Atlante storico del diritto dei dati. Anni 2020-2022 (original) (raw)

1900-2020. Una storia del diritto naturale

Giappichelli, 2021

Le procedure per la valutazione dei testi ai fini della pubblicazione nella collana "Recta Ratio. Testi e Studi di Filosofia del diritto" si ispirano ai princìpi di trasparenza, autonomia e competenza dei revisori. I testi presentati devono soddisfare i criteri di rilevanza scientifica del tema, originalità ed innovatività della trattazione, conoscenza della letteratura rilevante, rigore metodologico, approccio critico. La revisione, che dovrà esprimersi su ognuno dei suddetti punti, si conclude con un giudizio complessivo del revisore, che dovrà dichiarare se a suo parere il testo è accettato, accettato previa revisione (da indicare espressamente), non accettato. Gli autori che desiderano inserire un lavoro in "Recta Ratio" devono inviarne copia ad ambedue i direttori. Questi, con l'ausilio del Comitato scientifico, preliminarmente giudicano dell'ammissibilità del volume proposto per la pubblicazione nella Collana. Se la valutazione è positiva, si procede alla revisione tra pari (peer review) secondo il sistema del doppio cieco. Le revisioni devono essere due. L'assegnazione della revisione è compiuta dai direttori di comune accordo sulla base della competenza nella materia trattata. Almeno una delle due revisioni deve essere effettuata da un competente del settore scientifico degli insegnamenti propri della "filosofia del diritto". Il volume sarà accettato per la pubblicazione solo se il parere di entrambi i relatori è positivo. Nel caso di discordanza netta sull'accettazione si procederà ad una terza revisione. Nel caso che uno dei revisori sia per l'accettazione senza condizioni e l'altro sia per l'accettazione con modifiche, prevarrà il parere di quest'ultimo. Nel caso che uno dei revisori sia per l'accettazione con modifiche e l'altro per la non accettazione, si procederà ad una terza revisione. Qualora i revisori richiedano modifiche, i direttori valuteranno se le modifiche richieste siano state adeguatamente recepite.

Gli intermediari dei dati Data Intermediaries DIANORA POLETTI Judge of the Supreme Court of Cassation Formerly Full Professor of Private Law at University of Pisa

2022

La strategia europea sui dati ha quale fulcro la condivisione e la libera circolazione delle informazioni, anche personali. È chiara espressione del perseguimento di questo obiettivo il recente regolamento UE 2022/868/UE (Data Governance Act), che detta norme che riguardano il riutilizzo dei dati pubblici e che disciplinano l'attività degli intermediari dei dati. Il contributo offre una prima lettura di queste ultime norme del DGA, soffermandosi sul ruolo dei fornitori dei servizi di condivisione dei dati e sulla nuova figura del data holder, collocata all'interno di un "altro mercato" dei dati, che si intende regolare con obblighi di notifica preventiva e con altri adempimenti volti a scongiurare usi impropri dei dati trattati. Sharing and free circulation of information, including personal one, is the core of the European Data Strategy. A clear expression of the pursuit of this goal is the recent Regulation (EU) 2022/868 (Data Governance Act), which contains rules affecting the reuse of public data and regulating the activities of data intermediaries. The paper offers a first reading of these latest DGA provisions, focusing on the role of data sharing service providers and on the new figure of the data holder, placed within an "other market" of data, meant to be regulated trough prior notification requirements and other fulfillments aimed at avoiding misuse of processed data.

Mantelero, A. 2019. Artificial Intelligence, dati e diritti: spunti di riflessione per i regolatori. In Bertoli P., Ferrari F., Ripamonti G., Tiberi G. (a cura di). Data protection tra Unione europea, Italia e Svizzera (Torino), 23-39

2019

L'intelligenza artificiale (di seguito AI, secondo il più diffuso acronimo inglese), a dispetto della attenzione che sta suscitando recentemente, non costituisce affatto un tema nuovo nella ricerca scientifica e nel dibattitto sulle potenziali ricadute sociali. 1 Non essendo questa la sede per ripercorrere il periodico riaprirsi della riflessione sul tema, né tantomeno per esaminare la varietà delle diverse concrete applicazioni che sono solitamente comprese in questa categoria unificante, occorre invece in primis circoscrivere l'oggetto dell'indagine, domandandosi per quali ragioni negli ultimi anni si sia aperto un dibattito a vari livelli su questo tema.

Mantelero, A. 2019. Artificial Intelligence, dati e diritti: spunti di riflessione per i regolatori. In Bertoli P., Ferrari F., Ripamonti G., Tiberi G. (a cura di). Data protection tra Unione europea, Italia e Svizzera (Torino), 23-39 [versione preprint]

2019

L'intelligenza artificiale (di seguito AI, secondo il più diffuso acronimo inglese), a dispetto della attenzione che sta suscitando recentemente, non costituisce affatto un tema nuovo nella ricerca scientifica e nel dibattitto sulle potenziali ricadute sociali. 1 Non essendo questa la sede per ripercorrere il periodico riaprirsi della riflessione sul tema, né tantomeno per esaminare la varietà delle diverse concrete applicazioni che sono solitamente comprese in questa categoria unificante, occorre invece in primis circoscrivere l'oggetto dell'indagine, domandandosi per quali ragioni negli ultimi anni si sia aperto un dibattito a vari livelli su questo tema.

Proteggiamo I Dati

2010

Proteggere i dati significa evitare che il patrimonio informativo di un'azienda venga perso. Occorre evitare che un attacco passivo o attivo possa compromettere l'integrità dei dati. Una metodologia di difesa consiste nell'effettuare una risk analysis per valutare le minacce e le vulnerabilità. Successivamente, occorre intraprendere le opportune contromisure per ridurre il rischio di incidente.