PAESAGGIO, STRUTTURE RURALI E ARCHITETTURA POPOLARE NELLE PROVINCE DI POTENZA E MATERA (original) (raw)

PAESAGGIO E OLTRE: FORTINI TRA NATURA E CULTURA

L'Ulisse, 2021

L’articolo intende verificare le modalità con cui Fortini attraversa la grande distinzione tra natura e cultura, dal confronto sulle ricerche di De Martino alla discussione in pubblico con Calvino, in cui vengono messe a tema la definizione dei confini tra umano e non umano. Se si spinge lo sguardo alla raccolta poetica maturata tra gli anni Settanta e Ottanta, Paesaggio con serpente. Versi 1973-1983 (1984), si assiste non solo alla messa al bando dell’idillio, ma anche alla denuncia del rischio della naturalizzazione della storia.

OLTRE LA MAPPA. SPAZIO URBANO E PROSUMERISMO CREATIVO IN RETE

Per rivedere i confini che hanno storicamente distinto il consumatore - turista o viaggiatore che sia - dal cittadino, o dal produttore, muoverò dal tematizzare il processo di riappropriazione simbolica, evidenziando come le pratiche di consumo divengano luoghi fondamentali del processo di costruzione intersoggettiva: in questo caso di costruzione semantica e riappropriazione simbolica del territorio, dei luoghi abitati o semplicemente visitati. Focalizzando l’attenzione sulla guida turistica e sulla rappresentazione cartografica, verrà messo in evidenza come alcune pratiche di prosumerismo creativo possano animare lo spazio urbano, facendolo diventare una rete di luoghi e comportamenti significativi, di emozioni e ricordi che narrano una città altra, inesistente sulla tradizionale guida turistica eppure compatibile con le caratteristiche di quei luoghi. Una città verosimile, dunque, virtuale e al contempo reale

PAESAGGI RURALI E LUOGHI DEL POTERE NELLA SARDEGNA MEDIEVALE

Il presente contributo intende proporre una riflessione sulle strutture insediative della Sardegna medievale, con particolare riferimento alle diverse forme di abitato rurale, ma anche all'incastellamento ed alle recenti prospettive suggerite dalla ricerca archeologica, unitamente al manifestarsi di nuovi indirizzi storiografici, che negli ultimi due decenni hanno progressivamente mutato interpretazioni dei fenomeni insediativi sardi, radicate nella storiografia da circa quattro secoli. Se in osservanza alla forchetta cronologica indicata per questo incontro, il periodo considerato dal testo è compreso tra XI e XIII secolo, il territorio di riferimento prescelto è la Sardegna Nord-Occidentale, coincidente con il Giudicato di Torres fino al terzo quarto del XIII secolo, quando ne avvenne una combattuta spartizione tra le forze signorili liguri e toscane dei Doria e dei Malaspina 1 (che trasformarono le loro signorie da fondiarie in territoriali), il Comune di Sassari, Pisa ed il confinante Giudicato d'Arborea.

IL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO NEL TERRITORIO DI SANTA PANAGIA

2019

Un piccolo contributo del ricco patrimonio culturale presente nel territorio di Santa Panagia. Spero possa essere utile per chiunque voglia conoscere un territorio così straordinario ma purtroppo a molti sconosciuto e ridotto nel più vergognoso degrado.

Perna R. et al., I PIANI DEI PARCHI ARCHEOLOGICI DELLA PROVINCIA DI MACERATA

Roma e il mondo adriatico. Dalla ricerca archeologica alla pianificazione del territorio, 2020

The paper refers of a Project, realized in collaboration between the University of Macerata and the "Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio della Marche", aimed at the implementation of Plans for the archaeological Parks of the Potenza valley, in the Marche Region. The Italian regulations do not provide legislation, rules and procedures to the creation of an Archaeological Park Plan, despite a conscious management can help to make the Archaeological Park an instrument of economic and social growth.

.R. Perna et al. LA CARTA ARCHEOLOGICA DELLA PROVINCIA DI MACERATA: NUOVI DATI PER IL TEMATISMO ARCHEOLOGICO ALLA BASE DELLA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

Roma e il mondo adriatico. Dalla ricerca archeologica alla pianificazione del territorio. In ΠΛΕΩΝ ΕΠΙ ΟΙΝΟΠΑ ΠΟΝΤΟΝ, Collana di studi archeologia e storia del Mediterraneo vol. I a cura di Perna, R.; Giuliodori, M.; Carmenati, R.; Piccinini, J. Roma ; pp. 73-88 - ISBN:978-88-5491-037-9. , 2020

The topic of paper is the methodological processes implemented and the first results of the elaboration of the Archaeological Map of the province of Macerata. The project, coordinated by the University of Macerata and by the "Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio della Marche", has allowed to file and georeferencing 1628 archaeological sites, known from archival or bibliographic information. All sites were autoptically checked through targeted surveys. In addition to the acquisition of a large amount of information related to sites not previously known or published, the integration and the management of data in a specially projected GIS enabled us to analyze the peopling and the methods of the exploiting of the territory in the valleys of the Esino, Potenza and Chienti from prehistory to the Roman age.

LE AREE ARTIGIANALI E PRODUTTIVE DI PADOVA ROMANA: PRIMA MAPPATURA

Paesaggi in movimento. Ricerche dedicate a Guido Rosada, a cura di J. Turchetto e M. Asolati, Padova, 2017

In the last decades our research has been focused on the study of the craft areas of Roman Patavium. We have analyzed all the archaeological traces on productive activities, such as kilns, tubs, quarries and processing waste and, on this basis, we have developed a thematic map of Roman Patavium. We have identified 16 sites related to different craft activities, 9 clay quarries, 4 workshops for the terracotta production, 3 metal workshops and 2 laboratories for processing bone.

PERCEZIONI SOTTILI DEL PAESAGGIO: L'ARCHITETTURA COME IMPALCATURA PER VIVERE IL PAESAGGIO

2005

In queste note ho cercato di tracciare un percorso a tema che si sviluppa dall'architettura di un maestro come Mies van der Rohe, attraverso le esperienze californiane di Craig Ellwood (ma potremmo parlare anche di Richard Neutra o di Charles Eames) a importanti esperienze contemporanee come quelle di Glenn Murcutt, cui potremmo aggiungere -sulla stessa lineaun importante architetto sudamericano come Mathias Klotz. Il percorso a tema è caratterizzato, a mio avviso, da un uso dello strumento architettonicosecondo stilemi e materiali assolutamente moderni -in funzione di un'appropriazione del paesaggio vissuta secondo categorie di percezione "sottile": in Mies è una percezione distaccata, quasi astratta, fondamentalmente visiva e intellettualistica, ma legata a un senso dello spazio fortemente dinamico; in Ellwood e più ancora in Murcutt diventa uno sprofondare nel "clima" dei luoghi, in cui alla vista si aggiungono percezioni olfattive, tattili e sonore. In ogni caso, tuttavia, non vi è mai compromissione fra le forme dell'architettura e quelle del paesaggio: il rapporto è dialettico, l'architettura è un'impalcatura con una propria struttura specifica progettata per leggere, interpretare e vivere il paesaggio, ma non compromessa con le sue forme.