LA COSTRUZIONE DELL'INFRASTRUTTURA VERDE URBANA NAPOLETANA TRA LA VALORIZZAZIONE POSSIBILE DEI PARCHI STORICI E L'INCOMPIUTA PIANIFICAZIONE DELL'AGRICOLTURA IN CITTÀ (original) (raw)
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APAT -Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici -via Vitaliano Brancati 48, 00144, Roma
Si intende, per pianificazione urbanistica, l'attività con cui l'ente pubblico, che ha la competenza territoriale (comune, provincia, regione), organizza tecnicamente, utilizzando appropriati strumenti urbanistici, un determinato territorio al fine della razionale utilizzazione di quest'ultimo. Le fasi della pianificazione urbanistica sono tre: la prima fase è conoscitiva, la seconda è programmatica, la terza è quella progettuale. La fase conoscitiva consiste nell'analisi del territorio da pianificare attraverso lo studio dei fatti e dei dati fisici, storici, demografici, economici e sociali che caratterizzano questo territorio. La fase programmatica traduce le conoscenze acquisite in valutazione dei bisogni concreti e definisce il programma. Poi abbiamo la fase progettuale che individua gli strumenti operativi (piani necessari alla realizzazione dei programmi formulati).
Paper selezionato in occasione della X Giornata di Studi dell'INU Napoli, 15 dicembre 2017. Sessione: 7. Infrastrutture verdi, blu e miste Nei territori della diffusione insediativa, i nuovi paesaggi delle “Agricolture urbanizzate” testimoniano una contro-tendenza all’opposizione tra urbano e rurale. Si tratta di un insieme eterogeneo di pratiche in corso più o meno innovative, condivise e partecipate, che sperimentano con inedite relazioni ecologico-ambientali, socio-economiche e spaziali, la territorializzazione della multifunzionalità agricola e il concetto di Innovazione Sociale, valorizzando i contesti locali di cui è composta la città metropolitana. La green infrastructure, già strumento di attuazione delle principali politiche pubbliche e strategie tematiche europee (Europa 2020), si individua quale dispositivo di sistema e figura di progetto unitaria e coerente a cui ricondurre spazi, soggetti e attività agro-urbane diversi, superando la frammentazione spaziale, funzionale e amministrativa delle aree metropolitane e contribuendo alla rigenerazione e al rinnovamento della forma urbana e sociale della città.
Il progetto di verde urbano tra riqualificazione e gentrificazione
La pubblicazione si propone di ricercare i nessi causali tra gli interventi di riqualificazione urbana a forte componente “verde” e gli effetti di gentrificazione degli ambiti circostanti che talvolta - spesso, a dir la verità - ne conseguono, nonché lo studio del fenomeno in senso critico e la sua interpretazione anche in relazione ad alcune teorie socio-economiche che ne forniscono una lettura inaspettata e, in definitiva, meritevole di una considerazione. Copyright: All rights reserved Visibile integralmente al link: http://issuu.com/giovanniottaviano/docs/il\_progetto\_di\_verde\_urbano\_tra\_riq Scaricabile al link: https://www.scribd.com/doc/261223303/Il-Progetto-Di-Verde-Urbano-Tra-Riqualificazione-e-Gentrificazione
La questione energetica ha assunto, negli ultimi anni, un ruolo centrale nel dibattito mondiale in relazione a quattro fattori principali: la non riproducibilità delle risorse naturali, l'aumento esponenziale dei consumi, gli interessi economici e la salvaguardia dell'equilibrio ambientale e climatico del nostro Pianeta. E' necessario, dunque, cambiare il modello di produzione e consumo dell'energia soprattutto nelle città, dove si ha la massima concentrazione dei consumi energetici. Per queste ragioni, il ricorso alle Fonti Energetiche Rinnovabili (FER) si configura ormai come una misura necessaria, opportuna ed urgente anche nella pianificazione urbanistica. Per migliorare la prestazione energetica complessiva del sistema città bisogna implementare politiche di governo delle trasformazioni che escano da una logica operativa "edificio-centrica" e ricomprendano, oltre al singolo manufatto, le aggregazioni di manufatti e le loro relazioni/ interazioni in termini di input e output materico-energetiche. La sostituzione generalizzata del patrimonio edilizio esistente con nuovi edifici ipertecnologici, è improponibile. In che modo quindi, è possibile ridefinire la normativa e la prassi urbanistica per generare tessuti edilizi energeticamente efficienti? La presente ricerca propone l'integrazione tra la nascente pianificazione energetica del territorio e le più consolidate norme urbanistiche, nella generazione di tessuti urbani "energy saving" che aggiungano alle prestazioni energetico-ambientali dei singoli manufatti quelle del contesto, in un bilancio energetico complessivo. Questo studio, dopo aver descritto e confrontato le principali FER oggi disponibili, suggerisce una metodologia per una valutazione preliminare del mix di tecnologie e di FER più adatto per ciascun sito configurato come "distretto energetico". I risultati di tale processo forniscono gli elementi basilari per predisporre le azioni necessarie all'integrazione della materia energetica nei Piani Urbanistici attraverso l'applicazione dei principi della perequazione nella definizione di requisiti prestazionali alla scala insediativa, indispensabili per un corretto passaggio alla progettazione degli "oggetti" e dei "sistemi" urbani.
EDILIZIA E URBANISTICA ILLEGALE NELL'AREA METROPOLUTRANA DI NAPOLI
Urbanistica Informazioni, 2023
Nella pianificazione territoriale metropolitana napoletana l’abusivismo edilizio assume un peso rilevante, specialmente quando si decide di seguire l’obiettivo della rigenerazione urbana. Questo comporta l’esigenza di accumulare maggiore conoscenza di queste zone e di esplorare la possibilità di alternative alla ricognizione e repressione richiamando la politica di emersione dell’economia sommersa