio di Umberto Simonetta, "Lo sbarbato" (1963), con particolare attenzione alla componente gergale alla base del dialogato dei giovani protagonisti dell’opera.
PAROLE CHIAVE: Umberto Simonetta, Lo sbarbato, gergo, lessicografia, lessicologia, linguaggio giovanile.
Le comunità dell’arco alpino occidentale. Culture, insediamenti, antropologia storica (a c. di Francesco Panero), 2019
Ove non indicato diversamente, le fotografie sono degli autori dei testi. L'autorizzazione alla p... more Ove non indicato diversamente, le fotografie sono degli autori dei testi. L'autorizzazione alla pubblicazione delle immagini è stata richiesta dagli autori agli Enti conservatori.
Frida - Forum della ricerca di Ateneo, 2019
L'Italia dialettale. Rivista di dialettologia italiana, volume 80, 2019
Wolfgang Haubrichs, Un termine longobardo nella toponimia dell Italia settentrionale: germ. *stôd... more Wolfgang Haubrichs, Un termine longobardo nella toponimia dell Italia settentrionale: germ. *stôda-gardôn, long. *stodegarda 'recinto per cavalli Ottavio Lurati, Addio a Max: schede tra religione e società civile Marco Maggiore, Per l etimologia dell italiano sfasciare 'rompere Fabio Marri, Una caponata lessicale tra Olindo Guerrini e Max Pfister Alessandro Parenti, Per l etimo dell italiano antico guastada 'sorta di bottiglia Dario Petrini, Intorno al milanese campaná 'puzzare Wolfgang Schweickard, It. assareli / assareri Carolina Stromboli, Osservazioni sull etimologia di attaccare e staccare Fonetica storica Hans Dieter Bork, Zur Entwicklung der inlautenden Konsonantengruppen-ns- ,-nf- ,-nv-in den romanischen Sprachen Mariafrancesca Giuliani, Il luogo dell incrocio: sull inserto nasale nella derivazione italoromanza di lat.
Bollettino dell'Atlante Linguistico Italiano, III serie, n. 42, 2018
I contributi pubblicati nella Rivista sono sottoposti a un processo di blind peer review che ne a... more I contributi pubblicati nella Rivista sono sottoposti a un processo di blind peer review che ne attesta la validità scientifica © Istituto dell'Atlante Linguistico Italiano Via Sant'Ottavio, 20-10124 Torino (Italia) È vietata la riproduzione, anche parziale, non autorizzata, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, anche a uso interno o didattico. L'illecito sarà penalmente perseguibile ai sensi della Legge n. 159 del 22 maggio 1993.
Lexicographie dialectale et etymologique. Colloque International de Linguistique Romane en l’honneur de F.D. Falcucci (Corte, 29 ottobre 2015), 2018
«Il Repertorio Etimologico Piemontese (REP) si affaccia oggi sul panorama della lessicografia dia... more «Il Repertorio Etimologico Piemontese (REP) si affaccia oggi sul panorama della lessicografia dialettale come una novità attesa e benvenuta»: con queste parole Max Pfister, nella sua Presentazione dell’opera, saluta l’imminente uscita del dizionario diretto da Anna Cornagliotti e redatto da Luca Bellone, Anna Cerutti Garlanda, Anna Cornagliotti, Marisa Falconi, Laura Parnigoni, Giovanni Ronco e Consolina Vigliero dell’Università degli Studi di Torino. «Una creazione dizionaristica che,» sempre dalla Presentazione del Direttore del Lessico Etimologico Italiano, «a eccezione del Vocabolario Storico-Etimologico del Siciliano (VSES) di Alberto Varvaro e Rosanna Sornicola, ancora non esiste per nessuna regione dell’Italoromania, e probabilmente di tutta la Romània, se si considerano solo le imprese portate a termine».
In occasione del Convegno di Linguistica Romanza in memoria di Francesco Domenico Falcucci dal titolo Lessicografia dialettale e etimologica: Convegno in onore di F.D. Falcucci organizzato dall’Università di Corsica (Corte, 28-30 ottobre 2015) e, contestualmente, della ormai prossima pubblicazione del Repertorio, prevista per gli ultimi mesi del 2015, si intende con questo contributo offrire alla comunità scientifica un primo approccio, necessariamente compendioso, a tale nuovo prodotto lessicografico, utile al fine di illustrare la fisionomia complessiva che ne caratterizza l’impianto.
Nel corso dell’intervento verranno toccati nello specifico i seguenti punti: 1. genesi e storia del REP; 2. il gruppo di lavoro; 3. obiettivi e finalità; 4. “macrostruttura” del REP; 5. le fonti; 6. confronti con altri dizionari piemontesi; 7. confronti con altri dizionari etimologici dialettali; 8. l’apporto della tradizione vocabolaristica etimologica, storica e dialettale alla realizzazione del REP; 9. l’apporto del REP alla moderna ricerca lessicografica dialettale e italiana. Concluderà la presentazione una sezione dedicata a minime riflessioni che insisteranno su alcune “vicende di parole” reputate meritevoli di interesse (in particolare: nuove proposte etimologiche; antidatazioni; storia e diffusione di regionalismi piemontesi; voci gergali; pseudo-francesismi), che avrà anche lo scopo di fornire, attraverso esempi pratici, una rappresentazione concreta dell’assetto dell’opera dal punto di vista “microstrutturale”.
QUADERNI DI STUDI ITALIANI E ROMENI ~ CAIETE DE STUDII ITALIENE ŞI ROMÂNE, 2016
Si ringrazia il prof. Renato Gendre per la collaborazione alla realizzazione del volume.
Dal manoscritto al web: canali e modalità di trasmissione dell’italiano. XII Congresso SILFI (Helsinki, 18-20 giugno 2012), 2014
La lingua variabile nei testi letterari, artistici e funzionali contemporanei (1915-2014): analisi, interpretazione, traduzione. XIII Congresso SILFI, Palermo, 22-24 settembre 2014, 2014
Lo studio proposto è vòlto all’analisi dell’articolato sistema linguistico di cui si compone Aran... more Lo studio proposto è vòlto all’analisi dell’articolato sistema
linguistico di cui si compone Arancia Meccanica, prima e unica
traduzione italiana (a cura di Floriana Bossi, Torino, Einaudi,
1969) del romanzo A Clockwork Orange di Anthony Burgess
(1961), uno dei migliori esemplari di letteratura giovanile
“transgenerazionale” del ventesimo secolo.
In una prospettiva storico-linguistica e filologico-letteraria,
l’indagine si concentra soprattutto sull’analisi del dato lessicale
reperito nel testo d’arrivo, in quanto modello autorevole – anche
alla luce della vasta eco che l’opera ottenne fin dalla sua prima
edizione – nel processo creativo del cosiddetto “giovanilese”,
veste linguistico-stilistica peculiare di alcuni esponenti della
letteratura italiana di àmbito generazionale degli ultimi decenni.
A Warm Mind-Shake. Scritti in onore di Paolo Bertinetti, 2014
Studi piemontesi (XLIII/2), 2014
spedizione in abbonamento postale 45% -art. 2 comma 20/b -Legge 662/96 Filiale di Torino -n. 2 -2... more spedizione in abbonamento postale 45% -art. 2 comma 20/b -Legge 662/96 Filiale di Torino -n. 2 -2° semestre 2014 Vol. XLIII -2 -2014 TAXE PERÇUE Tassa riscossa TORINO -CMP Studi Piemontesi Studi Piemontesi Centro Studi Piemontesi Ca dë Studi Piemontèis CENTRO STUDI PIEMONTESI CA DË STUDI PIEMONTÈIS 10121 TORINO -VIA OTTAVIO REVEL, 15 -TEL. 011/537.486 -FAX 011/534.777 ITALIA info@studipiemontesi.it -www.studipiemontesi.it Studi Piemontesi rassegna di lettere, storia, arti e varia umanità edita dal Centro Studi Piemontesi. La rivista, a carattere interdisciplinare, è dedicata allo studio della cultura e della civiltà subalpina, intesa entro coordinate e tangenti internazionali. Pubblica, di norma, saggi e studi originali, risultati di ricerche e documenti riflettenti vita e civiltà del Piemonte, rubriche e notizie delle iniziative attività problemi pubblicazioni comunque interessanti la Regione nelle sue varie epoche e manifestazioni. Esce in fascicoli semestrali. Comitato scientifico Autorizz. Tribunale di Torino n. 2139 del 20 ottobre 1971. Stampa: L'Artistica Savigliano L'insegna del Centro Studi Piemontesi riprodotta anche in copertina è tratta da una tavola del Recetario de Galieno stampato da Antonio Ranoto a Torino nel MDXXVI.
P. Merlin, F. Panero, P. Rosso, Società, culture e istituzioni di una regione europea. L’area alpina occidentale fra Medioevo ed Età moderna, 2013
«il Nome nel testo. Rivista internazionale di onomastica letteraria», 2011
“Un linguaggio tra commedia sentimentale, canzonetta, pubblicità e un po’ di hard-core”; “Una lin... more “Un linguaggio tra commedia sentimentale, canzonetta, pubblicità e un po’ di hard-core”; “Una lingua a metà tra standard e Standa”; “Un misto di volgarità e sgammaticature”; “Un atto di simbolizzazione grottesca della vita giovanile”: ecco alcuni dei giudizi con i quali la critica accompagnò l’uscita dell’opera prima di Pier Vittorio Tondelli, Altri libertini, di cui ricorre quest’anno il trentennale della pubblicazione.
Verdetti inequivocabili ma forse limitati alla patina esteriore, superficiale di una scrittura che offre rimandi certo più complessi. Accanto al cosiddetto «sound del parlato», marca caratterizzante dell’opera, messo in atto in primo luogo attraverso il costante ricorso al gergo giovanile, si osserva infatti un più sottile, benché ricorrente, riutilizzo di materiali della tradizione letteraria italiana, europea e nord-americana che ha come effetto una “cortocircuitazione”, in apparenza contraddittoria, provocata dall’accostamento di stili e modelli tra loro dissonanti. Entro questo procedimento, da molti assimilato alla narrativa “postmoderna”, in cui non si può però non riconoscere la lezione di Alberto Arbasino, figura centrale per la formazione dello scrittore emiliano, uno degli strumenti basilari è costituito dal riuso di antroponimi di trasparente ascendenza letteraria ad accompagnare e descrivere azioni e comportamenti dei personaggi, gli “altri libertini” (in larga parte reietti e emarginati riconducibili a differenti forme di devianza sociale), cui Tondelli offre la scena nel corso dei sei episodi del suo romanzo: Pia dei Tolomei, Caronte, il partigiano Johnny, Michele Strogoff, Holden, Ronzinante, e molti altri.
Lo studio che si propone ha dunque quale ambito di indagine primario l’analisi delle dinamiche e delle possibili motivazioni di tali inattesi accostamenti onomastici e intende inserirsi, pur nei limiti intrinseci all’indagine stessa, all’interno del recente processo di rivalutazione dell’originalità di un’opera forse troppo frettolosamente relegata al ruolo di fenomeno di costume destinato a esaurirsi nel breve volgere di una stagione.
Sono numerose le modalità con le quali la musica raggiunge le nostre vite. Dalla radio al web, da... more Sono numerose le modalità con le quali la musica raggiunge le nostre vite. Dalla radio al web, dalle app ai concerti, dalle riviste al cinema e alle arti visive, dai grandi eventi agli scambi interpersonali: le sonorità e i testi si insediano nelle storie individuali e collettive “andando in onda” sia in forme codificate, sia in modi inattesi.
Il Convegno di cui qui si raccolgono i contributi è la testimonianza della varietà e dell’intensità di forme di esperienza plurali, individuali e collettive, con le quali le onde sonore convergono nel quotidiano e nella memoria, generando non solo ricordi ed emozioni sempre nuovi, ma soprattutto occasioni di studio e di riflessione che travalicano gli steccati disciplinari per intrecciarsi in prospettive ricche e complesse: la lettura complessiva dei saggi contenuti nel volume suggerisce infatti l’idea che la musica è un universo che si compone di infiniti eventi irradianti, in grado di produrre esperienze emotive profonde e di alimentare campi di interesse che meritano di essere continuamente attraversati.