LIFE GREEN GRAPES: strategie di gestione del vigneto per una produzione sostenibile (original) (raw)
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Dalla parte delle radici: il vigneto sostenibile
L'attenzione all'ambiente, alla sostenibilità della coltura, le nuove esigenze nella coltivazione della vite, hanno influenzato le tecniche di gestione del suolo, dalla lavorazione meccanica , alla "non coltura", fino all'inerbimento permanente. In questo lavoro viene analizzato il percorso agronomico di questa fase della viticoltura, nel quale sono fondamentali i nuovi studi sulla fisiologia dell'apparato radicale della vite, nei suoi rapporti con il suolo.
Contesto di riferimento: Le più recenti scoperte suggeriscono che molti fattori giocano un ruolo significativo nell'ambito della definizione del "terroir", compreso il genotipo ospite, e quindi il fenotipo (vitigno), e le locali variazioni climatiche tra un anno e l'altro. Questo costituisce un fondamentale passo in avanti in quanto può aiutare a rivoluzionare la scelta dei siti evocati, o addirittura come potrebbero essere manipolati per migliorare la qualità del suolo e, quindi, la produttività delle colture. Tutto questo in pratica può essere usato per contribuire a migliorare la "territorialità" del vino partendo dal concetto che le caratteristiche del suolo e del microbioma sono parametri che influiscono sulla produttività della catena viti-vinicola. Conoscere l'eterogeneità del vigneto consente, quindi, di gestire nel modo più ottimale il vigneto stesso, intervenendo con pratiche agronomiche sito-specifiche. L'adozione delle tecniche di agricoltura di precisione può essere un utile strumento per valutare lo stato fisiologico delle piante, gli stress idrici e l'insorgenza di malattie e di parassiti in modo precoce. La possibilità di agire in maniera sito-specifica, dove quando e quanto serve, aumenta il grado di sostenibilità ambientale, riduce i costi e consente un maggiore controllo qualitativo sulle produzioni. Scopo: Il progetto applica sia innovazioni di sistema e sia innovazioni puntiformi al fine di determinare un prodotto con una forte identità territoriale, raffinato, sicuro, benefico e riconoscibile (Terroir). Materiali e metodi: Verrà messo a punto un sistema di agricoltura di precisione con mappe di prescrizione e controllo dei dati in automatico attraverso un approccio modellistico per complementare le tecniche agronomiche e diagnostiche con le tecniche tipiche di gestione automatica degli impianti complessi e le recenti analisi "big data". Inoltre, verrà effettuata la valutazione della "biodisponibilità" delle sostanze contenute nel vino che costituisce un interessantissimo nuovo approccio, soprattutto in prossimità della barriera intestinale, ove avviene l'assorbimento di tali sostanze. L'analisi metaproteomica del suolo, atta ad individuare le biomolecole presenti ed eventualmente utili alle dinamiche di competizione, inibizione, attivazione, consentirà un notevole sviluppo applicativo in molti campi, tra cui la lotta biologica. Sperimentare lotte contro i nematodi con antagonisti naturali e conoscere le biomolecole coinvolte renderà senza dubbio il vigneto più sostenibile cosi come sperimentare antiparassitari naturali derivanti da estratti vegetali lo renderà più "sicuro".
Modelli di agricoltura “sostenibile” con particolare attenzione al settore vitivinicolo
Przegląd Prawa Rolnego
Il 25 settembre 2015, le Nazioni unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile indicando 17 Obiettivi (Sustainable Development Goals – SDGs nell’acronimo inglese), articolati in 169 Target da raggiungere entro il 2030 tra i quali compare la promozione di un’agricoltura sostenibile. Questo nuovo modello di crescita mette in luce il ruolo chiave dell’agricoltura nell’attenuazione dei cambiamenti climatici e nell’adattamento ad essi. Alla Conferenza di Marrakech (novembre 2016) delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP22), è emersa la necessità di “mettere l’agricoltura al centro degli interventi sul clima”: se è vero infatti che l’agricoltura contribuisce per quasi il 20% alle emissioni di gas serra, è essa stessa una parte fondamentale della soluzione in termini di mitigazione degli impatti, di esternalità positive per aumentare la resistenza e combattere l’impatto del cambiamento climatico. Ma a quale tipo di agricoltura ci riferiamo? Esiste una definizion...
Verde urbano - Linee guida per una gestione sostenibile
Nuove Direzioni n. 41, 2017
Gran parte dei consumi energetici e delle emissioni di CO2 in Europa è associato alle realtà urbane e più dei due terzi della popolazione vive attualmente in questi ambiti. Tali ambiti rappresentano, inoltre, la massima forma di degrado ambientale, rispetto alla biodiversità potenziale di un dato territorio, fino all’estremo del “deserto urbano” di solo asfalto e cemento, troppo inquinato per la maggior parte degli animali e popolato quasi solo da uomini, ratti e insetti infestanti. A questa scala devono essere incentivate e implementate le azioni volte a contenere le emissioni responsabili dei cambiamenti climatici, a incrementare la biomassa vegetale e a tutelare e valorizzare la biodiversità residua o potenziale.